Come era immaginabile ha fatto molto discutere il nostro recente articolo in cui si riportavano le ultime parole della professoressa Elsa Fornero sulle pensioni anticipate e su cosa succederà nei prossimi anni per chi vuole uscire in anticipo dal mondo del lavoro. Per la Fornero “la flessibilità si paga. Se si vuole andare in pensione prima dei 67 anni, bisogna accettare una pensione più bassa“. Di seguito abbiamo raccolto alcuni dei commenti e delle opinioni più significative dei nostri lettori, che ci hanno scritto in risposta all’articolo.
Ultime novità Pensioni anticipate oggi 30 marzo 2022: i lavoratori rispondono a Elsa Fornero
Margherita ci ha scritto appoggiando un uscita con penalizzazioni: “Spero che la riforma pensioni si faccia entro il 2023, non esiste solo la guerra. Esistono anche i problemi degli italiani. Se devono fare dai 62/63 anni un taglio del 2.5% o del 3% per ogni anno di anticipo che lo facciano, basta che ci fanno andare in pensione. Io tra 6 anni avrò 64 anni e 41 anni di contributi. Chi arriva oggi dei giovani a tale requisito? Spero di avere presto buone notizie”.
Leonardo propone la sua formula: La Fornero può andare in soffitta. “La soluzione quota 103 ( con possibilità di rialzo negli anni a venire) è la soluzione più equa, considerate le differenze tra i vari comparti di lavoro. Consideriamo un laureato che trova lavoro mentre prepara la tesi, a che età e con quanti anni di contributi va in pensione con quota 103? Lascio a voi fare i calcoli per ogni comparto”.
Pensioni anticipate 2022-2023 ultime news: lavoratori contro il sistema di quote: da 100 a 102
Paolo esprime dei dubbi sul sistema di quote, introdotto con quota 100 e poi 102: “Vorrei chiedere ai ns politici per quale motivo quando si considerano i valori in anni da sommare sia per quota 100 che per quota 102, non lo si faccia sommando gli anni di età del lavoratore e gli anni di contribuzione. Sarebbe tutto più corretto ,cioè per esempio 62 anni di età + 40 di contributi che sommati fanno = 102 , oppure 61 anni di età e 41 di contributi = 102 , oppure anche 63 anni di età e 39 di contributi. Quando ci vengono a dire che per usufruire di quota 102 si devono avere 64 anni di età , è un falso con dolo, perchè , chi per esempio ha 63 anni di età e per esempio 40 anni di contributi sommati tra essi si avrà una somma di 103, ma che non potrà usare per usufruire della pensione. E se deve attendere i 64 anni non andrà più in pensione con quota 102, ma andrà in pensione con quota 105 perchè 64 +41 = 105″.
Tiziano è d’accordo: “Concordo pienamente con quanto lei scrive. Il calcolo con le “quote” non sarebbe completamente da condannare se solo non ci fossero i paletti minimi obbligatori (64 anni di età e 38 anni di contributi) come giustamente dice lei. Gli esempi da lei riportati ne sono la dimostrazione. La stessa cosa vale per quello che riguarda il “furto” legalizzato dei nostri diritti a fronte di un contratto stipulato con lo stato che ci avrebbero permesso di accedere alla pensione con 35 anni di contributi. Troppo facile cambiare le regole a partita iniziata…”
Infine, Luciano lancia un appello: “Non toccate l’anticipata 42 e 10 mesi a qualsiasi età e senza penalizzazioni se non il coefficiente d’età perché è l’unica che ci fa uscire con dignità. A costo zero non ci sono riforme possibili ma solo controriforme”. Voi cosa ne pensate? Quali soluzioni sostenibili andrebbero adottate? Fatecelo sapere nei commenti!
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Che il premier Draghi abbia ora qualche problema urgente è vero, anzi è verissimo.
Sarà che la rete ci ha narcotizzato, sarà che coloro che non sono stati direttamente colpiti dalla recessione non si sono accorti di vivere la decrescita felice dell’occidente globalizzato che era solo a favore della Cina.
Ma tra crisi economiche, Covid, dipendenza energetica, cambiamenti climatici e ora perfino lo scoppio di una guerra in Europa avremmo dovuto e ora dovremmo pensare a un possibile futuro compromesso; senz’altro peggiore di quanto vissuto in precedenza.
Sperare nell’Europa e nel PNNR!!!
Non serve di certo la psicologia per comprendere che le persone non amano perdere ma guadagnare uno stato di esistenza migliore.
Ma tra le molte argomentazioni, tra le richieste in fatto di riforma delle pensioni qui avanzate, noto che non poche paiono disgiunte dall’aver pratico il mondo del lavoro.
Alcune non sono credibili, quasi come fosse inaspettata, sconosciuta o scoperta solo di recente l’esistenza e il contenuto di una legge vigente da tempo in fatto di pensioni.
Buongiorno.
Vi rendete conto che in tv non si parla altro che di guerra, economia (gas sopratutto) e adesso covid e invece i sindacati sono nel totale silenzio, non li inviteranno nei talk allora si facessero sentire quantomeno convocando una conferenza stampa e invece…………….. NULLA, ma come possiamo sperare che facciano qualcosa, nel mio caso dopo 62 e 40 anni e più di contributi sarebbe ora di andare in pensione, tanto a Draghi che ne ha più di una e lo stesso agli amici suoi (Fornero ecc…….) che gli frega?
Saluti
Per me potrebbero togliere benissimo i ’10’ mesi e fare almeno 41 donne e 42 uomini anticipata.
