Cesare Damiano ha recentemente pubblicato su “Il Settimanale Pmi” un articolo molto interessante dal titolo “Pensioni: ecco da dove partire per una riforma sostenibile” in cui fa il punto della situazione ad oggi sul fronte previdenziale e propone al Governo di cominciare, per poter mettere mano alla riforma pensioni, dal rapporto numerico tra lavoratori e pensionati, dal calo demografico e immigrati, dall’armonizzazione delle flessibilità e dall’unificazione delle gestioni. Poi ripercorre quanto é stato fatto fino ad ora dal Governo in carica, riprendiamo alcuni dei passaggi del suo elaborato perché a nostro avviso potrebbe essere di interesse per chi é solito leggerci.
Pensioni anticipate, Damiano: al momento abbiamo solo misure-ponte
Così Cesare Damiano, già ministro del Lavoro, “Per il momento il Governo si é limitato ad adottare alcune misure-ponte: l’inserimento di ‘Quota 103’, la sostanziale manomissione di Opzione Donna e l’introduzione di una indicizzazione che ha un pò migliorato le pensioni minime e fortemente penalizzatoquelle del ceto medio del lavoro.
Come sempre, quando si parla di realizzare una riforma come quella delle pensioni, bisogna mettere insieme le risorse disponibili con la sostenibilità del sistema nel lungo periodo” Poi spiega come sia fondamentale in un sistema a ripartizione comeil nostro il rapporto numerico tra lavoratori e pensionati, alla fine degli anni 60 era 3 lavoratori e 1 pensionato, oggi é 1.4 a 1, e a metà di questo secolo sarà di 1:1, chiaro che questo desta preoccupazione. inoltremolto dipende dal tipo di lavoro svolto e dai contratti in essere. Trovandoci in una situazione demografica in più gli anziani sono pù dei giovani, va da sé che il tema dell’immigrazione andrebbe considerato in modo differente. Poi Damiano passa ad elencare le possibili proposte a livello previdenziale che partirebbero proprio dall’idea di dividere i lavoratori in due macro famiglie con flessibilità di uscita differente a seconda dei mestieri svolti, più o meno usuranti.
Pensioni, Damiano: ecco le proposte per un’uscita flessibile a seconda del lavoro svolto
“La nostra proposta sulla flessibilità indica un’architettura semplice, si tratta di dividere i lavoratori in due grandi famiglie: coloro che svolgono lavori usuranti e gravosi e coloro che svolgono attività considerati “normali”. Nel primo caso si tratta di platee giàdisciplinate per legge con un anticipo compreso tra i 60 ed i 63 anni di età anagrafica. Parliamo, per afre degli esempi, di minatori, palombari, addetti alle linee di montaggio, calderai e battilastra.
Nel secondo caso rientrano lavoratori, tecnici e impiegati, che svolgono lavoro di concetto o di tipo intellettuale nei settori dell’amministrazione e tecnologici, della digitalizzazione, della comunicazione e della cultura. In quest’ultimo caso si può pensare ad un anticipo a partire dai 64 anni, prevedendo penalizzazioni del 2-3% per ogni anni prima dei 67, calcola sulla sola parte retributiva della pensione“,
Questa operazione, spiega Damiano, ha certamente un costo ma limitato se si considera la platea a cui é rivolto, i lavoratori con tutto retributivo, sono praticamente in ‘via di estinzione’, quelli che hanno tutto contributivo non subirebbero penalizzazioni, quanti sono nel misto, avrebbero la penalità sulla parte retributiva e dunque in parte i costi della misura verrebbero assorbiti dalla stessa penalizzazione.
Dunque il Governo potrebbe pensare di concedere la flessibilità in quest’ottica, voi cosa ne pensate al riguardo? Fatecelo sapere nell’apposita sezione ‘commenti’ del sito.
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MA LASCIATE LAVORARE QUESTO GOVERNO ALMENO HANNO INIZIATO CON QUOTA 41
GLI ALTRI COL KAISER INTANTO QUELLI DEL 60/61 QUEST ANNO CI VANNO ……….
