Pensioni anticipate 2023, Rizzetto: ‘uscita flessibile con decalage dai 62 anni o quota 41’
In questi giorni si fa sempre più pressante il dialogo sulla riforma pensioni anche sui social e molti politici utilizzano gli stessi per esprimere le proprie opinioni e/o annunciare i propri programmi elettoriali al fine anche di sondare le reazioni dei futuri elettori. Tra questi Walter Rizzetto, Fratelli d’Italia, che ha scritto un lungo post in cui ben chiarisce quali, a suo dire, sono le priorità del nostro Paese: ‘ ricambio generazionale e riforma del sistema pensionistico’. Moltissimi i commenti che sono giunti sulla sua pagina facebook e che hanno evidenziato alcuni dubbi, relativamente soprattutto ad una sua affermazione: “uscita flessibile dal mercato del lavoro (con lieve decalage a partire dai 62 anni) o “Quota 41” misure non simultanee ma progressivamente necessarie“. Molti temono quel ‘o’ ossia la non simultaneità delle misure, il rischio, fanno intendere, é che la riforma nuovamente tagli fuori qualcuno e non si dunque equa e strutturale, ma che si vada nuovamente verso la direzione di misure tampone come quota 100e 102. Le sue parole e alcuni dei commenti dei lettori:
Pensioni anticipate 2023, via dai 62 anni o quota 41 misure non simultanee
Così su Facebook Walter Rizzetto: “Tra le priorità di questo Paese ci sono indubbiamente il ricambio generazionale e la riforma del sistema pensionistico.
Salari e pensioni debbono essere rivalutati ai tassi di inflazione (sperando di abbassarla), uscita flessibile dal mercato del lavoro (con lieve decalage a partire dai 62 anni) o “Quota 41” misure non simultanee ma progressivamente necessarie, fondo di garanzia per giovani e meno giovani che non versano i contributi in modo regolare, istituti come Opzione Donna ed Ape sociale sicuramente da rinnovare, risoluzione del drammatico problema dei “silenti Enasarco” e degli ultimi “esodati”.
È altrettanto chiaro che tutto e subito non si può fare ma in qualche anno e con buone idee si possono realizzare molte cose utili. Le proposte ci sono, in quasi dieci anni in Commissione Lavoro ne abbiamo una enciclopedia”.
Pensioni 2023, i dubbi dei lavoratori: quali i tempi delle misure?
Gianni, scrive: “uscita flessibile dal mercato del lavoro (con lieve decalage a partire dai 62 anni) o “Quota 41” misure non simultanee QUESTA PARTE È UN TANTINO AMBIGUA….“
Andrea, gli fa eco, il desiderio é comprendere quali siano le vere priorità di Fratelli D’Italia e soprattutto quale delle due misure, se si dovesse attuare una scelta, verrebbe prima partendo da ‘ “È altrettanto chiaro che tutto e subito non si può fare ma in qualche anno e con buone idee si possono realizzare molte cose utili.”: “Questa frase mi ha incuriosito, mi piacerebbe vedere la sua traduzione in termini di priorità e tempi di attuazione, magari prima del voto“
Francesca un pochino disillusa aggiunge: “Il problema è che sono troppi anni che se ne parla senza fare nulla, ora pur stimando la sua persona ma sentire che qualcosa si farà nei prossimi anni mi cadono le braccia ! Era da fare ieri quindi mi auguro si faccia subito!!
Pensioni 2023, risolvere caso silenti Enasarco
Massimo dalla sua ringrazia invece l’onorevole Rizzetto per il suo impegno nei confronti dei silenti Enasarco, facendo presente come sia stato uno dei pochi ad aver sempre lottato per loro. “Grazie onorevole per il suo impegno e grazie per combattere la causa di noi silenti Enasarco. Buon lavoro e in bocca a lupo per le prossime elezioni“
Armando, aggiunge: “l problema dei “silenti Enasarco” è più grave di quanto non si possa pensare. Solo che coinvolge relativamente poche persone e quindi, a parte te, in pochi se ne preoccupano/occupano. A parte il fatto che è aberrante come persone che hanno lavorato e versato i contributi, anche somme importanti, non si vedano riconosciuti i propri diritti“.
