Pensioni anticipate donne

Pensioni anticipate 2021, proroga opzione donna: i requisiti tornano quelli originari?

Nella Legge di Bilancio 2021 non ci si é occupati unicamente della misura che andrà a sostituire quota 100, ossia la quota 102, che avrà durata annuale in attesa di una riforma maggiormente strutturale, ma si é optato per la proroga dell’ape sociale con un ampliamento delle categorie di mestieri considerati gravosi, e della proroga dell’opzione donna. Peccato che fa notare Orietta Armiliato, amministratrice del CODS, i requisiti siano cambiati e siano, manco a dirlo, peggiorativi, ossia si é passati dalla possibilità di accedere alla quiescenza dai 58 anni e 35 di contirbuti per le dipendenti e 59 anni per le autonome, ai 60 anni per le dipendenti e 61 per le autonome, un incremento di ben due anni che non é certamente stato accolto positivamente dalle donne e dal comitato opzione donna social che ne rappresenta buona parte delle istanze.

Sulla questione ci siamo interfacciati con Alessandra Servidori, Componente Consiglio di Indirizzo CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) del Presidente del Consiglio e del Governo, per comprendere quale sia la sua opinione al riguardo, giusta la proroga con incremento dei due anni, una sorta di equiparazione all’aumento biennale inserito nella quota 102, che ha portato l’età anagrafica a salire dai 62 anni ai 64, oppure ingiusto nei confronti delle donne, già generalmente più penalizzate nel mondo del lavoro e di conseguenza nel raggiungimento della pensione? Eccovi le sue considerazioni al riguardo.

Pensioni anticipate 2021, proroga opzione donna ma l’età passa da 58 a 60, giusto o no?

“Sono convinta che la riforma pensionistica debba essere attuata il prima possibile perché abbiamo già avuto la dimostrazione che una serie di modifiche come quota 100 non hanno dato i risultati  ipotizzati dal precedente governo. Anzi, soprattutto in materia di ricambio generazionale : i nostri giovani sono effettivamente in condizioni drammatiche tali da non avere prospettive per la loro vita lavorativa e dunque per il sistema di protezione sociale previdenziale il quale non dimentichiamo è a ripartizione e dunque è chiaro che abbiamo il dovere morale di modificare le regole che non reggono più.

Il compromesso offerto da Mario Draghi e Daniele Franco, ovvero prevedere una norma ponte per il solo 2022 in attesa di un nuovo tavolo da avviare a gennaio non elimina la distanza di fondo: l’esecutivo vuole tornare alle regole della legge Fornero allargate alle eccezioni come Ape sociale per i lavori faticosi (esteso a nuove categorie) e Opzione donna: su quest’ultimo meccanismo, che permette alle lavoratrici di accedere alla pensione in anticipo in cambio di un assegno meno generoso, era emersa la disponibilità a riportare l’età minima da 60 a 58 anni (con 35 di contributi) già durante l’esame parlamentare.

Sono altrettanto convinta che le lavoratrici debbano avere agevolazioni contributive figurative mentre lavorano non solo per i figli ma soprattutto per riconoscere il lavoro di cura anche prestato ai familiari disabili e non autosufficienti. E la soluzione è assolutamente legata alla gestione dei Fondi bilaterali da estendere come copertura di accesso per congedi parentali così da non impoverire il quantum contributivo e arrivare a pensioni dignitose . Non sarà comunque 1 anno di età in più a pregiudicare OPZIONE DONNA se si parte subito con la contribuzione figurativa arricchita –

Desidero ricordare  che OCSE in occasione della pubblicazione dell’Economic Survey per l’Italia, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico  ha puntato il dito sia contro Quota 100, che consente il pensionamento anticipato dai 62 anni d’età con almeno 38 anni di versamenti di contributi sia contro Opzione donna, che invece che dà diritto al pensionamento anticipato con un trattamento calcolato su base contributiva fino a dicembre 2021. Misura che a dire dell’Organizzazione “non andrebbe rinnovata, perché amplifica i rischi di povertà in età avanzata”.

