Pensioni anticipate 2021, Ghiselli (Cgil): ‘Risposte concrete o ci sarà la mobilitazione’

Non si placa il dibattito sulla riforma pensioni post incontro Governo sindacati tenutosi il 27 luglio, purtroppo non sono emerse le linee guida che lavoratori e parti sociali si auguravano di udire da parte del Ministro del Lavoro Orlando, non solo continua a non essere chiaro cosa vorrà fare il Governo post quota 100, ma non sono, ci spiega Ghiselli, in questa intervista in esclusiva, nemmeno stati preventivati futuri incontri per aprire seriamente il cantiere previdenziale, eppure al termine della misura sperimentale manca davvero poco tempo. Per questa ragione, ci dice il segretario confederale della Cgil, o arriveranno risposte concrete o ci sarà la mobilitazione. Vi lasciamo alle sue parole:

Pensioni anticipate 2021: l’intervista esclusiva a Ghiselli sull’incontro Governo-sindacati

Pensionipertutti: Il 27 luglio finalmente è partito il confronto con il Ministro Orlando sulle pensioni. Siete soddisfatti?

Roberto Ghiselli: Assolutamente no, potremmo definirla una falsa partenza.

Pensionipertutti: Un giudizio molto netto. Perché questa valutazione?

Roberto Ghiselli:Perché il Ministro in quell’incontro, che vorrei ricordare si è tenuto dopo 7 mesi dall’insediamento del Governo e dopo innumerevoli nostre sollecitazioni, non ha detto assolutamente nulla sulle intenzioni del Governo e, peggio ancora, non è stato neanche in grado di impegnarsi su un calendario di incontri per discutere i diversi punti contenuti nella Piattaforma sindacale, rinviando il tutto a dopo una verifica che il Ministro stesso farà con la maggioranza di Governo e con gli altri Ministri. Quindi non sappiamo ancora se esiste o meno la volontà politica del Governo di aprirlo realmente questo confronto. E la cosa è sconcertante”

Pensionipertutti: ‘E quindi cosa farà il sindacato?

Roberto Ghiselli: Lo abbiamo già detto, ma lo ribadiamo volentieri: o arriveranno risposte positive, nei tempi giusti, o chiameremo i lavoratori alla mobilitazione per sostenere la piattaforma unitaria e conseguire risultati concreti. E non ci faremo incastrare nel gioco del temporeggiamento: la legge di bilancio dovrà conterete le misure e le risorse per sostenere gli interventi sulla previdenza a partire dal 2022, alla scadenza di Quota 100. Nel frattempo rafforzeremo il rapporto con la nostra gente, nei luoghi di lavoro e nel territorio, con assemblee aziendali e territoriali, e diffondendo materiale informativo. Sulla previdenza ma anche su altri temi importanti come il fisco e gli ammortizzatori sociali. In questi giorni abbiamo anche avuto occasione di incontrare i gruppi parlamentari del Movimento 5 stelle e del Pd e lo faremo con qualunque altra forza politica che ce lo chiederà. Ė importante se qualcosa si muove sul fronte politico perché è evidente che esiste una grave sottovalutazione rispetto al tema previdenziale in gran parte della politica, ad iniziare dal Governo.

Pensioni anticipate 2021: Cgil sosterrà i lavoratori nei prossimi presidi del 18 settembre

Pensionipertutti: Nel frattempo alcuni comitati social stanno promuovendo alcune iniziative, ad esempio sono previsti presidi per il 18 settembre. Che ne pensate?

Roberto Ghiselli: “Pensiamo che sia un bene che altri soggetti si muovano, nella loro autonomia, a sostegno di posizioni coerenti con le rivendicazioni contenute nella Piattaforma sindacale, guardiamo a queste iniziative con interesse e, essendo stati invitati, abbiamo giù confermato la nostra presenza.

Pensionipertutti: “Ma le vostre richieste rimangono le stesse?

