Pensioni anticipate 2023, domande online per Quota 41+ 62 anni: quali limiti quota 103?
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il Comunicato stampa nazionale dalla Direzione regionale Piemonte, per ricordarvi le ultime novità relativamente all’ambito previdenziale: ossia che é possibile procedere sul sito Inps alla domanda online per la quota 103, chi potrà accedervi? potranno procedere all’uscita flessibile quanti entro il 31/12/2023 hanno maturato un’età anagrafica di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni . Di seguito i dettagli:
Pensione anticipata flessibile, Quota 103: legge n.197/2022
Torino, 14 marzo 2023
Comunicato stampa nazionale
Pensione Anticipata Flessibile (Quota 103) Disponibile sul sito Inps la domanda online
È disponibile sul sito www.inps.it la domanda per la pensione anticipata flessibile, prevista in via sperimentale dalla legge di bilancio 2023 (legge n.197/2022) per i lavoratori che entro il 31/12/2023 maturano un’età anagrafica di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni. La pensione si può ottenere trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti e, comunque, non prima del 1° aprile 2023. I soli lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni devono attendere sei mesi e almeno il 1° agosto 2023.
Pensioni anticipate domande online quota 103: nel periodo tra decorrenza e data pensione che fare?
Durante il periodo che intercorre tra la data di decorrenza della pensione anticipata flessibile e la
data di conseguimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, non è possibile
cumulare la pensione con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione dei redditi
derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5mila euro lordi annui.
L’importo massimo mensile della pensione anticipata flessibile in pagamento non potrà superare
cinque volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno (per il 2023 l’importo è pari a 2.818,65
euro). Tale limite non trova più applicazione al raggiungimento del requisito anagrafico previsto per
la pensione di vecchiaia, che per il biennio 2023/2024 è di 67 anni.
Il termine di pagamento del TFR/TFS, inoltre, non tiene conto della data di collocamento a riposo
dell’interessato, bensì del momento in cui il dipendente avrebbe raggiunto il requisito ordinario
previsto per la pensione anticipata, ovvero matura il requisito anagrafico previsto per la pensione di
vecchiaia.
Per tutti i necessari approfondimenti, comprese le modalità di presentazione della domanda, si
rimanda al messaggio n. 754 del 21 febbraio 2023 e alla circolare Inps n. 27 del 10 marzo 2023
pubblicati sul sito www.inps.it“.
Farete o avete già fatto domanda, o non ritenete la Quota 103 una valida opportunità di uscita, e nel caso quali i limiti che vi hanno portato ad aspettare per accedere alla quiescenza? Fatecelo sapere, nell’apposita sezione commenti del sito
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Oggi 31 Marzo 2023 è il mio ultimo giorno di lavoro.
La domanda per Pensione anticipata flessibile, Quota 103: legge n.197/2022 è stata inviata il 24 febbraio 2023 tramite patronato con decorrenza 1 Aprile 2023 (requisiti maturati 2022).
INPS risponde: la procedura per la liquidazione delle pensioni anticipate flessibili non è ancora disponibile. Ci è stato riferito che lo sarà a breve.
Quanti mesi senza retribuzione mi devo aspettare?
Bah…la solita efficienza istituzionale.
Ma la signora Lagard perché non commenta il caos che si sta verificando in Francia?? Se fosse successo in Italia ciò che si sta verificando in Francia saremmo stati subissati da insulti da parte della commissione europea. Ma il sindacato francese ha gli attributi ciò che manca agli italiani e ai nostri sindacati. Ogni popolo è governato e rappresentato dal governo e i sindacati che si merita. Il resto sono chiacchiere e parole buttate al vento.
Questo ingrato di Landini oggi al congresso Cgil aveva l’occasione di parlare chiaro alla Meloni su cosa vuole fare con la riforma pensioni- invece nulla, che vergogna….. ma che sindacalista è? Non ho parole, evidentemente sta preparando il terreno per Montecitorio e non si inimica nessuno- in che mani siamo capitati, siamo spacciati con questa razza di inconcludenti e non possiamo più stare fermi, Utp muoviti!
Sono del 59 , potrei andare con quota 103 riscattando l’università ma non vado perchè se usassi il riscatto light di 5000 euro per ogni anno passo nel contributivo e perdo il 25 % sulla pensione, se usassi il riscatto standard la cifra è improponibile unica soluzione 120000 euro .
Inoltre bisogna tenere conto nel calcolo della pensione del coefficiente di trasformazione che più ti allontani dai 67 e più ti penalizza . A 63 anni usando il riscatto light quindi passando dal misto al contributivo la pensione sarebbe circa il 60 % dello stipendio.
Quindi continuo a lavorare finchè posso e il fisico e la pazienza , e ce ne vuole tanta , tengono .
Altre forme di flessiblità oltre alla 103 nel mio caso non esistono quindi non è che ci sia tanta scelta .
Caro Paolo 59; purtroppo paghi salatissimo alcune informazioni che non ti hanno dato quando eri giovane e parliamo di riscatti: la domanda dovevi farla da giovane e avresti pagato molto meno ; adesso con il riscatto agevolato opzione tutto contributivo; spero per te che tu ti sia fatto una pensione integrativa nel frattempo; saluti a te e ai gestori del sito e in bocca al lupo
Speriamo che vengano presi in considerazione i pensionamenti anticipati, senza costi aggiuntivi per INPS. Sarebbe irragionevole non lo fossero. Sarebbe grave che non lo sapessero già. Probabilmente non gli frega nulla anticipate dei soldi, anche se ci guadagnerebbero. Sigh!
Visto che ci sono molti che non capiscono perché bisogna passare da un sistema rigido a uno flessibile senza quote, faccio un esempio.
Innanzitutto perché ciò non comporta aggravi di spese per INPS.
Io ho 65 anni un luglio. Dovrei andare in pensione a 67 anni, causa carriera discontinua e sistemi misti. Sono tantissimi nella mia situazione o similare.
Ora vivo di elemosina RDC da 499 Eur con aiuto di moglie e sorella.
Dovrei prendere 1589 Eur. Lordi, secondo sito INPS. L’altra pensione di Cassa obbligatoria è poca cosa, ma mi “frega” 12 anni e arriverà a 68 anni.
Ebbene se mi offrissero una decurtazione del 3% annua, andrei a prendere subito quasi 1500.
Cosa dite, faccio il barbone per altri 2 anni o accetto? Vedete un po’ voi dove sta la ragionevolezza. Devi decidere io o qualche sindacato per me?
Spero l’argomento sia chiuso.
Penso che proposte come la tua possano essere accettate dal Governo. La decurtazione del 3% annuo sia stata già ipotizzata e sia un buona cosa, specie per i disoccupati.
Chi lavora, in effetti, comunque può essere libero di decidere. Pensa a quanti soldi spendiamo per la quota 103 che non risolve i problemi delle povertà.
Hai ragione, Giovanni. Hai tutto il diritto di poter utilizzare un pensionamento flessibile, sia pure con una decurtazione contenuta e ragionevole. Per i disoccupati e per le persone con problemi di discontinuità contributiva dovrebbero essere previsti dei percorsi dedicati. Credo sia più dignitoso per chiunque si trovi in queste condizioni di potere essere collocato a riposo invece di percepire il reddito di cittadinanza.
Ti auguro di riuscire quanto prima, ne hai ben diritto.
Saluti cordiali da me
Purtroppo e’ comprensibile !
Creano situazioni disagevoli per poi dare soluzioni a loro favorevoli. Dare poco adesso per non dare nulla domani…
Mettere gli uni contro gli altri….
Dividi ed impera