Riforma pensioni, intervista a Proietti: quali misure nella prossima legge di bilancio?

Pensioni anticipate 2021, ultime Proietti (Uil): ‘Quota 102 un palliativo politico’

Non usa mezzi termini Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, relativamente alla misura previdenziale proposta dall’esecutivo per superare quota 100, la quota 102 proposta per solo il 2022 non solo non risolve il problema ‘scalone’, ma pare una sorta di beffa, pochissimi, avendo aumentato l’età anagrafica, riusciranno ad accedervi. Dunque non affronta il problema, ma lo aggira ed é solo un palliativo ci dice esplicitamente nel corso dell’interessante intervista che ci ha rilasciato. Eccovi le sue parole:

Pensioni anticipate 2021, Proietti: Quota 102 aggira il problema ‘scalone’

Pensionipertutti: La misura prevista del DDl bilancio 2022, mi riferisco chiaramente alla quota 102, risponde a suo avviso alle necessità delle lavoratrici/lavoratori italiani?

Domenico Proietti:Quota 102 non rappresenta in alcun modo una risposta alle attese e alle necessità delle lavoratrici e dei lavoratori italiani. La misura prevista nel DDL Bilancio 2022 intercetterà solo una minima parte di chi è escluso da quota 100 causa dell’innalzamento dei requisiti anagrafici richiesti. Una beffa quindi. Un palliativo politico volto solo formalmente ad affrontare il problema, ma che di fatto lo aggira“.

Pensionipertutti: La legge di bilancio prevede però anche la proroga dell’Ape sociale ‘rivisitata’, vi è stato infatti un ampliamento delel categorie dei lavori considerati gravosi grazie al duro lavoro svolto dalla Commissione istituzionale Lavori gravosi presiedeuta da Cesare Damiano. Sull’ape sociale potete dirvi, invece, soddisfatti?

Domenico Proietti: “La legge di bilancio prevede come ha giustamente ricordato lei anche la proroga per tutto il 2022 dell’Ape sociale, è un buon punto di inizio, ma è necessario destinare risorse adeguate per consentire una piena efficacia della misura.

Nello specifico bisogna ridurre il paletto di 36 anni di contributi per i gravosi che penalizza molte delle professionalità interessate a partire dai lavoratori dell’edilizia e della agricoltura. La nuova classificazione delle professioni va poi estesa necessariamente anche alla pensione anticipata per il lavoratori precoci con quota 41.

Serve poi in aggiunta almeno considerare quattro aspetti, tutti rilevanti: 1) Necessario superare il requisito naspi per i disoccupati e ricomprendere anche la cessazione in del lavoro, come ad esempio nel caso di cessazione del rapporto di lavoro per morte del titolare d’Impresa, licenziamento per mancato superamento del periodo di prova, decesso dell’invalido per una lavoratrice che presta assistenza alla persona (badante). Con la sola esclusione delle dimissioni volontarie per evitare usi impropri dello strumento. 2)Si deve prevedere una procedura semplificata per la presentazione della documentazione soprattutto in quei casi in cui le aziende siano cessate.

3) È necessario un intervento che consenta la verifica del requisito della gravosità 6 su 7 ultimi anni o 7 su 10) solo nel momento del rilascio della certificazione da parte dell’INPS e non nuovamente all’effettiva cessazione del rapporto di lavoro. A causa dei lunghi meccanismi di valutazione e di risposta da parte dell’Inps tale. 4) Infine é necessario un intervento che consenta la verifica del requisito della convivenza con un familiare con disabilità o dei requisiti per i lavori gravosi solo nel momento del rilascio della certificazione da parte dell’INPS e non nuovamente all’effettiva cessazione del rapporto di lavoro. A causa dei lunghi meccanismi di valutazione e di risposta da parte dell’Inps tale requisito potrebbe decadere (ad esempio per il decesso del familiare)“.

Pensioni anticipate 2021, Martedì Draghi incontra i sindacati: cosa vi aspettate?

Pensionipertutti: L’incontro fissato da Draghi per Martedì a Palazzo Chigi in cui siete stati convocati, che valenza deve avere a vostro avviso in termini di fatti concreti, quali proposte ribadirete?

Domenico Proietti:Il confronto tra i sindacati ed il governo deve darsi l’obiettivo di definire un pacchetto di interventi entro il DEF 2022 di fine marzo.  Bisogna affrontare tutti quei temi ancora aperti necessari per riportare equità nel sistema previdenziale. Serve introdurre una piena e vera flessibilità intorno ai 62 anni. Bisogna agire per sostenere la previdenza dei giovani con una misura che garantisca future pensioni adeguate valorizzando i periodi di formazione e con un meccanismo a copertura dei buchi contributivi. Si deve dare il giusto valore previdenziale al lavoro di cura, che nel nostro Paese è sostenuto principalmente dalle lavoratrici, con una maggiorazione contributiva dei periodi di assistenza ad un familiare e per la maternità. Non ci si deve dimenticare di chi ha già alle spalle 41 anni di lavoro.

