Riforma pensioni 2020, ma i precoci vogliono davvero la quota 41?

Un nostro lettore, Carlo, commentando un articolo scritto nei giorni scorsi in cui avevamo raccolto i pareri di differenti precoci che si erano detti un pò contrariati dalla mancanza messa in atto del Ddl 857 a firma Damiano, Baretta e Gnecchi nel 2013, che avrebbe permesso ai quota 41 di accedere finalmente alla pensione, si dice basito dell’ingiustificata polemica dei precoci nei confronti dell’onorevole Damiano, che per la loro battaglia, fa intendere, si é sempre comunque speso. Un commento molto specifico, che potrebbe aprire ad un interessante dibattito tra pro e contro quota 41. Effettivamente molti precoci sembrano talvolta contraddirsi, chiedono a gran voce la misura, ma ribadiscono, quando qualcuno la propone post quota 100, che nel 2022 la quota 41 non servirà più, in quanto tra 2 anni saranno estinti, e allora, tra le righe, la domanda di Carlo pare essere molto diretta: Ma i precoci questa quota 41 la vogliono poi davvero? O sarebbe ora di accantonarla e pensare ad una flessibilità in uscita per tutti a partire dai 62 anni indipentemente dagli anni di contributi versati? Tanti lavoratori, specifica Carlo, stanno facendo fatica anche ad arrivare ai 38 anni, donne comprese, come dimostra, precisa, la scarsa adesione a Quota 100, altro che accumulare 41 anni.

Riforma pensioni 2020, ultime sulla quota 41: lamentele sterili

Così Carlo: ” Sono un pò basito di questi attacchi a Damiano, la maggior parte dei quali mi sembrano fatti molto per fare polemica politica fine a sè stessa. Se nessuno propone Quota 41 apriti cielo, se uno invece la propone “doveva farla prima” (come se proporre e approvare siano nella facoltà di una sola persona!). E peraltro, se anche i precoci sono contro la Quota 41, in quanto “ormai inutile” perchè “i precoci sono in via di estinzione” (sarà …) allora mi chiedo perchè perdere tempo a farla!

Si faccia allora una flessibilità con penalizzazione (comunque limitata) a partire dai 60-61 anni e chi comincerà a lavorare a 18 anni potrà andare in pensione dopo 42 anni senza neppure penalizzazione, chi invece ha fatto l’università e ha cominciato a lavorare a 24 (sudando sui libri, migliorando la preparazione media del paese e avendo per quattro-cinque anni solo due soldi in tasca dati dalla famiglia, tutte cose che le lamentele dei “precoci” dimenticano sempre) potrà andarci pure a 60 con 36 “soli” anni di contributi e con penalizzazione ma senza dover aspettare altri 5 anni per raggiungere i “mitici” 41 che secondo alcuni erano la panacea per tutti i pensionandi (e invece lo sono SOLO per i precoci)“.

Quota 41 giusta, ma non basta: serve flessibilità in uscita dai 62 anni

Poi aggiunge: “Ho sempre pensato che Quota 41 fosse opportuna e pure doverosa da fare, in AFFIANCAMENTO ad una FLESSIBILITA’ a partire dai 62 anni circa, ma se la REAZIONE degli stessi PRECOCI è questa mi viene voglia di dire: bene, SE NON VI INTERESSA PIU’ facciamo SOLO la flessibilità, ACCANTONIAMO Quota 41 e con la FLESSIBILITA’ indipendente dagli anni di contribuzione sistemiamo le cose per il grosso dei pensionati, di oggi e di ieri, che in questi decenni di crisi fanno spesso fatica ad arrivare non solo a 41 anni di contributi ma pure ai 38 (vedi scarsa adesione a Quota 100)!

Non c’è più tempo da perdere a seguire sbalzi umorali e polemiche politiche, c’è invece da mandare al macero la Fornero e l’assurdo e pernicioso (anche nei confronti dei giovani e dell’apparato produttivo) limite dei 67 anni”.

Ringraziamo Carlo per questa interessante disamina, e vi chiediamo cosa ne pensate delle sue considerazioni? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito e chi volesse riprendere parte del commento, essendo stato scritto per il sito, é tenuto a citare la fonte.

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25 commenti su “Riforma pensioni 2020, ma i precoci vogliono davvero la quota 41?”

  1. Se fossimo in francia o in Germania queste cose non succederebbe perché fanno la rivoluzione.. I sindacati dove sono? Stanno con i cittadini o con il governo, svegliamoci

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  2. Caro Carlo, si può intuire che le accuse e le critiche a Damiano, che in effetti è una persona che si è spesa moltissimo per la causa pensioni, siano invece indirizzate al partito di cui fa parte rimanendo però inascoltato. Dalla nascita della Fornero, il suo partito è stato sempre al governo ed è rimasto sordo alle richieste dei lavoratori più penalizzati da quella riforma. Ora, dopo gli ulteriori tre anni di blocco dovuto alla nascita della quota 100, in effetti i precoci cominciano a scarseggiare e ogni mese che passa decine di precoci, uomini e donne, si pensionano con la Fornero. Io sono uno di questi, essendomi pensionato a luglio con 43,2. Lei si chiede se i precoci la quota 41 la vogliono ancora ed io le rispondo che certo la vorrebbero ancora, ma la verità è che essendo rimasti in pochi faranno la fine degli ultimi esodati ( stavo scrivendo “gli ultimi mohicani”), non se li filerà nessuno perchè non portano voti. Una riforma migliore o anche solo parimenti favorevole come la quota 100 non è sostenibile. La quota è stata un unicum di scelleratezza politica. Ormai alla nostra età dovremmo aver imparato a capire come ragionano i politici di tutti i schieramenti.

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  3. Non è vero che i precoci sono in via di estinzione ci sono tutti i nati tra il 60/70,che hanno iniziato a lavorare in Fabbrica dopo la terza media e le assicuro quando ho iniziano nel 1981 eravamo in tanti ad andare a lavoro all’epoca c’era un forte bisogno di manodopera,apprendistato ….41 per tutti a Qualsiasi Età Senza Penalizzazioni va fatta.

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  4. PER COLORO CHE VOGLIONO RICORDARE, CAPIRE, VALUTARE, SCEGLIERE QUANDO, DOVE E COME POSSIBILE:

    MALGRADO LE DIVERSE PROMESSE …. VEDI SOTTO…..QUOTA 41 SEMBRA SEMPRE PIÙ UN MIRAGGIO… E RIPROPORLO ANCORA COME OBIETTIVO …. SEMBRA UNA PRESA PER Ì FONDELLI….
    ANCHE DA PARTE TUA SALVINI ….. A QUESTO PUNTO PIU’ DI ALTRI.
    FARE QUOTA 41 DI CONTRIBUTI PER TUTTI SAREBBE STATO SICURAMENTE PIU’ ONESTO ED OGGETTIVAMENTE PIU’ CHIARO CHE QUOTA CENTO 38+62
    NELLA SOSTANZA PERSONE CON 38 ANNI DI CONTRIBUTI E 62 ANNI DI ETA’ POSSONO ANDARE IN PENSIONE E FINO AL 31-12-2021 –
    PERSONE CON 41 ANNI DI CONTRIBUTI MA CON 61-60-59 DI ETA’ NO 102-101-100
    DEVONO LAVORARE ANCORA UNO (SE DONNE) O DUE ANNI (SE UOMINI) HANNO TROVATO (DUE VOLTE) UN MODO PER DIVIDI ET IMPERA

    CITTADINI ELETTORI RICORDATEVI
    delle leggi sulla previdenza la monti-fornero e prima la legge a “firma” sacconi con il calcolo della aspettativa di vita per I pensionandi e quindi una FINE LAVORO DINAMICA QUASI UN FINE PENA MAI.

    SAREBBE INTERESSANTE SAPERE DALL’INPS ….. AD OGNI FINE ANNO ….. QUANTI CONTRIBUENTI INPS… HA IN PANCIA …… CON 38-39-40 ANNI CONTRIBUTI E PUBBLICARE GLI STESSI IN AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE
    QUOTA 41-

    QUOTA 41 E PROMESSE NON MANTENUTE DA SALVINI-LEGA E M5S
    E PROMESSE MENO DA FORZA ITALIA E FRATELLI D’ITALIA
    DA RENZI ……. I QUOTA 41 …….. DERISI PIU’ VOLTE …… L’INPS PUBBLICHI L’ESTRATTO PREVIDENZIALE DEL SENATORE SEMPLICE EX-PD…..E CAPIREMO TANTE COSE….. LA PRIMA ….. DA CHI SONO PAGATI I SUOI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI……. COME DIRIGENTE D’AZIENDA ….. DA QUANDO DIVENTO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI FIRENZE.

