Pensioni anticipate 2021, ultimissime da Ghiselli sul post quota100: le proposte

Riforma pensioni 2021, Ghiselli sulla proposta Tridico: Non ci convince

Dopo l’attacco che la sede Cgil ha dovuto subire a seguito della manifestazione no Vax, no green pass avvenuta a Roma sabato scorso ove un gruppo violento si é staccato dalla manifestazione pacifica per dare vita ad un vergognoso assalto alla sede nazionale, un grave attacco ad un luogo simbolo del lavoro che, dice Ghiselli, offende la coscienza democratica di milioni di lavoratori, vi sarà una manifestazione pacifica a Roma indetta proprio dalla Cgil.

Sul palco però non si parlerà solo degli incresciosi fatti accaduti Sabato e di come arginare sempre più questi assurdi comportamenti, ma si parlerà oltre che di antifascismo anche di democrazia, lavoro, partecipazione e pensioni. Abbiamo dunque chiesto a Roberto Ghiselli perché si sia deciso di affrontare così tante tematiche insieme e soprattutto se vi sia una connessione specifica tra queste. Le sue parole in questa intervista in esclusiva per il nostro sito. La prima parte dell’intervista é stata pubblicata su Il Valore Italiano ove si possono leggere i passaggi relativi ai momenti caldi dell’Assalto alla Cgil, qui abbiamo preferito dare spazio principalmente all’ambito previdenziale.

Riforma pensioni 2021, tema caldo della manifestazione Cgil di Sabato prossimo

Pensionipertutti: Sabato avete programmato una manifestazione unitaria a Roma, in Piazza San Giovanni. Oltre al tema antifascismo e democrazia parlerete anche di lavoro e partecipazione. Perchè tenete assieme tutte queste cose?

Roberto Ghiselli: “Perché sono strettamente connesse. La battaglia per la democrazia non può essere disgiunta dalla battaglia per il lavoro e la difesa dei diritti dei lavoratori. Se i lavoratori non trovano risposte adeguate ai loro bisogni non credono più nella politica e nelle istituzioni e noi dobbiamo interpretare fino in fondo questi problemi. Quindi la manifestazione ha anche l’obiettivo di ottenere risposte precise dal governo per favorire la creazione di nuovo lavoro di qualità, a partire dai giovani, dall’estensione degli ammortizzatori sociali, dalla riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni e, ovviamente, dal tema della riforma delle pensioni.

Pensionipertututti: Sulle pensioni sabato cosa direte?

Roberto Ghiselli: Riproporremo con forza i punti della Piattaforma unitaria: flessibilità in uscita dopo 62 anni o con 41 anni di contributi, risonoscimento del lavoro di cura e delle donne, dei lavori gravosi, possibilità di andare in pensione per chi a una certa età è disocupato, pensione di garanzia per chi fa lavori poveri e discontinui, come tantissimi giovani e non solo.”.

Riforma pensioni 2021, Ghiselli sulla proposta Tridico: Non ci convince, ne parleremo sabato

Pensioniperutti: E della proposta Tridico, tornata alla ribalta in queste ore, che prevede la possibilità di avere liquidata la sola parte di pensione calcolata con il sistema contributivo a 63 anni che ne pensate?

Roberto Ghiselli: Non ci convince, sarebbe una finta flessibilità perché l’importo della pensione che verrebbe anticipata sarebbe troppo bassa. Una proposta insufficiente e anche inefficace per superare lo scalone di Quota 100, pochi la potrebbero utilizzare.

L’unica cosa che possiamo cogliere in positivo è comunque che si riconosca l’esigenza di trovare una strada per anticipare per tutti la possibilità di uscita prima dei 67 anni previsti per la vecchiaia e di prevedere un numero basso di contributi per accedervi, 20 anni. Ma noi pensiamo che la pensione debba essere liquidata per intero, quando la persona decide secondo le sue esigenze di andare in pensione, ovviamente entro i limiti di cui parlavo prima.”

Ringraziamo Roberto Ghiselli per questa interessante intervista e ricordiamo a chiunque volesse prenderne parte e che é tenuto ad indicare la fonte

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

35 commenti su “Riforma pensioni 2021, Ghiselli sulla proposta Tridico: Non ci convince

  1. Buongiorno,

    ho appreso che forse verrà promossa quota 102 nel 2022 e quota 104 nel 2023.