Voi dal canto vostro cosa ne pensate dell’opzione donna giusto averla rinnovata ma doveroso riportarla ai requisiti precedenti o era meglio seguire il parere dell’OCSE? Fatecelo sapere nellìapposita sezione commenti del sito, nel mentre ricordiamo a chiunque volesse riprendere parte delle dichiarazioni della Servdori che, trattandosi di esclusiva, é tenuto a citare la fonte.

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44 commenti su “Pensioni anticipate 2021, proroga opzione donna: i requisiti tornano quelli originari?

  1. sono del 1963, lavoratrice dipendente settore privato da 39 anni , mamma e due volte caregiver aspettavo a “gloria” “progetto donna ma grande delusione. passa a 60 anni + 1 e a cosa serve??’ è un “contentino?? per chi??? Le donne che hanno 60 anni hanno già potuto sceglier e dico scegliere se optare per questa opportunità. io sono sfinita, e non è giusto che abbiano aumentato l’età. oltretutto prenderemo anche molto meno di pensione….
    menomale le DONNE DEVONO ESSERE TUTELATE !!!!!

    Cristina da Firenze – che non ne puo’ proprio più

  2. SI AD OPZIONE DONNA PROROGATA E COI REQUISITI ORIGINALI… 58 anni e 59..!! Non è corretto cambiare all’ultimo un requisito raggiunto alzando l’asticella in corsa.. Le donne hanno diritto di poter decidere di uscire dal lavoro dopo una vita di sostegno alla società ed alla famiglia.. Sono un’insegnante del 1963 ed ho fatto ampiamente anch’io, come tutte le altre categorie di donne anche con lavori gravosi, il mio dovere… ASSOLUTAMENTE FACCIAMOCI SENTIRE..!

  3. Cinzia artigiana e attualmente dipendente. Sono nata a gennaio del 62. Già discriminata solo x il fatto di essere nata a gennaio, visto che per la legge i requisiti anagrafici devono essere al 31 dicembre dell’ anno precedente. Sarebbe una pura carognate l’ innalzamento anche solo di un anno visto la penalizzazione del 30% richiesta.

  4. Penso che non si rendono conto era meglio non mettere più niente piuttosto che alzare di due anni e da quando ho compiuto 57 anni che spero ad opzione donna ora ne ho 58 vado.per 59 a febbraio a pochi giorni dalla speranza è lunga Attesa e ansia cambiano i requisiti ancora anno stancato tutti pensano bene stando seduti comodi noi siamo stanche e la vita è una noi fatica andare in pensione e reddito di cittadinanza facile a chi non ha mai fatto nulla delusa delusa delusa spero di farcela con le mie forze ma tutto sbagliato ha questo mondo scusate il mio sfogo

  5. Ripristinare assolutamente i requisiti originari 58/59 anni e 35 di contributi e renderla strutturale .
    Sulle donne poggia la famiglia figli, genitori anziani , bisogna poter pianificare , basta questo stillicidio ogni anno con il fiato sospeso, ad aspettare se viene riconfermata , chissà.., ma… si sta male , ci fanno stare male e lo sanno che siamo molto in ansia in questa attesa.
    Opzione donna è tutta contributiva , dunque i contributi li abbiamo pagati , ora devono esserci restituiti.
    Inoltre 58/59 anni più la finestra di un anno diventano 59/60 se abbiamo versato 35 anni di contributi.. ma chi ci arriva a 94/95 anni ?
    Questo voler aumentare di 2 anni è atroce.

  6. Se il colcolo di opz.d. sarà contributivo ,al reggiungimento dell’età di vecchiaia , la pensione dovrebbe essere rivalutata aggiungendo il valore della parte retributiva non calcolata… O no!

  7. Eleonora Maier: “………….la pensione non sia dovuta ma una sorta di miracolo frutto di alchimie.”

    Felice definizione di una INFELICE realta’ ..!!
    Del resto, mancando un contratto tra le parti … con i pluridecennali contributi del lavoratore e del datore, si puo’ fare di “TUTTO e DI PIU'”!!

