Pensioni invalidità 2020, ultimi chiarimenti ANMIC: chi deve fare domanda e c/c fa reddito?

Le ultime novità sull’aumento delle pensioni di invalidità giungono dal Dott Massimiliano, il nostro lettore esperto invalido civile al 100%, che ha deciso, dati i numerosi dubbi emersi e le tante domande giunte sul sito a seguito della pubblicazione della circolare INPS 107, che regola l’erogazione dell’aumento delle pensioni di invalidità a decorrere dal 20 luglio, di chiamare direttamente l’ANMIC, l’Associazione nazionale Mutilati ed Invalidi, al fine di avere maggiori specifiche. Molti ci hanno chiesto se quanto depositato sul conto corrente faccia reddito e dunque incida sull’eventuale aumento, altri ci hanno domandato chiarezza sul punto b della circolare, che concerne i limiti reddituali, altri ancora ci hanno richiesto i calcoli che l’Inps adotterà per stabilire chi potrà beneficiare dell’aumento o meno. Vi riportiamo per intero, senza nulla elidere, la lunga disamina che il Dott.Massimiliano ha preparato per il nostro sito e per tutti gli invalidi che ci leggono. Lo ringraziamo come sempre per il tempo dedicatoci.

Pensioni di invalidità il punto al 30 settembre sull’aumento

Nonostante il mio articolo del 27 settembre cercasse di dipanare il più possibile i dubbi riguardanti la circolare n. 107 del 23/09/2020, non mi ritenevo pienamente soddisfatto (dopotutto, come ho già avuto modo di scrivere, non lavoro all’INPS). Inoltre alcuni lettori hanno sollevato nuove domande (che sono andate ad aggiungersi ad una che il sottoscritto si è posto solo in questi ultimi giorni), motivo per cui ho contattato la sede nazionale dell’ANMIC dove ho avuto modo di parlare con un operatore competente che ha definitivamente gettato luce su diverse questioni inerenti all’aumento delle pensioni d’invalidità e ha confermato praticamente tutto ciò che avevo scritto precedentemente.

Vediamo nello specifico, punto per punto, le risposte che ho ricevuto: Requisiti reddituali: la verità sulle soglie per gli invalidi coniugati. Ho deciso di iniziare con questo preciso argomento poiché ho sempre avuto l’impressione che pochi lo avessero preso in considerazione dato che nessuno mi chiedeva delucidazioni benché dimostrassi, malgrado io sia celibe, una palese preoccupazione.

Mi riferisco al “cavillo” (esposto nell’articolo del 6 settembre e poi ripreso in quello del 27 settembre) legato al punto “b” che descrive le condizioni reddituali riguardanti l’invalido sposato. Francamente desta meraviglia che nessun sito abbia mai affrontato tale questione. Per questa mancanza d’informazione TUTTI GLI INVALIDI CONIUGATI SEMBRANO DARE PER SCONTATO CHE IL LIMITE PARI A 14.447,42 SIA L’UNICO DA CONSIDERARE al fine di determinare l’incremento che dovrebbe spettare loro. Purtroppo non è così.

Ma andiamo con ordine. Innanzi tutto ripeterò quanto scritto precedentemente, rischiando d’essere pedante, poiché nessuno sembra aver letto neppure una riga (a quei lettori che invece mi hanno seguito porgo le mie scuse e li prego di munirsi di pazienza perché questa è la parte più lunga del pezzo).

Pensioni invalidità 2020, occhio al punto b nell’art 38 comma 5

Nell’articolo 38, comma 5, viene riportato il punto “b”: “il beneficiario non possieda, se coniugato e non effettivamente e legalmente separato, redditi propri per un importo annuo pari o superiore a 6.713,98 euro, né redditi, cumulati con quello del coniuge, per un importo annuo pari o superiore a 6.713,98 euro incrementati dell’importo annuo dell’assegno sociale.” Nella Circolare n. 107 viene riportato con i valori aggiornati (8.469,63 e 14.447,42, ossia 8469,63 + l’assegno sociale)

Fin dalla prima lettura della Gazzetta Ufficiale avevo notato che le due condizioni non erano consequenziali. La prima (quella evidenziata) sembrava escludere la seconda. Riprendendo ciò che ho scritto pochi giorni fa: temevo che il beneficiario, ossia l’invalido, raggiunto un reddito proprio di 8.469,63 euro, non avrebbe ricevuto alcun aumento nonostante la soglia “coniugale” fissata a 14.447,42 risultasse ancora molto lontana. Se la prima condizione fosse stata ininfluente perché allora aggiungerla creando solo confusione? Se veniva riportata un motivo doveva esserci. Eppure passando il web al setaccio non trovavo nulla che mi potesse fornire delle spiegazioni. Tutti, accennando all’aumento destinato agli invalidi coniugati, citavano solo la soglia di 14.447,42 lasciando da parte quella pari a 8.469,63. Bisogna precisare anche che da entrambe, per ottenere gli effettivi limiti di reddito, si deve sottrarre 286,81 x 13 = 3728,53 ossia la pensione d’invalidità già percepita annualmente. Quindi il beneficiario coniugato per ricevere l’incremento non deve avere redditi propri EFFETTIVI (escludendo appunto i 286,81 euro) pari o superiori a 8.469,63 – 3728,53 = 4.741,10.

