Pensioni, Opzione donna in bilico: Ape Rosa o Quota 84? Armiliato ‘stop strumentalizzare’

Sui social é vivo più che mai il dibattito su Opzione donna, gli ultimi rumors prima Ape rosa, poi Quota 84, hanno riportato i riflettori sull’argomento, le lavoratrici continuano a chiedere il ripristino della misura precedente totalmente stravolta dall’attuale esecutivo. Gli animi chiaramente sono esagitati, anche in vista della manifestazione del 7 ottobre in cui le donne scenderanno in piazza a Roma al fianco della CGIL per ribadire le loro richieste frutto di esigenze oggettive. Della situazione ne parliamo con Orietta Armiliato, amministratrice e fondatrice del CODS, Comitato opzione donna Social.

Pensioni 2023, stop strumentalizzazioni servono azioni concrete e unione tra le donne

Pensionipertutti: Orietta in questi giorni sta girando sui social una vecchia foto, del 2015, vostra e dell’attuale premier Meloni che manifestava al vostro fianco, é stata utilizzata per dire che la Meloni una volta, all’opposizione, era al vostro fianco ed oggi invece che potrebbe fare qualcosa ha girato le spalle alle donne. Ma é davvero così? Ossia in quell’occasione specifica Giorgia Meloni era al vostro fianco per difendere opzione donna o vi era una causa più profonda all’origine del suo supporto?

Orietta Armiliato: “Questo scatto datato 14 Ottobre 2015 ritrae le meravigliose Donne del primo Comitato opzione donna del quale sono stata prima responsabile della comunicazione e poi co-amministratrice, mentre manifestano sotto la sede del MEF assieme all’attuale PdC Giorgia Meloni che venne in piazza al nostro fianco per sostenere l’istanza che stavamo avanzando. Oggi, questa fotografia, viene usata in modalità provocatoria per “ricordare”alla Presidente lo stravolgimento della Legge ad opera del Governo che la vede al timone.

Ora, per onestà intellettuale e per amore di verità, ricordo che l’istanza che rappresentavamo allora, era figlia di un PALESE CONTRA LEGEM ed infatti fu necessario mettere in campo anche una CLASS ACTION da opporre a quanto INPS aveva, senza averne peraltro il potere, chiuso arbitrariamente ed anzitempo la possibilità da parte delle lavoratrici di poter accedere.

Ora, mi è vi domando: sarebbe stato logico che qualcuno non si opponesse al contravvenire di un dettato di legge? Ed infatti quella di allora fu una battaglia condivisa sotto un’unica bandiera quella dei Diritti, dove TUTTI ripeto TUTTI i partiti presenti in Parlamento, contribuirono affinché la legalità fosse ripristinata.

SARÀ STATO BEN DIVERSO DA QUELLO CHE SI CHIEDE OGGI RISPETTO A QUESTA MISURA? SARÀ BEN DIVERSO DIFENDERE I DETTATI DI LEGGE VIGENTI CONTRAVVENUTI FRA L’ALTRO DA PARTE DI UN ENTE CHE NON HA CHIARAMENTE ALCUN POTERE LEGISLATIVO? E allora, dico io, anchestrabasta STRUMENTALIZZAZIONI !

Usiamo argomenti oggettivi e ne abbiamo a centinaia per opporre le nostre richieste alle leggi inique che ci infliggono e lasciamo alla politica questa pessima abitudine alla propaganda

Pensioni 2023, opzione donna: Lavoratrici in piazza domani 7 ottobre

Pensionipertutti: Proprio perché Orietta come dici tu ‘ argomenti oggettivi ve ne sono a centinaia per opporre le vostre richieste alle leggi inique che vi infliggono’ il 7 Ottobre sarete a Roma al fianco della Cgil per manifestare il vostro dissenso rispetto all’attuale esecutivo e alle ultime misure sul avolo pensate per le donne, che chiaramente, sono ben lontane dalle vostre esigenze e/o richieste?

Orietta Armiliato:L’istituto dell’Opzione Donna, con il suo dettato in vigenza fino al 31.12.2022, offriva alle donne almeno un’ opportunità di uscita anticipata, una libera scelta, oggi negata e infatti fin dalla prima lettura della norma riscritta dall’Esecutivo oggi in carica , ovvero dal 19 Gennaio scorso, i membri del CODS non hanno mai smesso di battere su questo importantissimo “chiodo”, ossia ristabilire i vecchi requisiti e ripristinare una misura ormai scardinata ed irriconoscibile, tant’é che pochissime vi hanno aderito. Per questo saremo certamente in piazza il 7 Ottobre a Roma con la CGIL a rendere manifesto, ancora una volta, il nostro dissenso per la pessima rimodulazione subita dalla misura e a sostenere la nostra istanza per il ripristino di #opzionedonna Perché #rimediaresidevesipuó“.

