Anche oggi 30 novembre 2018 continua il dibattito sulle pensioni, con le ultime novità che riguardano le possibili penalizzazioni per chi uscirà dal mondo del lavoro grazie alla quota 100. Il dibattito tra Governo e Unione Europea continua ed il prossimo 19 dicembre partirà da parte dell’Europa la procedura di infrazione a carico del nostro paese.
Salvini sta provando a trattare, ma resta fisso il fatto che le modifiche alla legge Fornero resteranno in manovra, anche se le penalizzazioni per uscire con quota 100 potranno arrivare anche al 22% secondo un recente studio del Corriere della Sera. Vediamo le ultime novità di oggi di seguito.
Ultime novità Pensioni oggi 30 novembre, Salvini tratta con l’Europa
Il Vicepremier Matteo Salvini è intervenuto durante la trasmissione Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa, e ha lanciato segnali di apertura all’Europa, soprattutto sul rapporto fissato al 2,4% tra deficit e Pil. Il leader della Lega spiega: “Con l’Europa sono convinto che l’accordo lo troveremo, perché a noi non interessa litigare e neanche a Bruxelles interessa mandare i commissari e gli ispettori in giro per l’Italia”.
Poi prosegue: “Non è mica scritto nei dieci comandamenti della Bibbia che dobbiamo fare il 2,4 per cento. I tecnici sono a lavoro. Ci diranno che su quota 100 ci sono uno, due, tre miliardi in più, vorrà dire che li metteremo sugli investimenti”. Anche il Ministro Tria ribadisce la stessa linea: “Io sto portando la linea del governo che è quella di cercare una soluzione. La commissione ha sempre avuto una posizione di apertura e di certo nessuno vuole una procedura di infrazione”.
Pensioni ultime novità oggi 30 novembre: per quota 100 penalizzazioni pesanti
Chi vorrà andare in pensione anticipata tramite quota 100 nel 2019 percepirà un assegno nettamente più basso di quello previsto lasciando il lavoro con l’attuale legge. Questo è il sunto dello studio della CISL riportato sul numero odierno del Corriere della Sera. Secondo queste stime l’assegno sarà più basso da un minimo di circa il 16% a un massimo del 22,3% sull’assegno netto (sui lordi sarà ancora maggiore). Lo studio è stato eseguito per la CISL dall’esperto di previdenza Maurizio Benetti riferendosi ad una retribuzione di 1650 euro. In ogni caso: “Anche con stipendi più bassi o più alti le variazioni percentuali non sono significative” spiega l’esperto.
La quota 100 non convince il sindacato perchè si tratta di “Un canale di uscita riservato ai lavoratori “forti”, soprattutto uomini e dipendenti pubblici. I vantaggi di quota 100 in termini di anticipo dell’uscita iniziano per chi è entrato al lavoro intorno ai venti anni. Il massimo vantaggio rispetto alla pensione anticipata (5 anni e 3 mesi) lo ha chi è entrato al lavoro a 23–24 anni. Dai 24-25 anni il vantaggio va misurato rispetto alla pensione di vecchiaia dato che prima non si hanno i requisiti contributivi per la pensione anticipata. Il vantaggio è decrescente fino ad annullarsi per chi è entrato al lavoro a 28 anni“.
Oltre al danno la beffa!…ma chi andrà in pensione con un decurtamento oltre al 20%? Certo noi “mortali” del pubblico impiego con uno stipendio da fame non potremmo permettercelo! Quindi siamo stati traditi anche da questo governo che credevamo amico e dalla parte dei lavoratori e “costretti” a morirci sul lavoro fino a 67 anni! Vergogna Salvini-Di Maio! Tanto casino per niente e grazie per averci imbrogliato ulteriormente!
“Abolire” la legge Fornero, come mi sembra ricordare promesso, è diverso dal “superare” la legge Fornero, come ora dichiarato: se si “abolisse” veramente la legge Fornero, questa sparirebbe per tutti e tornerebbe in vigore la legislazione precedente che, a queste condizioni, non avrebbe avuto nessun taglio né paletto: io sono andato, prima della legge Fornero, nel 2007, normalmente in pensione a 58 e 35 con pensione circa (euro più euro meno) pari all’ultimo stipendio!
Cambiare tutto per non cambiare nulla! Stanno cucendo un vestito nuovo ma sotto sotto, con i 62 anni di età e 41 di versamenti nel 2021, la paventata riforma è uguale alla attuale disciplina, perché chi ha oggi 41 anni di contributi nel 2021 ne avrà 44!!!!! Meglio la Fornero !!!
Con quota 100 il requisito di chi ha 18 anni di contributi al 31/12/95 resta valido? La pensione viene calcolata col sistema retributivo fino al 31/12/2011?
Bettino stai trq che la tabella giusta fino a che non sarà legge non la publicherà nessuno, perchè tutti quelli che sono fuori dal governo soprattutto inps,Boeri, sindacati, giornali, e partiti di sinistra ,diranno e publicheranno quello che vorranno. Per fare informazione terroristica a cercare di scoraggiare gli aspiranti futuri pensionandi. Perchè non ti sembra strano che publicano solo chi va in pensione con 62 anni e accanto non mettono pure chi ne ha 63/64/65/66 anni di età 39/40/41/42 anni di contributi, come se tutti gli aspiranti futuri pensionandi hanno solamente 62 anni, per me gatta ci cova.