Roberto Ghiselli: “Certo, non abbiamo cambiato idea, flessibilità in uscita a 62 anni o con 41 anni di contributi, lavori gravosi, donne, giovani, disoccupati, rivalutazione delle pensioni in essere

Ringraziamo il segretario confederale della Cgil per questo prezioso confronto e ricordiamo a chiunque volesse riprendere parte delle sue dichiarazioni che, trattandosi di un’esclusiva, é tenuto a citare la fonte.

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16 commenti su “Pensioni anticipate 2021, Ghiselli (Cgil): ‘Risposte concrete o ci sarà la mobilitazione’”

  1. Sono andato a lavorare a 16 anni e ho 42 anni di contributii nonostante ho 2 lauree non posso riscattarle 1 anno fa ho perso il lavoro e dopo la fine della naspii devo pagare 10 mesi di contributi volontari che mi anticipa la banca e poi mi saranno detratti dalla pensione e indicibile trovarsi in questa situazione dopo aver lavorato e studiato una vita non voglio piu vivere in questo paese

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  2. Faccio una premessa, negli ultimi 20 anni i politici sono tutti da manicomio. Gente da spazzatura una vergogna per gli onesti che snobbano per tenere in piedi questa misera Italia vaticano compreso. Bisogna fare subito protesta ,io dopo ormai 42 anni di fatiche mi trovo ancora nel mondo della produzione emanati come me.

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  3. Lavoro dall’età di 14 anni e fortunatamente ho sempre versato i contributi !!! Ho 39 anni di lavoro di cui 35 a ciclo continuo. Nel corso di questi anni mi sono visto aumentare l’età pensionabile di 8 anni più finestre varie e ridurre il calcolo per l’assegno pensionistico dal 80 % sull’ultima mensilità all’attuale 63 % senza considerare lo scherzone sistema retributivo ,misto e contributivo !!!! Ora siamo ancora qui a parlare di tagli e riforme sostenibili …. Non siamo lavoratori siamo schiavi al servizio del potere !!!!

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  4. Buona sera, sono Giovanni vorrei esprimere anch’io pensiero sulle pensioni. I nostri parlamentari hanno introdotto una quantità enorme di contratti di lavoro, nel nome della massima flessibilità. Propongo la massima flessibilità per andare in pensione. Prendo esempio da quota 100, per me questa è una sola opzione, perché per fare 100 tra anni (età) e anni( contributi) ci sono altre opzioni, esempio le più estreme da 65/35 a 58/42 etc.etc. un’altra cosa chi perde il lavoro a tardi età 60/62 anni deve andare in pensione in base ai contributi versati.
    Sfogo: perché non diminuiscono i le loro di pensioni i loro stipendi e i loro vitalizi.
    Perché non separano INPS da tutto il resto?
    Alitalia quanti soldi hanno sprecato. Pagando i loro manager con buone uscite milionarie per una gestione a dir poco scandalosa. Concludo, con quello che ci devono dare in pensione, non sono altro che i nostri soldi, presi dalla nostra busta paga.
    Cordiali saluti Giovanni

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  5. Politici vergognosi. Non sanno cosa vuol dire lavorare! Pensano solo ai loro interessi e noi dobbiamo continuare a lavorare all’inverosimile per mantenerli tutti! BASTA!!!

