Riforma pensioni 2021, ultime Catalfo: sarà pronta per giugno 2021

Riforma Pensioni 2021 continua dibattito sul post quota 100: da quota 41 a opzione donna

La riforma Pensioni 2021-2022 che dovrà sostituire la quota 100 pare ancora in alto mare, con il Governo che non ha ancora deciso la direzione da prendere. Intanto si susseguono le proposte e continua il dibattito su cosa sia più equo per il post quota 100. Vi proponiamo di seguito alcuni commenti dei nostri lettori tra quelli più interessanti sul dibattito per le pensioni anticipate.

Riforma Pensioni 2021 ultime novità: proposte per il dopo quota 100

Massimo ci scrive: “Ritengo che tanti problemi economici potrebbero essere risolti con la possibilità di una pensione anticipata a 63 anni per coloro che hanno raggiunto i 20 anni di contributi. Ognuno potrà valutare la propria convenienza in quanto riscuoterà sulla base dei contributi versati. Tale pensione dovrà riguardare i disoccupati e gli occupati che però dovranno cessare qualsiasi attività come previsto con quota 100.

Massimo invece lancia due proposte per la prossima riforma delle pensioni: “Proposta 1: pensione anticipata Fornero meno 1 anno (41 10 mesi uomini, 40 e 10 mesi donne) + 62 anni e 20 di contributi per le carriere discontinue donne e 30 di contributi per le carriere discontinue uomini. Ovviamente mantenendo anche opzione donna e Ape sociale. Inoltre trovo molto interessante la pace contributiva con sconto del 50%. Propongo per tutti quelli che dovranno continuare a lavorare oltre i 41 anni di contributi che i contributi successivi sia del lavoratore che del datore di lavoro non siano più versati nel buco nero dell’INPS ma direttamente nella busta paga del lavoratore con tassazione agevolata al 20%”.

Ultime news Riforma Pensioni oggi 16 agosto 2021: dibattito su opzione donna

Su Opzione Donna Francesco ci scrive: “Condivido la semplice riduzione di un anno dei requisiti Fornero, personalmente annullerei la differenziazione tra uomo e donna fissando il requisito a 41 e 10 mesi per tutti mantenendo però in piedi l’Opzione Donna in modo da consentire sempre alle donne una possibilità in più anche se bilanciata da un differente calcolo rispetto alla Fornero, così come è già attualmente.”

Franco Giuseppe, nostro storico lettore ha risposto alle considerazioni di Orietta Armiliato su opzione donna che abbiamo evidenziato nel nostro articolo: Gentile Armiliato, non se la prenda se arrivano richieste che talvolta sembrano ad personam. E’ normale perchè purtroppo con la nascita di opzioni e norme temporanee ci sarà sempre qualcuno che è favorito e chi invece penalizzato. Anche l’opzione donna, dopo la nascita della quota 100, ha già avuto le sue vittime. Prendiamo l’esempio di una donna nel privato: Può presentare domanda a 59 anni, ma prima di 12 mesi la pensione non la riceve perchè c’è la finestra e diventano 60 anni, ( qualcuna può aggiungerci anche qualche mese ).

Rispetto ad una quota 100 prenderà per tutta la vita una pensione tutta contributiva solo perchè non ha aspettato 24 mesi + 12 di finestra lavorando ( arrivando così anche ai 38 richiesti ) e avrebbe preso la pensione retributiva+contributiva sin da subito. A questo punto OD è diventata meno attraente e sempre penalizzante. Con la nascita di quota 100 molte hanno rinunciato a OD preferendo attendere, perchè rientranti nel triennio favorevole, altre ne rimarranno fuori dal 1 gennaio 2022 anche solo per un giorno. In pratica a quest’ultime viene detto: o accetti OD molto penalizzante economicamente rispetto alla favorevolissima quota 100 o andrai con la Fornero. Lo voglio dire francamente: OD è una norma accettabile per chi è già benestante o per chi è veramente disperata, senza soldi e senza lavoro”.

