Riforma pensioni 2020, ultimissime: Quota 41 sotto il Ministero il 27 gennaio

Le ultime novità al 21 gennaio 2020 riguardano l’incontro del 27 gennaio tra Governo e sindacati, ricordiamo che il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha convocato Cgil, Cisl e Uil per riaprire il tavolo di confronto sul capitolo previdenziale. Nei giorni scorsi abbiamo intervistato il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli e Domenico Proietti, segretario confederale della Uil , per comprendere su quali temi punteranno maggiormente ‘i piedi’ i sindacati. Dal confronto é emerso sia un chiaro NO alla quota 102 con contributivo dal 2022, quanto proposte che vanno nella direzione di una riforma pensioni che comprenda: un’uscita flessibile dai 62 anni d’età, quota 41 per tutti indipendentemente dall’età angrafica, la risoluzione del dramma esodati e la valorizzazione del lavoro di cura delle donne ai fini previdenziali. All’atteso confronto col Governo prenderanno parte in modo ‘simbolico’ anche i precoci, che saranno presenti in presidio sotto il Ministero del Lavoro.

Precoci il 27 sotto al Ministero del Lavoro: quota 100 una beffa

Ci siamo confrontati con Maurizio D’Onofrio, uno degli amministratori del gruppo, che ha ribadito la necessità di tornare a farsi sentire dal Governo. Quota 41 resta una priorità per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare da giovani e che nulla hanno attenuto né con la precedente né con l’attuale Legge di Bilancio 2020.

Tante le promesse fatte in campagna elettorale su una quota 41 per tutti e sul fatto che fosse doveroso concedere la quiescenza a quanti avessero alle spalle già 40/41 anni di contributi, indipendnetemente dall’età anagrafica, ma poi, ci dice, alla fine il Governo ha preferito puntare sulla quota 100 che ci ha beffati ulteriormente. La quota 100 non ha risposto minimamente alle richieste dei quota 41 e dei precoci che chiedevano all’unisono di poter lasciare il lavoro avendo versato già 41 anni di contributi ed avendo quindi diritto alla pensione molto più di quanti sono usciti con quota 100 avendone maturati solo 38. Il ‘problema’ dei precoci é che sono molto giovani, anvendo iniziato a lavorare da adolescenti, ragione per cui non arrivano ai 62 anni richiesti dalla quota 100. Ecco perché il 27 gennaio una delegazione dei precoci, ci dice dialogando, sarà presente sotto il Ministero del Lavoro e chiederà di essere ascoltata dal Ministro Catalfo.

Riforma pensioni: quota 41 deve essere concessa, é un atto di giustizia

Per i lavoratori precoci e per quanti hanno maturato 41 anni di contributi la concessione della quota 41 é vista come un atto di giustizia, nei confronti di chi più ha dato al Paese e più ha versato. Nulla deve c’entrare, dicono, l’età anagrafica, se ho versato per 41 anni é giusto che io possa godermi ora la pensione. Il limite d’età, aggiungono, venga al più inserito come paletto per quanti hanno maturato pochi anni contributivi, perché vedersi passare davanti chi ha versato ‘solo’ per 38 anni perché é più vecchio é inconcepibile, l’ennesima beffa ai danni di chi ha già dovuto sacrificare la propria adolescenza ed oggi si vede portare via anche gli anni di ‘meritato’ riposo solo perché, paradossalmente, per lo Stato é troppo giovane per accedere alla quiescenza.

Per rivendicare questi concetti una delegazione di precoci sarà in presidio sotto il Ministero del Lavoro il 27 gennaio durante l’incontro tra Governi e Sindacati. Lo scopo ci dice D’Onofriofarci vedere e parlare con i rappresentanti sindacali e speriamo con il Ministro Catalfo, perché riteniamo che sia doveroso riprendere a lottare per quanti ancora non hanno avuto riconosciuto un loro diritto, ossia andare in pensione dopo aver lavorato 41anni, soprattutto per i lavoratori precoci che sono stati ‘truffati’ dalla quota cento.

Vi anticipiamo altresì che i lavoratori precoci stanno organizzando una manifestazione che si terrà in Aprile, vi aggiorneremo per tempo circa le date ed il luogo, affinché possiate tutti partecipare sia per rivendicare un vostro diritto, qualora riteniate sia stato leso, o anche solo per prendere parte ad una lotta che ritenete giusta, indipendentemente dal fatto che siate lavoratori precoci o meno.