Posso immaginare che in questi ultimi mesi molti nuovi utenti si siano uniti al già folto gruppo di persone che seguono Pensioni per Tutti, pertanto ritengo sia d’uopo analizzare ancora una volta le formule per il computo dell’aumento utilizzate dall’INPS (Circolare n. 147 del 11/12/2019, allegato 2, tabella M 5):

  • [A – (RP+INVCIV)]/13 per gli invalidi soli
  • [B – (RP+RF+INVCIV)]/13 per gli invalidi coniugati

e l’aumento massimo è pari a 364,70 euro, ossia 651,51 – 286,81, dove:

  • A=8.469,63 (reddito pensionato solo pari alla somma di 286,81 x 13 + aumento 364,70 x 13);
  • B=14.447,42 (reddito pensionato coniugato pari alla somma del limite di reddito personale Inv. Civ. pari a 8.469,63 euro  + importo annuo dell’assegno sociale di euro 5.977,79);
  • RP=reddito del pensionato da considerare ai fini dell’aumento dell’Inv.Civ.;
  • RF=reddito del coniuge del pensionato da considerare ai fini dell’aumento dell’Inv.Civ.;
  • INVCIV=importo annuo della prestazione Inv.Civ. BASE (286,81 x 13=3.728,53);

Le soglie indicate per gli invalidi coniugati sono: redditi propri di importo non superiore a 8.469,63 euro; e riferendosi ad una sola persona la formula da adottare è [A – (RP+INVCIV)]/13, i redditi cumulati con quello del coniuge di importo annuo non superiore a 14.447,42 euro; in questo caso va utilizzata la formula [B – (RP+RF+INVCIV)]/13

Alla fine sono giunto a quella che ho definito “l’unica spiegazione possibile”. Nella Circolare si può difatti leggere che la maggiorazione è “tale da garantire un REDDITO COMPLESSIVO (per l’invalido, N.d.A.) pari, per il 2020, a 651,51 euro per tredici mensilità”. Se dunque l’invalido coniugato ha già un suo reddito (prima dell’incremento) pari a 8.469,63 euro annui (ovvero 651,51 x 13) non riceverà l’aumento anche se la soglia di 14.447,42 risulta inferiore.

Aumento pensioni invalidità: facciamo degli esempi concreti

Facciamo un esempio: il beneficiario coniugato percepisce una pensione di 400 euro mensili, ossia 5.200 annui, proveniente da contributi maturati quando non era ancora invalido; 5.200 + 3.728,53 (RP + INVCIV) è di molto inferiore ai 14.447,42 (B) ma supera il limite di 8.469,63 (A) pertanto l’invalido percepisce già un reddito complessivo di 651,51 euro per tredici mensilità (anzi, lo supera) e non potrà ricevere l’aumento; se invece lo stesso reddito (5.200 euro) proviene dal coniuge la persona disabile otterrà l’incremento per intero perché, in questo caso, non raggiunge personalmente la soglia di 8.469,63 avendo a suo nome solo la pensione di invalidità (286,81 x 13) e per il calcolo si utilizzerà il limite di 14.447,42; [B – (RP+RF+INVCIV)]/13 = [14.447,42 – (0 + 5.200 + 3.728,53)]/13 = 424,53 (il risultato è addirittura superiore a 364,70 e di conseguenza verrà corrisposto l’aumento per intero. Non si può andare oltre i 651,51 euro poiché questi sono il “reddito complessivo”).

Ho chiesto all’operatore ANMIC se la prima parte (“il beneficiario non possieda, se coniugato e non effettivamente e legalmente separato, redditi propri per un importo annuo pari o superiore a 8.469,63 euro”) quando viene raggiunta e/o superata rappresenti il “reddito complessivo” e di conseguenza comporti automaticamente l’azzeramento dell’aumento senza neppure tenere da conto la seconda parte che include la soglia dei 14.447,42. La risposta è stata immediata: “sì, è esattamente così; i 651,51 euro sono la quota massima, se viene già percepita dall’invalido i 14.447,42 non vengono neppure presi in considerazione.”

Spero finalmente d’aver attirato l’attenzione degli invalidi coniugati con l’unico scopo di prepararli ad una possibile delusione nel caso il loro reddito personale, comprensivo della pensione d’invalidità “base”, raggiunga o superi gli 8.469,63 euro. 

Aumento pensioni d’invalidità: Circolare INPS, cosa fa reddito?

1) Prima di tutto rispondiamo alla signora Stefania che, leggendo l’elenco interminabile dei redditi che concorrono “ai fini della valutazione del requisito reddituale”, ci ha posto la domanda: “Il conto corrente fa reddito?”.

Prima di contattare l’ANMIC le avevo risposto attraverso un commento che, in sintesi, affermava: “ (…) basta porsi una domanda molto semplice: “Nella dichiarazione dei redditi il conto corrente viene conteggiato?” La risposta è no. Va inserito solo ciò che concorre ad aumentarlo, ossia le entrate annue. E, nella dichiarazione, non si considerano neppure gli interessi del c/c poiché vengono già trattenuti (la banca effettua una ritenuta alla fonte, quindi gli interessi vengono corrisposti dal contribuente al netto delle tasse).

Il conto corrente non è un reddito ma dà un reddito grazie appunto agli interessi. Dunque per la pensione d’invalidità, sia per quella attuale di 286,81 euro sia per quella che verrà con l’aumento, gli interessi del c/c fanno reddito (non lordi ma anche in questo caso al netto delle tasse).

Il conto corrente (qualunque sia il suo ammontare) invece non fa reddito né per la pensione d’invalidità “base” di euro 286,81 né per l’incremento in arrivo (poi ho accennato all’ISEE il quale invece tiene anche conto dei beni mobiliari precisando che “con l’aumento della pensione d’invalidità non c’entra assolutamente”) e ho concluso scrivendo: “ (…) voglio far notare che se il conto corrente rappresentasse un reddito allora, seguendo il buon senso, si dovrebbero dichiarare altresì (giusto per citarne solo due) gli autoveicoli e i beni immobiliari (ovvero ANCHE la casa di abitazione, che invece sappiamo per certo dalla Circolare stessa che “non concorre al calcolo reddituale”).” 

Quando, per esserne certo, ho chiesto all’ANMIC se il conto corrente fa reddito l’operatore ha risposto allibito: “Il conto corrente? L’ISEE mica si conta nelle pensioni d’invalidità! No no no…”  dopodiché ho chiesto invano informazioni riguardo agli interessi ma dall’altra parte del telefono continuavo a sentire “No no assolutamente… il conto corrente…” così sono passato alla domanda successiva (tuttavia qualche anno fa ho letto in una rivista che l’INPS ne tiene conto). Nel web ho trovato un solo sito, il cui nome ora mi sfugge, che tra i redditi che concorrono ai fini della valutazione del requisito reddituale citava anche gli interessi.