DOPOTUTTO E TUTTO UGUALE AL 2022 A PARTE QUOTA 103 QUINDI…… APPENA TROVERANNO I SOLDI
SI PARTE QUOTA 41
Mary, hai pienamente ragione, il sottoscritto ha visto e sentito fiumi di lamentele delle persone su diritti “sacrosanti” spesso negati, e nelle assemblee cittadine, sia politiche è sindacali a cui ho partecipato, ho visto e sentito esasperare tanta gente, peccato che, poi all’indomani mattina, quando si doveva partire per le manifestazioni eravamo sempre i soliti noti!!…… anzi ti dirò di più, nel giro di qualche settimana tante di quelle stesse persone, che dovevano spaccare in quattro il mondo, te lo ritrovavi subito dopo in qualche imminente campagna elettorale a dare i fac-simili accanto a politici responsabili di quegli stessi diritti precedentemente negati.
Morale della storia, ogni popolo ha il governo che si merita!!!
Bello fare la rivoluzione dietro un monitor, quando i sindacati chiamano allo sciopero voi ci siete andati a manifestare? Avete fatto sciopero? Ammirate i francesi? Io ammiro chi va alle manifestazioni in Italia, sapete quante volte chi ci vedeva sfilare in manifestazione ci ha detto di andare a lavorare? Presi pure per il culo dagli altri, invece di parlare andate a manifestare che le rivoluzioni dal divano di casa non servono! Avete votato la meloni? Adesso prendetevi la responsabilità della cazzata fatta e non lamentatevi perché l’avete messa voi li
Ma perché i “compagni” che cosa hanno fatto di così eclatante? Ah si, proni a 90° nei confronti dei burocrati di Bruxelles e collusi per una poltrona a fine mandato segreteria, Camusso docet….
Viva la Fornero….. perchè per noi il nazionalismo francese non lo raggiungiamo neancheurante i mondiali di calcio…
saluti ai gestori del sito
Dai che forse ci siamo.I parassiti a forza di sentire ma soprattutto vedere cos è oggi giorno un vero sindacato stanno ipotizzando mobilitazioni.Se ciò avviene si salvano in calcio d angolo se è la solita farsa altro che assalto sede di Roma devono sparire dalla faccia della terra
E spariranno Fausto, perché non faranno nessuna manifestazione, ma continueranno a prenderci per i fondelli come hanno sempre fatto- con i combattenti francesi in campo , questi stolti stanno a scherzare con noi con le loro uscite di pessimo gusto, a cui ormai non da credito più nessuno , invece di tentare almeno di emulare quegli eroi in strada che non si arrendono facilmente….. mentre questi menestrelli si sono arresi in partenza, prostrandosi a mo’ di zerbino con Meloni e compagnia bella.
Evviva i Francesi
Ma tutti lavori se fatti con impegno dopo i 60/62 anni sono molto gravosi anche perchè l’orario ed i ritmi sono gli stessi richiesti ad un ventenne! Damiano in pratica dice che non ci sono soldi per pagare la meritata pensione a tutti quelli che hanno maturato il diritto per cui bisogna accontentarne una parte anche piccola (in modo da, penso io, garantirsi un po’ di voti e di tessere sindacali e dividere i lavoratori)
E tutti gli altri? Che lavorino come schiavi fino alla morte!
Grande popolo Francese, per favore, aiutataci e salvateci da questa indecente classe politica e sindacale!
Concordo in pieno con te Matteo, il punto saliente della questione è proprio questo cioè che viene richiesto lo stesso ritmo di lavoro per un giovane sotto i 30 anni ed a un’ultrasessantenne- ma vi pare mai possibile andare avanti con questo andazzo, e non è dato sapere quando finirà questa commedia di mettere sullo stesso piano giovani e vecchi, senza mettere nero su bianco una volta per tutte e slegare l’età anagrafica dalla flessibilità a doppio paletto- dai 63 anni in su bisogna far scegliere ad ognuno la strada di cui ha bisogno, lo vogliamo capire o no, uscendo anche se ha 35 anni di contribuzione, ma libero di decidere se dare le dimissioni o restare- questa è la flessibilità democratica e sociale che un governo serio deve attuare, perché andare avanti con questa barbarie è pura follia- qua di puro vogliamo la quota 103 SENZA PALETTI, ed ai 63 vogliamo decidere cosa farne della nostra vita, secondo le esigenze personali e familiari.
