Continua la polemica sulle due misure cardine del Governo Meloni in ambito previdenziale, quota 103 e la proroga dell’opzione donna. Entrambe le proposte hanno sollevato un grandissimo polverone mediatico e tanto dissenso da parte dei lavoratori e da alcuni esperti che ritengono ingiuste le due proposte di flessibilità in uscita così come pensate dall’attuale Governo Meloni.
In questi giorni Orietta Armiliato, Comitato Opzione donna social, sta facendo pressing al Governo, e ai sindacati affinché si ritorni alla proroga della misura originaria, allo stato attuale però non è ancora dato sapere quale sarà il testo definitivo della prossima legge di bilancio 2023, sebbene le bozze in circolazione spaventino e non poco le lavoratrici. Vi è anche chi come Otto, un nostro lettore, sostenga che in realtà il polverone su opzione donna sia studiato per distogliere l’attenzione da Quota 103, che così verrà approvata senza battito di ciglia, nonostante la delusione enorme dei precoci. Cesare Damiano ex ministro del Lavoro è intervenuto al riguardo. I dettagli di seguito:
Pensioni anticipate 2023, Proroga opzione donna con figli e per alcune categorie: misura stravolta
Nel dibattito Opzione donna è intervenuto ‘a gamba tesa’ anche Roberto Ghiselli, ex segretario confederale Cgil, con cui ci siamo sempre rapportati ed oggi presidente del CIV-INPS, che ha dichiarato affranto:
“Potenza della comunicazione. Per come viene presentata da alcuni organi d’informazione, la proroga di Opzione Donna sembrerebbe un aiuto alle donne e avrebbe il merito di favorire quelle che hanno avuto dei figli. La verità è che la platea delle possibili fruitrici di Opzione donna è stata del tutto svuotata rispetto al passato, innalzando l’età di accesso da 58 a 60 anni, o 59 per chi ha avuto un figlio e, soprattutto, limitandola ad alcune categorie di persone. Come si può capovolgere il senso delle cose”
Dalla sua Orietta Armiliato, fondatrice ed amministratrice del Comitato Opzione donna social, nella giornata di ieri ha scritto: “ Se dovesse essere validata la norma come ri-scritta nella versione che sta circolando (ancora non confermata) la platea cui sarebbe destinata è pari a 2.900 donne. Le briciole delle briciole delle briciole”
Otto, un nostro lettore, dalla sua sostiene che questa misura che così riscritta parrebbe anche discriminatoria sembri essere stata fatta di proposito al fine di creare dibattito e spostare il focus su altre misure che passeranno senza troppi problemi come la Quota 103: “– OPZIONE DONNA modificata è stata inserita apposta (mossa tattico-politica) per confondere le acque: interverranno in parlamento per riportarla come era e si prenderanno il merito per non aver cambiato nulla!” Poi interviene su Quota 103:
Pensioni anticipate 2023, Quota 103 ( 41 anni +62 anni) inutile e beffa i precoci
Otto aggiunge: “ Alcuni politici della Lega, fra cui un ex Sindacalista, si inserivano nel malcontento dilagante e promettevano quota 41 ed abbiamo visto come è finita… con le briciole, una quota 41 dai 62 anni con molti altri paletti, ed una ULTERIORE PRESA IN GIRO per chi lavora da 4 DECENNI. Un LAVORATORE che ha raggiunto o raggiungerà i 41 anni di contribuzione, sia essa effettiva o figurativa, non dimentichiamoci infatti che molti lavoratori hanno attraversato difficoltà coperte da cig o naspi, ha il SACROSANTO DIRITTO ad andare in PENSIONE e i conti dell Previdenza non possono gravare su chi ha scelto di iniziare presto a lavorare !!”
Sulla questione interviene anche l’onorevole Cesare Damiano che in una nota stampa ANSA confidando in primis che la proroga dell’opzione donna, dopo le numerose polemiche, torni all’origine, ricorda come non si possa dimenticare l’altra norma, quota 103 appunto, che rischia di passare: “Durante la campagna elettorale è stata a lungo sbandierata dalla Lega ‘Quota’ 41 a prescindere dall’età. Adesso i 41 anni di contributi vengono legati ai 62 anni di età per arrivare a ‘Quota’ 103: si tratta di una modifica pesante”.
Deciso nelle sue dichiarazioni a proposito della Legge di Bilancio Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail, “Si dimentica un fatto: che questa norma era stata pensata per i lavoratori ‘precoci’, cioè per coloro che hanno cominciato a lavorare dai 15 ai 18 anni. Persone che sono entrate presto al lavoro, con la terza media o la scuola professionale, perché non hanno potuto proseguire gli studi e per le quali si diceva che svolgere per 41 anni un lavoro, perlopiù da operaio, era più che sufficiente per poter andare in pensione. Queste persone maturano i 41 anni di contributi con una età che va dai 56 ai 59 anni. Sono quindi escluse dalla norma prevista dal Governo. Chi matura il requisito a 56 anni, anziché aspettare altri 6 anni, utilizzerà l’attuale normativa e andrà in pensione, a prescindere dall’età, con 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno se donna)”. “Dunque, i veri precoci non avranno nulla: chiediamo al Governo di correggere questa ingiustizia, come è stato fatto per Opzione Donna, e di includerli nell’anticipo pensionistico”.
Sulle varie dichiarazioni aspettiamo un vostro commento nell’apposita sezione del sito. Lo scopo come sempre è tenere vivo il dibattito, affinché il focus resti sulla previdenza.
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Basta con i baby pensionati under 60 e basta con i lamenti, i soldi sono pochi perciò giusto fissare i 2 limiti minimi di accesso sia di età a 62 che di contributi a 41!
Stiamo ancora pagando iI costo dello scandalo dei baby pensionati andati in pensione prima dei 60 anni, a 40, 50 anni d’età, adesso basta e basta con l’opzione donna che è una vecchia discriminazione anticostituzionale in quanto riservata solo alle donne!
Si deve pensare anche al futuro, il peso ricade sulle nuove generazioni che dovranno avere anche loro il diritto alla pensione.
Bravo il governo che è riuscito a trovare una giusta soluzione, seppur temporanea.
