Pensioni anticipate 2019, ultime Gualtieri: quota 100 resta, ecco i piani post 2021

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni giungono da un’interessante intervista che Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, ha rilasciato a Il Sole 24 Ore in cui svela quali saranno i piani del Governo. In particolare il Ministro conferma le intenzioni di non toccare quota 100 fino a scadenza, nessuna modifica nemmeno sulle finestre in atto, ma dichiara l’esigenza di pensare da subito un piano che porti ad una riforma strutturale che tuteli quanti dovranno affrontare lo scalone post quota 100. Già perché i fortunati che con 62+38 riusciranno ad accedere alla quiescenza lasceranno il posto dal 2022 a quanti con gli stessi requisiti non potranno più accedervi subendo uno scalone di ben 5 anni.

Sebbene tutti fossero a conoscenza del fatto che quota 100 sarebbe stata una misura triennale, resta un nodo amaro da digerire per quanti dall’oggi al domani vedranno sfumare il sogno di uscita anticipata con la quota 100. Ecco allora la proposta di Gualtieri per tutelare e rendere meno indolore possibile l’uscita di scena di quota 100 che ormai é certo non verrà rinnovata oltre la scadenza naturale.

Pensioni 2019, le parole di Gualtieri su quota 100

Il Governo pur avendo deciso di non mettere mani sulla quota 100, al fine di non ledere il diritto acquisito di quanti matureranno i requisiti entro scadenza come stabilito dalla legge, ha altresì ribadito che la misura non proseguirà. Per questa ragione l’esecutivo conscio del polverone che questa scelta causerà ha già intrppreso un confronto con le parti sociali con lo scopo si lavorare per giungere quanto prima ad una riforma delle pensioni strutturale che preveda misure a lungo termine.

Gualtieri ha precisato che si lavorerà da subito sul dopo quota 100, sul famigerato scalone di 5 anni aggiuntivi che si troverà dinanzi chi maturerà i requisiti da gennaio 2022, essendo ormai fuori quota 100. Inoltre si punterà l’attenzione sulle categorie maggiormente meritevoli di tutela: lavori gravosi, donne e giovani, dimenticati da Quota 100.

Riforma pensioni 2019, lavorare su post quota 100

Per il Ministro del Mef Gualtieri il sistema previdenziale dovrà essere ripensato nel suo insieme, si dovrà gestire il dopo quota 100 ed in particolare si dovranno varare misure che possano risultare eque, flessibili ed equilibrate. Proprio in nome di questa correttezza si é poi deciso di non intervenire, spiega il Ministro, con correzioni nell’immediato su quota 100, sebbene inizialmente si fosse pensato di allungare le finestre di accesso anche di 6 mesi. Un’eventualità di cui ci aveva anche parlato nei giorni scorsi l’Onorevole Durigon in un’intervista in esclusiva che poi é , conferma Gualtieri, tramontata dopo l’ultimo Consiglio dei Ministri. Resta il problema di sanare le ingiustizie che verranno percepite da quanti non potranno più beneficiare di quota 100. Poi spiega “ c’é prima di tutto una questione di metodo, perché stiamo dimostrando la flessibilità senza inutili tensioni sui mercati”.

Insomma nonostante gli ultimi rumors circolati nelle settimane scorse su modifiche alla quota 100, questa, ormai é certo non verrà toccata fino a scadenza, sebbene vi sia già qualcuno pronto, vedi Renzi, a presentare un emendamento per cancellare anzitempo la misura, ci si dovrà interrogare, piuttosto sul dopo. Voi cosa ne pensate? Quali potrebbe essere la strategia migliore per uscire in modo ‘soft’ da quota 100 e rendere meno traumetico il futuro scalone che dovranno inevitabilmente fronteggiare quanti matureranno i medesimi requisiti richiesti oggi ma nel 2022? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti.

