Pensioni, Opzione donna: ultime novità su ripristino requisiti e incontro Governo-sindacati
Il dibattito sul ripristino dei requisiti di opzione donna non tende a scemare, anzi in questi giorni sui social é motivo di grande confronto dato l’imminente incontro tra Governo e sindacati che si terrà il 26 giugno. Tra gli argomenti che la Ministra Calderone dovrebbe trattare vi é nuovamente la misura ‘opzione donna’. Le donne dal canto loro non intendono stare a guardare, infatti il Comitato Opzione donna Social sta organizzando un presidio nella stessa giornata al fine di poter fare sentire la voce delle 20.000 donne deluse dalle ultime scelte del Governo nei loro riguardi. Nella tarda giornata di ieri abbiamo deciso di intervistare Orietta Armiliato, fondatrice nonché amministartrice del CODS, per sapere quali saranno i prossimi step per fare pressing in questo momento così delicato e probabilmente decisivo. Eccovi le sue risposte, la ringraziamo come sempre per il tempo dedicatoci:
Pensioni anticipate 2024, Opzioen donna: il punto al 24 giugno con Orietta Armiliato
Pensionipertutti: Orietta Armiliato il 26 è stato convocato dalla ministra Calderone un nuovo tavolo di confronto tra governo e sindacati, tra i punti anche la previdenza. Sarà a suo avviso occasione per riaprire ufficialmente la spinosa questione proroga opzione donna con requisiti originari o teme non sia argomento prioritario ormai per il Governo?
Orietta Armiliato (CODS): “Il tavolo Convocato dalla Ministra Calderone il prossimo 26 ha proprio per oggetto il confronto sulla previdenza che si era interrotto lo scorso febbraio, quindi, sono certa che il dialogo si svilupperà anche intorno alla questione dell’istituto dell’Opzione Donna intanto perché fa parte degli articoli rubricati nella piattaforma unitaria siglata dalle OO.SS. che da mesi é in predicato presso il ministero ed anche perché ho contezza del fatto che, all’ordine del giorno, vi é proprio la questione degli anticipi pensionistici.
Anche se l’esecutivo ha ribadito più volte l’intenzione di portare avanti progressivamente gli interventi strutturali ad arrivare a compiere la Riforma pensionistica entro la fine della legislatura, non si può non considerare che essendoci più misure in scadenza che debbono essere comunque ed in qualche modo riformulate, che si apportino correttivi con la prossima LdB che, con il mese di Settembre, impone la preparazione del DEF come primo passo del proprio iter legislativo. Certo, si dovranno fare i conti con le risorse che il MEF intenderà mette a disposizione per lo specifico capitolo”.
Opzione donna 2024, azione congiunta o solo CODS in piazza?
Pensionipertutti: Ho letto su Fb che avete pensato di presenziare fisicamente con un presidio il giorno dell incontro? Farete un’azione congiunta questa volta, intendo vari comitati insieme, vista l importanza del momento e la necessità del fronte comune?
Orietta Armiliato: “Direi che dopo tutte le azioni parlamentari e gli interventi vari a tutti i livelli oltre alle considerazioni di natura socio/politica che sono state fatte sulla materia, un Presidio da parte delle Donne, data la puntualità dell’agenda nonché la sede e la partecipazione come controparte di quegi attori che sono scevri da implicazioni partitiche ma che portano ufficialmente la voce delle lavoratrici, é certamente più che funzionale anche rispetto ad altre azioni che si possono mettere in campo per sostenere tangibilmente l’istanza di ripristino della misura dell’Opzione Donna, rispettando le condizione ex ante ovvero così come era stata originariamente concepita, anche se nel tempo era giá stata peggiorata; va da se che il Presidio, vuole rappresentare tutte le donne che ne sono state escluse e che sono circa 20000 come abbiamo ripetuto centinaia di migliaia di volte.
