Pensioni anticipate 2024, ultime su opzione donna
Le ultime notizie relative alla misura opzione donna, uscita anticipata che di base prevede 35 anni di contirbuti e 61 d’età, stando alle ultime modifiche, oltre ad una serie di altri paletti molto stringenti, giungono direttamente da Orietta Armiliato, amministratrice e fondatrice del CODS, che dalla sua, come sempre fa, sta seguendo con attenzione tutte le notizie e le dichiarazioni che stanno pervenenedo negli ultimi giorni dagli esponenti politici e dal Governo. Il suo punto di vista, ovviamente critico, non preannuncia nulla di buono e tende a mettere in guardia le donne su quelle che parrebbero le ‘solite’ promesse elettorali. Vi lasciamo alle sue parole, che abbiamo deciso di riportarvi dopo aver letto differenti post sulla pagina del Comitato Opzione donna social, dove regolarmente aggiorna le iscritte.
Pensioni anticipate 2024, su Opzione donna lo sfgogo di Armiliato
“Anche stamane, preparando la rassegna stampa per il CODS, mi sono imbattuta in una serie di articoli che riportano straripanti promesse di provvedimento a favore di tutte le categorie di lavoratori.
È un fatto: questa perenne campagna elettorale, non da modo di poter lavorare con serietà, stabilendo contatti, sinergie e strategie: le commissioni sono assenti, i sottosegretari ed i ministri sono costantemente in giro per piazze e per programmi televisivi a raccogliere applausi, selfie e consensi, dialogando solo con chi partecipa ai loro eventi e/o condivide le loro iniziative.
Tant’è, ed è sotto gli occhi di tutti quelli che ancora sanno vedere, che se opponi ragionamenti anche solo di carattere prettamente economico o analitico, sei un gufo mentre se contesti il loro dire argomentando oggettivamente, sei un sinistroide frustrato: non vi é più la possibilità di confrontarsi nei luoghi deputati dove ci si può misurare sui temi in maniera corale, pur con tutti i normali singoli e distinti ideologici, legati alle diverse visioni ed ai programmi dei partiti dei vari membri che compongono le compagini politiche presenti in parlamento.
Le organizzazioni sindacali in primis hanno grosse difficoltà a produrre ai membri dell’esecutivo le loro analisi che altro non sono che la rappresentanza dei bisogni dei lavoratori riscontrata giorno dopo giorno nel “mondo reale” e dunque non riescono a proporre in quelle sedi le loro idee sulle misure idonee a sanare o/a prevenire.
Auguriamoci che una volta concluse le elezioni europee, si possa iniziare a lavorare così come si dovrebbe in un Paese dove, per fortuna, vige ancora lo stato di repubblica parlamentare, ovvero quella forma di governo nel quale la rappresentanza democratica di quella che è la volontà popolare è affidata al Parlamento ed ai suoi membri : TUTTI !
Può sembrare un comizio elettorale anche il mio? Forse ne ha le sembianze ma il contenuto é solo il risultato di chi ha voglia, e come me immagino ci sia un nutrito numero di persone che lo fanno, di ascoltare, raccogliere e leggere gli eventi con obiettività a cui far seguire singoli ragionamenti consequenziali, logici e di buon senso, certamente non indotti dalla strumentalizzazione propagandistica“
Gli hashtag con cui l’Armiliato termina in post sono differenti e tutti evocativi del sentire delle donne lavoratrici che non hanno affatto intenzione di farsi rimbambire da frasi propagandistiche, #ledonnenonsilascianorimbambire#anchebasta#ilCODSnondemorde.
Inoltre anche l’ultimo post di stamane fa intendere come le donne siao effettivamente esuaste di tutto quel che sta accadendo nell’ultimo periodo, e di come le cose siano giò profondamente cambiate con il rinnovo di una misura lo scorso anno che purtroppo non ha rispettato quanto ci si aspettava ed ha cambiato volto. L’ultimo popst sembra quasi un appello a chi, istituzioni, sindacati, Governo dovrebbe lavorare per le donne ,ricordandosi che sono in credito.
Opzione donna, l’appello a Parlamentari, esecutivo, organizzazioni sindacali
MESSAGGIO PER I MEMBRI DELL’ESECUTIVO, PER I PARLAMENTARI TUTTI E PER LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI:
“Le Donne sono stanche di leggi ondivaghe, sono stanche del “di anno in anno” iniquo ed irrispettoso che non consente alcuna pianificazione come si conviene a chi ha il diritto di vivere il futuro nell’età più fragile, con un minimo di serenità.
Le norme sulle pensioni devono essere regolamentate con requisiti inequivocabili, inamovibili ed a tempo indeterminato garantendo così l’esercizio del diritto soggettivo sancito dalla costituzione“.
E voi concordate con le considerazioni di Orietta e soprattutto con l’ultima affermazione sul fatto che le misure dovrebbero essere con requisiti certi e non a scadenza?
fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.
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Monti nel 2011 spostò l’età pensionabile senza tener conto del passato. … tutti contenti????
Infatti, destra o sinistra è la stessa cosa, qualcuno come Dommesessantuno ha la memoria corta.
Certo! Mattarella e la Corte Costituzionale sono lì a fare nulla
Mattarella? Chi era costui?
Mattarella riposa….