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28 commenti su “Pensioni anticipate 2019, ultime Gualtieri: quota 100 resta, ecco i piani post 2021”

  1. L’unica proposta decente e NON scandalosa è quella di Salvini: 41 per tutti indipendentemente dall’età, come avviene da anni e continua ad esistere in tutti i corpi militari.
    Per i giovani, che non raggiungeranno 41 a meno di girare in carrozzina negli uffici ad oltre 70 anni, non esiste altra soluzione che imporre obbligatoriamente dei sistemi pensionistici privati in modo che quello che versa il lavoratore rimane SUO e non viene utilizzato come l’attuale sistema per alimentare vitalizi, pensioni passate a figli e nipoti di politici, pensioni ancora vigenti dal valore astronomico e chissà quanto altro ancora. Rimarrà poi la pensione di vecchiaia per tutti . Anche se stiamo certi che la porteranno a 70, 75, 80 anni fino a quando sparirà perchè moriremo tutti prima.

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  2. Equità per tutti. Età pensione obbligatoria . Proposta anni 62 compiuti come base. Calcolo contributivo per tutti. Tutto ciò per favorire l’ occupazione giovanile ed il ricambio generazionale nella catena lavorativa.
    Così si eliminano anche le tante personalizzazioni pensionistiche.
    Anche i parlamentari devono avere la medesima normativa e non più privilegi.
    Ma con questa casta politica , a nostra immagine e somiglianza , ho forti dubbi .
    Le leggi non le fanno mai uguali per tutti.
    Buona serata a tutti.

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  3. Io ho iniziato a lavorare nel78 con il contratto con lo stato 35 anni e andavo in pensione ora devo arrivare a 42 .10 mesi salvo sorprese ben 7 anni e 10 mesi in piu mentre loro rubano a piene mani .Spero che questo paese non sia piu invaso ma se lo fosse non imbraccerei piu un arma per difenderlo anzi……..

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  4. La soluzione che accontenterebbe tutti e una quota 100 senza paletti e vincoli, una semplice somma di età e di contributi. Il pensionamento anticipato con le quote in vigore fino a qualche anno fa prevedeva addirittura di sommare i mesi/ giorni dei contributi o di età ai fini del raggiungimento del requisito, e nessuno si era mai lamentato.

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  5. Fino al 31 12 2021 la quota cento non deve essere toccata altrimenti si rischia davvero ad una rivoluzione e io sarò in prima fila. Renzi come può mettere naso che ha il 4% così si dice di consensi sarebbe il caso che se ne stia zitto o vuole fare il dittatore con un pugno di mosche. La cosa che mi meraviglia è che ancora gli si dia credito e si pensi che sia di sinistra ma quale che non ha rispetto per nessuno tanto meno dei lavoratori. Che vada lui a lavorare in fabbrica magari con acciacchi oltra la sessantina è facile parlare stando seduto su una seggiola a casa tutti coloro che l’anno con gli onesti lavoratori di fabbrica.

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  6. Secondo me fino al 31/12/2021 vanno mantenuti i requisiti per la quota 100.
    Dopodiché io manterrei quota 100 per disoccupati e categorie disagiate e lavori stressanti.
    Oppure per risparmiare ulteriormente farei partire l ape sociale dai 62 anni con 55 mesi di utilizzo prima della pensione invece dei 63 anni e 43 mesi di copertura attuale .
    L ape volontaria e impraticabile . È una fregatura massima .
    Oppure la manterrei in essere ma con il calcolo contributivo .
    Gli esodati però devono essere sistemati subito .
    Ora se togli quota 100 a parte l aspetto sociale della presa in giro delle speranze di migliaia di persone non 100.000 come dice Renzi ma molte di più , si rischia di creare una nuova fascia di esodati .

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  7. Ho la sana abitudine di leggere prima alcuni commenti, magari rileggerli per essere sicuro di aver capito il senso compiuto e quindi di ribattere.
    Ritengo che con l’avvento della quota 100 (62-38), si sia assodato il fatto che, l’uguaglianza e l’equità si ottengano solo con l’inserimento di un’età minima e che molti ormai ritengano che i 62 anni di età sia l’eta giusta. Ma chi l’ha detto e in base a cosa ? E se io ritenessi che fosse 63 o 61 ? 65 o 60 ?
    Forse ci si dimentica che la quota 100 consente la pensione a chi il lavoro lo ha ancora, con appunto 62 anni di età ma solo 38 di contributi (100), ma non a chi ha 61 e 42 (103) E’ qui che salta tutto il bel discorso. Perchè a qualcuno è consentito scegliere ad altri no.
    Il ragionamento base invece dovrebbe essere : Con la sua pensione un ex lavoratore ci dovrebbe vivere serenamente, ma stranamente questo concetto è completamente dimenticato con la quota 100.
    Un lavoratore che accede alla pensione con quella quota, avendo solo 38 anni di contributi avrà una pensione miserrima, sulla soglia della povertà. Voi direte, OK è una sua scelta, ma allora spiegatemi perchè un lavoratore non può scegliere di andare con 42 anni di contributi invece che con 43, pur avendo una pensione più alta e accettando una piccola decurtazione? E’ inutile girarci intorno, la quota 100 ha aperto le possibilità a tanti, meno meritevoli, che hanno potuto scegliere. Altri con più anni di lavoro e più contributi non hanno avuto la stessa possibilità di scelta.

