Pensioni anticipate 2023, Visco di Bankitalia: ‘Si può lavorare oltre i 65 anni’
Nel corso di un workshop organizzato da Bankitalia e Istat, “Lo sguardo lungo: il dividendo demografico nell’analisi dell’economia italiana”, il Governatore Ignazio Visco ha espresso la sua opinione sulle pensioni anticipate e l’età pensionabile, evidenziando il miglioramento delle condizioni di vita e di salute che ha caratterizzato gli ultimi decenni. Secondo Visco, questo progresso rende possibile lavorare al meglio anche oltre il limite convenzionale dei 65 anni. Ha inoltre sottolineato l’importanza delle riforme previdenziali nel promuovere questa direzione, nonché l’effetto positivo del progresso tecnologico nel ridurre l’impatto dei lavori usuranti. Il Governatore ha anche evidenziato la necessità di aumentare il tasso di partecipazione dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno italiano.
Pensioni anticipate 2023, Visco sul lavorare oltre i 65 anni
Il Governatore Visco ha colto l’occasione per sottolineare il cambiamento significativo delle condizioni socio-economiche che hanno caratterizzato gli ultimi decenni. I miglioramenti nel settore della sanità e il progresso tecnologico hanno contribuito all’aumento della speranza di vita e al miglioramento generale delle condizioni di vita della popolazione italiana. Questo progresso ha reso possibile ripensare alle tradizionali concezioni sull’età pensionabile e sull’attività lavorativa oltre i 65 anni.
Secondo il Governatore Visco, i lavori usuranti si stanno riducendo grazie ai progressi tecnologici, aprendo la strada a una maggiore flessibilità nell’età pensionabile. Questo significa che molte persone potrebbero lavorare al meglio anche dopo i 65 anni, contribuendo così al progresso dell’economia italiana. Visco ha spiegato che: “l miglioramento delle condizioni di vita e di salute negli ultimi decenni sicuramente ci fanno concludere che si può lavorare bene anche oltre i 65 anni limite convenzionale.
Pensioni anticipate: L’importanza della partecipazione dei giovani e delle donne
Visco ha evidenziato l’urgente necessità di aumentare il tasso di partecipazione dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro. In confronto ad altri paesi europei, entrambi i gruppi sono sottorappresentati in Italia. Questa disparità di partecipazione può avere conseguenze negative sull’economia italiana e rappresenta una sfida demografica che deve essere affrontata con determinazione.
Il Governatore di Bankitalia ha detto: “Sarà però Necessario spingere perché si innalzi il tasso di partecipazione dei giovani e delle donne, troppo bassi entrambi nel confronto europeo e in vari comparti del nostro territorio e in, particolare del Mezzogiorno”
Infine, Visco ha sottolineato l’importanza delle riforme previdenziali nel promuovere una maggiore flessibilità nell’età pensionabile. Queste riforme hanno cercato di adattare il sistema pensionistico alle nuove realtà demografiche e socio-economiche, consentendo una transizione graduale verso una maggiore partecipazione dei lavoratori anziani: “Le riforme di natura previdenziale hanno spinto verso quella direzione ma è indubbio che i lavori usuranti si riducono, c’è capacità di utilizzare al meglio progresso tecnico”. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti qui di seguito!
Aspettativa di vita in buona salute e’ di 58/60.
Allucinanti le idee; aumentare la partecipazione lavorativa dei giovani e delle donne: come? tenendo le persone a lavorare oltre i 65 anni; ma se non liberi posti come fanno? sono migliorate le condizioni di vita? e cosa vuol dire? tenere le persone a lavorare fino a 70 anni? certi personaggi non hanno la minima idea di cosa voglia dire faticare; in che mani siamo; saluti ai gestori del sito
Probabilmente non hanno mai lavorato davvero. E non sanno che dopo i 60 aa,purtroppo,cominciano vari acciacchi, nella migliore delle ipotesi ,se non vere e proprie malattie. Inoltre dopo i 60aa si e’ meno veloci,meno elastici,si e’ rallentati e ,specie x chi e’ pendolare, alzarsi e correre e’ una tortura vera. Consideriamo che ci si ammala anche di più e che si diventa un carico x l’INPS aumentando i periodi di malattie.
