Riforma Pensioni parla Capone

Pensioni anticipate 2023: ‘Quota 41 condizionata e quota 103 non solo la soluzione’

Nelle ultime giornate si parla molto di quota 103 e di quota 41, e di come il Governo stia rallentando la riforma delle pensioni per l’anno in corso, cercando di rimandare tutto nel 2024. Proprio sulle misure necessarie è intervenuto Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL a margine dell’evento per il 73° anniversario del Sindacato “Viaggio nel futuro” , tenutosi presso il CNEL (l Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro). Ecco le sue parole su quota 41, quota 103.

Ultime news Pensioni 2023: Capone: Quota 41 non è la soluzione definitiva

Capone, spiega subito che il sistema di quote non è una soluzione definitiva, ma solo un uscita momentanea che non può essere strutturale: “Siamo fermi rispetto a dei calcoli di sostenibilità che devono essere presenti. Noi crediamo che Quota 41 può essere una soluzione momentanea ma non è la riforma della previdenza.

Così come quota 100, che noi avevamo elaborato ben prima che il Governo gialloverde la facesse sua. Quella è una proposta che abbiamo elaborato un anno prima, proprio come UGL. Ha risolto il problema di svuotare un bacino di lavoratori creando un minimo di turnover. Ovvio che le condizioni che si sono manifestate in contemporanea (covid, Guerra in Ucraina ndr) non hanno consentito un turnover uno a uno che era ovviamente nelle aspettative di tutti quanti”.

Pensioni anticipate 2023-2024: cosa aspettarsi dopo quota 103 e quota 41 condizionata?

Ancora il Segretario generale dell’UGL, spiega poi quali sono i piani per il futuro: “Per quello che riguarda il futuro, sempre in termini di interventi parziali, l’idea di una Quota 103 o una quota 41 condizionata, così come l’hanno chiamata, probabilmente non risolve il problema della previdenza, ma da una risposta ad esempio a tutti quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare molto presto.

E che comunque con queste misure potrebbero uscire dal mondo del lavoro ed entrare in quello dei pensionati, e così offrire nuovi posti di lavoro a ragazzi oggi costretti a emigrare per trovare lavoro, non soltanto verso le parti più ricche dell’Italia, ma soprattutto verso l’Estero”.

Di seguito vi riportiamo il video dell’Agenzia di stampa Vista, a cui Capone ha rilasciato le dichiarazioni che trovate nel nostro articolo. Come sempre vi invitiamo a commentare e farci sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettate nei prossimi mesi per le pensioni anticipate.

39 commenti su “Pensioni anticipate 2023: ‘Quota 41 condizionata e quota 103 non solo la soluzione’

  1. Buongiorno a tutti. L:azienda dove lavoro ha concordato con i sindacati un esodo di max 5 anni. Io potrei accedere in quanto mi mancano circa 3,5 anni all’anticipata ma ho paura perché se in quel periodo fanno la riforma, la mia pensione, già risicata, potrebbe scendere sotto il limite sopportabile (al fine di sostenere le normali spese familiari non crociere o cene in ristoranti) per effetto degli anni di mancata contribuzione, da 42 e 10 scenderebbero a 41e soprattutto perché il calcolo verrebbe quasi sicuramente fatto tutto con il contributivo puro. Qualcuno può dirmi qualcosa in merito?
    Grazie.

    1. Caro Daniele; facciamo un po’ di conti; ; parli che sei a circa 3 anni e mezzo dall’anticipata Fornero quindi vicino ai 40 anni di contributi; tutto dipende , al di là dell’accordo azienda sindacati, di cosa dice l’inps in merito; nel frattempo quanto dovresti lavorare? e nella fase in cui hai terminato il lavoro quali sono gli accordi fino ad arrivare alla data della pensione? e il calcolo? tu attualmente sei sul retributivo circa di 10 anni e 29 anni di contributivo; l’accordo cosa prevede? informati molto bene sia sul posto di lavoro che con l’inps; in bocca al lupo e saluti a te e ai gestori del sito

    2. Buongiorno Daniele.
      Se hanno fatto un accordo sta tutto scritto nel documento.
      Se l’accordo prevede oltre al ministero del lavoro, le parti, ma anche l’INPS posso pensare che vi sia qualcosa del tipo “Isopensione” quindi con versamenti contributivi fino al raggiungimento, nel tuo caso, della pensione anticipata e anticipo pensionistico per quanto ad oggi maturato.
      Ma poi accenni a un “41” e allora mi sorge il dubbio che potresti trovarti coinvolto in qualcosa di sgradevole tipo: prima in cassa integrazione a zero, poi a un licenziamento con Naspi per un totale di 3 anni e ai rischi conseguenti.
      Il fatto purtroppo sgradevole (vissuto in famiglia) è che quando una Società decide di ridurre il personale lo porta a termine (regole vecchie o nuove non puoi farci nulla) indipendentemente dalle nostre preoccupazioni e dal sindacato … (nel mio caso personale diventato, dopo l’accordo, se non latitante al si salvi chi può).
      Tanti, tanti auguri

  2. Soliti discorsi..qui per avere una pensione che non ti permette di arrivare nemmeno a metà mese dobbiamo lavorare 41 anni e i politici con qualche anno faranno la solita bella vita.
    Viva l’Italia!!