Opzione donna, NO a quota 84: fino a 64 anni le donne come si sostengono?

Pensionipertutti: Dunque direi che siete anche e soprattutto contrarie alla Quota 84 verso cui si sta dirigendo l’esecutivo, l’idea di abbassare il numero dei contributi per accedere alla quiescenza a 20 anni, pare se guardata bene un palliativo, tant’é che é aumentata vertiginosamente l’età anagrafica di accesso alla misura, perché se é vero che molte donne a 35 anni di contributi faticano ad arrivare, e quindi agire su uno sconto in questa direzione potrebbe avere un senso, dall’altro e pur vero che le donne con opzione donna potevano uscire a 58/59 anni ora per arrivare a 64, la strada si fa irta?

Orietta Armiliato:Ma certo Erica, hai centrato il punto le donne faticano a raggiungere i 35 anni, ma portare i contributi a 20 per poi alzare l’età a 64 anni e comunque portarle verso la povertà, moltissime hanno perso il lavoro, altre non possono permettersi di conciliare lavoro e famiglia fino ai 64 anni. Quindi non é una misura idonea alle richieste delle donne. Per aiutare in modo costruttivo le nostre istanze si potrebbe peensare al ricongiungimento gratuito dei contributi versato in più casse e alla valorizzazione del lavoro di cura delle donne anche ai fini previdenziali. Le donne sono in credito da sempre, ed é giusto che chi propone misure lo faccia in maniera sensata, non giocando, come al bingo, solo sui numeri. Le donne non sono un numero, sono storie di vita, talvolta purtroppo comuni, sono lavoratrici che cercano di conciliare lavoro, famiglia e cura per sopperire un welfare assente. E’ ora che il Governo, che ad oggi ha solo beneficiato del ruolo multitasking delle donne, inizi a riconoscere, anche in termini contributivi, il duro e doppio lavoro svolto dentro e fuori casa. Volere e potere, questo ormai lo sappiamo”

Pensionipertutti: Grazie di cuore Orietta per questa bella chiacchierata

Orietta Armiliato: Ma grazie a te Erica per lo spazio che ci riservate sul portale e per la vostra sensibilità ai temi.

Voi, cosa ne pensate al riguardo? fatecelo sapere nell’apposita sezione ‘commenti’, ricordiamo a chi volesse riprendere parte dell’intervista che si tratta di esclusiva e si é tenuti a citare la fonte.

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

36 commenti su “Pensioni, Opzione donna in bilico: Ape Rosa o Quota 84? Armiliato ‘stop strumentalizzare’

  1. Ape sociale 2024 accorpata a opzione donna, con cinque anni in più di contribuzione necessaria (da 30 a 35 anni). Secondo me, cercare di fare quadrate i conti sppoggisndisi sul groppone di poveri invalidi, costringendoli a lavorare cinque anni di più, è un abominio. Fino a ora ero sempre stata d’accordo con le iniziative della Meloni, ma questa cosa è scandalosa. E nessuno ci difende