    FINO AL 1995 SI POTEVA ANDARE IN PENSIONE CON 35 ANNI DI CONTRIBUTI E I DIPENDENTI PUBBLICI ANCHE MENO – grosso modo sono circa 500.000 (cifra per difetto) persone che ancor oggi PERCEPISCONO la pensione, molte da più di 38 anni
    IN SEGUITO DI POTEVA ANDARE IN PENSIONE CON 40 ANNI CONTRIBUTI poi dal 2011 servono anche per ì precoci normali ….. con l’aspettativa di vita …. ma come viene calcolata??? ….quale sarà quella che contiene l’anno 2020??? adesso 42 anni di contributi per le donne ….. che statisticamente vivono più degli uomini e 43 per gli uomini…
    SINTESI=RIASSUNTO PER I PRECOCI “NORMALI” E PER TUTTI QUELLI CHE NON HANNO 62 ANNI ENTRO IL DICEMBRE 2021 DEVONO RAGGIUNGERE I 42 di contributi SE DONNE E 43 SE UOMINI …. QUINDI 8 ANNI IN PIÙ…. – RISPETTO ALLE REGOLE DI QUANDO HANNO COMINCIATO A LAVORARE …… E TRE ANNI IN PIÙ RISPETTO AL 2010.

    RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
    1.
    Qualche settimana prima che si formasse il governicchio monti (nominato appositamente da re giorgio I, senatore e mantenuto a vita) per fare il lavoro sporco che il governo berlusconi non aveva la capacità e forse nemmeno ì numeri in parlamento per farlo (la lega pur con pochi voti 20/30 si era opposta).
    peccato che qualche anno o mesi prima (pre legge monti-fornero)
    la stessa lega aveva contribuito alla approvazione della legge che stabiliva che nel corso degli anni successivi, quindi successivamente all’approvazione di legge ….. ma mesi o anni dopo … per andare in pensione si doveva statisticamente calcolare “l’aspettativa di vita”, provvedimento firmato da sacconi, che rincorso negli anni successivi dai giornalisti dava l’idea di non sapere cosa aveva firmato come probabilmente altri suoi sodali, farfugliando che si doveva applicare solo per le pensioni di vecchiaia e non per le pensioni legate ai contributi …. e invece (che di fatto sono passate in otto anni da 40 anni di contributi per ambo ì sessi, ai 42 anni di contributi per il sesso femminile e 43 anni di contributi per il sesso maschile hanno trovato un modo per dividi et impera e le chiamano pensioni anticipate …. I precoci “normali” di fatto è stata la categoria più bastonata da sacconi prima e dalla fornero-monti poi in contraddizione con il principio di legge e le statistiche ISTAT che ci propinano, dove in ogni caso, risulta che le donne vivono di più dei maschi….aspetto sottolineato anche da organismi UE….. aspetto sottotaciuto e infine silenziato…….sacconi la legge l’ha firmata, ma la mente e l’anima posseduta che l’ha scritta è probabilmente un compagno di merende e/o cene eleganti di sacconi, berlusconi allora anche meloni, razzi…et altri umanoidi piccoli, piccoli …. forse l’energumeno tascabile di dalemiana memoria…..premio nobel mancato …

    ps….
    a) si dovrebbe fare una legge “popolare” con referendum per vietare l’erogazione deì vitalizi a deputati senatori consiglieri regionali e provinciali prima dei 70 anni di età, (mi sembra che ora il limite sia 60 anni) calcolati solo con il metodo contributivo e reversibile solo per il/la coniuge se sposata/o da almeno 10 anni …
    b) altra legge popolare … stesso referendum …chi sparla in particolare deputati senatori consiglieri regionali e provinciali, giornalisti e sindacalisti o ex- …..in televisioni, giornali, social ….di aspetti previdenziali deve presentare prima ….. il proprio conto contributivo-previdenziale … dove è specificato … quanti contributi ha pagato, chi ha pagato, quali e quanti sono ìI contributi figurativi ….

    2.
    …..ripeto introduzione …..
    Qualche settimana prima che si formasse il governicchio monti (nominato appositamente da re giorgio I, senatore e mantenuto a vita) per fare il lavoro sporco che il governo berlusconi non aveva la capacità e forse nemmeno ì numeri in parlamento per farlo (la lega pur con pochi voti 20/30 si era opposta….. ma tardi)
    • la fornero intervistata da RADIO PADANIA, alla domanda: prof fornero secondo lei 40 di contributi previdenziali sono sufficienti per andare in pensioni?
    • risposta: per me sì, ma nell’attuale situazione economica italiana …..ecc, ecc, se la persona ha attualmente accumulato almeno 20 anni di contributi…..
    risposta di buon senso, meno dei 41…. e/o 42-43 …. inoltre la monti-fornero è del 2011… coloro che allora avevano almeno 20 anni contributi …. oggì ne hanno almeno 29…. ma fosse stato stabilito invece di 40, 41 …. pur con qualche mugugno …. anche gli interessati avrebbero capito …… oppure avere almeno 30 anni di contributi ….
    Invece poi la conferenza stampa congiunta monti (l’algido mantenuto a vita) e fornero ….. frignante ….. da fornero a frignero……
    Monti, infatti, incassa due pensioni. Per un assegno prossimo ai 20mila euro (lordi) mensili. Per metterlo insieme servono 40 vecchietti con la pensione sociale. Di questi quasi 20mila euro, circa 9mila gli arrivano da Bruxelles, in veste di ex commissario europeo (ce lo mandò Berlusconi). Il resto gli arriva dall’Inps per il lavoro svolto come docente universitario: è stato anche rettore della Bocconi. Da notare che l’assegno che riceve è calcolato con il sistema retributivo, e non contributivo. INOLTRE incassa 25mila euro (lordi) mensili di vitalizio quale senatore e mantenuto a vita. TOTALE MENSILE PERCEPITO DA MONTI 45mila euro (lordi) € 45.000.00 AL MESE.

    La fornero intervistata, da soggetti diversi, in seguito e più volte, sottolineava I seguenti aspetti:
    a) la legge che porta il mio nome è stata formata in 20 giorni in una situazione politico-economica per l’Italia pesantissima …… spread a 500-600 punti;
    b) dall’allora ministero delle finanze (ad interim a monti )…. continuavo a ricevere telefonate di fare presTo e tagliare il più possibile;
    c) premesso che la fornero nel governo monti era in quota pd….. lei ha dichiarato che in quel periodo si è sentita sola …… il pd allora era a guida bersani… a parte le sue metafore zoofile …mai una parola sulla riforma pensioni …. passata con ì voti pd …..un silenzio assordante……
    MA SIGNORA FORNERO TUTTO CIO’ PREMESSO NON SAREBBE STATO PIÙ LINEARE DIMETTERSI DA MINISTRO … VISTE LE SUE POSIZIONI INIZIALI ….. ????
    SALVINI …. CERCA IN RADIO PADANIA …. LA CASSETTA DELL’INTERVISTA…. OPPURE HA FATTO LA FINE DEI 49 MILIONI DI EURO…????

    3.
    PROPOSTA DI LEGGE (LA PDL 857) PRESENTATA IL 30 APRILE 2013 ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DAGLI ONOREVOLI DAMIANO, BARETTA E GNECCHI E VIENE OGGI RIPROPOSTA DA NUMEROSI ESPONENTI DEL PARTITO DEMOCRATICO AL GOVERNO RENZI COME BASE PER UN INTERVENTO VOLTO A RISOLVERE I NODI DELLA RIFORMA FORNERO DEL 2011.
    premesso che la fornero nel governo dell’algido monti era in quota pd – Damiano era ed è del PD ed è stato compagno di classe della fornero

    Le penalità e la premiazione – In pratica viene previsto un sistema di penalizzazioni e di premialità a seconda se il lavoratore scelga di cessare l’attività lavorativa prima dei 66 anni o dopo 66 anni entro comunque un range che va dai 62 anni ai 70 anni. Il taglio massimo sull’importo pensionistico è pari all’8% per cento per i lavoratori che decidono di uscire con 62 anni e 35 di contributi e man mano si riduce del 2 % l’anno fino ad annullarsi all’età di 66 anni (si veda tabella). Analogamente, qualora il lavoratore decidesse di rimanere sul posto di lavoro oltre i 66 anni subirebbe un incremento dell’assegno pensionistico del 2% l’anno sino ai 70 anni. Pertanto il beneficio massimo conseguibile sarà dell’ 8% per cento in corrispondenza dei settant’anni. 
    Le penalizzazioni e le premialità si applicano sulle anzianità maturate con il sistema retributivo (dunque sulle anzianità maturate sino al 31.12.2011 per chi era nel sistema misto o sino al 31.12.95 per chi ne era rimasto escluso).

