Pensioni anticipate 2023, ultime su opzione donna, Ape sociale, Quota 41 +62 anni al 31/12
I due articoli che abbiamo pubblicato redatti dal nostro esperto previdenziale Claudio Maria Perfetto hanno suscitato molto interesse e soprattutto hanno prodotto molte domande da parte dei nostri lettori relativamente alle misure del Governo approvate in Legge di Bilancio, dunque quota 41 con limiti anagrafici, opzione donna, modificata con paletti stringenti, e alcune specfiche su Ape sociale a cui lui a provveduto a rispondere. Molti lettori hanno parlato anche di mancate promesse elettorali e di prese in giro da parte del Governo eletto. Di seguito le sue risposte alle tante domande:
Pensioni, su quota 41 promesse false o elettori ingenui?
Così Franco Giuseppe: “In poche parole, credo che il Dott. Perfetto stia dando a tutti voi del ” Credulone”. Aver creduto alle panzane di qualche personaggio politico quando noi gente comune sapevamo bene della situazione economica del paese, fa di noi, come minimo, “esseri ingenui”. Insomma la colpa è nostra. Spesso mi sono chiesto il perchè altre parti politiche non promettono allo stesso modo riforme roboanti, acchiappando voti a dismisura e vincere così le elezioni ? Forse perchè più seri e non vogliono prendervi in giro ?
“Sig. Franco Giuseppe, lasci che le riporti un pensiero di Demostene, filosofo vissuto circa nel 400 a.c. che studiai in terza liceo scientifico sul Vol. 1 di “Storia del pensiero scientifico” di Nicola Abbagnano (3 volumi, con copertina gialla e strisce marroni verticali). Ebbene, Demostene osservava che “nulla è più facile che illudersi, perché l’uomo crede vero ciò che desidera”.
In un certo senso, è vero, si pecca di ingenuità nel credere vera la promessa di poter andare in pensione anticipata a 41 anni indipendentemente dall’età anagrafica con un debito pubblico che supera abbondantemente quello del 2011 da cui scaturì la Riforma Fornero.
Se la promessa non è stata mantenuta, tale “colpa” non è di nessuno: né di chi ha fatto la promessa (senza sapere come mantenerla), né di chi ha creduto in quella promessa (senza sapere che non si sarebbe potuta mantenere).
Così, lo ripeto, se le promesse elettorali non sono state mantenute, la colpa non è né degli elettori, né degli eletti. Ma certamente la responsabilità della mancata realizzazione delle promesse elettorali, sia pure in percentuali differenti, è di entrambi: degli eletti, che hanno fatto le promesse senza averle “testate” nella loro attuazione; degli elettori, che le hanno “accettate” senza passarle al vaglio della ragione (perché hanno creduto vero ciò che desideravano fosse vero)”.
Ape sociale 2023, bisogna aver lavorato per 18 degli ultimi 36 mesi? Quali i requisiti?
Mog chiede specifiche sull’Ape sociale: “Ma nell’Ape Sociale non è obbligatorio anche il fatto di aver lavorato per 18 degli ultimi 36 mesi? Che peraltro è un controsenso perché se una persona è disoccupata come può, essendo peraltro dentro agli ultimi 36 mesi anche il 2020 cioè in piena Pandemia dove praticamente non lavorava quasi nessuno?“
Così il Dott. Claudio Maria Perfetto: “Sig. Mog, riguardo all’APE sociale, rispondo alla sua domanda se sia “obbligatorio anche il fatto di aver lavorato per 18 degli ultimi 36 mesi” rimandandola al sito INPS che potrà raggiungere tramite il seguente link:
All’APE sociale possono aderire lavoratori che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che siano: o disoccupati, o caregiver, o invalidi civili con un’invalidità superiore o uguale al 74%, o lavoratori che svolgono mansioni gravose.
Il suo riferimento ai “18 mesi degli ultimi 36 mesi” ricade nella casistica dei lavoratori che (riporto le parole dell’INPS) “si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, ovvero per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato a condizione che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni”.
La sua domanda se sia “obbligatorio anche il fatto di aver lavorato per 18 degli ultimi 36 mesi” andrebbe riformulata nel modo seguente: “è obbligatorio avere svolto lavoro dipendente per almeno 18 mesi nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro a causa di licenziamento?”. La risposta è: sì, per potere accedere all’APE sociale, se si è disoccupati a causa di licenziamento, occorre:
– avere 63 anni di età anagrafica
– avere maturato un’anzianità contributiva di almeno 30 anni
– avere svolto almeno 18 mesi da dipendente nei 36 mesi che precedono il licenziamento.
Avendo meglio precisato la sua domanda, ed avendo esposto i requisiti per l’APE sociale riguardo ai disoccupati, il “controsenso” che lei aveva evidenziato sparisce.
Riforma pensioni 2023, coefficienti di trasformazione aggiornati?
Bruno chiede lumi sui coefficienti di trasformazione per il 2023: “Buongiorno volevo porre questo quesito al dott.Perfetto del quale ho molta stima e ammirazione per le sue sempre precise risposte ai lavoratori e futuri pensionandi..I coefficienti di trasformazione per il 2023 2024 verranno aggiornati? Non ho più sentito niente a riguardo, o rimarranno secondo lei dottore,invariati o addirittura si terranno in considerazione quelli del 2013 causa pandemia(aspettativa di vita diminuita di circa due anni)che a mio avviso sarebbe solo la cosa più giusta. Chiedo questo perché finalmente a luglio 2023 riuscirò ad accedere alla pensione precoci In attesa di un’eventuale risposta le porgo i miei più cordiali saluti,un saluto naturalmente anche alla redazione di pensione per tutti che ci permette di interloquire çon persone così autorevoli come lei.
Così Il Dott. Perfetto: “Sig. Bruno, i coefficienti di trasformazione per il 2023-2024 sono stati aggiornati (Decreto Ministeriale datato 30/11/2022 in relazione alla “Revisione Biennale dei Coefficienti di Trasformazione”). Dal 1° gennaio 2023 i coefficienti di trasformazione per il biennio 2023-2024 verranno innalzati rispetto a quelli vigenti.
A titolo informativo, riporto solo le variazioni relative all’età di pensionamento 62, 63, 64.
Età di pensionamento 62 – coefficiente attuale: 4,770%; dal 1° gennaio 2023: 4,882%
Età di pensionamento 63 – coefficiente attuale: 4,910%; dal 1° gennaio 2023: 5,028%
Età di pensionamento 64 – coefficiente attuale: 5,060%; dal 1° gennaio 2023: 5,184%
Quanto maggiore è il coefficiente di trasformazione, tanto maggiore sarà l’importo pensionistico. Pertanto, più tardi si va in pensione, più alto sarà il coefficiente di trasformazione, maggiore sarà l’importo della pensione“.