  2. Le promesse (da prima del 2018) di “far sparire la fornero” del pinocchio legaiolo ex-padano tollerate, fintamente e genericamente, condivise dalla socia Giorgia, madre (non formalmente sposata), cristiana, “qualità” affermate più volte, con l’enfasi, toni e postura (solamente ….) …. di tempi andati anche in spagnolo ed in inglese si sono dimostrate per quelle che sono……delle “apparenti” promesse elettorali mantenute poco, male, parziali (con quote da gioco del lotto 62+38, 41+62) ed ancora più divisive delle leggi sacconi e monti fornero (peraltro allora votate anche dall’attuale PdC, allora facente parte del pdl berlusconano che insieme al pd di bersani “in massa” votarono la legge monti-fornero…. con lo stesso il principio “divide et impera”, che regolano gli aspetti della previdenza per l’uscita dal lavoro dal 2012 in poi.
    Sintesi per quanto possibile di quanto è successo.
    L’applicazione, post legge monti/fornero, “estensiva” della legge sacconi, fu draconiana, impietosa, automatica, silente, sottotaciuta, minimizzata, derisa(in particolare dal ex-senatore semplice), senza nessun passaggio, nemmeno per un presa d’atto, in parlamento, durante i governi a guida PD dal 2013 al 2018 ….letta, renzi, gentiloni …i contributi previdenziali minimi per una pensione “anticipata” per anzianità contributiva aumentarono a rate (ogni due anni) …. automaticamente, gradualmente e silenziosamente, in base alla aspettativa di vita, calcolata dall’Istat ….. di 37 mesi per gli uomini e di 25 mesi per le donne….fu, finalmente, messa in discussione e stoppata fino 31/12/2026 e relativamente e minimamente modificata ….. post elezioni 2018 ….dal governo Conte1 con provvedimento dei ministeri del lavoro e dello sviluppo economico ad interim presieduti dal ministro Luigi di Maio-Cinque Stelle, l’unico intervento adottato relativamente erga-omnes e di modifica parziale degli effetti della legge monti-fornero …….PER ORA vigente fino al 31/12/2026, che prevedono la possibilità di ottenere una pensione “anticipata” ordinaria per anzianità contributiva (i contributi previdenziali inps con i seguenti requisiti distinti per sesso: donne 41 anni e 10mesi di contributi +3 mesi di finestra – poi erogazione pensione uomini 42 anni e 10mesi di contributi +3 mesi di finestra – poi erogazione pensione.
    RIPETO:
    Per gli “attuali” aspiranti pensionandi per ANZIANITA’ CONTRIBUTIVA (che sono coloro che per avere una pensione pagano più contributi) l’intervento sopra descritto del vituperato Luigi Di Maio ex 5stelle, ex Grillino è stato l’unico che ha modificato e alleviato il fine percorso lavorativo di “tutti” i lavoratori più o meno precoci.
    Non fosse avvenuto l’ intervento di Di Maio del governo Conte1, peraltro poco ricordato e pubblicizzato, i contributi minimi per la pensione anticipata ordinaria per anzianità contributiva sarebbero già oggi oltre i 44 anni di contributi per gli uomini e oltre i 43 anni per le donne …. con buona pace delle pari opportunità.
    Gli interventi previdenziali post elezioni 2018 e 2022 che il pinocchio legaiolo si intesta “orgogliosamente” hanno interessato SOLO gli over 62enni….in ogni caso per molte meno persone …rispetto a quanto promesso “potenzialmente” in campagna elettorale Quota41 per tutti senza se e senza ma ….. post elettoralmente modificata con aggiunta ….nell’arco quinquennale della legislatura……per pensioni con il calcolo misto …..quasi-impossibile da realizzare.
    La legge monti/fornero non è sparita …..anzì, per gli ultra contribuenti …… troppo “giovani” under62……meno male…..poi se la stessa Fornero evitasse di commentare pervicamente e mediaticamente che questi vecchietti….potrebbero lavorare un po’ di più…. sarebbe opportuno ed elegante.
    Sarebbe interessante sapere per quanti anni Fornero, Monti, Draghi, Brunetta, Bersani, Razzi, La Russa ……. e tutti gli altri parlamentari che hanno votato “favorevole” senza se e senza ma, la legge monti/fornero hanno versato contributi previdenziali INPS o assimilati (quanto hanno contribuito o contribuiriranno e per quanto tempo al sistema previdenziale e quanto percepiscono o perceriranno ) e che a me spesso sono parsi degli emuli in piccolo (molto in piccolo) del marchese del grillo interpretato magistralmente da Alberto Sordi.
    Tutto ciò scritto: le promesse elettorali del pinocchio legaiolo (di far sparire la fornero…testuale) e la finta condivisione dell’attuale pdc, che a suo tempo votò senza se e senza ma le leggi sacconi e monti/fornero, senza nemmeno leggerle e alle sollecitazioni televisive pre-elettorali in particolare dal vespone nazionale, ha dimostrato che proprio non le conosce, sono state, sono e saranno promesse elettorali per captare voti ….a buon intenditor …… poche parole…… con lo stesso ed eterno principio ….divide et impera.
    Potenziali pensionandi per anzianità contributiva under62 ….già under63…..non illudetevi non cambierà nulla….. in positivo … possibile che cambi in negativo (aumentare il periodo di finestra …. gradualmente …annualmente ….come già fatto …..ci stanno già pensando) anche prima del 31 dicembre 2026.
    Io sono, malgrado più mesi di antica elusione contributiva, più under dei già citati under ….e non mi illudo più, ma insisto.
    Montanelli diceva: gli italiani non hanno memoria.
    Camilleri citando l’Istat: in Italia ci sono, sommando gli analfabeti totali e gli analfabeti di ritorno, 28 milioni di individui.
    Agnelli l’avvocato: chi si illude è destinato a essere deluso.
    Un bambino di una scuola elementare di Napoli in un tema d’italiano riguardante la camorra scriveva: io, speriamo che me la cavo.
    Franco Battiato cantava: povera patria.
    Ad Maiora.