Ed infine, ma non meno importante, deve essere inserita in legge di bilancio una campagna istituzionale per promuovere la previdenza complementare con l’introduzione di un nuovo semestre di “silenzio assenso” supportato da una forte campagna istituzionale informativa e formativa“.

Ringraziamo Domenico Proietti per la solita cortesia e disponibilità al confronto e ricordiamo a chiunque volesse riprendere anche solo parte dell’intervista che é tenuto a citare la fonte.

17 commenti su “Pensioni anticipate 2021, ultime Proietti (Uil): ‘Quota 102 un palliativo politico’

  1. Buongiorno a tutti . In merito all’incontro fissato per domani, secondo me è solo di facciata .Lo dimostrerà il fatto che non si farà quello che tutti si auspicavano , ovvero 41 anni senza penalizzazioni , considerando sempre donne e gravosi, parallelamente 62 e minimo 20 di contributi.Molto probabilmente sarà messa sul tavolo l’ennesima Purga , il calcolo dell’assegno con CONTRIBUTIVO PURO .Vediamo cosa sono capaci di fare.
    Buon Lavoro.

  2. Gentilissimo Proietti, le chiedo cosa pensa della dichiarazione pubblica del Segretario del PD Enrico Letta che ha sostenuto che quota 100 andava abolita perchè ha favorito troppo gli uomini e i dipendenti pubblici che così saranno ora pesantemente penalizzati da quota 102 (chiamiamola 64+38 per favore!) e dall’assenza degli scivoli di cui usufruiscono i dipendenti del settore privato. Con quasi 42 anni di contributi ma “solo” 61 anni e 9 mesi di età anagrafica dovrò attendere ancora anni prima di andare in pensione! E per favore abolite almeno le finestre, vera ingiustizia!

  3. Chi critica quota 102 criticava quota 100 che comunque… La commissione dei lavori gravosi è come dice Fantozzi parafrasando “una grande c….” si dovrebbero vergognare tutti perché nel privato anche un lavoro concettuale è gravoso, solo per lo stress dell’insicurezza del lavoro. Quindi come al solito quella commissione è servita solo ad arricchire qualcuno. La serietà è annullare la Fornero per il comparto privato ed abbassare l’età pensionabile di anzianità. Il resto è solo prendere in giro i lavoratori, commercianti, artigiani e industriali seri che danno da mangiare a politici, pubblici impiegati e sindacalisti con il pagamento delle tasse e deleghe.

  4. Complimenti a chi impone di andare in pensione a 67 ,anni quando lui è in pensione da 15 anni dall’età di 59 anni con appena 14000 euro al mese. Che ne sa dei disagi di lavorare selvegliandosi presto e prendendo i mezzi a chi ha la scorta etc.etc. non trovo giusto imporre a chi ha già 40 anni di contributi di non poter andare in pensione penalizzate mi ma mandatemi non pensione tanto chi meglio dell’Italia il paese delle tasde

  5. Quello di quota 102 è senz’altro una buffonata, messa giù in un pomeriggio, tanto per dare un segnale all’Europa che chiedeva la cancellazione di quota 100, altra presa in giro per i lavoratori che per poco non ci sono rientrati. Io mi trovo a dover aspettare la legge fornero e mi verrebbe voglia di smettere di lavorare, non ne posso più ,il lavoro diventa sempre più pesante e in azienda pensano che a 60 anni puoi dare la stessa produttività di un ragazzo e percorrere 400km al giorno, è pazzesco. Sindacati se ci siete ancora ,datevi una mossa!!!