Su opzione donna, Il Dott. Perfetto é intervenuto a lungo facendo presenteche effettivamente la misura é stata snaturata completamente, aggiungiamo un pensiero del Professor Cazzola al riguardo, che sembra avvalorare la delusione delle donne.
Opzione donna, donne deluse, il pensiero di Cazzola
Non si comprende, dice Cazzola dopo aver enunciato su Il Sussidiario tutti i paletti inseriti dal Nuovo Governo su Opzione donna, se “Questa opzione abbia uno spazio di autonomia o se ricalchi in maniera più complessa percorsi di esodo già disciplinati da altre modalità di pensionamento.
In sostanza oltre a diventare una sorta d’ircocervo pensionistico, la nuova opzione donna ridurrà di molto il numero delle possibili utenti ( si prevdere che da 20mila passino a 3mila)”.
Dopo questa panoramica al 31/12 sulle misure maggiormente care ai nostri lettori, auguriamo a tutti voi un sereno e gioiso inizio 2023 e speriamo di potervi portare buone nuove anche a livello pensionistico, nel mentre vi ringraziamo per averci supportato tutto l’anno con la vostra stima.
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Durigon e Salvini passeranno.
Il fatto che Lei, forse, abbia subito l’Anticipata o la Fornero nella sua interezza, non la metterà certo al riparo se 10 o 15 anni qualcuno, guardando al passato, riterrà che anche Lei sia stato un: “fortunato”, cero o non cero acceso.
mi rivolgo a Francesco; parli di personale ata della scuola? se il riferimento è ai 20 anni di contributi certo che la pensione è scarsissima; il ragionamento va fatto su molti più anni di contributi; comunque la regola di 2,8 volte la minima c’è; se già adesso siamo sui 67 anni di contributi figuriamoci tra 10-15 anni; saluti a te e ai gestori del sito
Io mi riferivo alla riforma fornero per chi va con il solo contributivo che prevederebbe 64 o 67 anni di età con 20 di contributi ma nel primo caso dovresti prendere un assegno mensile pari o superiore a 2,8 la pensione sosiale(1310 euro) nel secondo pari o superiore a1,5 la pensione sociale(708 euro) se non raggiugi questo requisito non è che la pensione è più bassa semplicemente non ci puoi andare. saluti
Francesco, non mi sono spiegato; hai ragione sui parametri sul tutto contributivo; il punto è che 67 anni e 20 di contributi non ti fanno andare perchè non raggiungi il limite minimo di 1,3 volte; non lo raggiungi se fai riferimento ai 20 anni; se fai riferimento a 30 forse lo raggiungi, a 35 hai più probabilità di raggiungerlo; ricapitolando: con 67 anni e 20 di contributi non vai da nessuna parte , devi lavorare ancora; tutto qui; tutto chiaro? per quanto tempo? in base ai calcoli che ti fanno; saluti a te e ai gestori del sito
caro Franco Giuseppe, ancora ritorni indietro al 2019? Abbiamo capito che non l’hai digerita e continui a ripeterlo all’infinito; te l’avrò detto tante volte; fattene una ragione; da allora sono passati 4 anni e di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima; e tu non sei del 1960; noi del 1960 dovremmo lamentarci visto che ci hanno chiuso le porte in faccia più volte; una persona ad un certo punto deve farsene una ragione, che gli piaccia o no; il debito pubblico è da una vita; dobbiamo ringraziare il dott. Perfetto, persona più competente di noi, che ce lo ricorda e , come noi professori (io ormai ex) istruiamo i ragazzi, lui istruisce noi su aspetti per noi poco chiari; tutto qui; saluti a te, al dott. perfetto e ai gestori del sito
Caro Paolo, io non devo digerire niente e comunque delle porcate non me ne farò mai una ragione. Ti ricordo che mi sono pensionato con la Fornero, felicemente e con soddisfazione personale anche se non sono del 1960. Quindi avrei diritto anche io a lamentarmi visto i regali pensionistici che stanno continuando a fare pur con il debito pubblico enorme. Tanti saluti anche a te.
se per regali intendi questa nuova opzione donna ne passa; e quota 103? io personalmente l’avrei presa, ma c’è una marea di gente che ne sta dicendo peste e corna; saluti a te e ai gestori del sito
Sicuro Paolo ?
Ma non dicevi che moltissimi operai non raggiungono cifre tra le 4 e 5 volte l’assegno minimo!
Io aggiungo che, forse, molti usciti dal mondo del lavoro perché nel frattempo lo hanno perso nonostante 41 anni di lavoro, sempre forse, ringrazieranno la quota 103 se il prossimo anno gli salverà il fondoschiena.
D’accordo, sono giustissime le lamentele di chi ha subito tutta la legge Fornero (la ha subita anche mia moglie per soli 10 giorni lavorativi), ma il messaggio che sta passando da un poco di tempo è che: chi dirige la danza ritiene si è fatta necessaria al pensionamento un’età minima, iniziata giusta o sbagliata che sia stata con i 62 di quota 100.
E da come si sono messe le cose (vedi opzione donna) è li che punteranno il prossimo anno.
Saluti Prof.
io una quota 103 l’avrei presa comunque; il punto è che , ma lo scopriremo più in là, tanta gente pensa di rinunciare per via del tetto a 5 volte la minima; , dubito che un operaio o un professore ci arrivi a cifre superiori ma non lo so per certo anche perchè non si capisce se il calcolo è sul lordo, sul netto etc; credo che alla fine da un paio d’anni a questa parte siano tutti provvedimenti per far andare in pensione pochissime persone; parlano di potenziali 50.000 persone su quota 103; quanti aderiranno? lo scopriremo solo aspettando ; saluti a te e ai gestori del sito
Lei avrebbe accettato qualsiasi quota ne avesse avuto la possibilità, 100- 102-103 e avrebbe anche acceso un cero a Salvini e Durigon. Lei le quote le ha sempre difese con la semplice motivazione ” Almeno qualcuno riesce a pensionarsi “, ma mai chiedendosi se erano quelli che ne avrebbero avuto più diritto o se la cosa fosse giusta o sbagliata.
