Intervista a Ghiselli

Riforma pensioni 2020, ultimissime su Ocse e Quota 100 in esclusiva da Ghiselli

Le ultime novità sulla riforma pensioni ad oggi 29 novembre ed in particolare sulla manovra nel suo complesso e sulle ultime considerazioni rispetto alle recenti dichiarazioni dell’Ocse giungono da un interessante confronto che abbiamo avuto con il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli.

Nell’intervista abbiamo affrontato il tema degli emendamenti e della LdB 2020, chiedendo se i sindacati possono ritenersi soddisfatti di quanto sin qui recepito dal Governo post incontro del 4 novembre con le parti sociali e quali sono le prime impressioni a seguito della diffusione del rapporto dell’Ocse. Da cui emergerebbe che non solo quota 100 andrebbe abrogata, ma che l’Italia spende eccessivamente per la previdenza, ragione per cui bisognerebbe puntare all’aumento dell’età di pensionamento e non a scivoli per anticiparla. Eccovi le sue puntuali considerazioni in merito.

Pensioni 2020, Ghiselli: confidiamo emendamenti possano essere accolti

Gentilissimo Ghiselli tra i 4550 emendamenti presentati vi sono quelli che soddisfatno le vostre richieste per donne, giovani , precoci esodati, o il Governo ha disatteso le vostre richieste?

Nell’incontro del 4 novembre avevamo sottoposto al ministro del lavoro una serie di richieste da inserire nella prossima legge di bilancio, fermo restando che sulle questioni più generali relative alla riforma complessiva della previdenza, contenente i temi della flessibilità in uscita, della previdenza per i giovani e le donne, i lavori gravosi e i precoci e la previdenza complemetare, è stato insediato un apposito tavolo che lavorerà fino a marzo del prossimo anno. Abbiamo apprezzato il fatto che le nostre richieste sono contenute fra gli emendamenti presentati al Senato da parte di diversi gruppi della maggioranza e ci auguriamo che possano essere accolti durante l’iter parlamentare.

Poi ci spiega vi sono delle priorità: “In particolare si tratta di dare immediatamente una risposta a quella centinaia di migliaia di persone, soprattutto giovani e donne, che sono impiegate con un contratto di lavoro part-time verticale alle quali non viene riconosciuta la copertura previdenziale piena di 12 mesi all’anno. Inoltre abbiamo chiesto di modificare i criteri di accesso all’Ape sociale e alla norma sui Precoci e di risolvere definitivamente il tema degli esodati e del rinvio della prescrizione contributiva per i pubblici dipendenti”.

Pensioni 2020, Ghiselli sull’Ocse: già oggi le spese pensionistiche italiane sono tra le più pesanti d’Europa

Concorda o meno con i dati diffusi nell’ultimo rapporto ‘Pensions at a Glance’ dell’ Ocse e dunque sul fatto che l’Italia sia eccessivamente ‘spendacciona’ in termini previdenziali, ragione per cui dovrebbe più che pensare a concedere uscite anticipate, come Quota 100, alzare, invece, l’età anagrafica di accesso al pensionamento?

Quota 100 non è una risposta ai problemi previdenziali del Paese ma non si può abrogare, modificando repentinamente aspettative che si sono ormai consolidate, tenendo anche conto che è una misura a termine che scade nel 2021 e che vi faranno accesso poco più della metà di quelli inizialmente previsti, con un risparmio per lo Stato che noi stimiamo il 7 miliardi. Inoltre, la percentuale di spesa previdenziale sul Pil attribuita all’Italia, di circa 16%, non tiene conto che in quella cifra vengono erroneamente imputate anche alcune spese assistenziali, come l’integrazione al minimo, e le imposte a carito dei pensionati, che per le casse pubbliche non sono altro che una partita di giro.

Al contrario, già oggi le regole pensionistiche italiane sono fra le più pesanti in Europa. Quindi non tocchiamo Quota 100 diamo a tutti una risposta di prospettiva facendo quello che sino ad ora non è stato fatto: superare la Legge Fornero dando risposte di lungo termine a tutti quelli esclusi da Quota 100, ad iniziare da giovani, donne, lavoratori discontinui, lavori gravosi e disoccupati.”

Ringraziamo come sempre della disponibilità Roberto Ghiselli e ricordiamo a chiunque volesse prendere parte delle dichiarazioni qui contenute, che trattandosi di esclusiva, é tenuto a citare la fonte.

10 commenti su “Riforma pensioni 2020, ultimissime su Ocse e Quota 100 in esclusiva da Ghiselli

  1. Concordo in pieno. QUOTA 100 NON DEVE ESSERE TOCCATA!!!!
    Quando ci sarà una conferma dai ns. politici, visto che tutti ormai dicono di mantenerla sino al 31/12/2021??

