Pensioni anticipate su Quota 100 e opzione donna, ultim’ora da Di Maio e Ciprini

Le ultimissime notizie al 9 novembre 2018 sulle pensioni anticipate con quota 100 e sull’opzione donna, giungono dalle recenti dichiarazioni del vicepremier Luigi di Maio e dell’onorevole del M5S Tiziana Ciprini. Il primo è intervenuto sia in conferenza alla sede dell’Associazione stampa estera in Italia menzionando quota 100, sia attraverso un’intervista rilasciata al giornalista Corrado Formigli facendo il punto sulle ‘donne’. L’onorevole Ciprini , invece, ha scritto e pubblicato un post sulla sua pagina ufficiale Facebook parlando di opzione donna. Eccovi le loro parole, che certamente non potevano passare inosservate.

Manovra 2019, quota 100 e reddito di cittadinanza, Di Maio: ‘non sono in discussione’

Così si espone Luigi di Maio in conferenza alla sede dell’Associazione stampa estera in Italia, assicurando che non si rinuncerà alla riforma delle pensioni annunciata: Per rispettare il 2,4% di deficit, non sono in discussione reddito di cittadinanza e quota 100” .

Inoltre il leader del Movimento 5 Stelle chiarisce, stando a quanto riporta dettagliatamente TgCom, che al più “sono in discussione le risorse che possiamo reperire da ulteriori tagli alla spesa improduttiva e alle tax expenditure inique che non rappresentano per noi il futuro dell’Italia: quelle vanno riviste. Non abbiamo avuto ancora modo di rivederle tutte”.

Manovra 2019: lo spread scenderà non appena ci saranno le norme

Poi il vicepremier Di Maio spiega con serenità e mostrando assoluta certezza che lo spread calerà a breve, non appena le norme, relative alla quota 100 e al reddito di cittadinanza, saranno esplicitate. In quanto ciò che preoccupa maggiormente i mercati sarebbe, a suo dire, la sola incertezza che ancora aleggia intorno alle misure, non appena tutto sarà ‘nero su bianco ‘ anche lo spread si abbasserà.

Effettivamente anche i lavoratori sono in trepida attesa di leggere i contenuti di tali norme, così come in ansia restano le donne che ambiscono alla proroga dell’opzione donna, che oggi sono ancora più confuse, dopo le ultime dichiarazioni di Di Maio e Ciprini.

Pensioni, Corrado Formigli a Di Maio: come agevolerete le donne?

L’onorevole Di Maio risponde al collega Formigli in una lunga intervista che verte sulle misure a favore delle donne sia in campo occupazionale , quanto pensionistico, e nello specifico: Come agevolerete le donne?  Con “opzione donna”. Le donne con 35 anni di contributi potranno andare in pensione prima con una piccola riduzione, non certo il 20-30 per cento di cui si è parlato. Sommato a quota 100, il meccanismo libererà 400-500.000 posti di lavoro.

Chiaro che alle donne non è passato inosservato il passaggio: “potranno andare in pensione prima con una piccola riduzione, non certo il 20-30 per cento di cui si è parlato”, quali piani ha in serbo il Governo ? Un’opzione donna più magnanima che non sia più calcolata con l’intero assegno contributivo o una misura, chiamata opzione donna, ma che cela altro? Eppure a distanza di poche ore, l’onorevole Ciprini pare non solo confermare le intenzioni di una proroga da parte dell’esecutivo, ma addirittura rispolvera i vecchi requisiti.

Ciprini su Fb, Riattiviamo opzione donna: 57+7 e 58+7 con 35 anni

Tiziana Ciprini, dal canto suo su Facebook ha, infatti, scritto un post in cui sembra addirittura annunciare un cambiamento dei requisiti necessari, rispetto a quelli emersi dopo l’ultimo incontro tra Di Maio e le rappresentanti dei gruppi ‘proroga opzione donna al 2018’ e ‘movimento opzione donna’.  Che ricordiamo aveva visto mutare al rialzo di 1 anno i requisiti anagrafici (35 anni, ma  58+7 mesi  dipendenti, 59+7 autonome entro il 31/12/2018), generando l’esclusione di alcune donne che, amareggiate, hanno subito dato vita al nuovo gruppo ‘opzione donna le escluse’, con l’intento di ottenere l’estensione dei tempi di maturazione dei requisiti al 31/12/2019.

Queste lavoratrici oggi sembrano in parte gioire sulla loro pagina, sebbene in attesa di informazioni più precise da parte dell’onorevole Ciprini.  Così una di loro Nicoletta Cesari: “Prendiamo atto con immenso piacere di quanto comunicato sul sito del M5S. Chiediamo cortesemente all’onorevole Ciprini di confermare a tutte le donne in trepida attesa i requisiti di accesso ad OD riportati nel suo messaggio

Proroga opzione donna: svista o bastano i vecchi requisiti?

Questo il post dell’onorevole Tiziana Ciprini, M5S, intolato:  “RIATTIVIAMO L’OPZIONE DONNA”, che ha ridato speranza alle escluse: “La questione della previdenza femminile era tra i temi urgenti da affrontare per l’assurda condanna decretata nei confronti delle donne dalla riforma #Fornero e per il successivo immobilismo negli ultimi anni del Governo uscente. Per queste ragioni il Governo intende riattivare #OpzioneDonna, al fine di anticipare il pensionamento delle donne che, altrimenti per legge, dovrebbero arrivare a 67 anni con oltre 40 anni di contributi.  Opzione donna prevede, invece, che le lavoratrici possano andare in pensione a 57 anni e 7 mesi (lavoratrici dipendenti) o 58 anni e 7 mesi (lavoratrici autonome) con almeno 35 anni di contributi.”

Nella speranza che nelle prossime ore i contorni relativi alle misure proroga opzione donna e quota 100 si definiscano maggiormente, speriamo di avervi fatto un chiaro quadro di sintesi ad oggi 9/11. Chiediamo altresì gentilmente al gruppo delle ‘escluse’ di informarci qualora l’onorevole avesse già risposto loro in privato, al fine di rendere pubblico il messaggio ed aggiornare tutte le donne.

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