Pensioni anticipate 2023, nati nel 60: ‘Stop scuse, serve quota 41 e via dai 62 anni’
In questi giorni sul sito si fa un gran parlare dell’influenza che il conflitto scoppiato tra Russia e Ucraina possa avere sui prossimi incontri tra Governo e sindacati, sulla paura che questi passeranno in secondo piano e dunque la riforma delle pensioni diventerà, nonostante i tanti lavoratori in attesa, argomento secondario, dato il contesto.
Sono in molti anche ad ipotizzare che alle soglie del 2023, per le elezioni, gli argomenti ‘Abolire la Riforma Fornero’ e ‘uscita con quota 41 senza penalizzazioni ed indipendentemente dall’età anagrafica’ saranno di nuovo al centro dei dibattiti. Perché, dicono i lavoratori, in fondo, i partiti sanno che le pensioni restano un argomento caldo, starà allora ai lavoratori ‘farsi furbi’ e non credere a tutto quel che sarà contenuto nei programmi elettorali, redatti al solo scopo di prendere più voti possibili. Ecco le considerazioni dei nostri lettori ove emerge chiaramente che il problema del tentennamento del Governo sulle pensioni non è certamente la guerra, scoppiata da poco, ma la poca volontà politica di agire con misure eque che permettano alle persone di programmare il loro futuro previdenziale. La voce ai nostri lavoratori:
Pensioni anticipate 2022-2023, ritardi: la pandemia prima, la guerra ora: SOLO scuse
Cassandra: “Non credo che chi si DEVE occupare delle PENSIONI possa trovare la scusa della pandemia, della guerra ,di un terremoto…in realtà credo che i sindacati e ,prima i tecnici ,e poi i politici abbiano solo la questione PENSIONI sulla loro scrivania. Di altre grandi e gravi emergenze se ne stanno sicuramente occupando ad altri livelli. Sono d’accordo con chi scrive che sono solo SCUSE per rimandare. Intanto chi ha già 41 anni di contributi arriva a 42/43 e poco importa se chiamano PENSIONE ANTICIPATA il congedo dal mondo del lavoro di persone che hanno l’età anagrafica per la PENSIONE DI VECCHIAIA”
Mog: “Una volta non è il momento perché cade il governo, un’altra perché ci sono da verificare i costi del PNRR, un’altra per l’Elezione (importantissima per come è finita) del Presidente della Repubblica, ora la guerra. Ma quando cavolo è il momento di pensare alle Pensioni, stiamo parlando di migliaia di persone cavolo. Dicono sempre che non ci sono i soldi ma per aiutare Industriali e Banche li trovano sempre. Per le pensioni ci sono i circa 11,900 milioni avanzati per i morti per COVID, come ho letto in questo sito saranno usati per altre cose, ma vogliamo scherzare. Sono i nostri soldi e i Sindacati la devono fare finita con questa melina. Scusate ma se la guerra finisse( cosa che non mi auguro mai e poi mai poverini) tra un anno cosa facciamo non parliamo di Pensioni sino ad allora? Ci sono i Ministeri preposti per questo problema perciò quello del Lavoro faccia insieme ai Sindacati il proprio lavoro e definiamo la questione una volta per tutte o tutti in piazza ad Oltranza senza se e senza ma. Vogliamo i nostri soldi, Sindacati SVEGLIA”
Pensioni anticipate 2022-2023, lavoratori: scommettiamo che per le prossime elezioni l’argomento Pensioni tornerà alla ribalta?
Paolo: “L’ho già detto altre volte e non mi stancherò mai di ripeterlo: hanno mandato in pensione quelli con 38 anni e non mandano quelli con 41 anni; pensa che nel 2019 volevano quota 100 con i 36 anni di contributi (il sig Brambilla); altri spiegarono che facendo così perdevano tantissimi voti e trovarono l’equilibrio sui 38 e 62; questo valeva 3 anni; secondo voi, se nel 1° anno ci fossero state 500.000 domande sarebbe andato avanti allo stesso modo? secondo me no; alla fine dei 3 anni meno della metà ne hanno usufruito; adesso moltissimi si stanno mangiando il fegato per non averne approfittato; io ho la coscienza a posto perchè non potevo; l’anno scorso? apriti cielo: soldi per il PNRR 200 miliardi, per le pensioni: 600 milioni , 3 per mille; perchè ha fatto quota 102 con i 64 anni ? Perché da ora in poi diciamo che chi è andato in pensione è andato e gli altri? certo potranno andarci ma sempre pochissimi; tant’è vero che quota 102 con i 64 anni sarà per 4 gatti; i nati nel 1958 o sono già in pensione o più di tanto non gliene frega niente di andarci perchè altrimenti in pensione si annoiano; o stanno talmente bene sul lavoro che guai andare in pensione, poi non sono più nessuno; perché non ha fatto quota 102 con i 40 anni, anziché aumentare l’età anagrafica? vuoi che si facesse qualcosa per noi del 1960? per carità; io al 31 agosto chiudo l’anno scolastico con 62 anni e quasi 41 di contributi; avrò la pensione?“
Cassandra: “Appena si entrerà in campagna elettorale l’argomento pensioni tornerà ad essere un cavallo di battaglia…salvo poi scendere dal cavallo e sedere su comode poltrone!”
Paolo: “La patata è talmente bollente che nessuno vuole prenderla in mano; tante ipotesi per vedere anche la reazione delle persone; poi in vicinanza delle elezioni che potrebbero essere anche prima di 1 anno le ipotesi più bizzarre; quota 41 indipendentemente dall’età; quota 103 con 63 e 40 così per accontentare gli arrabbiati del 1960; chiaramente tale ipotesi naufragherà dopo le elezioni; ma intanto molti del 1960 (io no) avranno creduto alla favoletta; riassumendo: altro che k2 (ora la montagna è proprio l’everest che ci sommerge); tra poco passerò agli abissi marini ma mi risulta che ci siano montagne anche più alte (non sulla terra)”.
Cosa ne pensate delle considerazioni dei lavoratori? Concordate sul fatto che questi rinvii siano solo scuse e che sarebbe ora di concedere la quota 41 e l’uscita dai 62 anni d’età dal mondo del lavoro? Avete anche voi il presentimento che post pandemia, vicini alle elezioni, l’argomento centrale nei salotti delle tv e nei programmi politici torneranno ad essere anziché i vaccini le misure di uscita anticipata? Fatecelo sapere nell’apposita sezione ‘commenti’ del sito.