Gli anziani,perché dopo i 60 questo si e’ hanno il diritto di godersi gli scampoli di vita residui,hanno il diritto di fare i nonni e di lasciare il.oisto a giovani preparati e motivati. Non ci vogliono dei fenomeni ad arrivarci ma avendo dilaniato tutti i nostri contributi si arrampicano sugli specchi..
No, non si può e non si deve lavorare oltre i 65 anni, ne per lavori di fatica ne per lavori a tavolino, ne mentali. (E’ come per la patente: certo che si può guidare dopo gli 80 anni, ma è meglio se non si guida, alcuni privilegiati possono chiedere il permesso di lavorare e guidare oltre il previsto, ma non è la generalità)
Poi, diciamocelo tutta, si possono anche efficentare la spesa pubblica ed il contrasto all’evasione ed all’elusione. Ma quelli sono campi in cui occorrono attributi professionali e culturali veri, altro che bastonare i vecchietti! In quei campi lì non ci sono studi, al massimo qualche volenteroso radiato dai ranghi.
E poi, quali 65, per gli ex parlamentari, ma per noi sono 67 e in continuo aumento grazie alla famigerata fornero. Se non fossero le m…e che sono, avrebbero da un pezzo almeno fissato a 65 il massimo per la vecchiaia. Ma, tanto, che parliamo a fare. Maledetti per sempre! All’Inferno devono andare ( e ci andranno)
Certo che si può lavorare oltre i 65 anni ma come volontariato non retribuito. Lei dott. Visco lo farebbe? Ci dia il buon esempio rinunciando alla metà del suo stipendio.
Aspettative di Vita 2023: l’ISTAT dice 80 anni per gli uomini e 84 per le donne, ovvero 13 anni di pensione in media per gli uomini e 17 per le donne a patto che vadano in quiescenza non prima dei 67 anni, poi è chiaro che ci sarà chi riuscirà a campare un po di più, ma tanti toglieranno il disturbo molto prima….. La media matematica reale però è quella in premessa. Questo è l’obbiettivo di sostenibilità che questi soggetti ci propongono… Se riusciremo a schiattare un pochino prima, saremo ancora più sostenibili, perché faremo risparmiare allo Stato una marea di quattrini sui fondi della non autosufficienza.
Vergogna il Sig. VISCO non dovrebbe neanche parlare, ma che ne sa Lui della Vita dei Lavoratori che hanno fatto tanti sacrifici con periodi di disoccupazione con lavori in nero con carriere discontinue? Credo e dico ai Sindacati che bisogna tirare ora fuori le palle, abbassare immediatamente l’età pensionabile a 64 anni come sarà in Francia fra poco eliminare tutte le varie e quote e consentire a tutti dopo anni di sacrifici di poter andare in Pensione anche con pochi contributi. Il Sig. VISCO Che pensione prendera’? 😡
Se uno vuole e può lavorare oltre i 65, magari libero di farlo…ma uno deve essere altrettanto libero di poter uscire anche qualche anno prima…se lo vuole!! Non mi sembra un’assurdità così grossa in uno Stato, almeno sulla carta, liberale e democratico! Evidentemente ci deve essere qualcosa che “tocca” da qualche parte!!
