Pensioni anticipate 2021 ultime notizie: le proposte da quota 41 a quota 102

La prossima legge di bilancio dovrà definire le nuove forme di pensioni anticipate, ma al momento regna ancora molta confusione. Sul gruppo facebook ‘lavoro e pensioni: problemi e soluzioni’ Guido Cantini ha riassunto in un interessante post la situazione: “Riforma Pensioni siamo agli sgoccioli, tra circa un mese e mezzo è tempo del varo della Legge di bilancio, ancora in alto mare la riforma delle pensioni, i lavoratori chiedono che si faccia chiarezza. L’Inps ha presentato diverse soluzioni, il presidente Tridico ha parlato di ben 3 possibilità diverse, eppure non sono riuscite a gestire la confusione”.

Ultime novità Pensioni anticipate 2021: le tre proposte sul piatto, da quota 41 a quota 102

Il post di Guido Cantini continua evidenziando poi le possibili soluzioni per le pensioni anticipate: “La prima proposta. La Quota 41 permetterebbe, come dice già la parola, di andare in pensione con 41 anni di contributi. In questo caso non ci sarebbero né vincoli di età, né di tipologia di lavoro svolto. Probabilmente una delle proposte più costose per lo Stato. A detta delle stime fatte dall’Inps: “Partendo da 4,3miliardi nel 222 fino a 9,2miliardi a fine decennio”. La seconda propostaè meno dispendiosa della Quota 41 e permetterebbe il pensionamento a 64 anni ma seguendo limiti contributivi. Il minimo di anni di contributi accumulati dovrebbe corrispondere a 36 anni. Questa scelta sarebbe più equa per coloro che non sono riusciti a trovare lavoro da subito, in più farebbe comunque risparmiare tanti miliardi allo Stato: si partirebbe da 1,2miliardi iniziali per il 2022, a confronto con i 4,3 miliardi della Quota 41.

La terza proposta, la meno costosa in assoluto. Consiste in un pensionamento concesso a 63 anni ma andando a fare il conteggio dei contributi versati. Una volta raggiunta la soglia dei 67 anni arriverebbe anche la quota contributiva. In sostanza secondo Pasquale Tridico è necessario guardare non solo ad un prepensionamento ma anche all’equità intergenerazionale e soprattutto sostenibile dallo Stato dal punto di vista economico, altrimenti diventerebbe l’ennesimo buco nell’acqua. Oltre alle proposte Inps, il Governo già aveva parlato di una possibile Quota 41 oppure una Quota 102. Per quanto riguarda quest’ultima, prevedrebbe una pensione anticipata più equa rispetto alla Quota 41: non si tiene conto solamente della variabile degli anni di contributi, ma anche di un’età minima. Per fare un esempio permetterebbe di andare in pensione con 38 anni contributivi e 64 anni d’età.

Questo 2022 avrà una riforma pensioni diversa, da gennaio le cose cambieranno ma due possibilità sono state già escluse a priori dal governo: Quota universale e ritorno integrale alla Legge Fornero. Si sta aspettando ancora il continuo del confronto tra governo e sindacati, questi ultimi già mesi fa continuavano a chiedere la Quota 41 senza limiti d’età oppure i 64 anni di età e 20 anni di contributi minimi. Né Quota 102, né Quota 41 sembrano essere le strade che verranno scelte dal governo, più gettonate invece l’Ape sociale, Opzione donna e i contratti d’espansione”.

Pensioni anticipate ultime notizie oggi 30 agosto 2021: i commenti su quota 41

In risposta all’esauriente analisi di Guido, ecco alcuni commenti degli utenti del gruppo che hanno risposto dando la loro opinione. Come sempre chiediamo anche ai nostri lettori di Pensionipertutti di scriverci nei commenti a fondo articolo cosa ne pensano. Pietro dice: “Sul presunto costo di quota 41 aspettiamo dal presidente dell’ente una valutazione più dettagliata, sempre ammesso che rientri tra i suoi compiti fare proposte in tale materia. Infatti, l’analisi dei costi e della sostenibilità di quota 41 andrebbe limitata al solo comparto previdenziale, dovendosi escludere ogni costo di natura assistenziale ( di cui poco ci interessa in questa sede)”.

Fabio: “Non capisco perché ci si ostini a contrapporre le due opzioni. Il 41 x tutti è per chi ha molti contributi, la pensione a 63 64 67 attiene alla pensione di vecchiaia per chi purtroppo non ne ha abbastanza Sono due soluzioni per due tipologie diverse”. Rosaria concentra l’attenzione sulle donne: “Alla vigilia dei prossimi incontri Governo-Sindacati, programmati sul tema delle Pensioni, le donne si appellano nuovamente perché venga mantenuta fin da subito alta l’attenzione sul lavoro di cura alla persona che oggi è prerogativa femminile totalmente. Le donne chiedono di non essere abbandonate e di confermare con atti concreti l’ impegno a sostenere e a vincere la battaglia che migliaia di Donne stanno conducendo da anni contro un governo che di fatto, per inspiegabili motivi, ostacola tale rivendicazione cui non attribuisce il dovuto riconoscimento, che si mostra sordo e cieco rispetto a tale bisogno e a tale dritto delle Donne. Il riconoscimento del lavoro di cura è di importanza vitale per Tutte le Donne, per poter vivere il presente e per intravedere un futuro, altrimenti colpevolmente rimasti indefiniti ed ignorati dalle nostre Istituzioni. Abbiamo oltre 35 anni di contributi versati, lavorando ininterrottamente fuori e dentro casa; questo riconoscimento è quello che ci serve per tentare – ora, alla soglia dei 60 anni e anche di più – di avere una vita”.

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

92 commenti su “Pensioni anticipate 2021 ultime notizie: le proposte da quota 41 a quota 102

  1. Ho 56 anni lavoro, con tutti i contributi versati, che non avevo compiuto ancora 16 anni esattamente 40 anni e 2 mesi. E vi giuro che sono stanco, e pensare che si discuta ancora del mio futuro pensionistico mi fa stare male. Mi sono preso la briga di conteggiare gli straordinari fatti durante la mia vita lavorativa, ho lavorato 3 anni in più quindi più di 43 anni tutti pagando i contributi. E possibile che questi ultimi non vengano considerati?