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40 commenti su “Riforma Pensioni 2021 continua dibattito sul post quota 100: da quota 41 a opzione donna

  1. Se non è giusto non farlo… La più grande ingiustizia in ITALIA è proprio sul Lavoro. Alcuni governanti si sono agguerriti contro alcune generazioni (1957-1975) per dar vita alla più grande ingiustizia. Li obbligano a lavorare oltre 42 anni per avere una misera pensione sempre minore rispetto a coloro che se ne sono andati con 20 anni di contributi, o 35 o 38. Ma vi pare che questo sia il modo di governare?? E’ forse questa la giustizia italiana. Gli sfortunati nati in quel ventennio devono lavorare fino allo sfinimento per garantire le allegre gestioni passate e i privilegi della classe politica e/o della casta. Possibile che sindacati e politici di sinistra se ne stiano a guardare indiffirenenti e non mettono fine agli innutili sprechi come il reddito di cittadinanza o i navigator. Chi mi spiega perchè i politici possono andare in pensione prima?

  2. Sono d’accordo con l’opinione del Sig. Franco Giuseppe riportata nel vostro articolo, che secondo me ha centrato bene i limiti di O. D. Concordo inoltre con quella del Sig. Duilio che renderebbe struttutale Quota 100, immagino nella versione senza rigidi paletti ma modulabile con la somma “anni di contributi + età anagrafica”. Tirando le somme, mi sembra la soluzione più adottabile e adattabile, già sperimentata, non macchinosa e più equa. In merito alla sostenibilità, penso sia utile per il paese consentire un ricambio generazionale che ridarebbe slancio a tutti i settori, permettendo inoltre alla platea di neo pensionati di contribuire a rivitalizzare l’economia del paese.
    Un pensionato ancora in buono stato di conservazione può rivelarsi un consumatore più deciso, perché finalmente più rilassato e più dedito a concedersi ciò che magari ha sempre dovuto negarsi (viaggi, corsi, cura della persona ecc…), ma se non dispone di tempo liberato dall’impegno lavorativo, il suo denaro potrà spenderlo solo in badanti e medicine.

  3. ribadisco: noi del 1960 quante volte dobbiamo essere inculati? già quest’anno quota 100 con il minimo dei 62 anni; io ho già raggiunto non 100 ma 101 ben 3 giorni fa; e adesso: proposta tridico a partire dai 63 anni: chi due volte tutelato chi 2 volte inculato; è giusto così? dateci almeno una possibilità che non sia riforma fornero così chi nasce qualche settimana prima va con i 38, gli altri con quasi 43; non è giusto; 1 sola possibilità e poi ognuno farà i suoi calcoli e vedrà se gli conviene aspettare 5 anni la parte retributiva oppure rassegnarsi ; credo di non chiedere tanto e come me credo centinaia di migliaia di persone

  4. visto che gli uomini vivono in media 3-4 anni meno delle donne 1 anno in più di lavoro mi sembra un’assurdità; dico 40-41 per tutti; 62 anni età giusta ma se uno raggiunge prima i 41 anni ha diritto ad andarci in pensione anche prima; il problema è che chi comanda non ha la minima idea di cosa voglia dire faticare; se l’avesse questi problemi non ci sarebbero

  5. Sono d’accordo con l’opinione del Sig. Franco Giuseppe riportata nel vostro articolo, che secondo me ha centrato bene i limiti di O. D.
    Concordo inoltre con quella del Sig. Duilio che renderebbe struttutale Quota 100, immagino nella versione senza rigidi paletti ma modulabile “anni di contributi + età anagrafica”. Tirando le somme, mi sembra la soluzione più adottabile e adattabile, già sperimentata, non macchinosa e più equa. In merito alla sostenibilità, penso sia utile per il paese consentire un ricambio generazionale che ridarebbe slancio a tutti i settori, permettendo inoltre alla platea di neo pensionati di contribuire a rivitalizzare l’economia del paese.
    Un pensionato ancora in buono stato di conservazione può rivelarsi un consumatore più deciso, perché finalmente più rilassato e più dedito a concedersi ciò che magari ha sempre dovuto negarsi (viaggi, corsi, cura della persona ecc…), ma se non dispone di tempo liberato dall’impegno lavorativo, il suo denaro potrà spenderlo solo in badanti e medicine.