certo che le avrei prese le quote potendole prendere; il punto è che a noi ce l’hanno impedito di brutto e per noi mi riferisco a noi del 1960; sono arrivati a quelli dell’anno prima e poi hanno chiuso le porte; parli di regalo a chi ha raggiunto i 62 anni e 38 di contributi? e per chi si pensionava con i 35? ma soprattutto conosco ancora persone che sono andate in pensione a 40 anni di età e sono tuttora vivi; hanno semplicemente approfittato di leggi fatte; tutto qui; se tu hai dovuto farti la legge Fornero per intero prenditela con la Fornero, non con salvini e durigon che in una fase in cui non c’erano alternative hanno concluso a 62 e 38; tu credi che sia stata dibattuta quella cifra? è stata molto dibattuta; pensavano di fare 64 e 36 addirittura ma poi qualcuno disse: è troppo e hanno trovato l’equilibrio a 62 e 38; io, appena ho avuto un opportunità di scappare sono scappato; e a 62 anni con oltre 40 di contributi mi mangio la pensione integrativa; ma io ho risparmiato da una vita e comunque sarà dura; tutto qui; e ti ricordo che le quote è una vita che esistono: ricordo i 35 e 57; ricordo i 35 e 58-59,-60; e poi è arrivata la legge Fornero; prima la sacconi -brunetta; caro Franco Giuseppe; buon anno a te e ai gestori del sito
Ho appena appreso che qualcuno della Lega ha affermato che se gli date il voto alle regionali il giorno dopo cancelleranno la legge Fornero ( smentendo categoricamente di averlo già proposto prima ). Si potrà andare in pensione quando si vuole anche a 50 anni con 10 anni di contributi e prendere la pensione come se si fosse versato x 40 anni. Ha consigliato di tenere la porta aperta perchè passerà qualcuno con un assegno bancario di 100.000 euro per ogni appartenente alla famiglia e in più un mazzo di chiavi di una Ferrari parcheggiata sotto casa. ( Tranquilli non sarà un extracomunitario e per giunta negro ). Il TFR o il TFS sarà raddoppiato per tutti cosi come i giorni di ferie che potrete usufruire in un albergo a 5***** in una località a vostra scelta della Padania, il tutto a carico dello Stato. Per le dentiere gratis ha detto di rivolgervi a F.I. e per i bauli vuoti a FdI dove potrete depositare i denari evasi che non potete versare in banca. Anche i bauli sono gratis, è chiaro.
Gent. Franco Giuseppe
personalmente ritengo apprezzabilissimo il sarcasmo di questo intervento, secondo me se lo sono “ben meritato” (purtroppo) .
Comunque penso che gli elettori Lombardi e Laziali abbiano ben chiaro per chi NON votare, una volta li puoi prendere in giro con false promesse elettorali ma …se ne accorgono e si ricordano !
Guardi che questa è già la seconda volta e se legge tutti i commenti molti dei nostri amici ci sono ricaduti. E’ cambiata solo la generazione: nel 2018 è capitato alla mia credere alla quota 41 x tutti e oggi dopo 5 anni è capitato di nuovo con i lavoratori appena più giovani. Solo chi promette falsamente sono rimasti gli stessi che così facendo si garantiscono la poltrona a vita da ormai 30 anni. Sono partiti con la secessione e pur con la partecipazione a molti governi con maggioranze bulgare non l’hanno mai fatta. Hanno cominciato a spaventare la gente con gli extracomunitari ed oggi gli imprenditori del nord ne assumono in quantità. Dal 2011 vogliono cancellare la Fornero eppure stando al governo non l’hanno mai cancellata. Mai visto una classe politica così inetta e in malafede. Eppure c’è ancora chi li vota. Abbiamo persino rischiato di avere un Presidente della Repubblica che pagava il pizzo alla mafia, peggio di così !!!!!
Penso che siamo tutti vittime di un grande e diabolico grande inganno.
L’attuale legge Fornero prevede l’accesso alla anticipata a 64 anni con 20 di contributivo. Quindi qualcuno, già oltre 10 anni fa, ritenne che 64 anni era il giusto momento per “scegliere” se continuare a lavorare o meno.
Ritengo valido questo limite anagrafico per accedere alla anticipata.
Parlare di altre requisiti è ingannevole e non realizzabile da questi politicanti che non hanno mai lavorato e non sanno di cosa parlano
Veramente la legge Fornaro prevede questa possibilità?
Senza paletti ?
Visto che più volte è stato detto che la Fornero permette a chi va in pensione con il solo contributivo di poterlo fare a 64 anni con 20 di contributi non è stato detto però che per poterlo fare L’assegno pensionistico deve essere pari o superiore a 2.8 La pensione sociale ad oggi circa 1310 euro al mese altrmenti non vi si può accedere. Secondo me l’ennesima fregatura
hai ragione Francesco; parlano dei 64 anni se raggiungi 2,8 volte la minima; altrimenti altro che 67 anni, ben di più; ma con tutto contributivo si raggiunge 2,8 volte la minima? credo proprio di no; saluti a te e ai gestori del sito
Al di là delle giuste puntualizzazioni, il mio richiamo ai 64 anni era indirizzato al dibattito sul limite di età che ultimamente entra sempre quando si parla di anticipata.
Un saluto
Sono d’accordo con te conosco personale ata della scuola che si sono fatti fare il conteggio per accedere alla pensione a 67 anni con 20 di contributi, bisogna avere un’assegno di 708 euro al mese per poter accedere alla pensione,morale devono lavorare fino a 71 anni e 6 mesi.Saluti
Sindacati ma da che parte state? È una vergogna!!! 41 anni mi sembrano sufficienti. Sono furioso. Buongiorno a tutti.
Camillo
Tra l’altro chiederei ai sindacati di valutare se, come qualcuno comincia a dire, il taglio a 5 volte la minima fino ai 67 anni, per chi esce con quota 41, non sia INCOSTITUZIONALE .
Non sono un legale, ma a buon senso mi sembra davvero INCOSTITUZIONALE !
QUOTA 103 è certo che è INCOSTITUZIONALE !! Ma è molto peggio ! Con questo “paletto” QUOTA 103 di fatto è un FURTO una TANGENTE da pagare allo Stato. Ovvero lo Stato DOPO PIÙ DI 41 ANNI di contributi versati ti RUBA ciò che hai regolarmente accantonato e pagato fino all’ultima goccia con una vera e propria “PATRIMONIALE SCIPPO” ! MAI PIÙ IN VOTO ! LADRI !
Quello che mi aspetterei è che lo facessero notare anche i sindacati: qualche sindacato ha criticato quota 103, ma nessuno ha detto che è incostituzionale.
Secondo me dovrebbero dirlo ripetutamente, forte e chiaro !
Anche la finestra di tre mesi prevista per la cosiddetta anticipata Fornero per cui dopo 42 anni e 10 mesi (per gli uomini) lo Stato riconosce che hai diritto alla pensione ma poi aggiunge “abbiamo scherzato” e per tre mesi ti lascia senza pensione nella speranza che nel frattempo crepi è palesemente incostituzionale! Nessun sindacato ha mai detto nulla o promosso petizioni o scioperi per abolirla! Non facciamoci illusioni: sindacalisti e politici sono purtroppo conniventi.