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  8. Molto semplicemente dico che quando una persona ha lavorato per 41 anni dovrebbe avere il diritto di scegliere il proprio futuro, a prescindere dalla età decide se continuare a lavorare oppure godersi la meritata pensione.

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  9. Sarebbe opportuno che i politici si applicassero loro la quota 100 con il sistema contributivo, visto che sono esenti da tale obbligo. Aggiungo inotre a mio modesto parere occorre stabilire che le pensioni siano riviste con occhio parlamentare e cioe’ ne contributivo ne retributivo, allora si che ci si avvia in un percorso nuovo e ottimale.
    Un usciere del parlamento percepisce un netto di 3… euro al mese senza versare un centesimo all’ Inps. COME TUTTI I PARLAMENTARI, per concludere non ho mai visto un bilancio dello Stato con conti profitti e perdite, quando questo sara’ possibile e accessibile l’ignoranza non sara’ piu’ sovrana tutto questo e’ segno di una dittatura democratica contabile .

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  10. Quota 100 è stato un grande errore che io comunque farei una piccola modifica, da gennaio 2020 darei inizio a un aumento di età e contributi x cercare di rendere meno devastante il passaggio a gennaio del 2022,in quel caso inizierei da gennaio 2021a fare 101 x tutti e a gennaio 2022 passare a 102 sempre per tutti senza vincoli , in questo modo si aumenta di 6 mesi il lavoro .
    Con la FORNERO , (ognuno di noi si faccia due conti) se invece di fare 100 avessero fatto 41 ( come era stato promesso) tutti noi si andrebbe in pensione 2 anni prima e sicuramente era la cosa giusta per tutti.

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  11. Si è parlato tanto di quota 100 però nessuno ha mai pensato che c’è gente come me che non lavora da 4 anni che ha 62 anni da settembre e 38 dal 2015 e che alla mia età nessuno ti dà un lavoro.

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  12. Quota cento è una misura che consente una flessibilità in uscita, nulla di scandaloso visto che paesi come Francia e Germania hanno già meccanismi analoghi. Renzi parla di sostenibilità e ingiustizia verso le nuove generazioni “dimenticando” volutamente di dire che è invece il sistema di calcolo delle pensioni che non consentirà ai nostri figli di avere pensioni dignitose.
    Dopo il 2048 la spesa per le pensioni scenderà drasticamente, basta cercare in internet e trovare un bel grafico dell’INPS che si commenta da solo.
    Perché invece di fare emendamenti che sono solo specchietti per le allodole non propone una misura semplice, fattibile e soprattutto a costo zero per recuperare l’evasione fiscale ? Si parla di moneta elettronica, incentivo all’uso di carte di credito, bancomat, etc. Perché invece non pensare all’utilizzo del codice fiscale (che tutti i cittadini italiani hanno) e introdurre una norma che preveda per qualsiasi spesa (contanti e non) il passaggio elettronico di questo documento come si fa in farmacia quando compriamo i medicinali ? Si monitorerebbero a costo zero “tutte le spese” in modo dettagliato e capillare a costo zero per gli esercenti. L’incrocio elettronico con le dichiarazioni dei redditi, dichiarazioni iva, età. sarebbe semplice ed immediato. Sig. Renzi perché non proponi questa misura alla Leopolda ? Questo sì che ti farebbe prendere punti……… Un ex elettore PDS, PD, ora nella schiera di quel 32% di Italiani che vota scheda bianca o che non va a votare perché deluso da questa classe politica specchio purtroppo della società di oggi.