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Aiuto, aiuto, aiuto per Noi poveri cristi del 60 e del 61 che lavoriamo da oltre 40 anni ma aimè con soli 25 o massimo 32 anni di contributi o perché costretti a Lavorare in nero o con contratti saltuari a progetto ed adesso lavoriamo poco e male. Ci fate andare in pensione per fabvore con 62 anni e senza vergognosi limiti come l’assurdo 2,8 del minimo, i soldi si troverebbero sicuro perché si risparmierebbe sul Reddito di Cittadinanza e soprattutto sulla NASPI. Sindacati, svegliaaaaaaaaaaaa
parlano gia di fermare la riforma causa guerra spostando quota 102 anche per il 2023……….
64anni e 38 di contributi MA CHE CAZ…. VI ABBIAMO FATTO NOI DEL 60 … COSI ANCHE NEL 2023 SAREMO INC……
Buona sera a Tutti .. L’andare in pensione con 41 anni per Tutti a prescindere dall’età È PIÙ CHE GIUSTO!!!!!
VORREI VEDERE I NOSTRI POLITICI LAVORARE 41 ANNI E SENTIRE SE POI NON SI LAMENTANO…..
LE PROSSIME ELEZIONI SE LO SCORDANO IL MIO VOTO E SPERO QUELLO DI MIGLIAIA D’ALTRI…..
SONO ANNI CHE SENTO PROMESSE ,MA LA REALTÀ RESTA SEMPRE UNA TRISTE DELUSIONE…
Si che paghino, ma con che soldi? Con i soldi di quelli che andranno in pensione a 69/70 anni con il 50% dell’ultimo stipendio?
Qua la patata bollente è diventato un cetriolo da servire alle generazioni future, fa lo stesso l’importante è che non pago io? Bellissimo modo di pensare, complimenti, tutti bravi con il cu#o degli altri……
Non ci resta che rottamare questa classe politica insieme ai sindacati .la sola cosa da fare.sono dei pericolosi assassini.
Sono una nata nel 60 che per 14 giorni non ha potuto godere della quota 100 e ora non posso andare in pensione perché mi manca qualche mese ai fatidici 41 e 10 mesi alla data del 31/12/2023. Lavorando nella scuola significa che devo insegnare per altri due anni oltre a questo anno scolastico. Ossia andare in pensione con 64 anni e 9 mesi . In pensione di anzianità, che diamine… mica vecchiaia, non sia mai. Ovviamente essendo una pensione anticipata percepirò il tfr dopo più di due anni ( sono i privilegi di lavorare per lo stato).
Certo, potrei andarci con l’ Ape sociale, con una pensione ridotta, senza tredicesima fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia , quindi per anni. Il tfr sarà erogato quindi dopo un anno o due a partire del raggiungimento della data prevista per la pensione di vecchiaia.
Sono stanca di essere presa in giro e derubata da questo stato. La classe 1960 è l’agnello sacrificale di questi politici da rottamare.
Cose che capitano direi! Mia moglie ha perso il treno per 13 giorni e ora aspetta il passaggio di quello anticipato previsto al 31 Agosto, treno che però poi avrà un ritardo di ulteriori tre mesi. Ma nel frattempo, a giorni, l’imprenditore amerikano ha deciso, improvvisamente, di proporre qualche mese cassa integrazione a zero ore pagate dallo Stato. No, mi sono sbagliato, sono cose che capitano con questi governanti che invitano Magnati a venire da noi, limitandogli le imposte, e poi capita che ora sequestrano i loro gli yacht.
Sono strani scherzi della storia, che ora mettono nelle mani dell’Europa un enorme problema a cui pensare.
Per cui mettiamoci/vi il cuore in pace in fatto di pensioni; non vedo possibilità di soddisfare il desiderato dai lavoratori.
Siamo in un tale caos e i pericoli sono tali e tanti da non renderci conto di quanti posti di lavoro potrebbero andare in fumo e a quanta spesa corrente lo Stato potrebbe essere costretto.
Se vi sono dei pazzi che fanno guerre e morti innocenti, il risultato immediato, quando la guerra ti è vicina, oltre alla morte è disoccupazione e povertà. Nuova miseria imposta dalla guerra, ma anche dal modo di agire del sistema in cui viviamo, quello del capitalismo reale; alla faccia di teorie varie insegnate e mal applicate da coloro che governano il continente.
Sufficiente sarebbe rammentare alcune delle regole che una ingannevole politica, certamente globalista, ha difeso fino a poco fa:
Divieto degli Stati di fare deficit superiore al 3%.
Divieto di avere debito pubblico superiore al 60% del PIL.
Obbligo di pareggio di bilancio strutturale.
Leggi finanziarie nazionali soggette ad approvazione da parte della Commissione.
Regole che non hanno sconfessato la realtà che osserviamo: imprescindibilità di convivere con un esagerato tasso di disoccupazione, inflazione improvvisamente divenuta galoppante, fine della stabilità dei prezzi dopo anni di austerità e compressione di salari e di pensioni, mezzogiornificazione della disoccupazione e polonizzazione del lavoro; per non dimenticare l’immigrazione selvaggia verso i paesi mediterranei e lo stato di perenne incertezza nel futuro.
Piccoli esempi su cui mi fermo per pietà di coloro che ormai è in uso definire “belle anime”. Basta parlare di debito pubblico prodotto da quota 100 e non articolare ragionamenti su squilibri Europei che ora emergeranno sommergendo la realtà.
Come risuonano oggi frasi come le virgolettate risalenti al 1939.
“ Il bene può venire dal male. Se siamo in grado di curare la disoccupazione per lo spreco rappresentato dagli armamenti, possiamo curarla per fini produttivi di pace ” Keynes.
