Le ultime novità sulla riforma pensioni al 4 febbraio arrivano dai lavoratori precoci che annunciano attraverso un post su facebook di aver stabilito la data della prossima Manifestazione su Roma, inizialmente si era pensato di scendere in piazza ad Aprile, poi i lavoratori ci hanno spiegato che la cosa migliore e non far passare troppo tempo e scendere in piazza quanto prima per far comprendere al Governo e ai sindacati che loro non hanno alcuna intenzone di smettere di lottare.
L’obiettivo resta in primis la Quota 41 per tutti indipendentemente dall’età, ma gli amministratori dei vari gruppi chiedono a tutti, donne, disoccupati, precoci, quarantunisti di unirsi e scendere insieme in piazza a Roma, mercoledì 25 marzo, al fine di chiedere una riforma pensioni equa e strutturale, che serva ai lavoratori oggi per accedere alla pensione con dignità e permetta ai giovani di poter fare ingresso nel mondo del lavoro. Eccovi quello che pare essere una sorta di manifesto della protesa su Roma, ove sono contenute le ragioni che hanno spinto più gruppi ad unirsi in questa manifestazione.
Pensioni 2020, in 41000 a Roma, per chiedere:
Così riporta Maurizio D’Onofrio, uno degli amministratori del gruppo precoci, facendo suo Il post pubblicato da Gino Bartoli, uno degli amministratori del gruppo ‘andiamo a Roma per le pensioni di tutti’ in quanto ne condivide pienamente scopi ed obiettivi: “MERCOLEDÌ 25 MARZO 2020 ANDIAMO A ROMA … IN 41000
Il gruppo organizzatore, composto di rappresentanti di vari gruppi ANTIFORNERO, contenitore di tutti gli iscritti convinti di partecipare fisicamente alla manifestazione a Roma, dopo una discussione costruttiva, ponderando tutti i pro e contro ha deciso la data considerando il giorno feriale come idoneo a farci ascoltare dalle forze politiche presenti nella camera dei DEPUTATI.
Poi prosegue il post : “Avremo il tempo di avvisare tutti i media che vorranno fare dei servizi sulla protesta civile che faremo. Abbiamo atteso, con questo gli organizzatori intendono per stabilire la data della Manifestazione inizialmente pensata per aprile,
il comunicato ufficiale dell’incontro Governo-sindacati“ . Poi aggiungono: “Pur individuando nel comunicato delle aperture di discussione, riteniamo che, essendo 5 anni che leggiamo sempre di buone intenzioni ma pochi fatti, ABBIAMO DECISO CHE sia GIUNTA L’ ORA DI DIMOSTRARE LA RABBIA DEI TANTI LAVORATORI, DIPENDENTI E AUTONOMI CHE SONO STATI RAPINATI NEI DIRITTI. Ci si augura la collaborazione di tutti i gruppi” Poi nel post è spiegato come fare ad aderire.
Riforma pensioni, adesioni alla Manifestazione entro il 25 febbraio
L’invito questa volta é rivolto a molti dei gruppi presenti sui social che si occupano di previdenza, sebbene questi abbiano rivendicazioni mirate e precise, insieme possono avere, fanno notare gli organizzatori dell’evento, maggiore visibilità.
Tra questi vengono infatti menzionati con L’hashtag: #41xtuttilavoratoriuniti,#lavoratoriprecociunitiindifesadeipropridiritti #giovanipensionilavoro #opzionedonna #movimentoopzionedonna #esodati # disoccupati # partiteivaincaxxate.
D’Onofrio nel riprendere il post spiega come sia possibile aderire alla Manifestazione indetta su Roma per il 25 Marzo: “Abbiamo tempo fino al 25 febbraio per comunicare il numero dei manifestanti alla questura di Roma. In questo periodo chiediamo a tutti i gruppi di creare l’evento e di comunicarci il numero di chi chiede e desidera partecipare“.
Riforma pensioni: a chi é rivolta la manifestazione?
Chiunque volesse partecipare può dunque scrivere ai vari amministratori dei gruppi, oppure iscriversi al neo nato gruppo facebook “Andiamo a Roma il 25 marzo per la pensione di tutti“, chi intende iscriversi é bene sappia che “si scende in piazza fondamentantalmente per chiedere:
- 41 per tutti senza se e senza ma
- per i precoci
- per un sistema di quota 100 senza paletti minimi
- per le donne che devono avere opzione donna strutturale
- per le invalidità e disabilità
- per i disoccupati
- per gli seodati
- per avere più flessibilità in uscita per i giovani
- per fare separare assistenza da Previdenza.