Un’altro che non ha mai lavorato un giorno in vita sua ed ha contribuito allo sfascio di questo paese non ha nessuna cognizione di quello che dice io ho sulle spalle 40 anni di lavoro in una fabbrica metalmeccanica a fare i turni e posso assicurarvi che se da un lato la tecnologia ha migliorato di un 20% il lavoro fisico dall’altra l’ha peggiorato del 40% perchè se prima facevi una produzione 100 oggi ne fai 300,io a 61 anni: un intervento alla spalla e due al ginocchio e non perchè gioco a tennis o al calcio ma per il lavoro pesante e ripetitivo che faccio e come me tanti nella mia azienda per non parlare dell’alta incidenza di casi di tumori.Sentire questo signore che dice che si può lavorare oltre i 65 anni mi fa solo rabbia. Saluti
Farsi prendere per i fondelli da personaggetti ( cit. De Luca) come l’esimio visco, anche no, grazie!
Possiamo fare solo una cosa tutti noi sessantaduenni e oltre. NON LAVORARE ABBASTANZA, così farò, mi dispiace che saranno le imprese a pagarne il costo ma sono stato truffato prima io dallo Stato…
Se tutti noi facciamo resistenza passiva saranno costretti a trovare un modo per mandarci via prima in pensione. Malattia, inezia, non rispetto delle scadenze. Così fino alla pensione.
Mio caro omonimo Sergio…..hai perfettamente ragione…. questo si meritano questi manigoldi.
Fa il paio con Confindustria. Stanno preparando il terreno per la quinta riforma penalizzante che colpirà la nostra generazione (dopo Amato, Dini, Maroni e Fornero). Sono degni di tutto e capaci di tutto … pur di difendere i loro interessi.
Gov.Visco è una contraddizione unica ! “Si può lavorare dopo i 65 anni………manca lavoro giovanile……”
se le studia di notte….. Personalmente vorrei godermi un po’ la pensione (61 anni fra qualche gg) anche rinunciando al 30% con opzione donna. E’ un delitto? Ho iniziato a lavorare a 17 anni, ne ho davvero basta, largo ai giovani!!
Volevo rispondere…ma non vale la pena.saluti a tutti
Come dico sempre più fanno carriera e più sono Ignoranti raccomandati ma qualcuno che risponda per le rime alle castroneria di questi idioti mai??? Vogliamo cominciare a rispondere che la pensione a 70/75 anni posso solo godermela per le medicine e i dolori di artrosi e quant’altro. Basta permettere dichiarazioni di questo tipo a questi Imbecilli. Scusi Rodinò ma nessuna replica dei presenti? Che scandalo.
Proporrei di lavorare sino alla morte magari riducendo gli stipendi perchè con l’aumentare dell’età si hanno meno esigenze: si mangia meno, non si va più a ballare, non si va a donne. Al posto aggiungerei dei bonus come il bonus dentiera, il bonus pannolone, ecc.
Dico solo che Visco deve vergognarsi, certo con il suo stiopendio lavorerei anchio sio a 70 anni o più ed inoltre non vedo Visco alzarsi la mattina per andare in fabbrica o su e giù da un impalcatura o in un campo a raccogliere pomodori.
certo che si può lavorare anche oltre i 65 , ma la questione non va posta in termini di capacità o idoneità ma dal puto di vista temporale ossia dal tempo che intercorre tra l’agognato pensionamento e il campo santo .
la pensione la vorremmo da vivi…..
Purtroppo la politica la fanno solo i ricchi. E prendono ordine dai ricchi. E straparlano. E’ come se uno che mangia 4 volte al giorno parlasse della fame. Italioti svegliatevi!
La stupidità umana non ha limiti
A 65 anni avrò 46 anni di contributi. visco, sono d’accordo con i precedenti commenti: VAFFA! Lei avrà anche nulla da fare che lavorare, probabilmente starà megilo fuori casa che in casa. Per me è diverso. Io non vedo l’ora di smettere di lavorare per farmi finalmente i cavoli miei senza rendere conto ad alcuno!!!! Io amo la montagna in settimana senza folla, lei dove va caro Visco? si prepara lei da mangiare oppure ha la serva in casa? fa lei le pulizie oppure uno schiavo che lava e stira?
Ok, perfetto, iniziamo a togliere la pensione a tutti gli under 65 e rimettiamoli nel mercato del lavoro; ci saranno aziende che se li litigheranno.
