Pensioni dicembre 2024: ecco gli aumenti, cosa cambia e per chi è il bonus da 155 euro?

Dicembre 2024 porta buone notizie per i pensionati italiani, che vedranno il proprio cedolino arricchito da una serie di integrazioni. Tra queste ci sono la tredicesima, la quattordicesima, un bonus di 155 euro e, in alcuni casi, rimborsi e conguagli. Questi importi extra, esenti da imposte, vengono calcolati sulla base di requisiti specifici di reddito ed età, come previsto dalla normativa vigente. Vediamo nel dettaglio cosa cambia.

Bonus extra di 155 euro: a chi spetta

Uno degli aumenti più attesi è il bonus aggiuntivo di 154,94 euro, spesso chiamato bonus tredicesima o bonus pensioni minime. Questo contributo è destinato ai pensionati che ricevono trattamenti erogati dall’Inps ed ex Enpals, purché l’importo complessivo della pensione non superi il minimo stabilito per legge e vengano rispettati i requisiti di reddito previsti.

Non tutti, però, possono accedere a questo bonus. Sono esclusi i titolari di pensioni e assegni sociali, prestazioni per invalidi civili, rendite facoltative di inabilità o di vecchiaia, pensioni mutualistiche per casalinghe, assegni di esodo, isopensioni e pensioni erogate a dipendenti di enti creditizi o dirigenti d’azienda. Rimangono esclusi anche i trattamenti assistenziali e quelli non classificabili come pensioni vere e proprie.

Tredicesima: un sostegno economico fondamentale

La tredicesima è un appuntamento atteso da moltissimi pensionati. Nel 2024 verrà accreditata lunedì 2 dicembre, in quanto il 1° dicembre cade di domenica. Questa mensilità extra interessa diverse categorie, come i pensionati di vecchiaia, anzianità, anticipata, invalidità e i beneficiari di assegni sociali. Anche i pensionati per invalidità civile la riceveranno, mentre ne sono esclusi coloro che percepiscono indennità di accompagnamento o di frequenza.

L’importo della tredicesima si basa sulla pensione mensile lorda, ma può subire variazioni a causa di trattenute fiscali, come l’Irpef, o per un calcolo proporzionale nel caso in cui la pensione sia stata percepita solo per parte dell’anno. In linea generale, equivale a una mensilità completa, con eventuali adattamenti in base ai mesi di pensione maturati.

Quattordicesima: un aiuto in più per chi ha più di 64 anni

La quattordicesima, prevista dall’articolo 5 del D.Lgs. n. 81/2007, è un’altra importante integrazione economica per i pensionati. Spetta a chi ha compiuto almeno 64 anni e possiede un reddito entro i limiti stabiliti dalla normativa. Nel secondo semestre del 2024, questo beneficio verrà erogato ai pensionati che raggiungono i 64 anni tra agosto e dicembre o che hanno acquisito il diritto alla pensione durante l’anno.

Rimborsi e conguagli: ulteriori incrementi nel cedolino

Oltre agli aumenti programmati, alcuni pensionati troveranno nel cedolino di dicembre anche rimborsi relativi al modello 730 non erogati in precedenza. Questi importi, calcolati dall’Inps, saranno inclusi nel pagamento complessivo, rendendo il cedolino di dicembre un momento di particolare sollievo economico.

Conclusione

Le pensioni di dicembre 2024 rappresentano un sostegno concreto per milioni di pensionati italiani, grazie a una serie di integrazioni pensate per rispondere alle esigenze economiche del periodo. Tredicesima, quattordicesima, bonus di 155 euro e rimborsi costituiscono un aiuto prezioso in un mese in cui le spese familiari tendono ad aumentare. Per usufruire di questi benefici, è importante verificare di soddisfare i requisiti richiesti e assicurarsi di appartenere alle categorie previste dalla normativa.

3 commenti su “Pensioni dicembre 2024: ecco gli aumenti, cosa cambia e per chi è il bonus da 155 euro?”

  1. Caro Nicola T., ribadisco che in un Paese normale il garantismo dei tre gradi di giudizio vale per un comune cittadino. Non per chi fa il Ministro. Chi ricopre incarichi importanti deve farsi da parte anche solo per un rinvio a giudizio che abbia valide argomentazioni. Se lei va a ristorante spesso col capo mafia del paese non è reato. Ma per opportunità politica è meglio che non faccia il Sindaco. Se continuiamo a mischiare politica e giustizia finiremo per avere in Parlamento un sacco di personaggi discutibili. Se uno svedese ha un passato in chiaroscuro non lo candidano nemmeno. Poi la pensi come vuole.

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