Il fatto è che ora, nel 2022, potrebbe essere estremamente più pericoloso; da quattro chiacchiere sul debito non vorremo per caso trovarci a parlare di Baratto!
margherita; l’hai detto; noi del 1960 siamo l’anello sacrificale; forza e coraggio e tieni duro cordialmente; saluti ai gestori del sito
62 anni di età 42 di contributi il risultato è quota 104 può bastare per avere una buona pensione? Forza sindacalisti sveglia ottenete il risultato altrimenti che ci state a fare
Basta con le scuse….covid e guerra…o altro che verrà…..
La proposta di una piccola penalità,fino ai 67 anni mi sembra un ottima scelta
2 o 3 per cento ogni anno
Io ho 65 anni il mese prossimo e vorrei almeno andarmene a 66 e tre mesi
Aspettare i 67 e una crudeltà, ho solo….
37 anni di servizio nel 2023
Ciao a tutti, ho visto andare in pensione a 53 anni e anche prima per non parlare dei prepensionamenti di cui usufruiscono ancora le solite categorie elette.. Basta voglio i 41 per tutti dopo una vita di lavoro me lo sono strameritato inoltre ho lavorato prima dei 19 anni per 7 mesi quindi non coprendo l’intero anno, perche’ non sono considerato un lavoratore precoce e perche’ non posso riscattare i mesi che mi mancano per completare l’anno??
Perché purtroppo la normativa prevede che solo chi abbia versato anche non in modo consecutivo 12 mesi prima dei 19 anni sia considerato precoce, non é possibile coprire il delta mancante pagando i contirbuti volontari. Bisogna confidare passi al più la proposta dei sindacati dei 41 per tutti e non solo per i precoci
Carlo cl 1960
Egregi commentatori tutti, purtroppo sempre inutili sono le nostre lamentele e non porteranno mai a nulla. Rimarranno solo e sempre lettera morta ed un concerto per sordi.
IN CONCRETO:
Per chi ce l’ha:
COMINCIATE DALLO STRAPPARE MIGLIAIA DI TESSERE SINDACALI, E SEMPRE DI PIU’, VEDRETE COME COMINCIERANNO AD ACCORGERSI VERAMENTE CHE I LAVORATORI SONO STANCHE DELLE LORO PRESE IN GIRO E A DOVER NECESSARIAMENTE PORRE IN ESSERE QUALCHE INIZIATIVA CONCRETA DOVENDO METTERE IN DISCUSSIONE LA LORO PALESE CONVIVENZA (si proprio convivenza) CON LA POLITICA !!!!!!
Purtroppo tutti lo scrivono ma pochi lo fanno.
SI COMINCI DA QUESTO.
Poi, si sostituisca l’azione INESISTENTE ED INCAPACE DA DECENNI, dei sindacati, con comitati di rappresentanza dei lavoratori (cioè i veri interessati a questa riforma), TECNICAMENTE PREPARATI, che sappiano ben interloquire con il governo, perché le soluzioni CI SONO eccome.
PERO’: CREDETE CHE LO CONSENTIREBBERO ?????
SCORDIAMOCELO. SAREBBE TROPPO BELLO.
Se per assurdo, si potessero recuperare gli sperperi di anni, per banche, Alitalia, assistenzialismo sfrenato e senza controllo, reddito di cittadinanza a go go (vedi gli ultimi 16 milioni di euro elargiti a gente (un migliaio), stranieri che neanche risiedono in Italia o addirittura deceduti (cfr notizie RAI di c.a 1 mesa fa), opere pubbliche inutili, e così via (la lista sarebbe infinita), se quindi fosse pensabile il recupero di queste risorse dilapidate (NON CERTO DAI LAVORATORI), avremmo la possibilità di collocare in pensione e CON DIGNITA’, anche i quarantenni !!!!!! (ovviamente è una banale battuta).
Mi auguro che questa inserzione venga pubblicata.
Un saluto particolare al Sig. Paolo Prof ed a tutti gli altri inserzionisti, nonché ai gestori del sito, nell’auspicio che tutte le nostre lamentele riescano a veicolarle rendendole quanto mai visibili.
Carlo cl 1960
Saluti a lei Carlo, buona giornata.
grazie carlo; veramente di cuore
Buonasera
Mi chiedo e i disoccupati da più anni con più di 60 anni ,vecchi per lavorare giovani per la pensione cosa devono aspettare ,ape social a 63 anni e poi vengono scavalcati da chi ha 66 65 anni più vicini alla pensione di vecchiaia cosi inps risparmia ,non è giusto precedenza a chi e da più anni disoccupato
Saluti
Quando ho iniziato a lavorare ho preso il posto di un collega che andava in pensione con 35 anni di contributi, 53 anni di età ed una pensione pari all’importo dell’ultimo stipendio! Sono del 60 quindi sono stato bastonato da tutte le riforme delle pensioni sin qui fatte, con il consenso dei sindacati (Dini, Fornero ecc.). Ora ci dicono che non è più il momento e che non ci sono i soldi; ma le risorse per i bonus a pioggia sembrano infinite ed ora entriamo pure in guerra fornendo attivamente armi agli ucraini (ma chi le paga tutte queste armi?) senza riflettere sul fatto che in questo modo alimentiamo la guerra e non cero la pace! Ci vorrebbe un referendum per vedere se gli Italiani sono così d’accordo a cedere armi e ad andare in pensione sempre più tardi!
La libertà è più importante dell’assistenzialismo.
Disoccupati, lavoratori in nero, persone con meno di 20 anni di contributi con 60 e passa anni ( io ho 40 anni e 22 anni di contributi e non sono il solo), queste persone non dovrebbero aspettarsi nulla a nessuna età.
Quelli sono soldi rubati a noi lavoratori non quelli per la nostra libertà
Continuo a essere contrario alle quote. Premiano alcuni in danni di altri=incostituzionale. Chi è disoccupato e indigente deve avere la precedenza. Chi ha il lavoro può aspettare o ha diritto ad una pensione anticipata con ragionevoli decurtazioni. Stop alle discriminazioni anche delle Casse no INPS. Pare che qui sia l’ unico che pensa per tutti, da mesi, inutilmente. E dulcis in fundo i Sindacati sono contrari alla pensione contributiva 64. Giusto che sia senza un minimo, altrimenti riguarderebbe solo il 10% dei potenziali beneficiari. Ma i Sindacati sono a conoscenza del fatto che ci sono un mare di ultrasessantenni disoccupati e in difficoltà? Evidentemente ognuno pensa per sé, tipico delle genti italiche.
