Poste italiane, ultime news sul lancio di ‘The connecting platform’, quali vantaggi per i clienti?
Ieri Matteo Del Fante amministratore delegato di Poste Italiane ha lanciato il nuovo piano strategico di Poste Italiane che durerà 5 anni, progetti dunque fino al 2028, ma cosa sarebbe ‘The connecting platform’e soprattutto quali saranno i vantaggi per i clienti di Poste italiane?
Nei giorni passati avevamo parlato del rinnovo del contratto di Poste italiane ed abbiamo visto tra i nostri lettori un certo interesse in tal senso, ecco perché quest’oggi vi ripropongo una parte dell’intervista che ho realizzato per ultimenews.info in cui ho avuto modo di confrontarmi con Giuseppe Silvio L’Abbate, segretario regionale della Failp-Cisal , se mai foste interessati sul portale indicato trovate l’intervista completa, lunga e dettagliata, qui riprendo solo la parte inerente il piano startegico che investe sul modello del servizio commerciale al fine di massimizzare il valore delle relazionicon il cliente.
Servirà? vi sarà una forte riduzione di personale? migliorerà i servizi o creerà disoccupazione? Insomma tutti i nostri dubbi li abbiamo rivolti al Segretario regionale L’Abbate che é stato davvero molto gentile nel dedicarci il suo tempo.
Poste al via ‘The Connecting Platform’: cos’é? quali i benefici?
Riportiamo qui la domanda: ‘È stato appena presentato il nuovo piano strategico “The connecting platform” con un orizzonte temporale di 5 anni che investe su un modello di servizio commerciale per massimizzare il valore delle relazioni con il cliente. Leggiamo che tra i punti strategici della piano vi sono la trasformazione logistica e una super App personalizzata. La nuova SuperApp, sottolinea l’a.d. “è la punta dell’iceberg di questa evoluzione tecnologica, che consente l’integrazione del business e conferma il ruolo di Poste Italiane come platform company”. Può spiegarci meglio, dal suo punto di vista, di cosa si tratta e quali vantaggi porterà al cittadino?
Giuseppe Silvio L’Abbate: Il piano strategico “The Connecting Platform” annunciato da Poste Italiane segna un punto di svolta significativo nella sua storia aziendale, puntando a riconfigurare il modello di business verso un approccio più digitale e interconnesso. Vediamo di analizzare gli spunti forniti, cercando di contestualizzarli e comprendere meglio le implicazioni per l’azienda e per i cittadini:
Il primo punto riguarda la gestione del personale, con Poste Italiane che prevede 19.000 nuove assunzioni a fronte di 25.000 esodi, risultando in un saldo negativo di 6.000 lavoratori. Questa mossa, descritta in modo diretto dall’amministratore delegato, potrebbe sembrare a prima vista un semplice taglio di personale. Tuttavia, rappresenta anche un tentativo di riqualificazione della forza lavoro in chiave più tecnologica e digitale, un passaggio fondamentale per accompagnare la trasformazione dell’azienda in una “platform company”. Il rischio di un impatto sociale legato alla riduzione di personale esiste, ma va bilanciato con le opportunità create dall’ampliamento in nuovi settori di business e competenze digitali.
La questione della trasformazione logistica tocca un nervo scoperto dell’economia digitale contemporanea: la competizione con giganti come Amazon. Poste Italiane si trova di fronte alla sfida di potenziare la propria capacità logistica, sfruttando il suo punto di forza sull’ultimo miglio. La questione sollevata riguarda se l’azienda intenda farlo a scapito degli assetti occupazionali esistenti o se preveda di integrare le nuove tecnologie per supportare un’infrastruttura già sotto pressione. La sostenibilità di tale modello dipenderà molto da come verrà gestita questa transizione, inclusa la necessità di un quadro normativo aggiornato che regolamenti le nuove forme di lavoro digitale.
Infine, la Super App rappresenta la punta dell’iceberg di questa evoluzione. L’intenzione di Poste Italiane di diventare una piattaforma digitale a tutto tondo è chiara, e la Super App è il mezzo attraverso il quale l’azienda spera di catalizzare una maggiore interazione digitale con i clienti. Questo passo avanti nella digitalizzazione dovrebbe portare a un’accelerazione e a un’efficienza maggiore nelle interazioni cliente-azienda, ma solleva anche questioni sulla capacità dell’attuale sistema logistico di supportare un aumento del volume di operazioni gestite digitalmente, specialmente se le infrastrutture gestionali attuali presentano già delle difficoltà. In sintesi, il nuovo piano strategico di Poste Italiane presenta sia sfide che opportunità.
Da un lato, c’è la possibilità di modernizzare e digitalizzare l’azienda, rendendola più competitiva su scala globale. Dall’altro, la transizione solleva interrogativi legati alla gestione del personale, alla sostenibilità logistica e all’adeguatezza delle infrastrutture esistenti. La chiave del successo risiederà nella capacità dell’azienda di navigare queste complessità, bilanciando innovazione e responsabilità sociale, per trasformarsi in una piattaforma che realmente massimizza il valore delle relazioni con i clienti in un’era sempre più digitale”
Ecco per fare un parallelismo con quanto si é detto in questi giorni in merito all’IA ed alla tassazione dei robot, come si può evincere qualsiasi tipo di azienda sempre più sta cercando di automatizzare i processi per essere competitiva sul mercato. Rischi o benefici per i lavoratori? Il dubbio che le risorse decrescano e dunque anche i contributi versati possano essere meno é evidente, ecco perché sempre più riteniamo che il futuro non potrà certamente fermare l’innovazione, ma la classe dirigente dovrà essere lungimirante ed iniziare a guardare per le prossime riforme pensioni alle indicazioni fornite da Perfetto-Armiliato-Gibbin
Trovo molto importante la frase di L’Abbate ‘ La chiave del successo risiederà nella capacità dell’azienda di navigare queste complessità, bilanciando innovazione e responsabilità sociale‘e se la responsabilità sociale risiedesse proprio nel far pagare tasse e contirbuti a tutto ciò che é ‘mondo digitale’?
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Grazie
Ciao ragazzi un’informazione : ho la verifica requisiti ape social in lavorazione. Posso presentare la domanda ape social? (i requisiti c’è li ho tutti) grazie.
chiedi all’inps (sul sito c’è INPS risponde) o a un patronato