Pensioni Opzione Donna, riforma in arrivo già ad aprile? Ecco le modifiche possibili

Il governo sta attualmente valutando due opzioni per riconfigurare l’Opzione donna, che consistono in un allentamento della stretta per un periodo di 6 o 9 mesi, o una “proroga secca” dei requisiti in vigore nel 2022. L’opzione preferita sembra essere quella dell’allentamento, che consentirebbe ad almeno 10-13mila lavoratrici di andare in pensione a 59 anni, con alcune specifiche categorie che potrebbero uscire a 58 anni. Questo rappresenterebbe un aumento di 7-10mila lavoratrici rispetto alle regole restrittive della legge di bilancio del 2023. Tuttavia, entrambe le soluzioni richiedono risorse finanziarie che al momento non sono ancora state individuate. Secondo i ben informati, il Ministero del Lavoro, guidato da Marina Calderone, sembra convinto di poter ufficializzare presto le modifiche in cantiere. Tuttavia, resta da vedere se e quando il governo riuscirà a trovare le risorse necessarie per implementare le nuove misure.

Opzione Donna e riforma pensioni, le ipotesi al vaglio

Il Ministero del Lavoro ha principalmente considerato la soluzione della “proroga secca” dei “requisiti 2022”, con alcune possibili eccezioni, come la soluzione prioritaria. La proroga sarebbe di almeno 6 o 9 mesi, ma il Ministero dell’Economia e delle Finanze sembra non essere convinto di allentare troppo la spesa pubblica.

Di conseguenza, un’altra opzione è stata valutata nelle ultime settimane, sempre presso il Ministero del Lavoro e su input del sottosegretario leghista Claudio Durigon. Questa soluzione consentirebbe alle categorie specifiche indicate dall’ultima legge di bilancio, come caregiver, lavoratrici con invalidità civile pari o superiore al 74% o “licenziate“, di andare in pensione a 59 anni, con alcune specifiche categorie che potrebbero uscire a 58 anni. Anche in questo caso, l’intervento durerebbe al massimo 6 mesi (o 9 se ci fossero i fondi sufficienti), in attesa del lancio della prima fase della nuova riforma previdenziale dal 2004.

Pensioni Opzione Donna, riforma in arrivo già in decreto di fine marzo, inizio Aprile

Come riporta il Sole 24 ore, la rimodulazione delle soglie per l’uscita anticipata delle lavoratrici permetterebbe di far salire a quota 13mila il numero di donne interessate, “con un costo stimato di circa 90 milioni di euro nel primo anno, che aumenterebbe a 240 e 300 milioni di euro rispettivamente nel secondo e terzo anno”. Attualmente, il Ministero del Lavoro e dell’Economia stanno svolgendo un’istruttoria tecnica per valutare la fattibilità di queste misure e superare la questione dei costi.

Sempre il Sole 24 ore parla anche dei tempi in cui potrebbero arrivare cambiamenti, e sono brevi. Se la soluzione verrà trovata nei prossimi giorni, la nuova versione di Opzione donna potrebbe essere inserita in un decreto da varare tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Inoltre, alcuni esperti non escludono che il finanziamento per la riforma di Opzione donna possa essere ottenuto attraverso una parte dei risparmi derivanti dalla riforma del Reddito di cittadinanza. Tuttavia, il Ministero del Lavoro non ha mai confermato questa eventualità.

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22 commenti su “Pensioni Opzione Donna, riforma in arrivo già ad aprile? Ecco le modifiche possibili

  1. L’opzione donna è già penalizzante, con le nuove regole non ha motivo di esistere. La riforma pensionistica del governo Meloni rischia di peggiorare ciò che è già peggio. L’INPS è in rosso? Bisogna assumere altrimenti non se ne esce.

