Continua il dibattito sulle pensioni anticipate e su quota 100 scatenato dalla previsione di spesa pensionistica della ragioneria di stato. Come vi abbiamo riportato ieri, dopo la nota della ragioneria è arrivata la risposta dei sindacati, mentre oggi a parlare sono il presidente dell’INPS Pasquale Tridico ed il MEF che tramite una nota stampa comunica che le previsioni della RDS sono sovrastimate e ribadisce che nel triennio di sperimentazione della misura i costi saranno “sensibilmente inferiori ai 20 miliardi previsti” al momento del varo del decreto. Vediamo tutte le ultime novità di oggi 13 settembre sulle pensioni anticipate.
Ultime novità Pensioni anticipate oggi 13 settembre: le parole di Tridico
E’ un vero e proprio tiro alla fune quello che si sta compiendo tra la ragioneria di stato da una parte e l’INPS dall’altra, con l’ ultimo report della RDS che parla di 63 miliardi di euro di spesa previdenziale fino al 2036: Il Presidente dell’INPS Tridico in una dichiarazione rilasciata all’ANSA ieri sera ha ribadito come: “Sinceramente sono abbastanza sorpreso di questi 63 miliardi, probabilmente s’intende qualcos’altro. Il fatto che qualcuno che va in pensione oggi, con Quota 100, continuerà a prendere una pensione nel futuro. Abbiamo – aggiunge – comunque, avviato un’interlocuzione con la Rgs sui costi di Quota 100″.
Il braccio di ferro è comunque destinato a continuare, con il Movimento 5 stelle che ribadisce come la misura di quota 100 non sarà toccata in legge di bilancio (qui le ultime parole del Ministro del Lavoro Catalfo), mentre il PD ha aperto a possibili modifiche o ad un restyling della misura, affiancata all’ APE Social allargata e alla proroga dell’ Opzione donna.
Pensioni anticipate ultime su quota 100: il MEF risponde alla Ragioneria di Stato
In merito alle notizie di stampa relative a un maggior onere pensionistico di 63 miliardi di euro derivante dalle misure del decreto legge n. 4/2019 (cd. quota 100), il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha rilasciato una nota stampa in cui “Ssottolinea che questo dato non trova alcun riscontro nelle stime della Ragioneria Generale dello Stato”. Eccolo di seguito.
“In particolare, il valore ampiamente sovrastimato di 63 miliardi di euro risulta essere il frutto di un’elaborazione giornalistica non corretta dal punto di vista logico, operata a partire dai dati contenuti nel Rapporto n. 20 sulle “Tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio sanitario”, in quanto si limita a distribuire in maniera uniforme sull’intero periodo considerato dal Rapporto (2019-2036) il valore medio della variazione del rapporto della spesa/PIL (0,2%) stimato rispetto allo scenario base. Si tratta pertanto di una quantificazione non imputabile al Ministero dell’Economia e delle Finanze né certificata in alcun modo dai dati forniti dalla Ragioneria Generale dello Stato.
Si evidenzia inoltre che le valutazioni contenute nel rapporto in oggetto si basano sui dati del quadro macroeconomico e di finanza pubblica tendenziale contenuti nel DEF 2019 e non tengono conto, invece, delle indicazioni di monitoraggio sui suddetti provvedimenti di anticipo pensionistico che evidenziano una minor adesione rispetto a quella scontata nella Relazione Tecnica di accompagnamento alla legge. Nel periodo considerato, il valore della maggiore spesa complessiva derivante dalle misure in questione, alla luce delle quantificazioni iniziali effettuate nella predisposizione del suddetto decreto legge, avrebbe potuto al massimo raggiungere i 20 miliardi di euro. Tenendo conto dei dati più aggiornati del monitoraggio sulla misura in questione, i costi complessivi saranno invece sensibilmente inferiori a tale cifra”.
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Stiamo pagando pensioni a gente con sette (7) anni di contribuzione versata per non parlare di tutti quelli con undici anni,venti anni,di tutti quelli che hanno restituito la licenza di commercio e percepiscono pensione pur non avendone i requisiti,e tutti quelli pseudo esodati sostituiti da giovani nuovi assunti con minori costi di stipendio e contributi.VERGOGNA !!!
