Riforma delle pensioni in Francia: giornata decisiva, si alza l’età da 62 a 64 anni

Oggi pomeriggio, i membri dell’Assemblea nazionale francese voteranno sulla riforma delle pensioni proposta dal presidente Emmanuel Macron. Questa riforma era stata promessa dal presidente sin dalla sua campagna elettorale del 2017, quando aveva originariamente proposto un sistema universale a punti. Tuttavia, a causa della pandemia di COVID-19, questa proposta è stata accantonata. Con la sua rielezione nella primavera del 2022, Macron ha ripreso in mano la questione e ha proposto un sistema a ripartizione, in cui le pensioni sono pagate con i contributi dei lavoratori in quel momento, ma con l’età pensionabile che passa da 62 a 64 anni.

Riforma Pensioni in Francia, la protesta continua da otto giorni

In Francia, ieri si è svolta l’ottava giornata di mobilitazione generale contro la riforma delle pensioni proposta dal presidente Macron. Secondo il sindacato Cgt, 1,7 milioni di manifestanti sono scesi in piazza in tutta la Francia, sebbene la polizia abbia stimato meno di mezzo milione di persone. Nonostante una lieve diminuzione del numero di manifestanti rispetto alle precedenti mobilitazioni, la protesta è stata accompagnata da scioperi nei trasporti, nelle scuole e nei servizi pubblici, dimostrando la forza e l’importanza di questa opposizione sociale alla riforma delle pensioni.

In Francia, la riforma delle pensioni proposta dal presidente Macron ha suscitato la rabbia di molti cittadini, come dimostrano i sondaggi che indicano che due terzi della popolazione è contro questa proposta. Questa opposizione ha portato alla luce vecchi e nuovi leader, da Jean-Luc Mélenchon, il leader della sinistra radicale, che ha reso omaggio a Karl Marx nel 150 anniversario della sua morte, a Marine Le Pen, che ha tratto vantaggio da questi mesi di proteste con la sua posizione di ordine pubblico e opposizione netta in Parlamento. Anche il sindacalista riformista della Cfdt, Laurent Berger, si è unito alla protesta.

Pensioni 2023, oggi il voto sul testo della Riforma voluta da Macron

Il dibattuto testo sulla riforma delle pensioni sarà presentato ai deputati per il voto alle 15, quando arriverà il momento della verità per l’esecutivo. Sebbene i macroniani non abbiano la maggioranza assoluta sulla carta, possono contare sull’appoggio dei Républicains della destra moderata. Tuttavia, all’interno di quest’ultimo partito, ci sono molti membri che si rifiutano di votare a favore della riforma che prevede l’aumento dell’età minima per la pensione da 62 a 64 anni.

Stamattina alle 8:15, il presidente della Repubblica ha convocato il governo per l’ultima messa a punto della strategia volta a garantire un voto favorevole in Assemblea, senza ricorrere al “49-3”, il voto di fiducia che potrebbe diventare causa di divisioni nel paese. Macron aveva già riunito governo e ministri la sera precedente, chiedendo un voto positivo e aggiungendo che “tutti gli scenari” sono possibili nel caso di un voto contrario.

15 commenti su “Riforma delle pensioni in Francia: giornata decisiva, si alza l’età da 62 a 64 anni

  1. Secondo la ragionevolezza si va per priorità. Il ponte collega il nulla al nulla di due regioni che hanno problemi gravissimi.
    Lei lo sa cosa sono le infrastrutture?
    Il ponte si deve fare perché è una cambiale da pagare alla……..

  2. In Francia un intero paese che non si improvvisa tuttologo, politologo,economista come ogni singolo italiano, scende in piazza perché avverte a pelle che c’è un problema a livello nazionale e sociale, in Italia del problema enorme della nostra Riforma Pensioni non ne parlano i giornali, le televisioni, i sindacati, il governo e quando nasce una raccolta firme come qui nell’articolo del 9 marzo intervengono solo 101 cittadini … Questo siamo noi …

    1. Buongiorno Sig.Guido,in Francia stanno facendo cadere il governo per la riforma delle pensioni che vogliono portare da 62 a 64 l’età pensionabile.Da noi contro la legge for….non è stato mosso un dito! Noi abbiamo l’età pensionabile più alta d’Europa(67anni)!!!!! Evviva i Francesi e i loro sindacati. Ha sentito lo slogan dei manifestanti? “Anziani sfruttati e giovani impoveriti”.

