Da giorni si é tornati a parlare di pace contributiva, perché nella recente legge bilancio 2024 si introduce una nuova opportunità di rinsaldare la propria posizione previdenziale, come si legge da Fisco e Tasse:
“Nello specifico, l’art 1 commi 126-.130 della legge 213 2023 prevede la possibilità temporanea, per il biennio 2024-2025 ,di riscattare, in tutto o in parte, i periodi non coperti da contribuzione fino a un massimo di cinque anni parificandoli a periodi di lavoro, versando il dovuto a rate mensili in un massimo di 12 anni senza interessi“
Come specifica il portale il diritto può essere esercitato: “dai lavoratori pubblici e privati, iscritti alle gestioni INPS dipendenti o autonomi o alle forme sostitutive (Fondi speciali come fondo telefonici, il fondo elettrici, il fondo trasporti, il Fondo Dirigenti d’Azienda ex Inpdai; Fondo Volo;fondo di Previdenza dello Spettacolo, ecc), che abbiano iniziato a versare a partire dal 1 gennaio 1996, quindi soggetti al calcolo della pensione con metodo interamente contributivo, ciò comporta l’esclusione di quanti hanno iniziato a versare prima di quella data“.
Questo chiaramente ha sollevato molte polemiche nei nostri lettori che la reputano un’ingiustizia ai danni dei lavoratori più anziani, uno di questi, Mauro, ci ha segnalato la petizione su change.org lanciata il 27 ottobre 2023 dal Signor Davide che apre una raccolta firme proprio per chiedere al Governo di ampliare i termini della pace contributiva anche prima del 1996. Di seguito riportiamo i contenuti, affinché gli interessati possano poi decidere se firmare la petizione:
Petizione su chance.org, ampliamento pace contributiva ante 1996
“Si chiede l’ampliamento della platea di lavoratori che possono aderire alla “pace contributiva”, ovvero anche a quelli che non hanno tutti i contributi lavorativi ai fini pensionistici prima del 1996, e che ricadono nel sistema retributivo e misto.
Nel triennio ’19/’21 vi è stata la prima “edizione” della pace contributiva in via sperimentale, dove hanno potuto aderire solo i lavoratori che avevano contributi pensionistici accreditati solamente dopo il 1996 e che quindi erano nel sistema previdenziale contributivo, escludendo di fatto tutti quei lavoratori che avevano contributi prima del 1996, creando così una diseguaglianza socio-lavorativa ai fini pensionistici.
Con un nuovo disegno di legge in programma, pare che nel biennio ’24/’25 debba essere riproposta la suddetta pace contributiva, ma sempre con le porte chiuse ai lavoratori più anziani.
Lavoratori più anziani che, a fronte di una carriera lavorativa più lunga alle spalle, vantano di un maggiore potere economico, e che quindi possono meglio sopportare oneri finanziari per un’eventuale sottoscrizione della stessa e portare liquidità immediata nelle casse dell’Inps e dello Stato.
Si chiede quindi una maggiore parità anagrafica, sociale e lavorativa per l’adesione alla pace contributiva, di modo che tutti i lavoratori (anche gli ante 1996) possano coprire i vari buchi di contribuzione pensionistici che, per svariati motivi, non siano stati coperti nelle proprie carriere lavorative.
Si propone anche l‘eventualità di poter colmare tali buchi col sistema contributivo o figurativo se non applicabile quello retributivo.
Di fronte alle problematiche importanti del sistema pensionistico italiano, credo che questa possa essere un’ottima soluzione per una buona parte di lavoratori che vogliano aderirvi e anche una valida idea istituzionale, indipendentemente dai colori politici.
Confido parecchio quantomeno in una presa visione di queste mie parole da parte dei diretti interessati, Graditissima la condivisione“
Dalla vostra aderireste, se vi fosse data la possibilità, alla pace contributiva ante 1996? ritenete la petizione meritevole, sopra il link per poter firmare. Ad oggi purtroppo pochi hanno aderito, forse per mancanza di conoscenza, alla petizione di cui sopra, solo 500 persone hanno firmato, ci pare un numero effettivamwente basso considerando quanti ci hanno sollevato la questione. Chissa che con la nostra condivisione del link relativo alla petizione, le firme possano aumentare se davvero la richiesta é consona ai desiderata dei lavoratori.
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Per favore firmate questa petizione per il riscatto dei periodi ante 96.
È una norma assurda e ingiusta quella in vigore . Chiedete anche ad altri di firmare.
Se raggiungiamo un numero consistente di firme possiamo farci sentire.