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  6. IL 15 DI AGOSTO I SINDACATI (SINDACATI E’ UNA PAROLA OBSOLETA DICIAMO…I SERVI DELLA POLITICA…) OPS I SERVI DELLA POLITICA INDIRANNO UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE PER UNA GRIGLIATA NELLA PIAZZA DI MONTECITORIO, VISTO E CONSIDERATO CHE LA PIAZZA NON E’ MOLTO GRANDE E C’E’ IL DISTANZIAMENTO SONO INVITATI SOLO QUELLI CON ALTRE 41 ANNI DI CONTRIBUTI , INTERVERRANNO IL MINISTRO ORLANDO IL PREMIER DRAGHI ( UN BANCHIERE DALLA NASCITA NON FARA’ MAI GLI INTERESSI DEL POPOLO QUESTO SIA CHIARO A TUTTI) E DULCIS IN FONDO L’ AMATA E VENERATA COME SE FOSSE UNA SANTA LA SIG. FORNERO CON LACRIME ANNESSE, SI PREGA DI MUNIRSI DI FAZZOLETTO PER POTERLO INZUPPARE NELLE LACRIME MIRACOLOSE DELLA SANTA FORNERO, PERSONALMENTE PENSO SIA UNA BUFALA MA C’E’ CHI GIURA DI ESSERE GUARITO DALLA VOGLIA DI ANDARE IN PENSIONE E VUOLE CONTINUARE A LAVORARE FINO ALLA MORTE SOLO DOPO ESSERSI BAGNATO LA FRONTE CON LE LACRIME MIRACOLOSE DELLA SIG. FORNERO …………………E PUBBLICATELO NON HO OFFESO NESSUNO PROMETTO OFFENDERO’ NEL PROSSIMO MESS…………

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  7. Ho 64 anni circa 30 di contributi ho fatto domanda per la pensione a marzo ma ancoraggio non ho risposte.mi sembragazzi molto strano per telefono molto gentili ma dopo tutto tace.Grazie per avermi permesso questo sfogo.saluti a tutti

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  8. Credo che una riforma debba tenere in considerazione i costi ma anche la dignità delle persone nonchè, non ultimo, deve garantire equità
    Ritengo che si potrebbe optare per una quota 100 ma con un secondo requisito da rispettare, o un numero minimo di anni di contribuzione 42, oppure l’età 60 anni. Ovviamente l’entità della pensione terrà conto degli anni di contributo versati
    A) 58 età e 42 contributi= 100
    In questo caso chi ha iniziato a lavorare a 16 anni è corretto vada in pensione anche a 58 anni
    B) 60 età e 40 contributi
    C) 62 età e 38 contributi
    Sicuramente una riforma seria deve partire dalla separazione nelle casse dell’INPS tra l’assistenza e la cassa previdenziale.
    Corretto perseguire un equilibrio dei conti ma lo Stato e l’Europa dovrebbero però spiegare perchè per salvare (da decenni ormai) Alitalia e (storia più recente) le banche i fondi si trovano sempre.
    Ciò che è grave è che è cambiata la filosofia previdenziale, ovvero non vengono più riconosciute prestazioni pensionistiche in base agli anni lavorati ma si tiene conto solo in considerazione per quanti anni dovranno pagare la pensione. Non è poca cosa e tantomeno equa

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  9. Ho 59 anni, alla fine di quest’anno avrò 39 anni di contributi, da giovane ho lavorato “a nero” in uffici tecnici per 2 anni….., nell’83 ho iniziato a lavorare nel pubblico ….. mi dicevo “tanto dopo 35 anni vado in pensione, cosa vuoi che m’importi di aver perso due anni di contributi…..” , prima dei 19 anni ho lavorato per complessivi 8 mesi in estate e in regola.
    Se sommiamo tutti gli anni che davvero ho lavorato arriviamo a una cifra “critica” .
    La continua digitalizzazione di procedure e lavori, sommata alla periodica modifica delle norme su ll.pp. e urbanistica sta mettendo in difficoltà molti di quelli che come me hanno iniziato a lavorare quando c’erano ancora le macchine da scrivere meccaniche e le calcolatrici senza neppure il display (Olivetti divisumma) ……
    Ora mi ritrovo pure da 4 anni con una mamma invalida 100% con grave handicap da accudire, badante in regola da pagare (perchè io lavoro e non posso assisterla). Tutti i mesi escono più soldi di quelli che entrano. Mi domando per quanto ancora dovrò andare avanti in questa situazione; almeno dicessero chiaramente a quale età potrò andare in pensione così almeno saprò quando non dovrò più pagare la badante……