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  13. Buongiorno a tutti, volevo solo dire ma cosa ci si può aspettare da un politico che mentre Putin palava, lui giocava con il telefonino? Ha solo manie di grandezza….vedi aereo che ha fatto pagare ai contribuenti …. in altri paesi sarebbe stato cancellato in Italia ancora abbaia

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  14. Dimenticavo di ricordare ai sinistroidi, che per grave errore ho votato tante volte, che non è tanto popolare l’idea di sottrarre soldi a PENSIONI E SANITA’, per finanziarci l’accoglienza agli Immigrati gestita dalle loro coop.
    Prevedo belle batoste elettorali in Umbria ed Emilia…….magari così imparano !

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  15. Se matteuccio continua così, anzichè Italia viva avrà creato Italia MORTA.
    Ma costui (Renzi) Ha mai lavorato ?
    Lo sa questo signore, che gli ultasessantenni non hanno una salute di ferro?
    Io penso, e sarebbe sostenibilissmo, che le persone attorno i 60 anni, possanio andare in pensione, in base ai contributi versati, senza rubare niente a nessuno.

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  16. Renzi ti auguro tutto il male possibile a te e a quei 4 pagliacci che vengono a leccarti il culo alla Leopolda siete degli esseri spregevoli

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  17. Ai politici che vogliono eliminare la possibilità di andare in pensione con quota 100 vorrei dire di farci lavorare pure sino a 67 anni, aumentando però congruamente lo stipendio ai lavoratori interessati, magari equivalente a quello che percepiscono i politici contrari a quota 100. Oppure, altra proposta, che lavorino loro dai 60 anni in poi, i politici contrari a far andare in pensione i lavoratori, con l’equivalente degli stipendi che percepiscono i poveri lavoratori italiani.

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  18. Se quota 100 verrà abolita nel 2022 penso che Salvini avrà vita facile e il PD finirà per perdere ulteriori consensi non parliamo del leader di Italia viva andasse lui a lavorare in fabbrica fino a 70 anni ma anche negli uffici così tanti anni andremo a lavorare accompagnati dal 8badante e poi vi siete chiesti sul fronte infortuni e morti sul lavoro a cosa assisteremo ci vuole poco ad arrivarci i numeri si moltiplicheranno, MA SICURAMENTE TUTTI DIRANNO NON SI PUÒ NEL 202… SVEGLIARSI LA MATTINA PER ANDARE A LAVORARE E TORNARE DENTRO UNA BARA È DA PAESE INCIVILE PER CONCLUDERE SIAMO DEI FALSI MORALISTI E GRANDI IPOCRITI

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  19. Se quota 100 non verrà confermata, dal 2022 dovrà essere consentito far andare in pensione chi ha già maturato 41 anni di contributi versati. Questi lavoratori, hanno già abbondantemente versato i soldi per ottenere la loro meritata pensione e non si comprende per quale motivo devono essere ulteriormente penalizzati, considerato che la Fornero prima e quota 100 a tempo poi, li hanno abbondantemente colpiti massacrati facendo loro ritardare un sacro santo diritto.

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  20. Voglio tranquillizzare tutti quanti: state sereni, Quota 100 NON verrà toccata!
    E’ più che evidente che gli italiani non ritengono assolutamente equo poter andare in pensione a quasi 70 anni e dopo 45 anni di contribuzione: ciò che vogliono è la flessibilità in uscita, a partire dai 62 anni di età. Avete notato chi è contrario a Quota 100? Quei pochi esclusi dalla normativa che, se ne fossero stati ricompresi, sarebbero ora a difenderla coi denti ( e basta questo a comprendere quanto sia necessaria la flessibilità in uscita) ed alcuni soloni con la pancia piena per i quali non corre alcuna differenza tra il “lavoro” che svolgono oggi e la quiescenza di domani.
    Tranquilli: andando perse le prossime due elezioni regionali (Umbria e poi Emilia) assisterete ad una miracolosa conversione ad U, laddove diverrà giusto ed auspicabile per costoro poter andare in pensione a 60 anni e con 35 anni di contributi.
    Accetto scommesse!