  6. ma è tutto chiarissimo: premiano chi ha perso tempo, chi nei weekend invece di lavorare o studiare è andato a divertirsi; se pensate che la prima proposta era quota 100 con 64 e 36 ; qualcuno ha detto a Salvini: stai scherzando? e tutti quelli che hanno magari 39 o 40 di contributi ma hanno meno di 60 cosa fanno? punto d’equilibrio 62 e 38 fottendo noi del 1960; 18 settembre: data importantissima: ne va del nostro futuro: in tantissimi e in più posti mi raccomando

  7. Infermieri in pensione a 60 anni, riconoscimento del lavoro usurante. Almeno 35 anni di contributi. ( I lavori non sono tutti uguali, alcuni li puoi fare anche a 70 anni, altri no)

  8. La pensione di anzianità non è un regalo della stato, ma è la restituzione del capitale + interessi versati dal lavoratore..Quindi non voglio sentire dire:”allo stato costa troppo!”.Sono soldi miei non dello stato avete capito.? Quota 41 va fatta subito e basta…

  9. Tutte le opzioni che propongono di rinnovare per l’anno 2022, da Ape Sociale a Opzione Donna, sembra che siano la manna dal cielo, ma non lo sono. Sono vantaggiose solamente per lo Stato e per l’INPS, le lavoratrici sono molto penalizzate sia nell’importo finale che nel tempo d’attesa.
    Tante persone durante la vita lavorativa hanno dovuto accettare contratti di lavoro occasionali o a progetto, per i quali hanno pagato puntualmente l’IRPEF, quindi allo Stato risulta il lavoro anche per gli anni dove non ci sono contributi. Proporrei che venissero conteggiati questi anni come contribuzione figurativa perché nessun lavoratore ha scelto volontariamente questi contratti capestro. Pensioni a 64 anni senza penalizzazioni di sorta e con sistema misto, non solo contributivo.

  10. Cottarelli in una intervista di qualche giorno fa parlava di ~ 10-11 miliardi per il reddito di cittadinanza.
    Bene Tridico parla che quota 41 costa troppo (~ 4,2 miliardi a partire dal primo anno a salire fino a 9 miliardi nel 2029). Bene siccome sono convinto un po per quello che si legge sui giornali un po da programmi televisivi e un po anche voci di paese il 50/60% del reddito di cittadinanza va ai fannulloni ai mafiosi e ai furbetti (che lavorano in nero).
    Bene parlo a lei Sig Draghi è ora per un mondo migliore di premiare le persone in modo meritocratico.
    Colgo l’ occasione di chiedere sempre al Sig Draghi di ridurre drasticamente lo stipendio del Sig Tridico proprio per cominciare con il passo giusto

  11. Col sistema contributivo che,fra poco sarà l’unico, si dovrebbe poter andare in pensione liberamente, magari a partire dai 60 anni.

  12. Buongiorno e gz per i vs articoli sempre interessanti e che ci tiene sempre aggiornati. Mia mg infermiera professionale in una struttura privata con 38 anni di servizio e 60 anni di eta dopo una simulazione al patronato percepirebbe una pensione di circa 800€ con una penalizzazione gravosa, attualmente è in malattia per stato ansioso dal oltre un anno, se supererebbe il periodo di comporto di 540 gg (periodo max nel triennio mobile del loro CCNNLL SANITA PRIVATA) verrebbe licenziata e subentrerebbe la NASPI per 2 anni arrivando a circa 62 anni di età e 40 anni di contributi. Vorrei sapere se questi anni di inattivita lavorativa con malattia e NASPI aumenterebbe l’importo della sua pensione e cosa consiglia di fare anche mediante un Vs consulenza privata?