Franco, secondo me sarebbe incostituzionale, ma non sono un giurista, se non te l’avessero detto; sono condizioni per poter accedere alla pensione; anche a me, riguardo la RITA hanno spiegato bene qual’erano le condizioni ed erano abbastanza dure; poi ognuno fa i suoi calcoli e dice: mi conviene o non mi conviene? posso aderire oppure no? saluti a te e i gestori del sito
Anche la finestra di 3 mesi senza pensione e senza stipendio a mio avviso è incostituzionale ed un sopruso fatto a chi ha lavorato 42 anni e 10 mesi, ma solo sporadicamente i sindacati ne hanno chiesto l’abolizione, e direi anche con poca convinzione…spero che tornino a chiederla energicamente !
Sonoa stato assunto inun Azienda Sanitaria Aprile 1987. Ho 59 anni con una invalidità del 75% con moglie a carico con invalidità al 100%.
Vi sono qualche finestre per poter andare in pensione.
Grazie
Daniele
caro Daniele; il consiglio che ti do è di chiedere ad un patronato e/o all’inps; in bocca al Lupo e saluti a te, a tua moglie e ai gestori del sito
Qui si parla di quota 41/62 =103 ma stiamo scherzando???bisogna parlare di dividere l’assistenza dalla previdenza e vedrete che si potrà andare anche con 60/40 (la prima delle due che raggiungi)e lasciare i coefficienti di trasformazione per le pensioni contributive FISSO al 6% per tutti altrimenti avremo sempre una pensione bassa.ricordiamoci che avremo ancora circa 12/15 anni di pensioni miste poi saranno tutte contributive sotto i mille euro per il 90% dei lavoratori,quindi non ci sono balle da dire ma da rifare tutto il sistema compreso aumentare i contributi in busta paga e diminuire l’IRPEF,eliminare la trattenuta del 2.5% nel pubblico impiego (un furto)eliminare i 5/6anni di attesa per il tuo tfr (altro furto) mettere la tassazione per i premi di produzioni al 5% anche nel pubblico impiego.tutto questo lo dovrebbero ottenere i sindacati invece di pensare solo ai propri interessi.
Buonasera quest’anno compirò 58 anni a settembre e con 42 anni e 3 mesi di contributi versati avendo iniziato all’età di 15 anni la mia carriera lavorativa, mi trovo adesso con la chiusura della Naspi. Fra qualche giorno ho un appuntamento con il CAF, mi può dire se posso chiedere la pensione, visto che dovrei rientrare nella categoria dei precoci? Grazie attendo una sua gradita risposta
caro Francesco, al Caf credo che saranno chiarissimi con te; non ti resta che aspettare; in bocca al lupo e saluti
Buongiorno, intanto la ministra Calderone mette avanti le sue idee per la riforma del prossimo anno parlando di “esigenze personali e sanitarie ” questo vuol dire che se sto bene e vorrei poter accedere alla pensione per farmi i c….i miei dovrò aspettare di avere 70 anni ?
Siamo messi bene. Buon anno a gestori e commentatori tutti
Caro Mimmo 60, non esagerare; dipende da quanti anni di contributi hai; le prospettive sono magre; potrebbe dire 65 anni tutto contributivo, o legge Fornero; non resta che attendere ma la vedo brutta; saluti a te e ai gestori del sito
Caro PAOLO Prof, come tanti di noi del ’60 sono stanco di rincorrere un traguardo che continua a spostarsi; abbiamo perso quota 100, chi per pochi giorni chi per un anno, con la speranza che “la prossima tocca a noi ” e poi ancora ed ancora. Ho 39 anni di contributi di cui 12 nel retributivo e non accetterei di buon grado la perdita del sistema misto, soprattutto mi fa incavolare che ci sia qualcun’altro che decide il mio futuro. Scusa lo sfogo, buona serata a te ed a tutti i partecipanti al forum.
si , poi in un altro tuo commento avevo visto che ne hai 39 di contributi; passeremo alla storia come tra i più fregati noi del 1960; si , secondo me stanno pensando come fregarci gli anni di retributivo; alla fine ti diranno: se vuoi andare via prima tutto contributivo altrimenti aspetti i 67 anni o i 42 anni e 10 mesi, sempre che non li aumentino; speriamo che non sia così; forza mimmo 60, teniamo duro; un saluto a te e ai gestori del sito
Buongiorno Dott. Perfetto e buon anno a tutti. Non potendole rispondere nel precedente articolo lo faccio adesso che l’articolo contiene anche un mio commento. Lei è sicuramente un personaggio istruito e qualificato e se mi permette le chiedo : Ma lei in una vita precedente è stato per caso un prete che tutto perdona anche al più incallito mentitore ? O forse Lei era proprio uno di quei cavalieri artefici di atroci misfatti a cui veniva distribuita l’indulgenza cristiana pur avendo ucciso altri cristiani ( Strage dei Catari nel sud della Francia ) ? Lei cosa ha ricevuto in cambio, denaro o favori ? Sono certo che ha avuto un beneficio da questi politici che Lei assolve e sarebbe il caso che i nostri amici che qui scrivono abbiano contezza del perchè lo fa. Glielo devo dire io o preferisce ammetterlo lei ? Non è bello assolvere questi politici quando da questi si è ottenuto un beneficio personale negato a milioni di altri lavoratori. Si sta instillando l’insana abitudine che a ergersi a paladini dei lavoratori delusi, con soluzioni peggiorative o ricordando il debito pubblico, sia qualcuno che dispensa editoriali e che abbia avuto condizioni migliori pur con il debito pubblico già esploso. Nel 2018 il debito pubblico era enorme e qualcuno si è pensionato anticipatamente lo stesso. Adesso basta !!! Questo fare il moralista con il culo degli altri è patetico. Vogliamo pensionarci con gli stessi requisiti che si è pensionato Lei e il Sig. Marino. Non c’è bisogno che ci ricordi il debito pubblico e l’automazione. Con rispetto. Bubba Giuseppe Franco. ( Pensionato con legge Fornero.)
Sig. Franco Giuseppe, lei la mette sul personale, ed io in genere rifuggo dal parlare di me stesso. Ad ogni modo, tenterò di rispondere alle sue osservazioni.
Non so chi io sia stato in una vita precedente (o perlomeno non me lo ricordo). Spesso le persone mi domandano se sono un prete oppure un professore. Non sono né un prete, né un professore.
