Le ultime novità sulla riforma pensioni al 7 febbraio 2020 ruotano intorno al secondo tavolo di confronto calendarizzato per la giornata di oggi tra Governo e le organizzazioni sindacali. Nell’incontro di oggi i sindacati chiederanno, come si evince dal post facebook pubblicato da Ivan Pedretti, la rivalutazioni delle pensioni, la quattordicesima per quelle più basse e meno tasse sulle pensioni. Sotto al post di Ivan Pedretti, Spi Cgil Nazionale, non manca chi ricorda di menzionare anche la Quota 41 per tutti, chi di puntare ad una pensione dai 62 anni con almeno 20 di contributi, chi ancora chiede qualche chiarimento sul mancato anticipo del tfs.
A proposito della Quota 41 per tutti continua attivamente l’organizzazione della Manifestazione fissata su Roma per il 25 marzo prossimo, ieri é apparso l’ultimo post di ‘incitazione’ scritto da Gino Bartoli, amministratore del gruppo ‘quota 41 per tutti lavoratori uniti’ . Nel quale vengono nuovamente spiegate, a chi ancora non ha avuto modo di iscriversi all’evento, le ragioni del perché si andrà in massa a Roma.
Pensioni 2020, ultimissime su Quota 41: ragioni della Manifestazione
Così scrive Bartoli ricordando le ragioni che spingeranno tante magliette bianche a riversarsi in piazza: “Ed il giorno è quasi arrivato, il giorno della grande manifestazione di Roma di tutti i gruppi contro l’ingiusta legge Fornero…….una marea di guerrieri di BIANCOVESTITI che manifestano per i diritti umani.
Diritti sacrosanti di gente che ha lavorato per più di 40 anni , portando l’ Italia ad essere il 5 Paese più industrializzato del mondo, lavoratori dipendenti e autonomi che hanno messo il loro faticoso impegno per dare alle loro famiglie un futuro migliore, per far studiare i propri figli per farli emancipare, gente che ha portato le imprese ad essere qualitativamente competitive nel mondo, con tanti morti sul lavoro, con tanti arrivati alla fine con i propri corpi e le proprie menti debilitate dalle fatiche dell’ impegno costante è stressante per migliorare le proprie condizioni di vita” . Il post prosegue con un tono polemico, Bartoli accusa la classe dirigente di aver sacrificato i lavoratori in nome del business.
Pensioni, a Roma per rivendicare i propri diritti
Così Gino Bartoli indicando, nemmeno troppo velatamente, quelli che ritiene i colpevoli del ‘loro dramma previdenziale’: “Adesso negli ultimi venti anni qualcuno si è messo in testa che il lavoro va sacrificato alla finanza, si è costruita un Europa dei burocrati che deve, in nome di una moneta, togliere i diritti ai propri cittadini, per monetizzare e favorire la speculazione e le sporche lobby economiche in nome della globalizzazione. Dove la classe dirigente non è formata da industriali ma da economisti legati a banche e poteri forti. Le classi dirigenti del nostro paese hanno privato noi e i nostri figli del nostro futuro andate tutti a quel paese geni della lampada……
Ecco perché aggiunge cercando di motivare quanti ancora non si sono iscritti per sfiducia o per rassegnazione dopo anni di lotte, che nulla o poco hanno portato: “Noi dobbiamo manifestare a Roma in piazza Montecitorio il 25 MARZO con rabbia e determinazione per modificare questo andazzo suicida che ci porterà alla miseria”. Infine un’esortazione ai propri compagni di ‘sventura’ : “Guerrieri esibite le vostre bianche magliette a mo’ di corazza contro le ingiustizie . E ne sono sicuro con la lotta POSSIAMO cambiare questo marcio e putrido modo di opprimere il nostro paese”.
Ricordiamo a quanti volessero partecipare, giacché la manifestazione é aperta a donne, esodati, precoci, quarantunisti, disoccupati, insomma a tutti quanti ritengano di aver subito ingiustizie dalla riforma Fornero e dalle attuali modifiche, che é sufficiente scrivere a 41000aroma@gmail.com o iscriversi alla pagina facebook ‘andiamo a Roma per la pensione di tutti’. Tra i nostri lettori vi é qualcuno che parteciperà ritenendo giuste tali rivendicazioni nei confronti del Governo? Fatecelo sapere, se vi va, nell’apposita sezione commenti del sito.
