Riforma pensioni 2021, Confsal, Margiotta: “Serve un sistema previdenziale innovativo”

Oggi si terrà l’incontro tra il Governo ed i sindacati alle ore 14 per discutere della prossima riforma delle pensioni, in vista della scadenza di Quota 100, convocati Cgil, Cisl e Uil. Nella giornata di ieri avevamo avuto modo di intervistare Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, che ci ha indicato le richieste che la triplice farà al Governo nel corso del tavolo di confronto odierno.

Fuori ‘dai giochi’ almeno per oggi, la Confsal, che avrebbe voluto, invece, essere convocata in quanto ha a sua volta proposte da fare necessarie per arrivare ad una revisione dell’attuale sistema previdenziale. Angelo Raffaele Margiotta, Segretario Generale della Confsal, nell’ultimo comunicato stampa diramato ieri, 26 luglio, annuncia che la Confsal ha elaborato una propria proposta di revisione che ha come obiettivo una riforma organica e di più ampio respiro che permetta alle lavoratrici e ai lavoratori di programmare in serenità e in anticipo le scelte previdenziali, e che confida dunque questa possa essere ascoltata nelle sede istituzionali. I dettagli dalle sue parole:

Riforma pensioni 2021: Confsal chiede incontro col Governo

Così Margiotta, segretario generale Confsal:E’ necessaria e indispensabile, ora più che mai, una revisione dell’attuale sistema di previdenza. Il mondo del lavoro è mutato da un modello tradizionale ad uno sempre più digitale e la norma di riferimento, nota a tutti come Riforma Fornero, non  è stata in grado di stare al passo con le evoluzioni sociali, né con gli effetti negativi della pandemia ancora in corso e che purtroppo, hanno inciso negativamente sulla speranza di vita di tutti i cittadini ed ancor più su quella dei lavoratori.

Poi prosegue facendo notare come le attuali misure non possono essere considerate soddisfacenti per la platea dei lavoratori, in quanto riguardano solo specifiche categorie: “Le misure temporanee quali “Opzione donna” e “Ape social”, se confermate – continua il Segretario generale – permetteranno a una platea di lavoratrici e lavoratori di accedere con anticipo al trattamento di quiescenza, ma nei fatti, sono misure temporanee e ‘tampone’ che non rappresentano una riforma strutturale dell’attuale previdenza italiana”.

Riforma pensioni 2021, Richieste Confsal: le proposte al Governo

In conclusione, spiega Margiotta, La CONFSAL ha elaborato una propria proposta di revisione che ha come obiettivo una riforma organica e di più ampio respiro che permetta alle lavoratrici e ai lavoratori di programmare in serenità e in anticipo le scelte previdenziali.

“Un’ipotesi, spiega il segretario generale della Confsal, che non si limita solo ad individuare delle possibili date di pensionamento ma propone la revisione dei parametri di base del sistema contributivo per garantire un giusto ed equo trattamento pensionistico”

“Con queste proposte – conclude il Segretario generale – siamo pronti al confronto nelle sedi istituzionali”.

Non resta che sperare che il Governo convochi quanto prima anche la Confsal affinché tutte le parti sociali abbiano modo di esporre le proprie proposte prima che vengano prese decisioni in merito alla prossima riforma delle pensioni. Vi terremo aggiornati comunque sull’esito dell’incontro che si terrà oggi.

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7 commenti su “Riforma pensioni 2021, Confsal, Margiotta: “Serve un sistema previdenziale innovativo”

  1. Che incredibile Risalto viene dato sui Media alla Riforma delle Pensioni, non esiste Telegiornale o sito che parli della discussione che pare sia stata iniziata alle 14 di ieri pomeriggio.
    Ma siamo su Scherzi a Parte, ennesima dimostrazione di quali sono le cose importanti in Italia, se un qualsiasi personaggio famoso si fa un selfie mentre beve un aperitivo del cavolo insieme al primo debosciato che passa e si fotografa con lui lo troviamo dappertutto come se fosse successo chissà cosa, mentre della Pensioni per le quali dovrebbe essere fatta una vera lotta sociale di civiltà verso quelli che sono oramai divenuti gli ultimi….CHE VERGOGNA, abbiamo veramente i Politici e Sindacalistici che ci meritiamo