  2. ma lo volete capire che fanno continue ipotesi per vedere la reazione della gente e per capire fin dove possono spingersi; l’europa ci tiene per le palle con il ricovery found e draghi lo sa bene; i politici fanno quello che i veri delinquenti gli dicono di fare; e noi? siamo nella merda più totale ; qualcuno dice che 63 è l’età giusta ; col cazzo; se uno raggiunge mettiamo quota 101 a 60 anni ha diritto ad andarci in pensione; e a noi del 1960 doppiamente inculati; 18 settembre è la nostra data e poi sappiamo che se ne fregheranno; noi il nostro dovere l’avremo fatto e avremo la coscienza a posto; tridico: a 62 anni e faccia il furbo, non il co………….e ; grazie ai gestori del sito e saluti

  3. Ho iniziato a lavorare nel pubblico nel novembre del 1979, quando si poteva andare in pensione dopo 35 anni di lavoro, perchè non rispettano la legge di quando si viene assunti, ho circa 42 anni di contributi versati e 61 anni; l’anno prossimo sarei potuto andare in pensione anticipata con la legge Fornero, adesso stanno discutendo di alzare l’età pensionabile a 64 anni, quindi io arriverei a circa 45 anni di contributi. Ridatemi tutto quello che ho versato e la pensione me la faccio io.

  4. 35 anni di lavoro sono più che sufficienti, per certe attività è sicuramente un discorso che materialmente non puoi adempiere a certe mansioni, immaginiamo un muratore, un operaio di fonderia, ecc. ecc. …. per altri, tipo logistica, personale del supermercato, ma anche impiegati, la ripetitività di un lavoro noioso e senza stimoli al quale non puoi stare dietro più di 35 anni, che sono tantissimi. Poi certo che se fai il consulente, funzionario di banca ecc. ecc. , oltre al guadagno prestigioso, gli stimoli sono molteplici e puoi anche andare avanti fino a 70/75 anni.

  5. Questi soggetti godono nel maneggiare il potere e a decidere della vita delle persone. Non si curano di equità e di non rendere i trattamenti tra i cittadini troppo diseguali. Chi ha lavorato una vita deve lavorare ancora per mantenere i loro sperperi e i loro stipendi da nababbi. Ditemi di un politico che ha dovuto lavorare 43 anni e 1 mese prima di accalappiare la pensione o il vitalizio.
    Siamo nelle mani di gente che non conosce vergogna.

  6. Quando un essere umano lavora da 40 Anni se le stra pagata la Pensione sto C…o non ci sono i soldi ,,per i loro amici di merenda in Pensione con miseri 15 anni gli hanno trovati però…. vergogna…

  7. Ieri sera Cazzola sulla 7 si e’ superato…. Ha rievovato il monarchico sabauda :Bava Beccaris… cioe’ sparare adosso a quelli che scelgono di non vaccinarsi… ognuno in base al proprio livello culturale fara’ le proprie scelte rispettando quelle altrui… Cazzola e’ l’ esperto che poi viene a pontificare sulle pensioni… e’ credibile ?

  8. Quota 41 senza se e senza ma o 62 annidi età…non bisogna abbassare i contributi ed innalzare l’età….beffa assurda…. Per chi ha meno contributi ci deve essere libertà di scelta….. Dicono che non va bene quota 100 e loro cosa sanno fare di buono ?

  9. Si parla delle pensioni come sia una spesa, un costo troppo alto, scusatemi, ma se io mi sono pagato 42 anni (42 anni di lavoro e non figurativi e ancora sto pagando) di contributi perché è un costo troppo alto? Il costo o la spesa gli ho sostenuti io, perché io devo pagare e altri incassare (rdc e altri sperperi)? Attualmente si sta discutendo di pensioni, ma sembra che l’obbiettivo sia quella di inventare pensioni per chi contributi non ne ha pagato, non entro in merito al motivo di chi non li ha pagati, pero ci sono tanti motivi, tra questi il lavoro sommerso e chi ha preferito avere i soldi al lordo e poi non pagarli. Ricordo anche che nel 2013 l’Unione europea ha aperto un procedura d’infrazione contro l’Italia per la disparita di trattamento tra uomini e donne sulle pensioni anticipate, una disparità di trattamento senza giustificazione, visto che le donne hanno un’aspettativa di vita superiore a quella degli uomini. Concordo che 41 anni di contributi sono più che sufficienti per andare in pensione. La cosa che da più fastidio è che a decidere per le nostre misere pensioni siano persone che prendono pensioni anche da 30000 euro al mese.

  10. Qualunque commento io scriva, senza mai eccedere ed esponendo argomentazioni garbate , non viene mai pubblicato.
    Mi sembra strano. Quantomeno singolare.

  11. Quota cento è stata decisamente ingiusta per quelli che hanno iniziato a lavorare presto. Ad ogni modo sembra che esista solo 41 per i sindacati. Se 41 è troppo proponiamo 41,5 e se non va bene fermiamo il paese.

  12. Penso che l’uscita a 62 anni con il solo contributivo per poi andare a 67 con anche il retributivo sia una opzione da dare a tutti. Non ho mai capito perchè è stata tolta l’ape volontaria che non costava nulla per lo Stato e dava una alternativa a chi era senza lavoro.
    Sicuramente la Legge Fornero deve essere abolita perchè iniqua e perchè abbiamo visto tutti cosa è voluto dire avere personale “anziano” nelle scuole e negli ospedali.
    Non stiamo più al passo con i tempi ed è giusto lasciare spazio ai giovani che cercano lavoro.
    Nel mio condominio sono tutti pensionati rimasti a casa dai 57 anni ai 60 anni. Tutti attualmente nelle loro seconde case serenamente in vacanza da anni.

  13. E’ assai evidente che boccieranno tutto, in barba a chi lavora da 37 anni, come me, ed ha quasi 59 anni.
    Io dovrei lavorare ancora altri 6 anni, almeno, bene che mi vada. Non si può tenere conto soltanto dell’età anagrafica. Vi sono diritti che si acquisiscono e che vengono mortificati, puntualmente. Vedrete che passerà la solita riforma ridicola, che servirà soltanto a pochi privilegiati.
    Mi piacerebbe vedere, nel dettaglio, le loro previsioni di spesa !!
    Come sarei felice se vi fosse una bella rivoluzione. Siasmo stanchi di subire, come delle marionette.