    1. GIORGIO CONDIVIDO PIENAMENTE QUANTO DICE, QUOTA 100 GIA’ LEGGE, ALLA QUALE LE PERSONE HANNO PROGRAMMATO E FATTO AFFIDAMENTO FINO ALLA FINE DELLA SPERIMENTAZIONE DEI 3 ANNI, 2021 COMPRESO DEVE RIMANERE E COSI’ COME E’ ( COME DICHIARATO DA MOLTI ESPONENTI POLITICI E SINDACALI), LE PERSONE COME MINIMO HANNO 62 ANNI E PROBLEMI FISICI (SCHIENA . SPALLE, GINOCCHIA ECC.) E DI SALUTE DOVUTI ALL’ETA’ E AL LAVORO E MANCA L’ENERGIA, NON SI POSSONO CAMBIARE LE REGOLE IN CORSO E NEANCHE OGNI 2 ANNI (LE PERSONE CHE PARLANO DI TOGLIERLA NON SANNO COSA VUOL DIRE DURO LAVORO), SE SERVONO SOLDI SI DEVONO TROVARE ALTROVE, INOLTRE NON SI DEVE PARLARE COME FOSSE UN REGALO, MA DI UNA PENSIONE MERITATA E DERIVANTE DA DURO LAVORO. QUOTA 100 GIA’ LEGGE NON SI TOCCA PER NESSUN MOTIVO FINO AL 2021 COMPRESO COME PREVISTO POI PER IL 2022 SI APPLICHERA’ UNA NUOVA RIFORMA PENSIONISTICA!!!

    2. Sig. Giorgio, io credo che la conferma dai nostri politici nel mantenere Quota 100 fino alla sua scadenza naturale fissata al 31/12/2021 ci sia già stata, e più di una volta anche. Per di più i nostri politici ci hanno messo anche la faccia (come si suole dire): Conte, Gualtieri, Di Maio. Cosa ci si può aspettare di più rassicurante? La conferma per legge? Si rassicuri, l’avremo. L’avremo quando la Manovra verrà pubblicata entro il 31/12/2019. Lì è gia è scritto – perchè la Manovra è già pronta – che “Quota 100 rimarrà fino alla scadenza del 31/12/2021”.

  2. Basta . Hanno fatto una legge che va a incidere sulle speranze , sul futuro e sulle aspettative di migliaia di persone lavoratori o disoccupati meglio ancora .
    Se 38 anni di contributi versati vi sembrano pochi chiedete ad un vs conoscente pensionato qualche anno fa quanti ne ha versati . E basta .

  3. SI PARLA DI TUTTO MENO DELLAPE VOLONTARIO, UNICO ANTICIPO PENSIONISTICO CHE NON COSTA NULLA ALLO STATO E NON CREA PROBLEMI A NESSUNO ESSENDO TUTTO A CARICO DEL PENSIONATO, VA PROROGATA, SE NON LO FATE MI SPIEGATE IL PERCHÉ??

    1. Sig. Mazzini (anzitutto complimenti per il cognome che porta) la sua domanda è del tutto legittima. A me viene da pensare questo: che in qualche modo qualche problema a qualcuno lo crea. Forse a banche e assicurazioni?

  4. Proprio oggi 29.11 sono usciti i dati sulla occupazione e sono particolarmente favorevoli.
    QUOTA 100 sta funzionando egregiamente.
    Anche un bambino ormai ha compreso come le critiche dei detrattori di questa validissima misura sono solo putrida fuffa ispirata dai più disonesti propositi.
    E carta canta!!

    1. GIAN CONDIVIDO PIENAMENTE QUANTO DICE, QUOTA 100 GIA’ LEGGE STA’ FUNZIONANDO EGREGIAMENTE COME DIMOSTRANO I DATI USCITI OGGI SULL’OCCUPAZIONE, QUOTA 100 GIA’ LEGGE COME DICHIARATO DA PERSONALITA’ POLITICHE E SINDACALI DEVE RIMANERE E COSI’ COME E’ FINO ALLA FINE DELLA SPERIMENTAZIONE DEI 3 ANNI COME PREVISTO 2021 COMPRESO, NON SI POSSONO CAMBIARE LE REGOLE IN CORSO E NEANCHE OGNI 2 ANNI, LE PERSONE COME MINIMO HANNO 62 ANNI E PROBLEMI FISICI E DI SALUTE DOVUTI ALL’ETA’ E AL LAVORO E MANCA L’ENERGIA, HANNO PROGRAMMATO E FATTO AFFIDAMENTO FINO AL 2021 COMPRESO POI PER IL 2022 SI APPLICHERA’ UNA NUOVA RIFORMA PENSIONISTICA, E’ NON DEVE ESSERE CONSIDERATO UN REGALO MA UNA PENSIONE DERIVANTE DA DURO LAVORO, COLORO CHE VORREBBERO TOGLIERLA NON CONOSCONO COSA VUOL DIRE DURO LAVORO, QUOTA 100 GIA’ LEGGE NON SI TOCCA PER NESSUN MOTIVO E RIMANE COSI COME E’ FINO ALLA FINE DELLA SPERIMENTAZIONE 2021 COMPRESO COME PREVISTO!!!

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