  2. Caro Paolo Prof, hai colto nel segno: tra quote varie e calcolo tutto contributivo le pensioni chi hanno intenzione di far percepire sono davvero poca cosa dopo tanti anni di lavoro. Perché la pensione anticipata Fornero sembra buona in confronto?. Un caro saluto. Lilli Reolon

  3. E la famosa opzione tutti, tanto decantata da Giorgia Meloni in campagna elettorale, che fine ha fatto?

  4. Mia nonna diceva quando aveva 60 anni che l importante È LA SALUTE
    Mia mamma diceva quando aveva 60 anni che l importante È LA SALUTE
    Oggi io quasi sessantenne dico che l importante È AVERE MEZZA SALUTE.Dove la mezza buona va dedicata alle proprie famiglie e a se stessi circa 16 ore al giorno Mentre la mezza cattiva è a discapito delle restanti 8 ore Auguri a tutte le donne

  5. Buon pomeriggio e buon 8 marzo a tutte e a tutti! Spero che il Governo Italiano riesca a reperire le risorse finanziarie e consentire, così, a molte donne, di poter accedere alla quiescenza, con la misura ” Opzione donna”.

  6. Piena solidarietà e appoggio ai lavoratori e ai sindacati francesi! È giusto lottare con tutte le forze per i propri diritti e per non essere schiavi. Che pena i nostri sindacalisti che lottano con forza e convinzione solo per entrare in Parlamento o per conquistare posti di potere ben retribuiti!
    Viva la Francia!!

  7. Chi viene preso in giro, invece, è come sempre l’uomo. Niente opzione uomo, niente flessibilità in uscita, niente quota 41. Niente di niente! Per lui, solo dover fare i lavori più faticosi e spesso ammazzarsi sul posto di lavoro. Alle donne tutti i diritti e i privilegi, agli uomini solo doveri, oneri e svantaggi. Sono maschilista? Non penso proprio. Solo realista.

  8. se riescono quest’anno è proprio un mezzo miracolo; altrimenti bisogna aspettare le nuove dell’anno prossimo oppure la legge fornero ; saluti ai gestori del sito

    1. Buonasera Sig Paolo,oggi ho letto su un sito che potrebbero riproporre quota 100 ma più flessibile; 62+38, 63+37, 64+36, 65+35, 66+34 e 41 di contributi senza età anagrafica. Non mi sembra una cattiva proposta. Lei e Voi tutti partecipanti del sito cosa ne pensate? Grazie a tutti

      1. Magari Roberto, se ne dicono di tutti i colori, ma secondo me sono le solite chiacchiere, già sarebbe un miracolo se almeno passasse la proposta Tridico- questa della quota 100 flessibile costerebbe molto, semmai si potrebbe trasformare la quota 103 togliendo i paletti e rendendola libera , ma se nessuno, a partire dai sindacati spinge , il governo fa orecchie da mercante, lasciandoci nel limbo a marcire- ormai le speranze sono ridotte al lumicino e il miracolo non ci sarà, a meno che non facciamo come i francesi, ma purtroppo non arriveremo mai ai loro livelli di tenacia e coerenza.

      2. certo, mi sembra una stupenda notizia; però ci deve essere l’inganno. sai qual’è? visto che la partita adesso si gioca sul calcolo della pensione e loro sanno benissimo che c’è il grosso di persone che hanno dai 7-8 anni di retributivo ai 13 anni di retributivo, l’inganno è: accetti questa proposta? tutto contributivo; guarda che i calcoli li fanno bene loro per fregare la gente; almeno questo è quello che penso io; saluti a te e ai gestori del sito

        1. Caro Paolo Prof, hai colto nel segno: tra quote varie e calcolo tutto contributivo le pensioni chi hanno intenzione di far percepire sono davvero poca cosa dopo tanti anni di lavoro. Perché la pensione anticipata Fornero sembra buona in confronto?. Un caro saluto. Lilli Reolon

          1. Cara lilli, la partita è quella: prima della legge fornero? se va bene calcolo misto ma con tanti paletti da ridurre all’osso le uscite; oppure tutto contributivo e come detto in un’altra occasione neanche tanto giovane( oltre i 60 anni; vedremo le evoluzione; saluti a te e ai gestori del sito