È un sistema marcio che è sbagliato dall’inizio.
Se ci troviamo in questa situazione non è colpa di chi ha lavorato e ha sempre versato i contributi.
I soldi all’inps Sono stati sperperati per anni e mal gestiti con investimenti immobiliari che sono vergognosi e fatiscenti e nessuno paga per tutto questo, è bello giocare con i soldi altrui, e se va male amen. Adesso siamo costretti a sottostare a decisioni politiche per andare in pensione perché i soldi non ci sono, dicono, ma quelli che io ho versato per 41 anni e quelli che hanno versato tutti i lavoratori dove sono finiti? Servono per pagare colleghi più fortunati di me che hanno vinto qualche lotteria Inps? È possibile che un sistema pensionistico cambi di continuo e metta a repentaglio ogni anno la vita delle persone? Spero soltanto di avere la salute per poter tirare avanti e riuscire a godermi un po’ di ciò che ho pagato e non darla vinta a questi farabutti che mi hanno truffato.
Vergogna, Vergogna. Le promesse elettorali e gli Slogan di allora si sono dimostrati, ancora una volta, una pubblicità ingannevole. Non c’è stato nessun superamento della legge Fornero, anzì c’è stato un peggioramento rispetto all’attuale situazione. Con quota 103 si toglie la possibilità di accedere al pensionamento con 41 anni di contribuzione ai precoci che non raggiungono certo i 62 anni. In sintesi il governo si appresta ad emanare una norma, seppur transitoria, che va nella direzione opposta, riservate a pochi lavoratori, meno di 12.000 e che prospetta le vere intenzioni: il ritorno alla legge Fornero “come strutturata fin dall’inizio”. Altro che superamento, altro che cancellazione, ci stanno portando proprio la’ .
Sono Deluso, Amareggiato questa proposta è una pura vigliaccata, mentre i sindacati stanno a guardare….
La Tridico non viene presa in cinsiderazione per RAGIONI POLITICHE R NON DI MERITO perché è la proposta che viene dai 5S ( Tridico è stato messo a capo dell INPS da loro. Saluti
Il problema non è che qualcuno o qualcosa ha spostato il dibattito su altri temi, ma piuttosto che coloro che dovrebbero rappresentarci il sindacato tutto, ha perso la sua Mission, da troppo tempo, da troppi anni, regna sacra la confusione nelle loro menti. Vogliono andare a palazzo per parlare del tetto dei pagamenti con il bancomat, del cambiamento climatico, del caro energia, sono diventati dei tuttologi sentendosi come la mosca del mugnaio, hanno snaturato l’essenza della loro vera missione. Sono convinto che con nessun governo, riusciranno a mettere mano alla riforma pensioni badando all’interesse dei lavoratori, perché il loro primo interesse e di non perderli di “vista” ma di tenerli imbrigliati per “sempre”.
Delusione si e molta ma attenti salvini e durigon e anche i sindacati che tutti insieme promettevano 41 X TUTTI che la prossima volta che andremo al voto faremo noi la cosa giusta
Buon giorno Antonio.
Le risulta che sia mai stata fatta la “cosa giusta” … ad esempio dopo che hanno partorito la riforma Dini o la riforma Fornero?
Questo perché ci si lamenta sempre della Fornero quasi a dimenticarsi che tutto è partito da Dini.
Saluti
Scusate ma non riesco a capire questo dramma sulle pensioni
Mi sembrate persone che affrontano un leone non sapendo che la brutta fine la fate voi.Se posso ma me ne scuso in anticipo fate come me 56 anni e mezzo di lavoro e 40 anni e due mesi di contributi il lavoro e cosa buona e sana purché lo decidete voi giornalmente se e cosa buona fare o non fare e sana se c’ è la salute .Scrivendo così non ho scoperto l acqua calda ma ho solo fatto capire che sono italiano al 100% come chi ci governa
caro Fausto, questo tuo commento merita un commento approfondito; io dico beato te; detto questo entriamo nei particolari; a te il lavoro non pesa minimamente e sono convinto che tu sei il tipo che arrivato ai termini della legge fornero tu continuerai o continueresti a lavorare; non tutti sono come te; nella tua frase hai detto: è cosa buona perchè sei tu che decidi cosa fare o non fare; in molti casi , direi quasi tutti, decidono altri; sulla salute siamo d’accordo, quella viene prima di tutto. Io ho terminato a scuola da 3 mesi; certamente ho nostalgia ma io ogni tanto a scuola ci vado non fosse altro per dare qualche consiglio ai colleghi che sono nuovissimi del lavoro; con il senno di poi , facendo 1 anno ancora , avrei avuto anche la pensione invece di mangiarmi quella integrativa; averlo saputo prima ……………………………….; non me ne pento assolutamente; si ha più tempo per i propri interessi ; pensa, caro fausto, a chi fa lavori difficili, pesanti, complicati; qualcuno sarà anche contento di farli , ma molti non ne possono più e vorrebbero riposarsi dopo una vita di lavoro; tutto chiaro fausto? saluti a te e ai gestori del sito
Durante la campagna elettorale è stata a lungo sbandierata dalla Lega ‘Quota’ 41 a prescindere dall’età. Adesso i 41 anni di contributi vengono legati ai 62 anni di età per arrivare a ‘Quota’ 103.
VERGOGNA
SALVINI HA PRESO I VOTI E NON HA MANTENUTO LE PROMESSE.
Sindacati siete la ns. ultima salvezza. Sciopero generale!!!!!
Marco
Bravo Salvini e bravo il governo,
hanno fatto i miracoli con i pochi soldi che avevano e pensando al futuro, basta con i baby pensionati under 60.
62 + 41 è un ottima scelta sicuramente migliorativa rispetto all’attuale legge.
Gli scontenti sono una minoranza.
La legge Fornero ha delle lacune ma le misure proposte sembrano più orientate ad altro che non a migliorare l’aderenza alla realtà dello specifico dettato normativo: due gli obbiettivi che saltano agli occhi, ridurre la spesa e poter fraintendere il mantenimento della promessa di quota 41 non secondariamente privata di molte specifiche rispetto alla promessa. Attenzione politici, chiedete conferma a chi sta correndo verso il fondo classifica dei consensi, oggi non siamo più nell’epoca machiavellica dove il principe può fare ciò che vuole facendo credere a parole che il danno è invece un vantaggio! Se la Fornero si intende superarla in questo modo lasciatela com’è.