È probabile che in una vita precedente sia stato un cavaliere: un po’ Lancillotto, in lotta con se stesso sospeso tra due amori (quello per Ginevra moglie di re Artù e quello per Elaine di Astolat, conosciuta anche con il nome di Lady Shalott) e un po’ Parsifal, lo scudiero di Lancillotto, che divenne cavaliere e dedicò la sua vita alla ricerca del Santo Graal. Certamente non sono stato responsabile di atroci misfatti durante la persecuzione dei Catari: lo so con certezza, perché provo verso la Santa Inquisizione – che va dal 1200 fino al 1600 dopo Cristo (anno della messa a rogo di Giordano Bruno) – un’avversione incontenibile, che tento con ogni sforzo di domare.
Nella mia vita non ho mai ricevuto benefici in cambio di denaro, o di favori da parte dei politici. Sono stato insignito del titolo onorifico di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica italiana, questo è vero, ma non ho mai proferito una parola, né mosso un dito per richiederlo, e non mi è mai passato per la testa di aspirare a tale titolo onorifico.
Io non “assolvo” i politici, le loro azioni vengono giudicate dagli elettori che li hanno eletti. Solamente chi li ha eletti potrà emettere il giudizio morale di approvazione o di disapprovazione. Io mi limito ad analizzare ciò che i politici si propongono di fare, le condizioni entro le quali si trovano ad agire, i risultati che potrebbero ottenere sotto certi vincoli dettati dalle condizioni esistenti. Aggiungo che, oltre a non essere né un prete né un professore, non sono nemmeno un politologo.
È vero che mi sono pensionato con Quota 100 (per la precisione con Quota 106, con 65 anni di età anagrafica e 41 anni di anzianità contributiva).
È vero che avrei potuto continuare a lavorare fino a 67 anni e oltre, e pensionarmi come lei, come la maggior parte dei lavoratori, con la legge Fornero.
È vero che Quota 100 è una legge che ha favorito solo pochi lavoratori e creato disparità di trattamento, disuguaglianze che hanno alimentato malumori negli animi dei lavoratori al punto da mettere lavoratori contro lavoratori.
È vero che ho tratto beneficio da Quota 100.
Non è vero che “assolvo” i politici perché ho tratto beneficio da una legge fatta da loro.
Non è mia intenzione ricordare il debito pubblico e l’automazione. Tutto ciò è sotto gli occhi di tutti. Quando l’ho fatto, è per dare corpo al mio ragionamento, per evidenziare il perché i politici non riescono (a mio avviso, s’intende) a mantenere le loro promesse, e in che modo l’automazione andrebbe affrontata al fine di consentire ai politici la possibilità di mantenere le loro promesse.
La morale è per me una cosa molto personale (un po’ come i vestiti). La morale riguarda i valori. Per tale motivo, i miei valori possono differire dai valori di un altro, ma non per questo cerco di proporli ad altri. Anzi, spesso gioco con me stesso dicendomi che semmai dovessi fondare un ordine monastico lo chiamerei Fatecomevoletefratelli.
In definitiva, sig. Franco Giuseppe, lasci che le dica questo: ho studiato per un quarto della mia vita, ho lavorato per un’altra metà della mia vita e sto vivendo l’ultimo quarto della mia vita; ho raggiunto il massimo risultato intellettuale che un essere umano può raggiungere nella vita e mi sento pienamente appagato al punto che potrei lasciare sin d’ora questo mondo senza alcun rimpianto. Inoltre, non provo rancore verso alcuna persona. Tutto ciò, io credo, mi consente di vedere la realtà in maniera cristallina e di risultare obiettivo nelle mie osservazioni (anche nei confronti dei politici).
Grazie, anche stavolta non mi ha deluso. La sincerità non è solo nei suoi editoriali ma cucita anche addosso alla sua persona. Spero che apprezzi anche la mia anche se troppo rude. Talvolta mi sembra di essere una specie di rivoluzionario ……. faccio parte di quelle persone che tentano di aiutare questo disgraziato paese a cambiare in meglio. Purtroppo siamo in pochi e una gran parte è disinformata. Buon anno.
Buongiorno.
Fa bene in dottor Perfetto a richiamare l’attenzione sul debito pubblico, e forse sarebbe utile anche parlarci dei TASSI DI INTERESSE sul debito italiano.
Anche risalendo ai tempi nei quali l’Ue dette il via alle sue armonizzazioni monetarie, impedendo al PRESTATORE DI ULTIMA ISTANZA (dal 1981 per la nostra Banca di Stato) la possibilità di calmierare il mercato delle sue obbligazioni.
Così, che i tassi si fecero sempre più alti per tutta quella parte non collocata sul mercato, non di rado rifiutata dalle banche, con lo scopo di forzarne l’aumento del suo interesse.
Ma, poiché il valore finale andava, e forse ancora va, applicato anche a quello iniziale, le banche ne ricavavano remunerazioni più elevate a quelle di mercato.
Hai voglia a fare paragoni sul debito pubblico quando negli anni 80 si pagavano interessi del 12% e di 5 punti in meno nel 2011.
A quando le grosse società italiane preferivano speculare sugli alti interessi pagati che non investire in azienda.
Non vorrei che questi siano tempi propizi al ripetersi della storia.
Saluti
Caro Franco Giuseppe, ieri sera ero tentato di risponderti io ma ero sicuro, da persona perbene qual’è, che ti avrebbe risposto il dott. Perfetto; puntualmente l’ha fatto e lo ringrazio; detto questo: che ci piaccia o non ci piaccia il debito pubblico esiste; che ci piaccia oppure no quello italiano, a parte quello greco, è il peggiore in Europa; il nostro parlamento fa leggi che ci possono piacere oppure no; magari aver potuto usufruire di quota 100 ma ce l’hanno impedito perchè non avevamo l’età (noi fregati del 1960); poi hanno alzato ancora l’età nel 2022; adesso hanno abbassato l’età ma hanno alzato i contributi ; con il senno di poi potevo aspettare e adesso, invece di mangiarmi la pensione integrativa, a fine anno scolastico avrei anche una pensione; sono pentito? assolutamente no; alla fine bisogna farsene una ragione delle cose , prendere le decisioni al meglio e portare pazienza se poi sbagliamo; cosa succederà quest’anno? non lo possiamo sapere; io sono fiducioso sulla proposta che il dott. Perfetto farà a febbraio; il problema è se qualcuno di quelli che decidono la prenderà in considerazione e quanto la prenderà; saluti a te, al dott. Perfetto e ai gestori del sito
Gentile Paolo, lei continua a fare lo gnorri o proprio non comprende i miei commenti. Eppure la questione è semplice : Sto evidenziando come si continui a parlare del debito pubblico enorme che impedisce la possibilità di interventi sulle pensioni quando questo debito esisteva già nella stessa enormità quando sono nate le quote. In poche parole, se nonostante il debito altissimo si è voluto spendere 22,3 miliardi di euro per accontentare qualcuno, non vedo il motivo di non spenderne altri 22,3 per accontentarne altri. Il debito non c’entrava nulla allora e non dovrebbe essere menzionato neppure oggi, ed invece ……. Certo che le leggi le fa il parlamento e che il Dottore non è colpevole di tali nefandezze, ma non si spiega perchè l’argomento debito pubblico sia oggi cosi importante e citato ad ogni piè sospinto.