Sono del 1960 alla fine anno ho 40 e tre mesi di contributi ma non bastano.
Con la quota 102 ci vogliono 64 anni quindi nel 2024 avrei circa 43 anni di contributi.
Non mi sembra affatto giusto.
Il concetto rappresenta, mi pare, abbastanza chiaramente la posizione di noi lavoratori nati negli anni 60 che saremo i primi a subire appieno il peso e la insostenibilità umana delle riforme Dini e Monti. Abbiamo visto i nostri colleghi di lavoro andare via con 30 anni di contributi e prima di aver compiuto i 50 anni con la pensione che spesso superava l’ultimo stipendio percepito, e ci troviamo con 38 anni di lavoro sulle spalle, con oltre 60 anni di età e senza una prospettiva di uscita dal lavoro avendo in mano solo ipotesi improbabili che graverebbero sull’ importo delle pensioni per non sfiorare minimamente i conti dell’INPS. I signori delle “riforme annunciate e mai effettuate” hanno anche la faccia tosta di puntare a non riconoscerci il periodo retributivo, pur sapendo benissimo che la riforma Dini ci colpì duramente già nel 1995 riconoscendoci a malapena il sistema misto e togliendoci un diritto contrattuale rispetto i nostri stessi colleghi che alla data del 31 dic 1995 avevano già maturato 18 anni di contributi. Oggi vengono a prendere quel poco che ci avevano lasciato e questo fatto lo trovo indecente e immorale. In un paese famoso per le categorie privilegiate e le ristrette lobby di furbetti, noi rappresentiamo il popolo dei “senza tutela”. Mi sento carne da macello
Giustissimo quello che dici, purtroppo ci troviamo ad essere decisi della nostra vita da politici ,che non anno neanche 1 ora di vita reale, vita vera, ci muoviamo a modo loro, con quei cervelli in putrefazione, tanto , le loro tasche sono piene , di requisiti ingiusti, di contributi versati a più non posso, con cifracce decise da loro, senza aver zappato maiii in vita loro, con solo 5 anni di senato , o di camera o altri, chiamiamoli lavori , sono solo dei passa tempo no lavori, si assicurano 4200€ lordi al mese, netti 3400,mentre noi poveri cazzoni,ce ne servono 42e10 mesi, + altri 3 mesi da aspettare per il primo assegno pensionistico, centellinati sulla Bilancia, se superi pure di un centesimo devi presentare l’isee per poterli avere , questi figli di Trocchia, tanto lo so che non lo publicate questo inserto, publicate solo cazzate come voi
Disdetta di massa alle tessere sindacali, quando si incrociano politici e sindacalisti , pedate nel culo di punta e forti!!! Maledetti farabutti!! Solo capaci di far fare sacrifici agli altri. Buoni di niente!!! Sono incazzato nero, 35 anni di turno , da ragazzo non mi hanno pagato 21 mesi di contributi , e questi faccendieri dopo 5 anni maturano pensione, per non parlare dei sindacalisti ,che stranamente finiscono il mandato ed approdano in politica . Che schifo!!!!! Vergogna
condivido ! Ho quasi 40 anni di lavoro+ il riscatto del servizio di leva. Non ho potuto usufruire della legge dei 100 per 6 mesi di età anagrafica non idonea. Non riuscirò ad usufruire della 102 x lo stesso motivo, con il rischio di dover attendere i 64/65 anni per la pensione anticipata…..🤬
Mi ricorderò dei nostri politici alla prossima elezione, considerato che non hanno preso in considerazione la proposta di andare in pensione con 41 di servizio indipendente dall’età e senza penalizzazioni, così come proposto dai Sindacati
Sono evidentemente …SOLO SCUSE !!! Però il Governo il tempo lo trova per la “riforma del Catasto” e così preparare una bella “patrimoniale” per la gioia di tutti i contribuenti onesti che come me, le tasse le pagano sempre e tutte. E tutto nel SILENZIO ASSORDANTE dei Sindacati… E le pensioni ?
Allora per i nati nel 60 come vedo andrebbe bene quota 41. Mi chiedo vuol dire che hanno iniziato a lavorare in maniera legale cioè regolarmente inquadrata all’età di 20 anni. Ma quanti ce ne sono che sono del 59 che non hanno 41 anni di servizio perché sono stati inquadrati dopo i 20 anni? Credo tantissimi. E questi quando vedranno la pensione?
Facciamocene una ragione, la riforma non la vuole nessuno. Il governo perché mantiene, con la Fornero, gli standard richiesti dall’Europa ed i sindacati perché continuano a far finta di combattere un nemico che li fa sentire ancora vivi. Oltre che mantenuti dai lavoratori.
Lavoro dal1975 e dopo una carriera discontinua tra aziende artigianali e
Pubblica Amministrazione dal 1992.
In che modo avrei diritto alla pensione
Io che sono nato a Giugno 1960 ?
Smettetela tutti! Abbiate un po’ di comprensione …e che cavolo! Orlando sta preparando il disarmo della Russia, Brunetta sta scegliendo il TIR da guidare (da guidare…non dico altro) per portare “ristori” al popolo Ucraino Speranza sta preparando un paio di pool di esperti per mascherine anti gas tossici però non riesce a trovare più virologi in giro perché rincorsi da carrarmati russi sono scappati percorrendo la via di Damasco. Figliuolo e tutto il comparto anticovid con i loro corpi si oppongono davanti alle centrali nucleari ucraine per non lasciarle nelle mani dei Russi. Di Maio….Di Maio…..e noi del ’60? E che cavolo pensiamo alla pensione cu ‘ stí chiari di luna? Ma per favore! andiamo piuttosto a renderci utili al fronte così con una bella medaglia al valor civile sulla bara ricoperta da un telo verdebiancorosso potremo essere proclamati eroi che nonostante tutto hanno anche rinunciato anche alla pensione !!!! Poveri noi, poveri popoli
Spero che i sindacati non toccano proprio nulla … perché secondo il mio parere ci faranno rimpiangere anche la legge Fornero almeno una persona sa che può andare in pensione senza penalizzazione a qualsiasi età a 42 e 10 mesi per l’uomo .Il sindacato ci rovinerà ancora ,non è più tempo di sindacato .
