Restano ancora alcune settimane per presentare domanda per la Quota 96,7, una forma di pensionamento anticipato destinata ai lavoratori dipendenti e autonomi che operano in ambiti particolarmente gravosi o faticosi, come gli addetti alla linea di montaggio, gli autisti dei mezzi pubblici e i lavoratori notturni. Una circolare dell’INPS diffusa a febbraio fornisce dettagli sui requisiti necessari per accedere a questo tipo di pensionamento: coloro che li soddisferanno entro il prossimo anno hanno tempo fino al 1° maggio 2024 per presentare domanda e abbandonare l’attività lavorativa in anticipo. Manca quindi poco tempo, vediamo tutti i dettagli.
Pensioni anticipate 2024 ultime novità su quota 97,6: Requisiti e chi può fare domanda
Partiamo dai requisiti: È richiesto un minimo di 35 anni di contributi versati, mentre l’età anagrafica minima può variare in base alla tipologia di mansione e al tipo di rapporto lavorativo. Ad esempio, per i dipendenti con mansioni usuranti, l’età minima è di 61 anni e 7 mesi. Possono accedere alla pensione anticipata con Quota 97,6 specifiche categorie di lavoratori che svolgono mansioni estenuanti e gravose. Devono aver esercitato tali mansioni per almeno sette anni negli ultimi dieci, o per almeno metà della loro vita lavorativa. La prima categoria comprende i “lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti”, come ad esempio coloro impiegati nelle cave o nelle gallerie, o in ambienti di lavoro con temperature elevate o spazi ristretti. Vi sono anche gli “addetti alla cosiddetta ‘linea di montaggio'” e infine i “conducenti di veicoli destinati al servizio pubblico di trasporto collettivo” con almeno nove posti. Per tali lavoratori, i requisiti da soddisfare entro il 2025 sono i seguenti:
- Almeno 35 anni di contributi e almeno 61 anni e 7 mesi di età anagrafica, per i lavoratori dipendenti.
- Almeno 35 anni di contributi e almeno 62 anni e 7 mesi di età anagrafica, per i lavoratori autonomi.
Pensioni quota 97,6 per lavoratori notturni e non solo, come fare domanda
Inoltre, vi sono i lavoratori notturni. Si considera lavoro notturno quando si presta servizio per un turno di almeno tre ore tra mezzanotte e le cinque del mattino, durante tutto l’anno, oppure un turno di sei ore che include almeno parte del periodo tra mezzanotte e le cinque del mattino, per un certo numero di giorni all’anno. Coloro che svolgono tale lavoro per almeno 78 giorni lavorativi all’anno sono considerati appartenenti alla categoria dei lavori usuranti.
Per coloro che lavorano di notte da 72 a 77 giorni all’anno, oltre ai 35 anni di contributi, sono richiesti almeno 62 anni e 7 mesi di età (per i dipendenti) o 63 anni e 7 mesi (per i lavoratori autonomi). Infine, chi svolge lavoro notturno per un periodo che va da 64 a 71 giorni all’anno deve soddisfare requisiti di età più elevati: sono necessari almeno 63 anni e 7 mesi per i dipendenti e almeno 64 anni e 7 mesi per gli autonomi.
Per coloro che soddisfano i requisiti entro il 2025, è necessario presentare domanda all’INPS entro il 1° maggio 2024. Chi lo fa con un ritardo massimo di un mese inizierà a ricevere la pensione con un mese di ritardo, mentre se il ritardo è maggiore, il ritardo nell’assegnazione dell’assegno sarà di due mesi. Per coloro che presentano domanda oltre tre mesi dopo la scadenza, l’erogazione dell’assegno pensionistico partirà tre mesi dopo la presentazione della domanda.
A maggio faro’ 63 anni ho fatto 41 anni di contributi a fine marzo 2024 e se vado in pensione con quota 103 mi fanno i calcoli solo in contributivo mentre ho 16 anni di retributivo, vogliono che faccia altri 22 mesi ma ho diversi problemi piu’ o meno importanti e non ce la faccio piu’ a farmi piu’ di 3 ore al giorno sui mezzi pubblici per Roma per andare a lavorare…cosa posso fare?
caro Mauro, faccio l’avvocato del diavolo e ti pongo questi quesiti: pensa se tu dovessi fare ore in macchina; pensa se tu dovessi fare ore in bici; detto questo: hanno fatto apposta a mettere il tutto contributivo; oltretutto a 63-64 anni la parte contributiva è rivalutata con le tabelle di una persona di 63-64 anni e le tabelle sono generose a 66-67 anni; cosa fare? bella domanda: dipende dal lavoro che fai, da quanto non ne puoi più e solo tu lo sai; forza e coraggio e in bocca al lupo; saluti a te e ai gestori del sito
Buonasera! Ritengo che tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici che intendano accedere alla quiescenza non debbano essere penalizzati. Ringrazio tutti vivamente.