Salve, nell’articolo si fa riferimento alla beffa per i precoci, ma ci sono anche altri che sono delusi, come per esempio chi per pochi mesi nel 2022 non ha maturato i requisiti di Quota 102 e nel 2023 con 66 anni (1957) e 38 anni di contributi (Quota 104 > di 103) dovrà attendere il 2024 con Quota 106 se nel frattempo non si interverrà con qualche altra modifica geniale.
Buongiorno ,io sono convinto il Governo non toglierà mai del tutto la legge Fornero,dire questo costa molto.. ma Chi ha iniziato da Giovane a lavorare dovrà farsi tutti i
43 anni di contributi,non capirò mai questo accanimento che C…o abbiamo fatto di Male,e vero dovremmo tutti scendere in Piazza..
Premesso che VITA MEDIA dura 77 anni !
premesso che si va in pensione a 67 anni e con 20 ANNI DI CONTRIBUTI !
Quindi con 20 anni di contributi si usufruiranno 10 anni di pensione al costo di y/anno
Trovato dunque il punto EQUIVALENTE
Utilizzando questo PUNTO Equivalente si possono sviluppare discorsi e FLESSIBILITA’
Alla prima vera prova come ha reagito il governo?
Bene nei tempi, ha risposto velocemente.
Malissimo nella sostanza ed in particolare sul tema pensioni.
Qui ha sbagliato alla grande. A carte viste sarebbe stato meglio NON FAR NULLA, bastava transitoriamente rinnovare quanto in scadenza e togliere le assurde finestre.
Invece no, come al solito, per mettersi in mostra, hanno creato una nuova quota 103, peggiorativa rispetto al passato, che accontenterà i pochi fortunati dell’ambo secco e che crea innumerevoli ingiustizie, soprattutto nei confronti di chi ha iniziato a lavorare da giovane che viene doppiamente beffato. “Cornuto e Mazziato”
1) prima perchè pur avendo superato i 41 anni di contributi non gli permetto di andare in pensione perchè non raggiunge i 62 anni e lo costringo a lavorare altri due anni.
2) secondo perchè al vincitore dell’ambo secco, gli concedo il privilegio di restare al lavoro premiandolo con una detassazione di circa il 10%, come dire oltre a versare per meno anni ti do’ pure un premio “OLTRE AL DANNO LA BEFFA”.
Dove stà la logica di questa proposta proprio non lo capisco, dove sta la giustizia?.
BRAVI, BRAVI, COMPLIMENTI! .
Quando eravate all’opposizione, A PAROLE, sembrava foste capaci di FARE MEGLIO, ora che siete al governo RIUSCITE a fare anche peggio.
In estrema sintesi siamo passati dalla pentola alla brace.
Buongiorno Pietro.
Lei ha ragione su tutto il campo.
Alcuni che scrivono sul sito però ci avevano avvisato che il sistema, preso dal punto di vista di chi fa i conti ( e qui preciso che i conti li fa la UE non i politici del momento che eleggiamo in base, forse, alle promesse) è visto riferendosi più all’età che ai soli contributi e, inoltre, al fatto che in Italia ci sia ancora una discreta quantità di sistema misto.
Lasciamo perdere il debito, il livello degli stipendi, quanti disoccupati ecc. ecc.
Il problema sta tutto qui e i pensionati delle altre nazioni non vogliono che il loro “tesoretto” venga dilapidato (causa moneta unica) perché qualcuno forse segue regole favorevoli se confrontate alle loro; vero o falso che questo sia.
L’ Europa aveva bisogno ancora di un mezzo secolo per allineare le sue diverse economie prima di allinearsi a una moneta e ora, non solo le pensioni, ne soffrono le conseguenze.
Saluti
Come volevasi dimostrare, i due pagliacci hanno partorito l’ennesimo obbrobrio, quota 103.
Io che sono nato nel 1961 e che ho già maturato 42 anni e 3 mesi di contributi, con la loro “splendida” intuizione andrò finalmente in pensione (per fortuna, a questo punto) con la legge Fornero. E si, perchè per poter usufruire della loro “idiozia” dovrei comunque maturare entrambi i requisiti, essendo nato a novembre e applicando la solita “ruberia” della finestra di 3 mesi potrei utilizzarla solo nel febbraio 2024, peccato che con la Fornero da novembre posso essere in pensione al netto dei 3 mesi di finestra.
Buona fortuna a questo punto a tutti quelli che dovranno aspettar la “vera riforma” per il 2024, ne vedremo delle belle, altro che Fornero.
Dimenticavo, come sempre sindacati NON PERVENUTI, invito vivamente a chi ha ancora la loro tessera di disdirla immediatamente e spendere quei soldi in qualcosa di più utile
Vincenzo
é certo che non c’è mai limite al peggio sono riusciti a rendere pressochè inaccessibile opzione donna che già aveva i suoi limiti perchè toglieva il 30% all’assegno pensionistico e considerando che la stragrande maggioranza delle pensioni da lavoro sono in media 1200/1300 euro al mese fatevi un pò di conti e addirittura c’è chi vorrebbe opzione uomo certo è un opzione ma sia chiaro che sarebbe per pochi. Su quota 103 poi si sono superati io a 62 anni ne avrò 43 di contributi a questo punto io chiederei che non fosse toccata la Fornero, che è stata una porcata ma perlomeno è chiara ,perchè questi peggiorano tutto quello su cui legiferano e lo fanno consapevolmente sulla nostra pelle.Non c’era tempo : cosa ci voleva a lasciare ape social e opzione donna così com’erano magari abbassando un’anno per ogni figlio fino a max. 2 anni ma senza alzare l’età a chi non ne ha e per esempio portare i contributi a 42 per gli uomini e 41 per le donne senza paletti e penalizzazioni, così tanto per cominciare? saluti
Quota 103……. è un modo per inserire la falsa bandierina 41…… e ritenere i pensionandi italiani una massa di idioti e smemorati…..dotati della memoria di un criceto.
e favorendo ancora gli over62…… numero fisso di salvini e durigon ……come in quota100……
LA QUOTA41 (41=CONTRIBUTI INPS VERSATI)…… PER TUTTI …. SENZA SE E SENZA MA
NON ESISTE ……. NON E’ MAI ESISTITA ……. E NON ESISTERA’ MAI………
RESTA QUANTO PREVISTO DALLA LEGGE N.214/2011 (….detta Fornero)
41 anni e 10 mesi per le donne di contribuzione previdenziale + 3 mesi di finestra
42 anni e 10 mesi per gli uomini di contribuzione previdenziale + 3 mesi di finestra
QUESTI CONTRIBUENTI INPS SONO COLORO che più hanno versato, versano e verseranno per ottenere una pensione chiamata pensione ordinaria anticipata (per anzianità contributiva)……..E PER PAGARE LE PENSIONI IN ESSERE.