Come già successe lo scorso Gennaio, quando decidemmo di far accendere “prepotentemente” i riflettori sulla questione e, debbo dire con orgoglio che ci riuscimmo, il CODS non avrà il supporto delle amministratrici degli altri Gruppi che promuovono l’istanza, fermo restando che i membri dei diversi movimenti sono quasi tutte iscritte a tutti i gruppi residenti per materia su Facebook, la mia suggestione di organizzare insieme il presidio non é stata accolta ed anzi, ad onor del vero, va detto che non ha ricevuto alcuna risposta.
Chi guida gruppi/comitati/movimenti ha il sacrosanto diritto di indirizzare le proprie attività, scegliendo le vie che strategicamente ritiene più opportune. Il CODS ha sempre privilegiato la linea dell’opportunità, nel rispetto dell’eterogeneità che é peraltro una delle caratteristiche di questi gruppi che si formano prevalentemente a seguito di un bisogno, di un’idea, di un desiderio, di una lotta comune e condivisa, senza che ci sia alcuna influenza esterna più o meno predominante o che abbia colore politico.
E, con questa logica, compio sempre quelle scelte partecipative per le mie iscritte, che abbiano carattere trasversale e siano mirate alle istanze che il CODS promuove“
Ringraziamo Orietta e vi chiediamo, fin da ora, parteciperete? Fatecelo sapere nell’apposita sezione ‘commenti’ del sito.
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Vedo in questo sito dai commenti che non tutti sono bolliti lo faranno un po’ di tempo ancora e tutti avremo digerito la fornero.non ci resta altro che augurarci di vedere passare molti cadaveri di politici che hanno deciso di massacrare la generazione anni sessanta.votare non serve.
Rondolino, spin doctor di Renzi affermava: ” Non devi parlare a chi ti vota perchè questi ti voteranno lo stesso. Bisogna disgustare chi non ti voterebbe mai e convincerli che andare a votare non serve”. Il ragionamento non fa una piega e i politici tutti, fanno a gara per disgustare gli elettori. Chi va a votare ormai è solo chi sa già che dalla politica otterrà qualcosa sicuramente. Anche se andassero a votare solo tre persone, due a dx e una a sx il risultato sarebbe di 66% e 33% e su quella percentuale saranno assegnati tutti seggi di camera e senato. Chi non ha votato ha delegato 2 persone a decidere su 60 milioni di cittadini. In pratica una dittatura di due persone. Lei caro Bruno non ha capito nulla.
Il risultato dell incontro è fare un cronoprogramma di incontri nei quali decideranno quando programmare nuovi incontri .
Ridateci l’ opportunità’ di scegliere, pur accettando una forte penalizzazione. E’ un diritto che ci è stato tolto, era un opzione e si poteva scegliere, non era un obbligo e peraltro, ragionando a lungo termine, porterebbe a dei guadagni per le casse dello stato.
Buongiorno, d’accordo con la flessibiltà in uscita come Opzione Donna ma ricordiamoci dei piu’ deboli di chi ha lavorato 40 anni ed ha invece 25 30 anni di contributi per carriere discontinue non per colpa Sua. Quindi basta quote 100 101 103 oppure 41 ma bisogna riformare tutta la previdenza partendo dai piu’ deboli non di chi ha avuto la fortuna di lavorare continuamente. Flessibilità pensionabile in uscita per tutti dai 63 64 anni anche con 25 o 30 anni di contributi con eventuali piccole penalizzazioni in base all’età di uscita, questa è giustizia e democrazia non si può prescindere da cio’.
Quote, donne, uomini = tutto sbagliato e incostituzionale. Il sistema deve essere facoltativo e per tutti soprattutto per i non occupabili. Ma chi ci pensa ai poveri?
Hai ragione Brillo, per i disoccupati over 60 devono dare l’opportunità di andare in pensione con ciò che hanno versato, é immorale non farlo!