Sono del 1960 e per soli 70 giorni non ho potuto usufruire della quota 100, sebbene che al 1° giugno di quest’anno io abbia già all’attivo 42 anni di contribuzione. Per quanto sopra l’unica mia possibilità di poter maturare la pensione è lavorare ancora fino a fine marzo del prossimo anno. Praticamente una persona che è nata al 31 dicembre 1959 ed ha ben 5 anni meno di me di contribuzione attiva, ha invece maturato il diritto alla pensione. Mi rimangono solo due riflessioni, destinate a due non rimpianti ex ministri della Repubblica di cui non riesco neppure a scrivere i nomi da tanto mi sono simpatici…1^ Vai a fare le barricate sulla spiaggia di Odessa che sicuramente lì non faresti ridere i polli. 2^ Se vuoi piangere vai piuttosto un mesetto a lavorare in fabbrica che sicuramente lì ti rovinerai le unghiette ben curate delle tue manine delicate.
I giovani sanno che devono lavotare 45 anni ?forse si perché non ci pensano proprio a lavorare hanno deciso che è meglio truffare o rubare.i politici questi npn li fregano meglio rubare che essere derubati.
Ho 65 anni e 36,5 anni di contribuzione fermo dal lavoro, perché non posso andare in pensione e percepire una pensione per quello che ho versato , quando mandano in pensione gente con 20 anni di lavoro basta che non abbiano contributi prima del 1996, ed io che verso dal 1972 devo mantenermi lui che ‘ già in pensione. Ma tutti questi luminari che pensano queste cose possibile che nascano solo in Italia?
Perché la fornero non dice la verità la truffa monetaria, così finisce questo teatro ..commedia 102..64 ecc.. una volta capito in massa come creano la moneta cioè dal NULLA finiscono questi discorsi sterili..vi invito alla visione del progetto venus del ingeniere sociale Jacque Fresco..con le sue parole, abbiamo le risorse per dare una vita dignitosa a tutti non i soldi e un invenzione sociale criminale…
30 anni di fallimenti politici li pagheremo noi e i nostri figli… Grazie al marcio di questo paese!!
Io penso che se siamo obbligati a versare i contributi , dopo 40 anni versati uno dovrebbe poter decidere se smettere o no , altrimenti che democrazia è ? Non si può giocare sempre al rialzo , omettere penalizzazioni perché prima o poi la corda si spezza , se non volete mandare la gente in pensione ridategli tutti i soldi versati !!!
Credo che sia ormai chiaro che il governo non ha nessuna intenzione di modificare la legge fornero sulle pensioni, altrimenti avrebbe già da tempo continuato i tavoli coi sindacati per le trattative, senza contare che è pronto a spendere oltre 13 miliardi per armarci fino ai denti ma non ci sono soldi per dare la pensione che i lavoratori si sono pagati nel corso di diversi decenni sul posto di lavoro con i contributi che vengono trattenuti puntualmente ogni mese sulla loro busta paga.
Credo che sia altresì chiaro che i sindacati hanno smesso da decenni di fare gli interessi dei lavoratori altrimenti di fronte a questo atteggiamento del governo avrebbero già deciso azioni concrete di mobilitazione dei lavoratori, mentre per il momento sono li in attesa di una convocazione che mai arriverà come le belle statuine nel parco.
E’ semplicemente VERGOGNOSO che un paese che si definisce libero e civile abbia un sistema pensionistico che prevede che se l’aspettativa di vita si allunga, la pensione si allontana di pari passo mentre se quest’ultima si accorcia al più l’età resta fissa dov’è senza recedere di un millimetro. Per quanto mi riguarda questo doppiopesismo è intollerabile e ancora di più quello sindacale che non fa nulla per eliminarlo.
O una volta per tutte l’aggancio all’aspettativa di vita viene abolita oppure, visto che sappiamo che nel 2020 si è ridotta di 14 mesi tutti i requisiti devono recedere immediatamente, così da 42 anni e 10 mesi si scende a 41 e 8 mesi per gli uomini e uno in meno per le signore e l’età scende da 67 a 65 e 10 mesi per la vecchiaia già da adesso e a gennaio si adeguerà ulteriormente con il dato del 2021 oppure invito caldamente tutti a disdire le tessere ad un inutile sindacato che non sa neppure che è preso per il c..o (naso) dal governo di turno.
E’ altresì imperdonabile che un paese conceda la pensione calcolata col sistema misto al raggiungimento di 67 anni con 20 di contributi (diciamo una sorta di “quota” 87) però imponga alle signore per lasciare il lavoro ad un età più decente 1) il ricalcolo interamente contributivo, 2) quasi il doppio dei contributi (35 anni – “quota 93”) quindi oltre il danno del punto 1 la beffa del punto 2 e dulcis in fundo prende in giro i lavoratori dicendo che con “soli” 43 anni di contributi puoi aspirare ad una pensione anticipata. Anticipata rispetto a che? Uno lavora oltre il doppio (43 anni in luogo di 20) e avrebbe avuto la magnanima e generosissima possibilità di lasciare il lavoro prima? Dovremmo ritenere che è una fortuna che non ci hanno ancora chiesto 3 litri di sangue?
Comunque la mia personale talpa dei servizi segreti mi ha avvisato che in realtà sindacati e governo hanno avviato trattative segrete per arrivare finalmente alla soluzione di quota 76, si avete capito bene 76. Infatti dal 2023 si andrà in pensione con un solo anno di contributi e l’età minima di… beh calcolatela voi.
Buona giornata e complimenti alla nostra Erica che col suo lavoro di moderazione ci permette di sfogarci sul suo sito.
Grazie di cuore Emilio per la stima, veder apprezzato il mio lavoro ed il mio impegno mi fa un enorme piacere. Buona serata, Erica
Grande la penso esattamente come te.
Trovo incredibile e vergognoso che la sig.ra Elsa Fornero venga invitata in continuazione nei talk show televisivi e che abbia questa sovraesposizione mediatica. Purtroppo ha fatto danni enormi e viene esaltata come un eroina.
Niente di strano in un paese dove si trovano miliardi a vagonate per le armi ma niente per chi è in difficoltà.
Nulla induce all’ottimismo sulla riforma delle pensioni soprattutto l’immobilismo sindacale che è sconcertante.
Speriamo bene. Sognare è gratis.