IN OGNI CASO SAREBBE STATO PIU’ EQUO RIMODULARE “IL POSSIBILE” LE USCITE PARTENDO DA CHI OGGI HA PIÙ VERSATO ed ha già raggiunto e superato i 41 e/o 42 anni di contribuzione……….
ED INVECE ……. QUOTA 103….. 62anni di età e 41 anni di contributi
……la bandierina-feticcio…..finale.
Fino a quando ……..salvini? Fino a quale elezione?
UN APPELLO PER QUOTA 103 !!! COSÌ COM’È IMPOSTATA NON È UN “AMBO SECCO” MA È UN “FURTO SECCO” ! Pochi purtoppo ne parlano. Se dopo 41 ANNI hai versato contributi per una pensione di 4000 euro e oltre lordi non vedo perchè non devi avere la PENSIONE CORRISPONDENTE AI TUOI CONTRIBUTI VERSATI !!! Come dissoccupato non trovando più lavoro LO STATO in questi anni MI HA CHIESTO DISSANGUANDOMI una cifra indicibile di contributi volontari , cifra poi ulteriormente aumentata poichè ogni volta indicizzata all’inflazione ! Ora dovrò continuare a pagare altri 32000 EURO ( TRENTADUEMILA EURO ) fino a ottobre 2023 per inseguire e raggiungere il requisito di quota 103 ! PER CHE COSA ??? PER CHE COSAAAA !??? Per vedermi RUBARE SUBITO DOPO PIÙ DI 1000 EURO AL MESE , PER 13 MENSILITÀ , PER 5 ANNI ??!!!! ( .. Che nel frattempo saranno diventati 6 anni .. 7 anni .. ) QUESTA È ROBA DA USURA QUESTO È STROZZINAGGIO .. NON PUÒ ESISTERE UN’ INDECENZA
DEL GENERE IN UN PAESE “CIVILE ” !!! Se uno ha raggiunto DOPO ESSERE STATO “PROSCIUGATO” I REQUISITI RICHIESTI PAGANDO TUTTO E DI PIÙ fino all’ultima goccia ciò che c’era da pagare .. vedersi ora trattenere il proprio denaro è una schifezza è un atto incivile vergognoso che equivale a una rapina a UN VERO FURTO ! AMICI di pensionipertutti.it AIUTATECI COIVOLGENDO CHIUNQUE POSSA INTERVENIRE, SINDACATI COMPRESI, PER BLOCCARE PRIMA CHE PASSI IN PARLAMENTO QUESTO “SCEMPIO ” QUESTA “RAPINA” CHE RIGUARDA NON “I RICCHI”, MA I SACRIFICI I RISPARMI .. I SOLDI DI “GENTE NORMALE”.
Purtroppo come dici tu caro Franco, uno scempio!! Pensioni per TUTTI speriamo possa essere incidente nelle decisioni di questi politicanti che ci vogliono “affossare” con quota 103!!…L’ambo secco deve restare tale e quale senza paletti di reddito e mensilita’ “LORDE”;
la pensione deve corrispondere a quanto versato dal lontano 1982; anche i Sindacati sono ancora muti su quest’argomento…SVEGLIATEVI…quando sarete a rapporto dalla Meloni…rimango superdeluso da chi in questi ultimi anni ci ha….”governato”…saluti ai gestori SITO – Demetrio
Sono molto delusa, il nuovo governo poteva sfruttare l’inizio legislatura almeno per fare quei correttivi indispensabili a rendere l’attuale normativa pensionistica un po’ più equa e meno farraginosa, in attesa di ripensare a tutta la riforma il prossimo anno.
Invece non si sono minimamente applicati al tema pensioni, perdendo questa bella occasione!
Tanto chissenefrega, si parla di lavoratori, gli schiavi moderni, che alla fine sostengono queste pseudo democrazie.
A mio parere si poteva fare subito:
– rendere possibile coprire volontariamente i buchi contributivi antecedenti il 1996;
– accesso ad anticipata per disabili e per caregiver senza vincolo di essere anche precoci;
– fissare età precoci a prima dei 20 anni;
– ricongiunzione gestioni separate non onerose;
– abolire tutte le finestre;
– separazione gestione previdenza da assistenza;
– abbassare l’età di anzianità almemo a 66 anni, in modo da riallinearsi alla media europea.
Sicuramente qualcosa mi è sfuggita, invito tutti a completare l’elenco.
Invece hanno partorito una quota 103 che suona come una beffa (scandalosa per i precoci), per non parlare di Opzione Donna, resa ora addirittura anticostituzionale.
E il bonus 10% per restare al lavoro poi chi lo pagherebbe?
Dei lavoratori non interessa niente a nessuno, politica e media continuano a parlare in termini di spesa pensionistica che grava sulle casse dello Stato, omettendo che si tratta per la maggior parte di soldi dei lavoratori (salario differito), e quand’anche si renda necessario ogni tanto un aiuto dalla fiscalità generale, penso siano soldi spesi più che bene, che avrebbero l’effetto di rivitalizzare l’economia grazie a una maggiore capacità di spesa dei pensionati.
Invece no, il lavoratore che ha sostenuto il Paese con il suo lavoro (spesso sottopagato) deve essere solo spremuto e mortificato, mentre banche e altri soggetti possono essere aiutati….
Questa è l’Italia!