    Faccio notare che chi non ha raggiunto quota 100 nel 2021 non può raggiungere quota 102 nel 2022 né quota 104 nel 2023. P.es:

    2021 quota 99

    2022 quota 99 + 1 anno di età + 1 anno di anzianità = quota 101

    2023 quota 101 + 1 anno di età + 1 anno di anzianità = quota 103

    Vi è chiaro? Quando va in pensione chi ad oggi non ha conseguito quota 100?

    Saluti

    Simonetta

  2. Tutte le proposte di uscita dai 63 anni creano un buco, per noi del ’60 non quotacentisti per un pelo, di un altro anno. Inoltre per chi ha uno stipendio lordo intorno ai 2000 euro prenderebbe intorno ai 1300 lordi di pensione con 40 anni di contributi nel sistema misto. Ora è vero che è una opzione in più ma è una opzione a perdere! Quello che non capisco è perchè in tutto questo dibattito i più penalizzati sono quelli che hanno più contributi vale a dire che coloro che hanno versato di più sono i più penalizzati; per noi l’asticella è sempre più alta che per altri. Tanto varrebbe finirla di prenderci in giro e dire che la Fornero pura è l’unica alternativa!
    Credo che il dibattito sulla pensionabilità dovrebbe seguire due strade distinte, una per coloro che hanno contributi continui e l’altra per coloro che per i più diversi casi della vita non hanno un contribuzione elevata. In questo senso appoggio le proposte sindacali per l’accesso a 62 anni con livello contributivo più basso o i 41 a qualunque età. Concordo con loro che i calcoli dell’Inps si basano
    come se tutta la platea degli aventi diritto andasse in pensione cosa che sappiamo non essere (vedi quota 100)

  3. La proposta di Tridico è una presa in giro. Avesse voluto fare una proposta seria avrebbe proposto le due strade con lo stesso metodo:
    1) Uscita flessibile da 62 anni con pensione contributiva fino a 67 anni.
    2) Uscita flessibile da 41 anni di contributi con pensione contributiva fino a 42 anni e 10 mesi.
    Questa sarebbe una proposta equa e seria.

  4. Ragazzi, con 62 anni e 37,9 di contributi non posso andare in pensione.Devo attendere 67 anni.Mi terra’ il mio datore di lavoro a 67 anni con lo stipendio che mi trascino e sudato fino ad oggi.
    Fin che posso tiro poi vedremo.
    Auguri

    Giovanni

  5. Considerando che le proposte sindacali (41 e 62) sono belle ma impossibili nel mondo reale con il cappio del debito pubblico che abbiamo, a me la proposta Tridico, soprattutto se partisse dai 63 anni, non sembra affatto male. Si obietta sull’importo limitato per i 4 anni fino alla pensione di vecchiaia, ma questo si potrebbe risolvere per chi ha negli anni attivato una pensione integrativa. In pratica ho calcolato che chiedendo nei 4 anni incriminati la RITA sul 35-40% del capitale accumulato nel fondo si potrebbe avere una pensione pressoché costante per tutta la vita da pensionato. In pratica 4 anni quota contributiva + RITA e poi pensione mista completa (vecchiaia) + integrazione residua.

    1. E chi non ha potuto attivare una pensione integrativa perchè lo stipendio gli serviva tutto per esigenze familiari ? Ho capito ! Se ne resta al lavoro.

    2. Non sono d’accordo. Il cappio del debito pubblico ci viene raccontato dai politici e dall’Europa in base a molti interessi che spesso noi non vediamo o non vogliamo vedere.
      Se fosse proprio così come ce la vogliono raccontare avrebbero messo mano a molti altri sprechi di soldi e privilegi continuamente finanziati che sembra che non esista neppure un euro di debito pubblico per quelli !!!
      Ma credete veramente che l’Italia fallirebbe per anticipare da 42 e 10 mesi e 41 e 10 mesi a 41 anni DI LAVORO PER LA PENSIONE ( 10 MESI PRIMA PER LE DONNE E 1 ANNO E 10 MESI PRIMA PER GLI UOMINI) ?? O anticipare a 62 anni l’età anzichè 63 che è la media con la quale oggi si và in pensione tra quota 100 e fornero? Ma per favore …le favole raccontatele ad altri.

    3. La proposta Tridico risolve i problemi dei disoccupati e di chi vuole andare in pensione prima senza aggravi di costo per lo Stato nel lungo periodo. Però non si pensa mai davvero ai disoccupati anziani, che come me, la pensione integrativa (RITA) se la sono mangiata per sopravvivere. Vogliamo finalmente pensare che andare in pensione potrebbe essere per gli esodati e licenziati vari un ancora di salvezza? Chi lavora non ha queste gravi necessità. Non so come ripeterlo: ci sono mille modi per mandare in pensione anticipata e facoltativa le persone senza gravare sui conti dello Stato. Perché la gente è i governanti non lo capiscono mi rimane misterioso.

