Moltissimi lettori hanno commentato il nostro articolo di fine luglio in cui una nostra lettrice, la Signora Francesca, aveva ipotizzato come primo step per una riforma pensioni da attuare nell’immediato di eliminare le finestre mobili, ossia il periodo di attesa che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti pensionistici e il momento reale in cui l’assegno viene erogato. L’idea ha trovato ottimo riscontro in moltissimi lavoratori che sarebbero già molto felici di poter godere della pensione dal giorno in cui maturano il diritto senza dover attendere appunto le ‘finestre mobili’ per incassare l’assegno, periodo che ritengono ingiusto e dannoso. Ma ad intervenire sulla questione é stato il nostro esperto previdenziale il Dott. Perfetto che ha fatto presente le ragioni per le quali abolire le finestre mobili non sarebbe né utile né possibile al momento attuale e sopratutto per i lavoratori non cambierebbe nulla anche qualora il Governo optasse per esaudire questo desiderio. Riportiamo di seguito le sue considerazioni che partono dal rispondere a due domande principali ricorrenti nel corso dei comemnti: “Le finestre potranno mai venire eliminate?” e ancora “Qualora le finestre venissero eliminate, potrebbe essere un buon punto di partenza per dare un segnale ai tanti lavoratori?
Riforma pensioni 2025: Le finestre mobili potranno mai venire eliminate?
Così il Dott. Perfetto: ” Le finestre non potranno mai venire eliminate.
La cosiddetta “finestra di attesa” (il periodo che intercorre da quando si va in pensione a quando si comincia a percepire l’importo pensionistico) è quella forma di “bizantinismo” (come la definì la Prof.ssa Fornero – si legga la Conferenza stampa del 2011 riportata parola per parola al seguente link: https://www.pensionipertutti.it/riforma-pensioni-obiettivo-sostituire-la-fornero-tra-il-dire-ed-il-saperlo-fare/), ovvero quella complicazione burocratica, che fu eliminata proprio dalla Riforma Monti-Fornero del 2011, inglobando nell’età anagrafica la finestra di attesa di 1 anno di allora, aumentando quindi di 1 anno l’età anagrafica per poter andare in pensione. La finestra fu eliminata anche per la pensione anticipata (ex pensione di anzianità) ma fu inglobata negli anni di versamento di contributi allungandoli di 1 mese (nel 2011 detta finestra per l’anticipata era pari a 1 mese).
Nel 2019, il Governo Conte 1, formato dalla coalizione Movimento 5 stelle e Lega, ha introdotto la pensione anticipata “Quota 100” e contemporaneamente ha reintrodotto la finestra di attesa per la pensione anticipata Fornero con il DECRETO-LEGGE 28 gennaio 2019, n. 4 dal titolo “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”. L’Art. 15 (a pag. 15) recita: “l’accesso alla pensione anticipata è consentito se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento pensionistico decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei predetti requisiti”. (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2019/01/28/23/sg/pdf).
Le ragioni che ci vengono spiegate – e per le quali, quindi, risulterebbe impossibile eliminare le finestre – sono oramai arcinote a tutti: 1) non ci sono risorse, 2) occorre ridurre la spesa pubblica, 3) bisogna “attuare pienamente le passate riforme pensionistiche al fine di ridurre il peso delle pensioni di vecchiaia nella spesa pubblica e creare margini per altra spesa sociale e spesa pubblica favorevole alla crescita” (questo “ce lo chiede l’Europa” dal 2019, e tale impegno è stato confermato dal Governo italiano presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi nel Piano di Ripresa e Resilienza a pag. 30 nella “TAVOLA 1.2: RACCOMANDAZIONI PER IL 2019 E PER IL 2020”). (https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdf).
Pensioni anticipate 2025: finestre eliminate, buon punto di partenza?
Il nostro esperto anche relativamente a questa seconda domanda pare smorzare gli entusiasmi:” No. Qualora le finestre venissero eliminate, non sarebbe affatto un buon punto di partenza per dare un segnale ai tanti lavoratori. Al contrario, darebbe un cattivo segnale.
È difficile rimuovere ciò che è stato introdotto, soprattutto se finalizzato al risparmio finanziario da parte dello Stato.
Qualora da parte del Governo Meloni sorgesse l‘intenzione di eliminare le finestre, ciò riguarderebbe, presumibilmente, la pensione anticipata Fornero la quale diventerebbe ufficialmente 43 anni e 1 mese (43.1) per gli uomini e 42 anni e 1 mese (42.1) per le donne.
Con tale operazione si cancellerebbe ciò che è stato introdotto dal Governo Conte (le finestre per l’anticipata Fornero), e si renderebbe forzosa la permanenza al lavoro di 3 mesi dei lavoratori e lavoratrici.