41 per tutti senza paletti. E BASTA !!! chi è in grado di stabilire la differenza tra i lavori usuranti o meno ? Sicuramente NON i politici, che di lavori usuranti o meno, NON sanno nemmeno cosa vuol dire. Alcuni esempi ? E’ più usurante più il postino o il vigile urbano ? E’ più usurante il bidello o l’impiegato che magari ha sempre il fiato sul collo del capo ufficio ? Ci sarebbero tantissimi altri esempi da fare…
41 anni di lavoro e di contributi versati, sono già fin troppi e questi “politici” la devono smettere di prenderci per i fondelli, con queste quote farlocche, piene di vincoli e trabocchetti.
Meloni, Durigon, Salvini e combriccola, gli italiani vi hanno votato anche e soprattutto per la tanto promessa “QUOTA 41 x tutti” e le promesse elettorali vanno mantenute (cosa che voi non avete fatto).
Scendiamo tutti in piazza, come i francesi. BASTA !!!
Li avete votati e adesso volete scendere in piazza contro di loro ?
Questa proposta la condivido solo per metà
Chi ha l ‘autorità di tracciare una linea dove si divide lavoro gravoso da quello meno gravoso.
Io semmai prenderei in considerazione che chi oggi lavora, la tecnologia e non solo ha portato notevoli aiuti anche a livello di sforzo fisico.
Faccio un esempio terra a terra.
Ieri un elettricista in un grosso stabilimento di 40 Mq sollevava e portava in spalle scale a sfilo per interventi vari che pesavano 40-50 Kg per magari una dozzina di Km settimanali.
Oggi un elettricista in un grosso stabilimento di 40 Mq può utilizzare sempre scale a sfilo ma con pesi che si aggirano sui 20 Kg o addirittura molte aziende sono in possesso di piattaforme motorizzate.E’ un esempio come detto un pò terra a terra ma se stiamo bene a guardare si può tranquillamente dire che ieri un elettricista ha sollevato decine di tonnellate e percorso centinaia di km l’ elettricista di oggi qualche tonnellata e magari zero Km.Lei dottore come li differenzierebbe questi due lavoratori senza ricadere come solito nel non equo.
Dividiamo quelli che possono godere delle quote dagli altri, dividiamo quelli che fanno lavori usuranti (decisi da chi ?) dagli altri, stanno ottenendo ciò che vogliono : dividere i lavoratori. In Francia fanno fronte unico, noi se chiediamo anche solo ai 45enni solidarietà ci dicono che noi ci lamentiamo ma loro non avranno nemmeno diritto ad una pensione. Le Alpi ci dividono più di quanto sembra.
Ben vengano tutte le proposte…ce ne sono già a bizzeffe…una più, una meno non fa differenza!!
Il problema non sono le proposte…ma la disponibilità di chi dovrebbe accoglierle…o almeno esaminarle seriamente…lo sappiamo già da anni!!!!
Ma perché,’nessuno fa questa proposta:per chi vuole pensione a 65 anni con penalizzazione del 2/3% per arrivare 67 anni con 20 anni di contributi.
PENSIAMO ACHE A CHI A 60 ANNI E’ SENZA LAVORO. CHI CI ASSUME? NESSUNO!!!!!
QUOTA 100 o QUOTA 41
FACCIAMO RIENTRARE QUESTA CATEGORIA TRA QUELLE PENSIONABILI.
Andrea
Lei é uno dei potenziali lavoratori che sarebbe andato con quota 41 ma non hs potuto a causa del paletto anagrafico quota 103? mi faccia sapere che Mediaset sta cercando qco da intervistare tra oggi e domani. se disponibile mi scriva a erica.venditti@yahoo.com, grazie. Erica
PARIGI IN FIAMME – CONTINUA LA PROTESTA DEI FRANCESI CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONI DI MACRON, APPROVATA SENZA IL VOTO DEL PARLAMENTO: CASSONETTI IN FIAMME, SCONTRI CON LA POLIZIA E VETRINE DISTRUTTE – IL GOVERNO DELLA PREMIER BORNE È USCITO INDENNE DAL VOTO DI FIDUCIA, MA LE OPPOSIZIONI PROMETTONO BATTAGLIA. E PER STRADA STA DILAGANDO IL CAOS….
I casi sono due : o sono scemi i francesi che lottano o siamo scemi noi italiani che accettiamo ormai tutto passivamente senza reagire.