2) Poi, per essere sicuro di non avervi informati fallacemente, ho menzionato all’ANMIC la necessità di presentare domanda e la decorrenza degli arretrati. Riguardo alla prima la risposta è stata velocissima confermando quanto da me scritto: Non è necessario presentare alcuna DOMANDA; o meglio: la devono presentare SOLO i titolari della pensione di inabilità stabilita dalla legge 222/1984, mentre gli invalidi civili totali, i ciechi assoluti e i sordomuti non devono fare nulla” e a conferma ha menzionato ciò che io stesso ho fatto notare: “Nella circolare è scritto che la maggiorazione avviene d’ufficio, ossia in automatico”.

Venendo alla decorrenza degli arretrati (il dubbio è tra il 20 luglio e il 1° agosto) l’operatore ha confessato di non possedere informazioni precise, tuttavia ha convenuto che le mie conclusioni, così come le ho riportate nell’articolo del 27 settembre, dovrebbero essere, a rigor di logica, le uniche plausibili… poi ha concluso dicendo che purtroppo l’INPS è tutto fuorché logico; quindi non ci resta che aspettare fiduciosi (mi sento di aggiungere che la sintassi non è un opinione pertanto, sempre che l’INPS sappia scrivere, “A decorrere dal 20 luglio è riconosciuta una maggiorazione economica” significa proprio che la decorrenza è dal 20 luglio; staremo a vedere…).

Aumento pensione d’invalidità: risolto dubbio sulla tredicesima

Forse per molti questo mio dubbio sarà una cosa ovvia e risaputa ma io ho riscosso la prima pensione d’invalidità in un lontano mese di gennaio prendendo dunque da quello stesso anno la tredicesima per intero e pertanto mi sono posto solo recentemente la domanda: “la tredicesima dell’aumento sarà totale o subirà una percentualizzazione?”. Ecco la risposta dell’ANMIC: “la TREDICESIMA SARA’ INFERIORE RISPETTO ALLA NUOVA PENSIONE, per il semplice motivo che l’INPS la calcola esattamente come farebbe una qualsiasi impresa.” Esemplifichiamo la risposta ponendo per semplicità che l’invalido arrivi a percepire l’aumento per intero e quindi una pensione di 651,51 euro; a dicembre prenderà i 651,51 euro del 12° mese più la tredicesima che si dovrà calcolare in questo modo: la pensione d’invalidità “base” di 286,81 euro verrà corrisposta per intero, sempre che l’invalido abbia iniziato a percepire l’invalidità almeno dal 1° gennaio 2020, mentre l’aumento di 364,70 euro (651,51 – 286,81) verrà abbassato tenendo conto solo dei mesi che vanno da agosto a dicembre (dunque 5 mensilità) e ammonterà a 364,70 diviso 12 moltiplicato per 5 arrivando ad un risultato di euro 151,96; sommando 286,81 a 151,96 si avrà il totale della tredicesima, ovvero 438,77 euro.

Spero comprendiate che per fare tutte queste domande mi sono visto costretto a soprassedere su alcuni passaggi o approfondimenti. Quando si telefona ad un centro come l’ANMIC si deve parlare velocemente, senza tirare le domande per le lunghe. L’operatore è stato molto educato ma si sa che sono tempestati da chiamate e non possono di certo dedicarti un’ora. Ho fatto quanto era possibile per ottenere questi chiarimenti e naturalmente confido possano esservi utili. Desidero ringraziare pubblicamente l’ANMIC per il servizio resomi”.

Noi invece ringraziamo sentitamente il Dott Massimiliano, che per la precisione con cui scrive i suoi articoli ci ha permesso di chiarire molti dubbi sorti negli ultimi mesi, un dono, davvero, avere avuto la fortuna di imbatterci, come redazione, in una persona così competente. Chiunque volesse riprendere parte della sua precisa disamina emersa post telefonata con l’ANMIC, trattandosi di esclusiva per il nostro sito, é tenuto a citare la fonte.

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79 commenti su “Pensioni invalidità 2020, ultimi chiarimenti ANMIC: chi deve fare domanda e c/c fa reddito?”

  1. BUON POMERIGGIO, MI CHIAMO MICHELE IL 4 DICEMBRE COMPIRO’ 51 ANNI SONO SINGLE VIVO CON MIA MADRE ANZIANA CON UNA PENSIONE DI REVERSIBILITA’ MINIMA O L’INVALIDITA’ TOTALE AL 100% O L’ACCOMPAGNAMENTO A VITA, O UNA PENSIONE DI EURO 520 DA EX DIPENDENTE PUBBLICO PER UN INCIDENTE AVUTO MENTRE ANDAVO AL LAVORO A PIEDI IL GIORNO DEL MIO ONOMASTICO IL 29 SETTEMBRE 2010 ALL’UNIVERSITA’ COME IMPIEGATO PUBBLICO ACCADDE L’INCREDIBILE UN’AUTO PERDE CONTROLLO ED INVESTE PERSONE ME COMPRESO SU UN MARCIAPIEDE IO ENTRO IN COMA E RINGRAZIO IL SIGNORE DEL MIRACOLO RICEVUTO MA NON SONO PIU’ POTUTO RIENTRARE AL LAVORO RICEVENDO LA PENSIONE COME O CITATO PRIMA DA EX DIPENDENTE PUBBLICO MA L’ACCADUTO ENTRA L’INAIL DOVE PERCEPISCO UNA RENDITA DI EURO 300 MENSILMENTE, IO MI VI CHIEDO DOTTORESSA AVRO’ L’AUMENTO DELL’INVALIDITA’ TOTALE AL 100% COME O GIA’ CITATO IN PRECEDENZA O MEGLIO LA RENDITA DELL’INAIL VIENE CALCOLATA NEI CONTEGGI PER L’AUMENTO DELL’INAVILIDITA’ SI O NO – NON SAPREI RISPONDERE A TALE QUESITO CHE MI PONGO. CORDIALI SALUTI ATTENDO CON FEDE UN RISPOSTA SPERO DI ESSERE STATO CHIARO, GRAZIE.

