Pensioni anticipate 2021, Ministro Franco: ‘troveremo soluzione post quota 100’

La quota 100 sta andando in scadenza, e con ogni probabilità non verrà riconfermata o estesa per altro tempo. Il Ministro dell’Economia Daniele Franco ha però detto durante la conferenza stampa di presentazione dell’ultima edizione dell’Economic Survey dell’Ocse sull’Italia che si troverà una soluzione equilibrata. Aspettando di vedere cosa accadrà con la prossima legge di bilancio, ecco le parole del Ministro e le ultime novità di oggi 8 settembre 2021 sulle pensioni anticipate.

Pensioni anticipate 2021 ultime news oggi 8 settembre, Franco: ‘troveremo soluzione dopo quota 100’

Ecco le parole rilasciate dal Ministro dell’economia Franco a proposito delle pensioni anticipate e sulla scadenza di quota 100: “Tra la fine del 2021 e l’inizio del prossimo anno avremo un forte cambiamento nei requisiti di pensionamento, e quota 100 scadrà. Siamo consapevoli che alcuni settori economici affrontano difficoltà, sono aspetti da tenere in considerazione”.

Durante una conferenza stampa sulla Italy Survey dell’Ocse ha poi continuato: “Dobbiamo discuterne nel Governo ma sono fiducioso che l’esecutivo troverà una soluzione equilibrata nella prossima legge di bilancio. Guardando al medio termine – ha detto Franco – siamo un Paese che invecchia e dovremo aumentare i livelli di occupazione, a partire da donne, giovani, italiani che vivono nelle regioni del Sud ma in generale tutti gli italiani”.

“Sul tema delle pensioni – ha concluso Franco – abbiamo alcuni problemi di breve termine e di medio termine. Sono fiducioso che il Governo troverà una soluzione fra queste diverse esigenze nella Legge di bilancio, non posso indicare la soluzione che abbiamo in mente, deve essere discussa nel Governo, ma sono fiducioso che troveremo il giusto equilibrio e che questo avrà il sostegno di tutto il Governo“. 

Pensioni anticipate 2021 ultime notizie: Salvini e Sindacati contro la riforma Fornero

Quelle del Ministro Franco sono parole che sanno di bocciatura della quota 100 e di ricerca di altre soluzioni. Ma a questo si arriverà davvero sarà con il sostegno di tutto il Governo? Stando alle ultime parole di Salvini non si direbbe, visto che tornando sull’argomento delle pensioni il Leader della Lega ha dichiarato ieri: “Nei prossimi mesi si parlerà di riforma delle pensioni, qualcuno proverà a tornare alla legge Fornero, noi faremo le barricate dentro e fuori al Parlamento per evitarlo”.

Salvini ha certificato come l’accordo tra l’esecutivo e le parti sociali e gli stessi partiti sia ancora lontano, e a conferma sono arrivate anche le parole di Landini: “Il problema non è solo il superamento di quota 100, che di per sé è un problema. Ma il tema è se si introduce un sistema flessibile con cui si può uscire a partire dai 62 anni, se si riconosce la diversità dei lavori” spiega il leader della Cgil, Maurizio Landini, sottolineando che per i giovani “bisogna introdurre una pensione di garanzia”.

20 commenti su “Pensioni anticipate 2021, Ministro Franco: ‘troveremo soluzione post quota 100’

  1. Io sostengo che i 41 anni di lavoro sono anche troppi ed è ora di smettere di guardare alla spesa pensionistica quando poi si regalano i soldi a chi non ha versato nemmeno un euro nelle casse dell’INPS!!! Basta prenderci per i fondelli, prendiamo esempio dai nostri cugini transalpini “gilet gialli” scendiamo in piazza e riappropriamoci dei nostri diritti!!! Abbandoniamo per un attimo i nostri egoismi e lottiamo uniti per garantire una dignità a noi e ai nostri figli!! La pensione la vogliamo da vivi e non da morti!!!!

    1. Sabato 18 settembre ci saranno sit-in in molte città d’Italia (solamente a Venezia il 17 anziché il 18): il tema è proprio ‘La pensione la vogliamo da vivi!”