Ho 64 anni a luglio e 35 anni di contributi quando pensate che potrei andare in pensione anticipata ? Vorrei pure aspettare i 65 anni na poi mi manderanno in pensione senza penalizzazione ? Grazie per la risposta
Visto che i nostri politici possono andare in pensione con 60 anni di età e 5 di contributi, penso che anche noi avremmo il diritto di andare in pensione con 60 anni di età e lasciare pure i 20 anni di contributi minimi.
Ovviamente chi ha più contributi avrà la pensione più alta ma ognuno potrà scegliere se continuare a lavorare o no.
Giustissimo.
Buongiorno un paio di pulci
Nell orecchio dei simpatizzanti
Di questo sito.
La Fornero è apparsa dal nulla come Robin Hood nel 2011.
Chiedendo di spalmare i contributi
Versati dai lavoratori attuali
Con quelli dei servitori
Statali , essendo stati alla
Carta solo figurativi …haime’
Non solo di un anno
Ma bensi’ di cinque anni.
Con il gatto Monti e la volpe
Fornero il gioco è fatto.
2 chiedete a Fornero
L inalzamento della pensione
Di vecchiaia a 67 anni.
Perché .perché. Ogni
Anno ci sono circa 15000
Pensionandi di vecchiaia
Sconosciuti all INPS
Cioè non hanno mai
Versato un centesimo.
3.Allora perché uno
Strabollito 62enne non può
Accedere alla pensione dopo essere precoce aver fatto
Sempre 12 ore al giorno fatto
Lavoro usurante camionista?
Morale 62 meno 16= 46
46 anni di lavoro lavoro
Lavoro, non party no assemblee
No cene di lavoro no riunioni
No meeting no stucazz……
arrrrivedorci ad un Italia
Fatta ma anche
D italiani Fatti.
Il sistema pensionistico dovrebbe essere libero, senza vincoli , una persona dopo 35 anni di lavoro può decidere se continuare a lavorare o ritirarsi , giustamente il calcolo della pensione deve essere effettuato sull’aspettativa di vita , non esite dire “penalizzazione” , solo ricalcolo su un numero maggiore di anni, anche perchè, elargire la pensione sociale vuol dire premiare chi non ha mai fatto niente?
Siamo in Italia e l’Italia è mantenuta in piedi dalle aziende medio piccole , dove se ti mancano pochi anni per arrivare alla pensione il tuo potere di trattativa si azzera.
Dopo i 50 anni per la situazione covid sei una perona fragile , per l’inps sei giovane e per le aziende sei un vecchio , è su questi principi che le cose devono essere messe a punto.
Ribadisco il concetto dopo i 35 anni di lavoro liberi di andare in pensione.
Bravo! Finalmente uno che ha capito come rispettare la Costituzione! Più che 35 anni io direi 60 anni anagrafici, con coefficienti basati sulla reale aspettativa di vita. Qui in pochi capiscono che ci sono:
1) un sacco di disoccupati ultra60enni;
2) è più facile vincere al SuperEnalotto che trovare il lavoro dopo i 60;
3) che molti 63enni come me hanno pure problemi di salute;
4) che chi ha come me, sistemi misti, INPS e altro, è tagliato fuori da tutto.
Qui stiamo a discutere per niente.
Un sistema facoltativo, basato sulla propria contribuzione, è l’unico sistema per risolvere i problemi di tutti e non mandare le casse dell’INPS e quelle dell’Erario in dissesto.
Basterebbe una legge di un paragrafo.
Invece fanno leggi incomprensibili e cervellotiche solo per fregare pensionati e pensionandi.
Situazione simile alla mia. Non se ne può più. Siamo preclusi dal lavoro. Come andate avanti? Ho 39 anni di contributi e tra qualche mese compiro’ 62 anni. Per continuare vivere bisogna vendere casa? Qui perdiamo anche la dignità. Maledetti.
Non toccate la Fornero perché per il momento è l’unica riforma che ci farà uscire senza penalizzazione altrimenti rimpiangeremo anche la signora Fornero
Cara Dottoressa Fornero io a 14 Anni sono finito in Fabbrica Metalmeccanica Pesante praticamente un Bambino davanti a dei torni automatici ..io mi chiedo che C…o vuole .. vorrei vedere se lei mandasse un parente suo così giovane a lavorare nel 2010 lei con i suoi compagni di merende avete fatto una nefandezza,,dopo 40 anni che si lavora cosa vuole..da noi lavoratori.
Quota 102 può anche essere un’opzione accettabile ma non dai 64 anni, da 62 con 40 di contributi o addirittura da 61 anni, allora si.
Buongiorno,io non capisco il governo.Io personalmente,ho 63,e 32 anni di contributi.Purtroppo 8 anni fa’,i negozi dove lavoravo, hanno chiuso,e da quel momento non ho potuto x la mia età, trovare un altro lavoro, tutti mi dicevano….sa signora, l’età conta molto!😡Ora mi domando…ma se i contributi sono stati versati, xchè non posso percepire la mia pensione,e godersela adesso che sono ancora in vita,ho cominciato a lavorare all’età di 16anni, purtroppo ne ho persi 5 strada facendo,ma se ho lavorato, xchè,mi domando xchè,non posso usufruire di quello che mi spetta,devo aspettare che cosa? Che muoia prima, così l’ INPS,non mi paga più la pensione? È veramente disgustoso tutto ciò, questo anche grazie a chi, è andato in pensione giovanissimo.GRAZIE. …STATO😡VERGOGNOSO!!!
Io penso che , se i Sindacati vogliono riacquistare credibilità , questa è l’occasione giusta . Insistano su un incontro al più presto con il Governo ,
per stabilire un sistema pensionistico equo , 42 anni massimo di contributi, senza aggiungere un giorno in più ; eta’ minima 63 anni . Già 42 anni di contributi sono abbastanza , e chi riesce ad accumulare a 63 anni di età , può uscire dal mondo del lavoro. La Fornero per piacere non si intrometta più , si goda la sua pensione , tanto fra un anno Draghi sparirà assieme al PD e 5Stelle (spero prima). Le cose fatte si possono sempre cambiare .