In altre parole, lavoratori e lavoratrici verrebbero privati della scelta di rimanere per tre mesi senza stipendio e senza pensione, e verrebbero obbligati a restare al lavoro per tre mesi in più“
Il Dottor Perfetto fa intendere che in ogni caso non vi sarebbe alcun vantaggio da parte dei lavoratori nell’eliminare le finestre mobili in quanto se venissero cancellate verrebbe unicamente meno la possibilità di scegliere se restare a lavoro o se uscire senza stipendio né pensione, in quanto quei mesi di finestre al più verrebbero aggiunti ai requisiti minimi inglobandoli in essi ed alzandoli di conseguenza. Quindi vi sarebbe semplicemente il ‘gioco delle tre carte‘, tolgo da una parte, ma aggiungo dall’altra, nessun vantaggio oggettivo.
Voi dal canto vostro cosa preferireste? Fatecelo sapere nell’apposita sezione ‘commenti’ del portale. Ringraziamo come sempre il nostro esperto per il tempo che dedica nel rispondere in modo così minuzioso ai nostri lettori.
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Il tema è sempre lo stesso : le “risorse non ci sono” (perché continuano a speecarle vedi ponte sullo stretto ecc.)e quindi tagliamo le pensioni che è la cosa più facile… ma tra 10 anni si sommersa una generazione di lavoratori poveri ad una si pensionati poveri e…..BUUUMMMM
Chiedo,
ho già maturato nel 2024 42 e 10 mesi e sono nel calcolo misto. Se decido di continuare fino a novembre 2025, il diritto acquisito, in caso di cambiamenti del tipo “a tutti contributivo” rischio di perderlo o dato che l’ho già acquisito nel 2024 lo mantengo?
Grazie della cortese risposta
Lo mantieni per la cristallizzazione del diritto.
Nel 2025 la finestra è di 4 mesi 2026 5 mesi nel 2027 7 mesi e nessuno ne parla…al riguardo u sindacati cosa dicono?
Buon pomeriggio! Desidererei ringraziare immensamente il Dottor Perfetto, per le SUE disamine puntuali, dettagliate e esaustive. Vorrei, inoltre, ringraziare la Redazione di Pensioni per Tutti e tutti i lettori.
Ma perché ogni volta che si parla di qualche cambiamento migliorativo subito si cerca il pretesto e lo spunto x girarlo in negativo? Se la finestra mobile è un così grande problema x lo stato lasciamola….ma cerchiamo di migliorare altre cose
Ma!…. Io ripeto e rimango sempre della mia idea.
Se proprio vogliamo incominciare senza ma è senza se, il Governo, (Salvini e Durogon) se vuogliono, potrebbero già iniziare il 2025 senza tanta spesa e senza fare molto male ai Lavoratori con 41 anni di contributi netti le Donne, senza ma è senza se, e, 42 anni di contributi netti per gli Uomini, senza ma è senza se, a priscindere dall’età anagrafica.
Poi andare per Quota 41 prima che finisce il mandato al Governo di centrodestra….. Forse un pó di faccia la salvono.
Se una persona vuole andare in pensione presto l’unica è la legge Fornero e ti allungano anche le finestre; per qualsiasi forma anticipata solo casi disperati; matematica: donne: 41+ 15-16-17-18; le fanno andare in pensione a quelle età?; e gli uomini? 42+ etc? NO; e dobbiamo ringraziare il cielo che non spostano i requisiti fornero ma mettono le finestre; ora poi che hanno ripristinato il patto di stabilità e noi siamo tanto fuori; e ricordatevi sempre il ricatto dell’u.E: i soldi del pnrr te li do, prova ad usarli per le pensioni e vedi poi cosa succede; poi magari fanno quota 104 con 65 e 39 così io sono felice ma tanti altri no; ognuno guarda al proprio orticello; saluti Claudio a te e ai gestori del sito
Buon giorno.
Caro paolo, è più facile per molti bambini comprendere cosa ci sia dietro babbo natale, che per molti adulti cosa ci sia dietro le mancate promesse dei politici.
Impossibile che un partito possa salvare la faccia quando a fronte di promesse elettorali ripetute e enfatizzate in ogni sede e sulla stampa poi una volta al governo rinvia il tutto a fine legislatura e applicando penalizzazioni (come il ricalcolo contributivo) di cui non ha mai parlato prima delle elezioni (non compare neanche in alcuna riga del programma elettorale) … difficile salvare la faccia se per giunta fai parte di un governo che ha di fatto cancellato la vera opzione donna dopo 18 anni che veniva confermata da governi di varia natura e colore …
Sono davvero in molti a volere che la Riforma Monti-Fornero rimanga così com’è.
Sono davvero in molti a sbagliare. E non mi riferisco solo ai lettori di pensionipertutti.
Mi riferisco, in particolare, (e voglio fare nomi e cognomi) a Mario Monti, Elsa Fornero, Giuliano Cazzola (in qualità di “body guard” della legge Fornero) e Mario Draghi.
