Riforma Pensioni, ultime: quali sono i mestieri gravosi?

Pensioni minime a 1000 euro in Calabria come in Campania? Tagli sopra i 1.500 euro

Le ultime novità sul fronte riforma pensioni giungono da due proposte che certamente faranno discutere, la prima é quella del consigliere Graziano di Natale, segretario questore dell’Assemblea regionale, chiede all’Onorevole Santelli, Governatore della Calabria, che le pensioni minime vengano alzate a 1.000 euro così come avverrà in Campania. La sua proposta di integrazione di questi redditi a favore della categorie più vulnerabili farà certamente discutere, quanti non vivono in Calabria ed in Campania che si stanno chiedendo per quale motivo la misura non possa essere estesa per 2 mesi a tutti i pensionandi italiani. L’Italia intera, si legge sui social. é stata colpita dalle nefaste conseguenze economiche del Covid 19, ragione per cui tutti i pensionati con pensioni basse stanno avendo grossi problemi ad arrivare alla fine del mese, perciò, dicono in molti, non devono esistere pensionati di serie A , chi vive in Campania, e pensionati di serie B.

La seconda proposta che riguarda tagli su stipendi e pensioni invece é quella di Davide Basilicata, Sindaco di Fara Sabina, in provincia di Rieti, che ha proposto sulla sua pagina Facebook un ‘trasferimento temporaneo di reddito che deve interessare stipendi pubblici e le pensioni che superano 1.500 euro mensili. Un taglio per 6 mesi“. Nei giorni scorsi si era tornato ad ipotizzare un eventuale taglio alle pensioni più alte, un contributo di solidarietà, ma i redditi su cui si ipotizzava il taglio erano nettamente superiori, oltre gli 80.000 euro. La soglia ipotizzata da Basilicata siamo certi non sarà esente da critiche. Le novità ad oggi 2 maggio 2020.

Riforma pensioni: aumento minime a 1000 dopo la Campania la Calabria?

Così Graziano di Natale, come riporta Strill.it: “Occorre avviare anche in Calabria le procedure per erogare un contributo al fine di garantire pensioni minime a 1000 euro” , che spiega: “Mai come in una fase così grave bisogna riuscire a distinguere chi riesce, nonostante tutto, ad andare avanti e chi, al contrario, verte in condizioni difficili, di indigenza e privazioni, di nuova povertà”.

Poi aggiunge: “Ecco perché ho pensato quanto fosse importante dare una mano ai pensionati titolari di pensioni e di assegni sociali affinché, chi avesse una pensione inferiore a 1000 euro, possa ricevere dalla regione il contributo necessario a raggiungerli. Si tratta, spiega il consigliere regionale, ” di quel contributo integrativo all’assegno che mensilmente arriva dall’Inps per aiutare le fasce più deboli ad affrontare questo aprticolare momento. La politica di sostegno al reddito é quella più giusta da percorrere per sopperire alle gravi problematiche che si stanno mostrando ai nostri occhi”. Spero ha concluso Di Natale rivolgendosi direttamente all’onorevole Santelli: ” che venga accolta la mia proposta di integrazione di questi redditi . Quello che mi preme e che nessuno resti gravemente indietro, la dignità delle persone non deve mai essere calpestata. Il mio più forte senso di resposabilità chiama alla presenza. ed io ci sono”.

Non resta che attendere per comprendere se anche la regione Calabria dopo la Campania porterà le pensioni minime a 1000 euro. Nel mentre in Campania De Luca conferma:C’é un’interlocuzione con l’Inps e Ministero del Lavoro e abbiamo trovato un’ intesa. Lunedì o martedì dovrebbe essere firmata una convenzione per i pagamenti a maggio e giugno”. Su questo fornte, ha concluso De Luca abbiamo preferito procedere secondo questa logica, secondo il detto popolare: pochi , maledetti e subito”. Sul fronte opposto invece si colloca la proposta del sindaco di Fara Sabina: “Prelievi su stipendi di statali e pensionati oltre 1.500 euro, incluso il mio in favore degli autonomi”. Eccovi le sue parole su Facebook, vi riportiamo l’intero post.