I politici non si vogliono occupare seriamente della questione pensioni perché a loro fa comodo che la legge Fornero continui a rimanere in vigore. I sindacati non sono per nulla incisivi, e non coinvolgono mai i lavoratori in proteste per la rivendicazione di un diritto calpestato, come quello di potersi ritirare dal lavoro a un’età ragionevole (60-62 anni di età e 40 di contributi sono già anche troppi per molte categorie di lavoratori).
Così con la scusa di continue emergenze il problema non viene mai affrontato e la gente continua ad essere costretta a rimanere al lavoro senza più energia ed entusiasmo. Che dire poi delle persone che hanno un’invalidità civile, magari dovuta a patologie oncologiche? Nessuno parla mai di pensioni anticipate per questi lavoratori sfortunati. È uno schifo.
L’ideale sarebbe quota 41per tutti a prescindere dall’età. Flessibilità in uscita per tutti con sistema contributivo con 62anni di età e minimo 20 anni di contribuzione.saluti
io ho capito molto bene, questi vogliono farci lavorare il più possibile ,,figuratevi se tolgono l’attuale
Fornero si va in Pensione dopo 43,1 mese con una miseria, Lavorato una vita per poi fare la Fame
e voi questo come si vuol chiamare ,trovatemi voi chi in futuro lavorerà tanti anni cosi.
Brava Signora Fornero ha letteralmente rovinato l’esistenza ha una generazione intera, la storia ne terra conto……
ELIMINARE LE PENSIONI ANTICIPATE E FARE USCIRE TUTTI A 65 ANNI!
Libero… pero’ spacchiamo anche le gambe ai 60 enni… cosi’ arrivano forse strisciando a 65 anni ! …dai ! facciamo le cose per bene !
Un sistema deve essere facoltativo.
Ci sono un sacco di disoccupati e vittime Fornero.
Perché impedire a uno di prendere meno e andare prima? Non si capisce……
L’anticipazione ordinaria non si tocca altrimenti stiamo parlando di riforma al ribasso e per quanto riguarda le quote bisogna fare un ragionamento che non penalizzi troppo chi sceglie volontariamente un’uscita anticipata !!! Siamo seri !!! Chi ha versato per 38 anni non può pretese una pensione pari a chi ha lavorato per 43 anni !!!!
Io direi 65 anni x tutti al limite con un 3% totale di penalizzazione.
Mi sembra una giusta eta’ per avere ancora qualche anno di vita da vivere in libertà.
Vorrei solo dire che dal governo Ciampi ( guarda caso un ex banchiere) che hanno fatto modifiche alle regole di pensionamento. Poi Monti (governo tecnico) altra modifica ed adesso Draghi (altro governo tecnico). Tutti governi che hanno fatto modifiche senza il consenso dei lavoratori. O meglioi modifiche unilaterali avvallate da sindacati che sono l’espressione di parte dei lavoratori. Modifiche fatte in pochissimo tempo, ma quando riguardano i politici si fanno in anni e anni di discussioni e magari con votazioni e referendum (magari con tecnicismi politici) pilotati. Di cosa stiamo parlando? Di acqua fresca!!!!
La signora Fornero prima di parlare di tagli in qualsiasi tipologia di pensione dovrebbe fare una ricerca sulle ultime cifre che percepiscono i pensionati e non parlo di politici o altri che che prima dei 43 anni di contributi hanno una pensione superiore ai 2000€ , inizierei da questi a pensare a dei tagli
Lasciare la Fornero anticipata e smettere di pensare che chi ha 40 anni e più di contributi stia rubando quslcosa. Io ho calcolato i contributi in 40 anni e superano i 400.000 euro. Secondo voi per recuperarli cone pensione quanti anni devo campare? Diciamo che bisogna intanto separare previdenza e assistenza e poi iniziare a togliere a chi prende pensioni d’oro senza aver versato deigontributi congrui.
Questi papponi di politici lucrano sul popolo che ha lavorato una vita intera,mentre loro si grattano le palle perché non sono in grado di governare una nazione come l”Italia perché l’Italia è un giardino d’Europa a dimenticavo se Cicciolina che prende il vitalizio questo è uno schiavo a tutti i poveri lavoratori che hanno lavorato una vita intera mentre loro con qualche anno di presenza e dico presenza perché il loro non è un lavoro prendono oltre la pensione anche il vitalizio
Già adesso, a parità di anni lavorativi, se uno va in pensione con una età inferiore, prende una pensione inferiore, perché avrà piu anni di vita davanti a se. Quindi non diciamo fesserie, perché la penalizzazione c’è già…o qualcuno vuole una penalizzazione oltre la penalizazione … roba da matti, anzi da ladri…
Solo una parola PAGLIACCI DA SCRIVANIA vergognatevi,ci avete tolto tutto pensioni,dignità e giocate con la nostra vita x far tornare i conti dopo ruberie e regali bonus vari….VERGOGNATEVI
Unico requisito deve essere 41 anni di contributi indifferentemente all’età .E BASTA. Vi sembra giusto che io dovrei fare 42 e 10 mesi e qualcuno vorrebbe andarci con 38 e 62 di età . Perché io dovrei fare 5 anni di più di quel qualcuno ?
Ma perché dovresti? Te l’ha ordinato il medico?
Vorrei sapere come mai sul fatto di distinguere i vari lavori per l’accesso alla pensione i politici italiani fanno orecchio da mercante?…..uno che lavora in banca oppure in ufficio non può essere stanco a 60 anni come uno che fa i turni in ceramica o in acciaieria, c’è poco da fare, anche se stressati i primi sono sempre a livello fisico molto meno deteriorati dei secondi! E questo quella signora chiamata Fornero dovrebbe capirlo, perché per gli anni che ha lei, vorrei vederla alzarsi al mattino alle 3 per recarsi in industria!!!!