    1. Augusto ne ho centinaia al giorno da moderare a mano, mi dia solo tempo e li vede tutti pubblicati .Grazie della comprensione, Erica

  14. un commento fuori luogo ma che calza a pennello per quello che potrà accadere se si faranno scelte ingiuste nei confronti dei lavoratori in particolar modo per chi ha + di 40 di contributi.
    G.L.F 57 anni collaboratore scolastico incensurato non iscritto a nessun partito tanto meno a movimenti politici No vax a mio parere è nel torto ma la sua reazione nei confronti di un giornalista la dice tutta.
    Milano distrutto stand dei promotori del RdC a mio parere sono nel torto ma la reazione della gente la dice tutta.
    Occhio che è vero che siamo un popolo di caproni è vero che ho elogiato su questo blog più volte i francesi ma oggi dentro di me sento nuove sensazioni che vanno dalla voglia di violenza voglia di cattiveria nei confronti di chi mi vuole male voglia di movimenti che diano adito alla violenza e che me ne frega se mi devo prendere un denuncia,.Ci manca che dopo quello che ho dato mi mandano all’ ergastolo solo perchè voglio un mio diritto.POLITICI SINDACALISTI OCCHIO NEL MIO PAESE SIAMO GIA’ IN TANTI AD AVERE QUESTE NUOVE SENSAZIONI DI VIOLENZA.Dettaglio della banda che stiamo organizzando siamo quasi tutti più vicini a 60 che ai 50 anni

  15. Premetto: sarà in parte vero!
    Riformulo con mie parole un pensiero relativo ad alcune asserzioni che ho annotato leggendo una, seppur datata, pubblicazione e qualcosa di più recente.
    Le previsione economiche erano normalmente dovute a calcoli estratti dalle curve di crescita costruite sul passato e su previsioni future ritenute utili non oltre i dieci anni dalla previsione. Oltre tale periodo temporale esse risultavano inattendibili a causa di cambiamenti definiti qualitativi che rendevano marginali quelli quantitativi.
    Mutamenti qualitativi perché dipendenti dalla intelligenza umana che la storia recente rende sempre più rapidi tali da imporli; anche se talvolta, purtroppo, sono subiti quando conseguenti a errori che la stupidità umana dimostra ancora di possedere.
    Ora quel processo economico noto col termine di globalizzazione, iniziato ormai da più di 30 anni, ha accelerato ulteriormente i cambiamenti accorciando, presumo di molto, i tempi delle previsioni economiche.
    Da questi cambiamenti repentini per il mondo del lavoro, se letti alla luce delle nostre discussioni di persone stanche da una vita lavorativa di oltre 41anni, comportano: sempre meno occupati, maggior richiesta di assistenza, allungamento dei tempi di attesa nel pensionamento e sempre minor disponibilità economica per le tasche di presenti e futuri pensionandi. Di fatto siamo la classe sempre maggiormente chiamata in prima persona a rendere conto economicamente di queste situazioni.
    In un periodo non so quanto inatteso di pandemia (mi auguro non conseguente a imbecillità umana), la crisi colpisce ancor più duramente il mondo del lavoro mentre pare salvare quello della finanza, tanto da portare alcune menti pensanti a parlare di mutazione del capitalismo di stile occidentale a una “variante comunista”, quasi fosse un virus in via di diffusione su scala planetaria a cui si assegna l’intenzione di avviare l’umanità verso una nuova era.
    Senza scadere in discorsi che possano essere considerati appartenere al mondo del complottismo del tipo: “non possederai nulla e sarai felice”, resta il fatto che stiamo parlando da tempo di una riforma che tarda ad arrivare mentre aumentano le tecniche persuasive finanche manipolative sulla massa.
    Faccio un esempio: la proposta sindacale 41 o 62 quando indicata viene sempre osteggiata, bocciata; la proposta Tridico 63 quando indicata viene sempre esaltata.
    Non è che nel nostro caso ci stanno solo prospettando un mondo aperto, inclusivo in cui un reddito di base universale, non so da chi pagato, sarà la risposta alle disuguaglianze; esagero un mondo del tipo: “comunismo per la massa e capitalismo per la elite”?
    Se siamo passati nel breve tempo dal calcolatore tascabile al Laptop di Microsoft, dalla raccomandata all’era di internet e della intelligenza artificiale e ora ci apprestiamo a considerare la moneta digitale, vuoi che non si possa pensare a qualcosa di più limitato, di stranamente nazionale, (senza offesa) di nostrano: a quell’unione di Economia e di mondo digitale ipotizzato e da noi poco compreso ma criticato del dottor Perfetto?

  16. Ma possibile che chi lavora da più di 40 anni non esiste per quei pagliacci che devono decidere la nostra vita, vergognatevi anzichè sperperare soldi con reddito di cittadinanza e pensioni a chi non ha diritto iniziate a lavorare e cercare soluzioni che siano eque per tutti non solo per le vostre tasche barboni !!!!

    1. Si infatti, con tutto il rispetto per un sacrosanto principio che sottende al reddito di cittadinanza ma c’è una sproporzione esagerata e ingiusta di trattamento con chi ha sudato per 40 anni, una vita lavorando e per tutto ringraziamento deve soffrire ancora per lunghi anni, eventualmente andare in pensione con quattro soldi e aspettare il 67° anno per potere percepire l’assegno pensionistico integralmente. Ma questo forse è il trattamento che ci spetta a noi lavoratori, che non reagiamo neanche di fronte a quest’enorme sorpruso. E che non contino balle sul costo della quota 41. Stanno lavorando per mettere sù questa sceneggiata tutti insieme.Ricordo che Draghi non è stato messo li certo per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori ma per gli interessi di grandi e potenti ed il bello è che riesce a metterli tutti d’accordo i politici; Nessuno più si scandalizza delle consulenze d’oro, dei privilegi dei parlamentari, delle pensioni d’oro. Guarda caso però ora tutti concordano sull’idea che andare a 41 in pensione costerebbe molto. Prima la pronuncia della Corte dei Conti, dopo Salvini non parla più di quota 41. I 5 stelle stanno un po’ di qua e un po’ di là, Conte ritiene costosa quota 41 e sostiene l’idea di andare a 63 anni con quattro soldi ma di prendere l’intero assegno pensionistico a 67, Tridico presidente dell’inps ribadisce il costo elevato della quota 41. Gli unici ancora a sostenere che quota 41 non è vero essere così costosa sono i sindacati ai quali però non sembra dare ascolto alcuno. Spero che almeno riescano a preparare una mobilitazione

    2. Il reddito di cittadinanza è giusto nella sostanza (così come nei paesi europei più avanzati) ma nel nostro caso non nella forma! Andavano prima ristrutturati gli uffici per l’impiego e non con queste figure fantomatiche di navigator…..
      Per le pensioni. Quando vedo operai edili arrampicati sui ponteggi, autisti di camion o bus con capelli bianchi rabbrividisco! Inoltre e’ inutile negarlo quando si ha più di 60 anni ( come me) non si è più produttivi, si ha poca voglia di aggiornarsi e ci si ammala di più, pertanto largo ai giovani!! Una proposta equa: quota 102 secca età + contributi senza limitazioni.