Tertium non datur.
carlo cl1960
Per carità, non è bello osannare scontri violenti e disordini, ma almeno iniziare partecipate manifestazioni di piazza per non subire ancora passivamente, è ormai improcrastinabile.
Ma chi le organizza ???
I sindacati italiani INESISTENTI E COLLUSI ??????
Non sono scemi i francesi, siamo pecoroni inconsistenti noi italiani, PURTROPPO !!!
Meritiamo quello che abbiamo ??
uniquique suum tribuere
Allons enfant de la patrie
Le jour de gloire (le jour de gloire) est arrivé (est arrivé)
Contre nous de la tyrannie
L’étendart sanglant est levé
L’étendart sanglant est levé
Entendez-vous dans vos campagnes
Mugir ces féroces (soldats) soldats
Ils viennent jusque dans vos bras
Égorger vos fils et vos compagnes
Aux (armes citoyens) armes citoyens, formez vos bataillons
Marchons, oui marchons
Qu’un sang impur abreuve nos sillons, sillons
Ouh-ouh-ouh
Bravò ! 👏👏👏👏👏😁
Come al solito gli interventi del dott.Damiano sono intelligenti ed equilibrati frutto di una lunga esperienza. Dott. DAMIANO aiutaci tu.
Peccato che il Pd non lo ascolti o probabilmente lui non fa nulla per essere ascoltato, facendo quello che ormai fanno tutti, Governo ed opposizione, tanto fumo in faccia e noi che lo respiriamo senza far niente- ah quei Francesi che grinta e che coraggio- ah quei Sindacati Francesi che forza- ribellione dovrebbe essere il nostro motto ed invece il nostro motto attuale è rassegnazione…….che tristezza !!!!!!!!!
Tralasciando per un attimo il commento politico ed entrando nel merito della proposta, (fermo restando che comunque una proposta del genere poteva essere fatta anche prima), a mio giudizio, quella di Cesare Damiano mi pare una proposta equlibrata che potrebbe essere una buona base di partenza sulla discussione, Infatti, sempre a mio giudizio, la eventuale penalizzazione del 2/3% riguarderebbe la sola quota di pensione calcolata solo su quegli anni, prima del 31/12/ 1995, quindi sulla sola parte retributiva della pensione e non sull’intera carriera lavorativa, ovvero sul calcolo della quota di pensione contributiva pura, ecco perchè a me pare una buona base di partenza. questa è la mia opinione.
E no! NON SONO PROPRIO D ACCORDO.
Se la tolgano loro una percentuale sulle loro mega pensioni avute non certo a 67 anni.
E’ ora di finirla di rosicchiare soldi a noi lavoratori ! BASTAAAAAAA
CI sono purtroppo tante buone basi di partenza, peccato che non arrivano alla fine e rimangono aria fritta- qui ci vogliono i fatti non le chiacchiere di cui ne abbiamo la panza piena- svegliamoci che con questo governicchio e questa opposizione , con l’assenza totale del sindacato, ci ritroveremo a breve con una nuova riforma delle pensioni, che al confronto la Fornero ci sembrerà il miracolo.
Questi “politici “fanno gli intellettuali con il c…….. e la vita nostra
Per quello che conta Damiano ē parte degli sterminatori dei lavoratori quindi non và preso in considerazione certo se avesse lavorato almeno un giorno nella sua vita.comungue (viva i francesi)sempre e comunque.
Surreale. Ogni giorno è buono per alambiccarsi il cervello in giochini teorico-numerici sulla quota aurea (100, 102, 103?) o sul numero perfetto (41, 42, 43?). La quadratura del cerchio.
Di fatto, si discetta anno dopo anno del sesso degli angeli, senza mai scorgere dei suddetti angeli manco una piuma.
Si va avanti come comparse mute, in un agghiacciante copione da teatro dell’assurdo.
Lui non sa com’è fatto il lavoro, non può nemmeno immaginarlo: se avrebbe provato la zappa, il piccone e altro, probabilmente, e forse lo capirebbe.
E allora dico all’onorevole: non sparare minch…te, perchè già nel corso della tua inutile attività politica ci siamo resi conto che ne hai sparate tantissime.
Fattene una ragione anche Tu.