  13. Mi domando: perché dobbiamo essere noi a fare delle proposte
    guarda caso sempre al rialzo, abbassandoci le brache?
    Direi che le proposte devono farli i nostri illustri scienziati legislatori, assumendosi le responsabilità nel caso in cui non rispecchiano la volontà popolare .
    capite cosa voglio dire.
    Mi viene da vomitare quando qualcuno inneggia la Fornero e abbasso Tridico:
    Ma scherzate? Quindi già rassegnati ad accettare quell’infame riforma Fornero?
    I diritti, ci insegna la storia, vanno conquistati e difesi e non rimanendo inermi .
    Uniamo le nostre forze e facciamo vedere a questa casta di che pasta siamo fatti.
    Una riflessione: perché se limitiamo il calcio o meglio il gioco del pallone, succede la rivoluzione e per i veri diritti siamo disposti a cedere?
    Qualcuno mi vuole spiegare?

    uniamo le forze

  14. Se la quota 41 per tutti sarà scartata a causa dei costi troppo elevati, è giusto proporre la quota 41 e 10 mesi + 3 di finestra per tutti (di fatto : 42 e 1 mese)

    il governo e i partiti supererebbero la legge Fornero con costi inferiori alla pura quota 41.
    IN QUESTO MODO ANCHE LA PROMESSA SOSTENUTA RIPETUTAMENTE DA TUTTI, POLITICI E SINDACATI DI EVITATE LO SCALONE DEI 5 ANNI.. SAREBBE MANTENUTA ! E SAREBBERO COMUNQUE 4 ANNI IN PIÙ.. RIPETO 4 ANNI IN PIÙ, RISPETTO AGLI ATTUALI 38 CONSENTITI CON QUOTA 100. NON DIMENTICHIAMOCI CHE L’ASPETTATIVA DI VITA DAGLI ULTIMA DATI ISTAT SI È ABBASSATA DI UN ANNO E MEZZO !!!

  15. Cari politici presi dalla strada a gestire questa Italia di vecchi lavoratori. Non vi vergognate quando uscite x le strade, oppure la faccia e diventata talmente dura e portate i paraocchi come i cavalli. Ma date in pensione la gente che si è co sfumata dal lavoro.

  16. in pensione a 62 anni, mi sembra giusto e corretto. Io dovevo andare in pensione a 58 anni con 36 anni di servizio, già con quota 100 ho perso 4 anni di lavoto in più, adesso con tiforma Draghi vedrò quanti altri anni perderò. è un’agonia smettetela di far pagare solo i contribuenti, Sig. Draghi cerchi introiyi dall’evasione fiscale, non da poveri cristi come noi. grazie

  17. Io sono sempre dell’ idea, che i disgraziati come me, che purtroppo hanno dovuto iniziare a lavorare presto, con 35/40 anni di contributi possano andare in pensione a prescindere dall’età, soprattutto noi donne che oltre al lavoro fuori casa, abbiamo anche tutto il resto……..

  18. pensate anche per coloro a cui è sfuggito quota 100solo perqualche mesePerche devono essere così iellati e calpestati dallo stato da tutti i parlamentari Non hanno gli stessi diritti degli altri lavoratori solo perché questi hanno avuto la fortuna di avere qualche contributo in più Ingiustizia!

  19. 61 anni 40 anni di lavori nel 2021 41 ani 62 anni , penso di essere tra i più maledetti da questo balletto!
    se proprio quota 41 non si può…. hanno mai pensato a ridurre orari lavoro ( tipo sei 50% al lavoro e 50% in pensione sino a 64 anni poi vai in pensione) assumendo un ragazzo che fa l’altro 50%?
    risultati?:
    1 minor costo del lavoro un nuovo ingresso costa di meno
    2 passaggio di consegne per tre anni
    3 i giovani iniziano a lavorare
    4 se non puoi godertela tutta la pensione cominci ad avere tempo libero.

    1. Acqua calda…ma questo non significa che una generazione debba pagare per tutti. Serve una riforma strutturale completa dell’INPS. Senza dubbio.