  3. Buongiorno a tutti.Ero molto restio nello scrivere ciò che penso ormai da molto tempo ma credo sia giunto il momento di farlo.MA POSSIBILE CHE TUTTI PARLINO DI TUTTO E TUTTI MA NESSUNO PARLI DELLE PENSIONI!!!!C’e’ qualcosa che non funziona in Italia.Qualcosa di molto grave.Saluti a tutti

    1. Secondo me non stanno funzionando i sindacati, se volessero metterci un minimo di impegno, sulla riforma previdenziale, troverebbero certamente spazio in TV e stampa.
      Purtroppo mi sembra che neppure le prese in giro che subiscono servano a farli protestare in modo concreto e visibile

      1. Mi scusi Dome61 ma Lei crede ai sindacati.Se ci fossero dei sindacati veri e operativi non saremmo nelle condizioni di vedere l’operato dei francesi e altri.Le opzioni per l’uscita dopo una certa età sono molteplici ma ho l’impressine di avere a che fare con incompetenti allo stato assoluto.I nostri attuali politici sono veramente ignoranti in tutte le materie.Saluti.

    2. E perchè dovrebbero parlarne visto che per loro il problema non c’è. Mica si fanno i 43 anni loro, e nememno i sindacalisti. E non si pongono nemmeno il problema della rivalutazione giacchè per loro non esiste, vista l’entita della loro pensione e dei vari privilegi connessi.

  4. Questo signor Capone dice alcune cose ovvie con alcune min…..te, ed è scontato che non può uscire fuori dalla linea tracciata dai suoi amici referenti, venditori di Fumo, che sono al governo!!!

  5. Dott. Capone,
    nel suo breve intervento non ha detto molto e comunque nulla di nuovo.
    Ha detto che quota 41 non è la soluzione definitiva.
    Ha detto quelli che potrebbero essere interventi parziali ma che non risolvono i problemi della previdenza.
    E quindi Dott. Capone quale sarebbe la soluzione definitiva che propone lei?

    1. Anche secondo me non ha proposto proprio niente DI CONCRETO !
      E se ben ricordo quel sindacato ha avuto come vice segretario Durigon …

  6. La riforma delle pensioni non serve.
    Teniamo la Fornero che accontenta l’Europa , i politici, l’INPS e tutti gli esperti e integriamola con 2 vie di uscita che il lavoratore potrà scegliere in funzione della propria situazione.
    Le vie sono semplicemente 2:
    – quota 41 senza penalizzazioni ( premiamo chi ha lavorato e dato tanto in anni)
    – Uscita anticipata a 62, 63, 64, 65 anni di età con un minimo di contributi ( 25 ?) accettando il calcolo contributivo fino ai 66 anni dopo di chè si riceve il misto.
    – chi vorrà come terza via potrà scegliere di andare con l’anticipata Fornero o l’anzianità Fornero.
    Lasciamo LA SCELTA AI LAVORATORI !!!

    1. Mi sembra veramente un’ottima soluzione, accontenterebbe tutti. Sembra così semplice! Sarà per questo che non si farà mai?

      1. Gentile Marina, caro Ale, non vi offendete, ma voi mi sembrate o ‘ingenui o persone che continuano a fidarsi di quelli che fino al giorno prima delle elezioni promettono e la mattina dopo fanno quelli che non conoscevano la situazione economica del paese. E se un domani la situazione peggiora e vi dicono che non possono più darvi anche la parte mista raggiunti i 66-67 e continueranno a darvi solo il tutto contributivo ? “Fidarsi o non fidarsi, this is the problem”.

      2. Grazie Marina.
        Purtroppo i politici non adottano certo il pensiero di Albert Einstein:
        “fate le cose nel modo più semplice possibile, ma senza semplificare.”
        E credo non adottino neppure un loro pensiero ma si conformino a pensieri di altri: burocrati con parametri di risorse di propria vita nettamente diversi dalle masse di lavoratori e famiglie che attendono dopo 40 anni di lavoro mediamente 1000 euro di pensione.