E come la mettiamo per chi ha già 41 anni di lavoro e 60 di età? Dovrebbe lavorare altri 4 anni arrivando a 45 anni di contributi per poi vedersi pure fare il taglio del 2% annuo fino si 67 anni. Ma cosa sta dicendo il sig. Damiano!!!😡
Daniela, l’esempio proposta dall’onorevole Damiano non c’entra niente con situazioni che hai elencato tu; se è una donna entro 1 anno va in pensione, se è un uomo entro 2 anni; tutto chiaro? saluti a te e ai gestori del sito
Damiamo vada a lavorare
e soprattutto non rompa
Si continua a discutere del sesso degli angeli, senza intravederne neppure una piuma.
Pare che il passatempo del decennio sia dunque divenuto quello d’ipotizzare tutte le soluzioni astrattamente possibili… Quota 100, no anzi 102, no anzi 103, no anzi 104 e tre quarti, ma con 41 anni tre mesi una settimana dodici giorni quattro ore e ventitré minuti. Forse meglio anzi 40,6 anni di contribuzione, ma solo se alti almeno un metro e ottanta, anzi meglio un metro e ottantuno, ma in quest’ultimo caso occorre non essere completamente calvi. Oppure biondi ma più bassi di tre centimetri.
Una farsa.
Tanto l’abbiamo capito. Le chiavi stanno da tempo saldamente in tasca di qualcuno che sta perfino fuori dall’Italia, e che presumo si sbellichi dalle risate ad osservare tutto questo vano e insignificante chiacchiericcio.
Ma lo cosa più tragica è che qualcuno ci crede veramente, e si sforza di immaginare “beh sì, meglio X di Y; eh no, la soluzione Z1 ovviamente non va bene! È chiaro che è meglio Z2”!
Surreale. Seduti tutti ad osservare la morte di uno Stato che fu, senza fare nulla. Comparse impotenti, osserviamo uno spettacolo degno del miglior teatro dell’assurdo.
E’ vero ha ragione, io non mi sento più tutelato nella mia, troppo bistrattato, voglio andare nella sua di Famiglia, così in quattro e quattro otto finalmente mi svincolo, mi faccio una barca e mi dedico alla cucina di bordo … ripeto fino allo sfinimento … viva la Francia, che non perde tempo a rispondere a questi personaggi, così come facciamo noi che siamo fermamente e fieramente “non interventisti” …
BASTA PAROLE! VOGLIAMO I FATTI ! TANTO DAMIANO STA ALL’OPPOSIZIONE , DUNQUE HA LA SCUSA PER NON FARE NULLA. QUANDO STAVA AL GOVERNO EVIDENTEMENTE PENSAVA ALLA PESCA O ALL’EQUITAZIONE O FATE VOI. SONO, OLTRE CHE RIPROVEVOLI, PALESEMENTE IN MALAFEDE, TUTTI !
Se proprio vogliamo essere seri le categorie dovrebbero essere 3:
1) lavoratori usuranti a partire da 60 anni 0 40 anni di cont.
2) lavoratori normali a partire da 62 anni o 40 anni di cont
3) Politici (leggasi occupanti di poltrone) a partire dai 88 anni + 3 anni di finestra e 35 anni di contributi.
Su via Onorevole Damiano lei and company siete stati al governo per molti anni e cosa avete fatto in questa direzione, oltre a scaldare le seggiole? Nulla, proprio nulla ed ora si sveglia volendo allungare nuovamente gli anni di lavoro. Ma un briciolo di onesta intellettuale la conserva ancora o la spesa tutta?
È stato al governo per anni… E non è stato fatto nulla di quello che dice adesso… Tempo scaduto.
Per quanto concerne adesso, il loro pensiero è sulla riforma fiscale, di cui non si capisce bene esattamente cosa vogliamo fare, ma questo non è argomento di questo forum.
Per le pensioni.. Nisba!