  6. Bisogna attivare il pensionamento a partire dai 62 anni col contributivo fino ai 42 anni e 10 mesi (per chi li raggiunge prima dei 67 anni), e poi anche il retributivo; chi non raggiunge i 42,10 prima dei 67, dovrebbe prendere il retributivo al raggiungimento dei 67 anni. Per chi rientra nel solo contributivo, dai 62 anni avrebbe già la pensione totale (comunque inferiore al retributivo o misto). Poi è necessario inserire tutte le misure a tutela delle categorie disagiate.
    Per costituire, nell’ambito del sistema contributivo, qualcosa che possa garantire una futura pensione per i giovani bisogna: aumentare i salari (tanto e a prescindere); diminuire la tassazione a carico dei lavoratori; aumentare i contributi obbligatori; rendere totalmente libera e detassata la contribuzione volontaria in qualsiasi forma ed entità, in aggiunta alla contribuzione obbligatoria.
    È inoltre indispensabile separare totalmente la previdenza dall’assistenza.
    Si potrebbe anche fare di meglio. Intanto sarebbe utile che l’inps calcolasse (al 31.12.21), per ogni iscritto, in base ai contributi versati, anni di versamento e sistema di calcolo, della rata pensionistica che prenderebbe se potesse andare in pensione al 01.01.22, con il calcolo degli adeguamenti col passare del tempo: in questo modo si potrebbe avere una base di partenza per programmare gli eventuali futuri pensionamenti.
    Sarebbe anche da inserire, perlomeno nelle aziende dove è possibile, il pensionamento part-time da abbinare a nuove assunzioni: il pensionato part-time riduce le ore di lavoro percependo uno stipendio ridotto da parte dell’azienda, e con le ore mancanti che vengono pagate dall’inps, in abbinamento indifferibile all’assunzione di un giovane.

  7. Non accettate mai, e poi mai, il contributivo secco.
    Dal misto non si esce con colpi di spugna di questo genere, a gente con 35 anni in su di contributi.
    Noi abbiamo già avuto, con le riforme Amato, Dini, Fornero, le nostre batoste!
    La mia generazione ha già dato!

  8. Il sig Proietti come gli altri suo colleghi continua a battere (giustamente) sul chiodo della flessibilità in uscita a 62 anni, potrebbe spiegare con quale metodo??
    Oramai è appurato da tutti che se si
    vuole andare in pensione prima dei 67 anni con forme anticipate bisogna mettrre in conto una riduzione dell’assegno.
    Quindi mi pare che la strada obbligata sia la prposta Tridico o Damiano, considetato che è una opzione facoltativa DRVE ESSERE LASCIATA LA DECISIONE AL LAVOTATORE SE GLI CONVIENE O MENO
    E poi basta fare calcoli e ragionamenti come se TUTTI avessero la fortuna di avere carrire contributive regolari, c e chi come me ha buchi contributivi. A questi non ci pensa nessuno. per le statistische non esistono.
    Per noi che non possiamo prendere i vari ambi e le varie api rimane solo la fornero, mentre i parlamentari quando arriverranno a settembre 22 avranno la pensione.
    VERGOGNAAAA

  9. Come e’ stato gia’ detto e ridetto piu’ volte, occorre/occorrerebbe strutturare un “vincolo contrattuale” nella GESTIONE del FONDO PREVIDENZIALE PUBBLICO! (Dovrei poter scegliere io a quale CASSA PREVIDENZIALE affidare anno dopo anno … decennio dopo decennio i mie contributi ..) ma, se questo in Italia non e’ possibile, prima di essere obbligato a versare … MI SI DOVREBBE DIRE E GARANTIRE (nero su bianco) per quanti anni/fino a che eta’ devo versare e quale sara’ la rendita finale ..!! Sino a quando non si entrera’ in questa ottica e la si mettera’ in pratica, si continuera’ a dire: LA COPERTA E’ CORTA .. IL PIL NON CI PERMETTE DI .. IN ITALIA L’EVASIONE FISCALE NON CI PERMETTE DI .. BISOGNA INSEGUIRE L’ASPETTATIVA DI VITA .. CE LO CHIEDE L’EUROPA .. LA PENSIONE E’ UN PRIVILEGIO O UN DIRITTO?? DOBBIAMO SEPARARE PREVIDENZA DA ASSISTENZA .. E’ COLPA DEI BABY PENSIONATI .. E’ COLPA DELLE PENSIONI D’ORO E DEI VITALIZI .. E’ COLPA DELLA DESTRA … DELLA SINISTRA … DEI SINDACATI … In pratica: sara’ colpa di tutti e di nessuno ..!!! E il problema rimarra’ irrisolto ..

  10. NON RIESCO A CAPIRE COME LE FORZE POLITICHE E I SINDACATI NON PRENDONO MAI IN CONSIDERAZIONE LE DONNE CHE LAVORANO NELLE MENSE CHE SONO TUTTE PART TIME CON CONTRATTO NAZIONALE SCANDALOSO E NON ANDRANNO MAI IN PENSIONE, E SE CI ANDRANNO PRIMA DI MORIRE PRENDERANNO 2 SPICCIOLI E NON SONO INSERITI NEANCHE NEI LAVORI USURANTI, CHIEDO SE LE FORZE POLITICHE SE SONO LORO DISPONIBILI AD ANDARE A LAVORARE NELLE MENSE SCOLASTICHE AD ALZARE PENTOLONI E FARE PULIZIE PER DUE SPICCIOLI AL GIORNO, GRAZIE

  11. Non so nemmeno piu’ cosa scrivere, talmente tutto e’ diventato un letamaio…. e noi lavoratori per loro siamo la materia prima da smaltire..