Vi é anche chi, Paolo M, in modo critico sotto il post commenta: “ Un pó caotico questo elenco di richieste, non trovate?Nello specifico, quota 41 la si vuole solo per i precoci o per tutti? Opzione donna, perché renderla strutturale, in base a quale assunto? I costi: qualcuno si è preoccupato di quantificarli per rendersi conto della possibilità di coprirli?“
Voi cosa ne pensate degli obiettivi che si prefiggono gli amministratori che hanno indetto la manifestazione su Roma, parteciperete o la pensate come Paolo M? Fatecelo sapere attraverso l’apposita sezione commento del sito.
Buon giorno,
La consueta aria fritta senza alcuno reale obbiettivo, per compiere una riforma e/o legge, un buon politico valuta in primis le coperture economiche, un passaggio d’obbligo, per il politico di razza, andando a cercare tra gli spechi della varie amministrazioni, nei privilegi, nelle super pensioni, nelle ruberie quotidiane. Ma questo non accade mai!
In questo bel paese, questa banale ovvietà per i politici non esiste, il loro obbiettivo sono: Poltrone a vita, stipendio da record, super pensione, il tutto pagato da noi ovviamente, per il resto se ne occuperà chei arriverà dopo di me. Ora è il mio turno e fin che posso mungo. Questo meccanismo ormai è in funzione da sempre, sin dalla notte dei tempi.
“Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo”
Paolo Borsellino eroe trucidato per mano di coloro che sono la regia di tutto, da Lui stesso definiti “GIUDA”. Costoro continuano quotidianamente a dirigere le vere decisioni di questo martoriato paese.. Li possiamo definire “Poteri forti”. Tutto il resto solo banale chiacchiericcio. Parole inutili….fumo… per coprire le ingiustizie quotidiane perpetrate a tutti i livelli.
Cordiali saluti,
Luigi Napolitano
Senza voler discriminare nessuno ma noi donne che curiamo i nostri genitori,abbiamo cresciuto i figli e continuiamo a lavorare anche 41 anni sono ECCESSIVI…casa, lavoro, figli , genitori…noi non abbiamo il diritto di riposare?????E poi chi ha detto che i precoci fra qualche anno non ci saranno più….perché noi dobbiamo lavorare tanti anni in più rispetto ad altri a cui è concesso uscire dalla pensione prima?? È così difficile fare le cose eque per tutti??basta prenderci in giro….
Finalmente la classe operaia, si sta svegliando. Tranne chi ha votato per l’ennesima volta PD. I più grandi nemici di chi dovrebbe andare in pensione. Il PD al governo con tutti i suoi tecnici continua a mettere due paletti contemporanea mente. Cosa che ,chi è un testa di C..z. può fare. Chi è nato dal 1960 al 1970, possono avere anche 42 anni di contributi, ma non 62 anni di età .Questi grazie alla Fornero usciranno con 42,anni e10 mesi. Un anno in meno per le donne. Alla faccia della pensione anticipata. Il sistema è questo, si mette o un limite max di contributi, per tutti, non, fare distinzioni, opzione donna, quota 100. È assurdo che qualcuno va in pensione con 35 anni di contributi, e altri con 42. Che schifo
Non è giusto che chi ha lavorato ininterrottamente per 41 anni non vada in pensione e dare la pensione a chi ha lavorato 38 anni.
Sig.ra Rosanna, mettiamola in questo modo: “se è giusto dare la pensione a chi ha lavorato 38 anni, è più giusto ancora dare la pensione a chi ha lavorato 41 anni”.
Ciò che non è giusto restringe la giustizia. Mentre, invece, la giustizia va estesa.
Amo Dante e ho sempre nel cuore la sua frase del canto Diciottesimo del Paradiso “Diligite iustitiam qui iudicatis terram” (amate la giustiza, voi che giudicate la terra).
Ricodo bene questa frase perchè la si ritova in uno di canti più importanti della Divina Commedia, quello dedicata a Cacciaguida, un antenato di Dante. Dante gli dedicò ben tre canti, il Sedicesimo, il Dicisassettesimo e appunto il Diciottesimo (perdoni questa breve digressione).
Buon giorno,
al sig. Dante gli si può dire, di lavorare 12 ore al giorno, alzandosi alle 5 del mattino tutto questo per oltre mezzo secolo con schiena piegata e spezzata. Poi eventualmente ne riparliamo.
