Pensioni anticipate 2018, Ghiselli: flessibilità dai 62 anni

Riforma Pensioni 2019, news Ghiselli: per superare la Fornero vi è solo un modo

L’elenco delle problematiche si sta allungando, dice Ghiselli, segretario confederale della Cgil, il riferimento ovviamente è al capitolo previdenziale insito nella Manovra, che ad oggi elenca solo i fondi a disposizione senza dettagliarne le misure, che dovrebbero pervenire con un decreto o un emendamento a corredo della stessa.

Le attese dei lavoratori sono molte, e il rischio che il Governo disattenda le aspettative cresce, fa intendere Ghiselli, come il caos tra i cittadini che si chiedono quali misure: proroga opzione donna, quota 100, non a salvaguardia esodati, proroga ape sociale, stop adv riusciranno a divenire operative e in quali tempi utili? L’unica soluzione per evitare errori e procedere davvero verso il superamento della riforma Fornero, rimarca il dirigente sindacale, è aprire le porte ad un confronto tra Governo e organizzazioni sindacali.

Pensioni 2019, rimediare al caos attraverso un confronto

Così Ghiselli: L’unico rimedio al caos che si sta generando attorno al tema delle pensioni è un serio, trasparente e concreto confronto di merito, quello che il Governo non ha ancora deciso di avviare, non rispondendo alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali”.

Solo facendo questo passo di apertura nei confronti del sindacato sarebbe possibile superare la Riforma Fornero con misure efficaci che vadano oltre quelle annunciate, magari di grande impatto mediatico, ma insostenibili sul piano sociale. Purtroppo. continua il segretario confederale della Cgil, da mesi: ” imperversano ipotesi e stime, promesse che alimentano aspettative, ma anche disillusioni e timori. Non c’è ancora nulla di concreto sul tavolo, se non le previsioni di spesa contenute nella legge di Bilancio (7 miliardi annui a regime), del tutto insufficienti se si volesse fare solo la metà delle cose ipotizzate”.

Ghiselli oltre quota 100, cos’altro per riformare la Fornero?

Poi Ghiselli fa notare come ad oggi vi siano moltissimi dubbi sulle misure che dovrebbero vedere la luce dal 2019, anche intorno alla quota 100, unica misura data ormai per certa, aleggia tanta approssimazione: ” la gestione rimane incerta nelle decorrenze e nelle condizioni d’accesso”, ma poi soprattutto, aggiunge il segretario confederale della Cgil: sarebbe importante sapere se il Governo intende confermare le altre misure.

Tra queste: ” il blocco dei cinque mesi dell’aspettativa di vita, le proroghe di opzione donna e Ape sociale, la risoluzione definitiva del problema esodati. Inoltre, non si fa più riferimento ai lavori gravosi, al lavoro di cura e al futuro pensionistico dei giovani” Poi chiude indignato: “L’elenco delle problematiche che andrebbero affrontate con urgenza si sta allungando, è imbarazzante e grave che non ci sia un luogo nel quale confrontarsi e prendere le necessarie decisioni“.

Durigon: Il Governo illustrerà la manovra alle parti sociali

Da parte sua più volte Durigon , sottosegretario leghista al Ministero del Lavoro, rilasciando differenti interviste ha fatto sapere che le parti sociali verranno chiamate a breve, una volta che la manovra sarà completata. “Intorno a metà novembre il governo dovrebbe incontrare le parti sociali per illustrare loro la manovra”, ha detto all’agenzia di Stampa Reuters Durigon.

Forse, le organizzazioni sindacali, ci pare di cogliere dalle parole di Ghiselli, avrebbero gradito poter prendere parte alla stesura della stessa, conoscendo a fondo i problemi dei cittadini, più che leggere un testo ormai pronto. Detto ciò giacché metà novembre è passato, si aspetta di comprendere quando i sindacati verranno chiamati per dire la loro.

2 commenti su “Riforma Pensioni 2019, news Ghiselli: per superare la Fornero vi è solo un modo

  1. ” Intorno a metà novembre il governo dovrebbe incontrare le parti sociali per illustrare loro la manovra ”
    Rilevo che oggi è il 22 novembre…….
    Intelligenti pauca……

  2. Come al solito ora i sindacati vorrebbero mettere mano a quello che non hanno SAPUTO o VOLUTO FARE quando c’era il precedente governo. Se non devono fare nulla di buono, come fatto in precedenza, è meglio che rimangono a GUARDARE e BASTA.

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