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  2. Grazie infinite, dottoressa Venditti e dottor Massimiliano, per le vostre risposte tempestive e per il tempo che mi avete dedicato, siete davvero encomiabili.
    Ma ora mi permetto di farvi un’altra domanda, perché leggo risposte contrastanti che mi confondono le idee. Qui, nei commenti precedenti al mio, qualcuno, non ricordo il nome, afferma che l’aumento spetta agli invalidi con età fino ai 60 anni.
    Ma perché, non capisco!?!? !
    Io ho 65 anni e non posso ricevere ancora la pensione di cittadinanza, che viene data al compimento dei 67 anni d’età.
    E quindi per gli invalidi dai 60 ai 67 cosa c’è, una specie di limbo???
    Ma che confusione!!!
    Io ho letto più volte la circolare inps e non mi sembra si metta questo limite anagrafico, semplicemente si abbassa la soglia di fruizione dai 60 anni, ai diciotto.

    Almeno così mi sembra di aver capito!
    Potete, gentilissimi, dissipare anche questo mio dubbio???
    Grazie ancora, vi auguro ogni bene!!
    Dott Massimiliano, mi dispiace che lei non si senta bene, spero che ogni malessere sia completamente passato, nel frattempo0. In caso contrario le auguro di tornare in perfetta salute il prima possibile!! E grazie ancora per la sua risposta, più preziosa proprio dato il suo malessere.
    Voi siete veramente benefattori altruisti..

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    • Buongiorno signora Amadori,
      la spiegazione al suo quesito è semplice: nella Circolare si considerano solo gli invalidi tra i 18 e i 59 anni perché l’aumento fino a 651,51 per le persone con età pari o superiore ai 60 anni esiste fin dalla nascita dell’articolo 38 della Legge 448/2001… anzi, è stato proprio questo articolo a stabilire l’incremento per gli “over 60” nel 2001 (e pertanto da oltre 19 anni). Infatti la Corte, tramite la sentenza n.152 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 22 luglio, ha abbassato l’età (e il D. L. 104, riportato nella Circolare alla voce “Premessa”, lo sottolinea) degli aventi diritto all’aumento dai 60 anni fissati in precedenza portandola ai 18 anni.
      Quindi NON C’E’ NESSUN LIMBO… L’AUMENTO SPETTA ANCHE A LEI! Se non lo ha ricevuto quando ha compiuto i 60 anni, come è accaduto a molti altri invalidi, immagino che l’unica spiegazione possibile sia che era necessario presentare una domanda. FORSE ora lo riceverà in automatico MA NON LO DAREI AFFATTO PER SCONTATO dato che l’INPS potrebbe accertare a chi spetta la maggiorazione “D’UFFICIO” solo per i NUOVI beneficiari (ovvero coloro tra i 18 e i 59 anni).
      Se vuole può aspettare finché l’aumento non verrà erogato a tutti: se lo riceverà anche lei tutto bene, in caso contrario dovrà fare domanda. Se invece non desidera attendere può sempre rivolgersi subito all’INPS (o anche, suppongo, a un CAF o patronato) e presentare istanza.
      In ogni caso, poiché tale incremento per gli invalidi che abbiano raggiunto i 60 anni esiste dal 2001, PATRONATI, CAF E SIMILI DOVREBBERO ESSERE IN GRADO DI CHIARIRE SE DOVEVA EFFETTIVAMENTE PRESENTARE UNA DOMANDA COMPIUTI I 60 ANNI mentre potrebbero avere anche loro dei dubbi sull’applicazione “in automatico” dell’attuale aumento per persone della sua età (e in questo caso starà a lei decidere quale dei due modi, che le ho prospettato poco sopra, sia il preferibile).
      Sperando di esserle stato d’aiuto le porgo i miei più distinti saluti e la ringrazio per il suo interessamento riguardo al mio stato di salute.

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  3. Buongiorno a tutti, siccome essendo inabile e purtroppo non potendo lavorare sto passando una parte del mio tempo cercando di capire gli ultimi dubbi circa l’aumento delle pensioni di invalidità civile 100% e spulciando il sito ufficiale di HANDYLEX.ORG ho letto questa domanda e relativa risposta, cito testualmente: Nel calcolo dei limiti reddituali si calcola anche il Reddito di Cittadinanza? Il RDC di norma viene concesso al nucleo. NO, non viene conteggiato, però attenzione: l’erogazione dell’incremento pensionistico farà poi abbassare, di pari importo l’ammontare del Reddito di cittadinanza.

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    • Buongiorno Stefano.
      Anch’io ho letto tutte le domande e risposta presenti su quella pagina del sito di Handylex.
      Le risposte sono tutte giuste tranne, secondo me, proprio questa.
      Le faccio notare una contraddizione presente nella risposta Handylex:
      Affermano che il RdC viene concesso al nucleo ma non chiariscono che il “nucleo” può anche non esistere. Basta pensare ad UNA PERSONA (invalida o no) CHE VIVE DA SOLA… IN QUESTO CASO IL “NUCLEO” NON E’ LA PERSONA STESSA? Ovviamente sì. E se questa, essendo invalida, ha diritto all’aumento come si fa a dire che il suo RdC non è rivolto alla sua persona (a chi altri se no, visto che è single?) e che quindi non influenza l’ammontare dell’incremento della pensione?
      Francamente ritengo che, per una volta, Handylex abbia sbagliato.