Nessuna riforma i coglioni sanno fare solo tavoli hanno tolto il lavoro ai falegnami.sono decenni che fanno tavoli con zero risultati.italia grande paese si ma di coglioni.
Grande Bruno!
Con Landini che parla da politico?non ha fatto nulla per le pensioni solo perdere tempo.hahahaha.hahahaha.
Ma le donne non vivono più a lungo degli uomini?la riforma dovrebbe essere per tutti.
La riforma non ci sarà per nessuno Bruno- landini ha detto poco fa che il tavolo è stato totalmente inutile! Ora voglio vedere che fanno i nostri amati sindacati……niente di niente di niente…..ormai siamo abituati ed il Governo ci sguazza con questi nostri rappresentanti sindacali- Ah quei fratelli francesi, che lezioni di coraggio e di compattezza che ci danno!!!!!!!
Ma vààà…è una fregatura legalizzata a carico delle donne. È scandaloso che una donna, dopo quasi 40 anni di lavoro, debba andare in pensione lasciandone allo stato il 30%, mentre i nostri politici si accaparrano pensioni stratosferiche senza versare neanche un quarto dei contributi necessari.
Anch’io sono una delle tante donne fregate x le restrizioni che hanno messo nel 2023 su opzione donna speriamo che venga ripristinata perché è un diritto che peraltro viene penalizzato quindi non vedo cosa ci dovrebbero rimettere. Continuiamo a lottare per avere i nostri diritti!!! 🍀🍀🤞🤞
Anch’io ho votato Meloni e ora mi sento tradita nei miei diritti principali.
“Opzione donna” era già penalizzante dal punto di vista economico.
Ora con la questione dei figli è diventata discriminante e poi i 3 paletti inseriti l’hanno praticamente cancellata.
Mi auguro che possa essere riattivata con gli originali requisiti o quantomeno vengano ABOLITI I TRE PALETTI INTRODOTTI.
Infatti questi ultimi hanno praticamente abolito “Opzione donna”.
I fondi si possono anche trovare se c’è la volontà di farlo.
Spero che la Presidente del
Consiglio Meloni riesca a trovare una ragionevole, e veloce soluzione che accontenti le donne, sempre più oberate da impegni familiari ( si pensi ai figli e ai genitori molto anziani da accudire).
Cordiali saluti e tante grazie per l’attenzione.
Perché non andare in pensione a 64 anni e 20 di contributi per tutti e dare lavoro ai giovani invece di fare tani pensionamenti ne basta 1 per tutti altrimenti quando lavorano i giovani io ho 65 anni e 24 di contributi quanto devo aspettare ancora
Sono Caterina ho 3 lavori , mi alzo alle 4 del mattino vado a fare le pulizie poi parto e vado al mercato e finito il mercato vado a fare la cameriera fino sera ,ritorno sfinita.
Rientravo in opzione donna e non vedevo l’ora x non ammalarmi ,e cosa fa’ chi ho votato??? ?????? Da tenere presente che i soldi non li spendo in capricci ma li do ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE!!!
Oltre ad opzione donna, chiederei al governo Meloni e ai sindacati tutti, di pensare anche a noi uomini e quindi di prevedere una forma di pensione anticipata per tutti uomini e donne a 62 anni di età, 20 anni di contributi e senza penaluzzaziine. Eliminare, quindi il terno a lotto delle quote 100 102 103 che sono discriminatorie in quanto non tutti, uomini e donne, riescono a raggiungere 38 o 41 anni di servizio
Quota 41 è una presa per il c….,chi al giorno d’oggi riesce a raggiungere 41 anni,io ho iniziato lavorare a 23 anni è mi è molto difficile, figuriamoci chi ha iniziato più tardi, bisogna ripristinare la pensione con 35,anni di contributi,come la percepisce tanta gente a cui noi la stiamo pagando
L’opzione Donna è solo per chi se lo può permettere.,nessuno dice veramente dove sta la fregatura .30%in meno rispetto una pensione a con 41 anni e 10 mesi .