  8. Per la signora Stefania madre di due gemelli, cara signora se opzione donna si chiama così ci sarà un motivo ovvero quello di permettere la scelta alle persone se accedervi o meno se lei non riesce non vedo perché debbano essere penalizzati anche altre persone vorrà dire che nel suo caso opera per una scelta più favorevole per lei.

  9. I requisiti di accesso ad opzione donna non vanno assolutamente modificati (58 anni di età + 35 di contributi), anche perché resterebbero “tagliate fuori” le nate nel 1963, mentre le nate nel 1962, 1961, e via discorrendo a ritroso, ne hanno già potuto usufruire negli anni precedenti.
    Allora, perché creare ingiustizie nei confronti delle donne nate nel 1963?

  10. Molti dei commenti sono pertinenti e ognuno porta contributi interessanti. Però mi sembra che nessuno si sia accorto che chi avrà 60 anni al 31/12/21, ne aveva già 59 lo scorso anno e quindi poteva accedere già a Opzione Donna. Magari c’era qualcuna che non aveva raggiunto i 35 anni di anzianità. MA quante donne riguarderà la cosa? Penso pochissime. In più la cosa non è strutturale, dura un anno solo. Se non verrà resa strutturale, le nate dal 63 in avanti dovranno aspettare 6 anni se hanno maturato i 35 anni di contributi.
    Ottimo pensare a contributi figurativi per maternità e assistenza, ottimo ritornare a opzione donna precedente o massimo rendere strutturali le nuove regole. Su questo argomento Concita De Gregorio ha pubblicato una mia lettera sul suo blog ” invece Concita”

  11. Opzione donna va prorogata ma i requisiti d’accesso non vanno modificati ossia 58 di eta’ e 35 anni di contributi,assolutamente.La donna va tutelata e protetta,assolutamente.E poi ‘necessario un ricambio generazionale nel mondo del lavoro,assolutamente.

  12. Io sono del 62 ma non posso andare in pensione con Opzione donna perché mi mancano una manciata di contribbuti. Questo perché anni fa’ ho fatto qualche mese di disoccupazione! Avrei potuto andarci il prossimo anno, ma dato che hanno aumentato l’età, non potrò usufruirne! Questo vuol dire che dovrò lavorare ancora 5 anni per il fatto che mi mancano una manciata di contributi!!

  13. purtroppo i nostri politici sono disattenti alle esigenze della popolazione, allungando di due anni l’opzione donna e quota 100 ottengono due risultati utili a loro ma a discapito delle donne, il primo per i partiti poichè sono rimasti solo i nomi di quota 100, e opzione donna…. il secondo aver risparmiato un po di euri, mentre i partiti rivendicano con successo che le stesse non sono state cancellate.. in realtà con questa manovra hanno cancellato definitivamente la possibilità di uscita anticipata, carissimi politici non offendete le persone e la loro intelligenza.
    già penalizzata con sistema di calcolo contributivo dove l’assegno viene deturpato di quasi un 30%,
    avrebbero fatta più bella figura rinnovarla per un altro anno con gli stessi requisiti, e poi toglierla del tutto.

  14. Penalizzare le donne in questo modo è una meschinità e una vigliaccata , soprattutto se sono mamme (nonne) già pagano una discriminazione sui posti di lavoro con stipendi inferiori a quelli degli uomini a parità di mansioni ,ora questa penalizzazione di due anni mi sembra troppo .

  15. Buongiorno leggo con simpatia i commenti peccato che qualcuno ha dimenticato la donna mamma ,cioè chi come me ha deciso di avere si la fortuna di una gravidanza a 53 anni e di aver partorito 2gemelli che adesso hanno 5anni .come posso crescere da sola questi ragazzi con la pensione di opzione donna?

  16. Trovo vergognoso voler alzare la età per poter usufruire di opzione donne, già penalizzata col calcolo contributivo.
    Tutto questo mentre si continua a pagare pensioni d oro ai soliti noti.VERGOGNA!!!

  17. Come sempre, quello che traspare è che la pensione non sia dovuta ma una sorta di miracolo frutto di alchimie. Sono una partita iva nata nel1962, marzo e quindi questo aumento di “soli” e anni, significa che andrò con i requisiti di 41 anni e 10 mesi. Pertanto dovrò ancora lavorare per Quasi 5 anni. Sempre che il mio negozio riesca a sopravvive re. Ma vi pare giusto?

