Pensioni cazzola, l'intervista in esclusiva

Pensioni ultime oggi 4 dicembre: Cazzola su dati OCSE e modifiche a legge Fornero

Le ultime novità di oggi 4 dicembre sulla Riforma delle Pensioni arrivano dopo il rapporto dell’OCSE sulle pensioni in Italia. Negli scorsi giorni abbiamo visto diversi commenti da parte dei sindacati, come l’intervista in esclusiva fatta a Ghiselli o la reazione dell’Anief. Oggi vediamo invece le parole sull’argomento rilasciate da Giuliano Cazzola, ex vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera ed  ex componente della Commissione di Vigilanza sui fondi pensione e del Nucleo di valutazione della spesa pensionistica.

Riforma Pensioni ultime novità oggi 4 dicembre: parla Cazzola

Sulla Riforma delle Pensioni nello spazio settimanale sul sussidiario.net, Giuliano Cazzola è tornato a parlare del rapporto OCSE sulle pensioni in cui veniva chiesto di “dare priorità all’aumento dell’effettiva età di ritiro e alla necessità di limitare i sussidi ai pensionamenti anticipati e di attuare adeguatamente il collegamento dell’età di ritiro alla speranza di vita”. Cazzola spiega che “Se si fa una mediata dell’età riguardante le principali tipologie, si scopre che da noi, l’obiettivo dei 67 anni è solo teorico se si considerano le pensioni nel suo insieme. Tuttavia coloro che sono costretti dalla loro storia lavorativa (soprattutto le lavoratrici) ad andare in quiescenza per vecchiaia, sono ormai prossimi a raggiungere quel requisito anche perché nel loro caso – alla faccia dell’equità – non è stato previsto – come per le pensioni anticipate – il congelamento, fino a tutto il 2026, dell’incremento automatico in rapporto alle dinamiche dell’attesa di vita. Ovviamente l’Ocse aveva ragione e soprattutto voleva raccomandare di non proseguire ulteriormente sulla strada della demolizione della riforma Fornero“.

Cazzola, ricorda poi che anche il Centro Studi di Itinerari previdenziali, presieduto da Alberto Brambilla, nel suo recente Sesto Rapporto sull’andamento della spesa pensionistica mette in evidenza i medesimi dati contenuti nel documento Ocse: Spesso i nostri concittadini si lamentano perché le età per andare in pensione sono più elevate che in passato e aumentano ogni due anni; i motivi sono essenzialmente due: aumenta la longevità dei pensionati e si deve mantenere il sistema in equilibrio per garantire a quelli che oggi con i loro contributi (giovani in testa) consentono il pagamento delle pensioni che quando verrà il loro turno il sistema funzionerà ancora e anche per loro ci saranno le pensioni. Senza legare l’età di pensione alla speranza di vita i rischi sono quelli che emergono dalle durate delle pensioni erogate molti anni fa e ancor oggi in pagamento; schiere di lavoratori mandati in quiescenza in età giovani in seguito a norme che tra il 1965 e il 1990 hanno permesso le baby pensioni nel pubblico impiego, i prepensionamenti, le pensioni di anzianità prima dei 50 anni e permissivi requisiti per ottenere le prestazioni di invalidità e inabilità. Ci vorranno ancora molti anni per ridurre queste anomalie che appesantiscono il bilancio del welfare”.

Riforma Pensioni ultime oggi: il Rapporto sull’andamento della spesa pensionistica  di Brambilla