Perché continuate a dire 42 e 10 mesi che in realtà sono 43 e 1 mese perché chi si può permettere di fare 3mesi senza stipendio con quello che costa la vita
Dividi et impera, questo è quello che i nostri politici sanno fare benissimo. Grande è la confusione, il caos, sotto il cielo pensionistico italiano al punto che persino due nostri illustri amici commentatori, pur dicendo due cose diametralmente opposte, alla fine si fanno i complimenti dandosi ragione reciprocamente. Il Sig. PAOLO Prof scrive: “Nel 2018 non si poteva fare quota 41xtutti o quota 100 pura perchè i burocrati italiani e europei non l’hanno permesso.” Il Dott. Marino invece dice che “il momento migliore per fare la nuova riforma delle pensioni era il 2021.” Il primo quindi ha affermato che in un momento di pace sociale, tranquillità economica e finanziaria qual’ era il 2018 non si è potuto fare di più che una misera quota 100, il secondo invece ci dice che dopo la caduta di due governi e dopo due anni catastrofici di pandemia con conseguente crisi sanitaria ed economica si sarebbe dovuto procedere alla cancellazione della Fornero nel 2021. Mi domando : “Come si poteva fare nel 2021 ciò che sarebbe stato più facile fare nel 2018 ?” Certo è che cancellare dalla sua memoria e stendere l’oblio sui tre anni precedenti da parte del Dott. Marino è alquanto deludente. Anche su questo sito, molti lavoratori si stanno chiedendo come sia possibile che ci sia chi è andato o sta andando in pensione con soli 38 anni e chi invece con 42 debba restare ancora al lavoro visto che esiste una legge che dovrebbe valere per tutti. Questi lavoratori attendono una risposta e non commenti estemporanei.
ribadisco: hanno permesso quota 100 per alcune ragioni: perchè si trattava di un provvedimento provvisorio tant’è vero che è durato 3 anni; molto probabilmente se nel 1° anno ci fossero state 500.000 domande hai voglia che durava ancora ma è solo 1 ipotesi; molti hanno fatto i calcoli e hanno detto: non mi conviene e sono rimasti a lavorare, altri erano così in grande forza che avranno detto: non sia mai, io posso resistere ancora; il dato di fatto è che ne hanno usufruito meno della metà; e adesso? vedremo le evoluzioni a brevissimo ; perchè invece di demonizzare quota 100 non ti fai una cultura sulle baby pensioni? quello è un campo in cui ci sarebbe tanto da discutere; cordialmente franco giuseppe e goditi la pensione tu che ce l’hai; saluti ai gestori del sito e al dott. Franco Marino
Il fatto che quota 100 sia stato un mezzo flop indica solo che i lavoratori sanno farsi i conti e che un assegno pensionistico decurtato anche di poche decine di euro fanno la differenza se arrivare o no a fine mese. Come già riportato dal Corriere della Sera, (non un giornale qualunque), più di un anno fa, a usufruire della norma sono stati principalmente lavoratori con alte qualifiche impiegatizie e dirigenziali e quindi con assegni alti, in pratica solo chi se lo poteva permettere, tanto per capirci non un operaio di fabbrica. Risibile poi che , come dice lei, hanno permesso quota 100 per alcune ragioni e poi me ne indica solo una, una sola ragione anch’essa ridicola se non addirittura inconcepibile: era provvisoria. Ah, ah, ah ! I lavoratori si aspettavano che, come promesso cancellassero la Fornero ed invece hanno fatto una norma provvisoria. Aggiunge anche che “se il primo anno fossero state 500.000 le domande ……..” Ma dove si informa lei, su topolino ? L’INPS ha chiarito subito che i possibili beneficiari sarebbero stati al massimo 800.000 nel corso del triennio compresi quelli che ne avessero fatto uso negli anni successivi per congelamento dei requisiti. Senta signor Paolo, che cultura sulle baby pensioni dovrebbe farsi chi si è pensionato con i 43,1 della Fornero, cioè con quella legge a cui è sottoposta tutta la platea di lavoratori tranne i quotisti. Ritenti che sarà più fortunato. Ringrazio il cielo di non essere stato un suo studente,
franco giuseppe; io sono stato sempre educato nei tuoi confronti; fattene una ragione che qualcuno è andato con quota 100 e tu no; ma lo dico non per me, ma per te stesso; si vede lontano un chilometro che ti rode in maniera inverosimile; saluti ai gestori del sito
ti rispondo non offendendoti come hai fatto tu in questo messaggio; hai parlato dell’articolo del corriere della sera ; non l’ho letto ma ti credo e sicuramente il giornalista del corriere della sera ne capisce più di me e più di te; perchè l’operaio non poteva permetterselo? anche su questo ci sarebbe da discutere ma rifletti: facciamo un’ipotesi che guadagni 1200 euro al mese e sia del 1958 ; dipende tutto dal sistema di calcolo: chi nel 1995 aveva 18 anni di contributi diciamo che è stato salvato; chi come me ne aveva meno l’hanno buttato a mare; applicato il contributivo dal 1996 e il calcolo è peggiorativo; se ha usufruito di quota 100 nel 2020 aveva solo 38 anni di contributi; dipende da quota 100 o dal fatto che lo stipendio base è già ridotto e il sistema di calcolo è peggiorativo? ma gli stipendi di base non dipendono da quota 100 ma da altre questioni, e i calcoli di conteggio li hanno stabiliti altre leggi; dici che uno di quota 100 non ha subito penalizzazioni; ti contraddici nelle tue frasi in continuazione; dici che qualcuno si è dovuto subire la legge fornero? dipende sempre da leggi che vengono fatte; e a quell’epoca i signori parlamentari rischiavano il loro vitalizio se non votavano quella legge; ultima considerazione: ringrazi il cielo di non essere stato un mio studente? è un dato di fatto; probabilmente , visto che non hai detto di che anno sei e una volta te l’ho chiesto e non hai risposto mentre tu eri alle medie io ero forse alle elementari; se ti riferisci ai miei studenti attuali ti rispondo subito: mai detto di essere perfetto, anzi; giusto ieri una mia alunna, perchè insegno alle superiori a ragazzi e ragazze dai 14 ai 20, mi ha detto una frase: prof, mi dispiacerà che l’anno prossimo non avremo lei come docente; sto tentando di smettere di fumare ma è difficile; lo faccio per me ma soprattutto per lei; la giornata si è illuminata; cosa centra con il mio lavoro: insegno ed. fisica e come argomenti di ed. civica e salute parliamo di fumo, alimentazione, doping; saluti ai gestori del sito e al dott. Marino
Francamente non capisco le osservazioni di Franco Giuseppe. Nel 2021 si poteva fare una riforma previdenziale al termine della controversa e rigida quota 100. Un esecutivo con quasi tutto l’arco costituzionale era un’occasione da sfruttare. L’ intervento del governo giallo/verde nel 2018 non era una legge strutturale ma soltanto un modo per ottenere consensi immediati. Le quote rigide, e l’ho detto in svariate circostanze, non sono eque. Che poi alcune centinaia di migliaia di italiani ne hanno legittimamente usufruito, essendo una legge dello Stato, non sposta il nocciolo della questione.
