Riforma pensioni 2019, ultime novità: Landini lancia ‘quota 62’

Le ultime novità sulla riforma pensioni arrivano da Maurizio Landini, segretario della Cgil, che intervistato dal Corriere della Sera e dal Quotidiano.it auspica che nella manovra 2020 vi sia una riforma complessiva che permetta a chi ha 62 anni di poter andare in pensione a prescindere dai contributi versati, ricevendo in base a quanto si é versato.

Serve flessibilità prosegue Landini, quando si parla di pensioni non ci possono essere regole uguali per tutti. Eccovi in dettaglio le sue parole e la sua proposta che potrebbe, a nostro avviso, trovare riscontro positivo in molti lavoratori che ci seguono ad eccezione dei precoci che potrebbero nuovamente obiettare il paletto fisso sull’età, essendo loro tendenzialmente giovani e dunque non agevolati in tal senso.

Riforma Pensioni 2020 Landini su Quota 100 e nuova proposta dai 62 anni

Per il leader del sindacato Quota 100é un provvedimento che introduce discriminazioni per le donne che vanno tutelate e che devono poter avere condizioni migliori di accesso alla pensione” . Serve, prosegue Landini, una riforma strutturale perché se si parla di pensioni si devono fare differenze, le regole non possono essere identiche per tutti.

Poi spiega “Chi fa lavori pesanti ed ha un’aspettativa di vita inferiore deve andare prima in pensione prima. Punto.” Poi aggiunge per questo chi “arriva a 62 anni deve poter andare in pensione a prescindere da quanti contributi ha, ricevendo in base a quanto ha versato. Dunque l’obiettivo per il leader dell Cgil resta andare oltre quota 100 dopo il 2021, affinché venga poi sostituita, a scadenza 31/12/2021, con una riforma strutturale. La proposta potrebbe interessare?

Pensioni 2019 ultime novità, uscita dai 62 anni, ma i precoci?

Crediamo come dicevamo poc’anzi che la proposta di Landini potrebbe incontare parere favorevole tra quanti desiderano da tempo una riforma pensionistica che dia maggiore libertà di scelta al lavoratore, gli unici che forse potrebbero obiettare su tale proposta restano i precoci, che pur avendo alle spalle 41 anni di contributi versati, sono tendenzialmente giovani e vorrebbero andare in pensione con Quota 41 per tutti a prescindere dall’età.

Ragione per cui l’uscita dai 62 anni proposta da Landini potrebbe essere vista nuovamente come una misura ingiusta nei loro confronti. Vi é da dire però che il segretario della Cgil su questo punto ha prestato particolare attenzione tant’é che nelle interviste rilasciate ha esplicitato il desiderio di una riforma pensionistica a 360°, complessiva, che “assicuri una pensione di garanzia per i giovani, tuteli le donne, garantisca una flessibilità in uscita per chi ha 62 anni di età o 41 di contributi”.

Pensiamo che se la Manovra 2020 contenesse queste linee guida e sanasse il dramma dei 6.000 esodati che ancora attendono una risposta concreta e definitiva al loro calvario previdenziale, con buona probabilità si riuscirebbero a ricomprendere i desiderata di molti lavoratori in attesa, da troppo ormai, di una vera riforma che metta mano all’impianto della Legge Fornero tutt’ora vigente.

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20 commenti su “Riforma pensioni 2019, ultime novità: Landini lancia ‘quota 62’

  1. Ma quando la Fornero a sconvolto tutto il sistema pensionistico caro Landini dove eravate???? Ve lo dico io, vi siete allontanati. Adesso cercate di avvicinarvi alla classe operaia , proclamando quota 102. 104ecc…. flessibilità 62 o64eccc….. sembra l’estrazione del lotto. Buona fortuna.

  2. Sono Giovanni quello che diceva che per quota 100 ci vogliono 38 anni interramenti versati, voi mi dite 35 ok vari patronati non riescono a fare i calcoli ( non sono preparati?). Landini ha ragione 62 anni per tutti anche con il minimo di 20 anni.Faccio un esempio mia moglie 60 anni 18 anni di contributi + 16 mesi gestione separata (lavorava nei col senter prendeva 300/400 euro al mese dopo due ore di treno per andare a lavorare ) i 16 mesi non possono essere aggiunti ai 18 anni vi sempra giusto? cosa posso fare ?

  3. Giustissimo e tecnicamente sostenibile Landini grande intelligenza e 62 o 41 come afferma non fa torto a nessuno in più è una scelta della persona in base a ciò che a versato e soprattutto largo ai giovani che stanno andando via tutti la migliore proposta bravissimo Landini

  4. Quota 100 è il miglior provvedimento che un governo abbia mai varato negli ultimi vent’anni perché finalmente va incontro ai lavoratori , grazie Salvini e grazie DiMaio per per quello che avete fatto

  5. Molto meglio puntare sulla pensione per tutti a 62anni che quota 100 che manda in pensione solo alcuni questa nuova riforma 62 permetterà anche alle nuove e future generazioni di sapere a che età è quando potrà andare in pensione chiaramente l’assegno sarà calcolato sui contributi versati minimo 20 anni

  6. Franco Nasheri concordo con lei, il suo commento rispecchia la realtà che oggi sono all’ordine. Un governo serio dovrebbe puntare a risolvere ed andare incontro a lavoratori in situazioni drastiche. Non dando la possibilità di andare in quiescenza in anticipo a persone che un lavoro ce l’ha ( vedi quota 100). Altro che riforma epocale come qualcuno cita. La quota 100 varata cosi avvantaggia chi lo stipendio lo prende ancora e non la gente che è disoccupata e non ha i requisiti. A conclusione dico che il governo giallo- verde ha poca intelligenza in materia, ma per prendere voti va bene cosi. Concludo e auguro che a breve ci sia qualcuno che queste cose le veda e capisca ed immediatamente abolisca questa cagata solenne che è quota 100.