  3. Dott. Perfetto, ci ripensi per favore; Ho una grande stima per la sua persona e per la sua infinita intelligenza. Ha sempre espresso le sue opinioni con garbo, rendendo i suoi interventi dei preziosi insegnamenti.
    La prego di ripensarci. Un cordiale saluto nella speranza di leggre nuovamente i suoi interventi dove potrò “rubarle” quale perla di saggezza.

  4. Dott. Perfetto, ci ripensi per favore; abbiamo bisogno della sua persona , dei suoi commenti, dei suoi insegnamenti; per favore; saluti a lei e ai gestori del sito

  5. Una vergogna
    …inaccettabile…ora che è al governo ha voltatto faccia alle donne …ma noi donne nn la voteremo più

  6. Leggevo solo oggi della volontà del dottor Perfetto di cessare il suo rapporto di consulente col sito dopo il volgare attacco verbale di una “donna”.
    A lui tutta la mia stima e comprensione da ex umile commentatore con il non più accettato pseudonimo di Wal52.
    Condivido pienamente il pensiero del dottor Perfetto e ne ammiro l’intelligenza che da sempre traspariva e traspare dai suoi scritti o commenti.
    Poco senso ha continuare a leggere e commentare su Pensioni per Tutti se l’intenzione del professor Perfetto (la mente più illuminata della testata) fosse confermata.
    Ma per concludere mi pare più che logico rifarmi alle parole estratte da un libro scritto da Giulio Tremonti “Mundus furiosus”, termine assegnato all’Europa nel cinquecento.
    “Di nuovo furiosus è il mondo di oggi: dalla crisi della finanza alle migrazioni di massa, dalle macchine digitali che distruggono il ceto medio rubandogli il lavoro alle nuove guerre “coloniali”, dalla rete che, nonostante le apparenze, erode le basi della democrazia e della gerarchia trasformandole in anarchia ai nuovi emergenti tribuni politici”.
    Un saluto a tutti.

    1. Condivido pienamente quanto scritto da Wal52 ed anch’io smettero di frequentare questo sito qualora venga meno la collaborazione del dott. Perfetto, persona intelligente, colta che spesso nei suoi interventi ci ha illuminato e suggerito nuove idee.
      Dott. Perfetto ci ripensi per cortesia..

  7. Non ci posso credere lo sempre detto che la signora Giorgia meloni e una bugiarda e con questa foto ne o la conferma o il vomito solo a pensare come prende in giro tutte le donne oggi x fortuna non lo votata

  8. Questa foto conferma quanto sia falsa e ipocrita la ciociara .
    L ipocrisia regna sovrana…….resta solo lo sciopero generale senza sindacati.
    Un sogno irrealizzabile visto l elevato tasso pecoronico del popolo italiano.

    1. Andrebbe pubblicata di fianco a quella di Salvini in mezzo ai lavoratori con la maglietta di quota 41 (Senza se e senza ma, come diceva la Lega, prima delle elezioni…)

  9. Io lo dico da sempre, se le cose stanno così, dove i poveri lavoratori dipendenti pagano le tasse, non cambiera nulla…anzi peggiorerà. Per cambiare …..i ricchi devono pagare molte ma molte più tass.

    1. Giusto Guido, che almeno ci si allinei alla media europea….64 anni per tutti e uscita libera per chi lo vuole… chi vuole continua fino a 67- questo si deve mettere in campo e la riforma è fatta.

  10. Bellissima questa foto della Meloni in mezzo alle lavoratrici che lottano per opzione donna. Mi ricorda quella di Salvini in mezzo ai lavoratori per 41xtutti. Come è facile raggirare un popolo di pecore.

  11. Passare da 58 a 64 anni è uno scalino esagerato! Come si fa ad aspettare altri 6 anni, quando finalmente con tanti sacrifici e sofferenze, eravamo arrivate alla soglia richiesta?
    Inoltre opzione donna non è mai stata assistenziale, quindi non ha senso mettere paletti di caregiver e percentuali di invalidità, ci sono le relative pensioni per questo.
    Le donne dopo la menopausa vanno naturalmente incontro a problemi di artrosi e quant’altro.
    Non è possibile continuare a lavorare, o abbandonare il lavoro senza una pensione.
    Opzione donna funzionava bene.
    Il governo Meloni per ripristinare la misura originale può benissimo risparmiare su alcune proposte estemporanee come l’assistente materna, o vari bonus inutili.
    Vogliono far lavorare le donne fino alla morte!
    La nostra schiena e le nostre mani non ce la fanno più!
    Aiutateci