  2. “PROPOSTE DI AMPIO RESPIRO”. PURTROPPO FA PARTE DI UN LESSICO SENTITO E RISENTITO E CHE SINCERAMENTE OLTRE A NON DIR NULLA SPAVENTA MOLTO.
    SIGN. MARGIOTTA I SESSANTENNI DISOCCUPATI DA 3/4 ANNI CHE HANNO 41 ANNI DI LAVORO E DI CONTRIBUTI ALLE SPALLE DEVONO POTER ANDARE IN PENSIONE SENZA PENALIZZAZIONI E PALETTI !!! PUNTO E BASTA !!!
    È CERTO CHE IL LAVORO NON LO TROVERANNO MAI PIU’ E STANNO VIVENDO UN PERIODO TERRIBILE DI DISPERAZIONE DIMENTICATI DA TUTTI !!! È INCIVILE CHIEDERGLI DI PAGARE ANCORA “UNA MONTAGNA” CONTRIBUTI VOLONTARI PER INSEGUIRE UNA “PENSIONE MIRAGGIO”.
    SIGN. MARGIOTTA, CI SONO CATEGORIE COME QUESTA DEI DISOCCUPATI CHE HANNO INIZIATO A LAVORATE NEI PRIMI ANNI 80 IN GINOCCHIO DA TANTISSIMO TEMPO CHE VI CHIEDE AIUTO !!!
    OK 41 ANNI MA ASSOLUTAMENTE CON IL CALCOLO MISTO !!! NON FACCIAMO PASSARE PROPOSTE “FURTO” INDECENTI !!!

  3. Invece di passare il reddito di cittadinanza ai giovani, innalzate la pensione a chi l’ha bassa e assumerli mandando in pensione non oltre i 62 anni. Non si puo morire lavorando! Da 60 anni ai 70 ci rimane questo periodo di forze, per vivere un po’ di riposo, . Mandate i giovani e date loro il lavoro e il reddito di cittadinanza spalmatelo sulle pensioni ai lavoratori va dato non a chi è a casa, così date il lavoro.
    Lasowttativa di vita è diminuita! Lo dicono tutti, da 2 anni e ancora vige e si ripresenta la Fornero si nuovo. SONO STANCAA
    G.B.

  4. 40 anni di servizio , penalità del 15% , 41 anni di servizio, penalità del 8%, 42 anni di servizio zero penalità. Indipendentemente dalla età anagrafica. Uomini e Donne. In questo modo accontentiamo anche Bruxelles.

  5. Spiace constatare che  un folto gruppo di esperti, con in testa la prof. Fornero, il Presidente INPS e dei sindacati confederali,  sono manifestamente più preoccupati  del bilancio dello Stato e dell’ Ente di  previdenza, nonchè più inclini  a  professare  il credo e gli interessi dell’associazionismo d’impresa e della politica. In questo senso, destra, centro, sinistra, pari sono.
    Lavoratori e famiglie, disoccupati e senza reddito, possono attendere. Definirei semplicemente  vergognoso ciò che accade sul tema della spesa previdenziale, quasi fosse un tabù. Partiti, Governo,  Parlamento, parti sociali, si adoperino affinché l’Italia possa ancora  reggersi sulle gambe della democrazia, del lavoro e della solidarietà. Senza penalizzare in alcun modo il sacrosanto diritto dei lavoratori italiani e rispettive famiglie, a godere di una dignitosa pensione a 62 anni. Sapendo in ogni caso che  41 anni di contributi saranno sempre  un traguardo difficilmente raggiungibile. Basta chiederlo ai disoccupati – a milioni- ed ai lavoratori dei settori metalmeccanica, edilizia, agricoltura etc…

  6. Il mio modestissimo parere. Vi siete chiesto mai x che ci Siamo ridotti così. 30 anni di leggi sbagliate e scellerate. E continuate ancora… E il prezzo più caro lo stanno pagando i giovani e i pensionati…… Dovete invertire la rotta. Prima o poi la bomba sociale scoppierà. E la colpa e solo vostra di voi intellettuali politici…….

    1. La bomba sociale scoppia solo se tolgono il REDDITO di CITTADINANZA e non lo faranno mai proprio per questo. A me sto RdC è sempre puzzato tanto di “accordo” tra disonesti e delinquenti, non passa giorno che non trovino qualcuno che lo percepisce arbitrariamente. Se come avevano PROPAGANTATO prima delle elezioni, chi veniva “beccato” finiva in galera……… Hai voja, bisognerebbe costruirne di nuove e metterci dentro chi l’ha richiesto e chi l’ha concesso senza i dovuti controlli….. Già ma i controlli si fanno sui mancati scontrini del panettiere. Meglio continuare a TARTASSARE chi ha ancora qualcosa da perdere!

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