Vede Sig. Marino, il fatto è, che sin dalla nascita di quota 100, lei e il Sig. Perfetto, NON avete mai asserito che ” l’intervento del governo gialloverde nel 2018 non era una legge strutturale ma soltanto un modo per ottenere consensi immediati” Voi NON avete affermato subito che “le quote rigide non sono eque”, lo avete detto solo dopo un anno abbondante. Che poi alcune centinaia di migliaia ne hanno legittimamente usufruito, TRA CUI IL SIG. MARINO E IL SIG. PERFETTO spostano enormemente il peso dei vostri commenti. Mi dispiace, ma non state parlando con l’ultimo arrivato su questo sito e purtroppo per voi non sono ancora vittima di demenza senile o alzheimer. Voi avete appoggiato subitaneamente la quota 100 per interesse personale e una volta ottenuto il vantaggio siete diventati improvvisamente consapevoli delle disparità e iniquità che creava. Per essere dei veri esperti in materia pensionistica vi manca ancora l’onestà intellettuale di dire sin da subito che la quota 100 era una vera porcheria, cosa che non avete avuto il coraggio di fare.
Questi ladri della nostra vita non gli sembra vero che con gli accadimenti in Ucraina ( povera gente, che tragedia ) hanno la scusa per l’ennesimo rinvio della riforma pensionistica. Così alle prossime elezioni politiche come sempre prometteranno quota 41 per tutti per racimolare un po di voti a quelli che per l’ennesima volta ci cascheranno dopo di che questi ladri di vita diranno che non sarà sostenibile e ci fregheranno di nuovo. I sindacati zitti ehhhh!!!!
Io non ho più parole x definire questa classe politica
Buongiorno a tutti, vale che il governo prenda una decisione e premi chi con 41 anni possa andare in pensione a prescindere dall ‘età. E assumere i giovani con contratti dignitosi….non da fame.
Anch’io credo che siano solo scuse mai tutti i sensi. Andando di questo passo io arriverò alla pensione a 80anni.Sono del 1961 entrata nel lavoro nel 1994 quindi io non ci arriverò mai a niente…I grandi signori (sindacalisti e governanti) trovano tutte le scuse possibili ed immaginabili per fare andare i lavoratori in pensione ..pensano:-Boh!se non sono morti con le malattie, con il covid, e se non ci saranno guerre., allora li facciamo morire sul posto di lavoro così non paghiamo nessuno e intaschiamo noi”…E poi parlano di dare lavoro ai giovani…a quali! Se poveretti entrerebbero già vecchi?…Basta così buona giornata.
Fatela finita Vogliamo i nostri soldi vogliamo uscire dal lavoro prima, a 62 anni i soldi per i pensionati non ci sono mai ma ci sono per finanziare le forze armate nato con 174 milioni di euro il dragone ha portato l’Italia in guerra con un semplice decreto senza passare nemmeno per il Parlamento Ogni scusa è buona per rimandare l’argomento pensioni Fatela finita Vogliamo i nostri soldi sindacati venduti governo ladro
Sono del 60 ..Ho 41 anni di lavoro usurante o gravoso…Non riesco ad andare in pensione perché ho avuto la brutta idea di prendere il diploma quindi non sono precoce…Un mio collega che ha lavorato con me del 65 ci va in pensione… Io sicuramente ho un aspettativa di vita inferiore costerò meno allo stato. Nonostante ciò devo attendere .
I rinvii sono scuse per non affrontare il problema pensioni,ai pensionati ci pensano solo quando devono far quadrate i conti per le loro spese assurde, per il governo siamo solo un portafoglio dove penalizzare se devi andare in pensione, già parlano di togliere il misto per risparmiare altri soldi,dopo si chiedono come fanno ad aumentare le persone sulla soglia di povertà quando dopo 41 di contributi ricevi una pensione di 1200 € se ti va bene,questo secondo loro è equità,una parola che si mettono in bocca tutti ma con i fatti non fanno proprio niente,alla fine siamo l ultima ruota del carro !!
Io penso che si dovrebbe dare facoltà al lavoratore di uscire con 62 anni di età, poi uno prenderà in base a quello che ha versato, mi sembra la soluzione più equilibrata
Sono daccordissimo ,con quello che a scritto Paolo
grazie roberto; teniamo duro
Se lei mette il paletto fisso dell’età potrebbe costringere alcuni ad arrivare anche a 45 anni di contributi. Le sembra normale ? In quel caso, ha ragione qualcuno a dire che sarebbe stato meglio lavorare in nero per tutta la vita. Niente contributi da versare, apparente indigenza, assegni di sussistenza, cure gratis, casa popolare e altri benefit sociali e soprattutto niente soldi all’INPS per regalare pensioni super anticipate solo a qualcuno.
Delittuosi !!!!
Oltre alle considerazioni di noi lavoratori, sarebbe utile però chiamare in causa qualche esponente del sindacato e chiedere a loro cosa hanno intenzione di fare ( ammesso che qualche intenzione ce l’abbiano) per sollecitare il governo. Mi spiego meglio: se il governo continua a trovare mille scuse per non fare la riforma delle pensioni, noi lavoratori cosa possiamo fare? È chi ci tutela ( cioè il sindacato) che deve agire.