Mauro, infine conclude con un monito che racchiude anche un velo di speranza nei confronti del futuro Governo: “Soprattutto non bisogna dilatare i tempi per andare in pensione, in base all’ aumento dell’ aspettativa di vita, la pensione va goduta, non bisogna arrivarci allo stremo delle forze“.
Effettivamente le persone sperano che, indipendentemente da chi salirà al Governo, abbia a cuore il bene del Paese e di chi é prossimo alla pensione. In molti confidano in una modifica strutturale alla Riforma Fornero che tenga conto degli anni contributivi versati da un lato, pensiamo ai precoci, e dell’età anagrafica, pensiamo a donne e quanti hanno avuto carriere discontinue. Una riforma che punti nuovamente ad un ‘ambo secco’ come quota 100/102 o che consideri solo uno dei due aspetti, quindi solo quota 41, o solo uscita dai 63 anni, sarebbe, fanno intendere i nostri lettori, una riforma monca, che ripeterebbe un copione già visto e scontenterebbe molti.
Voi cosa ne pensate delle considerazioni di Rizzetto e dei dubbi dei lavoratori? Fatecelo spapere nell’ apposita sezione commenti del sito.
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se si potesse scegliere, da lavoratore ancora in servizio, proverei a pagare i contributi in piu (a mio carico, ovviamente) che potrebbero accorciare i tempi di pensionamento, senza limiti nè di età nè di cifre…cioè, se oggi hai 25 anni di contributi già versati, te ne mancano forse 10, ma se fai versamenti per 5 anni al costo di 10 anni di contributi anticipati, potresti andare in pensione tra 5 anni….. l’inps ci mette troppi paletti, troppi limiti, fanno calcoli assurdi, arzigogolati, che sembrano usciti da un fumetto di topolino!
e non parliamo dei disabili: se li mandiamo in pensione anzitempo, si liberano un sacco di posti che verrebbero occupati dalle nuove generazioni ! piu giovani entrano a lavorare, piu si pagano contributi, e meglio è per chi è uscito dal lavoro….
stiamo a fare una guerra dei poveri, con queste proposte: no fornero, si fornero, no quota 41, no meglio 100……
La solita campagna elettorale,prima della caduta del governo non è stato fatto niente per riformare le pensioni, adesso tutti a promettere uscita a 42 anni,quota 41 etc solo per prendere i voti.Dal 26 settembre,tutto nel dimenticatoio e si ritorna a litigare…nulla è calbiato.
luigi; legittimo chiedere risposte chiare; prima del 25 settembre; te la dò io la risposta chiara: tra novembre e dicembre uscirà qualcosa sulle pensioni; che cosa: bella domanda; secondo te faranno qualcosa di positivo? ha tantissimi dubbi; c’è il discorso della guerra, del caro energia, del debito pubblico italiano che è il più alto a parte la Grecia; c’è l’UE che ti dice: vuoi i soldi del PNRR? si, te li dò, non toccare la legge Fornero; cosa faranno allora: qualche provvedimento, a parte chi raggiunge i requisiti fornero, per far andare in pensione non più 3 gatti, forse 2; qualche probabilità ha la proposta tridico proprio perchè non ti danno la pensione tutta e subito ma a pezzi; dai 63 anni? c’è il proverbio non c’è 2 senza 3 quindi gli inc (noi) del 1960 per la 3° volta inc; tutto chiaro? ma sono sicuro di sbagliarmi…………………………………………….; saluti a te e ai gestori del sito
Buona sera a tutti,
il detto “qualsiasi cosa moltiplicata per sentito dire, in questo periodo per propaganda elettorale ha validità ZERO” in quanto sono solo parole al vento.
Dobbiamo metterci in testa che la legge Fornero NON VERRA’ mai cancellata ma FORSE modificata, e quando modificheranno lo faranno PEGGIORANDO quella attuale.
I nati nel ’60 e ’70 dovranno maturare i fatidici 43 anni ed un mese entro il 31/12/2026 per pensionarsi ed entro il 2050 i pensionandi dovranno maturare ben 45 anni di contributi, è si perché dal 01/01/2027 riprenderà l’aspettativa di vita “legge Fornero”.