      1. ti avviso che io sono del 1970 e ho quasi 37 anni di contributi
        prova a fare i conti quanti anni devo ancora lavorare x arrivare a 102
        – tutta la vita lavorativa ho sempre fatto il saldatore e carpentiere
        chiedi allo stato perchè questi mestieri non sono usuranti !!!!!

  17. Perché non lasciare scegliere al lavoratore quando andare in pensione a partire dai 35 anni di lavoro?? Ovviamente chi va’ con i 35 anni prende meno di quelli che ne hanno fatti 42, secondo me sarebbe una proposta interessante…

    1. D’accordissimo!! In base al montante contributivo e la prospettiva di vita, viene calcolata la pensione che uno può percepire.

  18. la pensione di vecchiaia a 67 anni è una vergogna e la fornero dovrebbe essere presa a calci nel sedere. E anche i 41 anni sono tanti magari per chi lavora in fabbrica

  19. quota 100 lascia fuori parecchie donne perchè non è facile per una donna avere 38 anni di contributi. Io ho lavorato in gioventù negli alberghi e all’epoca se lavoravi 5 mesi ti mettevano in cassa per 3 il resto era in nero e magari non lo sapevi nemmeno. Con questa storia ho perso diversi mesi di contributi e non sono la sola, anche mio marito si è ritrovato con contributi in meno perchè il suo datore di lavoro non lo avevano regolarizzato. Quindi io sono per la libera scelta nel senso che una persona dovrebbe poter scegliere quando andare in pensione superati i 60 anni di età con i contributi che ha maturato fino a quel momento.

  20. Non si troverà mai una regola adatta a tutti noi, troppe situazioni diverse e condizioni di vita lavorativa differenti.
    Quello che trovo inaccettabile e che continuino a cambiare le regole del gioco a secondo di come gira il vento. È mai possibile che uno non possa decidere liberamente di disporre della sua vita. Se io non me la sento più di continuare a lavorare e ho raggiunto 41 di contributi devo essere libero di smettere, mi sembra di aver dato già abbastanza.
    Ogni lavoratore dovrebbe poter decidere di smettere la sua attività quando non ne ha più le forze e la motivazione, percependo chiaramente in base a ciò che ha versato.

    1. Non lo permetteranno mai e noi non siamo capaci di ribellarci, non siamo capaci di far valere i nostri SACROSANTI diritti. Sono soldi nostri e non possiamo disporne !

  21. Almeno quota 102 premiasse anche i contributi versati..a 62 anni e 40 anni di contributi.. penso sia meritata la pensione.. altrimenti nel metodo 102 prospettato il sottoscritto nato a gennaio 1960. raggiungerebbe anni 64 + 42 di contributi..quota 106…non mi sembra giusto..

  22. avete sentito l’ultima del senatore nannicini; allucinante; quota 100 ma con questi dati: 64 e 36 di contributi; 64-36 =28; proposta pazzesca; così chi come me e tanti altri che hanno già raggiunto quota 101 a 61 anni vengono inculati per 3 anni; senatore nannicini del pd; ma c’è o ci fa; non si vergogna ; vada a fare questa proposta in una fabbrica e vedrà cosa le dicono; proposta tridico dai 62 anni; altrimenti vi mando tutti a fan culo e uso la pensione integrativa tra 1 anno avendo raggiunto i 62 anni; saluti ai gestori del sito

    1. Queste eresie infatti non possono che uscire dall’unico neurone attivo della gente del pd. Abbiamo capito che evidentemente ce l’hanno con i nati nel ’60, altrimenti non vedo altre spiegazioni logiche. Siamo i più penalizzati senza dubbio.
      Mi trovo anche io nella medesima situazione: a fine 2021 sono già a quota 101 (61+40), ma fuori dalla quota 100 per soli 27 giorni. Altro che i…….ta !!! E vedo andare in pensione gente con meno contributi e con il sistema MISTO.
      E poi si ipotizza una riforma, forse, con un minimo di 64 anni e contributivo fino a 67?
      INDECENTE E VERGOGNOSO
      A 64 anni sarei a quota 106 (64+42) lavorando ancora almeno per altri due anni.
      Ci stanno togliendo anche la dignità di poter disporre della nostra vita.
      Meglio che non dica quanti contributi mi stati versati e quanto l’INPS guadagnerà sulla mia posizione vista la speranza di vita ormai abbassatasi a 80 anni !!!
      Questo branco di incapaci deve andare a via !!!!
      Ci sarebbe moltissimo da dire, purtroppo, e mi piacerebbe moltissimo avere un confronto, anche pacato, con questi scienziati (Fornero, Tridico, Orlando e tanti altri), ma purtroppo non sarà mai possibile. Forse capirebbero quanto siano inefficienti ed incapaci.
      CC

      Dimenticavo, almeno questo:
      sui sindacati meglio stendere un pietosissimo velo !!! INUTILI, solo fumose parole ma nulla di più.

  23. Sono d’accordo quota 41 anni di contributi per tutti è più che giusto. Per coloro che hanno pochi anni di contributi e
    un età avanzata oltre i 67 si studino forme di pensionamento diverse. Attenzione perché politici e sindacati si giocano molta della loro credibilità.

  24. Ho 61 anni e questo è il mio 40 anno di lavoro ritengo una ingiustizia sociale che persone abbiano usufruito della quota cento dai 62 anni ed ora si parla di quota 100 con 64 anni di età .Per la quota 41 per tutti per tutti trovo non comprendo per quale motivo per le donne sarebbe previsto un anticipo solo di 10 mesi e per gli uomini invece 1 anno e 10 mesi. Sarebbe stata più giusta una proposta di 41 anni di contributi per le donne e 42 per gli uomini.

  25. Buonasera a tutti mi chiamo Luciano, personalmente penso che chi ha lavorato 41 anni abbia tutto il diritto di andare in Pensione, e lasciare il posto anche ai propri Figli, che magari, sono senza lavoro, avendo sicuramente oltre trent’anni. Io ho maturato 41 anni di Contributi il 30 luglio scorso, ho effettuato oltre 5 milioni di chilometri con il Camion, credetemi non c’è la faccio più.