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  4. Fate la domanda al patronato come ho fatto io . Armatevi di codice fiscale (fotocopia ) , carta identita’ (fotocopia ) e cedolino pensione invalidita’ . Portate tutto al patronato e la fanno partire loro , rilasciandovi un foglio di avvenuta richiesta . E’ inutile domandare sempre se l’aumento lo addebitano in automatico , o bisogna fare domanda . Andate e fate domanda direttamente . Buona giornata

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    • La circolare INPS è chiara! per gli invalidi civili assoluti, ciechi o sordi, già percettori di pensione, l’incremento avviene d’ufficio. Per cui, non c’è bisogno di alcuna domanda.

      Buona giornata

      Rispondi
    • La domanda entro il 9 ottobre per ottenere gli arretrati, DEVE farla solo chi è invalido al 100% e percepisce una pensione di inabilità di tipo previdenziale.
      Chi invece, ha un’invalidità del 100% con SOLO ed esclusivamente la pensione di invalidità, se rientra nei requisiti per ottenere l’aumento, NON dovrà presentare nessuna domanda, in quanto l’aumento ed eventuali arretrati, scatteranno in automatico.

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    • Alcuni siti stanno confondendo un po’ le idee per quanto riguarda la domanda. Mia figlia ha 26 anni invalida 100% e da quanto leggo dovrebbe avere diritto in automatico. Invece scrivono che gli under 60 devono fare richiesta. Posso avere un chiarimento su chi davvero deve inoltrarla…forse gli inabili che under 60 con.pensione previdenziale..e non quelli come mia figlia invalida dalla nascita? Grazie.

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  5. Io mi domando perché chi percepisce un invalidità civile lei stessa deve essere inclusa nel reddito complessivo per ottenere l aumento?qui cè l inganno il cavillo e imbroglio e confusione
    E come mai nella denuncia dei redditi non viene calcolata ?
    In poche parole saranno in pochi a percepire questo aumento e beneficio
    Come al solito non e cambiato nulla semprevtrappole su trappole

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    • L’ho scritto non so quante volte…
      La pensione di 286,81 va inserita PERCHE’ L’INPS NON CALCOLA IL TOTALE MA SOLO L’AUMENTO e per calcolare un aumento si deve togliere per forza dalla “nuova pensione” ciò che si percepiva in precedenza. QUESTA E’ MATEMATICA…
      E poi smettetela di fare sempre le stesse domande centinaia di volte!

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  6. Buongiorno Dott. Massimiliano ieri sono andata al C.A.F. e mi hanno detto che x l’aumento della pensione civile 100% e inabilità la domanda và fatta , e io lo fatta inoltrare spero di non aver sbagliato, la ringrazio x il suo impegno le vorrei porre una domanda se daranno gli arretrati dal giorno del decreto ,che se nn ricordo male e del 20-07 la ringrazio .

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    • Antonella mi sto informando, troppa confusione rispetto a quanto dichiarato chiaramente dalla circolare Inps, sto cercando anch’io di avere specifiche da fonti più che attendibili

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      • Buongiorno dottoressa Venditti, ieri mi sono recato al C.A.F e a me è stato detto che in quanto invalido civile al 100% l’aumento e gli eventuali arretrati, mi scatteranno in automatico e sembrerebbe che, la domanda entro il 9 ottobre per ottenere gli arretrati, deve farla solo chi è invalido al 100% e percepisce una pensione di inabilità di tipo previdenziale.
        Mi auguro che sia effettivamente così e spero di esserle stato di aiuto in qualche modo.

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  7. Buondì,
    dott.ssa Erica; dott. Massimo.
    Un invalido civile al 100% con totale e permanente inabilità lavorativa se possiede le ” residue capacità lavorative”, rientra in chi riceve l’aumento, adeguamento al milione?
    Grazie.

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  8. Buonasera dottor massimo io prendo 286 per invalidità civile al 100+100 più 500 euro di penzione contributiva presa perche quando mi sono ammalato avevo 3 anni negli ultimi 5 anni il mio reddito il mio cud mandati da linpis e di 6568 euro debbo fare domanda e se mi spetta perché sono inabile a lavoro grazie

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  9. È assurdo che l’invalido coniugato debba sommare i redditi del coniuge per sostenersi, ma per chi ha la separazione dei beni lo stesso criterio ,quindi abbassando la soglia ci vogliono proprio inefficienti a non fare nulla di dichiarato ,sito sotto sotto devi campare,oppure muori di fame, non è giusto, dovevano aumentare la quota a tutti fino al limite di reddito precedente valido,senza sommare redditi coniugi o altro,grazie riforma solo per pochissimi .

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  10. Buonasera mio marito il 29 settembre ha compiuto 67anni stamattina il mio Caf mi ha detto che gli aumenti dell’invalidità civile si hanno fino a 60 anni vorrei sapere se è vero grazie

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  11. Sig. Federica. Chiedo. Essendo che io percepisco invalidità totale +acc.. Quest’anno hi ricevuto il RDC..ma lo feci a mio nome.. Adesso in famiglia siamo 3 io mio figlio minorenne e mia moglie casalinga reddito 0.. Il mio quesito e questo.. Il RDC essendo a mio nome.. Può far reddito personale? io nella mia ignoranza credo di no perché la somma del rdc va calcolata per compenenti familiari.. Quindi anche se e al mio nome.. Nn dovrebbe essre reddito personale ma diviso per 3.. Chiedo e così?? Grazie se potrà rispondere..

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  12. Dott.Venditti un consiglio siccome ad ottobre scadono i primi 18 mesi mi convenie non rinnovare?.Mille grazie.e scusatemi per il troppo fastidio.

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  13. Dott. Venditti volevo sapere se il RDC fa reddito.ho un ISEE pari a 0 anno 2020 con 297€ di pensione di invalidita civile (anche l’isee della mia compagna è 0.Mille grazie

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  14. Gentilissimi Erica e Massimiliano, a questa mia domanda sia l’inps che patronati girano intorno senza dare risposta. domanda:
    Io invalida civile100% assistenziale, coniugata, marito reddito 0, nucleo familiare composto da 5 persone,.
    Io ho il solo reddito di 297 per tredici mensilità.
    Prendiamo rdc da febbraio 2020 del valore di 458 euro che è a mio nome quindi io ho un reddito di 3861 più il rdc.
    Ma il rdc non è imputato a tutta la famiglia? Siccome è a mio nome, supererei la soglia di reddito personale ma non quella coniugale visto che mio marito ha reddito 0.
    Come intende agire l’inps, a vostro avviso, davanti a situazioni del genere?
    In questa situazione si è in tanti ma nessuno ne parla né tanto meno da delle delucidazioni . Grazie.