  12. Ormai sembra di essere sulle montagne russe, ogni giorno esce una quota oppure delle proposte bislacche come quella di quota 84 per le donne però con l’età bloccata a 64. Una continua presa in giro che non porterà niente di buono. Io non do tutta la colpa a questo governo le cause di una mancata riforma sono tante: mancanza di soldi, troppe richieste e confuse dei sindacati, troppe promesse che ben spevano di non poter mantenere. Una sola cosa bisogna fare mettere un limite all’età penionabile, allinearci al resto d’Europa dove vanno in pensione a 64 anni. Quindi 64 anni per tutti noi uomini, legge piu’ favorevole per le donne che oltre al lavoro si sobbarcano figli, genitori anziani, ecc, salvaguardare i precoci indipendentemente dall’età anagrafica (chi ha lavorato 40 anni deve andare in pensione anche se ha iniziato a 15) e per ultimo non dimenticare le persone ultra sessantenni che hanno perso il lavoro.

    1. Caro Stefano, dici cose che hanno tanto buon senso ma…………………………; quella di quota 84 ha un senso: far andare in pensione con pochi contributi; perchè 64 anni? chi comanda fa questo ragionamento: 64 sono 3 anni in meno dei 67 quindi le agevolo; tutti a 64 anni? magari, l’anno prossimo avrei una pensione; non mi ricordo con i 64 anni, partivano dai 65 ma tanto tempo fa e le donne avevano il numero 60; e quella di chi ha iniziato a 15 anni? tanto tempo fa c’era un bel numero: 40; ma era proprio ben oltre un decennio fa; ora l’aria che tira è tutta un altra; speriamo in bene ma la vedo dura; saluti a te e ai gestori del sito

    2. Sono d’accordo su quanto detto da Orietta Armiliato. Ora il punto è: come far capire a questo Governo che Opzione Donna è una misura pensionistica dedicata alle donne, (da circa 20 anni) le quali fino allo scorso anno avevano la possibilità di una scelta: aderire, per vari motivi soggettivi e personali o continuare a lavorare, avendone ovviamente la possibilità. Ci sono da considerare anche altri fattori: la difficoltà di accumulare contributi a causa di lavori discontinui dovuti al welfare che non viene riconosciuto, oppure la perdita del lavoro da PMI o artigiani in tarda età, quell’età in cui si è difficilmente ricollocabili nel mondo del lavoro. Ora da quest’anno questa scelta è stata negata, direi ingiustamente, nonostante sia stata promessa in campagna elettorale e per la quale l’attuale alleanza di Governo ha preso voti. Non credo al fatto che non ci siano soldi, i soldi si sono trovati per altre situazioni e comunque OD calcolata sul contributivo ripaga le casse dell’Inps nel tempo. La cosa che fa più male è il modo in cui è stata snaturata, includento i famosi “paletti” che l’hanno praticamente resa inaccessibile.
      Questo disastro deve essere rimediato, ma dalle notizie che si leggono sui vari giornali, le varie proposte sembrano quasi uno scherzo. Opzione Donna non deve essere toccata, così com’è stata pensata va bene, un giusto equilibrio tra età anagrafica e contributi. L’impegno per risolvere questa situazione, deve arrivare dalla collaborazione di TUTTI in Parlamento.
      Qui, signori e signore non è questione di colori politici, ma di buon senso che deve essere usato con intelligenza e conoscenza di questo argomento!

      1. bella la capacità di scrivere ma soprattutto di leggere i commenti degli altri in modo da farsi un’ idea delle situazioni; cara Anna M, la scrittura è ottima da parte tua, hai un difetto: non leggi i commenti di chi scrive altrimenti non ripeteresti per l’ennesima volta certi discorsi; ci riprovo a spiegartelo sperando……..; opzione donna come era fino all’anno scorso la prendevano 20000 persone quindi neanche tantissime; perchè? sicuramente per il discorso dell’assegno tutto contributivo; cosa è successo quest’anno? l’aria che tira è che a parte legge Fornero quasi niente; perchè? debito pubblico, interessi sul debito; Giorgetti ha detto: ogni giorno devo pensare a come vendere il debito pubblico italiano; torniamo alle pensioni: all’uomo con 61 anni non hai nulla anche con 42 anni di contributi; all’uomo non hai nulla anche a 65 anni con 40 di contributi; l’uomo vive in media 3 anni in meno della donna; vuoi che alla donna bastino 59? vuoi che alla donna bastino 35? potresti dirmi: ma è tutto contributivo; si, è vero ma la pensione te la devono dare e a quell’età non vogliono dartela; l’hanno tenuta per quelle situazioni estreme e se una persona è disoccupata ci sono altri strumenti; io lo capisco perchè alla fine mi hanno permesso di andare in pensione ma la questione è che la pensione ufficiale non ce l’ho; mi gestiscono quella integrativa e al di là dei sacrifici attuali solo grazie ad una vita di sacrifici va bene altrimenti………………………; magari si tornasse a opzione donna del 2022, magari bastassero 40 anni di contributi; ora come ora la vedo dura; saluti a te e ai gestori del sito