  26. Io ho iniziato a lavorare a 16 anni senza mai smettere, facendo anche per alcuni anni il conducente di autobus. Nel 2022 avrò 41 anni di contributi e 56 anni.
    Sono veramente stanco anche perchè dal 1990 faccio l’istruttore di guida. 31 anni stando seduti in macchina con persone ovviamente non capaci di guidare ( non è lavoro gravoso questo ) io lo paragonerei ai conducenti di autobus.
    Vorrei chiedere al Sig. Tridico dopo quanti anni di lavoro e contributi andrà in pensione.
    Un lavoratore stanco.

    1. Ciao,
      se hai lavorato in regola per almeno un anno prima dei diciotto di età, quando avrai 41 anni di contribuzione potrai accedere alla quota 41 per lavoratori precoci.

  27. Dopo questa generazione non ci sarà più nessuno che accumula 41 anni di contributi penso che sia doveroso mandarci in pensione per i sacrifici fatti soprattutto per quelli come me che a 15 anni erano già in fabbrica 9 ore al giorno e in e con un lavoro a catena

  28. Credo che 62 anni e 35 anni di contributi siano più che sufficienti visto che le statistiche danno aspettativa di vita a 82 anni….venti anni che si campano riposando non sono i 35 anni di lavoro…la politica è fatta di gente che pensa e non di politici che non fanno niente…..lavorate anche voi per 35 anni in fabbrica o in ospedale….

  29. Ho fatto due conti: tra buste paga e giungla delle percentuali da applicare al reddito lordo, ad oggi, tra i contributi del dipendente e quelli datoriali, mi risultano versati circa 356000 € in valore assoluto, senza contare quindi il militare e qualsiasi rivalutazione.
    Cercando nel sito di Covip, facendo la media dei rendimenti a 1,5,10 e 20 anni dei fondi pensione per categoria (aperti, negoziati e individuali) ho preso la media calcolata più bassa (2,0865 % – pip 2020 ).
    Potendo investire adesso in una rata sola 356000 € in un fondo con quel rendimento, con i programmini disponibili in rete, viene fuori che tra 1 anno potrei iniziare a percepire una rendita lorda di circa 33000 € per la durata di 25,6 anni.
    Considerata la “speranza di vita” Istat di circa 79,7 anni (ma se guardo in casa mia sono una decina di meno), ci dovrei lasciare anche circa 6 anni di rendita per circa 200000 €!
    Detto questo, viene naturale dire: 41 e 62 a partire da ieri!
    In alternativa ridateci indietro quanto versato anche senza rivalutazione e amici come prima!

  30. Per i lavoratori precoci tra le varie opzioni per andare in pensione a 41 di contributi c’è bisogno del 74%di invalidità. Non vi sembra il caso di abbassarla almeno al 67%

  31. Lory il punto è proprio questo: non hanno nessuna volontà di farti godere la pensione, infatti cercano solo di allungare l’età anagrafica per darti parte di quello che t’aspetta, il più tardi possibile se non quasi alla fine della nostra esistenza.
    Non voglio istigare nessuno alla violenza, ma perché ci trattano come deficienti ?
    Perché ?
    Così non fanno altro che farci arrabbiare e poi?
    Prevedono cosa succederebbe? Io credo che non lo immaginano nemmeno, ma se si tira la corda, a lungo andare questa si spezza, e la corda la tirano ormai da diversi anni.
    Spero che non si spezzi e per il loro bene stesso, altrimenti si rompono i giocattolini che si sono creati.

  32. Ho 57 anni e 40 anni di contributi versati , avendo iniziato a 17 anni sono lavoratore precoce ho giusto 2 anni di contribuzione prima dei 19 ma non posso usufruire delle opzione per la quota 41 attuale.
    A oggi mi hanno calcolato la pensione secondo la Fornero tra 09/2024 – 01/2025 ovvero 43 anni + 3 mesi. Mi chiedo vogliamo peggiorare ancora la mia situazione ? Vedere andare in pensione gente con 38 anni di contributi solo perché + anziana già mi ha scocciato come il reddito di cittadinanza. Vogliamo considerare i 41 e ora di finirla , sui precoci era stata creata già una ingiustizia e si vorrebbe anche peggiorarla ?

  33. Ci state fregando come sempre del resto ,passate la 41 x tutti mi pare la più giusta mancano soldi?abolite i vostri vitalizi e tagliateli gli stipendi ora avete rotto cari politici

  34. Il signor Tridico sostiene che quota 41 non è sostenibile non trovano le coperture. Il suo stipendio triplicato dalla sera alla mattina, soldi trovati. Lo stesso ha proposte interessanti cioè come creare nuovi poveri.esempio io assunto nel 1984 vado in pensione a 63 anni e prendo una pensione solo contributiva, simulazione all’incirca 1100.Il retributivo dal 1984 al 1995 pari forse a trecento euro li prenderò a 67 anni. Ha creato per quattro anni un potenziale povero.DaTenere presente che i partiti vogliono abbattere la povertà.Oppure propone di andare in pensione col solo sistema contributivo cancellando di fatto il diritto acquisito dal 1984 al 1995, dimenticando che milioni di lavoratori stanno percependo una pensione al di sopra dei contributi versati in nome di un diritto acquisito. Voglio ancora ricordare che per la pandemia e la morte di 140000 persone hanno fatto risparmiare all’INPS qualcosa come 10 miliardi di euro.Si potrebbero utilizzare per mandare via persone che hanno dato e creare nuovi posti di lavoro. Senza tenere conto che la pandemia ha abbassato di 1,5 anni l’età media di sopravvivenza.Detto questo finisco dicendo provate ad alzarvi alle 4. del mattino per 41anni o a fare turni e mangiare in modo disordinato e poi leggiferate.Tutto questo è per la Fornero,Tridico,il mio Pd.Devo solo sperare che Salvini mantenga la parola.Saluti e speriamo che venga pubblicato grazie.

  35. alla fine faranno l’ennesima porcata; noi del 1960 più volte inculati; ho già 101; proposta tridico: dai 62 anni; chiaro? siamo stufi

  36. L’opzione a doppio binario è la piú seria e, dopo tante regalie corporative e elettorali, la piú sostenibile. Le spalle dei più giovani sono giá troppo cariche. Ognuno faccia con ciò che ha versato.

  37. Un’occhio di riguardo ai lavoratori precoci, perfetto, mi sembra giusto e doveroso….. ma lo Stato è a conoscenza di quanti lavoratori precoci ci sono in realtà e che sono invisibili?
    Quanti, con 41 anni di lavoro si sono visti accreditare dai propri ex datori di lavoro tutto il dovuto?
    Non sarebbe giusto pensare anche ad un’abbuono di qualche anno a chi ha versato una doppia contribuzione (Dipendente più Gestione Separata)?
    E’ sempre la solita musica, chi ha sempre lavorato dovrà continuarlo a fare per chissà quanto tempo, con i dolori e gli acciacchi dell’età.

