Pensioni anticipate 2018, Damiano: proposte al nuovo Governo, quota 41 per tutti

Le ultime novità sulle pensioni anticipate ad oggi 31 marzo 2018 riguardano le ultime dichiarazioni di Cesare Damiano, che nel suo ultimo comunicato stampa si rivolge a quello che sarà il nuovo Governo, proponendo l’estensione della quota 41 per tutti i lavoratori precoci, e non solo per i gravosi. Poi una sorta di appello che ha il sapore di sfida “Attendiamo il nuovo Governo, dopo le promesse elettorali, alla prova dei fatti”. I dettagli ad oggi

Pensioni  2018, le ultime novità ad oggi: Damiano contro Fornero bis

Cesare Damiano, Partito democratico, commenta i dati contenuti nell’Osservatorio sulle pensioni dell’Inps: “Il quadro fornito dall’Inps sulle pensioni, che evidenzia il fatto che quasi il 71% degli assegni è inferiore ai 1.000 euro, rilancia il dibattito sul futuro della previdenza”. Poi  aggiunge, commentando criticamente i dati diffusi dal Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea: “I recenti attacchi al sistema pensionistico  che pretenderebbero una Fornero-2, ci spronano ad andare nella direzione opposta”. Impensabile, aggiunge Damiano, pensare ad una nuova ‘mungitura’ dei pensionati per coprire il debito. Infatti, spiega,  “dopo le numerose riforme (2004, 2007, 2010 e 2011), il sistema è in equilibrio.

Le proposte di Damiano al nuovo Governo: quota 41, donne, esodati

Damiano si rivolge a chi si insedierà al Governo, dicendo di proseguire ove il Governo precedente non è riuscito, al fine di sanare alcune storture evidenti nel sistema previdenziale attuale. Poi parlando di Riforma Forneor bis dice di essere contrario e spiega:  ” Al contrario, va portata avanti una ulteriore opera di correzione della ‘riforma’ del Governo Monti, dopo gli interventi fatti nella precedente legislatura che hanno consentito di recuperare circa 20 miliardi di euro. Attendiamo il nuovo Governo, dopo le promesse elettorali, alla prova dei fatti. Fra tutte le correzioni da fare consideriamo prioritaria una misura, realizzata solo in parte con l’Ape sociale: la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica”. “Noi ce l’abbiamo fatta soltanto per chi svolge i cosiddetti lavori gravosi: adesso si tratterebbe di estendere questa misura a tutti i lavoratori, risolvendo in questo modo il problema dei cosiddetti ‘precoci’”. Inoltre Damiano nei precedenti interventi ha ricordato che sarebbe bene proseguire con la nona salvaguardia per gli esodati rimasti esclusi dalle precedenti salvaguardie e proseguire, risorse permettendo, con l’opzione donna.  Il nuovo Governo accoglierà le proposte, estendendo le misure lasciate incompiute dal Governo precedente, partendo dai limiti che lo stesso Damiano ha evidenziato?

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