Ma ci faccia il piacere, con il suo stipendio non ha motivo di parlare.
495.000,00 € lordi /anno. In quella posizione dal 2011. E mai fatto un mese in un posto di lavoro nella media sia manuale che impiegatizia.
Giustissimo Mimmo, la sua analisi ridicola se trasformata in legge dovrebbe toccare tutti senza distinzione- e che teniamo scritto…. cretino ….. in fronte…… ma sempre noi a prenderlo in quel posto? Lo prendesse in quel posto anche chi lo ha sempre messo nel posto altrui….. siamo stufi, finiamola una volta per tutte con queste angherie e diamo un taglio a tutte le torture che ci state infliggendo……faceva più bella figura se stava zitto il Visco!
Per me si potrebbe stabilire per ogni categoria di lavoro quanto vivono mediamente x esempio i metalmeccanici i chimici i commerciali i banchieri ecc. sempre col distinguo di chi ha mansioni manuali o intellettive e di questi stilare un serio studio sulla speranza di vita e da li partire per fare le valutazioni applicate all’aspettativa di vita.
E ti pareva che l’ineffabile visco non rilasciasse la sua opinione sul tema pensioni, ne sentivamo proprio la mancanza! Un grandissimo, immenso VAFFA ci sta tutto!
Eccolo il “Bacia Banchi”mancava solo lui.. Complimenti Signor Governatore,noi lavoriamo e lei si arricchisce Bravo..
Certo che si può lavorare oltre i 65 anni infatti la pensione di vecchiaia è già a 67 anni! Gente senza dignità che fa credere di pensare al bene dello Stato e che invece guarda solo al proprio portafoglio.
Ecco un altro solone che sale sul piedistallo per sparare sentenze- non se ne può più di questi personaggi che non immaginano nemmeno i problemi e le sofferenze di chi non regge più i ritmi lavorativi per problemi di età, di salute, personali e tanti altri- tanto loro dall’alto dei 15-20 mila euro al mese accerchiati da collaboratori che lavorano al posto loro, possono tirare avanti fino a 80-90 anni- poveri noi , questi tiranni al governo non aspettano altro per gonfiarsi sempre di più con le dichiarazioni roboanti di questi pavoni reali , passando subito all’attacco per sterminarci senza pietà- ebbene si , ormai ne sono convinto, questi stanno perpetrando uno spietato gioco al massacro, tenendoci incatenati fino a 67 anni , impedendoci di passare nella casta privilegiata dei pensionati a cui tutto è concesso e tutto si da, alla faccia di noialtri che non siamo tutelati da nessuno, ridotto ormai a carne da macello da spolpare fino all’osso- ah quei sindacalisti francesi e quegli eroi che non demordono, sfidando tutto e tutti per impedire che si passi a 64 anni nel 2030, mentre noi siamo sdraiati a terra , aspettando che la banda Meloni con la triplice alle terga…… ci passi sopra come il carrarmato sui fuscelli –
Eccone un altro che pontifica con il culo degli altri…
carlo cl1960
Certo, dal suo pulpito può sparare tutte le “sentenze” (?) che vuole !!!
Se fossimo tutti nella sua posizione potremmo tranquillamente lavorare anche fino a 100 !!!!!!!
Il lavoro ai giovani lo troverà lui !!! Magari in bankitalia !!!!
I lavori usuranti stanno scemando !!!!!
Servono altri commenti ??????
Sicuramente con la sua posizione si può lavorare oltre i 65 anni e come tutti gli allineati dice quello che gli dicono di dire. Purtroppo il progresso non consente di generalizzare le sue opinioni. Lui nel suo ruolo può fare e dire quello che vuole che tutto il mondo corre. Noi comuni mortali siamo in trincea e la prospettiva è molto diversa. Datemelo come impiegato con orari vincolanti, scadenze sempre troppo corte, budget perennemente insufficienti, collaborazioni con il contagocce quando non assenti e dopo un mese marca visita.