Pensioni anticipate e proroga opzione donna, ultime: lettera aperta ai candidati

Tra quanti si sono esposti relativamente alla prossima riforma pensioni ed alle misure che in essa dovrebbero essere contenute vi sono anche le amministratrici del Movimento Opzione donna, Lucia Rispoli e Teresa Ginetta Caiazzo, che hanno deciso di scrivere una lettera aperta ai candidati alle elezioni politiche per fare presente quanto sia importante il voto delle donne per l’esito delle prossime elezioni. Di seguito dunque le richieste che ricomprendono i desiderata delle donne iscritte al Movimento Opzione donna. I dettagli nella lettera che riportiamo integralmente.

Pensioni anticipate donne: lettera aperta ai candidati alle elezioni politiche

Carissimi candidati, il voto delle donne farà la differenza. E’ ormai noto che il rapporto tra le donne e la politica si è andato lentamente frantumando perché i politici e la politica si sono sempre più allontanati dalle donne. E dire che avevamo creduto alle vostre parole piene di buoni propositi politici, di promesse di un futuro diverso e, proprio per questo, vi avevamo assegnato un seggio. Credevamo di poter cambiare le nostre vite. Invece no, qui è necessaria sempre la stessa apnea per gestire la nostra difficile quotidianità. CI avete regalato la crescita della povertà femminile, migliaia e migliaia di ore di precariato, lavoro intermittente e part time involontario, la perdita di posti di lavoro per le donne (in particolare dai cinquant’anni in su), la mancanza di un welfare in grado di risolvere le problematiche reali delle donne e della famiglia, la scelta delle nostre figlie di non fare figli, la crescente mancanza di una autonomia economica.

Ci avete lasciato sole.

➢ Se è vero, come è vero, che le differenze di genere sono state il frutto di questi trent’anni di politica italiana;

➢ Se è vero, come è vero, che tutte le ultime legislature ed i correlati governi non sono stati capaci di strappare queste radici marce che generano solo differenze di genere;

➢ Se è vero, come è vero, che sordi ed incapaci avete continuato a concepire per le donne ancora diseguaglianze e disagio, nonostante la fiducia che vi abbiamo accordato.

Allora, il voto delle donne farà la differenza. Rivendichiamo il nostro diritto ad essere rappresentate e attendiamo, dunque, progetti politici che restituiscano lo sguardo sulla “centralità della donna” e programmi elettorali chiari e diretti che indichino soluzioni efficaci ai problemi concreti della nostra vita quotidiana.

Riforma pensioni, movimento opzione donna: le richieste ai politici

Chiediamo con forza alla politica di considerare la crisi di questo Paese come la “crisi delle donne”, vittime di politiche che non hanno ancora centrato gli obiettivi principali della strategia Europa fissati per accrescere la partecipazione delle donne alla forza lavoro e aumentare il loro tasso di occupazione.

Chiediamo ai partiti anche un impegno formale per l’attuazione di una immediata riforma del regime pensionistico che attualmente “galleggia” sul sacrificio imposto principalmente alle donne dall’applicazione della riforma Fornero votata nel 2011.

Rammentiamo ai Signori candidati ed ai partiti politici che si presentano alle prossime elezioni politiche 2022 che il 28 giugno scorso abbiamo celebrato il decennale della riforma Fornero (L.28 giugno 2012).

E’ giunta, dunque, l’ora che attuiate una puntuale verifica di impatto di questa regolamentazione e siano resi noti i dati che, seppur valutando positivamente il raggiungimento delle finalità meramente contabili di tale atto normativo, evidenzino finalmente i drammatici effetti prodotti principalmente sulle donne, vittime designate per far “tornare i conti” di un Paese dove, ancora oggi, emerge ancora evasione fiscale e corruzione a danno di tutti i cittadini e delle fasce più deboli.