    Per accedere al beneficio è richiesto che l’importo dell’assegno pensionistico, secondo l’ordinamento previdenziale di appartenenza, sia pari ad almeno 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale (cioè un importo pari a circa 670 euro al mese).
    P. Anticipata – Il progetto intende inoltre rivedere i requisiti contributivi utili per l’accesso alla pensione anticipata rideterminandoli, per uomini e donne, in 41 anni (contro i 42 anni e 10 mesi previsti attualmente dalla legge Fornero per i lavoratori uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne). Dovrebbe andare in soffitta anche l’attuale sistema di penalizzazioni (già peraltro sospeso sino al 2017 dalla legge di stabilita 2015) anche se resta da comprendere se i 41 anni possano essere adeguati nel tempo alla speranza di vita o meno.

    DAMIANO ERA ED E’ PARLAMENTARE DEL PD, ma la proposta non è firmata solo da piddini.
    Nessun governo a guida pd: letta junior l’immobile, il renzie del pizzino “enrico stai sereno” “vincitore” solo di Europee 2014 (A PARTE LE PRIMARIE PD-CHE NON SONO CONSULTAZIONI ELETTORALI….) che nel parlamento italiano non hanno spostato nemmeno una sedia, dopo aver promesso gli 80 euro mensili e non a tutti, costo 10 miliardi di euro annui o il gentilone …. si sono presi la briga di portare in votazione in aula la
    PROPOSTA DI LEGGE (LA PDL 857) PRESENTATA IL 30 APRILE 2013 ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DAGLI ONOREVOLI DAMIANO, BARETTA E GNECCHI E altri.
    SALVINI A BALLARÒ ALLORA SU RAI TRE DICHIARAVA: SE PORTANO IN PARLAMENTO LA PROPOSTA DI LEGGE (LA PDL 857) PRESENTATA IL 30 APRILE 2013 ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DAGLI ONOREVOLI DAMIANO, BARETTA E GNECCHI E ALTRI …. LA LEGA LA VOTA …… PECCATO CHE ALLORA DISPONEVA ANCORA E SOLO DI 20/30 VOTI IN PARLAMENTO…. PRATICAMENTE VOTO NULLO A PRESCINDERE.

    Poi finalmente le elezioni politiche del 2018.
    PRIMA DI ESSE LA CAMPAGNA ELETTORALE
    IL CENTRO DESTRA Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia si presentavano con un unico programma, tra cui la controriforma fornero che prevedeva i requisiti contributivi utili per l’accesso alla pensione anticipata rideterminandoli, per uomini e donne, in 41 anni di contributi ed una generica quota 100 (somma età e contributi).
    IL PIU’ CONVINTO FORSE IL PIU’ CONVINCENTE PER LA CONTRORIFORMA FORNERO: SALVINI E LA LEGA – Fratelli d’Italia e Forza Italia MENO
    Peraltro in campagna elettorale a Porta a Porta Bruno Vespa ospitando berlusconi esponeva alcune slides molto chiare e molto sintetiche delle ipotesi di programma del centro destra tra cui la flat/tax ed altre e per quanto riguarda la controriforma fornero evidenziava un cartello con quota 41 e costo ipotizzato 3-4 miliardi di euro annue e quota 100 e costo ipotizzato 7-8 miliardi di euro annue …… berlusconi pur ammettendo che le ipotesi erano nel programma …..bofonchiava e sviava il discorso su altri temi…
    Adesso – 2020 – ci raccontano che la quota 41 per tutti costa 12 miliardi di euro annui

    SI SOTTOLINEA CHE IN BASE ALLE SLIDE DI VESPA DEL 2018 IL COSTO ANNUO TOTALE DELLA CONTRORIFORMA FORNERO QUOTA 41+QUOTA100 SI IPOTIZZAVA IN 10-12 MILIARDI DI EURO ANNUI –
    CONSTATATO CHE LA QUOTA CENTO DEL GOVERNO M5S-LEGA
    QUOTA CENTO PER TRE ANNI – SPONSOR LA LEGA –
    DUE PALETTI = ALMENO 62 ANNI DI ETA’ – ALMENO 38 ANNI DI CONTRIBUTI A CONTI FATTI COSTERA’ DECISAMENTE MENO DEI 7-8 MILIARDI L’ANNO
    NON E’ CHIARO, IN CHE MODO SONO STATI CALCOLATI RECENTEMENTE E RIPORTATI IN VARI GIORNALI E SOCIAL, COSTI PRESUNTI PER EVENTUALE QUOTA 41, PER 12 MILIARDI ANNUI (NEL 2018 COSTO IPOTIZZATO 3-4 MILIARDI DI EURO)
    E’ DECISAMENTE POCO CREDIBILE.

    SAREBBE INTERESSANTE SAPERE DALL’INPS ….. AD OGNI FINE ANNO ….. QUANTI CONTRIBUENTI INPS… HA IN PANCIA …… CON 38-39-40 ANNI CONTRIBUTI E PUBBLICARE GLI STESSI IN AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE

    IL M5S presentava il suo programma tra cui la controriforma fornero che prevedeva nominalmente i requisiti contributivi utili per l’accesso alla pensione anticipata rideterminandoli, per uomini e donne, in 41 anni di contributi ed una generica quota 100 (somma età e contributi) ed il reddito di cittadinanza.

    POI IL GOVERNO GIALLO-VERDE M5S-LEGA
    QUOTA CENTO PER TRE ANNI – SPONSOR LA LEGA –
    DUE PALETTI = ALMENO 62 ANNI DI ETA’ – ALMENO 38 ANNI DI CONTRIBUTI
    DEI 41 ANNI DI CONTRIBUTI PER TUTTI – RIMANDATI AL 2022 …. FORSE
    NELLA SOSTANZA PERSONE CON 38 ANNI DI CONTRIBUTI E 62 ANNI DI ETA’ POSSONO ANDARE IN PENSIONE
    PERSONE CON 41 ANNI DI CONTRIBUTI MA CON 61-60-59 DI ETA’ NO
    DEVONO LAVORARE ANCORA UNO (SE DONNE) O DUE ANNI (SE UOMINI) HANNO TROVATO (DUE VOLTE) UN MODO PER DIVIDI ET IMPERA
    SALVINI???? BASTAVA PRENDERE COME ESEMPIO LA PROPOSTA DI LEGGE (LA PDL 857) PRESENTATA IL 30 APRILE 2013 ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DAGLI ONOREVOLI DAMIANO, BARETTA E GNECCHI E ALTRI, CHE DICEVI CHE VOLEVI VOTARE …… QUANDO I TUOI …. VENTI-TRENTA VOTI …. NON CONTAVANO NULLA.