  6. Leggo oggi su un sito specializzato e visto in diretta personalmente su webtv.camera.it;
    Tridico ha bocciato la quota 41, meccanismo invocato dai sindacati e da alcuni partiti, per il forte impatto che avrebbe dal 2022 sui conti pubblici. Per il prossimo anno l’Inps calcola 4,3 miliardi di euro con picchi negli anni successivi (fino a 9,7 miliardi). Inoltre, lo stesso presidente Inps si è detto favorevole all’ipotesi del riscatto gratuito della laurea. L’attuale azzeramento del costo per le varie opzioni di riscatto (si parte da quella agevolata da oltre 5200 euro per ogni anno riscattato) costerebbe tuttavia tra i 4 e i 5 miliardi l’anno. RICAPITOLIAMO; La 41 NO costa 4,3 miliardi e non ci sono i soldi, per il riscatto GRATUITO della laurea che ne costerebbe 4/5 all’ anno SI. Come direbbe Checco Zalone … “ma è del mestiere questo”

  7. Finalmente dopo mesi e mesi una luce in fondo al tunnel.
    Mi auguro di cuore che ci sia una manifestazione degna del nome.
    Mentre spero che non sia il solito bla bla perchè stavolta la disdetta della tessera è scontata
    Forza 62 – 41

  8. Scusate ma vorrei ricordare che ci sono un sacco di disoccupati che, al massimo, possono prende RDC. E che magari hanno pagato un sacco di soldi tra tasse e contributi.
    La proposta Tridico è FACOLTATIVA.
    Chi ne ha bisogno ne usufruisce.
    Per quale motivo sarebbe meglio prendere un sussidio a carico dello Stato, anziché prevedere che uno vada in pensione prima, finanziato dai propri contributi? Inoltre qualcuno dice che, con la pensione ridotta, si creano nuovi poveri. Perché con i vari REM e RDC su va a vivere a Montecarlo?
    Qui si confonde obbligo e opportunità.
    Avanti così perdiamo la ragionevolezza.

    1. Ha detto bene, chi ne ha bisogno. Se si parla solo di disoccupati che avendo raggiunto i 63 anni non riescono più ad entrare nel mondo del lavoro sono d’accordo. Se invece è come la quota 100, allargata anche a chi un lavoro e uno stipendio lo aveva ancora ogni mese, no non sono d’accordo. Raggiungano anche loro i limiti della Fornero come tutti gli altri lavoratori che la Fornero se la devono sorbire tutta e senza sconti fino ai 67 della vecchiaia o i 43,1 dell’anticipata,

  9. Devono farsi un esame di coscienza e chiedersi il perché la Maggiore parte del Popolo Italiano non ha più Fiducia nella “politica”e nelle “istituzioni”e com’è fa Il Professore Tridico dire certe ighiozzie .
    Io penso che sia giunta l’ora che siamo veramente i Sindacati a rappresentarci .Non molate di un millimetro ,
    Grazie

  10. ma porca miseria e per noi precoci e usuranti nn si parla mai?mandare in pensione ki ha 36,o38 anni di cóntributi e ki ne ha gia 40 e piu no?ma ke vi siete fumati? ma ke razza di sidacati e governo abbiamo?

  11. Buongiorno

    mi fanno ridere quelli che dicono che uno può scegliere se andare in pensione con la proposta Tridico probabilmente questi hanno uno stipendio molto alto perchè chi prende 1500 euro al mese con la proposta Tridico probabilmente andrà in pensione a 63 anni con 1000 euro al mese e non credo se lo possa permettere quindi dovrà lavorare fino a 67 anni,Non è meglio lottare per 41 o 62?
    Ghiselli perchè contimuate a fare manifestazioni mischiando tante cose ed invece ancora non avete organizzato una manifestazione sulle pensioni? Forse perchè siete già d’accordo con i vs. amici politici che faranno solamente alcuni aggiustamenti per dare del fumo negli occhi ai poveri lavoratori?
    L’unica proposta valida,giusta e che accoglierebbe molte delle ns. richieste è 41 anni di contributi ed in alternativa 62 anni di età.

  12. E’ profondamente ingiusto pensare di dare la pensione con solo 20 anni di contributi a 63 anni e far lavorare 43,1 mese una persona che ha cominciato a lavorare presto. Chi ha solo 20 anni di contributi o non ha fatto niente gran parte della vita o si è “arrangiato” in qualche modo e sinceramente di “arrangiatori” ne ho conosciuti tanti. Se non cambia niente per tutti la devono prendere a 67 anni.

