Riforma pensioni 2023, e quota 41

Riforma pensioni 2021, il ‘tesoretto’ Inps andrebbe destinato a Quota 41?

Non hanno dubbi i nostri lettori, in tantissimi ci hanno scritto in privato e sui social facendo riferimento al nostro articolo in cui parlavamo del bilancio Inps, che vede un risparmio di 11.9 miliardi da qui ai prossimi 10 anni proprio a causa delle vittime Covid, persone mancate in età da pensione o prossima alla stessa. Questi decessi, inutile negarlo solo per il timore di parere cinici, hanno generato nelle casse dell’Inps un risparmio. Questo risparmio di oltre 1,1 mld nel 2020, é stato calcolato che nel prossimo decennio porterà ad un ‘tesoretto’ pari a 11.9 miliardi.

Ecco allora che in molti, in vista anche dei futuri incontri tra il neo ministro Orlando e le parti sociali, stanno spingendo affinché questi risparmi allo scadere di quota 100 vengano indirizzati nella direzione di una misura, che a detta dei lavoratori, potrebbe davvero dare una svolta per il turnover generazionale, ossia investirli sulla quota 41. Le ragioni che qui abbiamo deciso di sintetizzare alla luce dei vari messaggi ricevuti.

Quota 41 unica via per il ricambio generazionale: così sarebbero spesi bene i risparmi

Per i lavoratori che hanno lasciato un loro commento al nostro articolo sui risparmi generati dal Covid in ambito previdenziale non vi sono dubbi, la quota 41 per tutti a lungo promessa ma mai concessa, ossia la misura che consentirebbe senza alcuna decurtazione sull’assegno ultimo di poter accedere alla quiescenza indipendentemente dall’età anagrafica una volta maturati 41 anni di contributi, potrebbe essere ora sostenuta da questi risparmi. Alla fine, ci fanno notare i lavoratori, a farne le spese sono stati i soggetti più fragili, quelli più disagiati già in pensione o prossimi alla stessa, lo studio pubblicato su ‘Il Corriere della Sera’, ha tenuto in conto effettivamente solo i morti per covid over 65.

Quindi i quarantunisti hanno voluto segnalarci come sia importante tutelare maggiormente chi a lavorato a lungo ed é fisicamente provato, questi potrebbero, oggi a maggior ragione dato il disastroso contesto economico generato dal Covid, lasciare spazio ai tanti giovani rimasti senza lavoro.

Riforma pensioni 2021: si opterà per la quota 41 per tutti post quota 100?

La quota 41 per tutti permetterebbe quel tanto atteso turnover generazionale che potrebbe aiutare il mondo del lavoro e la previdenza, nel primo caso ci sarebbe una maggiore disponibilità di posti, nel secondo si andrebbe incontro a quella flessibilità in uscita richiesta da tempo. I lavoratori precoci e non, ma che hanno comunque alla spalle 41 anni di lavoro sperano che le risorse in avanzo dall’Inps possano effettivamente essere usate nella prossima riforma pensioni per accontentare quanti fino ad oggi pur avendo dedicato una vita al loro sembrano vedere la pensione spostarsi sempre più in avanti.

Come se 41 anni, ci dicono, non fossero sufficienti, ma chi ci arriverà più? dovrebbero farci andare in pensione subito e lasciare spazio a quei giovani che da anni cercano il lavoro. Quale momento migliore?

A vostro avviso hanno ragione, potrebbe essere questa la misura prioritaria post quota 100? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.

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21 commenti su “Riforma pensioni 2021, il ‘tesoretto’ Inps andrebbe destinato a Quota 41?

  1. Quota 41 per tutti subito dal 1.1.2022. Per noi donne, che abbiamo alle spalle anche la fatica (senza dimenticare la gioia) di aver cresciuto dei figli e accudito una famiglia, anche 40 anni sarebbero più che sufficienti!
    Grazie! Facciamo sentire la nostra voce. Il cambiamento in atto deve essere gestito dai giovani, non dagli ultra-sessantenni.