caro Franco giuseppe; che ci piaccia o no conta molto il debito pubblico italiano; chi governa non vuole mettere in sofferenza i conti pubblici altrimenti chi deve acquistare il nostro debito pubblico comincia a dire: stavolta te lo acquisto all’100%; se fai un provvedimento del genere la prossima volta sarà al 90%, sai cosa vuol dire? non pagano stipendi e pensioni; è una soluzione? credo di no; e poi c’è il famoso pnrr; 200 miliardi di euro che verranno elargiti all’italia fino al 2026, sai quanto per le pensioni? il 3 per mille cioè quasi niente; tutto qui; io l’ho capita così ma non sono un economista per cui potrei anche sbagliare, buon anno a te e ai gestori del sito
Sono contento che anche lei ultimamente si sia accorto che esiste un debito pubblico enorme in continuo aumento. Quindi oggi A.D. 2023 sappiamo che la riforma pensioni non si può fare perchè siamo fortemente indebitati, mentre nel 2018 il debito pubblico non esisteva e avevamo soldi da buttare in stronzate inique e ingiuste. Questa nuova teoria mi affascina . Sinceri auguri anche a Lei.
Buongiorno Paolo Prof.
Il Dottor Perfetto, persona per bene e preparata, due tra i diversi elementi distintivi che emergono dai contenuti pacati dei suoi commenti, farà a breve una proposta. Bene!
Ma c’è qualche persona che possa lontanamente immaginare che “il sistema economico nel quale ci troviamo” possa realmente prenderla in considerazione qualora questa dovesse prevedere di spendere un solo Euro in più domani e un solo Euro in meno dopodomani?
Io dubito.
Saluti
Caro wal 52; speriamo solo che chi comanda tenga in considerazione la proposta che il dott. Perfetto farà; con ci resta che attendere; saluti a te e ai gestori del sito
Speriamo che la proposta del dr. Perfetto venga pubblicata anche dai principali quotidiani e su molti siti web, altrimenti c’è il rischio che il governo la ignori, come mi sembra sia successo con la proposta UTP
la ringrazio per aver espresso in modo chiaro anche il mio pensiero: anche io voglio pensionarmi con gli stessi requisiti di chi mi ha preceduto.
Non mi interessa null’altro e non sono responsabile del debito pubblico attuale.
grazie e saluti
Giusto tutto, ma allontanare l’età pensionabile è suicidio sia X le persone che per le Aziende, questa è una verità indiscutibile, alla pari del debito Italiano; come è indiscutibile che i soldi i pensionati NON li stanno chiedendo in prestito, ma li vogliono semplicemente indietro. Altri fatti indiscutibili dicono che per trovare soldi X: inutili ponti sullo stretto, aiutare la Sicilia con prestiti (solo X esempio), squadre di calcio economicamente in difficoltà, flatax, ecc si trovano. Pertanto i ns politici e tecnici (che magari percepiscono già la loro bella pensione) devono fare velocemente una riforma che tenga conto di andare in pensione prima, come la proposta di Tridico (X esempio). Il ns politici sono pagati (e bene) per far questo. Punto!!
Continuo a ripetere: la riforma strutturale complessiva del sistema pensionistico che verrà discussa a partire dal prossimo 19 gennaio dovrà necessariamente prevedere, per soddisfare tutti, la possibilità per tutti di andare in pensione a 62 anni con 35 anni di servizio. Poi, che si decida per il sistema contributivo totale, oppure che vengano poste delle modeste penalizzazioni va benissimo. L’importante è che chi non ce la fa più a lavorare possa andare in pensione ad una età decente. Appunto, 62 anni. Se invece il lavoro gli piace, non gli pesa, oppure ambisce ad una pensione più alta e senza penalizzazioni, che possa continuare a lavorare fino a 70 anni, se lo desidera. Tutto qua. Questo è ciò che governo e parti sociali devono concludere. È molto più semplice di quanto si pensi: proposte Rizzetto, Damiano, UTP.
Concordo Francesco
Caro Francesco B; concordo con te su molti punti; ma secondo te con 62 e 35 credi che bastino? fa quota 97; tutto contributivo? e gli bastano i 62 anni? secondo me NO; la partita si gioca su quella fascia di persone tra i 10-12-14 anni nel retributivo per fregarci anche quello; come recuperiamo i soldi? dall’ evasione fiscale; facile a dirsi, un’impresa, come dice il dott. perfetto, a farsi; io credo che la soluzione migliore la sta studiando il dott. Perfetto; la sciamogli il tempo di elaborarla , presentarcela e soprattutto che qualcuno a Roma , di quelli che comandano , la faccia propria; saluti a te e ai gestori del sito
Caro Francesco, ognuno ragiona pro domo sua, non accetterei di buon grado la pensione tutta contributiva rinunciando a 12 anni su 39 di retributiva e dovendo in ogni caso aspettare almeno fino al compimento di 63 anni. D’altra parte non decidiamo noi. Buon anno a tutti
Buongiorno Francesco B.
Dubito dei suoi numeri, o meglio, delle speranze.
Io credo che potrebbero pensare di resettare tutto per poi impostarla così:
Fisseranno una quantità di contributi elevata per potersi pensionare liberamente con l’intero assegno e metodo valido al momento del ritiro.
Fisseranno una separazione quasi fosse uno spartiacque tra i nati prima e dopo un dato anno (19..??).
Stabiliranno un’età minima per potersi pensionare, ponendola su un lato della separazione, per lasciare i 67 a salire con la speranza di vita sull’altro lato.
Per ultimo si avranno le “modeste penalizzazioni”, universali, per ogni mese di anticipo tra i due lati della separazione ovvero fino ai 67, da applicarsi per l’intera vita pensionistica.
Ma forse sono regole che qualcuno già applica!
Consolante potrebbe essere l’idea, qualora vi pensassero, di separare sia contabilmente sia contributivamente parlando, il sistema previdenziale da quello, necessario, ma assistenziale.