Spero che il prossimo anno si impegnino seriamente, andandosi a studiare la normativa in vigore prima del varo della legge Fornero, ripartendo da lì per aggiornarla all’aspettativa di vita reale, non ipotetica.
Grazie per lo spazio!
Ho un collega che aveva centrato l’ambo 62-41 ed era felicissimo…”mi dispiace per chi non riesce ad entrare ma io mi sono salvato, stavo per scoppiare, sono completamente demotivato…”
Qualche giorno dopo ha letto i dettagli della legge di bilancio e ha scoperto il limite d’importo stabilito di 5 volte la minima, cioè massimo un importo netto di 2.000 euro. Lui ingegnere di livello superiore aveva una aspettativa di 3000 euro al mese almeno se non di più dopo una vita spesa sui cantieri lontano dalla famiglia, non sceglierà più di andare in pensione, perderebbe 1000 euro netti al mese che è UN FURTO LEGALIZZATO da parte del governo. Morale della storia? resterà ancora al lavoro, voglia e impegno al minimo a scapito di una azienda ma con 300 euro al mese in più…
Chi abbiamo messo al governo?
Ma una Armillato che si opponga a tutto ciò che hanno in mente di fare e non solo alla porcata di opzione donna non esiste ?
Ho partecipato ieri ad un’assemblea sindacale e sembra che il loro unico interesse sia il prossimo convegno. Vergogna
Prego che od ritorni com’era prima. Sarebbe il più bel regalo di Natale.
In pratica non solo devi avere 35 anni di contributi (che per tante non sono affatto pochi), non solo ti vedi l’assegno decurtato a vita per un terzo (e sono poche quelle che possono realmente permetterselo), non solo devi comunque attendere una finestra lunga 1 anno, non solo devi verificare l’età sulla base dei figli che hai avuto (e se di figli non ne hai sei penalizzata perché in pratica esci a 60 + 1 di finestra = 61 anni d’età) MA IN PIÙ DEVI ANCHE ESSERE O INVALIDA, O BADANTE DI INVALIDO, O SENZA LAVORO PERCHÉ LICENZIATA (Non dimissioni, proprio licenziata).
In pratica se sotto l’aspetto formale lasciano in piedi, nominalmente, l’opzione, di fatto la svuotano completamente di contenuto e di significato, rendendo la strada impercorribile per il 99,9% della potenziale platea.
In estrema sintesi: hanno ANNULLATO OPZIONE DONNA. La cosa più sbalorditiva è che per la prima volta nella storia d’Italia abbiamo un PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DONNA, UN MINISTRO DEL LAVORO DONNA, E UN MINISTRO DELLE PARI OPPORTUNITÀ DONNA … incredibile.
Sarà ma io sono sempre convinto che la vera riforma deve essere per tutti. Tipo 66 anni o 42 anni di contributi, tanto per dare un segnale di discontinuità con la Fornero. Poi non si comprende perché non hanno attuato la riforma Tridico, cioè la possibilità di andare in pensione a 62 anni provvisoriamente col contributivo. Costava poco e risolveva il problema dei “vecchi” disoccupati. Invito tutti i partecipanti al forum a cambiare punto di vista. Le cose costituzionali si fanno per tutti, Inps o no che siano. La stagione dei privilegi e delle discriminazioni deve finire.
Giovanni, giusto ieri sera , per l’ennesima volta hanno invitato la Fornero a parlare di pensioni; ha parlato del debito pubblico che piaccia o non piaccia esiste; in un altra trasmissione hanno parlato di evasione fiscale visto che il nostro presidente è andato a trovare quello svizzero; detto questo: dopo quota 100 hanno come si dice chiuso i battenti , pare che noi fregati del 1960 e tutti gli altri dobbiamo salvare l’italia dal debito pubblico; noi facciamo la nostra parte ma evasione fiscale, ponte sullo stretto, corruzione quelle no? detto questo: questo è ancora poco: la perla sarà l’anno prossimo quando diranno: o legge fornero o ti lascio andare prima ma tutto contributivo; proposta tridico? è schifosa, ma per loro neanche quella perchè non vogliono rischiare che , dico una cifra ipotetica, 100.000 persone la accettino; questa quota 103 è mascherata perchè ci sono tanti vincoli che non la rendono appetibile; io potessi la prenderei perchè quella successiva potrebbe anche essere migliore ma anche peggiore o non esserci proprio, saluti a te e ai gestori del sito
Gent.mo P.Prof certo che sono i pensionati che devono salvare l’Italia. Quanta roba paga l’INPS che non è previdenza e nel resto d’Europa non è a carico della previdenza? L’INPS è il bancomat dello stato che lo ammettano o no. E i new entry su questo sono in linea con il passato per quanto starnazzino per distinguersi.
Fiducia alla politica sulle pensioni e’ come firmare una cambiale in bianco…
Insomma le solite volpi a guardia del pollaio…
Buona sera, Sig. Giovanni
condivido con lei che se volessero dare un segnale forte è opportuno ELIMINARE i mesi per la finestra che grida vendetta a cospetto di Dio e ridurre di alcuni mesi i fatidici 43,1 (42 e 10 mesi + 3 mesi), il problema è? MANCA LA VOLONTA’ POLITICA di FARE.
Per quanto riguarda la proposta Tridico, su questo punto sono molto dubbioso, in quanto persone che raggiungerebbero la quiescenza 3/4/5 anni prima dei 62, verrebbero congedati con il sistema retributivo ed al raggiungimento dei 62 anni verrebbe elargita con il misto.
COSA CHE NON ACCADRA’ MAI, dato che fra 4/5 anni QUESTO GOVERNO (se non prima) non ci sarà più, coloro che saliranno al potere a Palazzo Chigi, congeleranno lo stato di fatto la situazione delle pensioni con il sistema contributivo per tutti, pertanto
Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto
Chi ha rato, ha rato, ha rato
Scurdámmoce ‘o ppassato, simmo ‘e Napule paisá!
Ridurre a 42 anni senza finestre e penalizzazioni sarebbe un buon compromesso.
Buona sera.