  2. Quota 41 è sacrosanta, ma occorrerebbe pensare anche a chi, per vari motivi, arriverà a quel traguardo soltanto a ridosso dei 67 anni di età della Fornero. Sarebbe a mio parere opportuno, oltre alla suddetta quota 41 per tutti, introdurre un meccanismo di flessibilità che possa consentire ad una platea più ampia di lavoratori di scegliere volontariamente se lasciare il lavoro al raggiungimento di un’età intorno ai 62-63 anni e contributi per almeno 35 anni. Chiaramente occorrerà un meccanismo che preveda penalizzazioni in funzione degli anni mancanti per il raggiungimento degli attuali limiti d’età e di contribuzione. Penalizzazioni che, ovviamente, non avranno più molto senso una volta che tutti i lavoratori in servizio attivo saranno dentro al sistema contributivo puro.

  3. Quota 41 e’ cosa buona e giusta, libererebbe tanti posti di lavoro a vantaggio dei giovani che finalmente potrebbero versare contributi per la loro pensione. Non provi neanche l’INPS a dire che non ci sono risorse. Di scuse campate in aria ne abbiamo sentite anche troppe. Quota 41 ora, subito,senza se e senza ma.

  4. Se vogliono fare il ricambio generazionale devono farci uscire con quota 41 per tutti. Sarebbe la soluzione giusta per chi come me a 16 anni già lavorava.

  5. CARI AMICI, NON AVETE CAPITO SE NON SCENDIAMO TUTTI A MASSA A BUTTARLI FUORI DAL QUEL CAZZO DI PARLAMENTO CI PRENDERANNO X CULO SEMPRE RIPRENDIAMOCI I NOSTRI DIRITTI VIOLATI
    CHISSA’ PERCHE X LORO, TUTTO E DOVUTO X IL POPOLO SI CHIEDONO SEMPRE SACRIFICI SVEGLIAMOCI .

  6. che dire quota 41 , da premettere che io a marzo ho iniziato il mio 42simo anno di servizio ed a aprile compirò 61 anni , sarebbe giusta quota 41 perchè ritengo che 41 anni di lavoro sono tanti, speriamo bene!!!

  7. Quota 41 considerando il disavanzo e la necessità di creare posti di lavoro e ‘ la soluzione migliore per tutti . Avanti Salvini fatti vedere non scappare da ciò che avevi promesso !

    Quota 41 e di conseguenza meno redditi di cittadinanza .

    1. Salvini, appunto, per questioni elettorali (come sempre) ha voluto imporre la caxxxata della quota100.
      In pochi hanno aderito, oltretutto solo chi poteva permettersi una decurtazione, con 38anni di contributi, quindi ben 3anni prima di me che ne ho già 41! Facciamo una riforma che serva veramente per un ricambio generazionale, estesa, allargando ad una platea più ampia di persone, e non solo per qualche privilegiato.

  8. Credo che dopo 41 anni di lavoro, qualunque esso sia, si dovrebbe avere il diritto di andare
    in pensione senza penalizzazioni. E questa occasione, purtroppo scaturita da un evento drammatico, potrebbe essere un svolta per dare giustizia a chi ha visto andare in pensione chi aveva solo 38 anni di contributi…..

  9. Se diamo una scorsa a tutti i commenti e alle varie proposte, vediamo quanto ampio sia il loro ventaglio.
    A partire da Opzione donna (una fregatura), a quota 100 con 60 anni di età, a quota 41 senza alcun limite fino alla attuale 62+38 che io concettualmente difendo.
    Ovviamente è umanamente comprensibile che le diverse proposte scaturiscano da condizioni individuali di ciascuno di noi.
    Ma se le confrontiamo tutte con quello che il punto fermo della Fornero, ossia 67anni da rivedere negli anni in base alla prospettiva di vita, credo che tutti comprendiamo quanto ampie siano le distanze e dura una possibile lotta in questo momento storico.
    Male è stato dormire (2 ore di sciopero) nel 2011 quando il governo Monti la ha partorita (ricordo che avevamo 500 miliardi in meno di debito pubblico), come è stato male negli anni 90 credere alla favola della contributiva sulla quale ora grava pesantemente anche il coefficiente di trasformazione.
    Credo che, nell’individualismo spinto della attuale società, non saremo più in grado di condurre le lotte necessarie a difesa di parte dei diritti conquistati che, di volta in volta, ci stanno togliendo.
    Ci troveremo sempre più nella condizione della volpe che guarda l’uva senza poterla raggiungere.
    Ma mi auguro di sbagliare.