    REDDITO DI CITTADINANZA AI DISOCCUPATI PER TRE ANNI-SPONSOR IL M5S-

    Antonio Brambilla del Centro Studi e Ricerche itinerari Previdenziali aveva suggerito (in particolare a Salvini) di ipotizzare l’uscita dal lavoro almeno a 41 anni e mezzo, oltre quota 100 (ma non con 38+62) poi si è zittito ed praticamente sparito dalle televisioni.. e salvini-lega e di maio m5s …. hanno fatto soloquota 100 (dal 2019-al 2021…) e reddito di cittadinanza.
    Antonio Brambilla del Centro Studi e Ricerche itinerari Previdenziali aveva suggerito di ipotizzare l’uscita dal lavoro almeno a 41 anni e mezzo in una precedente partecipazione, mi sembra, a sky24 polemizzando con non so chi piddino? giornalista? Uno squallido ……. In ogni caso Brambilla affermava chi ha versato 41 anni di contributi la sua pensione ….. se l’è pagata!
    INFINE
    salvini in bermuda, in spiaggia bevendo moito ed ebbro per le recite reiterate sull’immigrazione, che peraltro sembra manovrata, taxi del mare non è un ipotesi del tutto esagerata, si è politicamente suicidato (preterintenzionale) …. la iena ridens il senatore semplice …. con la favoletta dell’iva e l’appoggio apparentemente riottoso di pd e leu e la paura di sparire pre-termine degli eletti nel m5s … è rientrato in gioco ….. e smentendo se stesso …… allora pd e perdendo tutte le consultazioni elettorali “vere” dopo le europee 2014 (degli 80 euro e nella sostanza ininfluenti per buona parte della politica italiana)….. sperando di attirare eventuali elettori dell’ultra-ottantenne giaguaro smacchiato, caro a bersani, tiene a galla un governo che sta lì, per ì seggi del m5s, guadagnati da grillo, vedremo alle prossime elezioni politiche…….SE GLI ELETTORI AVRANNO MEMORIA
    ELETTORI, CITTADINI ELETTORI,
    RICORDATEVI CHI HA VOTATO LA FORNERO leggioggi.it/2015/05/12/riforma-fornero-i-nomi-tutti-coloro-votarono
    e PRIMA LA LEGGE SACCONI
    Non solo, alcuni esponenti di iv di renzie … appena caduto (il suicida preterintenzionale alcolizzato di moito ed in bermuda) rilasciavano interviste astiose ed assurde … su quota 100… via subito ….. qualche settimana successiva intervistati non solo non ripetevano le stesse frasi velenose …. ma dichiaravano che quota 100 non si toccava….. piccoli, piccoli e meschini…strapagati…. Speriamo che ì cittadini che votano si ricordino …… e vedremo alle prossime politiche ………..anche se per I 41isti di contributi …. non vedo tante speranze ….. a meno che non si voti a breve ……. ma se chi promette 41 ….. poi fa cento … come hanno già fatto … MA I 41 GLI FACCIAMO POI….. che votiamo a fare…. Ed il tempo scorre.
    PER LA PRESA PER ÌL XXXO, OPSS, PER Ì FONDELLI, GRAZIE A SALVINI, DI MAIO, GRILLO E PRIMA DI LORO A MONTI, FRIGNERO, BERSANI, BERLUSCONI, MELONI, RAZZI, LETTA JUNIOR, SACCONI, A RENZIE, AI NANI E ALLE BALLERINE NOMINATI/E DA BERLUSCONI E RENZIE IN PARLAMENTO, PER 15.000.00 EURO AL MESE …….. E COME CANTA ZALONE ….. QUELLA DELLA ….. È UNA STORIA VERA SONO ALTRE MILLE EURO … SE TI GIRI…
    RICORDATEVI ELETTORI QUANDO VOTATE …… CHI VI HA PRESO IN GIRO…… SE POTETE ALMENO NON RIVOTATELI.
    PER LORO LA MALEDIZIONE DELL’ULTIMO DEI TEMPLARI.
    NON SO SUGGERIRE ALTERNATIVE ……. QUELLI CHE VOTEREI … NON SI CANDIDANO O NON VENGONO CANDIDATI DA GENTE PICCOLA, PICCOLA CHE DECIDE LE LISTE ……
    QUALCUNO FORSE C’ERA MA HA ABBANDONATO O E’ STATO COSTRETTO AD ABBANDONARE.
    NON MI ILLUDO……..MA SAREBBE FINALMENTE ORA CHE SI APPROVI UNA LEGGE CHE CONSENTA DI ANDARE CON I 41 ANNI DI CONTRIBUTI …… ANCHE SE A 56-57-58-59-60 ANNI LE PERSONE NON FANNO PIU’ I MANOVALI, GLI ADDETTI PULIZIE, I CAMIONISTI, I MINATORI, I CAMERIERI PERCHE’ HANNO CERCATO DI MIGLIORARE LA PROPRIA VITA….. E magari hanno 41 anni di contributi, ma di lavoro 42, 43,44…. perchè negli anni 70, pagare I contributi previdenziali era optional.

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  5. E l’età non i contributi il problema dei precoci avete capito o no ..62 anni i precoci non li hanno se no sarebbero già in pensione ..la legge fornero a messo un sacco di paletti non tutti fanno lavori usuranti che vorrei capire quali siano perché un magazziniere o uno che lavora in un supermercato non è usurante .. qui nessuno si sta lamentando della quota 41 anzi abbiamo lottato per anni ma nessuno ci ha ascoltato .. adesso come presa per il c…o finale La faranno nel 2022 per piacere i precoci non hanno mollato ma sono stufi di essere presi in giro..

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  6. Sig Carlo mentre lei sudava con i libri, io questa fortuna non l’ho avuta.A 14 anni ho iniziato con lavori pesanti che mi hanno portato ad una malattia professionale.Quelli come noi da 14 , 15 anni iniziando presto a lavorare hanno permesso a molti dei nostri coetanei come lei di avere dallo stato scuole superiori ed università pubbliche,finanziate appunto da chi il Pil lo produceva.

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  7. Sono l’autore del post che PensioniPerTutti (che, lo dico senza adulazione, secondo me è il migliore dei siti che parlano di pensioni, non solo perchè ospita spesso contributi originali ma anche perchè cerca sempre di approfondire) ha avuto la gentilezza di evidenziare.

    Devo dire che temevo che il mio post, volutamente provocatorio (ma una provocazione nè irrispettosa nè fine a sè stessa), avrebbe suscitato reazioni più “vivaci” e polemiche, invece vedo che il tutto si è tenuto nei limiti di argomentazioni posate e sensate.
    Il che mi fa piacere, anche perchè IO SONO FAVOREVOLE ad una “Quota 41 senza se e senza ma” (e senza penalizzazioni). Quello che mi ha sorpreso è che ci fosse stato più di un precoce a dire “ormai è troppo tardi”, da cui la mia reazione “allora parliamo di altro”.

    Ho trovato molto interessante il post del signor Paolo Ceccherelli per il quale, come “lavoratore-studente” quale ha spiegato essere stato, nutro grande ammirazione.
    E lo sono ancora di più perchè, paradossalmente ma non tanto, non sono molto d’accordo con la sua affermazione “non ci si ammazza sui libri e ci si diverte tanto” (all’Università).
    Ok, “non ci si ammazza sui libri” ma se uno studia per laurearsi in corso è difficile “divertirsi davvero tanto”, ne ha anche relativamente poco tempo per farlo (e va già bene che interviene la naturale energia giovanile a supporto per uscire alla sera dopo una giornata sui libri).

    Un mio ex collega ed ex compagno di liceo, persona molto intelligente e molto studiosa, subito dopo la sua laurea e immediata assunzione mi disse: “Incontro spesso persone che mi dicono, strizzandomi l’occhio, ‘adesso che hai smesso di studiare e iniziato a lavorare è finita la pacchia, eh?’. E io faccio fatica a fargli capire che non ho mai avuto tanti soldi in tasca e tanto tempo libero come da quando ho iniziato a lavorare”.
    E’ anche la mia esperienza di laureato in Fisica che ha pure lui (bei tempi, allora …) trovato da lavorare non appena finita l’Università: finito lo studio, ho potuto “respirare” e il lavoro mi è stato più “leggero” dello studio.

    Perciò, se uno contemporaneamente studia e lavora (e magari non ci mette dieci-dodici anni a laurearsi, prendendosela comoda) ha tutta la mia ammirazione.
    Io credo che questo paese farebbe un’ottima cosa se riconoscesse gli anni di laurea quali contributi figurativi (senza doverli riscattare a pagamento ma ovviamente anche senza aumento del montante pensionistico), come si fa per altre cose tipo il servizio militare.
    In questo modo, anche il signor Paolo (oltre al sottoscritto e a tanti altri!) potrebbe avere 4-5 anni in più di anni di formale contribuzione che, aggiunti ai 41 anni di contributi reali che già ha, gli permetterebbero (correggetemi se sbaglio) di andare in pensione SUBITO, a 60 anni con formalmente 45-46 anni di contributi.

    Perchè questo “vantaggio” per i laureati? Per lo sforzo fatto per (oggettivamente) aumentare la preparazione professionale e culturale del paese.
    Perchè, ricordo, in Italia abbiamo una BASSISSIMA percentuale di laureati, la metà della media OCSE e nella UE “battiamo” solo la Romania, l’unica che è messa peggio di noi (dati 2019).
    Poi ci si stupisce se, in un mondo sempre più complesso, perdiamo competitività …

    Farà mai questo, un governo italiano? Temo proprio di no, l’evidente obiettivo generale da decenni è quello di RITARDARE AL MASSIMO, a tutti!, l’erogazione delle pensioni (così nel frattempo tanti schiattano …).