  2. io l’anno prossimo riuscirò ad andare in pensione con quasi 41 anni di contributi e ai 62 anni; il problema è che avrei diritto ad avere la pensione subito visto che giusto quest’anno gente nata pochi mesi prima di me è andata con i 62 e 38 di contributi; io dovrò erodere una pensione integrativa fatta con grandissimi sacrifici nel corso della vita; è giusto questo? e per 5 anni non vedrò nulla ; ce la farò? non lo so ma non ne posso più; governo………………… persone………………………… siete solo dei grandi figli di p……………………..na cordiali saluti ai gestori del sito

  3. E da almeno 3 anni, da quando si è iniziato a discutere di quota 100, che abbiamo parlato di tutto e del contrario di tutto, ognuno seguendo la propria logica o la propria aritmetica, non accorgendoci che continuava ad esistere una realtà: la legge Fornero.
    Fino ad ora, nella attesa del termine di quota 100, nessuno di noi ha intuito se possa esistere una strada nuova, più retta i cui caselli di uscita fossero anche radicalmente diversi da quelli impostati nel 2011, e infatti non si riesce a venirne a capo.
    I soli reali cambiamenti in fatto di pensioni sono quelli impostati nei due ultimi decenni. Direi lo sia solo la nascita della pensione complementare il “secondo pilastro” in particolare quella dovuta ai fondi pensione chiusi di categoria (sempre roba nostra).
    Chiediamoci se questa sia la sola vera, si spera sicura, strada radicale di oggi; l’espressione o il tentativo del futuro previdenziale che ci attende.
    Questo perché oggi si permane costretti o legati ai principi attuariali consolidati nel tempo propri del sistema previdenziale pubblico e, in Italia a ciò si aggiunge il pericolo, ormai evidente, che questo “primo pilastro” venga sempre più destinato per ragioni politiche ad assumere meno carattere previdenziale e sempre più carattere assistenziale.
    Questo modo politico di concepire il “primo pilastro” si scontra con quanto chiedono da anni coloro che vantano contributi realmente versati; ovvero che le spese a carattere assistenziale che nulla hanno a che fare con la previdenza, siano scorporate dai bilanci di quest’ultima per essere valutate e, se necessarie, reperite nella fiscalità generale come avviene al di fuori del nostro paese.
    Non basta dire secondo me: ….
    Ne serve cercare di trovare una logica che porti a proporre qualcosa di equo; perché equo e giusto, seppur sinonimi e a mio parere, possono condurre coi loro effetti a conclusioni socialmente diverse.
    Temo che cosi restando le cose, questo governo, colmo e diretto da “tecnici”, o non farà nulla riguardo la legge vigente, oppure prospetterà soluzioni ancor meno gradite.
    Le diverse strade possibili su cui sarà tenuto a decidere lo vedranno costretto alla logica più rigorosa, per poi concludere che vada fatto cosi!
    Si chiami Monti, si chiami Draghi, “Il girone infernale resta quello Europeo”, e la medicina amara e dispotica che ben conosciamo, speriamo solo che non si trasformi in una ancor più amara medicina distopica.

  4. Ho 57 anni e 38 di contribuzione , faccio parte di quella leva che iniziò a lavorare nei primi anni 80 quando, terminata la scuola dell’obbligo o le scuole superiori, quasi tutti i ragazzi trovavano subito un lavoro (almeno nel Nord Italia questa era una situazione abbastanza comune).Sono nato nel 1964 anno del famigerato picco demografico  (poco più di un milione di nati) , e tra pochi anni passeremo tutti alla “cassa” (con la legge Fornero naturalmente perchè tutte le altre formule o ipotesi che si fanno non ci toccano ) . Credo che le problematiche di breve termine citate dal ministro siano proprio queste e cioè come rimandare il piu’ possibile il pensionamento di centinaia di migliaia di persone come me e i nati negli anni contigui al 1964  (62,63,65,66 ) o studiare per lo meno forme di penalizzazione per timore che le casse del INPS non reggano .
    A fronte di ciò non c’è da essere molto ottimisti ! 
    grazie per l’attenzione
    Alessandro

  5. A prescindere dal fatto che “quota 100” è stata la soluzione più iniqua che si potevo trovare, non capisco bene le lamentetele del ministro che non porta a motivazione della mancata proroga di quota 100 questa iniquità ma altre due che tra loro si contraddicono.
    Si lamenta cioè del fatto che costa troppo ed insieme del fatto che non è stata utilizzata dagli aventi diritto. se fosse stata utilizzata da tutti srebbe stato ben più alto l’esborso per l’INPS (quello che lui chiama costo) e, allora visto che la loro preoccupazione sembra essere quella di pagare meno pensioni possibile, dovrebbe invece rallegrarsi di questo mancato utilizzo.
    Il fatto vero è che tutte le dichiarazioni di provenienza governativa sono tutte interlocutorie e ipocrite perchè lor signori sanno già dove vogliono arrivare e cioè a lasciare la Fornero e dare qualche piccola concessione a qualche esigua categoria dando la parvenza di aver fatto qualcosa per andare incontro alle richieste di superamento del quadro Fornero.
    Quindi a meno di una forte azione di contrasto, che dovrebbe probabilmete passare anche dalla piazza come è successo in Francia (non so bene cosa intenda Salvini per barricate ma comunque solo le sue non basteranno) sul piano della trattativa fatta attorno a un tavolo temo che non vedremo uscire niente di concreto per superare la Fornero.