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    • perche quelli che che sono invalidi a 74 x100fino a99x100non non prendono l’aumento abbiamo diritto anche noi perche nessuno ti prende a lavorare co una disabilita’ al74 al83 e al99 quindi fate qualcosa anche per noi grazie che dio vi benedica

      Rispondi
      • Buongiorno a tutti.
        Ho chiamato poco fa il patronato, spiegando tutta la situazione. Mi hanno assicurato che in base alla circolare, per gli invalidi civili l’aumento scatterà in automatico. Sembravano sicuri di quel che dicevano..lo spero. Non si sa più a chi credere.
        Aspettiamo aggiornamenti dal dott. Massimiliano e dalla dott. ssa Venditti.
        Grazie ancora per il lavoro che svolto e il tempo che ci dedicate

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        • signora Stefania pur io sono piena di dubbi perché ogni giorno ne dicono una nuova ma le fonti autorevoli hanno detto che per noi scatta in automatico e inoltre se legge la circolare parola per parola, l’italiano non è opinione quindi è palese che x noi nn c sono domande da formulare

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          • Signora Antonella, concordo con lei. Stando alla circolare l’ aumento per invalidi totali, sordi e ciechi assoluti dovrebbe scattare in automatico. Però poi si leggono informazioni contrastanti (non parlo di questo sito, ma in generale ) e i dubbi che sembravano fugati tornano.
            Anche perché non fare la domanda entro il 9 ottobre, se necessaria, significherebbe perdere 3 mesi di arretrati spettanti, che non è poco.
            Speriamo bene..

  15. Io mi chiedo perché chi prendea pensione di inabilità se farà domanda aumentera forse neanche 4euro al mese mentre chi prende l invalidità civile aumentano a 364,70 euro mensili non lo trovo proprio giusto

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    • Questo delirio l’avevo letto anche il mese scorso,per poco ho creduto a ciò che aveva scritto ma per mia fortuna,ci sono “passato sopra”.

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      • Spero che non si riferisca a me parlando di deliri…
        Io riporto ciò che le fonti più attendibili mi comunicano. Tutto quello che ho scritto è stato confermato dall’ANMIC.
        Pertanto, se DAVVERO è rivolto a me (in caso contrario chiarisca chi sta delirando), le consiglio di “passare sopra” alla sua incapacità di comprendere. Se mi accuserà ancora di deliri le posso assicurare che passerò a vie legali.

        Rispondi
    • Buonasera dottoresa Erica Venditti vorrei sapere aumento pensione invalidita che devo fare la domanda Verbale invalidita c’e scritto INVALIDO con TOTALE e Permanente inabilità lavorativa 100% art.2 e 12 L 118/71.
      Grazie

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  16. Buongiorno a voi tutti.
    Ringrazio vivamente il dott. Massimiliano per aver ulteriormente dato voce al mio dubbio (“il c/c fa reddito o no? “) chiedendo delucidazioni all’ ANMIC. Grazie per il suo interessamento, non solo in merito a questo mio dubbio, ma anche ai tanti altri quesiti e dubbi che molti invalidi hanno, e che lei è sempre stato pronto e celere a chiarire con serietà e puntualità.
    Grazie di cuore anche alla dottoressa Venditti ovviamente . Ad ogni articolo, sempre dettagliato e preciso, viene fatta luce su ulteriori punti e quesiti rispetto al precedente. Ad esempio non avevo pensato alla questione tredicesima mensilità e al fatto che sarebbe stata calcolata “in proporzione” e non per intero, essendo l’aumento a decorrere dal 20 luglio.
    Un saluto cordiale.

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  17. Gentile D.ssa Venditti,
    Gentile Dott. Massimiliano,
    buongiorno,
    avrei un quesito sul meccanismo di calcolo della pensione.
    Con invalidità 100% prendo 282 euro mensilmente e da ottobre dovrei percepire 280 euro mensili per una casa (sistemata con sacrifici) data in locazione. Questo reddito verrà considerato per ridurre l’aumento sino alla concorrenza dei 651 euro, portando l’aumento effettivo a soli 90 euro? Se sì la riduzione da quando scatterebbe?

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    • Buongiorno Leda,
      i 280 euro provenienti dalla locazione sono a tutti gli effetti un reddito.
      Lei ha sommato 282 (o forse intendeva 286,81 ?) a 280 senza tener conto che la locazione dovrebbe essere di 12 mensilità e non di 13 per cui l’aumento sarà pari a (utilizzando per il calcolo la somma 286,81) [8.469,63 – (280×12 + 3.728,53)]/13 = 106,24. MA DA AGOSTO 2020 A DICEMBRE 2021 NON SARA’ COSI’.
      Infatti percependo questo reddito (i 280 euro) da ottobre 2020 lei AVRA’ L’AUMENTO TOTALE, sempre che non abbia ulteriori entrate oltre alla pensione di invalidità e alla locazione, PER TUTTO IL 2020 (si considera il 2019) MENTRE NEL 2021 l’incremento SCENDERA’, MA NON DI MOLTO perché, dopotutto, nel 2020 (anno considerato per il 2021) avrà ricevuto solo per tre mesi i 280 euro e quindi 280 x 3 = 840 e l’aumento ammonterà a [8.469,63 – (840 + 3.728,53)]/13 = 300,08 euro PER UNA PENSIONE TOTALE PARI A 300,08 + 286,81 = 586,89.
      E’ GIUSTO PRECISARE CHE NEL 2021 le soglie potrebbero subire un lieve incremento così come i 286,81 e quindi si aggiungerebbero 5 o 6 euro ai 586,89 (di certo lei comprende che non posso sapere in anticipo se queste cifre saranno di fatto aumentate e, se sì, di quanto… i “5 o 6” li ho solo ipotizzati).
      A partire dal 1° gennaio 2022 l’aumento corrisponderà alla somma calcolata all’inizio dato che nel 2021 i 280 euro li riceverà per 12 mensilità (anche in questo caso soglie e pensione potrebbero aumentare di qualche euro facendo salire leggermente anche i 106,24 euro).
      Spero di esserle stato di aiuto.