Quando il sig.Damiano dice che chi fa un lavoro usurante è già tutelato dice una grossa fesseria,molte categorie vedi metalmeccanici non ci rientrano e per chi ci rientra nel migliore dei casi devi avere 61 anni e 7 mesi d’età ,alla faccia della tutela,poi parla di 64 anni con penalizzazioni in un paese con pensioni già da fame .Bisogna fare un’uscita con 41 anni di contributi che sarebbe fare un pò di giustizia per i tanti che hanno subito la Fornero e parallelamente un’uscita basata sull’età credo che 64 anni potrebbero andar bene, visto che la Francia ci arriverà nel 2030 non credo che l’europa farebbe problemi e basta parlare dei penalizzazioni e paletti vari.Purtroppo il vero problema non sono le risorse e nemmeno l’europa, ma il fatto che questo governo ha altre priorità vedi taglio aliquote fiscali che favorirà i redditi alti e che costerà più di 50 miliardi l’anno.Saluti
Il mio commento è stato cancellato!?
Cominciano a diventare tanti e non è spiegabile. Sto pensando di lasciare il forum
Anche il mio non c’è e non è la prima volta e non mi sembra di aver scritto cose strane- ho commentato ciò che ha detto Damiano
Benvenuto tra noi…chissà perchè lo fanno..
A questo punto proprio non capisco.Proponi la proposta Tridico per quelli che,a dir vostro,non sono lavoratori usuranti.Che poi mi farebbe piacere sapere chi ha fatto l’elenco dei lavori usuranti e non usuranti?Saluti a tutti.Fac59
E i politici in che categoria li mettiamo ? .. liberi tuttora di pensionarsi dopo 4 anni e 6 mesi ! .. Il solito mondo di furbacchioni ! Impariamo dalla Francia.
E poi inventiamo le sottocategorie ? usurante plus e usurante minus?…. Damiano…. da te mi sarei aspettato più grano salis. Tutti i lavori usurano…. è il tempo che li rende tali…. proprio vero che i politici non hanno mai lavorato un giorno in vita loro. ah Già dimenticavo…. per loro la pensione c’è sempre…. ci sono già le categorie…. VOI nell’alto che dell’olimpo che pontificate…e giù…. gli Usurati da voi…
facciamo un calcolo: a partire dai 64 anni riuscire ad andare in pensione e alla fine penalizzazione sulla parte retributiva e quindi parliamo del 6%; non sarebbe neanche una brutta proposta; il problema è che abbiamo a che fare con persone che ragionano in modo diverso: per loro esiste solo la legge fornero; perchè glielo dice l’europa altrimenti i soldi del pnrr se li scordano etc; perchè il loro obiettivo è fregare la parte retributiva della pensione; io la penso così; saluti ai gestori del sito
ma perché il settore metalmeccanico, con i turnisti e lavoro in fabbrica non è mai considerato usuranti in nessuna proposta,forse perché c’è ne sono troppi? e la speranza sia cinicamente calcolata sul conteggio che la metà di questi non ci arriveranno neppure alla pensione! con i nostri 41 anni di contributi se usufruiremo di 15 anni di pensione possiamo già considerarci fortunati!
Mah io penso che non capiscano niente.
Per l’INPS non è certo un costo superiore il mandare la gente in pensione con una penalizzazione del 3% annuo. Con il doppio effetto benefico di diminuire i sussidi di Stato a fondo perduto. Quanto all’Europa, se diminuiamo l’età a 66, non ci può dire nulla. Primi perché è comunque superiore alla media, e secondariamente perché si è ridotta l’aspettativa di vita.
Se una cosa è intelligente e a costo zero NON LA FANNO.
Ma perché Damiano non la porta all’attenzione del PD di cui fa parte? Se vogliono fare opposizione seria , partano da questa proposta di Damiano e facciano il loro mestiere che è quello di mettere in difficoltà il Governo attuale- anche se si parla di penalizzazioni, sempre una proposta buona è, l’importante è che si faccia qualcosa per anticipare i 67 anni che sono una vergogna, perché abbiamo il diritto di goderci qualche anno di pensioni, visto che c’è gente che la prende da più di 40 anni, e noi rischiamo di prenderla per pochi anni- che vergogna questa politica e questi sindacati che le fanno passare tutte, senza opporsi e senza mobilitarsi.
Egr. Sig. Damiano, concedere i 64 anni per tutti con decurtazione del 2/3% annuo è DOVEROSO, soprattutto per sistemare i vecchietti disoccupati. Non costituirebbe aggravio di spesa per INPS. FACCIAMOLO SUBITO DAL 2024. Inutile altrimenti parlare di “non occupabili”. Basta sussidi di Stato. Ognuno prenda quello che ha pagato.