    Lo si vede anche dall’assurda gestione del riscatto degli anni di laurea, che era troppo onerosa per i giovani che hanno ancora pochi soldi in tasca (tranne per quelli di famiglia benestante) per cui (giustamente) li hanno agevolati.
    Peccato che sono comunque tanti soldi e che i giovani alla pensione ci pensano molto relativamente, quindi difficilmente buttano fuori i “pochi” 5000 euro per ogni anno “agevolato” da riscattare, in vista di un vantaggio che non vedranno prima di una quarantina di anni.
    Mentre chi, “anziano”, un pò di soldi li ha messi da parte e pagherebbe spesso volentieri allo Stato, OGGI E SULL’UNGHIA, una quota RAGIONEVOLE di riscatto per potere avvicinarsi alla pensione, non lo fa quasi mai perchè dovrebbe pagare una cosa IRRAGIONEVOLE, ovvero esorbitante.

    Per i giovani non è molto attraente, per gli anziani è quasi inavvicinabile perchè lo Stato preferisce, rendendolo improponibile per i più, evitare il “rischio” che un anziano vada in pensione qualche anno prima.
    Risultato netto? Lo Stato ritarda le pensioni ma incassa poco e niente dai riscatti di laurea, che sarebbero “soldi freschi” nelle casse INPS a fronte di soldi da dare DOPO (ma non a quelli di loro che nel frattempo fossero schiattati, lo so, oggi sono un pò cupo …).

    La chiudo qui, ribadendo che per me Quota 41 è GIUSTA e andrebbe fatta.

    Ma pure che anche un 59-60enne con già 41-42 anni di lavoro deve rendersi conto che non esiste solo il peso degli anni di LAVORO, esiste anche quello dell’ETA’ ANAGRAFICA.
    E passati i 60 anni per molti OGNI ANNO CHE PASSA PESA IL DOPPIO (o anche più) di un anno di un 54-55enne, anche se il 64-65enne ha magari “solo” 37 anni di lavoro.

    Da qui la necessità, direi quasi l’obbligo razionale più ancora che “morale”, secondo me, di avere anche una FLESSIBILITA’ indipendente dagli anni di contributi.

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    • CARLO GRazieee di cuore, 🙂 per le bellissime parole spese per il sito :-), siamo onorati anche noi di averla tra i nostri più assicdui commentatori. Competente e preparati-

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  8. Buonasera ho 50 anni e ho 36 anni di contributi, con la Fornero dovrei fare quasi 45 anni di contributi, una follia, e con la quota 100?… Non scherziamo una che lavora 41 anni deve andare in pensione, e senza togliere niente di quello che ha versato. Tutti questi geni che hanno fatto queste stupide leggi, nella loro vita non hanno mai lavorato veramente!!!!

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  9. Certo che la vogliono i precoci quota 41 sono che sono stufi di aspettare e’ dal 2018 che ne parlano e ci sentiamo presi in giro, il commento era che aspettando aspettando si va con l’anticipata Fornero , ecco perche’ la gente e’ arrabbiata !! Altro che non la vogliono ma come al solito fanno passare un sacco di tempo tra un governo e un altro!!

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  10. Buon giorno,
    bisogna lasciare i pochi posti di lavoro ai giovani. Se continuano a trattenere noi con 41 anni di lavoro sulle spalle come faranno a sistemarsi.
    Basta non è giusto, dopo 41 anni è ora di riposarsi e godersi la meritata pensione.
    Chi ha iniziato da giovane ha fatto dei sacrifici prima degli altri e quindi merita di andare prima.
    é ora di finirla con le chiacchere vogliamo i fatti concreti!
    Chi tira lungo non ha mai lavorato sul serio.

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  11. Leggo ancora una volta chi come me ha 41 di contributi, lavoro nero estivo da bambino, 60 anni di età, tenta di giustificare la richiesta di voler andare in pensione. Adesso BASTA ! Ne abbiamo diritto, non dobbiamo giustificare niente a nessuno, è una follia che con quota100 alcuni, beati loro, sono in pensione con 38 anni solo perchè in una logica al massacro “moriranno prima”. Basta parlare di morte, parliamo di diritti !
    Quota 41 senza se e senza ma.

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    • Caro scrittore ,i precoci la quota 41 la vogliono,ma non con il sistema contributivo come vorrebbero rifilarci , non vi siamo fatti il culo per 41 anni per poi sentirci dire ok 41 anni invece di 1500€ vai con 1000€ del contributivo e muori di fame, a questo punto preferisco la fornero mi faccio i miei fue anni in più ma niente penalizzazione, anzi un anno in più visto che la riforma la fanno da gennaio 2022 e avrò 42 anni e tre mesi,non far finta di non capire

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      • Sig Carlo forse lei non è informato bene.. i precoci la quota 41 la vogliono da anni ma quando è stata fatta hanno messo paletti che chi non rientra in determinate categorie non può andare con 41 anni poi hanno fatto la quota 100 che per uscire ci vogliono 62 anni come penso lei ben sa precoci vuol dire categoria di operai impiegati ecc ecc che hanno iniziato a 15/16/17 anni oggi 62 anni quasi nessun precoce li ha .. dunque non sono i contributi un problema per noi ma età.. quota 41 doveva essere fatta senza paletti e allora stia tranquillo che qui nessun precoce avrebbe fiatato .. ma sembra che non si capisca il problema dei precoci non tutti lavorano in miniera o nelle concerie dunque non ci hanno dato la possibilità di andare in pensione .. tutto qui..

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  12. Leggo spesso che bisognerebbe avere una visione non egoica per il problema pensioni e avere una prospettiva più ampia…
    Non sempre è possibile specialmente quando vedi andare via,con una iniqua quota 100, persone con 38 anni che hanno la “fortuna” di avere “già” 62 anni.
    Serve URGENTEMENTE una possibilità per le persone come noi di ritirarsi senza penalizzazioni con 41 anni. Detesto la legge Fornero ma prego ogni giorno che non venga rimossa; la proposta 62 anni mi porterebbe a 46 anni lavorativi e anche se mi sforzo di avere un’ottica più ampia vi giuro che mi riesce molto difficile abbracciare certe nuove proposte che sento aleggiare.
    Non penso che la categoria di “giovani” con 41 anni di lavoro sia così ampia…quindi per favore piantiamola lì e fateci andare che non se ne può più.
    Se poi si riescono a creare altri escamotages di flessibilità per altre situazioni ben venga, ma la possibilità di andare con 41 anni non la vedo neanche come una grande concessione, si tratta di giustizia.Punto

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  13. Ma i precoci questa quota 41 la vogliono poi davvero?
    Mi permetta Sig.Carlo ma quella non è la domanda da farsi a mio parere . La domanda giusta è :
    DOPO 41 ANNI DI LAVORO E’ GIUSTO POTER LASCIARE L’OCCUPAZIONE PER UN MERITATO RIPOSO ? o vogliamo che i lavoratori proseguano a frequentare i luoghi di lavoro anche con 42, 43, 44, e anche 45 anni di timbrature , pensando magari anche che questi ci mettano energia quotidiana e resa che giustifichi i costi ??
    Che poi siano precoci giustificherebbe ulteriormente i 41 anni fatti.

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  14. Sì, ringraziamo veramente Carlo anche per questi commenti, come per tutti gli altri che ha fatto e per cui nutro la massima ammirazione, perchè pur condividendoli non saprei esprimerli con tale capacità. Ci sono persone, come la sottoscritta, che non solo aspettano, ma hanno veramente bisogno che la riforma Fornero venga polverizzata, che l’età pensionabile venga rapidamente e sicuramente abbassata, e che venga lasciata la scelta se accettare una penalizzazione pur di fermarsi, o continuare a lavorare perchè se ne ha ancora la forza e si vuole un assegno più sostanzioso.
    Io spero veramente che queste della flessibilità non siano solo chiacchiere, e come già ho avuto modo di scrivere…..
    voto per Carlo al tavolo delle trattative!