  38. Ormai bocciano tutto…non vogliono i 41…non vogliono quota 100…ne questo…ne quello…
    Restituitemi indietro i soldi dei contributi allora!…

  39. Per vari motivi ho DOVUTO iniziare a lavorare a 15 anni e 6 mesi. Tutto in regola, con tanto di contributi.
    Ho cercato di non mollare ed ho proseguito gli studi la sera e per un ragazzo di 16 anni ha significato rinunciare a gran parte dell’adolescenza. Non è una lamentela, ho scelto io di fare così.
    Ora, vorrei andare in pensione con il 100% di quello che mi spetta, ma al compimento dei 67 anni avrò accumulato quasi 52 anni di contributi: non posso farcela … e come me molti altri + o – della mia età.
    Sono d’accordo con chi dice che il limite di contributi (41, 42… quello che volete !) e l’età minima (62, 64 … boh !!) sono rivolte a due categorie di lavoratori diverse, e quindi DIVERSA deve essere la soluzione.

    E per favore vorrei la smettessero di usare il termine ANTICIPATA, se il limite che verrà deciso sarà “4x” e il lavoratore ha maturato “4x”, a prescindere dalla sua età non vedo cosa sia di anticipato. Mi sembra un trucco subdolo e infingardo per farci sentire “in colpa”.

    1. Sono d’accordo con Fabio. Ci deve essere il concetto di “pensione di anzianità” (intesa anzianità anagrafica) e “pensione di DIRITTO” (ossia dopo 4x anni di lavoro e relativi contributi).
      La frase “pensione anticipata” deve sparire dalla circolazione (perchè con questa frase ci stanno prendendo per il naso … e non solo quello) e rimanere:
      – Pensione di DIRITTO (dopo 4x anni di lavoro) senza alcuna penalizzazione
      – Pensione di anzianità (ad una certa “data anagrafica”) calcolata sulla base degli anni lavorati

    2. Parole Sante. A me per andare con il 100%, 2033 con 53 anni di contribuzione, poi giustamente con la pensione ( come la chiamano loro ) anticipata a 42 anni e 10 mesi e a 58 suonati. Peccato che quando ho cominciato a lavorare gli anni per accedere alla pensione erano 35 e ho iniziato nel 1980 . Nel frattempo il governo d’accordo con l’inps ha saccheggiato i versamenti dei contribuenti per svariati motivi, sempre a favore dei furbi sempre a favore dei voti.

    3. Hai pienamente ragione, anch’io nelle tue stesse condizioni è ora di far le barricate perché chi ci rimette son sempre gli stessi

  40. Per uno come me che oggi 55 anni e 3 mesi e con 39 anni e 3 mesi di contributi sentir parlare unicamente di età pensionabile (63 o 64) vorrebbe dire che vado in pensione con 47 anni e mezzo di contributi.
    Follia.
    Allora mi propongo la Fornero. Però faccio 4 conti e dico che se riesco a campare fino a 102 anni riesco a riprendere quanto versato.
    Poi mi dico ma come si vuole mandare in pensione gente che anno 62 anni di età e magari 20 anni di contributi e sicuramente riescono a campare fino a 90 anni e perciò percepiscono + di quello che hanno versato.
    Mi dico non va bene .
    Può un cittadino accettare queste forme di ingiustizia
    Spero di cuore che Mario tolga immediatamente il reddito di cittadinanza ( chi ha bisogno di sussidi è giusto aprire nuovi canali ma non con verifiche, ma controlli veri e propri sulla situazione economica presentata) cosi con gli oltre 7 miliardi di euro annui risparmiati dal RdC si può far diventare strutturale quota 41 e con quello che avanza può aumentare ancora lo stipendio al Sig .Tridico

  41. Vogliamo considerare chi ha contributi di casse sia pubbliche sia private, che adesso può andare in pensione solo a 67 anni e mezzo? Se abbassassimo a 64 o 65 per tutti sarebbe già un bel vantaggio!

    1. Una proposta seria che accontenterebbe tutti sarebbe:
      – Andare in pensione a partire da 62 anni e con anni 41 di contributi per tutti (quota 103);
      – Restare valida la Fornero 42,10 per chi ha iniziato a lavorare da giovane e quindi andare in pensione anche prima dei 62 anni:
      – Per gli altri fare una sempre una quota 103 (anni 63 e 40 anni di contributi o 64 e 39 anni di contributi…….). Poi andare in pensione tutti a 67 anni a prescindere dei contributi versati.
      Questo è di carattere generale, con qualche piccolo aggiustamento per le donne madri, per quelli che hanno iniziato a lavorare da piccoli o per i lavori usuranti, cose che già oggi sono previste.

  42. Penso che il governo abbia da risolvere molti problemi e pertanto non avrà, nei prossimi 4 mesi, il tempo per approvare una riforma del sistema pensionistico ; quindi in via sperimentale proporrei solo una pensione a 63 anni per coloro che hanno raggiunto i 20 anni di contributi ma senza paletti di date e importi. Ognuno potrà valutare la propria convenienza in quanto riscuoterà sulla base dei contributi versati. Tale pensione dovrà riguardare i disoccupati e gli occupati che però dovranno cessare qualsiasi attività come previsto con quota 100″ .

  43. Io ho iniziato a lavorare a 18 anni e due mesi adesso ho 41 anni di contributi e non posso andare in pensione come lavoratore precoce perche ho solo 10 mesi prma dei 19 anni per due mesi devo ancora lavorare altri due anni per andare in pensione pur facendo un lavoro usurante

  44. La soluzione migliore sarebbe ,portare le pensioni tutte a 35anni di contributi indifferentemente dall’, età ,ci sono lavori molto pesanti che non si possono fare fino a 65,66,o addirittura 67.leta pensionistica non può essere uguale per tutti ma va valutata in base al lavoro svolto .non dimentichiamo che il nostro Paese e fatto di artigianato, agricoltura ecc.non solo di lavoro d’ufficio freschi d’estate e caldo d’inverno

  45. a 62/63 anni chiunque ha diritto ad andare in pensione sulla base di quanto ha versato con un minimo di anni 20 di contributi, sono i nostri soldi

  46. Buongiorno,
    ho iniziato a lavorare nel 1984, quando avrò 59 anni maturerò 41 anni di lavoro, potrò andare in pensione o dovrò lavorare fino a 63 anni con ben 45 anni di lavoro?

