Riforma pensioni: opzione donna al 2023, lavori gravosi

Pensioni anticipate 2021, ok proroga opzione donna ma per 1 anno: lettera di Armiliato

Sulla questione relativa alle misure contenute nella Legge di bilancio ne abbiamo a lungo parlato nell’articolo di oggi, in cui abbiamo annunciato la conferma di Draghi di una quota 102 al posto di quota 100 per un solo anno, a cui si aggiungono altre due misure ‘a scadenza’ ossia la proroga dell’opzione donna e dell’Ape sociale. Anche in questo caso giacché in tutti i modi lavoratori e sindacati avevano fatto richiesta che si andasse nella direzione di una riforma strutturale al fine di evitare misure tampone e temporali di anno in anno che rischiano di fare discriminazioni oggettive sulla medesima categoria di fruitori a seconda che abbiano il lusso di ricadere nelle tempistiche indicate per legge, si può dire che il Governo abbia rifatto ‘orecchie da mercante’.

Sulla questione oltre ai sindacati si é fatta portavoce quest’oggi con una lettera aperta anche Orietta Armiliato, amministratrice e fondatrice del Comitato Opzione donna Social, che si é detta totalmente contraria a questa politica nociva del ‘di anno in anno’ che non garantisce affatto alle persone di potersi programmare la propria vita. Eccovi le sue parole che volentieri pubblichiamo, in cui appare altresì un secondo problema, forse ancora più grosso del precedente, non solo la legge é stata prorogata di un solo anno ma ne sono stati peggiorati i requisiti d’accesso, la sua analisi e le sue richieste:

Pensioni anticipate 2021, opzione donna prorogata per il 2022, ma poi? L’amarezza di Armiliato

Gentili, prorogare leggi “di anno in anno” é una pessima pratica un orizzonte temporale così incerto e ristretto, non consente alcuna pianificazione né economica né sociale ; ma, men che meno, il “prorogare” leggi stravolgendone i termini risulta una pratica socialmente spendibile: non vi pare di averci sottoposto abbastanza a gogne di tutti i tipi?

Le donne sono sempre state le più penalizzate in tutti i campi, politici, sociali ed economici, non ultimo dalla pandemia che ancora non ci ha abbandonati. Ma, il Governo, é stato capace di proporre il peggioramento di una legge che ci riguarda, l’unica esistente che, sebbene opzionale, é la sola ad offrire un’ancora anche se economicamente svantaggiosa e mortificante.

Nella stagione della vita che ci rende più fragili, sarebbe stato necessario AIUTARCI e non IMPANTANARCI ancora una volta in un vortice di impegni lavorativi svolti in casa e fuori casa per sopperire alle carenze di uno Stato che, rispetto alle Donne, é solo capace di prendere, per colmare le sue lacune. Peggiorando la misura dell’Opzione Donna aumentando di DUE anni l’età di accesso alla misura ci avete tolto, ancora una volta, la possibilità di esercitare il diritto di scelta pariteticamente a quello che altre lavoratrici hanno potuto scegliere, creando un’ennesima differenza fra uguali.

Pensioni anticipate 2021: si chiede emendamento per modificare tale ingiusta norma

La misura come si evince chiaramente dalle parole di Armiliato é stata prorogata di un solo anno, ma come ci verrebbe da dire al danno si é aggiunta la beffa, già perché i requisiti di accesso sono mutati, la misura , che ricordiamo, é interamente a carattere contributivo e dunque la scelta presuppone già una riduzione perenne dell’assegno, vede ora l’incremento di due anni anagrafici.

Da qui la richiesta precisa di Armiliato, che basita non può far altro che appellarsi al buon senso del Governo: “Chiediamo alla politica, tutta, di EMENDARE il testo dell’articolo 25 della bozza della LdB2022, senza SE e senza MA, restituendo alla norma la sua connotazione anagrafica che già era stata, rispetto al dettato originale, peggiorata”

La lettera aperta é firmata da Orietta Armiliato e le OLTRE 8.000 Donne che Rappresenta (Fondatrice ed Amministratrice Comitato Opzione Donna Social) Sede Virtuale omonima pagina Facebook”

Nella speranza si possa ‘correggere il tiro’ esattamente come é avvenuto per il messaggio Inps n°3495 relativo agli invalidi parziali che avrebbe loro impedito di ricevere il beneficio a fronte di un lavoretto.

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

21 commenti su “Pensioni anticipate 2021, ok proroga opzione donna ma per 1 anno: lettera di Armiliato

  1. Il Signor Draghi, in pensione a partire dai 59 anni, dovrebbe vergognarsi insieme alle forze politiche che ancora una volta hanno raggirato le donne peggiorandone, in modo poco corretto, la già fragile condizione sociale ed economica Ca’.
    Grazie davvero!