Trovo giusto che dopo 41 di lavoro, un cittadino non possa usufruire della pensione, ci sono cittadini che lavorando molto meno di 41 anni usufruiscono della pensione chiedo a questo governo che io ho sostenuto di mettere mano a queste pensioni, e chiedo che si faccia una legge x i vedovi che anno figli che i contributi versati da codesti vengano giustamente pagati visto che sono nostri. So che le casse dello stato sono vuote ma ricordo che non sono state svuotate dai lavoratori ma da politici, e dai vari furbetti ( finti invalidi, ciechi ecc. ecc…) e aggiungo tutti quelli che non hanno pagato mai o quasi le tasse e che si salvano ogni volta con i condoni. io sono veramente incazzato contro queste ingiustizie. E se qualche politico serio, con animo giustizialista (ma ne dubito) credo che avrebbe il merito di cominciare a cambiare questa magnifica nazione che merita gente onestà e non ladri e delinquenti legalizzati.
Buongiorno a tutti, esistono gruppi dove aggiungersi per poter dividere la spesa, per quanto riguarda il costo del viaggio? Non costa poco tra viaggio/giorno lavoro/pranzo. So di molti che aderirebbero ma per questi motivi non possono. Grazie, sarò comunque presente mentalmente al sostegno di tutti noi pensionandi………..
I nostri politici mi devono spiegare perché io con 40 anni di contributi e 59 di età non posso andare in pensione ,mentre altri cittadini italiani possono andare con 38 di contributi e 62 di età!Chi come me deve lavorare di più per pagare la pensione a chi nella vita ha lavorato meno.Mi chiedo questa è democrazia?
Lo sappiamo benissimo che dietro a tutto questo c’è la regia del PD io preferisco chiamarli ladri di speranza Vi dovreste vergognare costringete a lavorare gente con oltre 41 anni di contributi invalidi e malati e lasciate i giovani senza lavoro sarò felice solo a quando cadrete!!!
Mi auguro che con quota 41 a chi a lavorato prima dei 19 anni io e dal 1974 mi venga riconosciuto il mio diritto sia retributivo che contributivo x diritto acquisito se no avrò davvero una pensione da fame mi raccomando
Buona sera a tutti ,
mi domandavo: non Vi si sono ancora, completamente frullati dalle continue bufale, false promesse. di questi emeriti pescecani, pagati da noi ovviamente? gente senza alcuna dignità, ladri incalliti di denaro pubblico…..non siete ancora esausti? Ma che che 41, ma quando mai……….ci prendono per i fondelli….
Bisogna essere come i Francesi……senza pietà…
Voi invece li fate accomodare in poltrona di velluto rosso.. forse per un probabile torna conto?
Preciso: scrivo Voi, perchè per il sottoscritto sono decenni che annulla il propria scheda, visto che la legge lo permette ed inoltre nessuno mi rappresenta. Nessuno è degno della mia fiducia.. Ciltroni..
Saluti.
Luigi Napolitano
Sono contraria a quota 41 di contributi semplicemente perché ho 62 anni di età e 33 di contributi, doveri restare al lavoro oltre i 70 di età, mi sembra una cosa folle. Elisa
Sono pienamenre d’accordo dobbiamo fare come in Francia non siamo diversi da loro. I sindacati non servono sono d’accordo con il governo, non vogliono esagerare e perdere pure loro i privilegi che hanno. Barricate…..
Per il 25 marzo manca l’invito a quella categoria di persone che pur avendo oltrepassato i 60 anni, magari solo per un giorno si ritroveranno uno scalone di 4-5 anni ancora fare. Non tutti hanno avuto la fortuna di iniziare a lavorare all’ età di 19-20 anni, o magari hanno lavorato e non gli sono stati versati i contributi( 40 anni fa era una pratica ricorrente ). Detto ciò è sacrosanto che dopo 41 anni di lavoro una persona possa godersi la meritata pensione.
Sono mamma e nonna 61 con 41 anni contributi lavorando infermiere turnante non so ancora quando vado in pensione o moro prima dove lavoro.non sono in grado più a lavorare è grave per me è per i pazienti.
Ma cosa aspettano ha passare 41XTUTTI senza vincoli…..mandate lavoratori con 62 e 38 e non con 41e 61 di età ma non vi fate schifo per conto vostro, è una vergogna.
Un precoce dovrebbe essere equiparato come per i lavori gravosi,ormai passati i 50 anni sei gia stressato e logorato mentalmente oltre che fisicamente…bisogna togliere l aspettativa di vita…
Hi visto molta gente per le fabbriche che passati i 50 sono acciaccati e piu spesso sono sempre in “malattia”…
Ho 50 anni, ho iniziato a lavorare a 17 anni .. tra casa, lavoro e figli e prima anche genitori da accudire che purtroppo ora non ho più con me …cosa dobbiamo fare di più noi donne? Non abbiamo il diritto di riposarci? Mi sento di parlare a nome di tutte le donne italiane che hanno sacrificato la vita per la famiglia e la carriera…facendo i salti mortali…personalmente mi mancano ancora 10 anni di lavoro .e mi chiedo se riuscirò ad affrontarli.. perché 41 anni pesano tanto…ditemi se questo non è un ergastolo..