Tralascio tutti gli altri nomi eccellenti di portata nazionale, in quanto sono più esecutori che ideatori.
La Riforma Monti-Fornero non è adeguata ai nostri tempi. E quindi va sostituita con un’altra Riforma che sia adeguata ai nostri tempi, che sono i tempi del digitale.
I tempi del digitale sono caratterizzati da: moneta digitale, servizi digitali fai-da-te, lavoratori digitali (che non sono quelli che usano tecnologie digitali quando sono in smart working, ma sono invece gli assistenti virtuali come quelli che vengono utilizzati dall’INPS, da LinkedIN, e da molti altri ancora, e gli assistenti digitali come Camilla creata da CSI Piemonte e che prossimamente verranno “impiegati” nella Pubblica Amministrazione).
Gli esperti di pensioni parlano di “patto intergenerazionale”.
“Patto intergenerazionale”. Ma che vuol dire?!
Abbiamo una generazione totalmente disoccupata, quella dei nativi digitali (quelli nati dopo il 1985), o sottoccupata (salari da mendicanti)!
Non possiamo parlare nemmeno di generazione future in quanto non ci sono bambini che nascono!
Qual è questo “patto intergenerazionale” di cui gli esperti di pensioni parlano? Forse quello tra i lavoratori anziani di oggi e i lavoratori vecchi di domani (che saranno i lavoratori anziani di oggi)?
La Riforma Monti-Fornero è stata un’eccellente Riforma pensionistica per tamponare le falle finanziarie dello Stato. Per “tamponare”, non per “risanare”.
Ora, che è il tempo dell’Economia Digitale, è anche il tempo di mandare in pensione la Riforma Monti Fornero e di prendere in seria considerazione la Proposta di Riforma Previdenziale flessibile e strutturale Perfetto-Armiliato-Gibbin, che manda a casa i lavoratori anziani over 62 anni e che dà lavoro a giovani disoccupati desiderosi di crearsi una famiglia e di rimanere in Italia.
vede dott. Perfetto, la sua proposta è rivoluzionaria e in questa fase ci vuole; sa quali sono i problemi? ce ne sono diversi: lei ha fatto nomi di persone che occhio e croce hanno ben oltre i 70 anni; questi ragionano così: anziani a 62 anni? no; anziani non siamo neanche noi, figurarsi a 62 anni; e poi l’unione europea non ci da’ più i soldi del pnrr se li uso per le pensioni; e poi vuoi che io mi metta a smantellare la riforma che porta il mio nome? non esiste; lo capirebbe anche un bambino che la strada che hanno intrapreso non porta da nessuna parte se non a incrementare i morti sul lavoro,; forse vogliono proprio quello: così risparmiano sulla spesa pensionistica; concludendo la ringrazio per i consigli che ci da, per questa proposta veramente eccezionale che prima o poi andrà in porto ma il problema è : quando? magari tra 5 anni sperando di campare; un saluto a lei e ai gestori del sito
Caro Paolo, io toglierei il “forse”, è evidente che vogliono incrementare i morti sul lavoro, c’è tutto da guadagnare per loro. Io sono pessimista, ho già 64 anni e non credo che verrà approvata una riforma a breve, sicuramente non una che convenga a noi lavoratori. Andrò con la Fornero a 67 anni. Auguro alla generazione successiva miglior fortuna, che i giovani di oggi possano godere in futuro di una pensione equa, dignitosa e ad un’età più consona.
E’ giusto quello che scriveve dott. Perfetto, la Monti/Fornero non è la soluzione visto le condizioni da Lei espresse. Ma credo che i prossimi alla pensione siano speranzosi per avere un sistema chiaro con i confini ben definiti e non che di anno in anno mettano delle pezze sempre più restrittive. La proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin è una buona proposta come ce ne sono altre, ma la questione è: il Governo le prende in considerazione? Se le avessero prese in considerazione ne avrebbero già discusso con le parti sociali e invece si assiste al solito annuale teatrino che farà prendere le decisioni all’ultimo istante con le solite peggiorative pezze. A questo punto, nella peggiore delle ipotesi, ci si augura che almeno non peggiorino la legge Monti/Fornero.
Ho l’impressione che qualunque cosa si faccia sarebbe a carico dei futuri pensionandi. Quindi se si lasciano le cose come stanno con la legge Monti/Fornero, almeno questo darebbe delle certezze, si vedrebbe la linea di arrivo in questa maratona estenuante.
Sono d’accordo con te Barbara!
Sì anch’io penso razionalmente che quelle finestre che io ritengo vergognose, non le toglieranno, anzi speriamo non le aumentino alla faccia della speranza di vita, però l’ideale sarebbe con i pochi denari che dicono di avere, togliere tutte ste quote altamente penalizzanti e in cambio togliere i mesi di finestra Fornero e lasciare 42 e 10 mesi secchi per gli uomini e un anno in meno per le donne.