  13. Ghiselli siamo con te. NON mollare mai.
    – quota 41 – con 41 si va in poensione senza se e senza ma.
    – con 62 anni di eta e 30 di contributi idem.
    Tieni duro, e mobilitazioni a go go.

  14. buongiorno,
    riguardo il concetto espresso da Ghiselli, io ritengo che sarebbe bello poter raggiungere il risultato da lui proposto, però bisogna essere realisti , ovvero come dice il vecchio detto popolare: “non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena” mi spiego:
    Come faccio a pretendere di avere la pensione piena se vado in anticipo rispetto ai previsti 67 anni ????
    Io sono uno di quelli che avendo 62 anni — e non avendo usufruito della quota 100 NON perchè non ho VOLUTO ma perchè non ho POTUTO avendo carriera discontinua contributiva —- sono a favore della proposta Tridico, perchè almeno mi permette di decidere se il prossimo anno, eventualmente, andare in pensione anticipata con la penalizzazione del calcolo solo contributivo temporaneo fino a 67 anni.
    Vorrei ricordare al Sig. Ghiselli che, se permette, che i conti in tasca me li faccio da me stesso, non dal sindacato, in quanto se la pensione che mi competerà risulterà troppo bassa lo stabilisco da me, in caso contrario vuol dire che continuerò a lavorare fino ad avere l’importo della pensione pieno.
    MA QUESTA E’ UNA SCELTA CHE DEVE SPETTARE SOLO AL LAVORATORE !!!!!
    Direi che la proposta Tridico vada in questa direzione e consiglio ai sindacati e governo di prenderla seriamente in considerazione come soluzione di flessibilità in uscita prima dei 67 anni di vecchiaia.
    Grazie

    1. LUCKY mi spiace doverti contraddire su un vecchio detto popolare: “non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena” .
      e chi lo dice?? basta mettere la moglie nella botte ed ottengo la botte piena e la moglie ubriaca.
      A parte questo insisto nel dire che la proposta di Tridico è monca e va solo nella direzione di aiutare coloro che per svariate ragioni hanno meno contributi, non aiuta certo chi ha lavorato molto e si è sudato i suoi 41 anni di lavoro.

    2. A 60 anni e 41 abbondanti di contributi non voglio penalizzazioni e non voglio pagare per uno stato che ha gestito male o per chi ha fatto dei periodi in nero preferendo tenersi i contributi e in certi casi anche l’irpef. Le penalizzazioni vanno a chi non è in regola e non a chi lo è.

    3. Per la pensione di vecchiaia va bene senz’altro, ma non va bene per la pensione anticipata.
      Chi ha 41 anni di contributi deve poter andare senza nessun tipo di penalizzazioni e finestre a prescindere dall’età!

    4. Vede Sig. LucKy, la libertà di scelta può essere anche una cosa opinabile; Le spiego ragionando per lo stesso ambito lavorativo: Se sono un dirigente scolastico con uno stipendio mensile di 3000 euro e negli anni sono anche riuscito a mettere da parte qualche risparmio, magari posso anche permettermi di anticipare di qualche anno la pensione, ma se sono semplicemente un bidello con uno stipendio di 1400 euro al mese e non sono materialmente riuscito a mettere da parte nulla perchè le spese familiari non lo permettevano, non ho la stessa libertà di scelta, sono costretto a rimanere al lavoro perchè quei soldi mi servono per arrivare a fine mese. Chiaro ?

    5. Mi trovo pienamente d’accordo con lei. Ognuno deve essere lasciato libero di decidere e “farsi i conti in tasca”. Se restasse comunque in vigore anche la legge Fornero ci sarebbe libertà di scelta così tutti quelli che, come me, sono stanchi o comunque hanno pochi anni nel retributivo e valutassero valida “l’opzione Tridico” sarebbero liberi di lasciare consapevoli che per 3/4 anni riceverebbero una pensione inferiore. Per chi è stato previdente in passato, poi, ci sono anche i fondi pensione. Anche io, però voglio notare come hanno fatto altri, che la le prime voci sulla proposta Tridico parlavano di una fascia di età 62/63 anni, ora siamo a 63/64.