  7. sono daccordissimo con landini con quota 62 !! una cosa inteligente,con situazioni che non si trova lavoro e le spese di vita sempre aumentano per tutte le famiglie,e dopo 50 anni trovare lavoro non e’ facile e non si trova e non ti assumono !!! mentre gli anni passati che hai lavorato ti possono aiutare in questo momento difficile !!! io ho 61 anni e ho 25-30 anni versamenti all’INPS sono un farmacista e tranne lavori saltuari non riesco a trovare altro e lavoro fisso ormai un miraggio !! GRAZIE a bravissimo landini e cgil !!! spero che questa proposta si realizza sul serio aiutera tantissime persone e famiglie !! VIVA LANDINI !!! invece di dare soldi pubblici alle persone che non hanno mai lavorato in italia meglio dare a chi ha contributi nel inps e ha lavorato in italia !!! e’ giusto cosi o no ??!!

    1. Giusto in parte ciò che dice caro Franco.
      Sono d’accordo con lei in due punti, il primo che quota cento non è giusta ed equa, il secondo che si deve dare una mano a chi il lavoro non ce l’ha e non lo trova (in questo secondo caso si dovrebbero conteggiare i contributi versati) però che non mi si venga a dire che chi ha cominciato a lavorare da fanciullo debba andare cmq a 62 anni avendo versato 48 anni di contributi, perché le posso assicurare che dopo 41/42 anni la stragrande maggioranza delle persone è davvero stanca,
      ancor di più le donne.

  8. Che quota 100, non è la migliore delle riforme ma almeno è qualcosa ,il PD che parla tanto dei precoci ma avete letto i sottotitoli di questa legge ;non solo bisogna essere stati lavoratori precoci MA:
    bisogna essere invalidi superiori al 74% o
    essere disoccupati ma avendo contemporaneamente i requisiti per andare in pensione o
    assistere un parente di 1°grado con 104
    allora non si parli di PRECOCI .
    Mio marito ha 40 anni di contributi eppure non può andare in pensione perchè giovane ,stiamo impazzendo ,l’INPS quando mio marito 16 i contributi se li è intascati non ha detto sei GIOVANE.
    Il sig.re Cottarelli che parla tanto in TV fa passare quasi una persona stanca che vuole andare in pensione come una persona disonestà ,che vuole togliere il futuro ai giovani,sono veramente disgustata.

  9. Buongiorno a tutti io sono un lavoratore precoce o fatto 43anni e un mese di lavoro e solo una settimana di cassa in tutti questi anni di lavoro in officina per mia fortuna ora o 61 anni e sono in pensione da un mese era ora 😊😊 .per me 62 anni di eta per accedere in pensione penso sia buona idea per chi non a tanti anni di lavoro ma per noi precoci ed altre persone che anno 41 anni ed oltre di lavoro anche se dicono sono giovani mi sembra bastino e come un ergastolo io dovevo farne 35 di anni invece ne o fatti 43 otto anni in piu nel giro di 13 anni .62 anni in pensione e 41 per tutti mi sembrano giusti .saluti max 58

  10. Si parla di quota 100, ma sapete che io avendo 40 anni e 10 mesi di contributi e quasi 65 anni di età non rientro in questa legge perchè scopro oggi che ci vogliono 38 anni di contributi interamente versati. Per me questa legge vale solo per i statali perchè mi dovete trovare un lavoratore in fabbrica che non è stato in c.i.g. o in mobilità . Saluti Giovanni

    1. Non è proprio così…..dei 38 anni ce ne vogliono almeno 35 interamente versati, non tenendo conto dei contributi figurativi derivanti da malattia e disoccupazione indennizzata. Certo che se hai fatto oltre 6 anni tra mutua e cassa integrazione non puoi pretendere di andare in pensione anticipata, devi attendere i 67 anni, mi pare ovvio.

    2. Sono 35 gli anni di contributi versati ( da lavoro, riscatto, volontari ) a titolo oneroso necessari per rientrare in quota 100. Sono esclusi i periodi di malattia, CIG, mobilità …

  11. QUOTA 100 GIA’ LEGGE FINO ALLA FINE DELLA SPERIMENTAZIONE DEI 3 ANNI 2021 COMPRESO COME PREVISTO DALLA LEGGE E COSI’ COME E’, COME DICHIARATO DAL SEGR. LANDINI , ALTRI SINDACALISTI E MOLTE PERSONALITA’ POLITICHE, NON SI POSSONO CAMBIARE LE LEGGI IN CORSO E NEANCHE OGNI 2 ANNI, LE PERSONE HANNO PROGRAMMATO E FATTO AFFIDAMENTO FINO AL 2021 COMPRESO E HANNO COME MINIMO 62 ANNI E PROBLEMI FISICI E DI SALUTE E MANCA L’ENERGIA , POI PER IL 2022 SI APPLICHERA’ UNA NUOVA RIFORMA PENSIONISTICA, SE SERVONO SOLDI SI DEVONO TROVARE ALTROVE!

    1. Chi, oggi e nei prossimi 2 anni può andare in pensione con quota 100 potrebbe farlo anche con la “quota 62” proposta da Landini; Ma con la proposta di Landini potrebbero andare in pensione anche molti altri che con l’attuale “quota 100” non possono farlo.

    2. Esattooooo …ed è giusta la proposta che permetta a chi ha 62 anni di poter andare in pensione a prescindere dai contributi versati, ricevendo in base a quanto si é versato.

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