  18. Opzione Donna e Ape Sociale al momento sono le UNICHE VERE possibilità di evitare la Sig.ra FORNERO perciò credo che sia fuori luogo che qualcuno in questo momento Voglia o Possa Modificarla. Vanno rese strutturali per almeno, e ripeto almeno i prossimi 5/10 anni in modo che le famiglia possa organizzare la propria vita futura soprattutto per persone DISOCCUPATE che non hanno niente che le possa tutelare. Ripeto strutturali entrambe per molto tempo soprattutto per Fisoccupati perché voltarsi dall’altra parte mentre ti Fottono è brutto ma Tirate anche giù le braghe mi sembra troppo. Lottare Lottare Lottare

  19. Buongiorno, leggo : Non sarà comunque 1 anno di età in più a pregiudicare OPZIONE DONNA se si parte subito con la contribuzione figurativa arricchita . Dipende, per tutte quelle donne che hanno sospirato fino ad oggi per la raggiunta età di 58/59 anni la differenza la fa e come. Teniamo presente che molte di loro che raggiungeranno i 58 anni di anzianità hanno alle spalle anche oltre 35 anni di lavoro, sono tutte quelle che a sedici anni erano già al lavoro. Con la riforma, che dovrebbe rappresentare l’ultima possibilità di accesso, costoro verrebbero saltate piè pari. Senza nessuna progressività. Al solito, premiando quelle che hanno lavorato meno, altrimenti sarebbero andate in pensione con 58 anni.

    1. Od così come viene proposta non ha uno sbalzo anagrafico di anno ma di due. Già un anno sarebbe grave e discriminatorio, cancellando completamente una generazione, quella de 1963, che si ritroverebbe esclusa completamente. In questo modo si gestfica ancora chi ha iniziato a lavorare più tardi, compiendo 60 anni nel 2021 e con 35 anni di contributi alle spalle. Le stesse, che colpiranno 58 anni nel 2021, se, e ripeto se, verrà prorogata per due anni andranno con età anagrafica 60, ma con 37 anni contributi. Cone sempre chi ha lavorato una vita, rischia ancora di vedere un riposo ed una tranquillità, sfuggire dalle mani. Ed intanto i nostri giovani boccheggiano e noi continuiamo a pagare mega pensioni di chi se ne è uscito dal mondo del lavoro tanti e tanto anni fa con 35 anni di contributi e 50 ananagrici. Per non parlare delle allira pensioni baby. 18 anni 6 mesi e un giorno di contributi a prescindere dall’età. Persone in pensino con 40/45 anni anagrafici che poi, puntualmente, hanno avuto lavori in nero. NO, OPZIONE DONNA DEVE RIMANETE COSÌ COM’È, SE NON ADDIRITTIRA MIGLIORATA DA UN PUNTO DI VISTA DEL CONTEGGIO DELLA PENSIONE CHI È NEL SISTEMA MISTO CI RIMETTE TANTISSIMO. A QUESTO NON CI PENSA NESSUNO? MATERNITÀ NON CONTEGGIATA, DISOCCUPAZIONE NON CONTEGGIATA. COSA VOLETE ANCORA DA NOI DONNE?

      1. Mi chiamo Anna, condivido a pieno quanto hai descritto, la tanta sospirata attesa di una risposta concreta per le nate nel 1963 in solo due giorni ha cambiato rotta, che beffa! ho 37 di contributi e 58 di età e occupo un ruolo di grande responsabilità e a discapito di una pensione poco soddisfacente, non aspetto altro che riconquistare la mia libertà e migliorare la qualità della vita