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  15. Allora. Facciamo il punto su quello che scrive il sig. Carlo.
    Intanto, chi parla già oggi è un quota 41 di 60 anni.
    Intanto, prima del 2022 non c’è forse il 2021?
    Intanto, i diplomati come me che lavorano dal 1979 non sono dei fortunati che hanno cominciato a lavorare e a guadagnare prima.
    Hanno lavorato a nero durante le vacanze scolastiche estive. Si sono fatti l’università lavorando, altrimenti economicamente impossibile (non ci si ammazza sui libri e ci si diverte tanto) e da decenni danno un alto contributo all’economia come funzionari (e magari lavorando come civile superiore di forze dell’ordine con orari e disponibilità allucinanti).
    Magari, come il sottoscritto, si sono fatti anche il militare in una base Nato (molti di voi non hanno nemmeno idea).
    Sarebbe piaciuto loro essere figli di professionisti e/o notabili, farsi tranquilli gli studi, iniziare a lavorare a 25 anni (perché fare il manovale a 15 anni e a nero non è granché).
    Ho chiesto a lungo quota 41, ma ormai ci sono, e mi tocca ancora lavorare.
    La quota 100 mi sfugge prima, e attualmente non mi resta che l’anticipata Fornero (l’unica senza penalizzazioni) a cui arriverò con 43 anni di lavoro (=quota 105).
    Il 2021 sarebbe buono per una quota 102/103
    Che pretenderei senza penalizzazioni! Ho dato abbastanza!
    A questo punto viva l’anticipata Fornero. Fate quello che volete, qualsiasi quota immaginifica, ma non provate a togliere la Fornero, al limite levatele finestre e spiccioli di mesi.

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    • Intanto, i diplomati come me che lavorano dal 1979 non sono dei fortunati che hanno cominciato a lavorare e a guadagnare prima.
      Hanno lavorato a nero durante le vacanze scolastiche estive
      ed aggiungo anche i sabati, le domeniche e/o comunque festivi e non solo anche durante l’anno scolastico……Sarebbe piaciuto loro essere figli di professionisti e/o notabili e/o figli di genitori degni, farsi tranquilli gli studi, iniziare a lavorare a 25 anni (perché fare il manovale ….. o il cameriere a 15 anni e a nero non è granché).
      Concludo 41 anni di contributi …… sarebbe il minimo …… ed onesto ….. no 38 + l’età ….. una presa per i fondelli chi ha 62 anni e 38 anni di contributi (in maggioranza….) i tre anni mancanti ….. poteva pagarseli magari con agevolazioni fiscali ….

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        • Pregiatissimo Paolo, non mi aspettavo il grazie, ma prendo atto con soddisfazione della tua attenzione ….aggiungo ….. e non è la prima volta… che pubblico il commento sotto ricopiato …confido nell’attuale ministro del lavoro … del m5s Cafalco??? Catalfo? donna …. poco appariscente …. e poco in tv …. a differenza …. di salvini, di fornero/frignero, monti, nani e ballerine e brunette varie…. speriamo svolga il suo ruolo …. in modo sostanziale …. ma non mi illudo …
          Se la gente leggesse di più, la legge fornero …. l’avrebbero contestata …. dal 2011… invece…..

          MALGRADO LE DIVERSE PROMESSE …. VEDI SOTTO…..QUOTA 41 SEMBRA SEMPRE PIÙ UN MIRAGGIO… E RIPROPORLO ANCORA COME OBIETTIVO …. SEMBRA UNA PRESA PER Ì FONDELLI….
          ANCHE DA PARTE TUA SALVINI ….. A QUESTO PUNTO PIU’ DI ALTRI.
          FARE QUOTA 41 DI CONTRIBUTI PER TUTTI SAREBBE STATO SICURAMENTE PIU’ ONESTO ED OGGETTIVAMENTE PIU’ CHIARO CHE QUOTA CENTO 38+62
          NELLA SOSTANZA PERSONE CON 38 ANNI DI CONTRIBUTI E 62 ANNI DI ETA’ POSSONO ANDARE IN PENSIONE E FINO AL 31-12-2021 –
          PERSONE CON 41 ANNI DI CONTRIBUTI MA CON 61-60-59 DI ETA’ NO 102-101-100
          DEVONO LAVORARE ANCORA UNO (SE DONNE) O DUE ANNI (SE UOMINI) HANNO TROVATO (DUE VOLTE) UN MODO PER DIVIDI ET IMPERA

          CITTADINI ELETTORI RICORDATEVI
          delle leggi sulla previdenza la monti-fornero e prima la legge a “firma” sacconi con il calcolo della aspettativa di vita per I pensionandi e quindi una FINE LAVORO DINAMICA QUASI UN FINE PENA MAI

          SAREBBE INTERESSANTE SAPERE DALL’INPS ….. AD OGNI FINE ANNO ….. QUANTI CONTRIBUENTI INPS… HA IN PANCIA …… CON 38-39-40 ANNI CONTRIBUTI E PUBBLICARE GLI STESSI IN AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE
          QUOTA 41-

          QUOTA 41 E PROMESSE NON MANTENUTE DA SALVINI-LEGA E M5S
          E PROMESSE MENO DA FORZA ITALIA E FRATELLI D’ITALIA
          DA RENZI ……. I QUOTA 41 …….. DERISI PIU’ VOLTE …… L’INPS PUBBLICHI L’ESTRATTO PREVIDENZIALE DEL SENATORE SEMPLICE EX-PD…..E CAPIREMO TANTE COSE….. LA PRIMA ….. DA CHI SONO PAGATI I SUOI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI……. COME DIRIGENTE D’AZIENDA ….. DA QUANDO DIVENTO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI FIRENZE.

          FINO AL 1995 SI POTEVA ANDARE IN PENSIONE CON 35 ANNI DI CONTRIBUTI E I DIPENDENTI PUBBLICI ANCHE MENO – grosso modo sono circa 500.000 (cifra per difetto) persone che ancor oggi PERCEPISCONO la pensione, molte da più di 38 anni
          IN SEGUITO DI POTEVA ANDARE IN PENSIONE CON 40 ANNI CONTRIBUTI poi dal 2011 servono anche per ì precoci normali ….. con l’aspettativa di vita …. ma come viene calcolata??? ….quale sarà quella che contiene l’anno 2020??? adesso 42 anni di contributi per le donne ….. che statisticamente vivono più degli uomini e 43 per gli uomini…
          SINTESI=RIASSUNTO PER Ì PRECOCI “NORMALI” E PER TUTTI QUELLI CHE NON HANNO 62 ANNI ENTRO IL DICEMBRE 2021 DEVONO RAGGIUNGERE Ì 42 di contributi SE DONNE E 43 SE UOMINI …. QUINDI 8 ANNI IN PIÙ…. – RISPETTO ALLE REGOLE DI QUANDO HANNO COMINCIATO A LAVORARE …… E TRE ANNI IN PIÙ RISPETTO AL 2010.

          RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
          1.
          Qualche settimana prima che si formasse il governicchio monti (nominato appositamente da re giorgio I, senatore e mantenuto a vita) per fare il lavoro sporco che il governo berlusconi non aveva la capacità e forse nemmeno ì numeri in parlamento per farlo (la lega pur con pochi voti 20/30 si era opposta).
          peccato che qualche anno o mesi prima (pre legge monti-fornero)
          la stessa lega aveva contribuito alla approvazione della legge che stabiliva che nel corso degli anni successivi, quindi successivamente all’approvazione di legge ….. ma mesi o anni dopo … per andare in pensione si doveva statisticamente calcolare “l’aspettativa di vita”, provvedimento firmato da sacconi, che rincorso negli anni successivi dai giornalisti dava l’idea di non sapere cosa aveva firmato come probabilmente altri suoi sodali, farfugliando che si doveva applicare solo per le pensioni di vecchiaia e non per le pensioni legate ai contributi …. e invece (che di fatto sono passate in otto anni da 40 anni di contributi per ambo ì sessi, ai 42 anni di contributi per il sesso femminile e 43 anni di contributi per il sesso maschile hanno trovato un modo per dividi et impera e le chiamano pensioni anticipate ….ì precoci “normali” di fatto è stata la categoria più bastonata da sacconi prima e dalla fornero-monti poi) in contraddizione con il principio di legge e le statistiche ISTAT che ci propinano, dove in ogni caso, risulta che le donne vivono di più dei maschi….aspetto sottolineato anche da organismi UE….. aspetto sottotaciuto e infine silenziato…….sacconi la legge l’ha firmata, ma la mente e l’anima posseduta che l’ha scritta è probabilmente un compagno di merende e/o cene eleganti di sacconi, berlusconi allora anche meloni, razzi…et altri umanoidi piccoli, piccoli …. forse l’energumeno tascabile di dalemiana memoria…..premio nobel mancato …

          ps….
          a) si dovrebbe fare una legge “popolare” con referendum per vietare l’erogazione deì vitalizi a deputati senatori consiglieri regionali e provinciali prima dei 70 anni di età, (mi sembra che ora il limite sia 60 anni) calcolati solo con il metodo contributivo e reversibile solo per il/la coniuge se sposata/o da almeno 10 anni …
          b) altra legge popolare … stesso referendum …chi sparla in particolare deputati senatori consiglieri regionali e provinciali, giornalisti e sindacalisti o ex- …..in televisioni, giornali, social ….di aspetti previdenziali deve presentare prima ….. il proprio conto contributivo-previdenziale … dove è specificato … quanti contributi ha pagato, chi ha pagato, quali e quanti sono ìI contributi figurativi ….

