Pensioni anticipate nino baseotto

Riforma Pensioni 2020 news oggi 3 dicembre, i sindacati: ‘Uscire dalle incertezze’

Mentre oggi al Senato in aula inizia la discussione della legge di bilancio 2020, i sindacati sono tornati a chiedere al Governo risposte sulla manovra, soprattutto per quanto riguarda la riforma delle pensioni e i suoi continui cambi che generano troppa incertezza. Vediamo le parole rialsciate oggi 3 dicembre da Maurizio Landini e quelle di Nino Baseotto, segretario confederale della Cgil.

Ultime news Riforma Pensioni 2020, le parole di Baseotto di oggi 3 dicembre

Durante un suo intervento a RadioArticolo1, la radio della CGIL, Baseotto ha spiegato come i sindacati abbiano bisogno di risposte da parte del Governo, e come vogliano dei miglioramenti nella prossima legge di stabilità. “Noi continuiamo la nostra iniziativa, perché ciò che conta è la piattaforma unitaria che abbiamo predisposto ormai da un anno. È il testo che abbiamo sostenuto con manifestazioni, mobilitazioni e scioperi durante il precedente governo, e sulla quale ci stiamo confrontando con questo esecutivo. A noi servono risposte”.

Riguardo alle prossime manifestazioni (il 10, 12 e 17 dicembre a Roma), Baseotto spiega: “Sono un modo nuovo di provare a stare in piazza. Saranno grandi assemblee pubbliche, per ascoltare le testimonianze di delegate e delegati. Non ci sarà il classico corteo, sarà soprattutto un racconto di crisi aziendali, lotte e attese per il rinnovo dei contratti, e di pensioni, sia dal punto di vista di chi in pensione c’è già, sia da quello di chi in pensione ci vorrebbe andare nel migliore dei modi. Vogliamo provare a raccontare le persone in carne e ossa che noi rappresentiamo”.

Per quanto riguarda la riforma delle pensioni la manifestazione più importante sarà quella del 17 dicembre, dedicata proprio a questo tema: “Abbiamo bisogno di tenere assieme tutte queste cose – ha concluso Baseotto –, perché parlare di pensioni significa parlare di un tema che ha bisogno di una sterzata in direzione della giustizia sociale. La legge Fornero ci ha fatti andare fuoristrada dal punto di vista dell’equità. Abbiamo quindi bisogno di tornare su un terreno di giustizia sociale. Ma bisogna parlare tanto a chi sta già in pensione, quanto a chi sta per andarci, e anche ai giovani che devono avere una prospettiva previdenziale certa”. Questo vuol dire “fare un discorso anche sulle risorse. Nella piattaforma dei sindacati ci sono alcune proposte per agire senza attingere al bilancio dello Stato, almeno in una prima battuta”. C’è insomma bisogno di una “politica fiscale che torni ad essere basata sulla progressività, che colpisca senza pietà gli evasori, che sia un grimaldello per redistribuire una parte della ricchezza di questo Paese”.

Riforma Pensioni ultime novità da Landini: ‘Basta incertezze’

Anche Maurizio Landini ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni durante la’assemblea di Assofondipensioni, spiegando come la discussione dovrebbe essere sul sistema pensionistico nel suo complesso compresa l’introduzione della pensione di garanzia per i giovani. Landini spiega: ” La Cgil torna a sollecitare l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo per uscire dalla situazione di incertezza dato che ogni anno cambia qualcosa”.

Il tavolo di confronto , che dovrebbe aprirsi a gennaio secondo la disponibilità data nelle scorse settimane dal Governo, dovrebbe: “affrontare la discussione sul sistema nel suo complesso compresa l’introduzione della pensione di garanzia. Spesso in questi anni, ha detto, si è parlato di pensioni per fare cassa, creando ancora più incertezza e insicurezza.Bisogna ragionare sull’intero sistema”, ha concluso Landini.

4 commenti su “Riforma Pensioni 2020 news oggi 3 dicembre, i sindacati: ‘Uscire dalle incertezze’

  1. Piccola domanda: ma dov’erano i sindacati quando venivano approvate tutte queste “meravigliose” riforme pensionistiche? Adesso vogliono certezze? Parlano di pensioni di garanzia per i giovani?
    Ma è un ulteriore tentativo di sviare dal problema parlando di chi in pensione ci andrà tra molti decenni e non parlare di chi invece ci deve andare nel breve periodo di un lustro o cos’altro?
    Cominciassero tutti questi signori ad occuparsi dei salari dei lavoratori che sono eccessivamente bassi e già partendo da li si risolverebbero molti problemi. Infatti con STIPENDI PIU’ SOSTANZIOSI degli attuali si migliorerebbe notevolmente la vita delle persone, si aumenterebbe la loro propensione alla spesa dando carburante all’economia e non in ultimo aumenterebbe il montante contributivo per cui in prospettiva futura anche le pensioni che saranno calcolate col sistema contributivo (che ritengo personalmente giusto perché tot versi e tot ricevi, senza trucco e senza inganno) saranno più elevate.

  2. Sono pienamente daccordo con lei e stato perfetto come sempre non solo di cognome ma rispecchia veramenta la realta dei fatti come sono purtroppo oggi .complimenti max 58

  3. Caro segretario confederale della Cgil Nino Baseotto, lei vuole risposte. Non è ancora giunto il tempo per passare dalle parole ai fatti? Lei dice che “nella piattaforma dei sindacati ci sono alcune proposte per agire senza attingere al bilancio dello Stato, almeno in una prima battuta”. Questo che lei dice attira tutta la mia attenzione. Mi piacerebbe conoscere le proposte alle quali lei accenna. Sono forse basate sul bisogno di “politica fiscale che torni ad essere basata sulla progressività, che colpisca senza pietà gli evasori, che sia un grimaldello per redistribuire una parte della ricchezza di questo Paese”? Mi trova d’accordo su questa proposta. Ma devo dirle che mi delude un pochettino. Non mi fornisce gli elementi per capire come intende realizzare una politica fiscale che “colpisca senza pietà gli evasori”. Forse a questo deve pensarci il Governo? Beh, lo sappiamo già, il Governo ha già pensato a come colpire senza pietà gli evasori! Non trova forse sufficienti le misure antievasione da realizzare tramite la fatturazione elettronica e l’utilizzo incentivato della moneta elettronica? Proprio no? (detto tra noi: nemmeno io trovo sufficienti tali misure).
    Caro segretario generale della Cgil Maurizio Landini, lei vuole certezze. Esistono due sole certezze: la madre e la morte. Vediamo, lei dice: “La Cgil torna a sollecitare l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo per uscire dalla situazione di incertezza dato che ogni anno cambia qualcosa”. Caro Landini, non solo la vita è fatta di incertezze e quindi con l’incertezza bisogna conviverci, ma è vero anche che il cambiamento è la sola costante. Cambiamento e incertezza sono strettamente legate: ogni cambiamento introduce delle incertezze (per questo temiamo il cambiamento) e ogni incertezza può generare un cambiamento (“proviamo a fare così…”). Caro Landini, dobbiamo convivere con cambiamento e incertezza, perché sono parti integranti della vita.
    E allora, possiamo terminare così? Aver criticato Baseotto e Landini, senza nemmeno tentare di accennare a una pur minima ipotesi alternativa a quella proposta dai due sindacalisti? Sì… direi di sì. Direi proprio che possiamo terminare così. Null’altro da aggiungere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su