  3. Vedrete che i venditori di fumo (Meloni, Salvini, Durigon, Giorgetti & C. ) si guarderanno bene di fare una riforma accettabile poichè sarà l’argomento della campagna per le Elezioni Europee ormai prossima, anzi, probabilmente diranno che loro volevano fare la riforma ma , l’Europa non ha permesso loro di farlo nel frattempo sperperano le poche risorse che ci sono con i condoni, con riforme fiscali che favoriscono i redditi alti, il “sogno” del ponte di Messina, mentre ricordo che in sicilia le strade sono vere e proprie “trazzere” e per mezzi pubblici abbiamo ferrovie a binario unico e carrozze trainate ancora da cavalli, quindi secondo voi quanto rimane di risorse per le pensioni??? alla fine questi venditori saranno votati e saranno ancora in sella, mentre noi qui a piagnucolare sul latte versato! poveri illusi che siamo!!!! ogni popolo ha il governo che si merita!!! meditate gente, meditate!

    1. Ma ancora siete convinti che se non si fa il ponte faranno le strade in Sicilia? Le due cose non sono connesse. Meglio il ponte che il nulla.

      1. Secondo la ragionevolezza si va per priorità. Il ponte collega il nulla al nulla di due regioni che hanno problemi gravissimi.
        Lei lo sa cosa sono le infrastrutture?
        Il ponte si deve fare perché è una cambiale da pagare alla……..

  4. Una guerra in corso in Francia per evitare i 64 anni e qui usciamo a 67, per colpa di questo Governo miope che non vuole sentire ragioni- ora i sindacati iniziano a parlare di mobilitazione, con grande ritardo, ma vediamo dove vogliono arrivare- secondo me è l’ennesima volta che ci buttano fumo negli occhi, ma stiamo a vedere.

  5. Si sono d’accordo. Però bisogna rivedere gli anni che da 67 dovrebbero passare a 65/66, perché il covid ha lasciato il segno. E mantenere OD e lavori usuranti a 62.
    Pensi che anche un governo così “retrivo” dovrebbe accettare queste modifiche minimali.

  6. Se mi date retta, se proponiamo una riforma flessibile, senza teorici aggravi per INPS, la riforma passa. Il resto, almeno per il 2024, resta nel libro dei sogni.

  7. In Italia dopo la famigerata legge 214/2011 e la precedente quasi sconosciuta legge sacconi (che aveva stabilito i requisiti flessibili in aumento correlati all’aspettativa di vita a rate ed automatici dal 2013 al 2018 governi letta, renzi,gentiloni ….. sono aumentati per i maschi di 37 mesi …..e nel 2019 congelati da Di Maio ed il Conte1) ……i sindacati fecero quasi nulla …….. e ancor meno tutti i partiti (dai berlusconiani giaguari ai bersaniani smacchiatori ed anche “attuali” esponenti politici anche al governo ed a Palazzo Chigi (tra loro anche ex-tecnici) che le votarono senza se e senza ma e senza nemmeno leggerle) …….. tutti loro erano preoccupati a mantenere un sistema che permettesse le loro fin troppo laute indennità parlamentari e regionali ….i loro vitalizi di allora e futuri …. e le loro pensioni magari maturate parallelamente ai vitalizi con contributi “figurativi” a carico dei contribuenti veri Inps…..chiedere a Boeri

  8. A Roma stanno pensando: questa idea di innalzare di due anni l’età della pensione di vecchiaia non è poi così malvagia …

  9. Se siamo in Europa perché,’inFrancia si va (ora sembra) a64 anni ,mentre da noi a 67 si dovrebbe fare qualcosa per equiparare l’età pensionabile uguale in tutta europa.Non vi pare?ovviamente sto parlando quella di vecchiaia!

  10. In Francia hanno lottato per non fare alzare la pensione di vecchiaia da 62 a 64 anni progressivamente da qui al 2030 in modo compatto, ed in centinaia di migliaia, se non milioni, in tutto il paese.
    Poi non so se ci riusciranno ma loro hanno fatto il possibile.
    Il confronto con noi è impietoso ed è meglio stendere un velo pietoso.
    Vedete di non peggiorare le cose qua…. mi aspetto le peggiori nefandezze….. tanto passano all’acqua di rose senza colpo ferire… che tristezza!

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