          2.
          …..ripeto introduzione …..
          Qualche settimana prima che si formasse il governicchio monti (nominato appositamente da re giorgio I, senatore e mantenuto a vita) per fare il lavoro sporco che il governo berlusconi non aveva la capacità e forse nemmeno ì numeri in parlamento per farlo (la lega pur con pochi voti 20/30 si era opposta….. ma tardi)
          • la fornero intervistata da RADIO PADANIA, alla domanda: prof fornero secondo lei 40 di contributi previdenziali sono sufficienti per andare in pensioni?
          • risposta: per me sì, ma nell’attuale situazione economica italiana …..ecc, ecc, se la persona ha attualmente accumulato almeno 20 anni di contributi…..
          risposta di buon senso, meno dei 41…. e/o 42-43 …. inoltre la monti-fornero è del 2011… coloro che allora avevano almeno 20 anni contributi …. oggì ne hanno almeno 29…. ma fosse stato stabilito invece di 40, 41 …. pur con qualche mugugno …. anche gli interessati avrebbero capito …… oppure avere almeno 30 anni di contributi ….
          Invece poi la conferenza stampa congiunta monti (l’algido mantenuto a vita e fornero ….. frignante ….. da fornero a frignero……
          Monti, infatti, incassa due pensioni. Per un assegno prossimo ai 20mila euro (lordi) mensili. Per metterlo insieme servono 40 vecchietti con la pensione sociale. Di questi quasi 20mila euro, circa 9mila gli arrivano da Bruxelles, in veste di ex commissario europeo (ce lo mandò Berlusconi). Il resto gli arriva dall’Inps per il lavoro svolto come docente universitario: è stato anche rettore della Bocconi. Da notare che l’assegno che riceve è calcolato con il sistema retributivo, e non contributivo. INOLTRE incassa 25mila euro (lordi) mensili di vitalizio quale senatore e mantenuto a vita. TOTALE MENSILE PERCEPITO DA MONTI 45mila euro (lordi) € 45.000.00 AL MESE.

          La fornero intervistata, da soggetti diversi, in seguito e più volte, sottolineava I seguenti aspetti:
          a) la legge che porta il mio nome è stata formata in 20 giorni in una situazione politico-economica per l’Italia pesantissima …… spread a 500-600 punti;
          b) dall’allora ministero delle finanze (ad interim a monti )…. continuavo a ricevere telefonate di fare presTo e tagliare il più possibile;
          c) premesso che la fornero nel governo monti era in quota pd….. lei ha dichiarato che in quel periodo si è sentita sola …… il pd allora era a guida bersani… a parte le sue metafore zoofile …mai una parola sulla riforma pensioni …. passata con ì voti pd …..un silenzio assordante……
          MA SIGNORA FORNERO TUTTO CIO’ PREMESSO NON SAREBBE STATO PIÙ LINEARE DIMETTERSI DA MINISTRO … VISTE LE SUE POSIZIONI INIZIALI ….. ????
          SALVINI …. CERCA IN RADIO PADANIA …. LA CASSETTA DELL’INTERVISTA…. OPPURE HA FATTO LA FINE DEI 49 MILIONI DI EURO…????

          3.
          PROPOSTA DI LEGGE (LA PDL 857) PRESENTATA IL 30 APRILE 2013 ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DAGLI ONOREVOLI DAMIANO, BARETTA E GNECCHI E VIENE OGGI RIPROPOSTA DA NUMEROSI ESPONENTI DEL PARTITO DEMOCRATICO AL GOVERNO RENZI COME BASE PER UN INTERVENTO VOLTO A RISOLVERE I NODI DELLA RIFORMA FORNERO DEL 2011.
          premesso che la fornero nel governo dell’algido monti era in quota pd – Damiano era ed è del PD ed è stato compagno di classe della fornero

          Le penalità e la premiazione – In pratica viene previsto un sistema di penalizzazioni e di premialità a seconda se il lavoratore scelga di cessare l’attività lavorativa prima dei 66 anni o dopo 66 anni entro comunque un range che va dai 62 anni ai 70 anni. Il taglio massimo sull’importo pensionistico è pari all’8% per cento per i lavoratori che decidono di uscire con 62 anni e 35 di contributi e man mano si riduce del 2 % l’anno fino ad annullarsi all’età di 66 anni (si veda tabella). Analogamente, qualora il lavoratore decidesse di rimanere sul posto di lavoro oltre i 66 anni subirebbe un incremento dell’assegno pensionistico del 2% l’anno sino ai 70 anni. Pertanto il beneficio massimo conseguibile sarà dell’ 8% per cento in corrispondenza dei settant’anni. 
          Le penalizzazioni e le premialità si applicano sulle anzianità maturate con il sistema retributivo (dunque sulle anzianità maturate sino al 31.12.2011 per chi era nel sistema misto o sino al 31.12.95 per chi ne era rimasto escluso).

          Per accedere al beneficio è richiesto che l’importo dell’assegno pensionistico, secondo l’ordinamento previdenziale di appartenenza, sia pari ad almeno 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale (cioè un importo pari a circa 670 euro al mese).
          P. Anticipata – Il progetto intende inoltre rivedere i requisiti contributivi utili per l’accesso alla pensione anticipata rideterminandoli, per uomini e donne, in 41 anni (contro i 42 anni e 10 mesi previsti attualmente dalla legge Fornero per i lavoratori uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne). Dovrebbe andare in soffitta anche l’attuale sistema di penalizzazioni (già peraltro sospeso sino al 2017 dalla legge di stabilita 2015) anche se resta da comprendere se i 41 anni possano essere adeguati nel tempo alla speranza di vita o meno.

          DAMIANO ERA ED E’ PARLAMENTARE DEL PD, ma la proposta non è firmata solo da piddini.
          Nessun governo a guida pd: letta junior l’immobile, il renzie del pizzino “enrico stai sereno” “vincitore” solo di Europee 2014 (A PARTE LE PRIMARIE PD-CHE NON SONO CONSULTAZIONI ELETTORALI….) che nel parlamento italiano non hanno spostato nemmeno una sedia, dopo aver promesso gli 80 euro mensili e non a tutti, costo 10 miliardi di euro annui o il gentilone …. si sono presi la briga di portare in votazione in aula la
          PROPOSTA DI LEGGE (LA PDL 857) PRESENTATA IL 30 APRILE 2013 ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DAGLI ONOREVOLI DAMIANO, BARETTA E GNECCHI E altri.
          SALVINI A BALLARÒ ALLORA SU RAI TRE DICHIARAVA: SE PORTANO IN PARLAMENTO LA PROPOSTA DI LEGGE (LA PDL 857) PRESENTATA IL 30 APRILE 2013 ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DAGLI ONOREVOLI DAMIANO, BARETTA E GNECCHI E ALTRI …. LA LEGA LA VOTA …… PECCATO CHE ALLORA DISPONEVA ANCORA E SOLO DI 20/30 VOTI IN PARLAMENTO…. PRATICAMENTE VOTO NULLO A PRESCINDERE.