Errore : volevo dire congedati con il sistema CONTRIBUTIVO e successivamente misto
Sarà ma io sono sempre convinto che la vera riforma deve essere per tutti. Tipo 66 anni o 42 anni di contributi, tanto per dare un segnale di discontinuità con la Fornero. Poi non si comprende perché non hanno attuato la riforma Tridico, cioè la possibilità di andare in pensione a 62 anni provvisoriamente col contributivo. Costava poco e risolveva il problema dei “vecchi” disoccupati. Invito tutti i partecipanti al forum a cambiare punto di vista. Le cose costituzionali si fanno per tutti, Inps o no che siano.
Che delusione, solo promesse elettorali poi tutto cancellato appena si è al potere, peggio di così non si poteva fare
E poi promesse fatte da gente da anni in parlamento, questa è una notevolissima aggravante. E’ meglio che costoro campino di politica perché fuori da lì, con una credibilità del genere, non vivrebbero un giorno.
Con questo governo di male in peggio i furti fatti ai lavoratori si dovrebbero pagare ma siamo italiani.paese di grandi ladroni.
Forse un po’ fuori dal coro, ma ritengo anche che ci sia molta “distrazione” e populismo sul limite della pensione a 5 volte la pensione minima (lordo): chi ha pagato per anni contributi elevati anche per gli altri ora si trova a dover rifiutare opzione 103 anche se ne avrebbe diritto perché prenderebbe molto meno di quello che i suoi contributi versati gli garantirebbe. Non sento grandi voci a difesa di questa posizione più che legittima.
Hai perfettamente ragione. Questo vuol dire scoraggiare pesantemente chi ha versato di più ed avrebbe diritto ad una pensione proporzionale . Trovo la cosa ingiusta e sarebbe da capire se è costituzionale.
Esatto Luciano anche io rientro nella casistica che proponi e che mi costringe ad attendere a questo punto la fornero anticipata! Vediamo cosa partoriranno sul “Bonus della decontribuzione” per chi pur avendo acquisito il diritto a quota 103 decide di rimanere a lavoro. Anche in questo caso grande confusione, si parla della sola quota inps (circa 10%) a carico del lavoratore ma si parla anche di dare tutta la quota versata all’inps (circa 33%). Ma attenzione bisognerà farsi bene i calcoli perchè di sicuro “cristallizzeranno” la pensione alla data di richiesta del bonus e quindi il dilemma sarà: meglio il bonus subito per 1-2 anni o una pensione più bassa per sempre? Da due calcoli “fatti in casa” la differenza la potrebbe fare se sceglieranno di dare solo il 10% o tutto il contributo (33%) sulla falsa riga di quello che fece Maroni all’epoca. Tenga anche presente che il bonus sarà sicuramente tassato irpef.
La domanda che mi pongo è la seguente: in caso optassero per la sola quota del 10%, la rimanente parte continuerebbe ad essere versata dalle aziende all’inps? Ma allora in questo caso perchè dovrebbero “cristallizzare” la pensione se non per la sola quota del 10%? Questa domanda la pongo anche alla redazione.
Grazie e saluti a tutti.
Condivido pienamente il tuo pensiero. Visto che quota 103 non è cumulabile e che, almeno da quanto si legge da anni, gli stipendi in ambito pubblico sono bassi, questa legge favorisce proprio loro, assicurando un ricambio generazionale. Al limite, il tetto avrebbe essere applicato anche fino alla fornero anticipata (42+10 o 41+10) e non solo alla vecchiaia (67 anni)
ti rispondo io Roberta M e se mi legge anche Don 62: se tu non raggiungi i 42 e 10 mesi o i 41 e 10 mesi non li hai raggiunti; quindi cosa rimane? i 67 anni; semplice; stendiamo un velo pietoso; saluti a te, a don 62 e ai gestori del sito
Anche questo è un furto, ma non ho capito se il furto avviene fino all’ipotetico 42,10 mesi per gli uomini o fino ai 67 anni!
finalmente qualcuno ha anche evidenziato quest’altro paletto…da parte dei nostri politicanti che hanno cambiato cio’ che promettevano in campagna elettorale – davvero promesse solo al vento e null’altro…5 volte la pensione minima…e chi ha contributi alti e potrebbe prendere 4000,00€ loridi…perche’ deve rimetterci cosi tanto??? Duringon e Salvini cosa dicono a tal proposito
Attenzione ad usare il termine precoce.
Qualcuno può intendere che i precoci sono solo coloro che hanno maturato almeno 52 settimane di lavoro prima del compimento dei 19 anni di eta. Questo perchè la normativa indica tale condizione.
I precoci a mio avviso sono tutti coloro che hanno iniziato a lavorare da giovani e che oggi si trovano ad aver superato i 40 anni di lavoro con un eta inferiore ai 62 anni. Faccio un esempio familiare, un giovane studente che ogni anno si è fatto 2,5 mesi di lavoro per aiutare la famiglia si ritrova a 19 anni ad aver lavorato per 48 settimane, che non sono le 52 richieste ma è evidente che va considerato al pari di un precoce.
Quindi, per intenderci, ci si può trovare di fronte a situazioni di persone che hanno già maturato 42 anni di contributi, che hanno solo 60 anni di eta e che, per qualche settimana, non raggiungono le 52 settimane di contribuzione prima del compimento dei 19 anni di eta. Ovviamente hanno tutto il diritto di ritirarsi in pensione prima di coloro che oggi hanno 41 anni di contributi e 62 di eta.
Buongirono Erminio.
Il suo è un buon ragionamento.
Ma oggi ci dicono che abbiamo 700.000 persone da sostenere economicamente (RDC), tra cui non pochi giovani, bollati come in occupabili a causa del livello d’istruzione fermo alla quinta elementare o alla licenza media.
Questo mentre il suo esempio è esportabile a quei molti ragazzi che nel periodo estivo di chiusura delle scuole si davano e si danno da fare, trovavano un’occupazione per sostenere la famiglia e ne ricavavano il versamento dei contributi.
Una condotta che mi rammenta tempi passati da oltre 40 anni, quando il funzionario dell’ufficio di collocamento ti concedeva la possibilità di svolgere un lavoro estivo trovato ma che poi, l’estate successiva, quando ti ripresentavi nel suo ufficio te lo impediva perché decideva di assegnarlo ad altri.