Paolo concordo .
Gentee, visto che nessuno ci sente, io sto facendo così: ogni anno mi faccio da 3 ai 5 mesi di mutua per stanchezza da lavoro da stress. Per il momento è l’unica soluzione.
Cosa ne pensate…mi chiamo Paolo ho iniziato a lavorare giovanissimo per dare una mano in famiglia ho fatto diversi lavori sempre fortunatamente assicurato ho sempre fatto lavori pesanti come quello che stò facendo da vent’anni, in un magazzino. a 59anni se non prima avrei oltre i42 di contributi perché dovrei andare in pensione con penalità…non mi sta bene e non credo di essere l’unico che ha cominciato a lavorare a 15anni e pur essendo lavoratore precoce, ma non facendo secondo loro un lavoro usurante fino a che età dorei lavorare mi potete dare informazioni grazie mille.Paolo. Complimenti a chi gestisce
Questo sito e se possibile aspetto delle delucidazioni anche in privato grazie
Se raggiunge 42 anni e 10 mesi può accedere alla quiescenza indipendentemente dall’età
Io propongo , l’uscita dal mondo del lavoro a 60 anni, o 41 anni di lavoro con assunzione,poi il problema dei contributi è un rebus, perché chi lavora oggi con la Fornero, cioè,42anni e 10 mesi, ha un calcolo pensionistico sballato secondo me, perché è pure vero che in base ai contributi prendi la tua pensione, ma ci sono tante realtà di lavori privati , dove per loperaioi contributi sono al minimo sindacale,quindi con assegni da fame, uno si fa una vita lavorativa con stipendi da fame, poi pure la pensione da fame, ma se anticipa pure di qualche anno , gli viene pure penalizzato l’assegno, insomma datevi una regolata, io propongo per tutti lo stesso assegno pensionistico, che riceve il politico dopo i suoi 5anni di mandato , cioè il suo netto a spendere per vivere in pensione è di 3.300€al mese, con 13^ mensilità, noi operai li riceveremo uguali ai loro solo che li prenderemo con i nostri42anni e 10 mesi di contribuzione, così contenti tutti
Dalle nostre proposte prendono spunti per riformare, quindi facciamo cautela a proporre o ad accettare eventuali penalizzazioni sulle pensioni.
E’ chiaro che per questi parassiti di stato, questo rappresenta un monitoraggio per misurare eventualmente il livello di sopportazione delle loro barbarie nei confronti delle masse. Quindi prima di fare una proposta usiamo il cervello.
Quando una persona arriva a lavorare fino a 65 anni, non può essere produttivo come una persona giovane.Si dovrebbe tornare a fare lo svecchiamento ,come si faceva anni fa che si lasciava, il posto ai giovani.In questo modo anche i giovani avrebbero anni di lavoro e quindi di contribuzione fino ai 65 annidi lavoro.In questo modo il ciclo continua equamente per tutti.
Pienamente d’accordo
Quando finiranno di mangiarci soldi alle spalle nostre….forse potremmo andare in pensione dignitosamente….perché il governo italiano fa sempre come gli pare su tutto?perché in Italia…come in tutta Europa non si va in pensione a 63 anni?perché quelli del governo vanno in pensione prima e con pensioni altissime?perché invece di pensare agli stranieri prima non sistemano gli italiani che stanno morendo di fame e senza lavoro?potrei continuare con mille perché…..ne basta uno unico….perch6in Italia non va bene niente?(lavoro,sanità, governo,industrie,vita comune…ecc…)….a voi che….dormite….svegliatevi…
Che strano che per le spese militari non ci sono problemi a utilizzare ben il 2% del PIL mi sembra di capire che stiamo parlando di cifre che si aggirano intorno ai 38 miliardi di euro solo per il 2022 mentre per mandare in pensione chi ha lavorato per più di 40 anni non ci sono i soldi e i sindacati tacciono su questo, è vergognoso che vadano a vedere cosa è successo in Francia 2 anni fa per una riforma che prevedeva molto meno della nostra legge Fornero . Vuoi fare quota 102 ? Va bene ma come paletto metti 40 anni di contributi che mi sembra più equo di 64 anni di età. Comunque complimenti a Salvini per la coerenza Ve lo ricordate : faremo le barricate per difendere la quota 100, non ho parole.
Con le carriere discontinue che hanno migliaia di lavoratori è assurdo parlare di quota 100 e 102- è profondamente ingiusto che chi è riuscito a lavorare presto vada con 62+38 oppure 64+38- e chi è entrato più tardi o ha periodi senza lavoro e magari ha 64,65 e,66 che deve fare se non ha 38 anni? deve essere condannato a restare in eterno? Ma ci rendiamo conto dell’ingiustizia di queste quote? Basta con questa roba vergognosa, Draghi e Orlando lo sanno bene che è iniqua e sporca la questione, ma girano la testa da un lato, col beneplacito dei Sindacati- continuiamo a sperperare miliardi per spese militari, riforme varie , senza dare il giusto peso ad una riforma pensioni con flessibilità indispensabile- ci siamo rotte le scatole di mantenere politici e pensionati usciti con 15-25 e poi 35 anni di contributi ad età per noi impensabili- e noi dobbiamo pagare lo scotto di questa oscena politica previdenziale? almeno ci diano l’elemosina facendoci uscire con la penalità, basta che ci diano uno spiraglio, considerando poi gli invalidi come persone che vanno messe in condizioni di uscire con meno anni e meno contributi, non con quella ridicola ape Social- continuo a pensare che la questione vada portata al Quirinale, dove c’è un uomo sensato e ragionevole che potrebbe richiamare all’ordine questo esecutivo mediocre, bacchettandoli così come meritano.
