Torna la tensione tra Governo e Sindacati sull’argomento delle pensioni anticipate. Per i sindacati l’uscita anticipata dal mondo del lavoro deve esser una delle priorità nella prossima legge di bilancio e deve fare in modo di impedire il ritorno alla legge Fornero. Giorgia Meloni si trova così tra due fuochi, da una parte i sindacati (ma anche i suoi alleati come la Lega che ha promesso quota 41) che vogliono una riforma in fretta, e dall’altra la sostenibilità della manovra, che non potrà impattare più di tanto sui conti pubblici. Da Patrizia Volponi, segretario Nazionale della Cisl Pensionati arrivano importanti dichiarazioni.
Le parole di Volponi (CISL Pensionati) su quota 41 e uscita anticipata a 62 anni
Patrizia Volponi, ha lanciato l’allarme sulle pensioni durante la trasmissione “Italia Città Aperta”, in cui è intervenuta spiegando che: “Siamo sul piede di guerra. Il segretario della CISL Luigi Sbarra ha già detto che le pensioni sono uno dei punti centrali delle aspettative dei sindacati per il nuovo governo. Chiediamo che si possa andare in pensione con 41 anni di contribuzione, ad almeno 62 anni di età anagrafica – con un minimo di 20 anni di contribuzione.
Chiediamo poi che ai lavoratori che svolgono lavori usuranti sia consentito di andare in pensione prima, con 30 o 36 anni di contribuzione. Infine, proponiamo l’opzione donna, che consenta di andare in pensione a partire, almeno, dai 59 anni di età, o con 35 anni di contribuzione
Pensioni 2023, i sindacati su rivalutazione e pensione di garanzia per i giovani
Oltre alle uscite anticipate con quota 41 e a partire dai 62 anni, la segretaria della Cisl pensionati parla anche di rivalutazione e della pensione di garanzia che possa garantire un futuro previdenziale più roseo ai giovani:
“Chiediamo poi che le pensioni in essere vengano rivalutate in modo equo, vista la svalutazione che hanno subito negli ultimi anni. Noi abbiamo presentato un progetto per delle pensioni di garanzia per i giovani che oggi svolgono lavori precari, in modo che possano anche loro avere una pensione dignitosa. Per dignitosa si intende di almeno 1000 (mille) euro al mese.
Persone che hanno pochi contributi e di valore ridotto – perché basati su una retribuzione bassa – devono poter avere una pensione dignitosa. Questa pensione di garanzia dovrà essere sostenuta in parte da fiscalità generale”.
Pensioni anticipate, il futuro di Opzione Donna, quota 102 e Ape Social?
Le richieste della Cisl hanno costi importanti però, realisticamente cosa potrà fare il Governo Meloni per le pensioni anticipate da qui a fine anno? Difficile pensare alla quota 41 in tempi così brevi e visti i costi elevati, mentre con ogni probabilità stando a quanto filtra verranno prorogati alcuni canali di flessibilità, come l’Opzione donna e l’Ape Social.
E quota 102 che fine farà? Potrebbe trovare una proroga annuale anche per il 2023, nell’attesa che si trovino soluzioni strutturali e durature, ma per avere certezze bisognerà aspettare che la squadra di Governo sia composta e che si inizi davvero a lavorare alla prossima legge di bilancio.
41 x tutti senza PENALIZZAZIONI con sistema RETRIBUTIVO e modificare il coefficiente di rivalutazione che scende ogni 2 anni sempre più miseria e povertà per i nuovi pensionati… mentre l inflazione e al 10 % una VERGOGNA ! DIAMO GIUSTIZIA AI LAVORATORI !
Opzione donna deve rimanere a 58 anni e 35 di contributi. Non si può continuare a rincorrere un obiettivo e non arrivarci mai.
Quota 41 Avanti tutta.
Del resto se analizziamo a fondo la riforma Fornero ci accorgiamo che dal 2013 ad oggi i requisiti per la pensione sono aumentati di 25 mesi. Or bene se togliamo questo imgiusto incremento ci ritroviamo a quota 41.
Proviamo per una volta ad analizzare a fondo le questioni. Se poi qualcuno asserisce che i costi sono troppo elevati, be che ci facciano vedere come li calcolano, perchè a mio parere “gatta ci cova” .
Solita retorica sindacale. Ho una figlia che ha sostenuto un esame per iscriversi ad un albo professionale e l’ultima domanda è: mi presenti un progetto con gli obbiettivi, l’organizzazione necessaria, i costi, le modalità di finanziamento; dovrebbero esaminare a q1uesto modo anche i sindacalisti. Magari le richieste prospettate avessero una prospettiva ma son lontane dalla praticabilità. Vediamo in Inghilterra che effetto stanno avendo le fantasie finanziarie a dispetto dei conti. Molto più concreta e praticabile la proposta UTP e, su tempi un poco più lunghi, molto importanti le proposte del Dott. Perfetto. Da ex sindacalista, illudere la gente senza dare indicazioni dettagliate sulla sostenibilità delle proposte non è fare del buon sindacato, so che è un ragionamento che ai sindacalisti non piace, in fatti non sono più sindacalista e neanche iscritto al sindacato ma la razionalità operativa è un dato oggettivo poche volte rimamdabile ma prima, e raramente poi, ineludibile.