          Poi finalmente le elezioni politiche del 2018.
          PRIMA DI ESSE LA CAMPAGNA ELETTORALE
          IL CENTRO DESTRA Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia si presentavano con un unico programma, tra cui la controriforma fornero che prevedeva i requisiti contributivi utili per l’accesso alla pensione anticipata rideterminandoli, per uomini e donne, in 41 anni di contributi ed una generica quota 100 (somma età e contributi).
          IL PIU’ CONVINTO FORSE IL PIU’ CONVINCENTE PER LA CONTRORIFORMA FORNERO: SALVINI E LA LEGA – Fratelli d’Italia, Forza Italia MENO
          Peraltro in campagna elettorale a Porta a Porta Bruno Vespa ospitando berlusconi esponeva alcune slides molto chiare e molto sintetiche delle ipotesi di programma del centro destra tra cui la flat/tax ed altre e per quanto riguarda la controriforma fornero evidenziava un cartello con quota 41 e costo ipotizzato 3-4 miliardi di euro annue e quota 100 e costo ipotizzato 7-8 miliardi di euro annue …… berlusconi pur ammettendo che le ipotesi erano nel programma …..bofonchiava e sviava il discorso su altri temi…

          SI SOTTOLINEA CHE IN BASE ALLE SLIDE DI VESPA DEL 2018 IL COSTO ANNUO TOTALE DELLA CONTRORIFORMA FORNERO QUOTA 41+QUOTA100 SI IPOTIZZAVA IN 10-12 MILIARDI DI EURO ANNUI –
          CONSTATATO CHE LA QUOTA CENTO DEL GOVERNO M5S-LEGA
          QUOTA CENTO PER TRE ANNI – SPONSOR LA LEGA –
          DUE PALETTI = ALMENO 62 ANNI DI ETA’ – ALMENO 38 ANNI DI CONTRIBUTI A CONTI FATTI COSTERA’ DECISAMENTE MENO DEI 7-8 MILIARDI L’ANNO
          NON E’ CHIARO, IN CHE MODO SONO STATI CALCOLATI RECENTEMENTE E RIPORTATI IN VARI GIORNALI E SOCIAL, COSTI PRESUNTI PER EVENTUALE QUOTA 41, PER 12 MILIARDI ANNUI (NEL 2018 COSTO IPOTIZZATO 3-4 MILIARDI DI EURO)
          E’ DECISAMENTE POCO CREDIBILE.

          SAREBBE INTERESSANTE SAPERE DALL’INPS ….. AD OGNI FINE ANNO ….. QUANTI CONTRIBUENTI INPS… HA IN PANCIA …… CON 38-39-40 ANNI CONTRIBUTI E PUBBLICARE GLI STESSI IN AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE

          IL M5S presentava il suo programma tra cui la controriforma fornero che prevedeva nominalmente i requisiti contributivi utili per l’accesso alla pensione anticipata rideterminandoli, per uomini e donne, in 41 anni di contributi ed una generica quota 100 (somma età e contributi) ed il reddito di cittadinanza.

          POI IL GOVERNO GIALLO-VERDE M5S-LEGA
          QUOTA CENTO PER TRE ANNI – SPONSOR LA LEGA –
          DUE PALETTI = ALMENO 62 ANNI DI ETA’ – ALMENO 38 ANNI DI CONTRIBUTI
          DEI 41 ANNI DI CONTRIBUTI PER TUTTI – RIMANDATI AL 2022 …. FORSE
          NELLA SOSTANZA PERSONE CON 38 ANNI DI CONTRIBUTI E 62 ANNI DI ETA’ POSSONO ANDARE IN PENSIONE
          PERSONE CON 41 ANNI DI CONTRIBUTI MA CON 61-60-59 DI ETA’ NO
          DEVONO LAVORARE ANCORA UNO (SE DONNE) O DUE ANNI (SE UOMINI) HANNO TROVATO (DUE VOLTE) UN MODO PER DIVIDI ET IMPERA
          SALVINI???? BASTAVA PRENDERE COME ESEMPIO LA PROPOSTA DI LEGGE (LA PDL 857) PRESENTATA IL 30 APRILE 2013 ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DAGLI ONOREVOLI DAMIANO, BARETTA E GNECCHI E ALTRI, CHE DICEVI CHE VOLEVI VOTARE …… QUANDO I TUOI …. VENTI-TRENTA VOTI …. NON CONTAVANO NULLA.

          REDDITO DI CITTADINANZA AI DISOCCUPATI PER TRE ANNI-SPONSOR IL M5S-

          Antonio Brambilla del Centro Studi e Ricerche itinerari Previdenziali aveva suggerito (in particolare a Salvini) di ipotizzare l’uscita dal lavoro almeno a 41 anni e mezzo, oltre quota 100 (ma non con 38+62) poi si è zittito ed praticamente sparito dalle televisioni.. e salvini-lega e di maio m5s …. hanno fatto soloquota 100 (dal 2019-al 2021…) e reddito di cittadinanza.
          Antonio Brambilla del Centro Studi e Ricerche itinerari Previdenziali aveva suggerito di ipotizzare l’uscita dal lavoro almeno a 41 anni e mezzo in una precedente partecipazione, mi sembra, a sky24 polemizzando con non so chi piddino? Giornalista? ……. affermava chi ha versato 41 anni di contributi la sua pensione ….. se l’è pagata!
          INFINE
          salvini in bermuda, in spiaggia bevendo moito ed ebbro per le recite reiterate sull’immigrazione, che peraltro sembra manovrata, taxi del mare non è un ipotesi del tutto esagerata, si è politicamente suicidato (preterintenzionale) …. la iena ridens il senatore semplice …. con la favoletta dell’iva e l’appoggio apparentemente riottoso di pd e leu e la paura di sparire pre-termine degli eletti nel m5s … è rientrato in gioco ….. e smentendo se stesso …… allora pd e perdendo tutte le consultazioni elettorali “vere” dopo le europee 2014 (degli 80 euro e nella sostanza ininfluenti per buona parte della politica italiana)….. sperando di attirare eventuali elettori dell’ultra-ottantenne giaguaro smacchiato, caro a bersani, tiene a galla un governo che sta lì, per ì seggi del m5s, guadagnati da grillo, vedremo alle prossime elezioni politiche…….SE GLI ELETTORI AVRANNO MEMORIA
          ELETTORI, CITTADINI ELETTORI,
          RICORDATEVI CHI HA VOTATO LA FORNERO leggioggi.it/2015/05/12/riforma-fornero-i-nomi-tutti-coloro-votarono
          e PRIMA LA LEGGE SACCONI
          Non solo alcuni esponenti di iv di renzie … appena caduto (il suicida preterintenzionale alcolizzato di moito ed in bermuda) rilasciavano interviste astiose ed assurde … su quota 100… via subito ….. qualche settimana successiva intervistati non solo non ripetevano le stesse frasi velenose …. ma dichiaravano che quota 100 non si toccava….. piccoli, piccoli e meschini…strapagati…. Speriamo che ì cittadini che votano si ricordino …… e vedremo alle prossime politiche ………..anche se per ì 41isti di contributi …. non vedo tante speranze ….. a meno che non si voti a breve ……. ma se chi promette 41 ….. poi fa cento … come hanno già fatto … MA I 41 GLI FACCIAMO POI….. che votiamo a fare…. Ed il tempo scorre.
          PER LA PRESA PER ÌL XXXO, OPSS, PER Ì FONDELLI, GRAZIE A SALVINI, DI MAIO, GRILLO E PRIMA DI LORO A MONTI, FRIGNERO, BERSANI, BERLUSCONI, MELONI, RAZZI, LETTA JUNIOR, SACCONI, A RENZIE, AI NANI E ALLE BALLERINE NOMINATI/E DA BERLUSCONI E RENZIE IN PARLAMENTO, PER 15.000.00 EURO AL MESE …….. E COME CANTA ZALONE ….. QUELLA DELLA ….. È UNA STORIA VERA SONO ALTRE MILLE EURO … SE TI GIRI…
          RICORDATEVI ELETTORI QUANDO VOTATE …… CHI VI HA PRESO IN GIRO…… SE POTETE ALMENO NON RIVOTATELI.
          PER LORO LA MALEDIZIONE DELL’ULTIMO DEI TEMPLARI.
          NON SO SUGGERIRE ALTERNATIVE ……. QUELLI CHE VOTEREI … NON SI CANDIDANO O NON VENGONO CANDIDATI DA GENTE PICCOLA, PICCOLA CHE DECIDE LE LISTE ……
          QUALCUNO FORSE C’ERA MA HA ABBANDONATO O E’ STATO COSTRETTO AD ABBANDONARE.

          Rispondi
          • Se fossimo in francia o in Germania queste cose non succederebbe perché fanno la rivoluzione.. I sindacati dove sono? Stanno con i cittadini o con il governo, svegliamoci

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