17 commenti su “Riforma pensioni 2020, ultimissime: Quota 41 sotto il Ministero il 27 gennaio

  1. Siamo tutti stanchi di queste continue prese in giro… ma vi rendete conto che chiediamo 41 anni come se fosse un regalo?? Sono tantissimi…e intanto la casta continua a godere di tutti i loro privilegi …bisogna tornare nelle piazze noi siamo in tanti…svegliatevi italiani!! Ci stanno rubando vita e dignita

  2. Sonno Veronika ho 41 anni di contributi pagati in qui 40 anni infermiere turno di notte.ho cresciuto 3 figli non ho più forza di alzare la mattina per andare lavorare .ma quando mi mandano in pensione?

  3. Leggendo i commenti di molti lettori di questo sito, si evince che quota 41 è il minimo che si dovrebbe ottenere dal governo che intende riformare le pensioni. Infatti ci sono molte situazioni che testimoniano come 41 anni di contributi versati in realtà corrispondano a molti più anni di lavoro, perché spesso in gioventù se volevi lavorare dovevi farlo in nero. I 42 anni e 10 mesi della fornero sono una follia e va immediatamente abolita e quota 41 è appunto il minimo ma secondo me i contributi necessari al pensionamento alla luce di tutto ciò potrebbero e dovrebbero essere anche di meno, tipo 38/39 anni per tutti.
    Secondo me una soluzione che possa mixare le giuste richieste dei lavoratori e delle esigenze di bilancio, potrebbe essere approvare una quota 41 per tutti senza nessun vincolo e senza penalizzazioni rispetto alla situazione attuale, quindi per i quota 41 la pensione sarebbe calcolata come oggi col metodo “misto”. Per gli altri che vogliono lasciare il lavoro ad un’età decente pur non in presenza dei 41 anni di contributi, dovrebbero accettare il ricalcolo contributivo e in virtù di ciò potrebbero lasciare il lavoro a partire dai 58 anni come già succede oggi per le donne con l’opzione donna. Poi personalmente non mi piacciono le penalizzazioni ma preferisco gli incentivi, quindi si potrebbe dare un bonus per ogni anno in più che le persone decidono di fermarsi al lavoro oltre al minimo stabilito. Ad esempio se si decidesse per un opzione donna estesa a tutti che richiede quindi 58 anni e 35 di contributi, se una persona ad esempio lascia a 60 con 39 di contribuzione oltre all’importo dell’assegno calcolato col metodo contributivo dovrebbe avere un bonus del 6% (60-58=2% e 39-35=4%). Questo è solo un esempio, ovviamente il bonus potrebbe essere anche migliore, questi calcoli non competono certo a me ma ai tecnici, però quello che vorrei esprimere è il concetto.
    Per sintetizzare quindi la riforma che auspico è quota 41 per tutti abbinata ad opzione donna estesa a tutti.

  4. ….le promesse sono state fatte ormai da diversi anni ed hanno portato voti a chi ora è al governo e a chi c’era prima e …forse porteranno voti a chi ci andrà prossimamente….ma il problema è che oramai chi aveva 40 anni due anni fa ora ne ha 42 e lavora ancora, pertanto dico che non occorre solo lottare per i 41 per tutti a prescindere dall’età ma come disse una volta “Giggino” del mov.to 5 stelle a noi precoci, “NON OCCORRE FARE UNA LEGGE PER VOI PRECOCI, BASTA UN DECRETO….” e allora Giggino datti da fare, fai un decreto e manda in pensione tutti quei lavoratori TROMBATI che hanno da tempo superato i 40 anni di contributi…
    DA SUBITO…..che vuol dire appena firmato i decreto….non più di tre mesi e non tra due anni quando non ci saremo più perché o andati via con la Fornero o al CIMITERO!!! VERGOGNATEVI!!!!