    1. Non rimpiangero’ mai quota 100.
      Intanto arrivo prima all’anticipata Fornero (chiamala “anticipata”sic!, ma almeno è universale) che a 62 anni di quota q.100.
      E poi:Quota 100 faceva e fa schifo, al limite dell’incostituzionalità.
      Ingiusta, ineguale fatta da incompetenti a soli fini elettorali. E ancora siamo costretti a parlarne. Ed ancora produrrà effetti per il principio della cristallizazione.
      L’ignoranza giuridica dei molti (a quando una legge universale, con le dovute correzioni per i casi gravi) e, peggio, la malafede politica, ci hanno rovinato anche mentalmente. Ci accontentiamo del ns piccolo orticello, degli altri ce ne freghiamo. Mai una azione collettiva, ci basta il nostro egoismo senza futuro. “Accontentate me…poi chi se ne frega …allungate q.100…poi molti come me faranno 5 anni in più di lavoro pensionandosi a quota 105.
      D’altronde a molti ormai la lotta di classe fa schifo (inconsciamente non ammettiamo di essere classe inferiore).
      La soluzione per i nati 1960/61? Un po’ di sano situazionismo: siamo vecchi, quindi malconci, quindi poco adatti ad aggiornarsi, quindi ogni tanto confusi , stanchi , malati…
      A 41 / 42 anni di lavoro quanto ci vuole a licenziare qualcuno? 1 anno? 2? E siamo alla Fornero. Alla faccia di partiti, sindacati, esperti dei miei stivali,.
      Basta tormenti! Noi dei primi anni ’60 abbiamo dato.

      1. Hai ragione.
        Da noi siamo tutti individualisti ed è così che ci passano sopra riforme peggiorative rispetto alle quali non si leva una voce di protesta (i sindacati aspettali…).
        In Francia la riforma delle pensioni il signor Macron ha dovuto ingoiarsela e posticiparla di 6 anni, quando dovrà rimangiarsela il prossimo proponente.
        Temo proprio che per noi Quota 41 resti una chimera e che ci toccherà uscire dagli uffici e dalle fabbriche quando saremo stati spolpati fino al midollo.

      2. Caro Paolo…. “la anticipata è universale”… non mi pare perché nel 2026 (se non prima, cambierà tutto).
        Di universale c’è solo la morte.
        Anche io (fortunatamente pensionato), sto aspettando per mia moglie la anticipata della Fornero in quanto ne avrebbe diritto ad Agosto del prossimo anno. Ma ho in timore che qualche scherzetto possa ancora succedere (ma ne parleremo più avanti).
        Concordo pienamente che ormai ognuno di noi guarda al proprio orticello, e lo si vede nelle proposte le più svariate. Ma ricordo benissimo le assemblee sindacali (quelle della lotta di classe) degli anni novanta e le balle a riguardo della contributiva che avrebbe influito pochissimo sull’assegno pensionistico di operai e impiegati.
        Un saluto

  10. Se li magnano tutti loro, ancora non si e’ capito ? Tutti questi soldi, li’, a disposizione… e volete che perdano l’ occasione che rende l’ uomo ( certi uomini) ladro ?
    Pessimista ? forse… ma a pensar male, diceva qualcuni che se ne intendeva di queste cose, ci si azzecca…

  11. Ottima idea,ma un ministro che dice che la riforma della previdenza non è una priorità ha già fatto capire cosa accadrà. A questo punto spero non riescano a peggiorare ulteriormente la Fornero…..

  12. Il tesoretto dovrebbe servire per prorogare di un anno quota 100 per poi fare una riforma previdenziale giusta e corretta perchè il tempo stringe e fare una riforma adesso con urgenza non si può. E la fretta è sempre stata cattiva consigliera.

  13. E’ già troppo tempo che si parla di questa benedettissima quota 41 per tutti e sarebbe ora che il governo ne prenda atto e che cominci a parlarne ma cari amici quarantunisti vedrete che se ne parlerà a Settembre quando sarà troppo tardi per fare una riforma e, come al solito, ci fregheranno anche questa volta e dovremo aspettare oltre 43 anni di contributi.
    Svegliamoci

  14. bene quota 41 x tutti senza penalizzazioni ( che non facciano come quel buffone di Salvini😝che poi ha messo i paletti!) Ma quando si decidono di farla? In che anno?

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