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  10. Ma certo. Sono convinto che già sia tutto deciso. La 41 per tutti finisce nella spazzatura. Con buona pace di chi come me ha iniziato a 17 anni a fine 83. Metalmeccanico e saldatore. E sono cotto. Ma come dice la Fornero….chi è vecchio nn malato continui a produrre… VERGOGNATEVI

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    • La Fornero non ha mai piegato la schiena che vuoi che ne sappia, e pure è strapagata per affondare chi veramente ha lavorato , quindi bisogna muoversi e lottare che questi al governo sono fannulloni e non sanno il significato della parola ” lavorare” è pura utopia per questa specie di farabutti protetti pure dalla costituzione

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  11. è inutile che ci prendete in giro; è chiarissimo che 41 anni e flessibilità dai 62 costa troppo per la testa dei politici; la proposta di tridico dei 63 con il contributivo e 67 con il retributivo è quella meno onerosa ma contiene la fregatura per noi del 1960 2 volte inculati; quest’anno con la quota 100 con il minimo d’età (io tra 2 settimane ho 101); l’anno prossimo perchè vogliono i 63 anni; chi 2 opportunità (i nati nel 1959), chi 2 volte inculati (noi del 1960); le sembra giusto? hanno paura che gli costiamo troppo? magari gli va da dio che muoriamo prima dei 67 anni; insistete sulla proposta tridico ai 62 anni; hanno stimato 400 milioni nel 2022 con contributivo a 63 anni; sono anche furbi perchè dicono: se non hanno aderito a quota 100 figurati se aderiscono a contributivo a 63 anni; dateci la possibilità anche a noi del 1960 di decidere; forse saremo 4 gatti o forse neanche io aderirò; ma voglio avere la possibilità io di decidere se mi conviene oppure no; è un nostro diritto, nè vostro e nemmeno di quei 4 c….oni che ci comandano; spostare sempre più in là la data di pensionamento sperando che la gente muoia prima diciamo pure che si può paragonare a un omicidio legalizzato; volete essere complici di una cosa del genere? dopo oltre 40 anni di fatica, sacrifici, bastonate varie abbiamo il diritto di goderci la pensione da vivi visto che c’è gente che se la gode da 30 anni o quasi e non hanno 90 anni ma qualcuno meno di 70; chiaroooooooooooooooo; svegliateviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii mentre voi dormite o peggio la gente muore…………………………………….. chiarooooooooooooooooooooo

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    • Io credo che 41 anni siano il massimo,di contributi,ma se così non vogliono Trofico,e compagnia bella Orlando Draghi e chi più ne ha ne metta ,io direi di farli lavorare a posto mio in fabbrica.alli stipendio mio,e a 67 anni , vediamo se hanno ancora la voglia di dire che quota 41 costa troppo con i nostri soldi versati.

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  12. Ghiselli i suoi interventi ci fanno capire che Lei è interessato all’argomento e che da sempre ascolta i lavoratori. Purtroppo però i tempi stringono e bisogno muoversi, ragion per cui direi di iniziare ad organizzare una manifestazione da fare entro i primi 10 giorni di settembre. La manifestazione di protesta va organizzata non solo a Roma ma in una decina di capoluoghi in modo da coinvolgere il maggior numero di persone e se serve va ripetuta a distanza di pochi giorni.
    Confidiamo in lei.

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  13. BUONASERA OK MA VISTO CHE IL GOVERNO TEMPOREGGIA LORO NON LO DEVONO FARE, DEVE FISSARE FIN DA OGGI UNA DATA PER I PRIMI DI SETTEMBRE PER LA MOBILITAZIONE GLOBALE ANCHE CON I COMITATI AUTONOMI A PRESCINDERE SE IL GOVERNO DARA’ UNA DATA PER IL PROSSIMO INCONTRO.
    LA DEVONO SMETTERE CON QUESTI TEATRINI, LA GENTE, SPERO, INIZIA A CAPIRE CHE SONO COME DON CAMILLO E BEPPONE(IL GIORNO LITIGANO E LA SERA VANNO A CENA INSIEME E CI PRENDONO PER IL C.LO)

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