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    • Sig.Gian, mi si permetta, che tristezza la sua affermazione !!!! Lei dice: “quei pochi esclusi dalla normativa”, sarebbe bene che spiegasse a tutti noi chi sono, per Lei, quei “pochi esclusi”.
      A parte il fatto che pochi o tanti, fosse anche uno solo, che rimane escluso, starebbe a indicare che la legge non è uguale per tutti e già questo è una cosa spregevole. Di norma una legge dovrebbe tutelare tutti altrimenti diventa una legge “contro personam”.
      Se poi si riferisce ai precoci in particolare, che avversano questa legge che ritengono non equa e nuovamente penalizzante per loro, ne hanno ben donde. Queste persone, sono quelle che si sorbiscono ancora una legge che Lei e tutti i quota 100 hanno sempre definito assassina e maledetta. Voi la subite ancora la Fornero ? No ! Allora abbia almeno la decenza di non alludere a queste persone come invidiose.
      Le ricordo che in questo caso, l’eventuale invidia, nasce da un torto subito, mentre l’egoismo nasce da un favoritismo iniquo. Se infatti ci fosse stata equità e giustizia per tutti, quei “tanti” che sono rimasti esclusi non sarebbero affatto contrari ad una legge uguale per tutti.

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  21. A mio parere una riforma pensionistica seria potrebbe essere stabilire una unica età per tutti gli Italiani politici e non vedi 62anni raggiunta tale età si può se lo si desidera ritirarsi dal lavoro e andare in pensione punto e basta di conseguenza l’assegno sarà calcolato sulla somma dei contributi versati 20/30o40e passa anni senza calcoli strani ed ingiustizie

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  22. Quota 💯 non va’toccata,ma il discorso è semplice,, età massima 62 anni, contributi versati, punto in base a questi,percepisci,ma chi va con quota 💯, è perché ha 62 anni,ma anche, come me,ha già più di 40 anni di contributi..

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  23. Il pensiero del ministro Gualtieri di lavorare sin d’ora per una riforma delle pensioni post Quota 100, prestando massima attenzione a evitare lo scalone dei 5 anni nel 2022, è senz’altro condivisibile.
    A) Mi preme osservare che l’attenzione del Governo, nell’elaborare la strategia di riforma delle pensioni, è solitamente focalizzata sul fronte della spesa, quella che lo Stato dovrà sostenere per erogare le pensioni (approccio legittimo, poiché le pensioni sono la prima voce di spesa dello Stato).
    B) Secondo me bisogna focalizzare l’attenzione sul fronte delle entrate, quelle che servono per finanziare le pensioni, e quindi sui contributi (sia dei lavoratori prossimi alla pensione sia dei lavoratori lontani dalla pensione).
    C) La seguente soluzione mi sembra semplice ed equa: 1) potere andare in pensione a qualsiasi età sulla base dei contributi versati (non ci sarebbe quindi nessuno scalone da evitare nel 2022); 2) favorire in tal modo il ricambio generazionale in modo da alimentare il flusso monetario in uscita per le pensioni con il flusso monetario in entrata proveniente dai contributi dei nuovi lavoratori.
    D) Il flusso contributi-pensioni dovrà essere sostenibile e senza pesare sulle casse dello Stato. Qualora tale flusso dovesse pesare sul bilancio statale, sarà necessario attingere a risorse dall’economia sommersa (cosa che, peraltro, il Governo Conte ha già in programma di fare).
    E) I mezzi per recuperare risorse dall’economia sommersa ci sono: fatturazione elettronica e pagamenti elettronici incentivati (il Governo Conte ha già in programma di utilizzare tali strumenti). Qualora tali strumenti non dovessero risultare sufficienti, si potrà utilizzare (questo è un mio personale pensiero) la “moneta digitale di Stato” (non la criptovaluta, ma la “moneta scritturale”) gestita dallo Stato, circolante parallelamente all’euro gestito dalle banche. La moneta digitale di Stato, permettendo il tracciamento di tutte le transazioni di natura economica tra Stato e imprese, tra imprese e imprese, tra imprese e privati, tra privati e privati, renderà di fatto impossibile l’evasione fiscale.

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  24. Renzi e’ solo un pagliaccio, ormai e’ nota a tutti la sua strategia: dire un cosa (“non saremo I pierini della situazione”) e il giorno dopo fare esattamente il contrario. Ma vattene affanculo!!!!

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