Avanti con la 4 dose, che ha coperture certificate da esperto e di cui le fa parte…
” Difficile pensare alla quota 41 in tempi così brevi e visti i costi elevati”
Ci risiamo .
Ma perchè qualche espertissimo non ci fa veder delle tabelle chiare dove si possano vedere questi costi ELEVATI di quota 41? Magari visti nei prossimi 10 anni perchè oltre non ha senso perchè nessuno avrà 41 anni di lavoro passati questi 10 anni.
Mi sa che qualcuno ci sta prendendo in giro con questi costi ELEVATI perchè in realtà NON SONO PROPRIO ELEVATI RISPETTO ALLA FORNERO.
Si può fare un semplice conto considerando di anticipare di un anno e 10 mesi per uomini e 10 mesi per donne utilizzando quota 41 e sapendo che al terzo anno il costo NON Ci SARA’ PIU’ perchè il lavoratore sarebbe comunque andato in pensione con i requisiti della Fornero DOPO 2 ANNI CIRCA.
Sarebbero costi accettabilissimi rispetto a tante altre cose finanziate . E credo , che a differenza di altre cose finanziate con molti più soldi senza riscontro reale, porterebbe anche un miglioramento nel lavoro, nei consumi di chi andrà in pensione, nella vita sociale.
alessandro, tento di spiegartelo io anche se non sono un economista ma i calcoli li sò fare; perchè non si può quota 41? intanto poniamo un limite d’età oppure no? perchè senza limite minimo è proprio impossibile; se pensiamo a chi ha iniziato a 15-16-17 anni; 1,5 milioni di persone in pensione? la vedo dura; mettiamo 62 anni come minimo; sarebbe più fattibile ma qui sorge un altro problema: debito pubblico italiano che a parte la grecia è il peggiore d’europa; lo spread; i soldi del piano riserva e resilienza se non tocchi la legge Fornero etc; attualmente i ragionamenti sono sui 64 anni o 63 ma in modo così penalizzante da convincerti a rimanere a lavorare tipo opzione tutti; dimenticavo : RITA se hai la pensione integrativa e ti mangi quella; tutto chiaro? poi da domani i nostri onorevoli e senatori si metteranno a lavorare ma aspetta e spera………………………………….; saluti a te e ai gestori del sito
Ma veramente avete ancora voglia di farvi prendere in giro? Con una situazione economica al limite del default e coi venti di guerra che tirano sperare che qualsiasi Governo faccia una riforma pensionistica vantaggiosa per i lavoratori è da mentecatti.
Buonasera! Spero che tutte le forze politiche diano vita, al più presto, ad un’equa Riforma delle pensioni, che non gravi molto sui conti pubblici. Grazie a tutti di vero cuore!
Si dice che tra donne si capiscono Forza Sig Volponi chieda un confronta con Sig Meloni e sono certo che Q41 può passare già da gennaio 2023.Per favore lascia a pascolare le capre vedi Landini Sbarra e Company visto che da 2 anni pensano solo a pascolare per loro interesse.Naturalmente se non le riesce pazienza noi di Q41 abbiamo già un piano B che costa secondo le stime fatte da noti economisti il doppio di Q41 e forse il doppio del RDC.
SIGNORA PARIZIA VOLPONI.
LEI E’ UNA GRANDE ANZI GRANDISSIMA
SENTIRE LE SUE DICHIARAZIONI SONO UNA BOCCATA D’OSSIGENO
QUOTA 41 AVANTI TUTTA
PAOLO
Dopo quasi due anni di mascherine col caldo. Quest’anno avremo anche un inverno freddo sul posto di lavoro. Noi che a biamo ormai 63 anni. Cosa dovremmo fare? Mutua ad oltranza? Considerando che in fabbrica abbiamo già vari casi di Covid.Aiutateci ad andare in pensione.
Avanti con la 4 dose, che ha coperture certificate da esperto e di cui le fa parte…
Abbiamo dato l’ennesima prova di serietà dando fiducia e voto e adesso aspettiamo con altrettanta serietà che mantengano la loro promessa…….e 41 siaaaaaaa
SIGNORA PATRIZIA VOLPONI, AIUTO !!! UN APPELLO URGENTE !!! FATE QUALCOSA SUBITO ALMENO PER I DISOCCUPATI CHE HANNO GIÀ 41 ANNI DI LAVORO ALLE SPALLE !!! 41 anni sono tantissimi e il lavoro non lo troveranno mai più !!! Fate inserire una delega per mandarli subito con la “PENSIONE ANTICIPATA” anche se non hanno lavorato un anno prima dei 19 anni di età ! Come si fa dare assistenzialimi a gente che non ha mai fatto nulla e dimenticarsi completamente di chi ha GIÀ CONTRIBUITO PER LO STATO PER 41 ANNI ED ORA È DISOCCUPATO !!! Così non si riesce più a sopravvivere ! SINCERAMENTE MI AUGURO CHE LEI POSSA RICEVERE E LEGGERE QUESTO APPELLO !