Se non avessi subito queste regole o comportamenti che fossero, la Pensione Anticipata Fornero l’avrei potuta raggiungere con quasi un anno di anticipo.
Precoce o non precoce, il premiare quel giusto i molti giovani che s’impegnavano in un lavoro dai 15 anni in su e frequentando perfino le scuole superiori serali che allora duravano 6 anni, a me pare corretto; senza dimenticare che esiste una matematica attuariale, al momento non ancora smentita.
Certamente buona parte del lavoro produttivo oggi è sparito perché esportato. Certamente non si può immaginare di raggiungere i livelli di produttività del nord Europa agendo solo sugli stipendi.
Certamente necessità portate più gente al lavoro regolare o le conseguenze ricadranno ancora sulle pensioni.
Il problema è come fare.
Quando poi sento qualcuno in TV che suggerisce … facciamogli fare almeno un corso di inglese … mi cadono le braccia.
Sono riusciti nel raro intento DI SCONTENTARE TUTTI. Donne, precoci, tutti a lavorare (scontenti) mentre moltissimi GIOVANI CHE LO DESIDERANO restano a casa. UNA PESSIMA POLITICA ECONOMICA CHE rabbercia qualche tozzo di pane a qualcuno tra chi li ha votati, lasciandone altri affamati, sempre tra chi li ha votati. Una legge di bilancio fatta nei tempi giusti (in fretta)….come una minestra fatta malissimo. Prima vera prova governativa andata male. Sarebbe stato meglio NON FAR NULLA facendo un anno di transizione con vecchie regole per poi fare CAMBIAMENTI PENSATI ED EQUI. VOTO 3
io credo che alla fine noi nati nel 1960 dobbiamo aver commesso crimini tali da punirci così pesantemente: ma se veramente volevano risparmiare abbassavano a 63 anni e alzavano a 40 ; almeno sanavano un’ ingiustizia colossale dopo 2 anni; pazienza, ce ne faremo una ragione; saluti ai gestori del sito
Ha ragione prof Paolo, la classe 1960 e’ stata la più penalizzata perché non è andata in pensione con la legge formero,con la quota100,con la quota Draghi e non andrà con la quota 41 e la cosa assurda è che andranno in pensione chiha 62 anni e 41 di contribuzione e rimarranno fuori dal pensionarsi nel 2023 persone con 63 anni di età e 40 anni di contribuzione! E ‘ una ingiustizia !
Opzione Donna sarebbe equa solo se associata ad Opzione Uomo, altrimenti è palesemente incostituzionale. Per legge non dovrebbero esserci disparità fra i sessi, invece ci sono eccome e nessuno grida allo scandalo. Giorgia Meloni aveva proposto di introdurre Opzione Uomo, ma è stata stoppata da Landini per puro spirito ideologico. La verità è che ormai la quota retributiva costituisce una porzione esigua del monte contributivo, per cui andrebbe accettata tranquillamente anche dai sindacati. La soluzione è dunque introdurre Opzione Tutti, oppure abbassare l’età del pensionamento di vecchiaia a 62 anni in luogo degli attuali 67. Non vedo altre soluzioni. Le quote, qualsiasi esse siano, saranno sempre troppo penalizzanti e difficili da far combaciare.
Opzione tutti sarà la riforma 2024 col tutto contributivo. 62 anni sono pochi mi accontenterei di 65 ma non lo faranno.
Opzione tutti con gli stessi criteri che prevedono ora per opzione donna? Essere convivente di persona invalida grave oppure nulla?
Temo che lei abbia ragione, purtroppo.
Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia a 65 anni non sarebbe affatto fuori luogo: è all’incirca la media europea…
Completamente d’accordo con lei, opzione donna dovrebbe diventare opzione tutti.
Volontariamente (o come scelta obbligata per assenza di altre possibilità, si pensi ai disoccupati più anziani…) si potrebbe scegliere di andare in pensione a 58 anni con il ricalcolo contributivo, a prescindere dal genere e per favore senza il finestrone…
Il calcolo per le donne poi dovrebbe comprendere anche il numero di figli ma nel senso di premiare chi ne ha avuti e non penalizzare chi non ne ha avuti.
Mi spiego: partendo da una base di 58 anni, per le sole donne, si dovrebbe togliere un certo periodo di tempo (6 mesi/1 anno) per ogni figlio avuto ma assolutamente non aggiungere nulla a chi non ne ha avuti.
Un saluto a tutti e i complimenti ai gestori del sito
Ci hanno fottuto………… ma le bugie anno le gambe corte.
Salvini e Durigon non andrete lontano se avevate abizioni di cariera ma in compenso da buoni politici vi portate a casa tanti soldi in parte tolti ai poveri pensionati o che speravano di andarci dopo 40 anni di contributi.
GRAZIEEEEEEEEEE……………………
Poco fa ho seguito in tv nel progrsmma Leonardo dove un professore economista della Luis parlando di pensioni metteva in risalto il gran casino e confusioneche cres il cambiare ogni anno quota e la sus proposta eta quella di fare una vera flessibilità in uscita libera per questo restringere il campo diventa un flop!
Buon pomeriggio! Spero che ” Opzione donna” venga prorogata con i requisiti originari e che la misura previdenziale adottata dal Governo Italiano (Quota 101 o Quota 102 o Quota 103 ecc. ecc.), sia ” senza paletti”. Mi auguro, inoltre, che” vengano incrementate al milione” le pensioni di invalidità civile parziale. Grazie a tutti di vero cuore!
Opzione Donna con i requisiti proposti ….non è più Opzione Donna ma qualcos’altro che si sono inventati …non ha certo i criteri pensati dall’onorevole Maroni.
Assurdo
Opzione donna com’era strutturata in precedenza permetteva alle donne di uscire dal lavoro per dedicarsi alla famiglia. Non rappresenta certo un lusso in quanto comunque si accetta di subire una decurtazione per il resto della vita. Come possono pensare giunti alla fine di novembre di procedere in questa direzione mettendo in difficoltà tante donne che avevano in previsione di potersi ritirare per aiutare soprattutto i genitori o i congiunti più bisognosi e fragili che non hanno handicap certificati ma che non sono più lo stesso autosufficienti?