Saluti
Buongiorno,desidero sapere gentilmente,se posso presentare la domanda di ape sociale a novembre 2023 ,compiendo gli anni 63 a marzo 2024 avendo 38 anni di contribuzione ed essendo in naspi fino a tutto il 2023 grazie infinite per la risposta .data di nascita 24/03/1961
L’ape sociale ???spero tu non sia sposato,chi va in pensione con l’ape sociale non ha diritto alla reversibilità.
Compio 62 il giorno 8/5 x quella data avrò 42 e 9 mesi di contributi, mi conviene fare domanda di pensione quota 103 oppure aspettare quella di anzianità, se accettassi quota 103 ho delle penalità!.Grazie
Caro Francesco, hai posto una domanda da 100 milioni di dollari; ti posso dare un consiglio: vai da un patronato e chiedi a loro: calcola che ci vogliono 42 anni e 10 mesi più finestra sulla legge fornero; nell’altro caso ci sono una serie di paletti tra i quali oltre 5 volte la minima non te la danno subito ma ai 67 anni e non puoi fare altri lavori per sopra i 5000 euro lordi; dipende anche dal lavoro che fai e quanto stufo sei; tutto chiaro? in bocca al lupo e buon anno a te e ai gestori del sito
Fai domanda comunque al massimo a settembre sei in pensione con l’anticipata e non perdi nulla,avrai solo un coefficiente più basso per il periodo contributivo per “l’età giovane”
Salve anche io la pensi esattamente come lei, ma purtroppo sono quasi sicuro che finiremo come Martin L. K.
Saluti e buon anno (sigh! ) a tutti
Non ho ancora capito bene qualcuno me lo spieghi grazie …opzione donna 60 anni e con due figli età 58,6 mesi con due figli quindi può andare con opzione donna e da quando i 58 anni li ha fatti giugno 2022ha due figli o deve avere anche i paletti invalida assistere un parente con invalidità del 74%con 36.6mesi di contributi aspetto una risposta grazie x mia moglie
Buongiorno Gaetano.
Buona cosa è rivolgersi a un patronato, non costa nulla.
Nel frattempo, ammesso che la finanziaria non abbia modificato le decisioni iniziali del governo, se vuole, legga questo breve articolo che è del 19 dicembre e visto che all’interno può porre anche la domanda, può essere che fornendo dati precisi le venga data una risposta altrettanto precisa e sollecita.
Saluti
https://www.pmi.it/economia/lavoro/esperto/393503/opzione-donna-requisiti-con-la-proroga-2023.html
Gaetano , per tua sicurezza rivolgiti ad un patronato; io l’ho capita così: questa opzione donna è per pochissime persone: 58 anni con 2 figli, 59 con 1 figlio, 60 senza figli; oltre a questo: invalida oltre il 74 %,o assisti un invalido da oltre 6 mesi o sei stata licenziata e appartieni ad aziende………………………….; qui non mi è chiaro; riepilogando: patronato; parlano di potenziali 3000 domande in tutta italia; dimenticavo : 35 anni di contributi
Per lui intendo il Dottor Perfetto logicamente grazie ancora per la sua puntualità è onesta’ intellettuale
Ringrazio sentitamente per la precisione nella risposta che è quella che temevo ma vedremo se riuscirò a rientrare in questa casistica, ringrazio insieme a lui i gestori del sito e tutte le persone deluse è preoccupante come me sul nostro futuro Pensionistico da questi ipocriti mentitori seriali capaci solamente di promettere e non di mantenere ogni volta quanto affermato nelle varie campagne elettorali augurando a tutti un anno migliore del precedente per tutti Noi. Buon proseguimento delle Feste e Buon Anno a tutti
buon anno a tutti e tutte e speriamo che il 2023 ci porti buone nuove; buon anno anche ai gestori del sito
Spero che il nuovo anno riporti “opzione donna ” nella forma in cui era. Con la manovra è stata stravolta ed è fatta per ridurre quasi azzerare la platea. Spero che per togliere i paletti non si inventano di portare l’età d’uscita a 60 anni. Sempre peggio!
Lasciatela com’era!
Auguri a tutti un felice 2023. Da 64enne sfortunato spero di poter andare in pensione almeno nel 2024, cioè a 66 anni. Purtroppo ho un sistema misto INPS+ Cassa privata che mi discrimina e mi chiude ogni possibilità di Ape sociale e pensione anticipata. I have dream e cioè che l’auspicata riforma del 2024 cancelli le discriminazioni e sua uguale per tutti. E che tutti gli ultra60enni possano decidere di pensionarsi col minimo di 20 anni e giuste penalizzazioni. Basta privilegi e corsie preferenziali per pochi eletti. Dovrebbe essere la regola di una democrazia matura e giusta. Non vogliamo regali da nessuno. Che ognuno abbia per ciò che ha pagato.
Basta mance miserevoli come l’RDC.
Perché devi vivere di sovvenzioni quando ho pagato un sacco di imposte e contributi? I have a dream…. speriamo di non finire come Martin Luther King ……
Caro giovanni, mi hai fatto venire in mente un professore laureato in Fisica che per vari motivi simili ai tuoi , e credo che adesso sia tra i 72 e i 73 anni, che non riusciva mai ad andare in pensione perchè c’era un minimo di anni nella scuola; credo che alla fine sia andato in pensione a 70 anni, forse a 69 ma non prima; forza e coraggio e buon anno a te e ai gestori del sito
Salve anche io la pensi esattamente come lei, ma purtroppo sono quasi sicuro che finiremo come Martin L. K.
Saluti e buon anno (sigh! ) a tutti
Appare chiaro che una eventuale riforma previdenziale, che preveda meccanismi di flessibilità, verrà improntata su criteri affaristici da parte del Governo, ovvero: se puoi permetterti di anticipare la pensione lo Stato non solo non ci deve rimettere ma anzi ci deve guadagnare sopra, tipo Opzioni tutti con sistema interamente contributivo. A quel punto, almeno da parte mia, una pernacchia in faccia non gliela leva nessuno.
eccoci alle solite risposte dei burocrati. Colpa di tutti, quindi colpa di nessuno. Speculazione filosofica ai massimi livelli. Complimenti
Però,con tutto il Debito che ci troviamo vedo che danno soldi a “cani e porci”non sto qua a fare elenchi, comunque devo dire bravi ci avete venduto,fottuto per l’ennesima volta.Un altra cosa mi sembra che il debito pubblico esista solo per i lavoratori, e i pensionati .Ma quando Mai gireranno le cose buone per noi .
Buon pomeriggio! Spero che il Nuovo Anno sia di buon auspicio, per quanto concerne il sistema previdenziale e che migliori la situazione economica e sociale del nostro Paese. Mi auguro, inoltre, che
nel 2023, vengano ” incrementati al milione” gli importi delle pensioni di invalidità civile parziale. Desidero, infine, rivolgere gli auguri di un sereno 2023 a tutti. Vi ringrazio immensamente!