Grazie anche ai gestori del sito per tutto ciò che riusciranno a fare in merito.
A FRANCO, Se hai 41 anni di contributi, puoi’ ritirarti con la NASPI e poi te ne vai in pensione , ti sei informato al CAF. Oppure in quei 41 anni hai già conteggiato 2 anni di NASPI?
Disoccupato dal 2018 ! Mai più trovato lavoro ! Poi anni di sacrifici estremi con contributi volontari fino a oggi ! Oggi 61 anni di età e più di 41 anni di contributi. Ora proprio basta !
Condivido totalmente le parole di Franco, sono anch’io un disoccupato con 41anni di contribuzione e purtroppo per soli quattro contributi, non precoce. Ottobre è l’ultimo mese in cui percepisco la naspi. Poi…..? Spesso mi chiedo perché l’Italia è il paese che dà a chi non ha mai dato e che non dà a chi ha sempre dato? Invito i dirigenti sindacali, in primis la signora Patrizia Volponi ad aprire un tavolo di trattativa sulla quota 41 facendo si che persone come noi non rimangano senza un sostegno per il futuro. Grazie per l’impegno.
Benissimo le dichiarazioni di Volponi. Speriamo siano condivise, come dovrebbe, dalle altre sigle. E, insieme, appena formato il governo, lo sottopongano all’ormai “famoso” pressing sotto forma di una tempestiva e robusta trattativa senza sconti.
Aspettiamo i fatti!…E’ da tanto ormai che li aspettiamo…ma incrociamo le dita e non rassegniamoci proprio adesso!
La quota 102 se riproposta penalizza sempre i soliti che aumentano gli anni di lavoro ma si vedono confermata la limitazione dell’età a 64 anni così che per uno nato nel 1960 che lavora dal 1982 a 64 anni avrà quasi raggiunto l’anticipata Fornero….c’è qualcosa che non quadra…..forse riequilibrare la combinazione eta’ e anni di lavoro non sarebbe più equo??
Confermo!
Saluti
Quota 41 senza penalizzazioni si deve fare e BASTA!!!
Dopo 40 anni di lavoro è giusto che uno possa andare in pensione se vuole.
I politici hanno promesso e il sindacato è concorde quindi “sa da fare” a tutti i costi altrimenti si fà mobilitazione a oltranza.
In seguito si andrà a fare aggiustamenti e ritocchi per andare incontro alle varie situazioni di disagio che ci sono ma l’iportante è creare dei punti fermi (vedi QUOTA 41).
Ringrazio i signori del sito che ci permettono di dire la nostra (sperando che le nostre parole arrivino a chi di dovere).
Saluti e grazie.
Carissimi Governanti lasciate che siano i Giovani i futuri protagonisti lasciate che si affermino nel mondo del lavoro, lasciate andare il Pensione lavoratori con più di 40 Anni di contributi,dove il lavoro non ci vuole più…
Ma basta parlare ancora di quota 102, la cosa più stupida che si sia mai potuta fare. Il vincolo dei 64 anni di età è un obbrobrio, vi rendete conto che uno potrebbe avere 42 anni di contributi e 62 di età e non poter andare in pensione? BASTAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
Ricordatevi dei disoccupati. Lo si che è impopolare ma chi lavora può resistere.
Se non si mandano in pensione gli ultrasessantenni senza lavoro aumenterà la povertà. Quale è lo scopo anche costituzionale dei Governi? Non è forse redistribuire la ricchezza e diminuire le povertà? Bisogna trovare lavoro ai giovani e aiutare i “vecchietti” come me, magari che hanno pagato un sacco di imposte e contributi. Mandare in pensione prima chi già lavora non risolve nulla. Quei 5 milioni di poveri che la Caritas conteggio’ nel 2016, rischiano di raddoppiare con la crisi attuale. E i Sindacati renano contro. Non vogliono pensioni troppo basse, na in alternativa c’è il nulla. Ci sarà qualcuno di ragionevole trai nuovi Governanti?
Giò visto che ho 42 ann di contributi sul groppone e che sono stufo di fare turni massacranti, se potessi, ti cedo volentieri il mio posto ed io mi ritiro in pensione.
Salve ,vorrei avere chiarezza in merito …Sono una mamma,lavoratrice,dipendente ASL, con un figlio disabile al 100% Lavoro a tutt’oggi dal 1983 ho quasi 61 anni .. Vorrei capire perché ‘ non sia fattibile utilizzare la legge SALVAGUARDIA !!!!!!!!Per quale motivo un genitore, non possa essere aiutato almeno con uno scivolo ,visto che la legge esiste , ma non posso utilizzare perché, non ho raggiunto i 63 anni di eta’ compiuti !! Dove l’aiuto ????????