      2. Ho sempre guardato all’Opzione Donna come ad una presa in giro. Sbandierata da tutti i politici che l’hanno USATA per catturare voti, come una sorta di riconoscimento da parte dello Stato al lavoro gravoso delle donne, a me ha sempre suonato come “sei stata brava! Perciò ti concedo di andare un pó prima in pensione… Ma devi pagare però!!” Detta così sa quasi di… Pizzo mafioso, non è vero?? 😞
        Dov’è il riconoscimento ad una vita intera di sgobbo, barcamenandosi tra famiglia, casa, anziani e lavoro?
        E a volerla vedere più cinica, quanto denaro lo Stato ha risparmiato, camminando sulle nostre spalle?
        E alla fine, tra paletti tecnici di vario genere (35 anni di contributi, ma nel conteggio non ti riconosco la malattia, per esempio…), ti tolgo anche una fetta importante della tua pensione, riducendola in moltissimi casi a una Pensione Sociale..cioè una pensione che lo stesso Stato elargisce (stavolta si che è un regalo..) a chi non ha mai lavorato.. 😞
        MA. NONOSTANTE la mia posizione poco favorevole, gli anni sono passati così, anche i miei. Tra malattie mie, problemi di lavoro e 20 anni di caregiver e, alla fine, come disse uno che sapeva scrivere, “più che ‘l dolor poté ‘l digiuno”..
        IL 2021 era l’ anno della mia Opzione Donna. Stanca e malata, mi sarei arresa. E ora sorrido… Perché beffa delle beffe, non bastava più a questo Stato prenderci in giro in silenzio! NO, stavolta hanno voluto strafare!
        Ed ecco ad arte tirar fuori dal cappello a cilindro la carta dei 60 anni…
        È passata da poco la notte di Samhain (quella che i più chiamano Halloween) e le streghe sono ancora in giro.. Da novella Cassandra (perché da sempre le donne sono state considerate streghe. Solo che, attraverso i secoli, sono state usate parole diverse per definirle..), perciò arrischio una profezia.
        L’opzione donna alla fine, passerà con i requisiti precedenti. Niente 60 anni, ma i previsti 58. 😞
        E sarà un tripudio di gioia! Tutte ringrazieranno e si sentiranno rispettate. E dai a votare di nuovo quelli che ci trattano da sceme!!😞 Ma anche io, alla fine, ringrazierò, e malata e stanca, mi avvieró verso il rogo con un mesto sorriso di sconfitta..
        E perdonate se non credo più nei “miracoli dell’uomo”.
        OD é stata introdotta nel 2004. DUEMILAQUATTRO! Oggi nel 2021 DUEMILAVENTUNO, il ‘nostro’ Consiglio dei Ministri, si permette il lusso di peggiorarla e contemporaneamente di introdurre diseguaglianze tra donne (la guerra dei poveri: chi ne ha già usufruito può farlo di nuovo, chi aspettava di fruirne..aspetti ancora almeno 2 anni!) e noi, dovremmo SOGNARE un miglioramento?
        Mi spiace, sono troppo malata e stanca per crederci… È di nuovo medioevo e le streghe tornano ad essere bruciate sui roghi.

      3. È una vergogna,le donne sempre più penalizzate,ho iniziato a lavorare prestissimo adesso lavoro in un supermercato e credetemi è un lavoro pesantissimo,non vedevo l’ora di andare in pensione sapendo che avrei preso meno soldi,non capisco perché non lasciare tutto così com’è,che schifo

  20. Anche stamani al TG hanno detto che sono stati distribuiti ingiustamente 5.000.000 di euro per il reddito di cittadinanza, ma i politici e lo Stato non si vergognate delle loro scelte ? Aboliamo questi sussidi e diamo la pensione ai disoccupati ultrasessantenni che almeno hanno versato il minimo di contributi.
    A loro basta che diate una pensione a 63 anni sulla base dei contributi versati senza paletti di importi .

  21. Peccato che l sig.ra Armillato non ha capito un adpetto fondamentale. Se Opzione donna viene rinnovata per un anno , ma aumentata la data di accesdo per 2 anni, vuol dire che nel 2022 NON LA PRENDERA’ NESSUNO. Le 60enni di oggi hanno gia’ chiesto e ricevuto opzione donna. Quindi a chi andrebbe? A nessuno. Le nate nel 1961 e 1962 hanno gia’ chiesto e ottenuto opzione donna. Sono sbigottita dalla mancanza di concretezza di troppe persone.