Io mi sto dando da fare
Se NON aveva presentato domanda volontari a suo tempo niente da fare. Sono le regole italiane, ciò che ha versato finisce nella fiscalità generale. Unica cosa, se ne ha bisogno può prendere l’assegno sociale, ma deve sottostare ad aver un reddito basso se è sola o se ha il coniuge non si devono superare circa 1000€ mensili netti
Chi aveva contributi ante 95,se faceva domanda per i volontari, sufficienti 15. Anche se non li ha versati può versarli adesso. Il diritto è conquistato nella domanda per i volontari. Veda bene la sua posizione.
Come faccio a verificare se ho fatto richiesta? E passato tanto tempo
Se aveva fatto la domanda per versare i volontari ne bastano due, ma deve dimostrare di aver presentato domanda a suo tempo quando erano sufficienti 15 anni. Se l’aveva presentata non molli, altrimenti….
No purtroppo no, ma secondo me sarebbe giusto poter prendere anche una pensioncina anche a 71 anni al pari di chi ha iniziato dopo il 95 invece si perde tutto…..buona giornata a tutti!
Sì, Signora Nancy, s’informi bene, non molli.
Grazie della vicinanza, mi sono informata ma purtroppo dovrei pagare 7 anni….cosa impossibile! I 15 anni sono rimasti solo per i pochi fortunati salvati dalle deroghe amato! Chi ha contributi ante 95 deve arrivare ai 20 anni . Per avere la pensione con pochi anni i contributi devono essere versati tutti dopo il 95…..
Ciao a tutti , vorrei dire che anche la pensione con 5 anni di contributi dovrebbe essere permessa anche a chi ha contributi ante 96…..io ho 13 anni e non potrò prendere nessuna pensione!!!!
Se lei aveva fatto domanda per i volontari, anche se non ha pagato i due anni che le mancano ai 15, potrà ancora pagarli e poi in pensione a 67 anni. (così dovrebbe essere, s’ informi bene)
Magari sistemare le posizioni dei lavoratori più vecchi ed anche dei ne figli
Magari.Fac59
Approvo la pace contributiva per gli inscritti ante 1996
Voglio riscattare I contributi inps sia prima che dopo il 1996
Quelli come me che hanno studiato senza nessun contributo da parte dello stato, senza nessuna prospettiva, con il solo onere di mantenere quelli della precedente generazione elargendo pensioni faraoniche adesso per noi c’è solo il ruolo di lavorare perennemente mantenendo ancora le generazioni privilegiate. Adesso si apre la possibilità di potere ottenere una pace contributiva ma ci si accorge che per noi anziani non è possibile. Perché rientriamo nel sistema misto. Grazie Governanti grazie di cuore per il trattamento a noi riservato.
E’ costituzionalmente corretto dividere il mondo delle pensioni al 31/12/1995 chi prima e chi dopo ANCHE SOLO PER UN GIORNO, una settimana, UN MESE, UN ANNO a volte solo FIGURATIVO?
Non potrebbe essere piu corretto anche solo dire che una persona puo scegliere in che sistema stare e di quel sistema goderne le regole a prescindere dall’anno? e quindi poter avere la pace contributiva…
Perche anche questo e’ un obbligo??
Attenzione che questa regola divisiva di due mondi e’ stata creata dopo alla stessa data di inizio effettivo del lavoro e quindi la persona non ha potuto nuovamente scegliere….
Qualcuno potrebbe dire … non riscattate i figurativi… e quindi … altra disuguaglianza. Oppure si potrebbe dire ..cancella il giorno nel mondo che ti penalizza … L’inps non lo permette!!!
..Sempre nella tematica di uguaglianza in un sistema altamente iniquo come quello pensionistico perche non dare la possibilità a TUTTI di poter riscattare anche il diploma. Perche un periodo di scuola nel quale sie’ imparato un mestiere o che ha permesso di svolgere poi lo stesso a beneficio molte volte della collettività non puo essere considerato come l’apprendistato e recuperarlo versandone i contributi? Come per la pace fiscale, per gli ante 1996, il metodo non potrebbe essere l’obbligo di scelta del contributivo ? Potrebbe essere una buona opportunità oltre che un buon compromesso visto l’inasprimento dell’età pensionabile.
https://www.change.org/p/introdurre-riscatto-anni-di-studio-per-diploma-maturit%C3%A0-a-come-per-la-laurea-universit%C3%A0.