        1. Questa è la sluziine che ho sempre pensato anch’io, L. Fornero con affiancate soluzioni opzionali di uscita con penalizazzione sostenibile. Il problema non è tanto la volonta politica (poca) ma è bruxell che ci tiene sempre la pistola alla tempia con la solita minaccia: se toccate le pensioni in qialsiasi maniera SPARO!! Saluti

    2. ottima la proposta; solo che……………………………………. entriamo nel dettaglio; sulla fornero che accontenta politici, l’europa etc nessun dubbio, sulla quota 41 senza penalizzazioni è come se una persona che a malapena va a camminare in montagna volesse scalare l’everest: mission impossible; e la terza sarebbe simil proposta Tridico, sarebbe stupenda; dai 62 con il contributivo e poi a 66 il misto; se si ottenesse dai 64 anni ai 67 e poi il misto sarebbe già un mezzo miracolo; poi Ale spero tanto che tu abbia ragione ma……………………………………….. saluti a te e ai gestori del sito

  7. Si quota 103 da una risposta a quanti hanno iniziato a lavorare a 20-21 anni e hanno lavorato sempre con continuità e sempre sotto un unica cassa ma quanti sono in Italia quelli per per carriera discontinua , versamenti a + casse , disoccupazione etc..etc…quota 41 non la raggiungeranno mai e devono arrivare a 67 anni ( per ora ) ? Quota 41 o 103 è un contentino per qualcuno ma non risolve il problema della flessibilità in uscita .
    Le parole flessibilità in uscita sono un bla bla… tutti ne parlano , ci sono le soluzioni ma nessuno le vuole applicare. il sindacato si metta in testa che quota 62 senza penalità è impossibile non ci sarà mai un accordo col governo , bisogna concordare col governo come uscire dopo i 62 o 63 o 64 anni in maniera volontaria e con quale penalità! Le persone devono essere libere di scegliere .

    1. La pressione flessibile e facoltativa dopo i 62 anni è facile e non costa niente all’INPS con ragionevoli decurtazioni. DAL MOMENTO CHE È UN MODO INTELLIGENTE PER SISTEMARE MOLTE PERSONE A COSTO ZERO….. NON SI FARÀ

  8. Dal momento che l’Europa fa regolamenti su tutto e farà anche quello sul reddito minimo di povertà, perché non fa una direttiva col tetto massimo età pensionabile?

    1. Sig. Giovanni, i commenti non vengono cancellati. Vengono, semplicemente, ritardati nella pubblicazione.

      Potrei forse dire che i gestori del sito ci hanno abituati male quando hanno eliminato la mediazione, consentendoci, quindi, di vedere i nostri commenti pubblicati immediatamente.

      Le dirò ciò che i sistemisti dei mainframe (elaboratori elettronici di enorme potenza elaborativa in grado di gestire migliaia di utenti contemporaneamente e centinaia di migliaia di transazioni all’ora) facevano in anni addietro (intorno al 1980): essi introducevano dei ritardi nelle risposte a terminale per evitare di abituare gli utenti a sperimentare tempi di risposta immediati, quando veniva aumentata la potenza del mainframe.

      La potenza dei mainframe veniva aumentata perché il carico elaborativo andava crescendo nel tempo. Ma, nel momento in cui la CPU passava da 100 a 200 (giusto per dare dei numeri) ecco che i tempi di risposta a terminale si dimezzavano, e gli utenti erano anche più soddisfatti.

      Ma, man mano che il carico elaborativo cresceva, i tempi di risposta andavano aumentando e questo generava lamentele presso gli utenti i quali si erano abituati a tempi di risposta oltremodo rapidi.

      Per evitare che gli utenti sperimentassero questa “asimmetria” nei tempi di risposta, si tendeva a stabilizzare i tempi di risposta, introducendo un ritardo quando la potenza della CPU veniva aumentata e diminuendo il ritardo quando la potenza della CPU tendeva a saturarsi.

      Oggi non si usa più questa tecnica con i mainframe, perché si dà al sistema operativo (che gestisce il mainframe) l’obiettivo di garantire un determinato tempo di risposta agli utenti, indipendentemente dalla potenza di calcolo della CPU.

      Ora, vede sig. Giovanni, il sito di pensionipertutti non è gestito da un mainframe (e se è per questo, nemmeno i siti di Google, di Amazon, e di tutti gli altri), per cui, per garantire il livello di servizio che lei desidera occorrerebbe togliere definitivamente la mediazione dei commenti. Ma questo non è proprio possibile, perché i commenti devono essere mediati per evitare che vengano pubblicate cose non pubblicabili.