Pensioni e stipendi, la proposta di Basilicata: tagli dai 1.500 euro per gli autonomi

Così Davide Basilicata: Per questo Primo Maggio voglio fare un appello ed una proposta che spero mi aiuterete a diffondere alle massime autorità istituzionali del nostro Paese. L’appello è che nessuno oggi si avventuri nelle solite vuote banalità sull’importanza del lavoro.
Non oggi, poiché in questo momento 6 milioni di lavoratori autonomi ed indipendenti sono stati ridotti alla fame e costretti all’elemosina statale.
E’ stato attuato il peggiore e discriminatorio intervento nella storia della nostra Repubblica che avrà un costo mostruoso sulle nuove generazioni. Mentre a questo 25% dell’intera forza lavoro italiana veniva impedito di auto sostentarsi, ad un’altra fetta importante della popolazione sono stati lasciati intatti i redditi. In un momento cosi drammatico della nostra storia l’equità dovrebbe essere il faro di un Paese democratico ed evoluto, ed in funzione di ciò va la mia umile proposta.

Va fatto un trasferimento temporaneo di reddito che deve interessare tutti gli stipendi pubblici e le pensioni che superano 1,5 mila euro netti mensili. Un taglio orizzontale, per 6 mesi, per un valore di 10 miliardi dalle pensioni e 15 dagli stipendi pubblici. Una cifra che coprirà sia il sostegno al reddito per due-tre mesi ai 6 milioni di autonomi, parametrando l’importo alla loro ultima dichiarazione dei redditi, sia l’erogazione di altre misure quali bonus da 1000 euro mensili esentasse per il milione di lavoratori della logistica, della sanità, della distribuzione che oggi si trovano in prima linea. Senza alcuna polemica politica spero che il consiglio di un semplice Sindaco, che tutti i giorni si confronta con la disperazione e la paura che queste famiglie di lavoratori stanno vivendo, sia utile per farvi comprendere che le mance e la retorica oggi non servono“.

Fateci sapere cosa ne pensate delle due proposte nell’apposita sezione commenti del sito, saremo lieti di leggere le vostre considerazioni.

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17 commenti su “Pensioni minime a 1000 euro in Calabria come in Campania? Tagli sopra i 1.500 euro

  1. Noi penionisti conl la sociale di€. 651 come si puo’ andare avanti con questa situazione ke si aggravia ogni giorno e ricevere 6pre aumento di spese? con la speranza di riportarci con aumento almeno a 1000 €. resto nell’attesa a quanto rickiesto saluti Luigi

  2. Io sono un pensionato statale che supera non di molto i 1500 euro, sarei anche d’accordo con il contributo di solidarietà se prima si abbassano gli stipendi i nostri parlamentari si tolgono i vitalizi agli ex parlamentari specialmente quelli deceduti e versati agli eredi e poi una volta tornati alla normalità che i signori partita Iva e negozianti si ricordino prima di continuare ad aumentare i prezzi come succede adesso nei negozi di generi alimentari, farmacie ecc., per le pensioni minime non mi esprimo non si può pagare sempre di più persone che non hanno mai contribuito a versare nulla, se faranno il prelievo o taglio forzato finirà come con i vitalizi un mare di ricorsi che lo stato dovrà restituire con gli interessi. Non si può far fare la guerra sempre tra poveri e i ricchi e benestanti stanno sempre in disparte a vedere come finisce senza mai rischiare nulla sulla propria pelle.

  3. Io so solo che mia moglie lavora part time, 4 ore al giorno su 5 giorni = 20 ore settimanali, stipendio al netto delle tasse pagate, 860 euro. Quindi uno che lavora e che paga tutte le tasse avrebbe meno di chi magari usufruisce di una pensione minima. “Dicasi pensione minima, quelle pensioni che hanno pochi contributi nel corso della vita lavorativa o pensioni sociali, cioè di chi non ha mai versato nulla”. Capisco che sarebbe solo per un paio di mesi, ma non si può dire che servono per arrivare a fine mese; se cosi fosse allora dovrebbero aumentarle per 12 mesi. Inoltre, i lavoratori pubblici e tutti i pensionati, hanno le trattenute fiscali alla fonte: Siamo sicuri che tutti gli autonomi le tasse le paghino tutte ? Non si rischia che chi paga le tasse finanzi chi invece riesce a eludere qualche cosa ? Non basta sapere che a richiedere i contributi statali di 600 euro per arrivare a fine mese, siano stati migliaia di avvocati e notai ? Forse dobbiamo sanare il buco finanziario della Sig. ra Pivetti, ex presidente della camera, che voleva lucrare sulla salute degli italiani, invadendo il paese di mascherine non a norma sanitaria ? Signori, i soldi non nascono nel giardino davanti a casa e già ne abbiamo regalati molti a nullafacenti e poltronai ed oggi, con questa pandemia il debito pubblico è schizzato alle stelle, debito pubblico che pagheranno anche i dipendenti pubblici e pensionati a cui oggi volete togliere soldi.