Mi sembra che questo governo ritenga corretto fare leggi retroattive (vedi il decreto Super bonus di oggi, votato anche dalla Lega di Salvini e favorito dalla astensione di Forza Italia)
Se faranno altre leggi retroattive in materia di pensioni c’è da aver paura (e per i sanitari lo hanno già fatto)
È incredibile che i partiti al governo (inclusi Forza Italia e Fratelli d:Italia e Lega ) facciano saltare il principio giuridico della non-retroattivita’, che è una delle basi degli Stati di diritto !
Questi sono delle marionette eterodirette, eseguono gli ordini
Qualcun’altro ha fatto di peggio con la Grecia, o no? Questo non ti preoccupa?
Ok non mi pubblicate più. Me ne farò una ragione.
Andate a vedere le stupidaggini che ha detto Alberto Brambilla si HuffPost. Stanno preparando il terreno per farci lavorare sino 70 anni. Pure i muratori
Aggiungo tale Brambilla alle mie maledizioni giornaliere
Buongiono Guido.
La stessa testata titola però anche così: “Sul podio d’Europa. L’Italia spende una fortuna in pensioni, secondi soli alla Grecia”. Dunque cerchiamo di metterci daccordo su come stanno le cose.
Perché dei nostri amici greci forse non ricordiamo come è andata a finire.
Saluti.
Trovo che sia poco dignitoso, nel 3^ millennio, che il primo presidente del consiglio donna, abbia di fatto cancellato Opzione Donna pur mantenendone furbescamente il nome. Ricordiamocene in cabina elettorale, alla larga da imbroglioni e venditori di fumo .
Scusi ma opzione donna che vantaggio aveva visto che era contributiva e quindi penalizzante?Serve a qualcosa andare in pensione qualche anno prima con pensioni da fame? Per me chi può lavorare dovrebbe continuare a farlo, capisco persone licenziate o caregiver che non lo possono fare come dispone la legge attuale.
Si chiama libertà di scelta…
Ma tu cosa ne sai delle nostre situazioni? Abbiamo messo in conto una decurtazione della pensione. Sono affari nostri. Tantissime donne sono andate con opzione donna quindi??
addirittura mi sembra che in questo governo ci sia chi ritiene di poter fare leggi retroattive (si sente in questi giorni sul superbonus, ma anche sul valore dei vecchi contributi pensionistici di infermieri e sanitari c’è stato un intervento di tipo retroattivo)… viene calpestato un fondamentale principio giuridico, non si puo’ neanche commentare !!
E adesso cosa prometteranno agli infermieri, per avere il loro voto alle vicine elezioni europee ?
Perché la legge Fornero non era retroattiva? E chi l’ha fatta se non tutta la classe politica al completo.Scusi, ma lei scopre l’ acqua calda, fanno tutto così, non solo il centro destra.
Oramai le promesse pre elettorali sono come le promesse che una volta facevano i marinai che una volta salpati ti salutavano. Quello che conta sono le cose che vengono fatte nel corso del tempo e su quelle si valuta se rinnovare il voto o andare presso altri lidi. Purtroppo le cose che vengono fatte sono sempre meno e a sfavore di chi lavora o è in pensione ed è difficile dare fiducia a qualsiasi partito.
Opzione donna : 35 anni di contributi e 61 di eta con tutte le limitazioni del mondo che la rendono inaccessibile mentre il diritto alla pensione per un parlamentare e’ al compimento dei 65 anni di età (se fatto un intero mandato di circa 5 anni). Per ogni anno di mandato ulteriore, l’età richiesta per il conseguimento del diritto alla pensione è diminuita di un anno, con il limite all’età di 60 anni.: quindi con contributi di 10 anni… (senza aumenti dovuti all’aspettativa di vita)
Salvini – Meloni e compagni vari… perche i 60 anni di età e solo 10 anni di contributi valgono solo per voi politici? Cosa vi hanno fatto di male le Donne
Pensate ad un referendum sulle pensioni dei politici…. sarebbe il primo referendum che raggiunge il quorum… anche perche il riusltato migliorerebbe il conto economico dello Stato (noi).
Il Comitato Opzione Donna secondo me ha pienamente ragione.
Come già evidenziato da diversi lettori, la vera Opzione Donna era in essere da molti anni ma è stata di fatto cancellata dall’attuale governo, nonostante la presenza di due donne con ruoli di presidente del Consiglio e ministro del Lavoro …puo’ sembrare paradossale ma è così .
A questo punto se non cambia il governo non penso ci si possa aspettare un ritorno alla vera Opzione Donna…questo è il governo che l’ha cancellata!
Penso pero’ che molte donne al momento di votare per le elezioni europee si ricorderanno di come hanno agito i partiti dell’attuale governo e voteranno per altri partiti.
Tra l’altro questo governo ha anche allungato la finestra mobile per tutti, uomini e donne, fin dal gennaio 2025…tutto a danno dei lavoratori (mentre in campagna elettorale avevano promesso cose molto diverse)
Che c’entrano le pensioni con le elezioni europee è un mistero.Per fare un dispetto al governo, uno vota altri partiti senza preoccuparsi di cosa pensano su case green, guerra in Ucraina, macchine elettriche che sarebbero i veri temi delle elezioni europee.E poi magari fra qualche anno vedremo le proteste di piazza perché bisogna pagare 50000 euro per cappotti e pannelli solari.Mah!
Esatto proprio così non hanno mantenuto le promesse. È vergognoso che proprio una donna abbia smantellato opzione donna, che vergogna.
Vorrei anch’io scrivere un messaggio per i membri dell’esecutivo: La fascia di età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni ( 54 fra un totale di 151). Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio a marzo 2024 sono 10, mentre 6 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa lavoro.