Ma per favore siamo seri!
Qui si parla di intere vite dedicate al lavoro, di adolescenze rubate, di sofferenze inaudite, di cui il sig. Dante neppure ne il conosce il significato. Su questi argomenti per favore non si scherza almeno per il sottoscritto, per cui non diciamo cazz###. Abbiate rispetto per coloro che hanno dato la vita per questo paese dove regnano senza ombra di dubbio, corrotti e mafiosi. Non tutti ovviamente. Ma le statistiche le conoscete tutti: una su tutte, circa 21.000.000 milioni di italiani dichiarano meno di 20000 euro anno. I finti poveri: Ma che hanno yacht e Ferrari – (fonte: libero) Lo scrittore del 1265-1321, ne avrebbe fatto parte sicuramente.
Cordiali saluti
Luigi Napolitano
La manifestazione dovrebbe essere fatta in ogni città non solo a Roma mobilitare tutti e una vergogna che dopo 41 anni non si possa andare in pensione i sindacati ci devono aiutare a mobilitare tutte le città d’italia allora forse si sveglieranno ….
Mah, in effetti non si può dire che andare con 41 anni sia anticipare la pensione. Sono d’accordo con Lucia. Quando abbiamo iniziato a lavorare le regole erano ben diverse (vedi 35 anni), poi c’erano le quote al di sotto del 100 e senza paletti di età, il che permetteva di modulare l’uscita sulla singola situazione. Bisogna tornare a questo, garantendo ai precoci e a chi ha un lavoro usurante di andare con un significativo sconto (come già succede per i ballerini!). Capitolo Donna: idem come sopra, se si prevede uno sconto deve essere per tutte le donne, non solo per chi ha figli, altrimenti perché non discriminare anche fra le donne ricche e quelle povere? Un altro aspetto che si potrebbe correggere è quello della cosiddetta “pace contributiva”, perché non rendere possibile usufruirne anche per i periodi antecedenti il 1996? Molti della nostra generazione (55/60 anni) possono trovarsi dei buchi contributivi o per disoccupazione o per mancanza di versamenti del datore di lavoro. Questo permetterebbe a molti di sanare le situazioni non coperte e di accedere alla pensione. Nel mio caso, ad esempio, mi mancano due anni e mezzo di contributi a causa di mancati versamenti proprio negli anni giovanili, e se non mi verrà data la possibilità di ricorrere alla “pace contributiva”, dovrò aggiungere agli anni richiesti anche questi, come dire: oltre al danno, la beffa!
Mi fa proprio schifo quando si parla di pensione anticipata dopo 42 anni + 10 mesi+ finestra . Fino ad una decina di anni fa si andava in pensione dopo 35 anni e si parlava di pensione di anzianità !!
Dovrebbero farle anche a Milano questa manifestazioni e magari uno sciopero generale in tutta l’Italia per far sentire la voce di tutti .
Intanto ieri sera al TG 5 ho sentito che vogliono ripristinare gli assegni vitalizi , che schifo !!!!!!
Continuo a ripetere che è tutto un bluff…..
Nel 2022 saranno pochi i lavoratori che raggiungeranno 41 anni di contributi.
I nostri figli, se gli va bene, iniziano a lavorare a 25/27 anni o oltre e andranno in pensione con l’anzianità anagrafica e decurtazione della pensione.
I 41 anni andavano bene un paio d’anni fa o immediatamente adesso, in questo anno….i nostri politici con la complicità dei sindacalisti/politici sanno bene quanti lavoratori hanno o stanno per raggiungere i 41 anni di contributi e più si ritarda la nuova riforma e meno saranno quelli che potranno godere dei 41 senza se e senza ma.
LA VERA NOVITA’ SENZA PRENDERE IN GIRO QUEI POCHI PRECOCI ANCORA A LAVORO E ANCORA IN VITA è attuare subito già quest’anno la modifica alla legge per mandare SUBITO GIA’ NEL 2020 quei precoci come il sottoscritto TROMBATI dalla politica, dai sindacati e dalla ingiustizia dell’applicazione della quota 100 con il limite dei 62 anni anagrafici!
SVEGLIATEVI AMICI PRECOCI, CI STANNO PRENDENDO ANCORA IN GIRO.
Spero che questo mio pensiero arrivi a chi andrà a manifestare e chiedere ancora una volta con il cappello in mano…e con il bastone per reggersi in piedi una giustizia che ci è stata negata e che il buon GIGGINO ( mov.to 5 stelle) ci aveva promesso due anni fa ” andrete via con 41 anni appena saremo al governo….”