Tutto questo servirà per COMPENSARE il buco di anni contributivi mancanti di coloro che si sono pensionati con meno contributi.
Es.
– quota 100 e 102 bastavano 38 anni di contributi;
– l’arma (carabinieri, polizia, Guardia di Finanza) 43 anni DI CUI 37 di anni lavorati e 6 “omaggiati”;
Secondo Tridico i 10 Miliardi risparmiati per quota 100 andrebbero utilizzati per aiutare i laureati al recupero dei 5 anni di università, pertanto 43 anni DI CUI 38 lavorati e 5 “omaggiati”;
Non dimentichiamo il reddito di cittadinanza……………. e attualmente si parla del reddito di base…………………….. e mi fermo qui, no aggiungo altro.
Facendo un piccolo calcolo noi del ’60 e ’70 calcolando un versamento medio a fine carriera lavorativa di 44 anni di contributi sommati ai succitati “omaggiati” con 38 anni di contributi fa un totale di 82, facendo la media risulta 41 anni. Si Signori dovremmo lavorare 5/6 anni in più per compensare gli anni che mancano a coloro che sono andati prima. Pertanto i 41 anni di contributi bastano, vogliamo fare i buoni consideriamo 42 e BASTA la si può giocare, NON OLTRE e SENZA PALETTI ne DECURTAZIONI o PENALIZZAZIONI.
Queste sono solo mie opinioni, che il Dr. Marino e Dr. Perfetto possono smentite o smantellare.
Un ringraziamento ai gestori e giornalisti del sito che ci tengono sempre informati.
Buona notta
Pensateci bene avete mai sentito qualcuno di fratelli d’Italia il partito della Meloni spendere qualche parola per l’abolizione della legge più infame dai tempi della Repubblica a oggi: la legge Fornero ( per trovarne peggio dobbiamo scendere nella monarchia con le leggi razziali) ma d’altronde cosa potevamo aspettarci da chi quella legge la votata? E si perché probabilmente lo sanno in pochi ma anche Giorgia Meloni votò a favore della legge Fornero. non è certamente mia intenzione prendere le parti di Salvini , ho avuto già modo di criticarlo su questo sito per non aver difeso come più volte promesso,la quota 100 se pur scritta con i piedi ma sino ad oggi è l’unico politico oltre ai sindacati a chiederne l’abolizione. Fateci caso ma quando la Meloni parla parla solo di aiuti alle imprese solo sgravi alle imprese andate a rivedervi cosa diceva Prodi quando era presidente del consiglio: le stesse cose e le imprese da allora di aiuti ne anno avuti eccome se ne hanno avuti. Ma tornando alle parole di questo sig. Rizzetto che tra l’altro sono ad oggi non avevo mai sentito nominare io non ho capito bene cosa voglia dire ma mi sembra di capire che non sia del tutto favorevole a cancellare la Fornero .
Basta non se ne può più ho 57 anni 58 a dicembre 42 anni e 5 mesi di contributi come potrò mai condividere l’uscita con 41 anni di contributi con il rischio che poi ci mettano un limite d’età anagrafica tra i 60/62 anni. È possibile che non si possa fare riforme senza cancellare quelle già esistenti e lasciare ai lavoratori la scelta . Assurdo dillo adesso ma spero tanto che la legge Fornero rimanga perché se così non fosse per soli 2 mesi mi toccherà lavorare per chi sa quanti anni ancora e non saranno più 41 ma saranno 45 e più.
Lei soffre di mania di persecuzione. Tutti sanno le le vie ordinarie di uscita rimangono.