      Perciò, sig. Giovanni, si rassicuri: i commenti non vengono cancellati, ma solo ritardati nella pubblicazione. Forse un giorno non lontano anche i Redattori di pensionipertutti installeranno ChatGPT (il chatbot basato su intelligenza artificiale) che, oltre a mediare i commenti di noi lettori, scriveranno pure gli articoli per loro conto.

      1. Doot Perfetto lei è sempre…..Perfetto.
        Quello che non quadra è che alcuni scritti passano e altri no. Generalmente quelli più interessanti e “politici” che contengono proposte concrete e fattibili non passano quasi mai subito. E magari cancellati anche dopo. Per quanti mi riguarda sto cercando di sensibilizzare la redazione del Sole24ore, e scrivo anche al sito pensioneefisco che mi ha già pubblicato dei piccoli “editoriali”.

    2. inizio a pensare che abbia problemi a trovare i commenti che scrive… perchè ho ricontrollato e non c’è nessun post suo cancellato. Sono tutti regolarmente pubblicati. Controlli meglio.

      1. Io non posso controllare perché scrivo e, qualche volta, spariscono in moderazione.
        Alcuni vengono pubblicati altri no. Non è mia intenzione continuare questa polemica che sta assumendo toni scortesi. E che riguarda anche altri.
        Ciò che non viene pubblicato qui lo posso mandare ad altre testate.
        Buona giornata e si tranquillizzi
        Non tutti quelli che scrivono qui sono rincoglioniti.

        1. Le ripeto, spero per l’ultima volta, che nel database non risulta nessun suo commento cancellato o in attesa di pubblicazione. Ha mandato 320 commenti e 320 sono stati pubblicati. Sia io che la mia collega l’abbiamo anche invitata a mandarci una mail direttamente all’indirizzo della redazione se vuole dare un contributo e lo pubblicheremo sul sito come articolo. Più di questo non so che fare. Buona giornata

    1. I nostri sindacati non si attendono neppure se li metti a ferro e fuoco … Dobbiamo essere NOI A SCENDERE IN PIAZZA

  9. Ecco un altro che ogni tanto si sveglia e parla a vanvera- nessuno che dicesse mai che bisogna fare come i francesi- eh già…..figuriamoci se vanno a urtare la suscettibilità di Meloni e Calderone sti pagliacci che vanno avanti perché siamo noi stupidi che li teniamo lì con le tessere- Capone e compagnia bella state zitti che fate più bella figura- delle vostre chiacchiere ne abbiamo le tasche superpiene e siccome non siete e non sarete mai come i sindacalisti francesi…….SPARITE

  10. Viva i francesi.
    Sindacato e politici sveglia è ora di fare quello che avete promesso.
    Siamo in attesa di vostre notizie da mesi.

  11. Ridicoli: per una manciata di voti vi giocate milioni di lavoratori, illudendoli di poter attuare riforme adeguate. Evidentemente voi sindacati insieme ai politici siete un’unica cosa, buoni e bravi a sottomettervi e farvi corrompere per soldi, visibilità e potere: Vergognatevi
    Dovreste andare a lavorare a calci in cul…o

  12. Viva i francesi.capone impari dai sindacati francesi che fanno i fatti loro.siete ridicoli come tutti i politici .

  13. Questo segretario dell’UGL è Capone mentre l’ex vicesegretario di questo sindacato è tale Durigon alias Al Capone, prima di entrare in politica. In pratica le quote sono nate nell’ambito di questo solo sindacato semisconosciuto, escludendo invece sindacati molto più rappresentati. E’ normale che questo tizio difenda il suo compare di merende. Sappiamo chi ringraziare di questo scempio. Ma di quale bacino di lavoratori parla, di quelli più giovani e con meno contributi ? Ma come le studiate le vostre proposte, nella sfera di cristallo ? Questo prende per il culo i precoci quando dice che quota 41 e quota 103 danno una risposta a chi ha cominciato a lavorare presto !!!!! Chi ha cominciato presto è costretto obbligatoriamente a subire la Fornero con 43,1. Gentile Rodinò, se si vuole fare giornalismo sarebbe cosa buona e giusta fare notare queste cose. Saluti.

  14. Questi non capiscono che i poveri sono in aumento e la riforma delle pensioni è urgente.
    Soprattutto per il non occupabili disoccupati.
    POCHE CHIACCHERE E FATE. I 20 MILIONI DI POVERI ASSOLUTI E RELATIVI NON POSSONO ASPETTARE.

  15. Pensioni flessibili e facoltative con decurtazioni del 3% annuo. Chiediamo quello che può essere attuato, cioè senza aggravi per INPS. Ognuno decide per sé. Il resto sono favole.

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