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Soy Giorgia, soy una mujer (sono una donna). Sei una donna che ha impedito, stravolgendo una legge già in sè pessima, a migliaia di donne in situazioni di difficoltà di accedere alla pensione, ad un tozzo di pane. Una bella pugnalata alle spalle. Brava Giorgia. Nonostante la tua presenza ossessionante sui mezzi televisivi, molti stanno imparando a conoscerti. Ma tu giustamente hai bisogno di soldini per le armi da inviare in Ucraina e compiacere, così, i padroni americani… Da qualche parte li devi pur prendere. Mai però dai tuoi amici benestanti. Bravissima Giorgia.
Io sono proprio curiosa di sentire cosa proporra’ al tavolo con i sindacati il governo. Ho paura che si limiteranno ad ascoltare, cose dette e ridette in modo unitario da tempo. Per prendere tempo, perche’ la riforma pensioni e’ obiettivo di legislatura. Una forma di pensionamento anticipato per le donne e’ necessario. Come necessario e’ cominciare a lavorarci seriamente. Il problema e’ la tempistica, perche’ chi faceva conto su OD non puo’ piu’ aspettare…
Il ripristino di opzione donna con i requisiti dell’anno scorso la vedo francamente dura. Secondo me se prorogheranno le attuali opzioni in scadenza sarà già tanto.. ma ho dei dubbi al riguardo.
L’importante è che non tocchino la legge Fornero per evitare ulteriori danni; mai avrei pensato di scriverlo…
Opzione Donna 2023 :
IL primo Trimestre ha avuto una uscita di solo 151 Donne ,ma non è dato sapere quante di queste siano Nuove (Fortunatissime 🙌 perché Cargiver , Invalide al 75%, Licenziate 🤨) e quante coloro che avevano già il Diritto Cristallizzato e hanno scelto solo ora di avvalersene , le quali, quest ‘Ultime potrebbero essere anche una buona fetta !
Comunque tra poco avremo i dati del 2° Trimestre 2023 .
Arriveremo a 300 ?
Complimenti a chi ha Partorito una Misura chiamandola ancora “Opzione Donna ”
Potevano chiamarla
“Canna del Gas per 4 Disperate ” !
… Vorrei tra l’altro far notare che nell’attuale OD esiste una discriminazione in merito alle licenziate, perché prende in considerazione solamemte quelle peovenienti da aziende con tavoli di crisi… Tali aziende hanno dimensioni medio grandi, quindi discrimina tutte quelle delle altre aziende…anche per giusta causa perché magari sono mesi e mesi che non percepisci lo stipendio.
Detto ciò rivendio il ripristono di OD come era prima su cui molte donne contano per poter seguire i propri familiari, senza che questi debbano essere per forza invalidi.. Genitori di 88 anni magari hanno patologie che non vengono ritenute gravi,..ma vanno comunque seguiti
A me piace anche la proposta del Presidente dell’Inps Pasquale Tridico..uscita a 63 anni con il solo contributivo..al raggiungimento dei 67 anni dare il resto che ci spetta
E’ certo che non si farà nulla x O.D. Probabile che il Governo si aspettasse di dover pagare il TFS (giustamente) e non vogliono finanziarla come era prima. Non volevano toglierla del tutto x ovvi motivi ma comunque è come se l’avessero tolta.
E’ certo che non si farà nulla x O.D. Probabile che il Governo si aspettassero di dover pagare il TFS (giustamente) e non vogliono finanziarla come era prima. Non volevano toglierla del tutto x ovvi motivi ma comunque è come se l’avessero tolta. Giusto continuare a lottare ma oramai in alto sono diventati sordi alle richieste.
Io rimango del parere che una donna quando ha 60-62 anni dovrebbe avere la possibilità di andare in pensione con qualsiasi somma contributi versati.