Io la penso in modo diametralmente opposto al sig. Paolo M, le richieste mi sembrano sensate e da sostenere con convinzione.
Sono d’accordo con la quota 41 per tutti senza se e senza ma, anzi personalmente li ritengo anche troppi 41 anni di contribuzione, anche perché spesso contributi e lavoro non coincidono, conosco molte persone che pur avendo lavorato non hanno i contributi versati e quindi a 41 anni di contributi spesso corrispondono anche 2/3/4 anni di lavoro in più.
Sono anche d’accordo con quota 100, ATTENZIONE QUOTA 100, non questa finestra 100 che c’è adesso (62+38;63+38;64+38;65+38;66+38). Infatti una quota 100 permette di pensionarsi ad esempio a 60 anni e 40 di contributi, ma anche a 60,5 anni di età e 39,5 di contributi e così via, è flessibile e non crea scaloni e scalini. Oggi se hai 38 anni di contributi e 62 di età puoi pensionarti ma se ne hai 40 e 60 resti al lavoro altri 2 anni e quindi alla fine raggiungi la pensione a 62 + 42 cioè con un salto di 4 anni di contribuzione rispetto alla finestra 100.
Sono anche d’accordo nel separare assistenza e previdenza.
Per quanto riguarda i costi dell’operazione non ne voglio nemmeno sentire parlare, fino a quando in questo paese si tollerano oltre 200 miliardi di evasione/elusione/erosione fiscale, c’è un enorme bacino da cui recuperare risorse.
E’ vergognoso sentir parlare di uscita “anticipata” dal lavoro con 41 anni di contributi … anticipata da cosa… ????? Io sono nata il 13 maggio del 60 lavoro da quando avevo 16 anni, quest’anno compio 41 anni di contributi…ma non bastano ancora per poter finalmente fare la nonna di 2 nipotine. Non rientro nei precoci perché non ho 12 mesi di contributi entro il mio 19 compleanno…e per un sistema perverso non ci potrò andare ancora per altri 2 anni … e sempre con questo sistema perverso, dopo 43 anni di lavoro, prenderò 950 euro al mese pur prendendo uno stipendio da 1600 euro. Perché? Perché avendo lavorato in proprio per 10 anni la pensione viene calcolata con il cosiddetto sistema misto e quindi il taglio e’ altissimo. Vi pare normale che per una vita ci hanno detto che avremmo dovuto raggiungere 35 anni di contributi e poi improvvisamente ne devi averne 43 … e per giunta con una decurtazione del 40%!!!! Quindi 950 euro… e’ vergognoso. Anche perché alle aziende non hanno affatto abbassato i contributi visto che a noi non danno più lo stipendio intero. Potrei andare in pensione con l’opzione donna … altra bufala perché la pensione sarebbe di 600 euro al mese per sempre!!
Ho fatto tutto quello che ha vuole la Fornero, ho cominciato a pagare i contributi presto, ho studiato e dopo il diploma sono andata a Londra a studiare l’inglese lavorando per mantenermi, ho lavorato 10 anni in proprio (senza ovviamente percepire nulla per la maternità di mia figlia) poi ho lavorato sempre da dipendente…e ho pagato i contributi, ho curato i miei genitori per lungo tempo ho fatto studiare mia figlia all’università e adesso mi devo sentir dire che non ho ancora l’età per percepire una pensione da fame? E che dobbiamo aiutare i giovani …. come li aiutiamo se noi non usciamo più dal mondo del lavoro?…41 anni per tutti senza restrizioni e con almeno l’80 % dello stipendio…
Certamente 41 anni di Lavoro sono più che sufficienti per andare in pensione ,lasciando il posto a nuove forze
Quota 100 senza Paletti, si adatta meglio alle varie esigenze,
ormai è vergognoso sentire ancora parlare di 41 anni di contributi per tutti, io proprio oggi compio 60 anni e tra quindici giorni maturo soli 42 anni e dieci mesi di contribuzione, fatta da lavoro serio ed onesto.
E’ pur vero che sono ancora giovane, ma a giugno con soli 43 anni ed un mese, salvo imprevisti, sarò finalmente in pensione e questo mi da una leggera allegria, se Dio vuole potrò godermi qualche anno di vita in tranquillità.