Cazzola nel suo intervento cita poi un altro passaggio preso dal rapporto del centro Studi di Itinerari previdenziali, presieduto da Alberto Brambilla: “Solo come annotazione si consideri che oggi l’aspettativa di vita per uomini e donne a 65 anni di età è pari, rispettivamente, a 19 anni per i maschi (quindi 84 anni) e a 22 anni e 2 mesi per le donne (87 anni e 2 mesi). La durata media delle prestazioni erogate dal 1980 o prima è di circa 38 anni per il settore privato è di 41 anni per i maschi e 41,5 per le femmine per il settore pubblico. Considerando che ad oggi per un 65enne la durata media della prestazione pensionistica (valore attuale medio per maschi e femmine della prestazione diretta e di reversibilità) si può situare a circa 19 anni, abbiamo attualmente in pagamento 6.004.068 prestazioni Ivs che hanno una durata di 20 anni e più, pari al 35,6% circa del totale delle pensioni Ivs (16,8 milioni); quindi, anche se mascherato da pensione, molto più di un reddito di cittadinanza. Le donne, più longeve, fanno la parte del leone”.

Questa e la situazione pensionistica attuale, voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti qui di seguito e tornate a trovarci su pensionipertutti ogni giorno per avere tutte le ultime novità sulla Riforma delle Pensioni 2020!

9 commenti su “Pensioni ultime oggi 4 dicembre: Cazzola su dati OCSE e modifiche a legge Fornero

  1. In Germania la pensione anticipata è possibile con 63 anni di età e 35 di contributi. Di fatto una “Quota 98” Nei 35 di contributi vengono conteggiati anche 5 anni di università e 3 di superiori. Non valgono ai fini dell’importo ma solo ai fini dell’anzianità lavorativa. http://www.inas.ch/previdenza/previdenza-nel-mondo/germania/

    La nostra Quota 100 pervede una finestra aggiountiva di tre mesi per i lavoratori del settore privato e di sei mesi per quelli pubblici (gli insegnanti debbono comunque attendere la fine dell’anno scolastico). Quindi l’età minima media per i quotacentisti è di 62 anni e 5 mesi. Nella realtà, tutti coloro che hanno avuto accesso a Quota 100 hanno 101,102,103 e 104. La stragrande maggioranza (il 62% degli aventi diritto), ha più di 63 anni di età. https://www.inps.it/docallegatiNP/Mig/AllegatiNews/Quota_100_Numero_domande_presentate.pdf

    Ma di che stiamo parlando???

    1. Infatti è proprio come dici tu!
      Non si capisce quindi tutto questo astio contro quota 100 da parte di questi pseudo-economisti politicizzati, se non appunto una difesa corporativa del loro status di privilegio.
      A proposito, Cazzola è in pensione?

  2. Tutti questi bravi economisti non parlano mai di:
    1- Aspettativa di vita sana ( dopo i 60 il corpo comincia il declino) e di ciò ne parlano scienziati e dottori.
    2- Condizioni lavorative peggiorate in tutti i campi professionali nell’ultimo decennio ( incidenti mortali sul lavoro in aumento).
    Se sono davvero bravi diano indicazioni su nuovi contratti e vera tutela dei lavoratori. La gente è stufa di sentirli parlare e vuole uscire quanto prima dal lavoro. Q 100 è una risposta a questi signori che ignorano la realtà lavorativa e una via d’uscita ai lavoratori.

  3. MA DA CHI VENGONO FORNITE QUESTI DATI SULL’ ASPETTATIVA DI VITA CHE SI E’ INNALZATA?
    ED IN BASE A QUALI PARAMETRI ?
    O NON SI TIENE CONTO DI TUTTE QUEI LAVORATORI CHE PURTROPPO PER PROBLEMI DI SALUTE NON CI ARRIVANO ALLA PENSIONE? E SONO TANTISSIME, PER I FAMILIARI UNA GRANDE PERDITA PER LO STATO UN GRANDE RISPARMIO

    1. Brava MARA sono tutti commenti della serva, questi signori che danno i dati, sono povera gente chiamiamoli cosi per non offenderli. Continuano a ripetere che la gente che va in pensione è tanta, ma guarda, non dicono quanta gente pensionata che muore ogni anno? Aumenta la longevità, forse, ma chi muore prima? Perchè non fanno la media. Questi grata culi pensano alla loro lauta pensione e guai a chi glie la tocca. Questi articoli/interviste non servono a niente e non interessano.

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