Buongiorno credi sia necessario che raggiunti 60 anni di età avere la possibilità di scegliere se lasciare il posto di lavoro o continuare. Io ho 59 anni di età, sono un dipendente pubblico con quasi 33 anni di contributi e sinceramente credo che meglio di me potrebbe lavorare un giovane. Se si hanno dubbi su rapporti tra lavoratori e pensionati basta garantire il turnover 1a1..non come per anni è stato bloccato. Garantire il lavoro è garantire il sistema, il futuro.
Io non usufruirò mai di OD, troppo penalizzante, poi sono per la parità di diritti e doveri uomo-donna.
Tuttavia sto con le donne che lottano, perché non rubano niente a nessuno e si sono pagate tutti i contributi relativi.
Piuttosto chi ci governa cominci a ridimensionare almeno le pensioni più alte non coperte dai corrispondenti contributi (così giusto per dare un segno …)
e se proprio volessero esagerare, potrebbero rivedere tutte quelle sopra una certa soglia (così giusto per non fare discriminazioni …)
Adesso basta..i politici si devono abbassare i loro stipendi e vitalizi milionari, e togliere assolutamente la legge che permette a gli eredi di percepire la pensione d’oro del defunto, allora si che ci saranno i soldi x andare tutti dignitosamente in pensione, no che io con 40anni non ci riesco e voi dopo 5anni avete una pensione più di quattro mila euro…siete vergognosi…
Landini : ” questo è solo l’inizio !”
Ahahahah ahahahah ahahahah
Chissà quanti mesi o anni dovremo aspettare…per vedere la continuazione di questo inizio …
Dopo tante chiacchiere voglio vedere domani Landini cosa dirà alla Ministra Calderone, quando dirà le solite cose tipo….si farà la riforma entro la legislatura….. non ci sono risorse…. valuteremo….diremo ….etc etc- io lo so cosa diranno i tre della triplice….. abbiamo chiesto…..abbiamo ascoltato…..abbiamo richiesto risposte sulla nostra piattaforma- questo è lo stato dell’arte…. scommettiamo? E in migliaia di ingenui ….. a credere ad entrambe le parti- ma che speranze abbiamo…..zero cosmico!!!!!
Se questo è l’inizio …A quando la continuazione ? Tra alcuni mesi ? Secondo me l’anno prossimo …
Quota 41 non è così facile da raggiungere a 62 anni con i tempi che corrono; occorrono ASSOLUTAMENTE altre finestre di uscita, come per es. OD (in versione originaria, ovviamente!)…
Le studiano bene per non farci andare, li sono i migliori.
Chi ha 41 anni di contributi non può andare perché non ha 62 anni, chi non c’è li ha ha più di 62 anni, risultato sempre fregati siamo!