  15. Considerato che paesi che spendono per la protezione sociale percentuali del pil pari o superiori alla nostra hanno bilanci in straordine (Francia, Austria, Danimarca, Svezia, Germania ecc. – basta andare sulle apposite tabelle dei siti Ue, ISTAT e MEF) tutto sto tentativo di ridimensionare la spesa delle pensioni in Italia è tecnicamente inappropriato soprattutto considerato le soluzioni contro natura che si prospettano visto che il declino psicofisico inizia a 50 anni ed a 67 è tragicamente sensibile e antiproduttivo (consultate un geriatra obbiettivo). Poi attenzione, si tratta di percentuali del PIL ma il Pil procapite dei summenzionati paesi è molto più altro del nostro per cui la spesa assoluta procapite per la protezione sociale è sensibilmente più alta anche dove la percentuale è simile.
    Da cittadino elettore gradirei una maggiore appropriatezza e precisione da parte delle istituzioni europee e italiane nell’individuare le cause reali del problema deficit alto perchè i numeri, alla luce delle constatazioni di cui sopra, non supportano o per lo meno lasciano molti dubbi sui richiami che riceviamo e sulle soluzioni che si stanno spingendo.

  16. Ghiselli NON mollare sui 62 anni. Quella è l’età ormai consolidata nella testa di tutti ed è anche la più ONESTA e TOLLERATA.
    BASTA CON QUEI TENTATIVI FURBI DI ALZARLA A 63 O 64 .
    Oltre all’età NON è possibile tollerare che non si considerino quelli che hanno fatto 40 e più anni di lavoro!!!
    Metteteglielo nella testa che ci devono essere le DUE STRADE.
    L’unica cosa che credo si possa accettare è l’ennesimo sacrificio SOLO SE SI ARRIVA AI 62 di età e/o 40/41 di lavoro , per gli anni che mancano rispettivamente ai 67 di età o ai 42 e 10 mesi di lavoro e accogliere la proposta Tridico per quegli anni , in attesa poi di ricevere il calcolo misto.

    1. Una riflessione…..a 62 anni e con 40 di contributi versati, devo avere la pensione che mi spetta…perchè accettare una penalizzazione? 2/3 anni di contributivo sono pesanti ….

    2. La penalizzazione equivale ad un affitto, alzi la mano chi se lo può permettere e per 3÷5 anni. Sarà l’ennesima previsione disattesa per cui tutti al lavoro fino a 67. Buon divertimento

  17. Ma cosa ti deve convincere!? E’ una possibilità in più offerta ai lavoratori! a chi non conviene nessun obbligo. Sarebbe l’ora che i sindacalisti la finissero di fare inutile demagogia rilasciando dichiarazioni prive di un minimo di intelligenza.

  18. Lo rammento per l’ennesima volta: Un quota 100, 62-38 prende già adesso la pensione con il sistema misto. Un prossimo pensionato con la proposta Tridico, con 63-41, rischia di prendere per un tot di anni molto meno di un quota 100 che ha meno contributi. Siete sicuri di arrivare a fine mese ?

  19. Proposta tridico indecente : 31 dic 2021 quota 100 età pensionabile 62 anni; 1 gen 2022 dopo che l’aspettativa di vita è diminuita di 1/2 anni, età pensionabile 63 anni. Classico esempio di incapace al posto sbagliato nel momento sbagliato. Pazzesco!!!!

  20. tante belle parole ma poi alla fine contano i fatti; il 31 ottobre scadono le domande per la pensione per noi della scuola; ho già presentato domanda e con oltre 62 anni e quasi 41 di contributi dovrò erodermi pensione integrativa fatta con grandissimi sacrifici; pazienza; devo resistere 1 altro anno e poi …………………io vado con la Hayworth (si chiamava RITA) saluti ai gestori del sito

  21. Ghiselli mi raccomando.
    E’ l’ultima chance per il sindacato.
    Meno propaganda politica dal palco e più concretezza sui problemi del lavoro; per chi lo ha, per chi lo ha perso e per chi ora gli è impedito.
    Ricordate che vi guarderanno e vi peseranno le parole sia persone di sinistra sia persone di destra perché il lavoro è lavoro per tutti.

  22. Buonasera a tutti .Da qualche parte ho letto”la proposta di Tridico non mi convince”,secondo il mio punto di vista la proposta non è che non convince ,è improponibile .Probabilmente qualcuno pensa che andare in pensione con i soldi proposti in questo modo ,in due trance ,è normale .Un pensiero del genere potrebbe essere sostenibile per chi percepirà un importo significativo ,ma non per una persona che se tutto andrà bene prenderà 1200/1500 euro al mese .Vogliamo creare alti poveri?vogliamo creare altre ingiustizie?La riforma da fare è sempre quella ,41 anni senza paletti affiancata da 62 anni di età e 20 anni di contributi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su