Le ultime notizie al 3 ottobre sulla riforma pensioni riguardano da un lato gli esodati, che grazie all’onorevole Walter Rizzetto, Fratelli D’Italia, oggi tornano protagonisti in commissione Lavoro alla Camera in un’importante risoluzione, riportiamo in seguito il post di Emilio Calligaris, del comitato esodati licenziati e cessati, che ne dà dettagliata notizia, dall’altro la tanto discussa pensione anticipate con quota 100, che prende sempre più forma nelle intenzioni del Governo.
Esodati protagonisti in Commissione Lavoro: alle 14 la risoluzione di Rizzetto
Grande attesa tra gli esodati dopo il post diffuso ieri da Emilio Calligaris che annuncia la grande novità di oggi:”Mercoledì 3 ottobre 2018, alle ore 14, presso la Commissione Lavoro della Camera verrà discussa la Risoluzione 7-00021 presentata dall’On. Walter Rizzetto con oggetto ” Iniziative normative urgenti per attuare il nono e definitivo intervento di salvaguardia in favore dei lavoratori cosiddetti “esodati”.
La Risoluzione in oggetto “impegna il Governo ad assumere urgenti ed idonee iniziative normative per attuare la nona e definitiva salvaguardia dei circa 6.000 «esodati» rimasti, garantendo l’accesso a tutti gli aventi diritto alla pensione, senza porre alcun criterio o limite temporale che possa determinare l’esclusione di qualcuno, come purtroppo avvenuto nelle precedenti manovre di salvaguardia”. Poi il post chiude con i ringraziamenti all’onorevole sempre in prima linea per il loro dramma e con l’auspicio che la risoluzione metta la parola fine a questo ‘calvario’ che dura da 7 lunghi anni: “I 6.000 esodati ancora esclusi dalle salvaguardie, oltre ad esprimere il loro vivo apprezzamento per l’attività a loro favore svolta dall’On. Rizzetto, si augurano che questa risoluzione venga finalmente accolta e metta fine alla loro pluriennale attesa per il riconoscimento dei loro diritti previdenziali. ”
In attesa di maggiori chiarimenti anche i precoci che non apprezzando la quota 100, così come il Governo la sta delineando, restano in attesa di comprendere come verrà ripresentato il Ddl 857 di Damiano in versione aggiornata, con questa novità ci aveva lasciato Rizzetto in una recente intervista. Ci auguriamo l’onorevole quanto prima possa darci dettagli aggiuntivi in esclusiva. Nel mentre riportiamo anche le perplessità di Malan, senatore di Forza Italia, su quota 100: pura demagogia
Malan su quota 100: puro miraggio
Ricordiamo che al momento la quota 100 parrebbe essere fruibile, se le indiscrezioni ultime fossero tutte confermate dal Governo, da quanti hanno almeno 62 anni d’età e almeno 38 di contributi, il tutto, come ha assicurato l’onorevole leghista Durigon senza penalità alcuna sull’assegno ultimo. Fuori resterebbero le donne che spesso, come ha fatto notare Domenico Proietti (Uil) nel suo ultimo intervento televisivo, hanno carriere discontinue e i residenti al centro Sud che non raggiungono facilmente i 38 anni contributivi necessari, per non parlare dei precoci, estromessi all’origine non avendo l’età anagrafica richiesta, sebbene molti più contributi versati.
Lucio Malan, senatore di Forza Italia, stando a quanto riporta agenpress.it. è convinto inoltre che il Governo stia “disperatamente cercando qualcuno che impedisca loro di mettere in atto la loro manovra, in modo da poter dare ad altri la colpa delle promesse mancate”. A suo avviso l’esecutivo è più che conscio del fatto che nonostante il pericoloso deficit al 2,4%, non avranno comunque risorse sufficienti per mettere in campo tutto quanto hanno sbandierato in campagna elettorale, tra questi abolizione riforma Fornero e reddito e pensione di cittadinanza. E conclude: ‘non potranno mai trovare più di un decimo delle risorse per dare 780 euro al mese a chi oggi non ha reddito o ha reddito inferiore, né potranno introdurre la quota 100 per le pensioni e infatti stanno ipotizzando tanti di quei limiti che quella quota sarà un miraggio per quasi tutti”.
Difatti visto che il reddito di cittadinanza, partirà in Aprile. La LEGA per non creare scontento tra i lavoratori precoci , sapendo che tra poco ci saranno le elezioni per le province .Di sicuro perdevano i loro voti , quindi hanno fatto slittare quota 100 in Aprile . E credo che tra qualche giorno sentiremo parlare , di quota 100 e di chi ha versato 41/42 anni di contributi, e diranno che se avranno più soldi ci manderanno tutti in pensione. Cosi ci terranno tutti al guinzaglio, anche per le elezioni europee . meditate poche parole a buon intenditore.