    1. Vearmente la Signora Armiliato ha chiesto un emendamento in tal senso, se leggeste gli articoli precedenti, sarebbe facile comprendere che ha ben chiaro il problema e sta lottando per voi!

    2. Sono una collaboratrice familiare con attività cessata,nata il 21 gennaio 1962. pensavo di poter andare in pensione con Opzione Donna nel 2022, sempre con finestra di 18 mesi e decurtazione dell assegno, ma per 21gg non avevo i requisiti richiesti al 3o dice 2020 ed ora devo aspettare 2 anni e 18 mesi?!? inoltre come collaboratrice non ho ricevuto nessun aiuto covid da marzo 2020 (a parte due volte 600eur)
      Mi chiedo perchè si possa giocare cosi sui nostri progetti ,per nulla pretenziosi, di vita. io vorrei solo godere dei contributi versati dal 1982 e fare la nonna ed accudire gli anziani di famiglia.
      essendo stata nella mia vita lavorativa anche dipendente mi sfugge inoltre il perché anche in questa opzione le autonome debbano essere penalizzate da 1 anno in piu e da 18 mesi di finestra anzichè 12??!! e perché i collaboratori familiari senza partita iva vengano considerati autonomi e quindi non rientrino in alcuna agevolazione. Tante discriminazioni senza senso.

  22. Opzione donna deve essere rinnovata nello stesso modo in cui è nata. Colei che decide di ritirarsi dal lavoro ha fatto dei calcoli che glielo permette. Oppure è già fuori dal lavoro ha i contributi ma non gli anni in questo caso sono 2 anni senza entrate. I motivi sono molteplici. L’uscita dal lavoro non significa inattività alla donna spesso aspetta la cura dei genitori, la cura dei nipoti e non ultimo la cura di sé stessa. Opzione donna è un un’opportunita’ di ridare del tempo alle donne che hanno dedicato parte della vita alla famiglia. Oltre a liberare posti ai giovani

  23. al di là di quello che dice l’ocse vediamo di capire come mai ritornano o paventano di ritornare indietro su questa decisione di aumentare di 2 anni il requisito anagrafico; e qui , come sempre, ci sono le mogli dei potenti e le mogli dei poveri cristi; sicuramente a qualche moglie di persona importante questa decisione di aumentare dà fastidio e magari hanno anche qualche amico politico per cui gli dicono: io non voglio lavorare altri 2 anni; lo fanno per la moglie di qualche povero cristo? certamente no; peccato che per noi, “inc. ti del 1960 ” nessuno ci difende e non abbiamo amici politici; pazienza; io ho la coscienza a posto ed è quello che conta; saluti ai gestori del sito

  24. Sarei molto felice se venisse riconosciuto la cura dei figli , specialmente di quelli che a causa di problemi di salute ti hanno costretto a lasciare il lavoro .Specifico che i problemi non erano così gravi da chiedere la legge 104 ,ma comunque da dover lavorare saltuariamente e non aver maturato contributi in maniera continuativa .

  25. Una Opzione Donna deve essere accessibile a tutte le Donne, quella esistente non può essere chiamata tale.
    Una buona ed equa O.Donna, deve dare realmente una opzione di uscita a tutte le Donne, si, alzando l’età ai 60/62anni, ma con il minimo di 20anni di contributi e non i 35 richiesti.
    Ci sono tantissime Donne, che con carriere lavorative discontinue x i figli, spesso arrivano a malapena a 30anni di contributi, inevitabilmente… fuori da tutte le varie opzioni e destinate a uscire x ultime (67/68anni)

    1. Sig.ra, concordo con Lei che la libertà di scelta è prioritaria rispetto a tutto il resto ma vorrei solo farLe rilevare che, per quasi la totalità dei lavoratori, andare in pensione col sistema contributivo con solo 20 anni di contributi significa avere una pensione di circa 600-700 euro. Lo Stato deve impedire che si crei una classe di nuovi poveri da dovere poi sostenere economicamente.