Ancora quota100 ormai è assodata, ma di quota41 e tutti quelli che hanno 41/42 anni di contributi INPS non se ne parla, questi hanno già pagato e dato, erano precoci sono diventati vecchi in fabbrica, e sono pieni di acciacchi, e qualcuno non ce la fa più, di questi nessuno ne parla, non c’è scritto da nessuna parte che debbano lavorare a OLTRANZA, ricordo a tutti che quota41 già ESISTE solo che ha degli ASSURDI VINCOLI proprio per non farli andare in pensione, questi che lavorano da una vita, ricordo che fino a che lavoreranno loro per tanti giovani non ci sarà futuro, quindi non mi sembra una buona scelta far continuare a lavorare chi ha già pagato, in democrazia non dovrebbe essere un ministro a decidere se un lavoratore dopo 41 anni di contributi INPS debba andare in pensione o NO, ma dovrebbe essere una libera scelte del lavoratore se continuare o NO in base ai suoi trascorsi lavorativi e al suo stato fisico, tanti di questi non rendono neanche tanto perché pieni di acciacchi, basta consultare l’INPS e vedere che sono tanti quelli sopra i cinquanta a essere in malattia per problemi fisici, quota41 come dicevo già esiste togliete quei RIDICOLI VINCOLI, tutti i lavori ripetuti all’infinito sono USURANTI, voi lo sapete ma giocate sulle pelle dei cittadini che sono dei lavoratori, tutto ciò è VERGOGNOSO fare continuare a lavorare quelli che hanno già DATO e PAGATO,…. 41 anni di lavoro sono una vita provare per credere.
Come si può chiaramente evincere da questa ridicola quanto assurda vicenda dei 63 mld di costo, mi sembra che anche i più sprovveduti possano comprendere come sia stata scatenata una vera e propria campagna di stampa contro Quota 100 per l’unico motivo di colpire così la misura bandiera di Salvini in quanto tale.
Adesso arriva la correzione: 20 mld, un’altra cifra sparata tanto per dire posto che finché non si conosce il numero preciso di chi usufruirà (se usufruirà) di Quota 100 qualsiasi valutazione di costo non può essere che presunto e quindi non assolutamente attendibile.
Per favore finiamola di fare terrorismo previdenziale e ricordiamoci che dietro questo provvedimento, piaccia o meno, ci sono i progetti di vita di centinaia di migliaia di persone esposte ora ad una quotidiana altalena di stop and go, ad una continua girandola di minacce e smentite che sta diventando sempre più snervante e veramente insopportabile.
Hai stra-ragione. Si sta giocando sul futuro di quelle persone che hanno lavorato una vita, fatto sacrifici e ogni giorno si presenta loro questa altalena di sì e no. Basta!!!! I governi devono capire, tutti, che non si gioca col futuro delle persone COMUNI!
Se lei “dietro questo provvedimento ci sono i progetti di una vita ” intende la quota 100, la informo che anche esodati e precoci avevano dei “progetti di vita”, solo che a loro questi sogni e progetti li hanno spezzati, ai quota 100 li hanno premiati. I quota 100, sono lavoratori che, stante la riforma Fornero, avrebbero dovuto arrivare a 67 anni con la pensione di vecchiaia e chi ha solo 38 anni di contributi avrebbe dovuto arrivare a 43,3 Ai precoci non hanno abbassato l’età pensionabile ( a parte i lavori usuranti), non hanno abbassato gli anni di contributi necessari e non gli hanno consentito nemmeno la scelta se avere un reddito tagliato. Come vede ai quota 100 hanno steso un tappeto di rose sotto ai piedi, ai precoci li hanno lasciati in prima linea sul fronte. Continuo a sostenere che una legge deve essere giusta per tutti e non solo per alcuni e quota 100 è una legge schifosa che crea disparità di trattamento e una profonda ingiustizia. Da come scrive Lei sembra che solo i quota 100 soffrono della quotidiana altalena dello stop and go. Solo che loro ne soffrono da 1 mese a questa parte, i precoci ne soffrono dal 2011.
Questo intervento in stile “guerra tra poveri” mi sembra proprio inopportuno, per non dire altro.
Lei se la prende con la legge Fornero per aver creato esodati ecc (che comunque hanno avuto non so quante salvaguardie a loro favore) e poi, quando finalmente si decidono a metterci mani per correggerne le ingiustizie, si lagna nei confronti di chi protesta quando vede che tali correzioni vengono messe in discussione: c’è un senso?
Veda, il problema vero è questo: le norme previdenziali non possono essere modificate a getto continuo secondo gli umori del momento, perché così facendo si provocano solo danni incalcolabili, oggi come ieri.
Ma scusate vi siete dimenticati dei 41 anni x tutti a prescindere dall’età? Noi che abbiamo iniziato a lavorare a 14-15-16-17 anni quando ci mandate in pensione? O dobbiamo continuare a pagare per voi poltronisti! Una volta la sinistra era dalla parte di noi operai adesso sono dalla parte dei migranti clandestini ma bravi ,continuate con questo buonismo del c…o!!!!siete la vergogna dell’Italia
Condivido quanto detto da Roberto qui si parla sempre di quota 100 ……allora inizio la campagna elettorale diceva 41 PER TUTTI..ci avete preso in giro come tutti i vostri predecessori…..e scusate se lo dico ma abbiamo le scatole piene di vedere la sig Fornero in tv e sul web cara signora si goda la pensione e non rompa le scatole ha già fatto abbastanza danni.
Non dovete sotterrarci vivi, FLESSIBILITÀ IN USCITA !