Marco, suvvia, tranquillizzati; manca pochissimo alla tua pensione con i 42 anni e 10 mesi più finestra; pensi che facciano quota 41 con i 60-62? con i 62 anni qualcuno mi ha detto: spiegami come hai fatto ad andare in pensione? gli ho risposto: se risparmi per una vita e ti sei fatto la pensione integrativa ci riesci ma è durissima; riassumendo: tieni duro ancora un po’ ; poi le leggi le fa il parlamento: ti ricordi cosa fecero nel 2011; in pochissimo tempo fecero la legge Fornero; quindi aspettati anche di tutto dai nostri politici; saluti a te e ai gestori del sito
Lasciare decidere i lavoratori come programmare la propria esistenza mi sembra un diritto sacrosanto, ognuno ha situazioni personali e familiari che devono essere prese in considerazione da un parlamento democratico se si rispetta la libertà soggettiva, tra l’altro garantita nella Costituzione Repubblicana. Le soluzioni si trovano se si vuole, ad esempio si potrebbe introdurre un part time a fine carriera favorendo il ricambio generazionale, il vero problema è che neppure i sindacati hanno interesse a fare nulla per mantenere i propri privilegi. Grazie
Bene! Vedo che ora che si apprestano a governare iniziano a mettere i “se” e gli “o” ergo… “tranquilli non faremo nulla!”
Scusate ma vi sembra corretto che insegno da 42 anni, sono donna quindi 41 e 10mesi basterebbero per la pensione ma siccome ho 61 anni devo essere penalizzata nello stipendio pensione di circa 400 euro solo perché non ho 65 anni? Questi aspetti non vengono presi in considerazione:si alla pensione anticipata ordinaria MA CON PENALIZZAZIONI… VERGOGNOSO
Giuliana, scusami: a colazione cosa hai bevuto? latte, thè, vino o grappa? che discorsi fai? se raggiungi i requisiti Fornero di quale penalizzazione parli? Nessuna; le penalizzazioni si riferiscono, ma sono ipotesi, a chi ha i 41 anni di contributi e vuole andare via prima; ma sono sempre ipotesi; tranquilla; fatti il tuo anno scolastico, attenta all’ordinanza quando esce ma credo che non sia come l’anno scorso che è uscita ai primi di ottobre per andare in pensione quasi 1 anno dopo ; saluti a te e ai gestori del sito
Buongiorno. La prima cosa da fare è dimezzare gli stipendi dei capi dipartimento pubblici, altro che togliere il tetto dei 240mila€…
Poi inserire nella Naspi anche i dipendenti pubblici licenziati, perchè ora non ne hanno diritto, così potranno chiedere l’Ape Sociale (va fatta diventare strutturale con Opzione Donna) Infine uscita dal lavoro a 62 in poi, senza penalità. La pensione dopo tanti anni di lavoro non si tocca, non come i parlamentari che con una legislatura vanno in pensione…
Ma come… si trovano soldi x tutto, specie per chi gia’ ne guadagna molti e spesso non per merito ma per appartenenza… e poi ci raccontano che per andare in pensione ci vuolr questo e quello… Direi che 41 anni di contributi siano pure troppi per uscire finalmente dal mondo del lavoro… Certo se fossi uno dei tanti baciati dal sole magari resterei a lavorare anche fino a 100 anni ma siccome parliamo di chi con onesta’ dignita’ ed onore lavora per 41 anni allora credo sia un sacrosanto diritto andare in pensione…
Perche’ nessuno dice che con la pandemia l’inps ha guadagnato per gli anni a venire un bel risparmio per le pensioni che non paghera’ piu’… perche’ nessuno dice che col covid l’aspettativa di vita e’ diminuita e quindi anche la durata media della pensione ?
Perche’ i calcoli si fanno solo a danno dei lavoratori…?
Dov’e’ il sindacato ?
Dov’e’ la politica ?
Ci vorrebbero parole chiare ed inequivocabili prima del voto…
I lavoratori attendono…
Bravi tutti,non ho sentito una parola per le pensioni anticipate per genitori unici con figli disabili ,figli a cui si presta cura da 25,30,anni ed che hanno 30,35 anni di lavoro ,nessuno ha messo una proposta ,visto che i figli sono ancora sul carico familiare .E stato fatto un anticipo solo a 63 anni ,vantaggio x chi ?Avrei a quel età 45 anni di lavoro con figlia disabile non autosufficiente da 33 anni,se c’è la faccio
Spettabile redazione come qualche attento commentatore ha detto, sarebbe auspicabile che come Durigon anche Rizzetto si esprima in maniera più chiara e dettagliata su quello che hanno in mente. Temo, che abbiano già assunto una dialettica da prossimi governanti per certi aspetti forse meno avventurosa ma lanciare frasi generaliste come quelle pronunciate significa aver detto tutto e niente! Il termine “gradualità” dopo ben 41 anni potrebbe costringere “de facto” almeno tutti i “misti” alla anticipata della fornero e cioè 43 anni e 1 mese e….buonanotte ai suonatori.