  13. Devono togliere il paletto dell’età….64 anni sono troppi per tutti, sopratutto per le donne che hanno coniugato lavoro e famiglia…Non sono queste cose che I prossimi pensionati si aspettavano da questo governo!!!

  14. Il risultato è sempre identico, sia se alzi o abbassi o viceversa: sempre meno donne riescono ad accedere. Al di là di tutto, questo è decisamente inaccettabile!

  15. E’ facile trovare i soldi per prorogare OD. Considerando che a causa della inflazione gli aumenti sulle pensioni sono stati i seguenti :
    per gli assegni delle pensioni minime, di 38 euro mensili netti in più
    per le pensioni da 1000 euro, circa 75 euro mensili netti in più
    per le pensioni da 2000 euro, circa 100 euro netti in più
    per le pensioni da 2500 euro lordi, circa 111 euro di aumento
    per le pensioni da 4000 euro lordi, circa 150 euro di aumento.

    Nelle aziende private o non private questi aumenti non si sono visti ma anche chi lavora fa i conti con l’inflazione ! non solo i pensionati. E’ difficile capire come chi prende di + di pensione ha anche un aumento maggiore magari anche avendo avuto un ricalcolo interamente retributivo oppure avendo lavorato solo “35 anni “. Non c’è un rapporto di giustizia tra chi è già pensionato ed ha avuto la fortuna di pensionarsi ai tempi dei regali di stato e gli attuali lavoratori che devono pagare e continuare a pagare per costoro . Non vorrei nel futuro avere una pensione che costringerà mio figlio ad andarci a 70 anni con una miseria . Vorrei un patto intergenerazionale che sia giusto . Lo stato non può per mantenere dei privilegi e condannare alla miseria le successive generazioni e non considerare i bisogni effettivi e attuali delle donne .

    1. Osservazioni piene di buon senso ! Fanno a pugni con la realtà assolutamente deformata in cui siamo costretti a vivere.

    2. Completamente d’accordo con William, perché questa è la triste realtà e lo stiamo dicendo da tempo, ad iniziare da me- non è più possibile questa disparità di diritti , che porta la nostra generazione a sobbarcarsi il peso totale delle elargizioni del passato, con gente andata in pensione con età bassissime rispetto a noi e con contribuzioni imparagonabili alle nostre…. e poi da pensionati continui aumenti che fanno schizzare in alto le loro pensioni – ma vogliamo scherzare ancora con questa merda di situazione creata ad arte da questi politici da strapazzo……che ci vede soccombere sempre più e poi piano piano annegare nella merda che hanno creato . Mi aspetterei finalmente un intervento del Capo dello Stato , perché cari miei….. qui la Costituzione ….e non solo… è stata messa sotto i piedi…. e noi siamo gli agnelli sacrificali di questo scempio- ma sono sicuro che anche lui se n’è lavate le mani….. come tutti!!!!!!!!

          1. In realtà i “diritti acquisiti” non esistono.
            La Corte Costituzionale ha ammesso che è consentito intervenire legislativamente su posizioni giuridiche soggettive (stipendi, salari, pensioni, indennità, ecc. ecc) già acquisite, modificandole e riducendole (v. sentenza 390/1995). Occhio però essendo in Italia c’è sempre il bastone e la carota infatti va rispettato l’art. 53 della Costituzione (1° comma) che pone il principio di “universalità dell’imposizione”, nel senso che l’eventuale sacrificio debba riguardare “tutti” i cittadini IN RAGIONE DELLA LORO CAPACITA’ CONTRIBUTIVA .
            Pertanto, non sarebbe costituzionalmente possibile porre sulle spalle di una sola categoria di contribuenti (ad esempio i pensionati) il peso della operazione di taglio . PERO’ la Costituzione Italiana ( che come dice Benigni è la + bella del mondo SE APPLICATA) con riferimento ai principi di eguaglianza e solidarietà permette di applicare aliquote anche FORTEMENTE progressive applicate a tutti i redditi (non solo alle pensioni) che superino una determinata soglia. Quindi in parole povere se volesse togliare ad un 2 % ( che già non è poco ) l’aumento dovuto all’inflazione ( 7%) alle pensioni oltre diciamo i 3000 eutro ( che è un bello stipendio ) lo potrebbero fare e finanziare tranquillamente OD . Chiaro che PERDEREBBERO VOTI e quindi non lo fanno .