Ma tornando al 41 per tutti penso sia veramente ora che tutti i governi degli ultimi vent’anni, almeno per quanto riguarda le pensioni si vergognino, monti fornero e simili, dini e compagni, salvini e grillini, e tutti quelli che non cito perchè ad ogni governo si è fatta una riforma delle pensioni, dal mio punto di vista sono un branco di incapaci. L’ultimo a prenderci per il culo è stato il governo gialloverde, ed anche se Salvini mi è simpatico, non ho mai visto bene quota cento.
Chi come il sottoscritto ha iniziato a lavorare, anche se saltuariamente da 14 anni, di giorno versando contributi, ed andando a scuola di notte per procurarsi un diploma di maturità, non può sentirsi dire “abbiamo eliminato la legge Fornero”, “per me non avete eliminato un piffero”, visto che dopo quasi 43 anni di lavoro sono ancora operativo nel mio lavoro.
La stessa cosa vale per il governo attuale, tante parole ma nella realtà non si vogliono risolvere certi problemi:
i precoci come il sottoscritto se lo sono preso in quel posto.
la quota cento ha accontentato alcuni e creato ben pochi posti di lavoro, tanto che ci sono enti pubblici in condizioni di disastro per l’ormai carenza cronica di personale ed i concorsi per i giovani che dovrebbero ricoprire questi posti molto spesso, anzi quasi sempre sono riservati a categorie particolari.
Lo stesso redditto di cittadinanza, voluto dai Cinque Stelle, ha dato lavoro soltanto ai tremila ragazzi o giovani che fortunatamente hanno vinto il concorso per i navigator, ” le famose figure professionali che dovevano accompagnare i titolari del reddito di cittadinanza ad un impiego di lavoro……quando mai????
In questi giorni il nuovo governo conte bis, sta nuovamente ridiscutendo di pensioni:
pensione minima per i giovani, quota 41 e modifica della quota cento che dovrebbe scadere nel 2021.
Tutte idee e proposte lodevoli, se fossero attuabili, ma alla fine verrà sicuramente fatta ancora qualche modifica, creando ancora più malumore e malessere fra chi fortunatamente continua ad avere un lavoro od impiego e chi come tanti giovani si ritrovano a trenta o quarant’anni senza un lavoro decente che gli consenta di condurre una vita minimamente dignitosa.
Nel frattempo abbiamo parlamentari che rivendicano il taglio ingiusto dei vitalizi, perchè sono alla fame con i miseri stipendi che percepiscono “poverini” , mentre dal lato opposto possiamo assistere a pensionati che continuano a vivere, per modo di dire, con cinquecento o seicento euro al mese e che per loro vantaggio hanno avuto un aumento annuale dell’assegno pensionistico di circa sei o sette euro all’anno!!!!!
Naturalmente si continua a parlare delle possibilità di creazione di nuovi posti di lavoro con l’apertura dei nuovi cantieri per le grandi opere, ed ogni volta che si passa sopra un ponte, viadotto, galleria od altro ti fai il segno della croce ed invochi la Madonna per un aiuto, ma tutto questo a quando? forse faremo prima ad arrivare fisicamente su Marte o su qualche altro pianeta!!!
Purtroppo questo è il panorama sociale politico del Paese Italia: tanta gente brava a parlare ma quando si devono prendere decisioni importanti, eseguire progetti, operare in situazioni particolari, o fare sacrifici per sanare e migliorare questo magnifico Paese, pochissimi sono disposti a farlo e se arrivano a far qualcosina pensano prima ai loro interessi personali.
Quota 41 per tutti e’ giusta perche dopo 41 anni di lavoro non si hanno piu energie per lavorare..la vita e’ fatta anche di riposo meritato dopo 41 anni di lavoro . Io sono un precoche che ha iniziato a lavorare a 16 anni e 5 mesi…ho un invalidita’ al 75 % e 38 di contributi…sono anche stufo di lavorare nelle mie condizioni fisiche ..41 anno sono giusti.
ANCHE 40 ANNI SONO TROPPI. SI TORNI AD UN SISTEMA CHE PREVEDE USCITA DA 35 O 36 ANNI IN SU. VI SONO PERSONE CHE COME ME ASSISTONO MADRE ESSENDO FIGLIO UNICO. HO 57 ANNI E 38 DI CONTRIBUTI. POTREBBERO BASTARE
•41 per tutti senza se e senza ma
Non riesco a venire a Roma perchè vivo in Sardegna, ma vi assicuro che anche sull’ isola madre la concentrazione su questo punto è altissima. Se possibile pubblicate come è possibile aderire da “remoto”.