Oggi l’unico sistema che esiste per sanare alcuni anni e’ la rendita vitalizia ma viene rishiesto molte volte l’impossibile: dimostrare la data certa di un rapporto che ha piu di 30 anni e che non dipendeva solo dal lavoratore oppure non essere il titolare di quella partita iva (ma se una persona non aveva i soldi a suo tempo). L’inps per queste pratiche non ritiene neppure sufficiente il cedolino paga (per i fortunati che lo hanno o riescono a reprirlo).
Purtroppo non c’e’ nessuno volontà , ne politica ne dell’apparato uffici statali di trovare soluzioni che non cambiando un sistema sotto la lente UE passerebbero creando un attenuazione. Pensiamo ad un giovane o meno giovane diplomato con aspettativa di pensione 67-70 anni che puo poter programmare di riscattare il diploma (anche solo con piccole rate pluriennali) significherebbe per lo stesso una prospettiva di pensione a 62- 65 anni….
Inoltre non sono un matematico ma mi chiedo:
se una persona puo accedere alla pensione con 67 anni e 20 di contributi perche non lo potrebbe fare con 60/62 anni e 35 di contributi nel sistema contributivo?
Mi sono diplomato al serale lavorando.. magari ne tenessero conto !
Che poi oggi a 61 anni ho quasi 42 anni di contributi, per cui tenessero conto degl’ anni scolastici fatti contemporaneamente lavorando, dovrei andare come minimo con la pensione Fornero, pero’ con la retribuzione della pensione di anzianita’, cioe’ 43 e 1 mese, piu’ 5 anni di scuola serale !
Caro Alessandro ti rispondo alla tua ultima domanda sul perchè si con 67 e 20 anni e no a 60-62 e 35; perchè a 60-62 anni la pensione non vogliono dartela salvo requisiti fornero; tutto qui; per loro a quell’età esistono solo alcune situazioni: a 60 anni ti attivano la RITA se sei disoccupato da oltre 2 anni ma non ti danno nulla; oppure a 62 ti attivano la RITA normalmente ma comunque non ti danno nulla, ti mangi quella integrativa; saluti a te e ai gestori del sito
segnalo un’altra petizione importante su chance.org
https://www.change.org/p/riscatto-dei-periodi-di-formazione-professionale-al-fine-pensionistico
in molti paesi dell’Unione europea come la Germania, la Francia, anche il Lussemburgo, i corsi professionali, anche quelli svolti al di fuori del proprio stato, a patto che siano appartenenti alla UE, vengono assimilati nel calcolo dell’intera vita lavorativa in maniera automatica. Non possiamo accettare che si parli di Unione Europa solamente quando è conveniente ad una parte.
In parole povere c’è la legge ma manca il decreto attuativo, da leggere con attenzione.
Ringrazio di cuore Mauro per averci dato la preziosa informazione sulla petizione di Change, oltre alla Redazione di Pensionepertutti per aver dato rilievo a questa “assurda disuguaglianza socio-lavorativa”.
Ho raggiunto il mio 42esimo anno lavorativo ma avendo tre anni di buco contributivo, purtroppo vedo allontanarsi il traguardo di anno in anno, con il terrore che la normativa venga oltremodo inasprita.
Ritengo di aver abbondantemente dato il mio contributo e auspico che questa ingiusta norma venga subito corretta.
Infine GRAZIE a Davide Prina per aver pensato di avviare questa petizione, che invito tutti a firmare e a far girare.
42anni? Dalle mie parti si dice: ti sei mangiato l’asino e te ne penti per la coda?
c’è una spiegazione molto logica a questa esclusione e te la spiego con un esempio: sui contributivi puri siamo a circa 30 anni di contributi e la pensione è veramente distante; tentano di fregarli e gli chiedono tanti soldi; sui misti , secondo me, hanno fatto un calcolo: se l’applicassero quanti riuscirebbero ad andare in pensione? una marea; credi che non sappiano quanta gente ha buchi contributivi? una marea; siccome non vogliono che la gente vada in pensione prima dei requisiti fornero ecco l’esclusione; questa è la mia spiegazione; spero di sbagliarmi; saluti a te e ai gestori del sito
E’ chiaro che la ragione è quella e solo quella … ciò non toglie che sia ingiusto, ovviamente. Quello che potrebbero fare, senza aprire voragini nel sistema previdenziale, è concedere la possibilità di colmare “buchi” di minima entità (a titolo di mero esempio: inferiori a 6 mesi) in modo da poter rimediare almeno ai casi più eclatanti.
Grazie mille Erica Venditti per la condivisione e il preciso articolo!!