Riceviamo il seguente comunicato dall’amministratrice del Comitato 6.000 esodati esclusi, Gabriella Stojan, e pubblichiamo per dare spazio all’ultimo grido degli esodati nuovamente fuori dal decreto rilancio.
Pensioni: esodati ancora esclusi dal decreto rilancio
“E’ arrivato all’esame della Camera il tanto atteso Decreto Rilancio della portata di 55 miliardi presentato come la risposta governativa al “grido di allarme” degli italiani in sofferenza che lo stesso Presidente Conte ha equiparato all’impegno di “ben 2 leggi di bilancio”. A tale Decreto sono stati presentati ben 5 emendamenti da altrettanti partiti che abbracciano praticamente tutto l’arco costituzionale da Fratelli d’Italia a LeU, dalla Lega al PD a Forza Italia, richiedenti tutti la Salvaguardia immediata delle ultime poche migliaia di Esodati tuttora rimasti esclusi dal dovuto diritto alla pensione che si trovano in una situazione esistenziale insostenibile indegna di un paese civile, senza alcun reddito da più di 9 anni, ora diventata ancor più tragica nella circostanza del Covid, trattandosi tutti di ex lavoratori ormai ampiamente over 60 e quindi nella fascia più a rischio. Gli emendamenti, presentati in Commissione Bilancio della Camera, sono stati tutti respinti e neppure discussi. Sono stati respinti anche i ricorsi presentati dagli stessi proponenti.
Tutto ciò nel silenzio assordante del Governo dal quale ci si aspetterebbe che mantenesse finalmente le promesse di salvaguardare gli ultimi Esodati ripetutamente fatte dall’allora Ministro del lavoro Luigi Di Maio e che risalgono ormai a quasi due anni fa! Gli Esodati una volta di più sono allibiti, scandalizzati e ormai esasperati. A fronte di uno stanziamento così gigantesco e di una strepitosa pioggia di denaro per le più disparate categorie, questo Governo rifiuta di salvare la pelle agli ultimi 6.000 cittadini Esodati che nell’indigenza in cui sono confinati, la vita “da isolamento Covid” la stanno facendo non da 3 mesi, ma da quasi un decennio! 55 Miliardi e gli unici cittadini che restano sempre tagliati fuori sono solo gli ultimi Esodati?
Questo Governo “non trova” poche centinaia di milioni, da ripartire su diversi anni, per riconoscere a questi ex lavoratori la dovuta sudatissima pensione della quale sono stati derubati al termine della passata Legislatura, vittime di un provvedimento iniquo come l’Ottava Salvaguardia che, in barba all’articolo 3 della Costituzione, ha applicato diversamente la legge a lavoratori con pari requisiti previdenziali tagliando fuori degli aventi diritto e residuando un’economia di fondi di circa 700 MILIONI che sono stati dirottati dalla loro destinazione (prevista per legge per gli Esodati) alle casse del FOSF, dove se ne sono perse le tracce. Il Governo è ben consapevole di questo scandalo e in questo frangente non può certo più accampare le vergognose scusanti di “mancanza di fondi” dietro le quali finora si è nascosta la mancata sanatoria di questa clamorosa e gravissima ingiustizia!
Pensioni 2020 ultime novità sugli esodati dal Comitato 6000 esclusi
Paradossalmente, in questa tragica situazione in cui sono tra i soggetti più a rischio e non sanno come campare, non solo gli Esodati non ricevono il dovuto, ma continuano a contribuire alle casse dello Stato con la mancata erogazione di anni di pensione che dovrebbero stare già ricevendo!
Una volta per tutte ci domandiamo come sia possibile che, mentre il termine “esodato” è ormai diventato un nome comune e viene applicato alle più disparate categorie – dai commercianti ai giornalisti, dai lavoratori del turismo, ai precari, ai disoccupati causa Covid e alla fin fine persino ai calciatori! – che nulla hanno a che vedere con la reale categoria degli Esodati ante Fornero ben definita per legge, i veri Esodati ridotti allo stremo nell’ indigenza assoluta ormai da troppi anni vengano una volta di più ignorati nel disinteresse generale da un Governo che proclama dalla voce degli stessi Ministri Di Maio e Gualtieri che lo Stato italiano “non lascia indietro nessuno”! Ci domandiamo: gli ultimi Esodati e le loro famiglie per questo Governo non sono abbastanza in condizioni di sofferenza e di difficoltà? Questo Stato che ci ha già ridotto all’elemosina ora spera che il Covid ci seppellisca? Questi ultimi disgraziatissimi Esodati discriminati sono i “fratelli e sorelle della stessa Italia” di cui parla il Presidente Conte o sono i figli di un dio minore?