E’ da quando è iniziata più di un anno fa la totoriforma su questo sito che ho preferito non esercitarmi in tale missione. La mia scelta è dovuta al fatto che ritenevo e ritengo tuttora che sia giusto che ad esprimersi siano i diretti interessati cioè i futuri pensionandi. Quello che è certo è che, la riforma Fornero sembra essere il punto di partenza in quanto è una norma assolutamente lineare, strutturale, equa e quindi valida per tutti. Certo ci possono essere delle eccezioni per casi estremamente comprensibili ma alla fine con quella si deve fare i conti. Ora i casi sono due: o si fa una nuova legge ugualmente strutturale che riveda al ribasso i requisiti di accesso o si continua a fare norme alla “canem penis” che favoriranno qualcuno a danno di altri con più diritti, tipo quota 100 per intenderci. Purtroppo cari amici, qui si sta assistendo ad una corrida dove ognuno propone quello che più conviene a se stesso, una continua rincorsa alla quota più favorevole, proposte fantasiose o addirittura ingenuamente più penalizzanti della Fornero. Mi sono astenuto dal contendere a tale disastro intellettuale e morale.
Smettiamola di chiamarle pensioni anticipate (41,42,43anni di contributi secondo voi cosa hanno di anticipato? A mio avviso niente anzi dovrebbero chiamarle pensioni ritardate altro che anticipate!!!!! E avrebbero il coraggio di penalizzarle ancora ma non si vergogna chi vuole fare questo? Ricordo sempre che c’è gente che purtroppo non ci arriva neanche a questa età altro che addirittura di contributi!!!! Saluti e ancora complimenti al sito
Grazie per la stima Bruno 🙂
Hanno rubato per 50 anni dalle tasche del INPS, con pensioni speciali, vitalizi, senatori a vista è tante altre cose.. Adesso dobiam pagare noi è ancora una generazione
Buongiorno. Domandare alla Signora Fornero a quanti anni è andata in pensione la figlia! E poi si che c è da sparire da sola cara Signora Fornero!
Piccola informazione quelli del 1960 che non sono andati con quota 100 perché avevano i contribbuti e non l’età con quota 102. abbiamo sempre più contributi e allungano l’età scusate ma quando dobbiamo andare in pensione ????
Noi del 1960 siamo oggetto di pratiche di sadismo estremo da parte di partiti, sindacati ed esperti di finanza. Tutti hanno diritti, noi invece dobbiamo continuare a lavorare fino alla morte e pagare per tutti!
Ma quando inizieremo a ribellarci?
Salve sono contro 102 io faccio il giardiniere sotto padrone e tutti i miei colleghi e io abbiamo riscontrato tanti problemi con la schiena spero le venga mal di schiena alla Fornero si deve andare in pensione per quelli che anno cominciato senza studi a 14 anni come me con 41 anni se ci arrivo con la salute , o 35 con lavori gravosi vogliono farci morire per non darci la pensione .
Buonasera a tutti. Scusate ma i nostri ,tra virgolette,interlocutori sono i sindacalisti, i Ministri Orlando e Franco ? Perché si risponde ai pareri di questa signora tra l’altro espressi con tanta arroganza?
Buon Lavoro
In Francia i lavoratori francesi prima della pandemia hanno messo a soqquadro la nazione solo per la famosa proposta di far andare i lavoratori più tardi in pensione. Il problema é che noi italiani per varie e legittime paure aspettiamo le OO.SS a proclamare lo sciopero generale per ottenere giustizia sociale visto i vari privilegi dei nostri politici. Per tutti questi motivi loro ne approfittano. Alla fornero ripeto che di danni ne ha già fatto con la sua riforma imposta da draghi e company. Ma dopo 40 41 anni di lavoro devono pure penalizzarci? 10 milioni di euro per il riarmo trovati dall’oggi al domani per le pensioni nada de nada. Il draghi questi giorni ha detto che la riforma delle pensioni é l’ultimo dei suoi pensieri, e il suo ministro dov’è? Anche lui é d’accordo con lui? E per noi continua questo lavoro forzato. Saluti ai gestori del sito.
👍 al 99,9%
Devono dare la possibilità a tutti di uscire dal lavoro dopo i 60 anni dai 62 in su anche con una riduzione.
13 miliardi in più di spese militari sì e 10 (di contributi versati) per mandare in pensione la gente invece no?
Ne terremo conto.
Perfettamente in sintonia con quello che dici è vergognoso ha ragione papa francesco
Io non trovo corretto che una donna debba andare in pensione a 67 anni, fatevi un esame di coscienza e fate lavorare i giovani che non prenderanno mai una pensione. Io ho un invalidità superiore hai due terzi devo lavorare fino a 67 anni?
Per me è molti altri lavoratori a 60 anni si deve andare in pensione, questi parassiti figli di puttana dei politici italiani di merda buoni solo a rubare devono essere presi tutti destra sinistra ecc.e messi in un campo di lavoro forzato a vita
Terremo conto di cosa , ormai siamo talmente abituati ad essere impalati da questo Governo Draghi , che non sentiamo più dolore . L’unica cosa che questa dittatura finisca prima possibile , e che faccia meno danni possibili per noi poveri lavoratori. Noi italiani non siamo capaci di reagire come si deve , quindi subiamo sempre.
A mio parere la flessibilità in uscita con le quote è discriminane perchè accontenta solo chi ha molti anni di contributi (ad esempio 38-41 anni) che tra l’altro sono una minoranza, quindi a mio parere , bisognerebbe fissare ad esempio 62 0 64 anni che valga per tutti con un minimo di anni di contributi (ad esempio 20 ) come per chi ha in iniziato a lavorare dal 1996 cosi da dare al lavoratore la possibilità di scegliere se continuare o andare in pensione
Pienamente d’accordo con te.
Benissimo sono d’accordo! FATECI ANDARE IN PENSIONE…. NON SE NE PUÒ PIÙ!
Finalmente un commento attinente alla realtà e sensato. Complimenti
Sicuramente la proposta dei sindacati è la migliore, accontenta tutti.