  5. Quota 41 indipendentemente dall’età senza penalizzazioni. E basta con queste sparate di fare tutto contributivo a chi ha iniziato a lavorare negli anni 80 ! Vergognatevi

  6. Buongiorno,per avere il diritto alla pensione con 41 anni certificati e con lavoro notturni con ultimi 7 anni su dieci con più 64 notti l’anno,precoce con 58 anni di età.grazie

  7. 12 mesi di lavoro precoce, vivo in Sicilia, ho dovuto lavorare in nero,da quando avevo 13_14_15_16 anni, , o cosi o non si lavorava,! Lavoro dipendente 39 anni, invalida a 75%, in tutto arrivo a quota 41,, non posso più lavorare, ho la legge 104,una grave situazione familiare ho il sacrosanto diritto alla mia pensione, basta storie, non ce la faccio più. Paese di schifo, ho lavorato tutta la vita, basta, ho bisogno della mia pensione ho versato contributi, e sangue

  8. E come mai non si parla mai dei pensionati residenti all estero che frodano lo Stato non risiedendo i canonici 181 giorni nel paese estero esempio il Portogallo dove non ci sono controlli e dove con la connivenza del console locale basta recarsi un giorno al consolato e firmare la presenza e poi ripartire il giorno dopo? L INPS controlla tutto questo? Si occupa solo delle pensioni in Italia ma di questa frode chi se ne occupa? Vecchi di 80 anni che partono dall Italia e si recano a Porto firmano e poi ripartono…controllate le presenze e le firme quanto ci stanno e quando ripartono…controllate i primi di febbraio di quest anno ad esempio, le vedrete le sorprese.

  9. Basta promesse 41XTUTTI avete rotto i coglioni, bisogna andare in pensione con i contributi versati non con l’età.
    È una graditissima stronzata aver mandato in pensione con 38 anni e non con piu di 42 fate schifo, 41dasubito.
    Promesse promesse promesse….bastaaaaaaaaaaaaa.

  10. Quota 102 ma non 64 anni e 36 di contributi, bensì 62 anni e 40 di contributi.
    Questo mi sembrerebbe più equo.
    Vecchio e stanco.
    Gianni

  11. lasciateci godere un po la famiglia i nipoti altro che aspettativa di vita poi lo avete promesso se questa cosa non va in porto vi giuro che il mio voto andra ad altri e spero che come me lo faranno tanta gente e noi siamo in tanti 41 per tutti

  12. Vergognosa quota 100 che consente di mandare in pensione anche chi ha un lavoro statale anche a pochi passi da casa. Ignorando chi a 62 anni si ritrova disoccupato con 30 anni di contributi faticosamente accumulati nel privato e senza ammortizzatori sociali.

  13. Tutti i contributi che abbiamo versato noi precoci 41/42/43 anni non ci verranno mai restituiti dunque Piantatela di dire che per noi non ci sono i soldi.. Noi li abbiamo versati..e nessuno ci deve regalare niente sono soldi nostri..fate questa benedetta 41 perché ormai la gente non ne può più di essere presa in giro da incompetenti che non sanno neanche cosa vuol dire lavorare 41 anni….

  14. Vi sembra giusto!!!! Età 60 contributi anni 41 invalidità 75% e perché non sono precoce??? Siccome ho 10 mesi(perché ho dovuto anche studiare e non solo lavorare!!!) invece di 12 prima dei 19 anni non sono precoce e la mia invalidità al 75% non Vale niente tutto ad un tratto divento per lo stato spedi Gonzaes……

  15. Avete veramente stancato, sono un precoce avendo iniziato a 16 anni ora ne ho 56, quindi 40 anni a maggio, 2 interventi alla colonna vertebrale e 41% di invalidità, tra poco dovrei fare un 3 intervento poiché la schiena è peggiorata, quindi riuscirò ad uscire con 41di pensione?? E sopratutto con quanto?? Dopo una vita lavorativa a 10/11 ore giornaliere esco con una pensione da fame mi vergogno di appartenere a questo paese che fotte i suoi figli…. quindi la quota 41 deve essere un limite x tutti ,siamo stanchi e incazzati

  16. Bastano 41 anni di lavoro per tutti ….mandateci in pensione…avete messo il reddito di cittadinanza..il cuneo fiscale adesso
    modifica irpef in programma….e che cavolo .e ci raccontate la favola che non ci sono i soldi per quota 41……ma andate…….AVANTI CON QUOTA 41..per TUTTI…

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