Vorrei far giungere ai nostri “governanti “ il mio sentimento di odio profondo e massimo disprezzo! Siete esseri spregevoli e privi di qualsivoglia dignità, pagherete tutto, in un’unica soluzione ! Maledetti per sempre
Secondo me con 40 anni di contributi è più che giusto andare in pensione. Vogliono far lavorare di più noi per gantirsi loro pensioni e stipendi d’oro
Ho 63 anni e sono disoccupata con 23 anni in Ago e 14 anni in gestione separata, avevo un contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Non posso accedere né ad Opzione Donna né usufruire dell’Ape Sociale. Ho quasi 37 anni di contributi e quindi ho lavorato una vita per non avere un bel niente, come se i contributi versati non contassero niente. Lavoro zero, ma anche io devo mangiare e pagare le bollette e vorrei quello che mi spetta, niente di più.
Hai ragione, uno schifo tremendo
DEF di m….., faranno cassa sulle pensioni e pensionandi
Tengono le carte coperte in vista delle elezioni, dopo ci saranno anche secondo me sorprese sgradite….. amaramente mi tocca dire giù le mani dalla Fornero!
Buongiorno mi interessa capire se questa nuova q.104 che dovrebbe essere adottata nel 2025 cioè 63 di età e almeno 41 di contributi come verrà calcolata se col sistema misto o interamente contributivo, ci saranno delle penalizzazioni? come l’attuale Q.103. grazie se qualcuno può darmi delle delucidazioni.
Comunque Governanti fuori di testa vogliono far pagare tutte le loro colpe a chi è prossimo al pensionamento spostando sempre in avanti appena sei quasi arrivato al traguardo.
Se vuoi la mia opinione è che in futuro qualsiasi anticipata che non sia la Fornero sarà tutta contributiva.
Poi spero non facciano questa porcata del tutto contributivo anche sulla Fornero per i misti.
Zero fiducia in questi.
Scusami Don,
Più o meno … a parte O.D., cosa si differenzia “vistosamente” dall’entrata in vigore della Fornero, gennaio 2012, se vista dal 2024?
Abbiamo perso qualcosa: tanto, poco, niente …. a carte ferme da quella data oppure è migliorato qualcosa per qualcuno e peggiorato per altri?
Un bell’articolo come:”resumee” da parte della redazione servirebbe … Ribadisco a carte ferme “anno 2012”!
Caro Wal, la mia paura principale adesso è che rendano la Fornero anticipata ordinaria tutta contributiva, visto che ormai sono vicinissimo a quei requisiti con il misto , poi contento di sbagliarmi.
Te lo auguro di tutto cuore; confido che non agiranno sul misto nell’ambito delle uscite con regole Fornero.
Temerei di più gli adeguamenti post 2026 alla speranza di vita. Saluti.
Caro Don, potrebbero anche farlo ma si butterebbero la zappa sui piedi; il loro obiettivo è che la gente rimanga a lavorare più possibile; come fanno? rendono praticamente impossibile o quasi uscite anticipate; se bastonassero molto chi va con i requisiti fornero la gente scapperebbe prima e questo loro non lo vogliono; poi cosa passa nella loro testa………………; saluti a te e ai gestori del sito
Caro Giuseppe, nessuno può prevedere il futuro ma ci provo: a mio parere qualsiasi forma anticipata rispetto alla Fornero ormai sarà tutto contributivo; e a 63-64 i coefficienti di rivalutazione della parte contributiva sono aumentati quest’anno dopo anni di ribassi ma cominciano ad essere discreti a partire dai 66-67 anni, buoni a 71 anni; secondo me chi va in pensione con i requisiti Fornero avrà sistema misto; il problema però è che la componente contributiva viene trasformata con i criteri precedenti e le tabelle sono chiare; poi quello che decideranno………………………………..; saluti a te e ai gestori del sito
Io mi sento un esodato quota cento mi mancavano 4 mesi ,per quota 102 avevo i 38 anni ma 63 di anni per quota 103 ora ho 40 di contributi e 65 anni perciò cosa dire governo di merda mi state rubando 7 anni della mia vita lavorando .
Caro Gaspare, sai qual’è il problema? te lo spiego; purtroppo hai perso periodi contributivi e non pochi; poi su quota 102 hanno fatto una carognata alzando di 2 anni l’età; poi un’altra abbassando l’età e alzando i contributi; torniamo al problema originario: 38-62; magari avevi l’età ma non i contributi; per consolarti pensa a quelli che hanno raggiunto tutte le quote ma non avevano entrambi i requisiti; forza e coraggio e tieni duro; saluti a te e ai gestori del sito
Non faranno nulla né oggi né mai.Spero solo nei 67 anni nel 2026.E che Dio me la mandi buona.Fac59
siamo arrivati al punto di dover sperare di ciò che ci spetta , sono deluso di queste classi dirigenti presenti e passate , politiche volte solo al consenso ma mai per certi aspetti lungimiranti , che peccato..
Pubblicate il mio pezzo per favore
Penso che i 64 anni della media europea sia una roba giusta. Facciamo 65 per il debito pubblico.
Condivido età adeguata. Ma resteranno i 67 più finestre
Finché ci saranno norme demenziali come il contributivo 64, possiamo parlare d’altro. Per chi non lo sapesse devi avere 64 anni e non aver lavorato prima del 1 gennaio 1996. Oltre ad avere una pensione interessante. Praticamente nessuno. Riapriamo i manicomi.
Nessuno dovrebbe lavorare dopo i 60 anni
Guardando le immagini del disastro di Bargi mi chiedo perché sia necessario dover lavorare e morire sul lavoro a 73 anni.
Il lavoro notturno dopo i 60 anni non dovrebbe esistere.