  9. Mentre in Francia si combatte col coltello fra i denti, qui siamo alla tragedia totale, con 1 mese passato dall’ultimo incontro, senza che i nostri clown sindacalisti provino a tirare per la giacchetta la Calderone, per sapere dove sono finiti gli incontri settimanali annunciati- siamo abbandonati al nostro destino, dopo tutte le chiacchiere di Salvini che è sparito dalla circolazione, dopo tutti i proclami, ora che l’opposizione si sta rinsaldando, nessuno che pensi di fare una manifestazione per svegliare questi venditori di fumo- è desolante la scena che abbiamo davanti, non riescono a trovare 80 milioni per ripristinare OD e 500 milioni per far partire almeno la proposta tridico, dopo i miliardi spesi per aiutare le società di a, le armi e via dicendo- di questo passo qualcuno perderà la testa e non so cosa succederà, la bomba sociale è dietro l’angolo, tra l’indifferenza generale di questi clown che non fanno manco ridere e che meriterebbero una sonora lezione- qualcuno chieda alla triplice perché non si fa come I francesi e vediamo cosa rispondono.

  10. Care donne, care amiche, mi dispiace ma anche voi dovete ripagare il regalo della “quota 100”. Da qualche parte devono recuperare la spesa. Lo dico con l’amaro in bocca perchè anche mia moglie ne rimarrebbe fuori nel caso fosse interessata. Io glielo sto sconsigliando avendo già 39 anni di contributi. Tra malattia, ferie e fancazzismo tre anni passano presto.
    Un pensiero e un abbraccio a tutte voi. Vi hanno preso in giro.

    1. Beh obbiettivamente non mi sembra giusto approfittare della pazienza di chi è andato in pensione con Quota 100, magari con 64 anni di età e 41 anni di contributi. Semmai prenditela con chi prende il Reddito di Fannullanza senza lavorare e senza mai preoccuparsi di trovarsi un lavoro e pagare contributi! Inoltre la Elly Schlein ha proposto una bella patrimoniale sui conti correnti della classe media. Vai pure avanti a pensarla così e vedrai che la destra governerà minimo 40a anni!!!!!

      1. Gentile Silvano, seguendo i suoi ipotetici requisiti, mentre qualcuno si risparmiava tre anni di anzianità o 2 anni di lavoro, c’era chi la Fornero se la subiva tutta per intero, senza sconti e possibilità di scelta. Io per esempio sono stato obbligato a raggiungere i 43,1 ( alla stessa età di un quota 100 ) e c’è chi ha dovuto raggiungere comunque i 67 anni raggiungendo a quell’età i 38 richiesti dalla quota. E c’è chi con 62-38 era già ai giardinetti a dare il mangime ai piccioni. La pazienza l’hanno avuta quelli che si sono sorbiti la Fornero, non quelli che si sono avvalsi delle quote.

      1. Caro Falco, tra chi frequenta da anni questo sito ci si conosce quasi tutti e lei è un volto nuovo. Ben arrivato tra noi. Mi dispiace smorzarle la risata, ma le comunico che io sono felicemente in pensione da oltre due anni, con la legge Fornero e quindi nessuno mi ha preso in giro essendo quello il mio traguardo. D’altronde con il bellissimo lavoro che facevo, con le agevolazioni che avevo, andarmene in pensione prima, mentre mia moglie doveva ancora continuare a lavorare, era assurdo. Io non ho nessun tornaconto a partecipare a questa discussione e se lo faccio è perchè vorrei equità e giustizia per tutti e non il vantaggio solo per pochi fortunati come sta avvenendo da troppi anni a questa parte.
        Riprovi, sarà più fortunato con qualcun altro.

  11. Speriamo che sia la volta buona e che voi donne possiate andare in pensione con OD vecchi requisiti. Sarebbe un bel regalo visto che oggi è anche la festa delle donne.
    Auguri a tutte e che sia la volta buona, poi speriamo in una riforma decente anche per noi maschietti.

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