  2. E’ stata riconfermato il reddito di cittadinanza e non viene data la pensione ai disoccupati ultrasessantenni di lungo corso . Penso che non sia un decisione equa in quanto anche i disoccupati hanno necessità di soldi e soprattutto hanno versato almeno per 20 anni i contributi. Quindi soprattutto alle donne a partire dai 63 anni dovete dare una pensione minima senza paletti di date e importi : qualsiasi cifra può andar bene.

  3. Condivido la delusione e l’amarezza espressa dalla Dott.ssa Armiliato per quanto riguarda l’innalzamento dell’età di due anni come requisito di accesso ad opzione donna 2022.
    Chiedo se è possibile ripristinare il requisito dei 58 anni maturati nel 2021 unitamente ai 35 anni di contributi.

  4. Ho già commentato, ma come immaginavo il mio commento non è stato pubblicato : guai a toccare certi personaggi, in Italia ! Comunque non capisco questo accanimento per OD, che discrimina gli uomini e alle donne porta solo una pensione contributiva : se una donna non vive in famiglia o non ha un altro reddito derivato da una ricchezza personale, una pensione con OD non può certo mantenerla ! E non mi si venga a raccontare che con OD ci si può trovare un altro lavoro, perché, a questo punto, mi domando il motivo per cui una donna vada in pensione lamentando “stanchezza”, se poi continua a lavorare rubando un posto di lavoro a chi lo cerca affannosamente. L’ideale continua ad essere la pensione a 60anni per tutti, calcolata su quanti anni di lavoro si sono svolti. Ah, dimenticavo : gli 8000 profili fb su Comitato Opzione Donna Social sono troppo spesso profili senza foto, con uno o due “amicizie” e senza alcun costrutto, quindi vediamo di ridimensionare, eh ?

  5. Non è accettabile l’aumento anagrafico di due anni è un’ingiustizia per le nate nel 1962 che hanno raggiunto il requisito contributivo (35 anni) nel 2021 e non possono usufruire dell’opzione donne.

  6. Una gran presa per il culo aver prorogato per solo un anno ape sociale, opzione donna e quota 102. Il beneficio è solo per una classe di età. Per lo meno le prime due soluzioni dovevano essere strutturali.

  7. Gent. Rag. Draghi (senza offesa per i ragionieri s’intende), pensionato a 59 ANNI con 40 anni di contributi (quanti di questi figurativi ? Purtroppo non mi sono informato) e con una pensioncina mica da ridere mi piacerebbe sapere se la quota 102 entrata in legge di bilancio è tutta sua o è stata proposta da qualche suo vassallo di governo oppure se è arrivato un diktat direttamente dall’ Europa. Congratulazioni comunque: ai sindacati che vivono alla grande con i soldi delle nostre pensioni integrative che non hanno fatto la stessa fine dei nostri contributi INPS solo perché affidati a gestioni patrimoniali private che perlomeno non li sprecano (anche se il rischio di investimento comunque c’è) ed ai politici in particolare a Salvini che si vede non è più tanto abile con i numeri in quanto proclama nuovamente di aver fermato la legge Fornero mentre in verità è stato comprato per un piatto di lenticchie (senza offesa per carità per i lavoratori del 1958 che hanno tutto il sacrosanto diritto di andare in pensione e sono contento per loro).
    E le comunico, anche se non gliene fregherà nulla in quanto assolutamente privo di empatia e di senso di solidarietà (un po’ di ripetizioni dai portuali di Trieste non le farebbero male mi creda) visto che mi tocca ancora lavorare mi impegnerò ancora di più nel mio piccolo a cercare di allungare la vita delle persone (lavoro come progettista di pacemaker, dispositivi medicali salvavita) che lei invece preferirebbe vedere morte il prima possibile per poter risparmiare qualche euro in più da lasciare nella cloaca INPS.
    Cordiali Saluti

  8. Grazie Orietta. Vorrei che si aprisse una nuova raccolta firme: non sapevo e non ero tra le 8.000 che hanno partecipato alla petizione. Dobbiamo fare rumore. Dobbiamo rendere più corale possibile la nostra causa. per noi è per chi verra’ dopo di noi. Sono un’ infermiera, non so se immagini cosa sta significano per chi si e’ sacrificata una vita, sopportando turni pesantissimi, carichi di lavoro insostenibili per la pandemia. Ora che si avvicinava uno spiraglio, vedersi chiudere in questo modo la porta e’ avvilente ed incute sfiducia verso il governo e chi ci amministra. Grazie ancora.