Attendiamo l’elenco delle “buone pratiche” che intendete mettere in atto, fin dalla prossima legislatura, per valorizzare le donne e garantire loro il completamento di un circuito scolastico e formativo ; l’uscita dalla casa genitoriale senza doversi trasferire all’estero per lavorare; l’entrata stabile nel mondo lavorativo; la corresponsione di retribuzioni e contribuzioni adeguate e regolari; il definitivo superamento del gender pay gap e, ove desiderato, la creazione di una nuova famiglia; la nascita di un figlio.

E’ indispensabile che sia riconosciuto e protetto il lavoro delle braccianti, delle operaie, delle addette alle pulizie, delle impiegate, delle lavoratrici autonome, delle artiste, delle scienziate, delle casalinghe, delle imprenditrici che OGNI GIORNO si confrontano DA SOLE con il mercato del lavoro globale.

Milioni di donne svantaggiate, milioni di donne invisibili, milioni di donne che non vi voteranno.

Come donne siamo pronte a fornire il nostro contributo per elaborare soluzioni e azioni concrete che siano fondate, praticabili ed efficaci. PERCHÉ IN QUESTE ELEZIONI SOLO LA PARTECIPAZIONE DELLE DONNE AL VOTO POTRA’ FARE LA DIFFERENZA“.

Cosa ne pensate delle considerazioni del Movimento Opzione donna? tra le richieste si intende un’opzione donna strutturale che permetta di poter pianificare la propria vita e non più proroghe annuali, una valorizzazione del lavoro di cura delle donne che da sempre si dedicano alla famiglia sopperendo ad un welfare per lo più assente, la richiesta di sopperire al gender gap sia a livello culturale che economico sul posto di lavoro, e la tutela delle donne, anche quelle che svolgono mansioni più ‘deboli’. Chiediamo alle lettrici donne se si ritrovano in queste considerazioni e soprattutto per quali misure sarebbero disposte a dare il loro voto. Vi ringraziamo fin da ora per la vostra opinione per noi importante per poter fare un bilancio dei desiderata delle lavoratrici e per comprendere, a vostro avviso, quanto sarà realmente ottenibile dal 2023.

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5 commenti su “Pensioni anticipate e proroga opzione donna, ultime: lettera aperta ai candidati”

  1. Avrei un’altra domanda. Perché hanno cancellato l’ape volontaria? Sto prendendo la Naspi (397€……) ragione per cui non posso accedere all’ape sociale. Fra due mesi avrò 63 non ho figli e sono vedova. Con 33 anni di contributi piuttosto consistenti avrò diritto ad un’ottima pensione….ma come ci arrivo con 397 euro al mese????? Mi serve adesso è adesso che devo mangiare datemi l’ape volontaria!

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  2. Queste sono parole sante… Avanti Donne noi possiamo fare la differenza, il nostro voto a chi promette la proroga di OPZIONE DONNA… Ora almeno pluriennale (almeno 2 anni) in attesa di una riforma previdenziale che la renda strutturale. Dovrebbero essere mantenuti i requisiti attuali, senza differenze tra donne con figli e donne senza, e la possibilità di unire i contributi versati a casse diverse. Dobbiamo fare attenzione però a chi ha buttato lì nel programma elettorale la misura, senza specificare nulla… e all’ultimo momento. Grazie al Movimento Opzione Donna!!!!

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  3. Leggo: “Ci avete regalato…. migliaia e migliaia di ore di precariato, lavoro intermittente e part time involontario, la perdita di posti di lavoro …. (in particolare dai cinquant’anni in su), la mancanza di un welfare in grado di risolvere le problematiche reali delle donne e della famiglia, la scelta delle nostre figlie di non fare figli, la crescente mancanza di una autonomia economica” Ohibò, ma è la stessa situazione in cui si trovano centinaia di migliaia di uomini oltretutto condannati dalla genetica a morire almeno 5 anni prima delle donne… Qualcosa non torna.
    Non si può chiedere allo Stato di mantenere una norma incostituzionale che viola l’Art.3) per compensare la crescente diminuzione di un decente welfare sociale! Occorre lottare tutti insieme, uomini e donne, per esigere da questi impresentabili partiti un welfare degno di un paese europeo e non da terzo mondo e pari diritti per tutti.

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