Grazie per il vostro lavoro
Tutto e subito non si può fare…uhmm mi pare già una risposta..l’ennesima presa in giro!!! 41 anni di lavoro non bastano????? Ci state spremendo come limoni e intanto non cambia mai niente.saluti a tutti.
Si Rizzetto …sparale anche più grosse che tutti sicuramente ti crediamo….
Sicuramente ti voterò…
ahahaha
Io proprio non capisco : ma chi lavora da più di 40 anni non ha nessun diritto in questo paese? C’è l’ uscita a 43 si dirà (e la chiamano pure anticipata! Anticipata rispetto a cosa?) ma lo sanno tutti che mai nessuno prima e nessuno dopo lavorerà tanti anni, è un privilegio che solo a noi degli anni 60. Continuino ancora 3/4 anni a studiare soluzioni e poi facciano l’uscita con 41 anni (quando non servirà più a nessuno ovviamente). Questo è un paese dove le persone per bene sono trattate come delinquenti. Questa classe politica dovrebbe solo vergognarsi,ma forse è chiedere troppo.
E questa, servita dall’ on. Rizzetto per conto di FdI, scrive la parola “fine” a tutte le proposte, tutte le chiacchere, sul futuro pensionistico italiano. Decalage tradotto in italiano vuol dire un calo nel tempo, quindi lentamente lentamente fino a che …… non cade il governo e non se ne fa più niente. Sono già 5 anni che, secondo qualcuno, dovrebbe essere stata abolita la Fornero, tra altri 5 anni di precoci non ce ne saranno più e quindi la quota 41 sarà inutile. Come diceva Cocciante …… “era già tutto previsto, fino al punto che sapevo”. ; Mi dispiace ma anche per voi, come successo a me, esiste solo la Fornero. E cercate almeno di non farvi derubare con il tutto contributivo. By By, Tridico, Damiano, Perfetto e Marino. La prossima riforma si chiamerà : “Come prendervi in giro e avere lo stesso il vostro voto “.
Destra o sinistra è tutta fuffa, difficile scegliere per chi votare. Non arrivano nemmeno a proporre quello che vorremmo sentirci dire.
Ma davvero pensate che se non ci mobilitiamo noi, qualcuno, politici e/o sindacati , faccia qualcosa in materia pensionistica? Prima di tutto, astensione dal voto, poi mobilitazione generale!
Cosa faranno per il 2023? Amplieranno Ape sociale e confermeranno Opzioni Donna con gli stessi requisiti. Poi nei prossimi anni…
In effetti l’intervento dell’on. necessita di qualche precisazione, altrimenti gli elettori non possono interpretarlo correttamente
Buongiorno, ma come ;hanno soldi per tutti Aumenti Manager, Soldi per le Forze Armate ,
Qualsiasi tipo di Bonus da quanti sono ho perso il conto. Perché vogliono fare cassa sui Lavoratori sui più Vulnerabili. Questo dovete saperlo non da Paese Democratico assolutamente no..41 e da anni che si aspetta.
COME HO GIA’ SCRITTO DA QUELLO CHE LEGGO MI SEMBRA CHE L’UNICA COSA SULLA QUALE SIANO D’ACCORDO TUTTI E’ LA PENSIONE DI GARANZIA PER I GIOVANI, PER IL RESTO OGNUNO DICE LA SUA.