Agostino era forse questo? Mi perdoni se non sono riuscita ad approvare prima, nessuna censura, le spiego. Approvo solo io ed erano le 2:47 di venerdì sera, il weekend, tendo, se riesco a staccare la spina anch’io. Sabato ho solo scritto senza approvare nessun commento, mi perdoni ancora e sono certa potrà comprendere.
Sento in Tv una notizia: esperti hanno dichiarato che ormai si diviene anziani a 75 (settantacinque) anni; un sessantacinquenne di oggi avrebbe la vigoria fisica di un quarantaquattrenne di trenta anni fa… ormai la vita MEDIA è di 85 anni! Ma ho capito bene?
Posso sbagliare ma ricevo questa impressione: SE QUALCUNO NON VUOLE RESTITUIRE IN PENSIONE I SOLDI TRATTENUTI OGNI MESE, PER DECENNI, IL 33%, PER I CONTRIBUTI PENSIONISTICI, LO DICA CHIARAMENTE; ALTRIMENTI LA SI SMETTA DI”PRENDERE PER I FONDELLI”, POSSO SBAGLIARE MA QUESTA PRECISA IMPRESSIONE RICEVO, I LAVORATORI CHE PAGANO I CONTRIBUTI PER UNA PENSIONE CHE SEMBREREBBE NON SI VOGLIA MAI “SCUCIRE”.
SI DICA CHIARAMENTE, MI PAGATE I CONTRIBUTI MA LA PENSIONE NON VE LA DIAMO; BASTA, ALTRIMENTI CHI LAVORA IN NERO PROBABILMENTE, PENSERA’ DI AVER RAGIONE A FARLO!
E, ALTRA MIA IMPRESSIONE, POSSO SBAGLIARE MA LA RICEVO, E’ CHE, FORSE, QUALCUNO DOVREBBE VERGOGNARSI A DICHIARARE CERTE COSE, PERCHE’, PURTROPPO, VEDO SEMPRE PIU’ PERSONE SENZA CAPELLI O CON PARRUCCHE CHE FANNO LA CHEMIO!
E, POI, PERCHE’ INVITANO, SEMPRE GLI SCIENZIATI, ALLORA, GLI ULTRA SESSANTACINQUENNI, A FARE I VACCINI ANTI INFLUENZA PERCHE’, A TALE ETA’ CONSIDERATI A RISCHIO? COME POSSONO ESSERE A RISCHIO SE HANNO LA VIGORIA FISICA DI UN QUARANTAQUATTRENNE DI TRENTA ANNI FA?
BASTA PAGARE I CONTRIBUTI SE SI DEVE LAVORARE FINO ALLA MORTE SUL LAVORO!
La direzione è quella di disincentivare dall’uscita. Politicante diranno di aver rispettato il programma modificando la Fornero, ma di fatto mandando in pensione con quota 100 con un assegno da pezzenti. Rimarrò al lavoro fino alla fine con catetere e bastone, ma mi dovranno dare fino all’ultimo centesimo…..
Ma e una continua presa in giro
Meno male che si sono riempiti la bocca sostenendo che non ci sarebbero state penalizzazioni
Per non parlare di che fine faranno coloro che magari a 62 o 63 anni si.trovano disoccupati??
Solo continue promesse a vuoto
Vergogna
Il mio commento di risposta a Bettino è giusto ma Bettino faceva riferimento a chi ha entrambi i paletti verso l’alto e cioè 63-39 64-40 65-41 e quindi ha ragione pure lui.
Detto questo però è evidente dalla tabella, l’onerosa perdita per chi accetta il minimo ossia il 62/38, ben il 22,6% che tradotto in euro vuol dire che chi dovrebbe in pratica ricevere una pensione netta di 1200 euro con il massimo di contributi riceverà il 20% in meno:
1200 – 20% = 1200 – 240 = 960 euro. Credo sia un salasso che non tutti potranno permettersi.
SALVINI ? DI MAIO ? BRAMBILLA ? DURIGON ? GIORGETTI ? DAMIANO ? GRUBER ? FORNERO ? FLORIS ? CAZZOLA ? MONTI ? PALOMBELLI ? BRINDISI ?MERLINO ? MELONI ? CASTELLI ? MA INSOMMA A CHI DOBBIAMO CHIEDERE DI BLOCCARE L’AdV IMMEDIATAMENTE ( ENTRO IL 31 12 2018 ) ? NON E’ POSSIBILE CHE NON NE PARLI NESSUNO !!!!!!! QUESTA E’ LA PRIMA PIETRA , POI SI POTRA’ PARLARE DI RIFORMARE LE PENSIONI .
Il tabulato della CISL sulle penalizzazioni di quota 100 è parziale ed incompleto.
C’è gente che usufruirà di quota 100 con più di 62 anni di età abbinato a più di 38 anni di contributi.
Ritengo pertanto che se si vuole fornire una informazione completa si debbano simulare le penalizzazioni anche per queste situazioni.
Spero che qualcuno pubblichi tabelle più complete per poter meglio capire la convenienza di quota 100 .
Bettino
Sig. Bettino, credo di poterle affermare che le penalità non cambiano. Nella tabella si è fatto uso solo del paletto età. Se al contrario si fosse fatto uso del solo paletto contributi, quindi restando fermo il paletto contributi a 38 anni, ( 63-38 64-38 65-38 66-38 ) le penalità sarebbero uguali per il minor numero di contributi versati. Meno contributi versi meno prendi. Almeno la logica dice questo.