Quindi significa che se slitta tutto ad aprile per avere voti alle elezioni e se non li prendono fanno lo stesso quota 100 62 e 38? Ma dico io tutti i lavoratori precoci che hanno sperato di uscire con 41 anni sudati che peccato hanno fatto? E neanche ADV eliminata c è in questo DEF. E l opzione donna prorogata? Io non ho parole sono tutti bastardi dentro. Non puó passare un DEF così…
A questo punto non mi aspetto più nulla, credo che si sono messi d’accordo per arrivare sotto le elezioni europee. E per fare il pienone di voti diranno, che la quota 100 la faranno per per tutti.
Abbiamo dei geni al governo; siccome devono ridurre la spesa per la riforma della Fornero da 8 a 6 miliardi adesso hanno deciso di far partire le nuove regole non dal 1 gennaio ma dal 1 aprile 2019; veramente una genialata degna dei migliori statisti. Ma cosa possiamo aspettarci da questi ?
Scusi sig.ra Venditti ma ritiene che i 38 anni possano essere raggiunti anche cumulando anche contributi di casse professionali similmente al cumulo gratuito per le casse professionali?
Giustissimo tutti in pensione con 40 anni di contributi senza limiti di età poi rimanderei a lavorare tutti i pensionati che sono andati o che vanno prima dei 40 anni di contributi fino al raggiungimento dei 41 anni di contribuzione solo in questo modo si farebbe giustizia visto che molti di noi pensavano e dovevano andare in pensione dopo 35 anni di contributi ma oggi a 41/42anni di Co tributi stiamo ancora aspettando altro che diritti acquisti.
Bravi, parlate solo perché avete la bocca. Opzione donna !!!È solo per chi ha un marito con soldi. Lavoro in casa di riposo da 38 anni e con opzione donna da uno stipendio di 1300 euro ne prenderei 750, da fame. E in quante abbiamo dovuto rinunciare. Donne sopra i 60 anni che hanno lavorato come me con carriere discontinue e adesso potrebbero finalmente andare in pensione.
Ma ditelo che volete farci morire al lavoro
Io penso che per il momento sarebbe già tanto accontentarsi che lega e cinque stelle facciano la riforma delle pensioni, poi se si crea nuova ricchezza procedere con il reddito di cittadinanza non possiamo pretendere troppe cose e tutte insieme da questo governo.
Per giustizia e coerenza rispetto i proclami non solo elettorali nei confronti di chi lavora da oltre 41 anni, avendo svolto anche lavori usuranti per circa 15 anni e non poter ancora andare in pensione sarebbe assurdo.
Ritengo giusto prima di tutto tener conto dei contributi indipendentemente dall’età. Auspico che si mantenga l’impegno dei 41, 6 anni senza penalizzazioni, sbandierato da entrambi i leader di entrambi i partiti della maggioranza.
Non vorrei essere al posto di Tria e company.
Missione impossibile volere mantenere tutte le promesse con risorse inadeguate e con tutti contro.
A questo punto lasciate stare il Reddito di cittadinanza e le risorse ad essa previste, portatele al mondo produttivo, l’unico che può creare ricchezza e posti di lavoro ed abbandonate la quota 100 che da come la pensate porta solo iniquità ed ingiustizia.
Sistemate gli esodati residui, sistemate l’opzione donna e se volete fare un primo passo per l’eliminazione della Fornero, bloccate l’ADV dal 2019.
Uno spread di oltre 300 punti costringerà noi, e le future generazioni, a lavorare per pagare interessi e debiti togliendo risorse per investimenti e per la crescita.
Non vorrei essere al posto di Tria e company.
Missione impossibile volere mantenere tutte le promesse con risorse inadeguate e con tutti contro.
A questo punto lasciate stare il Reddito di cittadinanza e le risorse ad essa previste, portatele al mondo produttivo, l’unico che può creare ricchezza e posti di lavoro ed abbandonate la quota 100 che da come la pensate porta solo iniquità ed ingiustizia.
Sistemate gli esodati residui, sistemate l’opzione donna e se volete fare un primo passo per l’eliminazione della Fornero, bloccate l’ADV dal 2019.
Uno spread di oltre 300 punti costringerà noi, e le future generazioni, a lavorare per pagare interessi e debiti togliendo risorse per investimenti e per la crescita.
Confermo il mio pensiero più volte espresso. In pensione si DEVE andare in base all’età contributiva maturata, indipendentemente dall’età anagrafica. Secondo me, 40 anni sono il limite “GIUSTO”. Chi condivide questa posizione è invitato a farla sua. Cerchiamo di dare un’unica voce ai nostri pensieri.
Concordo pienamente, la prima cosa da fare è mandare in pensione chi ha già versato oltre 40 anni di contributi a prescindere l’età, questa è giustizia ……poi un passo alla volta si sistema il resto.
Con 65 anni di età anagrafica e 37 di contributi evidentemente non si va ancora in pensione perché c’è il paletto dei 38. Salvini dice che per mandar via la gente prima e far largo ai giovani abbassa la soglia anagrafica a 62: ma così per fare 100 i contributi devono essere a 38.! Allora chi ha 65 anni e 37 di contributi NON va in pensione prima ma UN ANNO DOPO. E’ uno scherzo, vero?