  6. C’è ancora qualche illuso che parla di quota 41 o di proroga di quota 100, non avete capito che la “riforma” delle pensioni si tradurrà in provvedimenti che ridurranno ulteriormente la spesa pensionistica, estenderanno l’APE Social a 4 sfigati e renderanno strutturale opzione donna che rappresenta un affare per lo Stato.

  7. Basta è ora di finirla di prenderci in giro e inventare formule alle quali pochi rientrano ci dovete dare la possibilità di decidere quando andare in pensione raggiunti i 41 anni di lavoro è un nostro diritto.

  8. Penso che tutti debbano avere la possibilità di decidere se lasciare il mondo del lavoro ed andare in pensione oppure continuare a lavorare. Il tetto dovrebbe essere di 35 anni . La libertà di lasciare o continuare mi sembra una cosa giusta, garantendo così anche l’entrata nel mondo del lavoro ai giovani e avere sempre grande stabilità e un ricambio continuo. Le persone dovrebbero essere libere di poter scegliere anche perché 35 di lavoro anni non sono pochi , senza costringere nessuno a lavorare fino a tarda età, ma ritirarsi in un momento della propria vita non troppo maturi consentendo di avere ancora qualche risorsa da dedicare alla famiglia, a te stessi, al mondo che ti circonda e al bene che potresti fare essendo più lucidi sia fisicamente che mentalmente. Arrivarci con le stampelle non giova a nessuno!

  9. sempre più convinto che, senza una imponente manifestazione di piazza, qualsiasi intervento legislativo in tema di pensioni sarà peggiorativo rispetto alla situazione attuale.
    e, forse, pure con l’imponente manifestazione di piazza.

    1. Sabato 18 settembre ci saranno sit-in in molte città d’Italia (solamente a Venezia il 17 anziché il 18): il tema è proprio ‘La pensione la vogliamo da vivi!”. Iniziamo da qui, più saremo e meglio sarà per tutti!

  10. Buongiorno,
    Adesso è ora di vedere all’opera politici che lavorano per il popolo, facendo il loro dovere nel premiare tutte le persone che hanno lavorato per 40 anni assicurando loro una vecchiaia dignitosa.
    Abbiamo dilapidato miliardi di euro in quest’ultimo periodo per scelte scellerate ad opera di faccendieri e non di politici veri. Ma per le pensioni le manovre finanziarie da attuare sono troppo costose.
    In questa pandemia abbiamo visto scendere in piazza questi no Vax per la Libertà, cioè la libertà di contagiare altri in nome della propria miopia e ignoranza e quanta gente per mia tristezza ho visto partecipare.
    Diciamo che per raggiungere l’obiettivo di fare approvare quota 41 a questo governo, dobbiamo scendere in piazza tutti a oltranza fino alla fine, altrimenti lasceremo ancora parlare altri politici pieni di parole vuote promettendo mari e monti, ma in verità la pensione sarà come un capo battuto dalle tempeste e inattraccabile.

  11. Quando fanno i calcoli sui costi, in questo caso le pensioni, si dimenticano, sempre, di dire che il confronto non è sugli attuali costi della Fornero, ma in generale.
    Poi non specificano , che comunque le tasse, anche sulle pensioni vengono pagate, quindi in parte è un giroconto.., poi dicono che l’INPS è in perdita… non specificando che i problemi sono stati acuiti quando, qualche anno fa, hanno conglobato la parte pubblica, INPDAP, nell’Inps, e quello è un vero buco nero.
    Poi non specificano, che l’inps, ha dei costi notevoli, perché si occupa, anche, della parte assistenziale, non solo previdenziale, cioè CIG, NASPI e così via…. potrei continuare ma vi ho dato un idea, che ci raccontano solo quello che vogliono raccontarci, per giustificare le varia porcate che fanno….

  12. c’è poco da commentare e molto da fare. Ma una cosa è certa. Dopo 41 anni di lavoro si deve poter andare in pensione senza se e senza ma e con una pensione decorosa. Tutto il resto sono chiacchere che lascio volentieri ad altri.
    Dopo 41 anni si è stanchi e ci si è guadagnati il diritto alla pensione.

      1. Se 41 anni vi sembrano pochi…Ricordi che l’ergastolo è stato abolito persino per i crimini più efferati mentre di fatto chi ha lavorato onestamente è prevista la pena capitale. Perché è tale una legge che ti inchioda a lavorare 44 anni.

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