    3. completamente d’accordo, mi vergogno io per i politici che hanno concesso tali aumenti di pensioni e a causa di tutte le pensioni attualmente in essere i nostri figli/nipoti dovranno lavorare fino ad 80 anni per mantenere privilegi che loro non avranno.
      In tutto questo schifo però Opzione Donna era la cosa più onesta e vantaggiosa anche per le casse dello stato.

    4. Propongo un confronto tra noi e la Germania. Stato che paga al massimo circa 2300 euro le pensioni più elevate.
      Ma nel quale le trattenute pensionistiche tra lavoratore e datore sono il 19% di un importo massimo di circa 6500 euro.
      Il resto è lasciato nelle mani dei fondi privati.
      Speriamo che reggano!
      Da noi i fondi pensionistici privati sono troppo giovani ma ci stanno portando su questo percorso.
      Noi fino a non molto tempo fa si pagava il 33% dell’importo lordo totale dello stipendio, oggi abbiamo un limite.
      Difficile far digerire a chi ha versato molti contributi il discorso sociale che sottolinei.
      Co dico considerato che anche quota 103 la dove taglia temporaneamente certi importi, giustamente, i “tagliati” non lo digeriscono affatto.
      Detto ciò anche il sistema tedesco scricchiola molto e lo Stato interviene massicciamente ogni anno immettendovi denaro ricavato dalle imposte.
      Ma da loro glii anni di contributi necessari per evitare penalizzazioni del 3% annuo nel caso di formule di uscita anticipate sono 45.
      Da noi si rivendicano ancora uscite assurde o la libertà di decidere come e quando.
      Quando da loro il lavoro nero e perseguito da noi e’ tollerato.
      Noi da 20 anni abbiamo l’adeguamento alla inflazione delle pensioni (ora sembra non andar bene) da loro lo sono in base all’aumento degli degli stipendi, talvolta ci perdono talvolta ci guadagnano.
      Prima o poi il nostro lo aboliranno come ai tempi della contingenza e così come allora vivremo tutti più sereni felici e contenti perché e’ costo del lavoro che comanda.
      Diciamolo al sindacato@
      Noi spendiamo quasi 500 miliardi anno in welfare, il più alto d’Europa.
      I 41 anni di versamenti in Italia erano richiesti ormai dal 2011 ora ci hanno aggiunto in quota una eta’ minima che sarà sempre più a salire se non si aumenta il rapporto lavoratori pensionati.
      Ho fatto solo un po di esempi. tralascio geopolitica e globlizzazione e lo dico non per contestare il tuo commento ma perché da noi si contesta sempre l’operato politico dell’ultimo arrivato.
      Resta il fatto che fino a che esisterà questo modo di fare… e di pensare di chi realmente manovra i flli.. un reddito in età avanzata se si ha la fortuna di campare potrebbe essere domate più un problema.

      Dimenticao di puntualizzare che è da noi che periodicamente si parla di default non da loro ma questo interessa a pochi

      Chissà quante cose nel bene e nel male per mancanza di conoscenza tra le due situazioni tralascio fatto è che io avrei preferito lavorare e pensionarmi da loro e molti nostri giovani sempre più lo fanno.