Ma cosa volete andate in pensione un anno prima degli uomini. Basta quota 41 per tutti
No, mi dispiace, ma quota 41 non è così facilmente raggiungibile con i tempi che corrono…occorrono ASSOLUTAMENTE altre finestre, come OD (originaria, ovviamente), per es., che, tra l’altro, penalizza tantissimo chi la utilizza…
Vogliamo la libertà di scegliere di andare in Pensione se lei vuole lavorare fino alla morte faccia pure le auguro di riuscire. Vogliamo finalmente dopo anni di lavoro avere i nostri diritti ed è un sacrosanto dovere ridarcelo ciansito dalla Costituzione italiana. Les sembrano pochi 35 anni di duro lavoro tra famiglia figli e genitori anziani e disabili. Non si illuda quota 41 non la faranno MAI MANCANO I SOLDI PER NOI MA PER LORO CI SONO. BUON LAVORO A LEI
Ci sono donne di 58/60 anni, che hanno fatto lavori non sempre continuativi, dovendo gestire anche famiglia, figli e genitori anziani, a quest’età bisogna anche considerare i nipoti per permettere ai propri figli di lavorare, non tutti si possono permettere di dedicare il proprio stipendio ai nidi o alle tate. É un dato di fatto che le donne degli anni ’60 non sempre hanno potuto, per i motivi sopra elencati, avere carriere lavorative sempre costanti, difficile riuscire a raggiungere 41 anni + 10 mesi (attuale legge) Opzione Donna é sempre stata una scelta, accettata nonostante le decurtazioni ed il calcolo sul contributivo. Tutti i governi da 18 anni l’avevano sempre prorogata. Non ci aspettavamo una cattiveria del genere proprio dalla prima donna al governo, é stata inaccettabile la snaturazione di OD di modo da renderla inaccessibile. Il governo ha il dovere di lasciare alle donne di poter scegliere, alla soglia dei 60 anni, se poter andare in pensione, le donne sono il welfare dell’Italia, parliamo di donne comuni, non manager o con incarichi di rilievo, donne con stipendi “normali”, che hanno fatto grandi sacrifici per poter raggiungere 35 anni di contributi. La proroga con i vecchi requisiti 2021 é dovuta, se poi alla fine di questa legislatura si troverà una forma pensionistica adeguata e si auspica strutturale, per le donne, ben venga, ma stiamo parlando dell’attesa di 5 anni. Queste donne, che oggi rivogliono la vera OD, non hanno la forza fisica e mentale di aspettare altri 5 anni. Opzione Donna deve essere ripristinata in versione originale al piu presto, sono mesi che questo governo tergiversa e ci lascia in un attesa snervante. Questo non é un governo per le donne!
Dobbiamo pretendere che ci venga restituito un nostro diritto che costa a noi più de
30 % …indecente e inaccettabile soprattutto da parte di una donna
Dopo 35anni di lavoro ci dovrebbero sottrarre anche il 30/per cento che vergogna !!! Quando fino agli anni 90 andavano tutti in pensione con 35 anni.maledetti stronzi
La sig.ra Meloni non può far finta di non sentire le donne, prima le promesse e adesso che l’abbiamo votata ci ha girato le spalle.
I soldi li può trovare riducendo i loro maxi stipendi.
Noi donne che lavoriamo, curiamo la famiglia e seguiamo anche i nostri genitori anziani, perché non abbiamo più diritto di andare in pensione con opzione donna?
Se fino all’anno scorso era un nostro diritto, perché da quest’anno ci è stato tolto?
Perché non si tolgono le loro pensioni?
Non ha parole x commentare la meloni, prima si presenta come la spalla delle donne e poi ci ci pianta un coltello..io mi alzo alle 5 del mattino con i miei figli x andare a lavorare guadagnare una misera e dopo 35 anni vedere la mia vita che se ne và,ho 62 anni e lo sanno tutti che le donne non hanno contribuiti continui xké ci occupiamo della famiglia in primis .. è un’ingiustizia questa opzione donna com’è adesso
Basta con questa opzione donna. Riguarda poche persone. Parliamo di tutti
Signor Marco guardi che questo Governo aveva promesso in campagna elettorale opzione donna ma poi l’ha resa inaccessibile con paletti insormontabili e oltre a questo AVEVA PROMESSO OPZIONE UOMO con gli stessi criteri per l’uscita anche agli uomini. L’HA VISTA LEI? IO NO E NON SI VEDRÀ NEMMEMO QUOTA 41 PERCHÉ STANNO FACENDO MARCIA INDIETRO HANNO LA CODA DI PAGLIA. È SOLO L’INIZIO
20.000 donne sono poche persone?? Quindi non ci interessiamo della prepotenza che sta usando il governo verso le donne, cui ha promesso e assicurato e poi ha tolto tutto e ora continua a rinviare??
Appunto, se sono poche allora che mantengano la parola data in campagna elettorale!
Si parla di tutti e di ognuno, non è che si può asfaltare qualcuna perché sono poche.