    Vorrei che consideraste anche, gli anni di due maternità e una malattia oncologica con chemioterapia, radioterapia, anticorpi monoclonali e terapia ormonale di 5 anni, per un controllo totale d i 10 anni.

    Quale prospettiva di vita vorreste calcolare su un percorso così intenso? non è il caso che in questo benedetto paese si debbano tener conto di fatti più o meno gravi, tengo a sottolineare che la mia invalidità è durata solamente durante la fase acuta della malattia sottoposta a chemio, i restanti anni per eseguire le terapie del caso non erano sottoposti a invalidità.

    Credo che non ci resti che piangere, attendo una Vs risposta

    grazie claudia

  47. Propongo Quota 100 libera, (ETA’+CONTRIBUTI): (Età minima 58 anni)
    58+42
    59+41
    60+40
    61+39
    62+38
    63+37
    64+36
    65+35
    66+34
    67+33

    1. È una proposta intelligente, ed equa, non so se chi ci governa Riuscirà a comprendere, proprio perché è equa semplice e giusta, loro amano le cose molto più complicate,,,

      1. Ottima quota 100 libera!!!!! Cmq se dicono che ‘costa’ molto si potrebbe partire in via sperimentale con quota 102 libera, magari mettendo dei moltiplicatori aggiuntivi per chi fa lavori usuranti, maternità etc.

    2. Magari.. Basta e avanza dopo 41anni di sacrifici…dove vogliono loro li trovano i soldi…e vorrei dire a tridico che prende 150mila euro all’anno che un pensionato quel denaro lo prende in 15 anni di pensione… quindi mettiti da questa parte ….

    3. Dicono che quota 41 è troppo costosa ma quanti saranno i precoci in Italia? Se quasi tutti i miei coetanei hanno fatto le scuole superiori e quindi avranno cominciato a lavorare a lavorare dopo i 19 /20 anni quindi non saranno mai precoci… Quindi 20 anni più 41 siamo a 61 anni… Non bastano??? Poi chi ha 20 anni di contributi può andare a 63 64/65 anni… Uno schiaffo a chi ha sgobbato per 41 anni…

    4. non sono d’accordo perchè comunque non tutti specialmente le donne hanno tanti anni di contributi per vuoti lavorativi che in passato erano più frequenti. io sono per la libertà di scegliere di andare in pensione dopo i 60 anni con i contributi che uno ha maturato fino a quel giorno

  48. PEGGIORARE L’ ANTICIPATA DELLA FORNERO PERCHÈ DOPO 43 ANNI E UN MESE DI LAVORO E DI CONTRIBUTI PER QUALCUNO SI È ANCORA TROPPO GIOVANI ? VOGLIO PROPRIO VEDERE ANCHE QUESTA !!! NON PENSO CHE NESSUNO SIA COSÌ STUPIDO DA VOLER FARE “ESPLODERE” UNA RIVOLTA TALE CHE FAREBBE “SALTARE PER ARIA” IL PAESE CON CONSEGUENZE INNIMAGINABILI !
    SINDACATI SVEGLIAAAAA !!! SPERO ABBIATE IL POLSO DELLA SITUAZIONE PERCHÈ QUESTA VOLTA VI GIOCATE PROPRIO TUTTO !!!.. MA PROPRIO TUTTO !!!

  49. io vorrei capire una cosa, perchè i politici dopo un mandato possono andare in pensione e noi dobbiamo attendere una lunga vecchiaia per poter prendere soldi che ci appartengono?
    Non sarebbe meglio a questo punto che tutte le pensioni comprese quelle dei politici vadano a riempire le casse dell’INPS e così facendo ci permetterebbe di andare in pensione quando ancora possiamo godercela dopo tanto anni di lavoro?
    Che senso ha poi, farci lavorare fino a diventare anziani tenendo dei posti di lavoro occupati e impedendo ai giovani di poter accedere al mondo del lavoro?

    1. Ho 61 anni e questo è il mio 40 anno di lavoro ritengo una ingiustizia sociale che persone abbiano usufruito della quota cento dai 62 anni ed ora si parla di quota 100 con 64 anni di età .Per la quota 41 per tutti per tutti trovo non comprendo per quale motivo per le donne sarebbe previsto un anticipo solo di 10 mesi e per gli uomini invece 1 anno e 10 mesi. Sarebbe stata più giusta una proposta di 41 anni di contributi per le donne e 42 per gli uomini.

  50. Sono d’accordo con Fabio. Penso che con 41 anni di contributi soprattutto con lavoro gravoso sia un diritto andare in pensione non un lusso. Vorrei dire al signor Tridico come hanno trovato i soldi per triplicare il suo stipendio li trovino per la quota 41(scusate lo sfogo).

  51. Io credo che le donne dovrebbero avere qualche agevolazione, opzione donna è un furto….perchè essere cosi penalizzate ? Tra la cura dei figli, la cura dei genitori anziani, gestione di una casa…… la donna alla fine è sfinita…credetemi!!

  52. Mi sono accorto solo dopo inviato commento che conteneva alcuni errori, ma il concetto era chiaro. Mi scuso. Se diminuzione di 6 mesi ogni 6 mesi oggi ci sarebbe la diminuzione di tre anni e saremmo già ai 64 di cui parlano. Chiaramente questa ipotesi non si addice ai precoci a meno che non li si voglia mandare in pensione a 40. Sarebbe bello, bellissimo, ma non fattibile. Detto da me che ero un precoce.

  53. Ritengo che elevare l’ età pensionabile a chi ha già più di 40 anni di contributi sia una idiozia. Ma in quale parte del mondo chi ha “pagato” di più (in termini di contributi) viene più penalizzato ? E’ ovvio che le nuove norme devono avere due strade diverse; chi ha versato quantità di contributi inimmaginabili per le generazioni future (oltre 40 anni di lavoro continuato) deve aver una strada; chi invece non ne ha avuto la possibilità deve avere un orizzonte pensionistico in base all’ età. Altre situazioni tipo rdc o contributi non versati (lavoro nero o datori di lavoro ladri ) sono assitenza (dopo aver mandato in galera chi ha rubato contributi ai lavoratori) e devono essere gestiti dalla fiscalità generale.
    Continuare a dare numeri mischiando mele con pere dimostra la malafede e la furberia dei nostri politicanti.