      Rispondi
  18. Dott.ssa VENDITTI,
    Dott. MASSIMILANO,
    buongiorno

    e grazie per questi nuovi… “succosi” aggiornamenti che pian piano dipanano i vari dubbi che, secondo me, una semplice e CHIARIFICATRICE – come avrebbe dovuto essere – Circolare INPS non avrebbe dovuto neanche generare all’origine…

    Vi riscrivo per chiedervi/sapere ( se è un dato a vostra conoscenza) se INPS calcolerà l’aumento riferendosi al Reddito del 2019 (dichiarato via 730, mod. RED, ecc) oppure si baserà sul Reddito del 2020 (anche se mi sembrerebbe strano e difficile , dato che il 2020 ancora non è terminato…)

    Grazie molte se saprete darmi una risposta “chiara e sicura” anche a questo riguardo.
    Cordiali saluti,
    Claudio

    Rispondi
    • Buongiorno Erica, ieri (29.settembre.2020) ricevo una mail dall’Inps (sostegno alla non autosufficienza invalidi civili) con oggetto: Maggiorazione sociale per inabili in applicazione alla sentenza della Corte Costituzionale, la quale testualmente dice: Buongiorno, gentile Sig. ****** le comunichiamo che è stata recepita la sentenza della Corte Costituzionale che prevede la maggiorazione per gli invalidi totali con la circ.107 del 23.09.2020.
      Pertanto Le consigliamo di inoltrare tramite Pin dispositivo o Patronato la richiesta di ricostituzione della Sua prestazione.
      Si rimane a disposizione per qualsiasi altro chiarimento.
      Saluti
      Dott.ssa********
      INPS DIREZIONE PROVINCIALE *******
      Ma non era in automatico??
      Qualcuno di voi ha ricevuto una mail simile?

      Rispondi
        • Ho appena contattato l inps, un’operatrice mi ha confermato che gli invalidi civili detentori di pensione assistenziale non devono fare nessuna domanda ma avviene l’incremento d’ufficio ossia automatico

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          • Ho telefonato anch’io all’INPS. Sono grotteschi.
            Ho fatto notare all’operatrice la differenza tra i due punti e la parola D’UFFICIO e mi ha risposto: “Per come è scritta la circolare non dovrebbe essere necessario presentare domanda, tuttavia non posso dirglielo con certezza perché potrebbero esserci ulteriori comunicazioni in seguito. AL MOMENTO SEMBRA AVERE RAGIONE LEI, ma non posso garantirle che non ci vengano segnalate nuove direttive.”
            Insomma, DOPO 40 GIORNI DAL D. L. HANNO FATTO UNA CIRCOLARE CHE POTREBBE SUBIRE MODIFICHE! Robe dell’altro mondo.

            Prima avevo contattato un’altra operatrice INPS… questa non sapeva neppure leggere evidentemente perché mi ha detto: “Non devono presentare domanda solo coloro che hanno già 60 anni.” Io le ho fatto notare che si stava sbagliando visto il “D’UFFICIO” e il fatto che LA CIRCOLARE 107 TRATTA SOLO (RIPETO: SOLO!!!) GLI INVALIDI TRA I 18 E I 59 ANNI visto che nella premessa viene citato il D. L. n. 104 che afferma: “Con effetto dal 20 luglio 2020 all’articolo 38, comma 4, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, e successive modificazioni, le parole “di età pari o superiore a SESSANTA anni” sono SOSTITUITE dalle seguenti: “di età superiore a DICIOTTO anni”. Questa persona non solo si è dimostrata ignorante ma anche oltremodo cafona chiudendo la chiamata mentre stavo ancora parlando.

            Domani telefono nuovamente all’ANMIC e chiedo con più insistenza SOLO DELLA DOMANDA CITANDO QUANTO RIPORTATO DAL SIGNOR STEFANO.
            Vi comunicherò in tarda mattinata la risposta.
            Comunque TUTTI i siti specializzati in pensioni e invalidità dicono che la domanda non serve…
            MA ORMAI DUBITO DI TUTTI.

          • Buon giorno da Roberto per me la formula per l aumento delle pensioni dovrebbe essere come quella del 730 in pratica invalidità civile don dovrebbe essere calcolata

          • Caro Sig. Massimiliano e Sig. Erica purtroppo uno degli Enti più importanti d’Italia sta continuando a fare acqua da tutte le parti, ma il Governo cosa aspetta a fare qualcosa, evidentemente vuole fare affondare definitivamente l’Inps. A partire dagli operatori, dirigenti ecc quasi il 90% sono degli incompetenti cialtroni che purtroppo danneggiano gravemente non solo noi invalidi e inabili ma anche semplicemente i pensionati. Purtroppo loro che hanno il dovere di rispondere a noi cittadini, sono i primi a non sapere le attuali leggi vigenti e anche per questo stanno facendo una grande confusione che ormai è diventata inaccettabile, ma purtroppo non possiamo farci nulla e continuiamo ad essere in balia delle onde senza che nessuno ci venga a salvare…INPS, STATO ITALIANO fate SCHIFO, VERGOGNATEVI, ovviamente me ne assumo tutte le responsabilità

        • Salve gentilissima dottoressa ; sono fabio , il ragazzo che prende la pensione di invalidita’ x problemi di salute mentale . Scusami stefano se mi sono intromesso nel tuo discorso , ma anche io ho il 100×100 con accompagnamento , e proprio ieri mi hanno fatto fare la domanda al patronato . Mia madre ha portato il mio codice fiscale , carta identita’ , e cedolino della pensione , e alla fine mi hanno rilasciato un foglio di avvenuta domanda x l’aumento . Anche a me avevano detto che andava in automatico .