Il 26 giugno saremo in via Flavia per supportare le OOSS (come ci avevano invitato a fare e com’è giusto che sia) e per ricordare alla Ministra Calderone che si era sbilanciata a favore di Opzione Donna e che 20000 donne ne stanno ancora aspettando il ripristino.
#rimediaresidevesipuò
Non dobbiamo farci sfuggire questa occasione per far sentire la nostra voce, andiamo unite per rimarcare ancora una volta l’ingiustizia perpetrata nei confronti delle donne che, dopo 18 anni, si sono viste negare l’unica forma di pensione anticipata a loro destinata. E continuano a chiamarla proroga ma che in realtà non ha nulla a che fare con l’opzione donna che tutte conosciamo.
Così come mesi fa, anche il 26 giugno faremo sentire la nostra voce, la voce di tutte le Donne, alle quali è stato tecnicamente negato l’accesso ad Opzione Donna
#opzionedonnanessunaesclusa
#opzionedonnarequisiti2021
#rimediaresidevesipuo’
#ilCODSnonsiarrende
giusto, aggiungo, accesso comunque meno oneroso per l’Istituto, dato che l’importo della pensione è decurtato del 25 – 30% per l’intero periodo pensionabile.
Paola una di noi
20mila donne in attesa che ci restituiscano la nostra dignità e la nostra vita
Noi non molliamo ❤
Noi continueremo a farci sentire in ogni occasione che si possa presentare. Non possiamo mollare, ci hanno tolto l’unica possibilità per andare in pensione prima, con meno anni di contributi. La così più grave è la presa per ifondelli visto che di fatto Opzione Donna non esiste più, è stata snaturata
Dobbiamo pretendere che ci venga restituito un nostro diritto che costa a noi più de
30 % …indecente e inaccettabile soprattutto da parte di una donna
Grazie di vero cuore, Erica, per la costante attenzione che dedichi a Opzione Donna e grazie infinite a Orietta per il tuo sostegno incondizionato.
Vorrei ringraziare anche le Amiche che saranno presenti a Roma il 26 per rappresentare tutte noi che quest’anno abbiamo assistito allo stravolgimento nei nostri programmi di vita.
Auspico che la nostra compostezza, tenacia e resilienza possano portare a un dignitoso ripristino delle condizioni in essere ante legge di bilancio 2022.
Non chiediamo altro, ricordando che Opzione Donna è sempre stata una libera scelta, così come insito nella parola stessa “opzione”.
Ci è stata tolta la libertà di esercitare questa opzione, poiché l’ultima finanziaria, pur sostenendo di aver prorogato la misura, ne ha stravolto il significato, condizionandone l’accesso a un numero di donne talmente esiguo da trasformare l’opzione in discriminazione.
A qualcuno non piace/non piaceva Opzione Donna… Nessun problema. L’importante è riportarla a ciò che era, poi starà a noi donne avvalerci o meno di questa libera scelta.
Non bisogna mollare mai…. è importante fare sentire la nostra voce…. OPZIONE DONNA ci è stata derubata…noi non molliamo
La Ministra ha nell’incontro di lunedì l’occasione per fornire risposte, si spera positive, sul ripristino di OD come da lei promesso ormai mesi fa. Il presidio organizzato dal Cods, serve a sollecitare tali risposte e a tenere alta l’attenzione sul problema, le donne presenti saranno la voce di tutte le donne che ormai da mesi attendono di sapere le intenzioni di questo governo.
La Ministra ha in questo incontro l’occasione di dare finalmente risposte definitive e ci auguriamo positive rispetto al ripristino di OD, come si è impegnata a fare quindi ne va della sua credibilità. Il presidio organizzato dal Cods ha il preciso scopo di sollecitare queste risposte e tenere alta l’attenzione sul problema, con la serietà e la compostezza che da sempre lo contraddistingue, rappresentando con esso la voce delle donne