Pensioni anticipate 2024, la guida per uscire: Quota 103, Opzione donna e precoci

Per tutto il 2024 con la conferma di Quota 103, Opzione Donna e la possibilità per i lavoratori precoci vi sono alcune misure per andare in pensione anticipata, ciascuna con le proprie specificità e requisiti. Analizziamo nel dettaglio queste opzioni, continuando la nostra serie di guide sulle pensioni.

Pensioni anticipate 2024: uscita con Quota 103

Per tutto il 2024, i lavoratori potranno accedere alla pensione tramite Quota 103 se entro il 31 dicembre 2024 avranno raggiunto almeno 62 anni di età e 41 anni di contribuzione. Questa misura consente un’uscita anticipata dal lavoro a coloro che, sommando età anagrafica e anni di contribuzione, raggiungono un totale di almeno 103, rispettando però i valori minimi stabiliti.

È importante sottolineare che Quota 103 prevede l’interruzione dell’attività lavorativa: fino al compimento del 67° anno di età, sono cumulabili solo redditi da lavoro occasionale fino a un massimo di 5.000 euro annui. La novità significativa per il 2024 è l’introduzione del ricalcolo contributivo dell’assegno pensionistico, che comporterà una probabile riduzione del valore della pensione per due ragioni: la cessazione anticipata dell’attività lavorativa (con conseguente minor versamento di contributi e maggiore aspettativa di vita) e l’applicazione di un sistema di calcolo che generalmente restituisce pensioni meno elevate.

Per i redditi elevati, è prevista una limitazione temporanea: tra i 62 e i 67 anni, l’assegno pensionistico non potrà superare circa 1.860 euro netti al mese, con un tetto pari a quattro volte il trattamento minimo (circa 31.128 euro lordi annui). Al raggiungimento dei 67 anni, la pensione tornerà ad essere quella “piena”.

È previsto un incentivo, noto come “bonus Maroni”, per chi matura i requisiti di Quota 103 ma decide di continuare a lavorare. In questo caso, lo stipendio sarà leggermente più alto poiché i contributi a carico del lavoratore (9,19%) verranno inclusi in busta paga. Tuttavia, l’assegno pensionistico futuro sarà più leggero a causa dei minori contributi versati.

Tra la maturazione dei requisiti di Quota 103 e l’effettiva percezione dell’assegno sono previste delle “finestre”: 7 mesi per i lavoratori dipendenti del settore privato e autonomi, 9 mesi per i dipendenti pubblici.

Opzione Donna: requisiti e categorie per la pensione anticipata nel 2024

Opzione Donna nel 2024 si rivolge alle lavoratrici che al 31 dicembre 2023 abbiano raggiunto almeno 61 anni di età e 35 anni di contribuzione. Tuttavia, l’accesso a questa misura è limitato a specifiche categorie: caregiver, invalide civili almeno al 74%, licenziate e dipendenti di aziende in crisi. Un requisito fondamentale è l’accettazione del ricalcolo integrale dell’assegno pensionistico con il sistema contributivo.

Il requisito anagrafico può essere ridotto di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni, portando l’età minima a 60 o 59 anni. Per le lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi, il requisito scende comunque a 59 anni.

Per essere considerate “caregiver”, è necessario assistere da almeno 6 mesi un coniuge o un parente convivente di primo grado (o di secondo grado se il coniuge o i genitori della persona non autosufficiente hanno più di 70 anni). Per quanto riguarda le aziende delle lavoratrici licenziate o dipendenti, deve essere attivo un tavolo presso il Ministero delle Imprese per la gestione dello stato di crisi. La penalizzazione sul valore dell’assegno è duplice: esplicita, dovuta al ricalcolo con il sistema contributivo, tendenzialmente penalizzante, e implicita, poiché terminando l’attività lavorativa in anticipo si versano meno contributi a fronte di un’aspettativa di vita maggiore.

Lavoratori precoci e altre casistiche

I “lavoratori precoci” possono accedere alla pensione con 41 anni di contribuzione, purché abbiano almeno 12 mesi di lavoro effettivo, anche non continuativo, prima del compimento del 19° anno di età. Inoltre, devono rientrare in una delle seguenti categorie:

  1. Disoccupati a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale
  2. Caregivers da almeno 6 mesi di un coniuge o parente convivente di primo grado (o di secondo grado se il coniuge o i genitori della persona non autosufficiente hanno più di 70 anni)
  3. Invalidi civili almeno al 74%
  4. Lavoratori impiegati in lavori gravosi (per almeno 7 anni negli ultimi dieci o 6 anni negli ultimi sette)
  5. Lavoratori impiegati in lavori usuranti (per almeno 7 anni negli ultimi dieci o per metà della propria carriera)

La normativa prevede ulteriori trattamenti particolari per i lavori gravosi e per specifiche categorie professionali, come le forze armate e dell’ordine.

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15 commenti su “Pensioni anticipate 2024, la guida per uscire: Quota 103, Opzione donna e precoci”

  1. Ho maturato 41 anni di contributi il 5 febbraio di quest’anno ed ho compiuto 62 anni 21 febbraio 24. Posso andare in pensione con quota 103. Ho fatto fare i conteggi dal Caf ed è emerso che tra quota 103 e Fornero con 42 anni e 10 mesi + 3 c’è una differenza di euro 520 lordi mensile. È possibile tutto questo?

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  2. Buongiorno ho 56 anni classe 1968 ho iniziato a lavorare nel 1984 poi ho perso tre anni dal 1994 al 1997 ho circa 37 anni di contributi quando andrò in pensione?

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    • elisabetta, oltre al patronato come dice bene Don, senti anche l’inps specificando il grado d’invalidità; in bocca al lupo e saluti

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  3. Insegnante di scuola media nato il 6/6/1960 con servizio militare (1 anno) + altro servizio prestato in cooperativa part-time (tre anni) per un totale di 37 anni di contribuzione iniziati nel 1992. Quando potrò andare in pensione?

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    • Dai dati che hai con le leggi di oggi, andrai di vecchiaia Fornero a 67 anni.
      Senti comunque un patronato/Inps per i conteggi precisi.

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    • caro marco del 1960; diciamo che la data sarà nel 2027 ai 67 anni; però segui il dibattito perchè potrebbe uscire qualcosa prima ma ……… diciamo che dal lato tuo è favorevole l’età, non i contributi; se fanno tutto contributivo vuol dire perdere8-9 anni di contributi con sistema più favorevole; in bocca al lupo , caro coscritto

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  4. Mi chiamo Giuseppe manzo ho 65 anni e lavoro da 35 anni in una azienda di GPL tutto il blocco ho 40di contributi ed e un lavoro pesante e rischioso x non viene considerato come lavoro usurante e faticoso grazie vorrei una risposta da questi signori che fanno le leggi

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