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          • Fabio l’aumento per gli invalidi civili totali al 100% avverrà in automatico, comunque non succede nulla se ha fatto domanda

        • Ho ricontattato l’ANMIC.
          L’operatrice mi ha consigliato caldamente di ignorare il call center INPS e di non leggere altre comunicazioni fuorvianti poiché LA DOMANDA E’ IN AUTOMATICO PER TUTTI TRANNE I TITOLARI DELLA PENSIONE DI INABILITA’ LEGGE 222/1984.
          Riguardo la mail ricevuta dal signor Stefano mi è stato detto che si tratta di un caso particolare e dunque non riguarda tutti gli invalidi civili totali (difatti, appena letto il commento, ho pensato tra me e me: “Allora una mail dall’INPS la dovrebbero ricevere tutti… e questo, da un punto puramente pratico, è impossibile… ma ti pare che mandano 530.000 mail? E poi io, e immagino sia lo stesso per la maggioranza degli invalidi, non sono mai stato in contatto con la sezione “sostegno alla non autosufficienza invalidi civili” che rappresenta dei casi specifici… basta cercarlo su internet).
          Parlando con con una persona diversa da quella contattata in precedenza ho chiesto nuovamente se gli arretrati partono (per gli invalidi civili totali, ciechi assoluti e sordomuti) dal 20 luglio o dal 1° agosto. Stavolta ho ricevuto una risposta chiara (e l’operatrice sembrava sicura di quanto affermava): “IL MESE DI LUGLIO NON VIENE CONTATO, GLI ARRETRATI PARTONO DAL 1° AGOSTO”. Io ho cercato di farle notare la frase “A decorrere dal 20 luglio…” ma aveva altre persone in linea e non ho potuto terminare. Io al riguardo nutro ancora la speranza che la “data di partenza” possa essere il 20 luglio. IL MOTIVO E’ SEMPLICE, BASTA PORSI UNA DOMANDA: perché specificare che la maggiorazione decorre dal 20 luglio se poi il mese di luglio non viene considerato affatto? Non ha alcun senso… Come al solito staremo a vedere.

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        • Buonasera dottoresa Erica Venditti vorrei sapere aumento pensione invalidita che devo fare la domanda Verbale invalidita c’e scritto INVALIDO con TOTALE e Permanente inabilità lavorativa 100% art.2 e 12 L 118/71.
          Grazi

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        • Salve a tutti, anche io vorrei ricevere risposta su questo, e cioè su quale anno si baserà la disamina dei redditi, perché per me è basilare saperlo, dato che percepisco il reddito di cittadinanza ma solo da aprile 2020, mentre per tutto il 2019 ho percepito esclusivamente la pensione di invalidità. Quindi, secondo me, dovrei percepire l’aumento per un anno e tre mesi e poi vederlo sospeso…dico bene???
          Grazie infinite per la risposta e grazie per il vostro impegno che ci aiuta così tanto. Siete insostituibili, i migliori…

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          • TEORICAMENTE SI’. Purtroppo l’INPS, negli ultimi decenni, si è dovuta adeguare ad una marea di norme che hanno modificato diverse volte gli anni e persino i mesi da considerare al fine di stabilire l’ammontare delle prestazioni in base al reddito per l’anno in corso. Proprio ieri avevo iniziato a documentarmi al riguardo ma, per l’appunto, al fine di comprendere qualcosa sono stato travolto da una marea di leggi e modifiche.
            In questi giorni non sto molto bene, per cui vi chiedo gentilmente di darmi un po’ di tempo… poi cercherò di venirne a capo.

          • Ne sono venuto a capo. Scrivere tutte le modifiche e le eccezioni sarebbe troppo lungo (vi basti sapere che in certi casi facevano dei calcoli assurdi) e inoltre esulerebbe dalla domanda della signora Amadori e da quelle di qualsiasi altro invalido.

            Allo stato attuale si considera, per l’accertamento della sussistenza del requisito reddituale per un determinato anno, il reddito dell’anno PRECEDENTE (quindi per il 2020 si considera il 2019).
            Mentre per determinare il REQUISITO REDDITUALE di un determinato anno si fa riferimento al limite di reddito stabilito per l’anno in questione (fonte INPS).

            Ecco un esempio: a partire dal mese di gennaio 2020 un invalido civile totale per ricevere la pensione di 286,81 euro deve rispettare il requisito reddituale di euro 16.982,49 (limite stabilito nello stesso 2020); per rispettare questo limite si devono considerare i redditi percepiti nel 2019.

            Per l’aumento si applicheranno le stesse disposizioni e pertanto verranno considerati i redditi dell’anno precedente.

      • A me non è arrivata. Avevo chiesto chiarimenti tramite mail all’Inps e mi avevano risposto che per gli invalidi civili l’aumento sarebbe scattato in automatico. Ma ora mi si riaccende il dubbio..

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      • Ho appena girato questo suo messaggio alla Vice presidente Inps Gnecchi non appena mi arriveranno specifiche sarà mia cura informarvi, grazie intanto Stefano per averlo riporatto sul sito

        Rispondi
    • Buonasera dott. Massimo, domanda: se un invalido civile al 100% con totale e permanente inabilità lavorativa possiede le “residue capacità lavorative”, l’aumento incremento al milione gli spetta?
      Grazie.

      Rispondi
      • buonasera. La mia domanda è un pochino particolare..sono invalida 100%..ho compiuto 67 ad agosto…il mio reddito è zero e mio marito supera i 14 mila euro…di me cosa ne sarà?…alla mia età dovrei passare ad un’altra pensione ma credo di non aver diritto a nulla avendo solo 15 anni di contributi versati …mi toglieranno anche l’invalidità? Grazie.

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