  26. Penso che i diritti acquisiti non vadano toccati. Ossia coloro a cui mancano pochi anni al traguardo dei 58 anni (o 59) debbano poter usufruire di Opzione Donna. Perché non si può uno, due, tre anni prima sconvolgere i piani di un essere umano che ha lavorato tutta la vita

  27. Opzione Donna deve essere resa strutturale e ripristinando i requisiti precedenti 58/35. È un’opzione appunto e deve essere una scelta che a volte rimane l’unica ancora di salvezza per molte

  28. L’opzione donna è un’assurdità; si allunga sempre di più la vita lavorativa degli uomini (oggi 67anni!) che hanno un’aspettativa di vita molto più breve rispetto a quella delle donne che possono invece andare in pensione a 58 anni. In tutta Europa l’età pensionabile è la stessa per uomini e donne. È lo Stato deve farsi carico di un’assistenza adeguata ai più giovani ed agli anziani, non le donne come invece accade nei Paesi del Terzo Mondo

    1. Non vorrei apparire maschilista ma ritengo che il sig. Matteo abbia pienamente ragione. Le pari opportunità non funzionano a senso unico, la stessa Unione Europea si è espressa in tal senso e spesso si dimentica che la vita a volte mette noi uomini di fronte a situazioni che non sono esclusive del mondo femminile. Io vedovo da 14 anni mi sono cresciuto due figlie da solo…

  29. Non trovo giusto che le donne debbano essere sempre penalizzate prima devono crescere i figli e occuparsi della casa poi assistere i genitori e alla fine andare in pensione col calcolo contributivo con poco più di 700 800 € dimmi tu come si può vivere in vecchiaia non riesco neanche a pagare la spesa e le bollette non riuscirei a farlo e comunque dopo 35 ho più anni di lavoro mi aspetto un calcolo misto non solo contributivo

  30. Buonasera… Ritengo vergognosa la mossa di concedere opzione donna a chi in pensione già c è e negarla a chi ad oggi ha maturato i requisiti… Assurdo… Non siamo nel meraviglioso mondo al contrario! Indignate le donne voglio REQUISITI ORIGINALI

  31. Deve essere resa strutturale, ci deve essere un canale che le donne possono scegliere se hanno necessità di interrompere il lavoro per curare figli o gentori anziani

  32. Opzione donna deve andare avanti con gli stessi requisiti. sono del 63.. ora toccava a noi.. non la chiedo strutturale anche se lo dovrebbe essere.. è una vera presa in giro.. spero che il governo Draghi la possa rivedere

  33. Giusto aver rinnovato Opzione Donna ma è assolutamente doveroso riportare i requisiti d’accesso a 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 59 per le autonome

  34. Sono una donna di 57 anni, ho iniziato a lavorare a 13 anni e mezzo. Ho interrotto l’attività lavorativa dopo la proroga della maternità con L. 104 per 6 anni perchè ho dato alla luce un figlio con disabilità che aveva la necessità di cure intense e nessuno su cui appoggiarmi. Dal 2004 ho ripreso gradualmente a lavorare con contratti part-time. Poi è stato necessario assistere i miei genitori, con la cura della casa e tutto il resto. Sono stanca di andare al lavoro, stanca di studiare leggi e balzelli che, con il continuo cambio di oneri il lavoro di contabile comporta. A fine anno avrò maturato 34,5 anni di lavoro e speravo proprio di poter pagare qualche buco e finalmente iniziare a vivere. Ma l’Ocse saprà quanto deve lavorare in più una donna per aver garantito un equo riposo?
    Daniela donna sfinita!

  35. Sono per la riconferma del requisito d’eta’ innanzitutto. Sono un’infermiera e porto all’attenzione le condizioni di stress e stanchezza derivati da questo lunghissimo periodo di pandemia. Io e le mie colleghe abbiamo la necessità di fermarci. Ho una madre anziana che da un momento all’altro potrebbe necessitare di assistenza. Credo che Opzione Donna possa essere migliorata.. Così come tutte le norme di tutela delle donne che lavorano perché hanno il dovere innato di sostenere la società.. Credo che Opzione Donna sia una Libera Scelta e debba rimanere come Diritto per quelle lavoratrici che hanno bisogno di occuparsi della famiglia e anche.. Finalmente.. Un po’ più di loro stesse..

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