    2. Ma e’ proprio quello che la Fornarina non ha fatto:SEPARARE LA PREVIDENZA DALL”ASDISTENZA. Poi vediamo se abbiamo la spesa pensionistica più alta d”Europa. E poi altra considerazione.:;quando sta megaprofessoressa dice che non ci sono le coperture è che vuole difendere gli evasori (più facile che combatterli) e
      gli evasori sono dei parassiti che non solo non pagano le tasse…non pagano i ticket sanitari, hanno abbuoni sulle tasse scolastiche dei figli etc etc MA IN PIÙ SONO QUEI PARASSITI CHE A 65/66…ANNI RIAPPAIONO AGLI OCCHI DELLO STATO PER LA PENSIONE SOCIALE….ma l’Istat che paghiamo profumatamente perché non ci dice come vivono 13 MILIONI DI INATTIVI IN ITALIA?

  20. Sono d’accordo per la pensione (non è anticipata ma posticipata si parla di “più “di 40 anni) 41 anni e 10 mesi uomini e 40 anni e 10 mesi donne.

  21. Non è giusto che si debba lavorare tanti anni rispetto a chi è andato in pensione con soli 35 anni di contributi e sono 30 anni che si godono la vita. Secondo me la soluzione migliore è 41 anni x tutti, poiché 41 anni sono tanti anzi tantissimi x chi svolge determinate professioni col rischio di commettere errori. Io sono un’infermiera lavoro da oltre 39 e sono stanca, la mia mente non è più lucida…

  22. OTTIMA LA PROPOSTA DI MASSIMO ” pensione anticipata a 63 anni per coloro che hanno raggiunto i 20 anni di contributi. Ognuno potrà valutare la propria convenienza in quanto riscuoterà sulla base dei contributi versati. Tale pensione dovrà riguardare i disoccupati e gli occupati che però dovranno cessare qualsiasi attività come previsto con quota 100″ . CON TALE TIPO DI PENSIONE SI POTREBBERO TOGLIERE
    LE ALTRE PENSIONI ANTICIPATE E VARI SUSSIDI.

  23. Per me dopo avere lavorato per 41anni può bastare e perché non premiare Chi non ha mai fatto malattia dando una settimana contributiva per ogni anno intero di non assenza dal lavoro? Saluti

    1. Giusto.
      Che premino contributivamente
      chi non si è mai assentato facendo risparmiare allo Stato fior di soldi?

  24. Quota 41 è un mantra! Non bisogna contrattare al peggioramento di questa proposta, anche perché, come dicono i sindacati, le coperture ci sono.
    Ovviamente per chi non arrivasse a questa alta quota di contributi, uscita flessibile dai 62 anni, il tutto senza paletti, penalizzazioni e finestre…
    Non facciamoci ingannare dai boiardi di stato!

  25. La rifirma che darebbe più garanzie sarebbe questa 64 in pensione di vecchiaia x tutti senza nessuna penalizzazione e le donne a 63 con lo stesso trattamento) minimo 20 anni contributtivi

  26. Sono daccordo vome dice Massimo di lasciare libero la decisione di andare in pensione a 63 anni con 20 anni di contributi per le donne e 30 di contributi per gli uomini anche discontinui cosi si elminerebbero un po’ di R.C. non credete che sia un risparmio per lo stato?

  27. Il sono del parere che Quota 100 sia da prorogare e addirittura da rendere strutturale; siccome è stata pensata e attuata da una parte politica, da subito è stata boicottata anche dai patronati; ho sentito molti conoscenti desistere alla quota 100 dopo essere stati dai patronati con i calcoli sbagliati di centinaia di euro in meno all’anno! Così come viene boicottato il cumulo dei contributi!!!!! Tornando quota 100, economicamente ha un impatto economico accettabile e permette ai fruitori di andare in pensione col sistema misto, con un equo importo. Buongiorno

  28. NOn capisco perché le donne debbano essere penalizzate cosi tanto..basta con 30% in meno le donne lavorano più degli uomini figli compresi e mi sembra che 35 anni bastino…e senza finestra……

  29. Non si può andare in pensione dopo 41 anni di contributi allora io propongo 42 x tutti e la pensione subito x venire incontro all’inps

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