A MIO PARERE FINIRA’ CHE DOPO IL VOTO SICURAMENTE QUOTA 41 NON LA FARANNO SUBITO, CERCHERANNO DI TROVARE UNA SOLUZIONE TIPO QUOTA 102 ED INIZIERANNO A PARLARE DI QUOTA 41 NEL 2024 E FRA L’ALTRO CON IL SISTEMA CONTRIBUTIVO DICENDO CHE NON CI SONO I SOLDI (MENTRE PER LORO CI SARANNO SEMPRE)
NON ILLUDETEVI MA LA FINE SARA’QUESTA ED I SINDACATI DIRANNO CHE HANNO RAGGIUNTO UN BEL TRAGUARDO
Io darei la priorità alla quota 41. Lavoratori che hanno già versato contributi per 41 anni hanno il diritto di uscire subito dal mondo del lavoro. Poi, completare la riforma facendo uscire lavoratori in base all’età (62 anni) anche se hanno versato meno contributi.
mi ha fatto specie quando ha detto: tutto e subito non è possibile: ma in qualche anno…………………………………………………; ma dove vivono questi politici? ma neanche su marte; diciamo su giove; ci sono cose urgenti e sono già in ritardo; saluti ai gestori del sito
Tutto e subito si poteva solo eliminare il tetto degli stipendi dei manager pubblici salvo poi cassare l’emendamento quando beccati con le mani nella marmellata.
Sono esterrefatto!! Solo un brevissimo commento al seguente passaggio: “È altrettanto chiaro che tutto e subito non si può fare ma in qualche anno e con buone idee si possono realizzare molte cose utili. Le proposte ci sono, in quasi dieci anni in Commissione Lavoro ne abbiamo una enciclopedia”.
Comunque stiamo tranquilli, sia chiaro e tondo: tutto e subito non si può!!! (magari anche a ragione; non si sa). Una bozza di programmazione per dare ai cittadini una idea di “quando e come”, sarebbe il minimo sindacale di una proposta, non dico seria, ma presentabile.
Tuttavia, e anche questo è sorprendente (eufemismo), in dieci anni (dicasi 10 anni; un decennio; mica 3 mesi, 10 anni!!!), la Commissione Lavoro ha raccolto tante proposte, mica poche, tante da formare un’enciclopedia!!
Tutto questo ciclopico e decennale lavoro a cosa è servito? Cosa ne è scaturito? Forse un libro dei sogni…sicuramente la legge Fornero! Che dire?! Mah…..
Purtroppo e’ uscita solo la legge attuale, creata oltre 10 anni fa, creata secondo me considerando i lavoratori solo come numeri, e considerando l’argomento pensioni solo come una riga del bilancio statale, come se non fossero importanti gli aspetti sociali e sociologici del problema, come se i lavoratori non fossero persone ma numeri …meno male che qualche partito sta dimostrando di ragionare diversamente e di dare la giusta importanza a questi aspetti !
Gli elettori a mio avviso hanno sempre più chiara la situazione, e stavolta potranno dire la loro
Ho letto come l’on. Rizzetto sia sempre stato sensibile alle problematiche delle donne e allora chiedo se può essere lui la persona giusta che riuscirà a sanare l’iniqua stortura che non permette alle donne con contributi versati in due Ago il ricongiungimento gratuito (come avvenuto per Quota 100) per accedere a Opzione Donna. Almeno questo potrebbe essere fatto “subito e non in qualche anno”.
Prorogare Opzione Donna senza questa opportunità è continuare a creare Donne di serie A e di serie B
Buongiorno Erica grazie per essere sempre sul pezzo però guardiamoci metaforicamente negli occhi chi sta facendo pressioni per quota 41? La lega e una parte sindacale. Ora la domanda è la seguente: ritiene sufficiente che solo una parte di quelli citati riesca a superare ( parliamo solo di un’anno per le donne due gli uomini) questa legge ignobile che sfrutta persone di una certa età a rimanere ancora sul proprio posto di lavoro?
Chiederei all’on. di aggiungere al suo intervento alcune precisazioni, semplici ma concrete, o almeno una di importanza fondamentale: cosa intende fare FdI entro il 2022, intervenendo quindi sulla legge di bilancio, con una prima riforma che possa essere in vigore da inizio gennaio 2023.
Su questo fronte un loro alleato, la Lega, ha già detto chiaramente cosa farebbe subito (quota 41 senza paletti ma non solo, vedi p.e l’ultima intervista di Durigon su questo sito), mentre lui parla solo di progressività ma non spiega agli elettori cosa farebbe FdI entro quest’anno (e per la verità neppure il suo leader di partito ha fornito dettagli).