  12. Anche i disoccupati ultrasessantenni di lungo corso, senza lavoro da anni per fallimento aziendale, devono aver diritto ad una pensione prima dei 67 anni in quanto senza soldi non si vive. Quindi è giusto dare loro
    una pensione a 63 anni con il solo paletto di almeno 20 anni di contributi maturati da quando hanno iniziato a lavorare. L’importo della pensione sarà calcolato sulla base dei contributi versati.

  13. Per me ormai è come un mantra, una preghiera. Col contributivo facoltativo si riduce la povertà, si spende poco, e si sistemano tutti gli ultrasessantenni disoccupati.
    Se l’ On. Meloni, come tanti, vuole l’ abolizione del RDC, deve dare una misura alternativa.
    Il paradosso è che, l’ RDC, costa molto di più della pensione anticipata facoltativa, perché anche a fondo perduto. Io considero i pareri di tutti, ma non posso accettare soluzioni costose che non siano uguali per tutti.
    Da quando è caduto il muro nel 1989, abbiamo assistito ad un lento, graduale e inesorabile smantellamento del Welfare. I salari e gli stipendi continuano a perdere potere d’ acquisto. La sinistra egualitaria si è squagliata e la destra sociale è solo un vago ricordo.
    I Sindacati, sulle pensioni e la povertà, sono assenti ingiustificati. La Presidenza della Repubblica dorme, così come la Corte Costituzionale. Comandano le banche d’affari e i poteri forti che hanno sigle, nomi e cognomi. Si salvi chi può. Mi spiace per coloro che li credono incompetenti. In realtà c’è un disegno preciso. Siamo in un mondo dove l’ uomo più ricco della terra, il padrone di Amazon, va a spasso per lo spazio con i suoi 200 miliardi di dollari, mentre, i suoi dipendenti, sono costretti a scioperare. Basta questo e mi fermo qui. Non vedo rivoluzioni in vista, ma solo popoli che muoiono di fame o rincretiniti dal denaro e dal consumismo.

  14. Certo che e un palliativo politico non risolve il problema penalizza molta gente dai 62 anni compiuti la gente deve esere messa nelle condizioni di poter andare in pensione valutando i periodi di lavoro precedenti al 1995 con il sistema retributivo in quanto trattasi di diritto acquisito dopodiché per glianni mancanti al massimale contributivo
    Esercitare la riduzione in percentuale sull assegno pensionistico.

  15. Non dimenticate i precoci e i suoi paletti i contratti determinati come fine contratto non compresi nei 41 anni di contributi,una vergogna tutta Italiana…I SINDACATI DEVONO ALZARE LA VOCE 41 X TUTTI

  16. Non si otterrà niente come al solito, se nessuno fa delle concessioni , non ne verrà fuori niente.Il burocrate non cederà mai , ha tutto da perdere e niente da guadagnare.Ne va della sua reputazione in Europa .

  17. Strutturale e non solamente per il 2022, la vogliamo capire questa cosa signori del Sindacato, non dovete accettare niente nella maniera più assoluta che sia solamente per un anno, e se viene poi fuori il discorso che se poi in caso di elezioni anticipate potrebbe cambiare tutto pazienza, intanto facciamo una legge strutturale con dei paletti seri ( quota 102 no perché se deve essere solamente per un anno allora una nuova quota 100 per quelli nati nel 1960 che ne sono rimasti fuori alcuni anche per un solo giorno e poi 62 o 41 di marche. Opzione Donna si ma con un minimo di 1000€, Ape Sociale anche come è adesso ma definitiva e Pensioni di invalidità lo stesso intorno ai 1000€ perché chi è anche malato spende un sacco di soldi sulla salute logicamente con controlli seri per evitare che chi la prende sia veramente malato e non un falso invalido”vergognosi”). Ecco secondo me questo sono i punti su cui battersi senza se e senza ma, ne otteniamo due, ne otteniamo tre ok ma quelli ottenuti devono rimanere poi voglio vedere quale partito avrebbe il coraggio di togliervi i nostri diritti poi altro che no/vax 😡 blocchiamo tutto senza fare danno alcuno a tempo indeterminato fino a che non mantengono i nostri diritti. Basta aiutare Banche o industriali che poi licenziano o se ne vanno dopo aver preso i soldi dallo Stato o sottopagano i dipendenti e poi prendono pure in giro dicendo che non li trovano. BASTA

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