Il problema è parlare con un governo ottuso, che non vuol sentire ragione sul fronte penalizzazioni, vuoi andare prima? Ti affamiamo!
Ma io dico, non vuoi concedere 62? Concedi 64, non vuoi concedere 41? Concedi 42, insomma si deve trovare un punto d’incontro.
Naturalmente senza orpelli vari, tipo penalizzazioni assurde e finestre ancora di più.
Non ci sono soldi? Tutte palle! Quando volete saltano fuori dalla sera alla mattina, vedi soldi per le armi, una cosa definita, perfino da sua Santità, una pazzia!
Adesso date a chi ha contribuito per 4 decadi o ha raggiunto un età, dove il lavoro, se non ce l’hai, è una chimera.
Italo60: il mio caso,40anni di contributi,ma nn avendo compiuto 62anni nel 2021 (solo x 7mesi) praticamente,sto correndo alla pensione con il calcolo attuale.penso solo che dopo i 62il lavoratore possa scegliere senza penalità quando ritirarsi, considerato anche il tipo di lavoro svolto.vi posso assicurare che dopo 40anni in sanità nn sei più efficiente soprattutto dal punto di vista psicologico,e fisico con notti in camera operatoria,o come in questi ultimi 2anni nella sezioni COVID anche 12h al giorno.
Io dico solo questo:una legge deve essere uguale per tutti…specie come La Pensione. Arrivederci!!
Vorrei sapere dalla Fornero ma i calcoli per andare in pensione esiste solo per noi poveri mortali invece per i nostri politici sono meglio di noi che vanno in pensione dopo solo 5 anni di mandato politico e si beccano i vitalizi pagati con i nostri anni di contributi si togliessero i loro privilegi come li hanno tolti da noi.
A casa tutti sti politici loro nemmeno un centesimo si sono ridotti lo stipendio ( tutti in corteo a Roma finché non lo capiscono avanti tutta tutta)
qual’è la soluzione? draghi ha detto che con 62 e 41 di contributi vai in pensione mangiandoti la pensione integrativa con la RITA; premetto che con la RITA prima dei 62 anni tu non puoi andare salvo situazioni estreme; la soluzione migliore? bella domanda; potrei dire che con 62 e 41 si dovrebbe avere l’intera pensione; non si riesce perchè non si vuole? non esiste tutto contributivo; almeno una parte, almeno la parte retributiva o quella contributiva; almeno quella; è ancora poco ma è meglio poco che niente; saluti ai gestori del sito e in particolare alla dott.ssa Venditti; quanta pazienza lei deve avere; forza e coraggio saluti
Buongiorno.
Alla signora Margherita, col massimo rispetto e simpatia direi: campa cavallo che l’erba cresce.
Essere sempre remissivi con i “dominanti” porta alle solite conseguenze. Nel nostro caso ha portato: dal tutto retributivo, al misto, al totalmente contributivo ed ora alle penalizzazioni e poi … al non andare più in pensione!
Come l’acqua passa sotto i ponti sono passate anche molte teorie; da: M.von Mies, F.Hayek, J.M.Keynes o M.Friedman ciascuno di loro ci ha raccontato la propria ricetta economica riempiendo la nostra zucca delle parole: debito, prezzi, salari, stimoli monetari e fiscali ecc. ecc. e ora dove ci troviamo?
Tralascio gli esperti più attuali, in particolare quelli che siedono in Europa, che ci hanno intontito in questi ultimi anni della necessità di austerità e di portare l’inflazione al 2% per poi, d’improvviso, ritrovarsela superiore al 6%.
Ma visto che l’articolo ci rimanda alla professoressa Fornero, ricordo solo alcuni virgolettati, perché sono quella parte dei discorsi che colpiscono maggiormente la mente di noi interessati ma privi di cultura economica:
– “gli anziani in salute è bene restino sul posto di lavoro”,
– “l’idea di sostituire lavoratori anziani con i giovani non funziona”,
– “bisogna pensare al lavoro in una logica inclusiva, non sostitutiva“.
– “Auspico che si possa intervenire con misure di assistenza per i più deboli, i disoccupati, le donne, le persone che si prendono cura di chi ha bisogno di assistenza“.
A quest’ultima affermazione, giusta, mi perdonerà la dottoressa, ma mi corre l’obbligo di citarla ancora:
– “chi paga?”.
Salutando la professoressa e rifacendomi a un: “pensiero politico” che, se ben ricordo, era stato propagandato dal governo promotore di quota 100 e facendo seguito alla affermazione 3X1 della dottoressa nel corso del convegno “ho avuto assicurazioni dalle imprese che per ogni pensionato assumeranno tre giovani”…
La dottoressa ha, giustamente, ribadito a Confindustria se sapessero che è capitato più o meno l’inverso.
Sarebbe stato più che sufficiente e a mio parere rivolgere la domanda a tutti quei “lavoratori anziani in salute da trattenere al lavoro” che, loro malgrado, sono stati sistematicamente espulsi dalle fabbriche attraverso cassa integrazione e Naspi ovvero con costi sostenuti dallo Stato e, solo talvolta, con 4 spicci dai datori.
Per concludere mi piace rifarmi a un paragrafo di Stephen. D. King estratto da: “Quando i Soldi finiscono” Fazi Editore; al quale forse do una mia personale interpretazione.
“Sembra quasi che la gestione macroeconomica richieda capacità simili a quelle di chi alleva piccioni viaggiatori o pecore. I piccioni viaggiatori fanno esattamente ciò che ci si aspetta: tornano a casa. Bastano poche semplici regole: assicurarsi che mangino e che siano al riparo dalle malattie e dai gatti. Se queste regole non dovessero funzionare ci si può sempre affidare al pastore keynesiano. Basta munirlo di un fischietto e di un cane intelligente e in men che non si dica le pecore andranno dove dice lui.
Nel mondo economico, i responsabili delle scelte politico-finanziarie non sono molto diversi dagli allevatori di piccioni e dai pastori, con le loro semplici regole, i loro fischietti monetari e i loro cani fiscali”.