Se il signor Draghi non lo capisce bisogna fagli sapere che quota 41per tutti a prescindere dall età è sufficiente, perché la pensione è un diritto e con 41 anni di lavoro ce la siamo pagata. Poi gli anni per andare in pensione si allungano da soli perché uno che ha iniziato come me a 15 anni a tutti di certo si è perso qualche anno per strada, perciò l’età pensionabile si allunga da sola.
Ma cosa dite i nati nel 1960 disoccupati con 35 anni di contributi li devono mandare in pensione, ma chi ci prende più a lavorare, siamo disoccupati di lungo corso, almeno 3 anni, perché non ci fate andare e ci date i soldi per vivere e non che ci dobbiamo arrangiare con i lavoretti in nero per campare.
Basta siete dei pagliacci nn ci sono soldi vergognatevi…Quanti soldi lascio con 41 anni di contributi ..Fate schifo
Ormai commentare è inutile.
Hanno capito tutti , anche i sindacati che siamo capaci solo di brontolare e poi…..
Sono due i casi per cambiare le cose e le persone al governo .
1 non andare nessuno a votare (nessuno)
2 preferisco non dirla
Buongiorno Arnaldo
Se seguissimo il Suo primo consiglio, temo ne resterebbe solo uno, quello dell’Highlander, dell’immortale valicatore di Alpi, di colui che viene e va da Parigi, uno certamente non dell’idea di soddisfarla.
Della Sua seconda ipotesi … concordo … meglio non dirla.
Saluti
Dal mio punto di vista il sistema va riformato in un modo molto semplice. Deve essere previsto un minimo contributivo di vent’anni e poi a qualsiasi età ognuno può scegliere di uscire dal lavoro sapendo che la pensione è commisurata con quanto versato. Più anni lavori e più alto sarà l’assegno. Mi pare abbastanza semplice no.
Buongiorno Domy.
Troppo semplice: Se si accontentasse di prendere con 20 anni di contributi 70 euro al mese all’età di 35 anni, di non lavorare successivamente in nero o di chiedere poi la minima, forse potrebbero accontentarla.
Saluti
Va affrontata immediatamente la riforma delle pensione.
Basta prese in giro anche da parte dei sindacati…
Sono Gualtiero, a novembre 2022 avrò 62 anni e 41,3 mesi di contributi e non potrò andare in pensione. Sono estremamente dispiaciuto
La quota 103 ti avrebbe favorito, per questo credo che sia una strada percorribile
D’accordissimo, i nati/e del 1960 con 41/ 42 anni di contribuzione al 01.01 2023 devono esse mandat via dal mondo del lavoro, per dedicarsi di più alla famiglia, ma soprattutto lasciare la possibilità ai giovani che oggi non sono quelli degli anni 50 che entravano a 15 anni nel mondo filiera lavorativa. Oggi sono fortunati i trentenni che iniziano a lavorare e quando raggiungeranno i 40 anni di servizio, avranno più di 70 anni di età. Quindi via subito i nati del 1960 con 42 anni di servizio.
“Mandati via” che brutto termine coi tempi che corrono!
Tony60
Non è giusto che i nati del 60 stanno a guardare sempre dalla finestra. Io sono uno di quelli che ha iniziato a lavorare a 13 anni fino ai 19 in nero, perché sono uno del sud e allora eri fortunato se lavoravi, con una famiglia di 8 componenti. Ho iniziato con i contributi con l’anno militare, fino a oggi, sono in naspi fino a giugno, poi la sospirata pensione. I nati nel 60 sono quelli che non sono stati aiutato da nessuna riforma. Io direi che l’equità è quella dei 43 di contributi x tutti, senza finestra, oppure 64 anni d’età, punto. Così sono tutti alla pari.io non capisco, gente che hanno 10 anni di contributi, alla vecchiaia non possono prendere la pensione x quello che hanno versato,tipo la Germania, dove vanno a finire i contributi? Io direi allora di restituire il malloppo, perché sono soldi che hanno versato anche sullo stipendio. Questo è il mio pensiero. Quota 100, 102,e così via, quelli del 60 non ci arrivano mai. Buona giornata
Io dico solo che la questione pensioni è diventata un teatrino tra il governo e il sindacato, i soldi si trovano per tutti per le nostre pensioni non si trovano mai. Secondo me è ora di finirla, se in passato la politica ha fatto delle leggi sulle pensioni a scopo elettorale se ne assuma la responsabilità i nati nel 1959 1958 e 1960 aspettano ancora di andare in pensione. La gente è avvelenata e incattivita, trovate una soluzione che io suggerisco, la migliore secondo me è stabilire un età giusta per tutti tra i 62 anni e i 64 anni con contributi che ognuno di noi ha versato, poi Sarà il lavoratore a decidere se andare in pensione o arrivare se può a 67 anni quella di vecchiaia, se uno ha versato più contributi prende di più, viceversa se ha versato di meno prende di meno, no sempre le solite furbate per poi mandare in pensione una manciata di lavoratori. Per finire, tutti i soldi che in 2 anni di pandemia inps non ha tirato fuori per via di tutti quei morti pultroppo, che fine hanno fatto? L’abbiamo girati a qualche banca…
.. Saluti
Volete risolvere nel giro di 24 ore il sistema pensioni ???? Portiamo l’età da 43 a 44 anni !! per domenica sicuro che approveremo in decreto legge !!
Concordo con tutte le opinioni espresse. Dopo 41 anni di contributi bisogna dire basta e poter scegliere il proprio destino. I sindacati sono i soliti buoni a nulla che non hanno mai aiutato chi lavora.
Il mio parere è che una soluzione ragionevole è quota 103 strutturale, con età minima di 62 anni. Nessun’altra condizione né penalizzazioni di sorta in quanto chi va via prima viene già penalizzato dal coefficiente di trasformazione. I sindacati la smettano di tergiversare. È l’ora di battere i pugni.