Personalmente non mi posso permettere la badante per i miei genitori oppure il ricovero in una casa di riposo, ma la rinuncia ad una quota di pensione per riuscire ad accudirli gli ultimi anni l’avrei fatta ad occhi chiusi. Sarebbe stato molto positivo dare in questo modo anche l’opportunità ad un giovane di trovare un nuovo posto di lavoro. Grazie dell’opportunità di poter esprimere il mio pensiero. Cordiali saluti
E per altro nemmeno nel caso di congiunto con un’invalidità grave si potrebbe andare in pensione con questa nuova Opzione donna. E’ infatti previsto che si sia conviventi del disabile. Chi si occupa del parente con disabilità durante il giorno, ma per al sera assume una badante e torna al proprio domicilio per occuparsi anche del marito e dei figli, non è previsto possa andare in pensione.
Gentile Sig.ra Paola le sue sono parole sante.
Mi permetto solo di aggiungere che anche un uomo potrebbe avere lo stesso problema.
Userò le stesse sue parole ma in versione maschile: “Come possono pensare giunti alla fine di novembre di procedere in questa direzione mettendo in difficoltà tanti uomini (certamente meno delle donne…) che avevano in previsione di potersi ritirare per aiutare soprattutto i genitori o i congiunti più bisognosi e fragili che non hanno handicap certificati ma che non sono più lo stesso autosufficienti?”
Grazie, saluti
Hai perfettamente ragione concordo pienamente
Buongiorno Erica l’opzione quota 103 prevede eventuali decurtazioni o con il sistema puramente contributivo o con entrambe le due cose? Qualora non esistano penalizzazioni e fosse concesso il sistema misto per chi può usufruirne non sarebbe poi così malvagia come soluzione. Purtroppo il sottoscritto dovrà aspettare cosa partorirà il governo con la prossima finanziaria e aspettare la nuova riforma pensionistica ammesso che si faccia. Mi fa sapere qualcosa sul primo quesito posto? Grazie a lei e a tutta la redazione.
Nessuna decurtazione e no sistema contributivo.
Gentilissima Erica, mi permetto solo di aggiungere che in realtà una decurtazione è prevista: certo, riguarda solo chi prenderà una pensiona piuttosto sostanziosa ma comunque sempre di penalizzazione si tratta.
Ci sarà un tetto sull’assegno con quota 103 di 36643 Euro lordi all’anno.
Grazie ancora per il suo prezioso lavoro, cordiali saluti
si fino ai 67 anni, ma non é un calcolo con sistema conributivo come mi era stato richiesto e si tratta di un palettoper pensioni più elevate, non sto giustificando, ma il mio discorso era no penalizzazioni su pensioni medie.
Buongiorno Erica ho letto che lo stipendio massimo arriva fino a 2815,00€ lorde con incluso la tredicesima.
Guardi che la decurtazione c’è e riguarda chi avrebbe diritto a una pensione che supera 5 volte il minimo… Non sono bruscolini! Salvini e Durigon hanno davvero superato loro stessi e a questo punto dico viva l’anticipata Fornero, chiara e senza sotterfugi. Ho ancora in mente quel che ha dichiarato Durigon nell’ intervista sul sito… Che faccia tosta. Già sapeva di mentire e se non lo sapeva allora conta meno del due di coppe. Amen
Di questo ne abbiamo parlato nei nostyri articoli, ma la domanda mi pareva altra.
Guardi che la decurtazione c’è e riguarda chi avrebbe diritto a una pensione che supera 5 volte il minimo… Non sono bruscolini! Salvini e Durigon hanno davvero superato loro stessi e a questo punto dico viva l’anticipata Fornero, chiara e senza sotterfugi. Ho ancora in mente quel che ha dichiarato Durigon nell’ intervista sul sito… Che faccia tosta. Già sapeva di mentire e se non lo sapeva allora conta meno del due di coppe. Amen
Si certo ma non riguarda il sistema di calcolo contributivo
Grazie per aver messo in chiaro le storture di una riforma che manca in toto gli obiettivi prefissati e sbandierati come certezze in campagna elettorale. Si è riusciti ad ‘arrivare dove nessuno è mai giunto prima..’ citando Star Trek, ovvero peggiorare la criticatissima legge Fornero. Abbiamo cominciato a lavorare da giovani con entusiasmo e siamo per l’ennesima volta i più bastonati.
Parole sacrosante quelle di Giorgio, con la frase ad effetto che la dice tutta sulla scarsità di visione di questo pittoresco esecutivo- difatti sono veramente arrivati a fare sul piano previdenziale, qualcosa a cui nessuno era mai arrivato- che dire ….. così imparino quelli che si sono bevuti tutte le frottole pre elettorali, per poi votarli in larga misura- io non l’ho fatto ed è questa l’unica magra consolazione, per il resto mi sembra di assistere ad un film di fantascienza dove la Meloni, Salvini e company oltre che avere le orecchie appuntite alla Startrek, hanno anche un gigantesco naso alla Pinocchio!!!!
ho già maturato 42 anni a ottobre 2022, ho compiuto 60 anni a marzo 2022, per cui sono abbondantemente in diritto di entrare in pensione. I miei doverosi contributi ci sono oltre il necessario. Se il governo non “trova” i soldi per queste pensioni dovute, probabilmente hanno fatto un “giro” strano… come accade spesso in Italia…
Sostengo in pieno i tantissimi casi come il mio.
si, Alessandro; 42 anni e 10 mesi più finestra cioè legge fornero; novembre 2023; la quota 103 non ti riguarda, a proposito: va da un patronato e attiva lo spid ; felice per te forza e coraggio saluti ai gestori del sito
Tutte cose giuste, ma senza che nessuno si opponga a queste cose, a partire dai sindacati con manifestazioni di popolo consistenti non cambierà nulla…… e temo che finisca così!
Si deve scendere in piazza siamo stufi della guerra tra poveri
Personalmente temo che i sindacati confederali, anche se la loro piattaforma è stata del tutto ignorata, finiranno per fare 3 o 4 ore di sciopero, magari anche tardivamente …sarebbe la stessa figura che hanno fatto ai tempi della legge Fornero… purtroppo temo che andrà ancora così !