Finora ripeto, la più precisa è stata la Lega, ma credo che basterebbe una risposta dell’on. Rizzetto alla suesposta domanda e anche la posizione di FdI sarebbe chiara, per gli elettori chiamati a esprimersi il 25 settembre.
Pensa sia possibile, d.ssa Erica, ottenere questa risposta dall’onorevole ?
Spero di sbagliarmi ma qui si fanno i conti senza l’oste ossia il debito 2756 miliardi di euro nel 2022 , a me devono spiegare dove trovano i soldi x la riforma , o meglio dove e a chi tolgono risorse x affrontare la riforma e l’Europa non ci concede più deficit visto il debito , mah che sia forse questo il motivo di tanto tergiversare…..
Purtroppo e’ uscita solo la legge attuale, creata oltre 10 anni fa, creata secondo me considerando i lavoratori solo come numeri, e considerando l’argomento pensioni solo come una riga del bilancio statale, come se non fossero importanti gli aspetti sociali e sociologici del problema, come se i lavoratori non fossero persone ma numeri …meno male che qualche partito sta dimostrando di ragionare diversamente e di dare la giusta importanza a questi aspetti !
Gli elettori a mio avviso hanno sempre più chiara la situazione, e stavolta potranno dire la loro
Buongiorno Luca.
Come darle torto!
Dalla cifra odierna del debito che Lei menziona, quando nel 2011 con i circa 1.900 miliardi di debito ci è costata la Legge Fornero …. che conclusioni si possono trarre oggi a riguardo della riforma e dell’Europa.
Ricordo che a gennaio dovrebbe scattare un imponente incremento degli assegni pensionistici dovuti all’inflazione … temo l’arrivo di brutte sorprese sul quando e dove trovare il denaro necessario al libro dei sogni.
Visto pero che ogni tanto negli interventi appare il termine “Europa”; “questa Europa” istituzionale che ormai da qualche anno io non amo più, Europa nella quale i “sovranisti” sembrano esistere solo fuori dall’uscio di casa di chi ne parla, mi induce a riportarle un esempio fresco fresco che rende bene l’idea di “questa Europa”.
Tratto da Investire oggi del 14 settembre: “La Germania compra gas russo a sconto e indebolisce l’Europa contro Putin” Il gas russo alla Germania costa un terzo di quanto pagato dal resto d’Europa. Così Berlino continua a fare affari con Putin.
Lo legga integralmente perché questo sembra accadere in questa Europa che ci controlla,
è solo uno dei tanti esempi che si potrebbero elencare che ora ci impone il taglio dei consumi … sì è necessario dice la Ursula: … “al fine di aiutare economie in sofferenza come la Germania”.
Saluti.
la fornero fu proposta sotto il governo monti, cioè dal 2012…. non confondiamo con le date e soprattutto con le responsabilità politiche di queste scelte. Ci sono mille modi per risolvere i problemi dei lavoratori che vanno in pensione, ma se i paletti sono quelli, diventa molto difficile far conciliare l’uscita dal lavoro con il rispetto di tutti i paletti! piu facile che un cammello passi per la cruna di un ago….
Ci sono parecchi risparmi possibili con tagli di spese inutili, e già eliminando gli abusi sul reddito di cittadinanza si copre una buona riforma pensionistica, come quella proposta dal gruppo UTP e dal dr. Marino anche su questo ottimo sito
Semplice ,chi deve avere dovrà sempre Dare,dica lei sa cosa vuoi dire lavorare,timbrare ogni santo giorno per 41 Anni .Ma di cosa parliamo…..
Siamo ancora in estate ma cala già fitta la nebbia sulle proposte dei partiti di riforma della legge Fornero . Ormai è chiaro che non cambierà nulla almeno in tempi ragionevoli. Avessero almeno l’onestà di dirlo chiaramente prima del voto ci sentiremmo meno presi in giro!
Almeno un partito che ha promesso una significativa riforma pensionistica già nella vicinissima legge di bilancio c’è, poi è chiaro che i sindacati dovranno fare la loro parte e non perdere tempo con il nuovo governo (con il precedente secondo molti si sono fatti prendere un po’ in giro), come giustamente affermato nei giorni scorsi dal segretario Cisl, Luigi Sbarra .