  9. dott.ssa armiliato, ma cosa credeva? che colpivano solo alcune categorie ? hanno colpito praticamente quasi tutti; ma dico quasi perchè qualcuno assolutamente no; facciamo un esempio: noi “GLI INCULATI NATI NEL 1960″ PARE CHE CE L’ABBIAMO CON NOI”; MA HANNO COLPITO ANCHE I NATI NEL 1961-62che magari hanno anche quota 102 ma essendo giovani non li lasciano andare in pensione; non hanno colpito quelli del 1958 che magari quest’anno non raggiungevano i 38 anni di contributi ma li raggiungono l’anno prossimo; e veniamo a voi donne: qualcuno avrà pensato: ma come, le donne, pur con una pensione ridotta per via del contributivo, riescono ad andare in pensione a 58-59 anni con 35 di contributi (quota 93-94 anche se il calcolo si fa a fine 2020) e c’è gente con 102 ma solo perchè hanno la sfiga di essere nati “gli inculati del 1960” non riescono ad andare in pensione; e facciamo ulteriori distinguo: in questa categoria ci sono donne che stanno bene fisicamente, che hanno il marito ricco e possono permettersi di avere un assegno ridotto e quindi si “in……………….no” perche gli tocca lavorare altri 2 anni; poi ci sono donne che fisicamente non ce la fanno più, che hanno magari il marito disoccupato e che si trovano a dover fare 2 anni in più; purtroppo c’è sempre il famoso ricatto dell’UE; ti do i soldi ma non tocchi le pensioni, tanto c’è la legge Fornero; io con una quota 103 a settembre prossimo, da insegnante, non ho i requisiti per andare in pensione; meno male che andrò con la RITA e solo perchè, pace all’anima loro dei miei genitori, mi hanno insegnato bene a risparmiare; saluti ai gestori del sito

  10. Da mesi è stato parlato di aiuti ai disoccupati ultrasessantenni con oltre 20 anni di contributi ma anche
    questa volta non siamo stati tutelati dai nostri politici. E’ stato riconfermato il reddito di cittadinanza che
    spesso viene dato alle persone sbagliate. In entrambi i casi favorite il lavoro a nero. Cercate almeno di
    aiutare le donne disoccupate dando loro una pensione, anche solo contributiva, a partire da 63 anni con
    20 anni di contributi e senza paletti.

  11. Per fortuna che Draghi ha aperto il suo discorso, ieri sera, dicendo che si trattava di una manovra a favore delle donne, meno male, se così non fosse stato chissà cosa avrebbero fatto……

  12. E’ arrivata la “dama di s.Vincenzo” delle pensioni ! Sempre alla ricerca del seggiolino politico, probabilmente, sta su FB e dai suoi sermoni pieni di sussiego, si permette di parlare di pensioni, magari mentre organizza viaggi e crociere, e guai a dire qualcosa in contrario ai suoi convincimenti ! Senza neppure conoscermi si è permessa di dire che sono stata buttata fuori da ogni posto di lavoro che ho occupato, cercando di diffamarmi presso un importante personaggio politico-sindacale, e arrivando a minacciare questa persona di denuncia per stalking (sic !). Mi domando come si fa a darle peso…

  13. Aumentare di due anni, l’età per opzione donna è l’ennesima beffa nei confronti di noi donne già fortemente penalizzate. Secondo voi chi ha già sessanta anni a fine 2021,non ha già optato per opzione donna nell’anno precedente? Ci stiamo prendendo in giro?

  14. Però le donne hanno una aspettativa di vita molto più lunga rispetto agli uomini e con il covid che ha già ucciso e ucciderà ancora da due a tre volte di più gli uomini il divario è destinato ad aumentare. Dove lavoro io da 41 anni gli stipendi, gli orari e i carichi di lavoro sono giustamente gli stessi. Perché devo andare in pensione molti anni dopo le mie colleghe? È molto più scandaloso continuare ad allungare l’eta’ lavorativa degli uomini. Molti di noi purtroppo non arriveranno alla pensione

  15. L’innalzamento dell’età è una scelta che colpisce ulteriormente le lavoratrici che aderendo a Opzione Donna accettano già una forte penalizzazione rinunciando alla parte di pensione calcolata con il sistema retributivo. È necessario emendare la legge riportando il requisito anagrafico a 58/59 anni

  16. Che geni….da un lato hanno abolito quota100 e dall’altro hanno istituito quota97,5 per le lavoratrici autonome….
    La cosa più scandalosa è che nei 2,5 anni di differenza fra le due prestazioni si annida, come sempre, un differenziale di trattamento fra uomini e donne enorme che può arrivare (per le donne) fino alla perdita del 30% dell’assegno.

  17. Orietta Armiliat o parla per tutte noi, classe 1963, già con 36,37 fino a 39 anni di contributi, ma stanche, esauste. Impoverite nell’animo e nel fisico. Non è una proroga di opzione donna, ma un affossamento della stessa. Sono anni che seguiamo questo continuo stillicidio delle proroghe, e adesso che tocca a noi, ci sentiamo svilite

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su