  54. La proposta migliore per i lavoratori e per le casse dello Stato sarebbe quella di diminuire ogni tot di mesi (6 ? ) i paletti della Fornero a cominciare da subito. La vecchiaia passerebbe dai 67 ai 66,6, il secondo anno dai 66,6 ai 66, il terzo anno dai 66 ai 65,6, il quarto anno dai 65,6 ai 65 e così via. La stessa cosa per l’anticipata. I lavoratori se ne farebbero una ragione perchè sarebbe una proposta quasi parzialmente e finalmente equa ( sei mesi non sono i 5 anni di differenza della quota 100 ), e le casse dello Stato non ne risentirebbero immediatamente. Se questa proposta fosse stata ideata già tre anni fa, oggi si avrebbe già 1 anno e mezzo di diminuzione per tutti, equità, giustizia e conti a posto.

  55. Ma scusatemi ma le cose eque non esistono più?
    Quota 100 non si può fare ma la 102 si ? E questo per rispetto a tutti noi coglioni nati nel 1960? Pensate che bello una persona nata all’una di notte del 1960 nel mese di gennaio non può usufruire di quota 100 perché finisce appunto un’ora prima del suo compleanno e di cosa parlano?
    Non dicono come poco tempo fa che essendo una forma di Pensione che costava solamente 500 milioni all’anno può essere mantenuta per altri 2 anni perché sostenibile così come sembra vogliano fare per il reddito di cittadinanza, ( vorrei far notare l’inconsistenza della Lega come partito se facesse approvare appunto il Reddito senza difendere a spada tratta quota 100 fatta da loro).
    Parliamo appunto di quota udite udite 102 per togliere gli scaglioni di cosa?
    Ma non è fattibile costando poco scegliere logicamente le cose per accontentare più persone possibile, soprattutto chi da anni un vero lavoro non c’è l’ha più e deve se c’è li ha finire i propri risparmi o fare la fame?
    Ecco alcuni esempi sui quali mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensano il sig Perfetto ed il Presidente Tridico.
    Quota 100 per i prossimi 2 anni
    Ape Sociale per i prossimi 2 anni
    Opzione Donna per i prossimi 2 anni
    Proposta Tridico per i prossimi 2 anni.
    Con costi sostenibili secondo me solamente con quello che si può permettere di pagare normalmente l’Imps in modo strutturale considerando poi che circa 100000 delle persone morte erano Poveri Pensionati che faranno risparmiare allo Stato da conti fatti e letti in questo sito circa 10 MILIARDI di €.
    Decidendo poi così in modo da vedere cosa mantenere per evitare scaloni da 62 a 67 anni con la la continuazione dell’Ape Sociale con Opzione Donna, la Proposta Tridico o altro per permette, ripeto, in modo particolare a chi un lavoro da anni non c’è l’ha più ed ha sopra a 60 anni di pote4 andare in Pensione con un minimo di 20/30/35 vedete voi di anni di marche pagare.
    Cosa pensate è possibile o giusto fare un qualcosa del genere?

    1. Credo che lei abbia centrato il discorso con la frase: “vorrei far notare l’inconsistenza della Lega come partito se facesse approvare appunto il Reddito senza difendere a spada tratta quota 100 fatta da loro”.
      Certo è che il “mondo Progressita pro Europa” dove ormai è chiaro si andrà a collocare Conte farebbe di tutto per ridimensionare pesantemente la Lega, almeno quella targata Salvini, e dei TIR agli imbocchi autostradali!
      Ne resterà soltanto uno! diceva l’immortale Victor Kruger in Highlander, sarà “FDI”?
      Staremo a vedere.

    2. Non sono Il Dott. Perfetto e nemmeno il presidente INPS Tridico, ma se mi permette do anche io la mia opinione.
      1 ) Quota 100 per altri due anni, creerebbe per altri 2 anni lo scalone che si intende cancellare. Non sono stati abbastanza in questi tre anni i lavoratori precoci che hanno subito l’affronto di essere scavalcati da chi ha lavorato meno e versato meno ? Ne vuole penalizzare altri ? Forse però stavolta Lei ci rientrerebbe e quindi la sua idea è una proposta interessata del tipo: ” Basta che mi pensiono io che me frega degli altri se saranno penalizzati.”
      2 ) Ape sociale può continuare la sua strada, se qualcuno lao volesse ancora utilizzare.
      3) OD può essere ancora prorogata, ma con la contemporaneità della quota 100 è stata una perdita pazzesca. 59 anni di età + i 12 mesi di finestra fanno 60 anni, mentre l’età minima richiesta per la quota 100 è 62 anni. Ci sono solo 2 anni di lavoro in più, ma con OD è tutto contributivo e si perde una marea di soldi, mentre dopo solo 2 anni si prende anche la parte retributiva. La differenza di assegno non è poca, anzi, è molta.
      4) La proposta Tridico è una vergogna senza fine. Chi ha usufruito della quota 100 prende l’assegno retributivo+ contributivo, con Tridico si prenderebbe per Tot anni solo contributivo. Chi ha lavorato meno e versato meno contributi avrebbe un assegno più sostanzioso rispetto a chi ha lavorato di più e versato di più. Meglio la Fornero, grazie. Se devo essere cornuto e mazziato lo decido a modo mio. Tra ferie, festivi e malattie prolungate, 2 anni passano in fretta e allo Stato non lascio nemmeno 10 centesimi che mi vorrebbero rubare.
      Le sue proposte ? BOCCIATE.

  56. Se il ritorno integrale alla legge Fornero (43,1 dell’anticipata ) è già stata esclusa dal governo e se passasse la proposta dei 64 anni minimi di età, scoppierebbe nuovamente un gran bubbone: Oggi, qualche lavoratore raggiunge i 43,1 della Fornero già ai 59-60 anni di età. Se si cancella la Fornero e si obbliga a pensionarsi con 64 anni di minima, questi lavoratori raggiungerebbero i 48 anni di lavoro e di contributi. Roba da pazzi. Lasciate la legge Fornero che fate meno danni. Spero che il Sig. Guido Cantini abbia ben chiare tutte le possibilità.

  57. Quota 41, e la possibilità di andare dai 62 anni di età, con minimo 20 anni di contributi, sono rivolti a due categorie di lavoratori diversi.
    La prima è per chi ha tanti contributi, e ha iniziato presto, la seconda per gli altri.
    Entrambe sono eque e sostenibili, come dimostrato dai calcoli fatti dai sindacati…
    Non ci sono altre cose da dire, ma da fare al più presto possibile.
    E dai!

    1. giustissimo chi ha iniziato a 18 anni a lavorare dopo 41 anni di contributi ha il diritto di andare in pensione anche perchè sicuramente non camperà per altri 40 anni e lo Stato ci guadagna comunque!!!!

      Bianca65

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su