Riforma pensioni: l’appello accorato al ministro Catalfo
Salviamo 60 milioni di italiani… meno poche migliaia di Esodati? La nostra situazione è stata rinviata fin troppo a lungo: ADESSO BASTA!!! Questo governo deve smettere di giocare sulla pelle dei CITTADINI ESODATI! I Sindacati Unitari CGIL CISL UIL avevano chiesto che la riapertura dall’Ottava Salvaguardia fosse inserita ancora nel Decreto Milleproroghe (anche allora gli emendamenti sono stati respinti dal Governo). La nostra istanza era stata inserita anche nel Tavolo previdenziale aperto tra i Sindacati e il Ministro Catalfo a febbraio (lavori sospesi con l’emergenza pandemia). Ora hanno nuovamente chiesto che sia inserita nel Decreto Rilancio, con i risultati che vediamo. Gli ultimi Esodati ancora nel limbo hanno esattamente le stesse condizioni previdenziali e gli stessi diritti a parità di requisiti degli altri 144.000 Esodati già salvaguardati negli anni e chiedono a gran voce che a questo loro calvario venga definitivamente MESSA ADESSO LA PAROLA FINE inserendo NEL DECRETO RILANCIO l’IMMEDIATA RIAPERTURA dei termini dell’OTTAVA SALVAGUARDIA per gli ultimi Esodati rimasti da essa discriminati che maturano il requisito previdenziale entro il 31/12/2021. Si tratta di un provvedimento DOVEROSO di GIUSTIZIA SOCIALE che ha la massima urgenza!
Il Comitato 6.000 Esodati Esclusi che li rappresenta chiede il massimo sostegno di Sindacati e forze politiche tutte e rivolge un forte appello al Governo e al Ministro del Lavoro Catalfo affinché onori le promesse fatte e riconosca il diritto alla pensione alle stesse condizioni di tutti gli altri Esodati a quest’ultimo sparuto drappello di lavoratori onesti che sembra siano gli unici italiani il cui grido di dolore non merita neppure ora di essere ascoltato”.
Ho iniziato a 16 anni e ora che ne ho 60? Che mi succederà con questo governo?
“IN PENSIONE A 60 ANNI”.
Se a “60 anni” le persone sono a rischio, per sé e per gli altri.
Se a “60 anni” nessuno ti dà e ti darà più un lavoro, sarebbe moralmente giusto che a “60 anni” si possa andare tutti in pensione a prescindere dagli anni contribuitivi.
Tutti in “pensione a 60 anni”, sia donne che uomini, invece di percepire un frustrante sussidio di disoccupazione che mortifica chi lo percepisce e non crea certezze neanche per il lavoro per le giovani generazioni. Se tutto è cambiato, se niente sarà più come prima, invece di stanziare, in maniera poco lungimirante per chi ha “60 anni”, soldi per gli “ammortizzatori sociali” una parte di questi potrebbe essere destinata per garantire la “pensione a partire da 60 anni”…per Tutti. “ANDARE IN PENSIONE A 60 ANNI” altrimenti ci sarà solo povertà… “per tutti”.
Verissimo io già gli ho 60anni
Solo chi è un esodato o chi ha conosciuto un esodato può sapere cosa significa vivere da esodato.
Non lo si può descrivere a parole, e quindi rinuncio a farlo.
Ma non rinuncio a richiamare al loro senso di responsabilità chi ha determinato e contribuito a mantenere irrisolto il problema degli esodati.
Non rinuncio a tirare in causa la prof.ssa Elsa Fornero, il prof. Tito Boeri, il prof. Pasquale Tridico.
Non rinuncio a dire loro che non ci si può sentire fieri di essere servitori dello Stato fino a quando nello Stato rimarrà la macchia degli esodati.