  4. BELLA STA SPARATA DEI 1000€ di minima . E CHI HA LAVORATO 41 ANNI PER 1000 € , NON E’ CHE SI INCAXXI UN TANTINO NO ??????

  5. Quelli che prenfono la pensione di riverabilita come me e non arriva a 750€in piu ha una cessione del quinto non ce ls fanno.. Almeno x qualche mese fermste questo prelievo.. Così non si puo andare avanti.. Oppure portate le prnsioni a 1000€come la Campsnia e la Calabria.. Grazie.. Aiutateci

  6. vorrei sapere xché noi invalidi nn possiamo usufruire di questo bonus x due mesi vi rendete conto che 285 euro nn bastano neanche dei medicinali nn possiamo lavorare x le troppe patologie e in questo momento abbiamo dovuto fare esami e visite domiciliari ma che siamo nulla x voi visto che già lo siamo nella nostra vita con tanti acciacchi

  7. La maggiore parte dei pensionati.con pensione entro 780 euro hanno la rata del prelievo della cessione del quinto agravando obiettivo du arrivare a fine mese
    In questo momento almeno per tre mesi.sarebbe una salvezza pensione a 1000’euro o almeno sospendere il prelievo mensile

  8. La questione non è se 1500 euro siano sufficienti a condurre una esistenza dignitosa o meno, se siano abbondanti al punto da consentire di aiutare il prossimo o meno. La questione è che le pensioni sono salario differito, sul quale il pensionato oltretutto paga una seconda volta le tasse.
    Se dobbiamo intervenire a correggere i danni sistemici causati dalla pandemia, il problema è collettivo dell’intera società. In tal caso sarebbe quindi necessario intervenire a livello di fiscalità generale e sarebbe incostituzionale taglieggiare, per l’ennesima volta, la categoria dei pensionati.
    Ho lavorato nel settore privato ed ora sono pensionato ma provo disguto nel leggere che si propone di accanirsi contro la categoria dei lavoratori pubblici. Quale sarebbe la ratio? Devo immaginare che, nella mente del proponente, si tratti di lavoratori che non meritano lo stipendio che gli viene riconosciuto o che comunque guadagnino più del necessario, sicuramente più del dovuto. Spero che questo non sia il risultato di un viaggio introspettivo perché, in tal caso, non sarebbe nei confronti del prossimo che dovrebbe accanirsi. Sono assai preoccupato per come si sta arrivando a questa riapertura delle attività ma cerchiamo di restare nei canoni della Costituzione e magari evitiamo di dare eccessiva pubblicità a cose che, per la loro inconsistenza, non la meriterebbero.

    1. Noi dobbiamo restare assolutamente nell’alveo della nostra costituzione. L’idea di ridurre le pensioni sopra i 1.500 euro é assolutamente scriteriata e rischia di scatenare devastanti tensioni tra chi é +o- povero.
      Se sarà necessario un contributo di solidarietà andrà ricercato dove i denari ci sono davvero.
      Ed in ogni caso prima di attribuire denari a chchessia serve quantomeno una seria verifica patrimoniale.
      Concordo che questi articoli sarebbe bene nemmeno proporli lasciando questi delicatissimi argomenti alle parti sociali istituzionalmente preposti. Altrimenti é solo miope populismo.

  9. 1500 € di pensione non mi sembra un reddito a cui chiedere solidarietà, anche perché ci sono famiglie che con questo reddito ci vivono in due o tre persone. Oltremodo assurdo se paragonato ai 1000 € proposti come minimo in Campania!!! Diverso è se si vuol chiedere solidarietà prendendo in considerazione l’intero reddito familiare es. 2 x 1500 = 3000€,altrimenti significa altra gente alla fame!!!

    1. Sono d’accordo.
      Fra l’altro non era Salvini il populista?
      Cos’è, tutti region-sovranisti adesso?

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