Per chi volesse leggere e ricavarne qualche considerazione, segnalo un breve articolo apparso oggi su – Quotidiano.Net – dal titolo: Odifreddi e l’Italia delle pensioni: “Giovani, niente paura il futuro non invecchia” .
Sono state le mie considerazioni di tutto 1 anno, che – come era stato fatto per il passato – si prometteva quota 100 per tutti e poi ci si è ritrovati con il paletto 38/62. Non sono stato smentito con i 41 per tutti.
La politica è fregare il prossimo.
Eccoci qua con un’altro anno di promesse elettorali che se ne va e con un’altro anno di promesse che già sono iniziate per le prossime tornate elettorali- e così si andrà avanti purtroppo, con la gente che rimane appesa alle promesse e alle speranze, senza che succeda nulla di buono per chi vuole uscire dal lavoro e non riesce a stringere i denti fino a 67 anni- finanche in Turchia hanno deciso per il 2023 che si uscirà indipendentemente dall’età e sono certo che lo faranno …….che dire ……i turchi sono più seri di questa masnada di imbonitori che ci stanno manipolando da anni senza ritegno- cambierà qualcosa? Non credo proprio e la mattanza continuerà e noi poveri anziani porteremo sulle spalle i fortunati pensionati che se la godono da anni sulla nostra pelle…….che squallore!!!! Buon anno a tutti e speriamo sempre in un miracolo!
Gent. Dr Perfetto
C’è una cosa su cui dissento totalmente rispetto alla sua opinione: fare promesse elettorali (dicendo di sapere dove trovare la copertura) e poi non mantenerle è a mio avviso una grandissima colpa, prendere in giro il prossimo è sempre una colpa, tanto più se si parla di persone che lavorano da circa quarant’anni.. o 41 .
Chi promette QUOTA 41 SUBITO, SENZA SE e SENZA MA e poi una volta eletto ci mette paletti-piloni come il taglio a 5 volte la minima fino a 67 anni e i 62 anni di età merita e si prende 5 anni di tempo per mantenere la promessa …alla faccia del subito …non può più avere a mio avviso alcuna credibilità, e sono convinto che alle regionali gli elettori puniranno questo comportamento che ritengo beffardo.
Subito vuol dire subito, nessun dizionario riporta che subito vuol dire ‘entro la legislatura’ . E i paletti, se si vogliono mettere, vanno comunicati agli elettori PRIMA del voto !
Fortunatamente le regionali di Lazio e Lombardia sono vicine, e gli elettori potranno esprimere il loro malcontento per quella che definirei una beffa assurda …prima del voto secondo loro le coperture c’erano …basta rileggere interviste e dichiarazioni pre-elettorali !
E nessuno può affermare che la situazione socio-economica prima del voto fosse diversa …siamo seri …
Caro Luigi 41; veramente i sindacati hanno sempre puntato a 62 e 41 e alla fine sono stati accontentati; sui 41 indipendentemente dall’età io personalmente non ci ho mai creduto; nel 2023 vedremo cosa verrà fuori ma la vedo veramente brutta; buon anno a te e ai gestori del sito
Gent. Dr. Perfetto,
La mia speranza, prima del voto, era di averne identificato qualcuno anche in Italia … a posteriori direi che non è stata una speranza ben riposta …come ripeto: i politici seri a mio avviso i paletti che intendono applicare li dicono prima delle elezioni, o almeno non dicono SENZA SE e SENZA MA e poi ti tagliano la pensione fino si 67 anni : il taglio a 5 volte la minima per chi ha pagato contributi alti è una ingiustizia !
Gent.mo Paolo, in realtà i sindacati hanno chiesto si’ quota 41, ma non avrebbero mai accettato un taglio a 5 volte la minima fino si 67 anni …
Loro hanno sempre parlato di penalizzazioni ragionevoli, magari una piccola percentuale: con questo taglio che ha introdotto il governo chi ha versato contributi alti per decenni, come ad es. medici, quadri aziendali, professionisti, veterinari, specialisti ospedalieri ecc. molto difficilmente fruiranno di questa quota 41 con questa clausola capestro…non è questo che volevano i sindacati
Per l’anno nuovo speriamo che all’incontro sindacati-governo del 19 gennaio ne seguano altri ravvicinati, perché se fanno una riunione ogni due-tre mesi non riescono a fare una vera riforma neanche nel 2023 …servono incontri ravvicinati, speriamo che i sindacati si facciano sentire concretamente e non si facciano ancora prendere in giro …
parliamo di penalizzazioni; 5 volte la minima; un operaio non ci arriva; un professore a fine carriera non ci arriva; parli di medici? secondo me l’hanno fatto apposta per i medici per scoraggiarli ad andare in pensione; già così l’unione europea ha detto no e ha richiamato l’italia su questo punto; la filosofia è semplicissima: far andare in pensione pochissime persone al di là della legge fornero; perchè? per il famoso debito pubblico italiano; guarda opzione donna che paletti hanno messo; poi ognuno si fa i suoi calcoli e dice: mi conviene o non mi conviene? me lo posso permettere o non me lo posso permettere? per il 2023 cosa credi che faranno? ti ricordo sempre che dei 200 miliardi di euro del pnrr per le pensioni il 3 per mille cioè quasi niente; poi spero di sbagliarmi e sarebbe troppo bello; saluti a te e ai gestori del sito
Guardando i numeri ho visto che il taglio-soglia a 5 volte la minima si stima che faccia scendere i fruitori di quota 103 dagli iniziali 50.000 che erano stati stimati a circa un quinto, cioè solamente 10.000 persone…altro che affermare ‘abbiamo fermato la Fornero’… con questi numeri la trovo una affermazione paradossale !
Sig. Luigi41, solo un politico di elevata statura morale è in grado di mantenere le promesse che fa al suo popolo.
Io ne conosco solo una: Mohāndās Karamchand Gāndhī, detto il Mahatma (Grande Anima).
Lei ne conosce qualcun’altra?
Gent. Dr. Perfetto,
La mia speranza, prima del voto, era di averne identificato qualcuno anche in Italia … a posteriori direi che non è stata una speranza ben riposta …come ripeto: i politici seri a mio avviso i paletti che intendono applicare li dicono prima delle elezioni, o almeno non dicono SENZA SE e SENZA MA e poi ti tagliano la pensione fino si 67 anni : il taglio a 5 volte la minima per chi ha pagato contributi alti è una ingiustizia !
Buongiorno concordo su tutto quello che dice