Condivido imiei pari età ciò prossimo a luglio a complimento di 62 anni ho diversi a cacchi mi respingono penzione di inabilità dicendomi che sono idoneo per altre Manzioni, direi a questi medici Inps, nel suo giudizio trovatemi voi un lavoro per la mia età , aggiungerò che la politica che ci sta governando, sarà sicuramente, allontanata dall elettorato,
Nel 2023 ho 63 anni di età e 41 di contributi e credo di aver diritto di decidere se continuare ancora a lavorare o andare in pensione. Chi ha lavorato 41 anni ha diritto ad un po’ di rispetto ed è ora che il governo premi anche chi ha ormai contribuito con anni di duro lavoro. Chi non ha mai lavorato può continuare a non lavorare tanto i soldi per loro ci sono. Ma dove viviamo!!!!
grazie mille; speriamo saluti ai gestori del sito
E che dire dei nati del ’61,’62,63 o del 64 che hanno iniziato a lavorare a 14, 15 0 16 anni. Questi non se ne possono andare con 41 anni di lavoro??
si che sarebbe giusto 41 anni; vaglielo a spiegare a chi ci governa; vaglielo a spiegare ai partiti; loro hanno già pensato al loro vitalizio gli onorevoli; e adesso pensano alle prossime elezioni; tutto qui
Come ho già scritto altre volte Opzione Donna ( migliorata se no per me è troppo penalizzante è ingiusta ) e Ape Sociale, devono diventare strutturali e credo che questo il Governo lo accetterebbe, per chi decide di usarli o per chi non c’è la fa più o è senza lavoro credo che prenderebbero più fasce di persone delle varie quote 102/104 o chissà quale altra potrebbe venire in mente a questi strani governanti. I sindacati se vedono che non è facile trovare un accordo Migliore (che sarebbe ben accetto per carità), si battano su questi due Semplici temi che forse così chi deve al Governo forse ce la fa a capire queste due SEMPLICI COSE. Ma i Sindacati si devono Svegliare e andarci giù Duro. Del tipo o Così o Fermiamo Tutto ad OLTRANZA. Cosa ne pensate?
C’e poco da dire e tanto da fare.
Il governo ha altro a cui pensare e non ha intenzione di mettere mani alla riforma pensionistica.
I politici sono in attesa di scatenarsi non appena ci si avvicina al periodo elettorale sfornando idee bizzarre che non si realizzeranno mai pur di raccogliere qualche voto n piu’, ma dei lavortarori se ne fregano altamente, per non parlare della serietà, non ne trovi uno che mantenga ciò che promette o che per lo meno si impegni a realizzare ciò in cui crede.
Il ministro del Lavoro non si sa cosa faccia, non ha mai lavorato in vita sua un ora da un privato non l’ha mai fatto, non sa cosa significa lavorare, e se la spassa alle nostre spalle. Dovremmo rivolgergi alla trasmissione televisiva “CHI LA VISTO” per vedere se qualcuno lo trova.
I sindacati sono in letargo ormai da 20 anni, sono li solo per far presenza, le battaglie non sanno cosa siano, probabilente non ci hanno mai partecipato.
I passacarte nel pubblico se la ridono alle spalle dei lavoratori.
I lavoratori, gli unici a vantare diritti, sono presi a pesci i faccia e purtroppo si accontentano di cio’ che gli viene detto e rimangono passivamente a fare il loro dovere.
Ciò detto, se non si scende in piazza non otterremo nulla. Bisogna tornare nelle piazze , con o senza sindacati al seguito.
Non vedo alternative.
Dopo 41 anni di lavoro penso che il lavoratore si possa ritirare con una pensione dignitosa.
La riforma delle pensioni deve essere affrontata a prescindere da quello che sta succedendo, sono ministeri diversi, che si occupano delle diverse problematiche, per cui bando alle ciance, e si prosegua alacremente con gli incontri.
Certo, nessuno qua è così ingenuo da credere che la volontà del Governo sia quello di venirci incontro alle nostre richieste, ma bisogna lavorare per trovare un compromesso, esempio: dai 63 anni l’uscita con quanto versato, e/o con massimo, e dico massimo, 42 anni di contributi per l’anticipata.
Per le donne un anno in meno, senza nessun tipo di penalizzazione e finestre assurde.
Soldi dove vogliono, ne trovano, e senza batter ciglio, adesso devono soddisfare anche chi, ha, con quanto versato, contribuito per 4 decadi alle sorti del paese, ed è sempre stato bistrattato da leggi una più allucinante dell’altra.
Non dobbiamo più essere presi in giro, e soprattutto la mia generazione, ha dato, anche fin troppo!
Nessuno sta chiedendo regali ma solo equità e giustizia!
Mi spiace, rispetto il suo pensiero ma non sono d’accordo con lei.
Il compromesso è già la proposta dei sindacati: 41 anni di contributi o 62 anni di età anagrafica.
Sono anch’io della sua generazione e come lei quando ho iniziato a lavorare ho siglato un contratto con lo stato (INPS) che prevedeva il pensionamento dopo 35 anni di lavoro.
Troppo facile cambiare le regole a partita in corso solo perché si sono fatti male i calcoli.
Se qualcuno ha sbagliato che paghi, Stato compreso!
Spero solo che i sindacati tengano duro e non cedano nemmeno di un solo giorno.
Parola d’ordine: 41/62!
Un saluto a tutti e un ringraziamento ai gestori del sito che ci permettono di esprimere liberamente (con educazione) le nostre opinioni su un tema così importante
forse non mi sono spiegato; hanno già detto di no a questa ipotesi; i 41 anni non bastano; i 62 anni non bastano; a queste condizioni vai con la RITA se hai fatto pensione integrativa e la pensione la vedi a 67 anni; il sindacato: lasciamolo perdere; si fanno prendere in giro sulla nostra pelle; o sono complici; oppure 41 anni e 10 mesi più finestra se sei donna; 1 anno in più se sei uomo; o quello che decideranno quest’anno e come già detto la patata non è più bollente; ormai è da ustioni di 3° grado ; e attento alle promesse elettorali a breve o alla lunga ( credo piuttosto a breve) saluti ai gestori del sito
Si che paghino, ma con che soldi? Con i soldi di quelli che andranno in pensione a 69/70 anni con il 50% dell’ultimo stipendio?
Qua la patata bollente è diventato un cetriolo da servire alle generazioni future, fa lo stesso l’importante è che non pago io? Bellissimo modo di pensare, complimenti, tutti bravi con il cu#o degli altri……