    5. E’ difficile capire come chi prende di + di pensione ha anche un aumento maggiore magari anche avendo avuto un ricalcolo interamente retributivo oppure avendo lavorato solo “35 anni “.
      Ad esempio il senatore a vita monti, …..il quasi santo, quasi presidente della repubblica draghi e ci fanno la morale…..
      Fino a qualche anno fa gli chamavano “diritti acquisiti”.
      Non c’è un rapporto di giustizia tra chi è già pensionato ed ha avuto la fortuna di pensionarsi ai tempi dei regali di stato e gli attuali lavoratori che devono pagare e continuare a pagare per costoro . Non vorrei nel futuro avere una pensione che costringerà mio figlio ad andarci a 70 anni con una miseria . Vorrei un patto intergenerazionale che sia giusto . Lo stato non può per mantenere dei privilegi e condannare alla miseria le successive generazioni e non considerare i bisogni effettivi e attuali delle donne.
      Condivido ….. ma purtroppo in questa “povera patria” by Franco Battiato…. chi ha avuto, avuto, avuto …..chi ha dato, ha dato, ha dato ….. scurdamucce u’ passato (non so se è scritto correttamente)….. per fare giustizia bisognerebbe tornare indietro …. e rifare tanti conti, previdenziali, assistenziali e fiscali almeno dall’anno 1973 ….. in poi ed a chi avuto di più ….chiedere di più ….. cosa quasi impossibile …… dovremmo avere un nuovo Churcill (che promise sudore e sangue agli inglesi nel 1940 e vinse la guerra contro Hitler) ed alla fine del 1945 perse le elezioni.
      E ieri come oggi il pagamento dei contributi previdenziali era ed è “opzionale”.
      Chi ha avuto genitori e genitori dei genitori degni di questo nome, almeno lungimiranti e che si sono posti per quanto loro possibile il “pensiero” del futuro dei figli, delle formichine …… sono stati fortunati, chi ha avuto come genitori (???!!!!) ad essere buoni delle cicale o peggio ……. si é dovuto adeguare senza se e senza ma.
      Peraltro politicamente e sindacalmente i pensionandi e pensionati dal 1973 al 1995 (metodo retributivo e magari solo degli ultimi dieci anni) e parzialmente i pensionandi fino al 2011 sono stati prima agevolati, poi tutelati dai provvedimenti “draconiani” del “combinato” disposto della legge sacconi (effetti con applicazione “post datata”) prima e della legge monti/fornero poi, che la maggioranza degli italiani …non ha capito subito e magari nemmeno letta, l’applicazione degli effetti della “aspettativa di vita” del traguardo minimo (di età anagrafica….ma ancora di più … degli anni di contributi previdenziali versati all’INPS …tra l’altro differenziati per sesso sostanzialmente 43 anni se maschio – 42 anni se donna…..unico ambito previdenziale dove esiste differenziazione di genere).
      L’applicazione degli effetti delle leggi previdenziali suddette e stata minimamente modificata e l’applicazione futura (un logaritmo) parzialmente modificata dal vituperato Di Maio, quando era ministro del lavoro e sviluppo economico (ad interim) nel governo Conte1, con una delibera ministeriale, e per ora “teoricamente” stoppata fino al 31/12/2026….ma già stanno “pensando” di allungare “le finestre” ….almeno.
      Poi le promesse elettorali dei pinocchi legaioli ….falsamente, apparentemente e parzialmente confermate con le quote da gioco del lotto ….. e solo per gli almeno 62enni.
      L’attuale presidente del consiglio pur avendo votato favorevole (come altri/e berlusconi, la russa, franceschini, bersani, razzi, letta, brunetta, gelmini…..) alla legge sacconi prima ed alla legge monti/fornero poi, ed era nel pdl berlusconano ….sollecitata più volte sul tema (per ultimo dal vespone nazionale) ….ha dato dimostrazione di non averla nemmeno letta. Peraltro non credo che la sua pensione e quella dei colleghi parlamentari dipenderà dalle leggi già ricordate.
      Altra considerazione: l’aspetto sostanziale “pagare e versare i contributi previdenziali” è stato eluso per decenni e quelli versati, usati per molti provvedimenti assistenziali …. e gli effetti si raccolgono ora.
      Tutte le modifiche parziali ed tempo determinato della legge fornero non sono state sicuramente “erga omnes” …. anzi sempre più divisive.
      In ogni caso i pensionandi che per ora possono andare in pensione con la seguente anzianità contributiva (anni e mesi di contributi pagati) sono coloro che raggiungono i seguenti “traguardi” contributivi:
      se donna 41 anni e 10 mesi di contributi previdenziali + 3 mesi di finestra poi erogazione pensione
      se uomo 42 anni e 10 mesi di contributi previdenziali + 3 mesi di finestra poi erogazione pensione
      con buona pace della “parità di genere”.
      Denominate pensioni “anticipate” ordinarie per anzianità contributiva e generalmente (i maschietti in particolare) sono i pensionandi che più hanno “versato” contributi per ottenere una pensione…..e che più hanno “contributo” all’equilibrio del sistema previdenziale……negli ultimi 42-43 anni ….per ora fino al 31/12/2026 ….poi i traguardi contributivi e non solo……aumenteranno.
      O aumenteranno i mesi di finestra……ci stanno già pensando ….
      In ogni caso le pensioni “integrative” per gli attuali giovani …….dovranno diventare sempre più oggetto di contrattazione sindacale obbligatoria per legge e la loro capitalizzazione per quanto possibile fiscalmente agevolata.
      Poi chi crede ancora alle promesse dei pinocchioni e chiaccheroni ….. si illude e resterà deluso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su