Senza offesa per nessuno mi domando se in certe occasioni si è più piccioni o pecore!
Saluti ai gestori.
Io penso che se la Fornero si è pensionata con meno anni rispetto alla sua riforma è giusto che anche la sua pensione venga ricalcolata e/o parametrate a quanto previsto dalla sua legge. Stessa cosa dicasi per chi l’ha precedeuta nel pensionamento. Idem per tutti coloro che hanno usufruito di leggi ad personam vedi ad esempio politici, dirigenti pubblici, sindacalisti, ecc. ecc..
Ovviamente il ricalcolo lo si fa anche per le pensioni elargite 20 anni fa.
La legge deve essere uguali per tutti (politici compresi).
Questo il mio pensiero “giustizia in primis”.
Poi possiamo anche concordare con la Fornero che gli anticipi si pagano, ma bisogna stabilire anticipo rispetto a che cosa??
Io penso che se la Fornero si è pensionata con meno anni rispetto alla sua riforma è giusto che anche la sua pensione venga ricalcolata e/o parametrate a quanto previsto dalla sua legge. Stessa cosa dicasi per chi la precedeuta nel pensionamento. Idem per tutti coloro che hanno usufruito di leggi ad personam vedi politici vari, dirigenti pubblici, sindacalisti, ecc. ecc..
Ovviamente il ricalcolo lo si fa anche per le pensioni elargite 20 anni fa.
La legge deve essere uguali per tutti (politici compresi).
Questo il mio pensiero “giustizia in primis”.
Poi possiamo anche concordare con la Fornero che gli anticipi si pagano, ma bisogna stabilire anticipo rispetto a che cosa??
Mi trovi pienamente d’accordo su queste affermazioni, ma figurati se si possano toccare le pensioni privilegiate, quelli, più ne prendono più ne vogliono, e di noi se ne fregano altamente. Parlano di diritti acquisiti come i vitalizi, peccato che per noi di diritti c’è ne siano ben pochi.
Continuiamo a lavorare e manteniamo il carrozzone Prima o poi giustizia sarà fatta.
Vorrei dire alla sigra Fornero che la flessibilita si pagava già con la quota 100 con penalizzazioni di oltre 200 euro sull assegno pensionistico con quota 102 facendo le diverse sommatorie si devono avere almeno 62 anni di età. E le donne lavoratrici con figli a carico se le sono dimenticate?
Sig. Renzo, è già la seconda volta che Lei scrive di penalizzazioni sulla quota 100 di oltre 200 euro. Lei non può affermare cose false e ripeterle come un mantra !!! Con la quota 100 non c’è nessuna penalizzazione, si prende esattamente quanto spetta con i contributi maturati. Se un fruitore di quota 100 si pensiona con 38 anni di contributi riceve un assegno per 38 anni, se un’altro si pensiona con 41 riceve quanto gli spetta con 41. La differenza sta nel numero di contributi versati e per entrambi non c’è nessuna penalizzazione nel non aver raggiunto i requisiti Fornero. E’ buona norma che, quando una cosa non la si conosce è meglio stare zitti, onde evitare figuracce.
ti correggo renzo su un punto; con quota 102 sarebbe troppo bello che bastassero 62 anni; con quota 102 ce ne vogliono 64; purtroppo chi ha potuto aderire: non certo gli inc. del 1960; sulle penalizzazioni forse ti riferisci alla situazione in cui il sindacato ti ha detto: se vai con 38 anni di contributi perdi 200 euro rispetto ad esempio a chi va con la legge fornero ma è un dato di fatto visto che hai meno contributi versati; poi ognuno fa i propri calcoli e dice: me lo posso permettere oppure no? a noi del 1960 questa scelta non ci è stata possibile farla in quanto ci volevano i 62 anni; forza e coraggio Renzo; saluti ai gestori del sito
Scusate se insisto ma le quote sono inique.
Magari uno ci rientra o no per una settimana.
Se si vuole fare una riforma giusta, equa e in linea con la Costituzione, deve essere uguale per tutti. Soprattutto le pensioni anticipate che discriminano chi ha carriera con sistemi misti. Sul mio estratto conto della Cassa dei Ragionieri, dal 1980 al 1992, c’è scritto in grande “CONTRIBUZIONE OBBLIGATORIA”.
Negli altri 22 anni di INPS è sottinteso.
Sono tagliato fuori da tutte le ipotesi.
Visto che si continua con progetti del tipo “a me si a te no”, tutti gli esclusi da quote o bizzarrie del tipo “pensione contributiva 63”, dovrebbero fare ricorso alla Corte Costituzionale. Dovrebbero muoversi Sindacati, Enti CAF e Patronati, Associazioni dei Consumatori. Basta con discriminazioni e privilegi! Se il Presidente continua a firmare leggi incostituzionali, dovrà pure muoversi qualcuno! Io sono stanco e mi sento tristemente solo. Sono anni che scrivo sulle principali testate italiane, quando vedo un ingiustizia o una mancanza di senso civico.
Ci sarà pure qualcuno in grado di mobilitare i politici disponibili e i giornalisti volonterosi.
Che l’Italia……si desti!
È giusto quello che dici, io quando ho iniziato a lavorare pensavo di andare in pensione all’età di 60 anni, adesso hanno rimaneggiato tutto e prenderemo pure meno di quelli che sono andati in quiescenza anni fa , dovremmo si fare ricorso .
Se mai ci sarà di nuovo un tavolo, i sindacati non devono prescindere dal mantenimento del sistema misto, che avrà in ogni caso una scadenza naturale, e dalla possibilità che riduzioni in percentuale dell’importo valgano soltanto fino al raggiungimento dei 67 anni.
togliette almeno la finestra di tre mesì sarebbe gia un successo x i sìndacati xche altro son convìnto che nn otterette proprio nulla..
Età di uscita a 64 anni e si percepisce una pensione adeguata ad i versamenti fatti.